Camilla, una ragazza italiana, và in biblioteca per cercare qualche bel libro da sfogliare. Mentre è intenta a leggere la trama di un libro, la sua attenzione viene attirata da qualcuno.
Quando Camilla torna a casa quel giorno, è più felice che mai e tutto ciò grazie a qualcuno, un qualcuno che un giorno ringrazierà infinitamente

Due amiche che si sono avventurate a Londra in cerca di lavoro e proprio quando hanno realizzato il loro sogno nelle loro vite accade qualcosa di strano ma anche meraviglioso

"La persona giusta non esiste? Oh, questa è la cazzata più grossa che abbia mai sentito. La persona giusta esiste eccome, il problema è che non ce ne rendiamo conto di quando arriva, e se arriva è il momento sbagliato." (cit mia)

questa è una ff,tratta da un mio film mentale, tra una ragazza italiana e Niall,ma non è semplicemente una ff.. parla anche di tutto ciò che è la modest e di cosa trama. se volete una storia intricata e d'amore,leggete ;)

< papà, papàà > disse una bambina mentre correva sorridente tra le braccia del padre .
< principessa > rispose a sua volta felice il padre mentre la prendeva al volo .
< mi sei mancato >
< ma sono stato via solo poche ore >
< mi sei mancato lo stesso >
< vieni qui > l’abbracciò, cullandola dolcemente portandola sull’altalena sotto il gande albero.
Beh qui abbiamo un bel rapporto padre figlia come pochi .. Peccato però, si sa che la felicità non dura a lungo.. Se vi incuriosisce almeno un pò entrate a leggere ;)
SOSPESA

-Eccoci, scendi e divertiti tesoro- Mi disse aprendomi lo sportello e sfoggiandomi quel suo sorrisetto provocatorio. Ora capisco da chi ha preso mio fratello.
-Da questo sedile non mi alzo, caro il mio Des.- Dissi urlando.
-Jessica sai benissimo che non puoi venire con me a New York, è un viaggio di lavoro! E devi scegliere: o qui o da nonna Geltrude!- Mi rispose anche lui con tono irritato.
-Va bene, va bene! Scendo qui, ma solo perchè se vado da nonna finisco per andare a letto alle 6 di pomeriggio e mangiare come una porca!- Dissi scendendo dalla macchina e sbattendo lo sportello.

Una Lettera. Una lettera per dire addio al mondo. Una lettera per far capire che io non ci sono fisicamente ma se mi vorranno ci sarò.

Il vento soffiava,era notte,e mi trovavo in una lunga strada piena di alberi,e corro,mi volto è vedo l’ombra nera che mi insegue. Non so chi sia,ma so che se rallento il passo,mi farà del male.

La gente si innamora del proprio dolore al punto che non riesce più ad abbandonarlo.
E se Louis picchiasse Zayn?
E se Harry fosse il migliore amico di Louis e si innamorasse di Zayn?
E se Louis e Harry facessero una scommessa su Hayley, la sorella di Zayn?
E se tutto questo fosse reale?
E se Hayley fossi io?

Lo odiavo, dal primo momento in cui lo avevo visto. Odiavo i suoi lineamenti perfetti, odiavo i suoi capelli sempre in ordine, odiavo i suoi occhi color nocciola, odiavo il suo sorrisetto malizioso, odiavo il suo modo di essere così presuntuoso, orgoglioso e modesto, odiavo l'effetto che mi faceva, odiavo ogni cosa di lui ma più di tutto, odiavo il fatto che me ne stavo innamorando perdutamente.
-"Quanto sei stupido.."-dissi con tono di dispezzo.
-"Non sono stupido, sono solo diversamente intelligente"-disse con un sorriso beffardo, come se ciò che aveva detto fosse vero.
-"Ma perché dalla tua bocca escono così tante cretinate?"-chiesi senza aspettarmi una vera e propria risposta, troppo stipid..diversamente intelligente.
-"Lo faccio perché tu possa capirmi"-disse facendomi l'occhiolino e ghignando,questa volta aveva vinto lui.
-"Ricorda Malik, hai vinto una battaglia, non la guerra"-puntualizzai alzando le sopracciglia.
-"Tranquilla Lewis, vincerò anche quella"- disse con fare convinto baciandole delicatamente l'angolo della bocca.

Louis Tomlinson non è un ragazzo normale, o almeno lo era prima dell'incidente.
Louis Tomlinson non poteva più usare le gambe, erano ormai paralizzate da circa 6 mesi e lui ancora non se ne capacitava. A volte, o forse sempre, gli ripetevano che la vita andava avanti con o senza quelle stupide gambe funzionanti. A volte, in questi 6 mesi, aveva pensato di farla finita. Perché diciamocela tutta: chi vuole vivere in questo modo? Nessuno, tanto meno lui.
Louis Tomlinson, ormai richiuso in quella cameretta fin troppo stretta per lui e la sua carrozzina, voleva continare a vivere, ma non aveva un reale motivo per farlo.
Harry Styles è Harry Styles, famoso cantante della band One Direction.

"So quel che faccio. E’ molto più sicuro restare qui, con te, piuttosto che incontrare i mostri che tengono prigioniere le persone là fuori. Finchè staremo insieme non ci succederà niente.” Pensavo di averlo rassicurato, ma mi sbagliavo.

Mi sedetti sul davanzale della finestra della mia stanza e osservai il cielo grigio d'ottobre, cupo come la mia casa, la mia famiglia, la mia vita da quando lui non c'era più.
Mi mancava, certo che mi mancava. Lo amavo, ricordavo tutto come se quell'estate di tre anni fa, fosse stata un film visto e rivisto tantissime volte. Appoggiai la schiena al muro freddo e la testa alla finestra chiusa. Serrai gli occhi e quelle scene di ripeterono ancora come una volta, portando dentro di me un'onda di piacere.

“Senti. Quel dannato scricchiolio che fa la sedia quando ti muovi mi da altamente fastidio e non posso concentrarmi. Sai, a differenza tua io ci tengo a questo compito. Quindi impara a controllare i tuoi movimenti isterici e fai silenzio.’’
“Visto che ci tieni al compito comprati due tappa orecchie e non rompermi le palle.”
“Smettila o te la faccio pagare. Giuro su Dio che te la faccio pagare.”
Ed io continuavo, a muovermi di più e a fare più rumore. Lo faceva alterare e questo era l’unico modo purché mi parlasse. E mi piaceva.
**
“Potresti prestarmi i tuoi appunti? Sono stato male in questi giorni e non so come fare.”
“Scordatelo”
“Ma io ti ho aiutato in matematica ieri.”
“Non te l’ho chiesto io, quindi non è un favore che devo ricambiare.”
“Ma vai a fanculo, stronza.”
“Ci andrò con Mark, visto che mi piace.”
“Puttana.”
“Meglio di essere stronza come te.”
E mi baciò.

Mi chiamo Sharon, ho 17 anni e ho intenzione di raccontarvi la mia storia!