Alexa Orwell è una ragazza di 19 anni, cresciuta in un piccolo paesino di provincia. La sua vita, un tempo tranquilla e ordinaria, viene improvvisamente stravolta dalla morte dei suoi genitori. Un evento devastante che la costringe a lasciare tutto ciò che conosce per ricominciare da capo.
Sopraffatta dal dolore e dal vuoto, Alexa decide di trasferirsi a Londra, una città che rappresenta sia una nuova opportunità che una solitudine difficile da affrontare. Qui, tra le luci e le ombre della metropoli, si trova a dover fare i conti con il passato, cercando di ricostruirsi una vita lontana dai ricordi e dalle persone che ha dovuto lasciare dietro di sé.

In una piccola stanza, su un tavolo era posata con eleganza una scacchiera, che vedrà contendersi due avversari.
Come andrà a finire?

"Passeggiare per le strade di città nei giorni natalizzi dovrebbe essere un'esperienza bella. Però per la nostra protagonista non è così: tutto è distorto dai pensieri altrui."

Rachele Martinelli è una famosa e virtuosa cantante dalla vita super impegnata ma con un sogno nel cassetto trascorrere del tempo come una persona normale e staccarsi almeno una volta dalla sua vita frenetica.
Decide così di rispondere ad un annuncio dell' Avvocato Gabriele Riva che cerca una babysitter per la figlia.
Il primo incontro tra i due è tutt'altro che normale o quasi.
Ben presto capiranno di essere fatti l'uno per l'altra, ma....

In un mondo di intrighi e tradimenti nella corte imperiale cinese, la giovane concubina Xin Yi e il giovane tormentato Zixin si trovano a lottare per il loro amore e la loro libertà. Con l'Imperatore e i ribelli sulle loro tracce, l'unica via di salvezza è la fuga, ma le conseguenze delle loro scelte potrebbero essere fatali.

In un remoto villaggio ai piedi di una collina, il giovane Rino vive in una casa avvolta dal buio e dai silenzi, dove il tempo sembra sospeso. Due anni prima, il fratello maggiore Nico è partito per ragioni misteriose, lasciando dietro di sé una famiglia spezzata: una madre ossessionata dalla pulizia e dai rituali in attesa del suo ritorno, e un padre sempre più distante.
Rino, intrappolato tra il peso delle aspettative e l'angoscia di un'assenza incomprensibile, inizia a percepire strane presenze intorno a sé. Gli abitanti del villaggio mormorano di superstizioni, malocchi e stregonerie. L'incontro con Don Michele, il parroco del paese, scatena vecchi timori: Nico sarebbe stato vittima di un "incantesimo" legato alla misteriosa Anna, una raccoglitrice di erbe considerata una strega.
La tensione cresce quando una lettera di Nico annuncia che non potrà tornare. La madre, ormai sull’orlo della follia, accusa Rino di non amare il fratello e teme che possa subire la stessa sorte. Intanto, il padre nasconde un segreto, celato tra i viaggi al mercato e una crescente inquietudine.

"La chiamavo “paura dei weekend” ma forse era più una paura del vuoto che si presentava quando le ore della giornata diventavano troppo lente e gli eventi che scandivano il tempo troppo lontani."
Questa storia partecipa al contest Le quattro stagioni si raccontano, II ed. indetto da elli2998 e inky_clouds sul forum di EFP

Seguito di "La Fine del Calore". Dopo aver lasciato la baita Yelena e Novomir cercano di raggiungere Murmansk nel mezzo del gelo polare della foresta.

Racconto breve su un (non) incontro tra un ragazzo e una ragazza che ogni mattina prendono lo stesso treno...

Certe giornate di estate sono proprio strane....

Ho le mani dietro la testa, creo costellazioni inesistenti sul buio soffitto. Ho il petto nudo, le lenzuola rigano i bordi della fessura passata che ho incisa sulla schiena. Sembra inchiostro buttato lì per caso, eppure quel nero è così attraente e me lo immagino. Immagino lui che mi sfiora timoroso i bordi della ferita.

Terzo racconto di una serie intitolata racconti brevi questo su incipit obbligato.
Non fumare - mi dicevi sempre. Ed io ero sotto sotto contento che tu me lo dicessi, anche se in certi momenti mi sembravi solo una gran rottura di palle fine a sé stessa. Sembrava allora che avessi veramente a cuore la mia salute. Tu invece non fumavi. Certo ogni tanto di capitava di farti una cannetta con gli amici, ma non era mai diventata un’abitudine e comunque non era la stessa cosa. E poi capitava pochissimo; ti si poteva anche perdonare. Sorridevo quando mi dicevi di smettere per il mio bene. Ed io ti ripetevo sempre la stessa battuta di Mark Twain: Smettere di fumare? Nulla di più facile, l'ho fatto più di cento volte!

Ryuuta non poteva essere morto in quel modo orribile.
Non poteva esserti stato portato via.
Per cosa poi?
Per quello stupido furto al combini dove tu, Junpei, lavoravi.
writober

Milano offre opportunità ma c'è tanta sofferenza

Una donna, ancora inebriata dal ricordo di una vacanza con il suo uomo, aspetta una sua telefonata... la telefonata arriva, ma non è quella che si aspetta.