" Per quanto ululi il vento, una montagna non si piegherà mai al suo volere".

Daniele, un ragazzino dal passato triste, ha chiesto un regalo molto speciale, tu avresti chiesto la stessa cosa se fossi stato nella sua situazione?
Buon natale a tutti

Vi è mai capitato di non sentirvi abbastanza? Di non essere abbastanza per nessuno?
Oppure, vi siete mai sentiti terribilmente soli?
Io si, sempre.
Ho vissuto da sempre in solitudine.
Almeno finché non è arrivato lui. Il mio migliore amico, la persona con cui condividevo tutto.
Ma ora anche lui mi ha lasciata, mi ha abbandonata.

Ciao! Questo racconto è la storia di una ragazza che soffre di una malattia, che la condurrà alla morte! Annabelle sfoga i suoi sentimenti in un diario, e alla fine capisce quale sia il vero senso della vita e comincia a capire che la morte non è la fine di ogni cosa, ma solo l'inizio! Spero leggerete!
TRATTO DALLA STORIA
Il mio nome è Annabelle, Annabelle Williams. E per quanto poco rilevante sia, sappi che ho diciotto anni. Per i ragazzi che conosco l'età è un elemento fondamentale, si credono adulti già a diciotto anni, quando invece non sono altro che ragazzi. Per una persona come me, che sta affrontando quello che ogni giorno vivo io l'età non conta molto, perchè ogni giorno che passa potrebbe essere l'ultimo, ogni sorriso, risata, saluto, potrebbero essere l'ultima tua azione. Credo che sia vero che è alla fine della vita che ci si rende conto di quali sono le cose veramente importanti.

Questa storia é il brevissimo racconto di una vigilia di Natale vissuta da un bambino durante la 2^ guerra mondiale. Racconto dedicato a tutte le persone che vivono il Natale in paesi in guerra.

Rapporto padre - figlio gay

La ragazza entrò in camera da letto sbattendo la porta. poi si distese sul materasso e mise le cuffiette nelle orecchie. pesava 40kg scarsi. Aveva 17 anni cazzo. una voce dentro la sua testa ripeteva "Speranza Collins. devi raggiungere i 35kg. lo sai. sei grassa. fin troppo" si chiamava Speranza ma la
speranza l'aveva persa quando la sua sorella gemella se n'era andata così come sua madre. da quel giorno viveva con suo padre. che non le voleva molto bene.
era una menefreghista. voti bassi a scuola mai recuperati e almeno una volta a settimana bruciava.
credo stia lentamente morendo dentro. ma non lo vuole far vedere.

L'adolescenza dovrebbe essere un periodo di grande gioia, nel quale impari a scoprire il mondo e i suoi abitanti. E' quando fai le prime esperienze, ti innamori per la prima volta, soffri. Ecco, soprattutto soffri. Perché ammettiamolo, l'adolescenza fa schifo. L'adolescenza ti fa odiare te stessa, ti fa sembrare tutto così terribilmente sbagliato. L'adolescenza ti fa guardare allo specchio e ti fa trovare difetti in parti del corpo che non sapevi nemmeno di avere.

Cosa penso del bullismo e il cyberbullsimo? MI FA SCHIFO.

"Dieci minuti prima di chiudere il computer mi arrivò una richiesta di amicizia su Facebook. La aprii.. 'Harry Glarthen desidera essere tuo amico. ACCETTA o RIFIUTA'
Cercai di capire per un paio di minuti se era qualcuno della mia scuola, ma quando sentii ‘Ciao, è stata una bella serata, saluta Danielle’ , accettai la richiesta senza pensarci e chiusi il computer."

Alexis non aveva nulla da fare, e senza pensarci prese una scatola, che non doveva assolutamente prendere. Cos'era quella scatola? una valanga di ricordi.
Spero di avervi incuriosito, buona lettura.

E se tua madre, quella che ti ha cresciuto, che ti ha avuto in grembo per nove mesi, che è presente per ogni tua difficoltà, non ti amasse? Avresti il coraggio di ribellarti a questo?

Correva. I piedi nell'erba umida, i capelli al vento. Qella corsa non era una come le altre. Quella era stanca, entusiasta, piena di vita. Lei viveva di quella corsa che si stava realizzando. Non usava le energie della corsa per scappare ma le usava per poi avere in contro un senso di ura liberta.
Lei aveva sofferto, tanto e troppo. Aveva lottato contro forze ale quali nessuno aveva dato l'ordine di entrare nella sua giovane vita.
Continuò a correre finchè non arrivò alla stanchezza, rallentò il passo e si disteve a pancia all'aria, su quel prato morbido. Vide il cielo, com'era bello. Sentì il vento, com'era fresco. Un brivido la pervase, non aveva ancora capito che fosse e cosa avesse fatto. Era un'eroe di quella schiavitù. Ne era uscita ed ora correva. Avva lottato ed eccola in quel sogno. Se combatti qualcosa arriva...

Ciao sono una ragazza di 14 anni ,caratteri personale mie (nome cognome città ...) non verranno rilevati solo questi dettagli non saranno veri l'intero contenuto a eccezione del finale a sorpresa sono completamente reali. Questa non è una di quelle storie di alcune bimbe minchia che pensano di sapere cosa significa "amore" o che pensano di lottare x amore quando in realtà non sanno nulla a differenza chi lotta sul serio per amore ( cosa difficilissima , dolorosissima , stupenda ) come me ,ma alla fine non riescono a farcela e dopo averle provate tutte (moltissime) devono arrendersi e quando succede con c'è cosa più brutta ma oltre a parlare di amore parlerò di tutta la mia vita con momenti che non scorderò mai nella vita e altri che non avrei voluto trovare o provare x alcuni può sembrare per certi punti di vista carina ma dentro di me c'è una voce che dice quando finirà tutto? Ditemi che non è la realtà ! Tutto questo è solo un incubo e spero di svegliarmi presto ; avanti sveglia :suona ,dai mamma chiamami che non più voglia di stare qui in questo brutto sogno anche se i brutti sogni fanno parte della vita reale che a volte non é così piacevole

A certe situazioni bisogna dare tempo, o bisogna lasciarle lì come sono, senza altri inizi, tutto comincia lì e finisce lì.