• Seconda classificata e vincitrice del PremioAria, del Premio Author in disguise, per il miglior IC, e il Premio Tipografo provetto, per la miglior impaginazione nel contest Memorie impresse su specchi rotti indetto da AriaBlack & Marina Swift sul forum di EFP.
Come si (soprav)vive dopo la morte di Alaska Young?

In tutta la sua vita, Alaska non ha mai perso l’occasione di fare amicizia.
Anche ora che la sua vita è finita, sarebbe scortese non attaccare bottone con una sconosciuta apparentemente simpatica.
«Ciao» la saluta, avvicinandosi e tendendole la mano «Io mi chiamo Alaska!»
 
La ragazza gliela stringe, un po'confusa.
«Alaska come lo Stato?»
 
«Alaska come lo Stato!» replica lei, scrollando le spalle e chiedendosi se anche sulla sua lapide scriveranno qualcosa di simile, qualcosa tipo Qui Giace Alaska Come Lo Stato Young «E tu invece?»
 
«Hannah, come il nome femminile.»
[Crossover Cercando Alaska/Thirteen Reasons Why]

Ecco come la vedo, ecco come la sento.
Alaska Young attraverso i miei occhi.
Spero vi piaccia, se vi va lasciate una recensione, un commento facendomi sapere cosa ne pensate!

Che successe dopo lo scoppio dei petardi?

"Le sue labbra tumide e dischiuse mi attirano in un vortice di passione e desiderio che non avevo mai provato prima" Miles raggiunge la stanza 43. Ad aspettarlo ci sarà un Colonnello "fuori uso" e un'Alaska semplicemente mozzafiato...

{689 parole || Alaska!centric || Pre 'Looking For Alaska'}
Una piccola missing moment per raccontare della morte della mamma di Alaska - una delle parti più strazianti, a mio parere - dal punto di vista della figlia.
Quanto può essere asfissiante, a volte, la vita?
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Estratto dal testo:
Tic, tac… tic, tac… i secondi scorrono lenti, i minuti durano giorni interi. E a te sembra sempre più di stare dentro un enorme orologio. Forse stai impazzendo - o potresti farlo da un momento all’altro. Ma col tempo imparerai a ricondurre quell’orologio alla tua vita e quei tic, tac agli attimi che scorrono piano, ma che allo stesso tempo si susseguono veloci come in un film.

Sarebbe bello darti un indizio,qui,subito.
Ma devi guadagnartelo.

"Cos’è morire sul colpo? Quanto dura il colpo? Un secondo? Dieci?"
"L’aveva avuto, il tempo per rivedere in un flash tutta la sua vita? Io c’ero? Jake c’era? "
Ma soprattutto .... QUALI SONO STATE LE ULTIME PAROLE DI ALASKA YOUNG?

Dal testo
[...]
Maledizione! quale sarà la via d'uscita da questo labirinto?
[...]
Una risata riecheggiò nella sua testa

Un monologo da parte di Alaska Young, personaggio di una delle mie opere preferite.
Immaginiamola seduta dopo la sua morte, come una sorta di fantasma, con in mano una sigaretta, a raccontare cosa sia realmente accaduto quella notte.

Aveva avuto il coraggio di rompere il muro e di non fermarsi a ciò che poteva vedere solo con gli occhi.
Era riuscita ad uscire dal labirinto della sofferenza trovando la risposta alla sua domanda che ancora tutti si porgono.

{204 word | Angst | Centric!Alaska
«Alaska» il Colonello biascica con la voce impasta e gli occhi chiusi «Stai bene?» prende un respiro, sa che magari neanche la sentirà e domani neanche lo ricorderà o magari sta solo sognando ma mente comunque «Si Chip, sto alla grande».

[Cercando Alaska ]
[Cercando Alaska | 273 parole | Alaska!Centric]
E ora devi decidere tra la vita e la morte, in questo momento separate da un sottilissimo filo. Sterzare o morire? Tu vuoi morire. Raggiungere tua madre. E allora non sterzi.
Ma quando ti rendi conto delle persone che ci soffriranno, che staranno male per te, e decidi di vivere ancora è troppo tardi.
Ti manca il respiro, ma con un flebile sussurro pronunci le tue ultime parole. "Dritto e veloce, come no."