"L’aveva stretta così forte che per un attimo lei pensò di essersi sbagliata. Perchè una persona che ti stringe così non può provare niente per te, non è possibile. Se le sue braccia sembrano quasi entrarti nelle viscere è perchè lui c’è dentro, è penetrato fin lì, non può essere altrimenti.

"Sei un uragano"
"Un uragano distrugge tutto quello che tocca, non è un gran complimento"
"Puoi non essere così bastardo per cinque secondi della tua vita?"
"Ma è questo che ti piace di me"

Non ho mai pensato alla morte. Mai, neppure per un attimo. Forse perché farlo mi rende inquieta, fredda persino verso me stessa. Una mente calcolatrice, oggettiva, quasi vuota. Morte. Mi ha sempre fatto specie quanto le persone evitino questa parola. Si è spento, non c’è più... forse è vero che la paura di un nome non fa che incrementare la paura della cosa stessa. Ho letto questa frase su un libro una volta, non l’ho più dimenticata. A mio parere ha un significato di fondo, quasi volesse smascherare tutti gli eufemismi del genere umano. Perché solo di questo siamo fatti: eufemismi e polvere.

La donna lo guarda, ma non lo vede, lo sguardo velato di lacrime invisibili agli occhi di lui. Lui la guarda e quello che vede è una signora un po' andata, che probabilmente se ne starebbe molto meglio in un ospizio.

"Credere che una cosa sbagliata sia giusta, non la rende tale."

“Se io me ne andassi adesso a qualcuno importerebbe?”

Così viveva Lena: destreggiandosi tra fatti e dicerie, tra malelingue e mal affari, tra la vita che sarebbe potuta essere — quella di giovane spensierata, ma destinata a invecchiare — e quella che in realtà era — la vita di lolita, la vita di rosa eterea nei letti altrui.
Prima classificata al contest "Ana Juan Contest- Immagini e recensioni" indetto da Red Wind su Facebook.

Proprio in quel momento i miei occhi videro sventolare le bandiere di una nave, una nave che portava con sé un uomo. Un uomo che aveva dato tutto per la propria terra. Tutto, anche la vita. Quell’uomo era partito già da sei mesi proprio da questo porto e adesso stava per toccare terra. Sapevo che se fosse tornato in anticipo non lo avrebbe fatto sulle sue gambe. Sapevo anche che cercare di sedare quella rivolta sarebbe stato inutile. Guardavo la nave attraccare e un peso schiacciò il mio cuore opprimendomi il petto. Avrei voluto accoglierlo in maniera differente ma vi erano altre necessità per il momento.

"Mia mamma mi diceva sempre che i fiocchi di neve sono fate vecchie. Dopo aver passato la vita in cielo, vengono a morire sulla Terra..."
La mia prima storia... forse l'unica ahah, beh spero vi piaccia!

E’ passato tanto tempo dall’ultima volta che mi sedetti su questo tronco, un’enorme fusto legnoso ormai sradicato dal terreno da secoli. La pace e la serenità che questo paesaggio mi regala è irresistibile. Uno spettacolo a dir poco magico. La brughiera, la più grande distesa di campi aperti qui ad Atene. Così grande da non riuscire ad intravedere neanche l’orizzonte.
La mia storia è inizialmente incentrata ad Atene, racconta le vicende di Anthea, nobile aristocratica legata alla figura del fratello maggiore. Dopo un accanito litigio fra Anthea e sua madre, i genitori hanno ritenuto opportuno che lasciasse la casa per alcuni mesi e ...

Fino ad adesso non sono mai andata sul personale, ma sentivo il bisogno di buttar fuori queste cose.

Cerco una via di fuga, voglio scomparire e sfuggire da quell'eco assordante che minaccia di arrivare alle mie spalle e trascinarmi via.
Improvvisamente la voce che cerca di raggiungermi svanisce, la bolla in cui sono rinchiusa scoppia ed io mi metto a correre verso il nulla eterno.
Sto per scappare da quell'immenso campo, quando appare lui che mi blocca.

Una giovane ragazza in grado di creare bellezza con poca creta ed acqua viene sfruttata da un artista senza scrupoli affinché produca statue e sculture che verranno fatte poi passare per sue.. Tuttavia la bravura della ragazza ha del divino ed una sera una delle sue opere si anima mutando nell'essere più bello e perfetto mai esistito e lei dovrà sacrificarsi per mantenerlo in vita..
Una bellezza che non sfiorisce mai ed anzi resta e migliora giorno per giorno.
Mani umane che danno vita a qualcosa di spettacolare e superbo, sublime in ogni senso...
Può la bellezza tramutarsi in guerra e morte?!

"sai quello che lasci, ma non sai quello che trovi. E questa è la mia più grande paura: cosa mi aspetta dopo questo volo?". Un volo che lo porterà dalle stelle alle stalle, dalla libertà di volare libero al sentirsi un animale allo zoo. Ma qualcuno aprirà quella gabbia e Filippo torna a sognare, a voler bene ad amare. Quel sorriso di Davide però, è pieno di tristezza, al novantesimo minuto. Only know you love her when you let her go...

Una storiella che mi è venuta in mente guardando una coppietta che andava via in motorino di notte.