Mi sorrise e spostò la mano dalla mia guancia, risistemandomi gli occhiali che mi stavano per cadere. – Si piccolo – disse con uno strano luccichio negli occhi. I suoi occhi brillavano sempre.
Erano caldi, nonostante quel colore freddo.
Erano come le mie luci nella notte. Mie. Momento.
Erano come delle luci nella notte. Come le stelle.
- Piccolo? – dissi io ripensando al tono in cui lo aveva detto. Dentro di me sorrisi, con tutto me stesso. Volevo poter urlare. Abbassai lo sguardo, lasciando che i miei capelli ricadessero sulla fronte, provando a nascondere il mio rossore che aumentava sempre di più.
- Si, sei il mio piccolo! – disse con il suo tono da bambino che amavo tanto. – Vacci piano sono più grande di te! Di ben 3 anni! – ribattei io puntandogli il dito contro.

Lui: Stella che brilla già da tempo.
Lei: Stella destinata a brillare.
Insieme: Beh, insieme sarebbe le stelle piu' belle dell'intero firmamento.
Una storia che nasce tra compromessi, musica ma sopratutto amore, tanto amore.

Spalancai gli occhi e vidi un lampo di luce brillargli nei suoi occhi azzurri, arretrai di qualche passo e scivolai sullo scalino sbattendo contro il ragazzo che mi era dietro, avevano tutti la stessa luce negli occhi e le stesse intenzioni.
Non avevo via di scampo.

Provavo qualcosa in più di un'amicizia con Liam, anche se lui non era mai andato oltre al 'ciao' con me. Era la persona che frequentavo di meno all'interno del gruppo.
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Harry era diventato stranamente attaccato. Non ci eravamo mai 'frequentati' così tanto. Probabilmente non mi avrebbe nemmeno salutata se non fossi stata amica di Louis ma ora era cambiato tutto e non riuscivo a capire perché.

"Ti ricordi quando ballavamo? La notte?" gli chiesi, quasi in lacrime. "Sì, ma abbiamo bisogno di soldi. Tu vuoi e meriti il meglio, ed io non lo sono." "Possiamo benissimo andare avanti senza quelli!" "Mi dispiace." esclamò, uscendo dalla porta di casa. Mi affacciai alla finestra, la pioggia scendeva fitta, proprio come il giorno di dicembre in cui ci incontrammo. Lo vidi dirigersi verso una sala da gioco.
(Fan fiction ispirata alla canzone Blue Jeans-Lana Del Rey.)

angelica lavora come domestica presso una famiglia inglese. un giorno viene a sapere che si terrà un ballo presso l'alta società londinese con gli one direction come ospiti...

Harry e Louis sono due ragazzi che si amano. Il problema non è questo ma il tempo: siamo nel 1932. Quando i tedeschi li scopriranno, verranno portati nel campo di concentramento di Auschwitz e per loro sarà l'inizio della fine. Accadrà così anche per il loro amore?

Dopo due ore, in cui fumai quasi tutte le sigarette, la ragazza si alzò chiudendo il libro. Tesi la mascella infastidito quando la vidi incamminarsi lungo la strada centrale del parco. Spensi l'ultima sigaretta e a passo svelto la seguii senza distaccare lo sguardo dai suoi fianchi. Il suo fondo schiena mi faceva sempre cadere in trans, per via delle oscillazioni continue prodotte dalla camminata. Una gonna di jeans le fasciava perfettamente la vita rendendo evidente la sua eccessiva magrezza. Lunghe onde scure le ricadevano sulla schiena arrivando a ricoprila interamente.
Mi guardai attorno prima di uscire allo scoperto per seguirla meglio. Aumentai il passo vedendo le sue gambe iniziare a contrarsi e velocizzare la strada verso casa. Si voltò di scatto spalancando gli occhi nel riconoscermi.
"Perché mi segui?"

What you can't see.
Vi chiederete perchè una ragazza, da sola, nel cuore della notte, girovagava per le strade di Londra brulicanti di ubriaconi e drogati. Una turista che si era persa? Anche io la pensai così all'inizio, ma ben presto scoprì che non era lì per caso, che nulla avviene per caso, che lei era lì per un motivo ben preciso: stava cercando me.
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Cinque ragazzi, chi cacciato di casa, chi fuggito dal proprio passato. Ognuno ha la propria storia, una storia che sarebbe bene non finisse sui giornali, perchè sotto la faccia da ricchi scapoli proprietari della C.O.D. Industries, si nascondono segreti che non devono essere svelati. Eppure c'è chi dice di essere disposto a tutto pur di pubblicare lo scoop dell'anno.
Ma se si chiamano segreti, tali dovrebbero rimanere ad ogni costo.

Una ragazza, dalla vita normale, sta aspettando la fine della scuola... Nell'estate ci saranno alcuni cambiamenti,a sua insaputa, e nel frattempo, accanto a lei si trova il suo principe azzurro, ma se ne accorge troppo tardi perchè stava ancora cercando il ragazzo giusto..

Avevo sognato, da piccola, di dare un bacio sott'acqua al ragazzo che avrebbe preso il posto del nome Principe Azzurro, ma non avevo mai creduto che sarebbe successo davvero.
E invece era quello.
Lui era il mio Principe Azzurro

--Dal primo capitolo--
"Sono su una spiaggia, a rilassarmi.
Sento il rumore delle onde che si infrangono sugli scogli, il fruscìo delle palme e il verso dei gabbiani in lontananza. E’ il paradiso?
Qualcuno sussurra il mio nome.
‘Harry, Harry…’"
-Harry, svegliati, cazzo!- urlo gettando un secchio pieno di acqua gelata su mio fratello, per svegliarlo
Lui apre subito gli occhi e si porta le mani ai capelli tastandosi i ricci, la cosa più importante del mondo. Per lui.
-Ora ci metterò un’ora a sistemarli!- protesta alludendo ai suoi capelli
Esce dal letto, finalmente, e si dirige verso il bagno, lasciando la porta aperta. Come al solito.
Mi siedo sul suo letto, pensando a cosa stanno facendo i suoi amici.
[...]
Non sono una stalker, tranquilli. Semplicemente quest’estate, mentre io ero con mia zia, Harry ha conosciuto questi quattro ragazzi e mi ha fatto una testa tanta con le loro abitudini alimentari, i loro voti scolastici e i loro orari per fare qualunque cosa.
Tutto questo mentre io ero in spiaggia con mia zia a ballare ‘Ahi se mi piego’, il nuovo tormentone estivo per gli over 60.

L'amore è qualcosa di impossibile,non si può discrivere,si sa cos'è solo se lo vivi.E' qualcosa di..tipo magico,ma non proprio così,avete presente quando si hanno le farfalle nello stomaco?Beh,forse non è proprio così.Anzi rincominciamo.Amo il suo sorriso,cioè non i suoi denti,ma quelle specie di rughe che si formano quando ride,ma non credo siano rughe.Riprovo.Amo i suoi occhi,cioè non le sue iridi,ma i suoi occhi pieni di gioia.Non credo però sia il termine più adatto.Rincomincio.Ha presente quando ho le farfalle nello stomaco?Cioè non è che ho il mal di pancia.Un'ultima volta.Ciao,volevo solo che sapesse che sono innamorata di lui,e di tutte le sue piccole cose.