''Dopo una tempesta, c'è sempre l'arcobaleno."
*TRATTO DA UNA STORIA VERA*

Storia partecipante al contest "Immagina una storia" indetto da SignoraKing.
Li trovarono solo poche ore dopo, ma la polvere aveva già iniziato a ricoprirli, tentando quasi di nasconderli al resto del mondo, in modo che, così, sarebbero rimasti, per sempre, solo loro due.

I sensi di colpa sono una brutta bestia. Ti divorano dall'interno e non esiste nessuna cura specifica.

Oggi ci ha lasciato la nostra cara amica, sorella e figlia...
È così che inizia la mia storia, o per meglio dire finisce.
Raccolta di racconti post-mortem in varie situazioni differenti... esse vengono rivissute durante la celebrazione funebre (in corsivo, nel testo) i personaggi cambiano di capitolo in capitolo e non sono collegati tra di loro.
Buona lettura!

Sophie May è stata segnata da ciò che il destino ha scelto per lei, la sua vita è diventata una lotta per la sopravvivenza, una lotta contro i suoi ricordi più scuri, a cui sa che non riuscirà mai a trovare rimedio. Eppure lei continua a lottare, a cercare di dare speranza alle persone che le stanno accanto, sentendosi quasi a costretta a fingere di stare bene, perchè le persone sono egoiste e anche se apparentemente desiderano il bene altrui è sempre a se stessi che pensano. Ma arriverà qualcuno, arriverà qualcosa che le dimostrerà che tutto si può superare, che stare bene per rendere felici gli altri non è altro che essere finti con se stessi. Sophie incontrerà la luce, in mezzo all'opprimente oscurità del suo inferno.

questo è un piccolo sfogo personale.
L'ho persa senza rendermene conto.

questo è un piccolo sfogo personale.
L'ho persa senza rendermene conto.

Salve a tutti. Io sono 13_demon_14 e questa sarà la mia prima e ultima storia su efp
Spero vi possa piacere.
Dal testo:
Non so se qualcuno leggerà questa lettera perché probabilmente non ne resterà più niente. Non so nemmeno perché la sto scrivendo. Già perché? A cosa serve? Tanto poi io non ci sarò più . A cosa serve lasciare il segno? A nessuno interessa di me e a me non interessa nessuno. Io faccio schifo.
AVVERTENZA: Chiedo scusa se qualcuno di prima media leggerà questa storia. Non volevo offenderlo.

"Come molte, questa sarà una lettera difficile da scrivere... anche perché probabilmente non la riceverai mai, ma vale comunque la pena di tentare, perciò comincio..."

Petricor: il profumo della terra dopo la pioggia.
Nella vita mi promisero che avrei sofferto, la felicità sarebbe stata conoscente rara e la tristezza amica abituale, il dolore mio coinquilino e la pace interiore una sconosciuta. Ma non è pensabile né gioia né letizia senza i rispettivi contrari. Lo imparai a mio modo.
''La vita non è aspettare che passi la tempesta, ma imparare a danzare sotto la pioggia'' (M.Gandhi)

“Logan…”
Indica qualcosa ai miei piedi: la spada.
“…promessa. Logan, pro…messa”
Mi alzo in piedi, sbatto un pugno sul muro e lo mando a fanculo senza motivo.
Promettimi che se diventerò come loro mi ammazzerai e che andrai avanti. Che ricomincierai.
Loki, te lo prometto. E ti prometto anche che la mia spada non si macchierà del tuo sangue.
Oh, bene. Ho fallito con tutte e tre le promesse perché non l’ho protetto e la mia lama rimarrà pulita e senza di lui non andrò da nessuna parte.
“Logan”

- Come fai ad amare uno che nemmeno conosci ?
- Come fai ad amare una persona che non hai mai visto ?
- Tu lo ami, e lui nemmeno sa che esisti ?

Ho scritto questa storia molti anni fa e vi ho messo tutta me stessa. E' un testamento scritto, lasciatomi da una me stessa ormai sepolta.
Dal primo capitolo:
Credo che sia iniziato tutto per caso. Ero sola. Nessuno aveva tempo per me. Io non mi piacevo e… è successo. Come per magia. Non c’è un vero perché, o un colpevole. E comunque, se dovesse esserci per forza, sarei io. Io, perché non ho avuto la forza di reagire, di combattere.

Cario diario,
è buio qui