Mia carissima Grace,
eccomi a commentare il penultimo capitolo ( Sob -.-, ....lo so che un giorno ci si doveva arrivare, ma come al solito, per queste cose non riesco mai a rassegnarmi, se non davanti al fatto compiuto).
Prima di andare nel particolare perchè è inevitabile quando si analizza un tuo pezzo, volevo mostrarti tutti i miei più sinceri complimenti, perchè hai reso unico l'ultimo momento in cui i nostri amati beniamini si ritrovano faccia a faccia, nel vero e proprio senso della parola. Inoltre, hai fatto raggiungere ai due quel climax che hai sapientemente preparato con i capitoli addietro, raggiungendo una sorta di "maturità" mai conseguita prima. Infatti in un frangente particolare ho "letto" un qualcosa che mai si era presentato nel corso della storia, un vero e proprio struggente Unicum. Ma vi farò riferimento più avanti....
In generale, mi hai lasciato col fiato sospeso per tutta la lunghezza del brano, in cui hai fuso il genere "action" e quello introspettivo meglio che in qualunque altro capitolo e mi ha molto colpito il colpo di scena quasi alla fine...... Un Wesker del genere non si era mai visto prima...
Ci sono stati dei momenti che la lacrimuccia è scappata per davvero ( tanto poi ne ho versate tante per il capitolo successivo....).
Ma andiamo per gradi.
Anche se in teoria non si dovrebbe dividere, poichè gli unici veri protagonisti sono Albert e Jill e cambi di scena netti non ce ne sono stati (almeno a livello puramente "esteriore", poi ti spiegherò in seguito), tripartisco comunque lo scritto : Jill che scappa; scena nello stanza della radio; seconda criogenazione (punto di non ritorno).
1)Innanzitutto, brava per aver reso il contesto "infernale". Traspariva benissimo la confusione, l'atmosfera pericolosa, l'aria che sapeva di morte. Finalmente si sa cosa è accaduto....
Mi ha colpito molto un'espressione che hai riservato al principe nero, ovvero "Notò con sgomento". Quando mai lui viene terrorizzato da qualcuno? Ormai è certo .... In lui si sta smuovendo qualcosa, che lui cerca di celare anche con l'appellativo che riserva alla ragazza in seguito ( la chiama "Valentine", non "Jill", ma è tutto un bluff).
Tornando alla visione che si è trovato davanti l'uomo, ho rabbrividito quando ho letto del braccio staccato. Mi ha fatto ritornare in mente per un verso la scena iniziale di Re1 quando i soldati trovano la pistola in mezzo alle sterpaglie con quel che rimaneva del loro compagno....Brr *---*
Comunque anche il sangue attorno ed il corpo infilzato del dottore non hanno aiutato. Mentre leggevo mi figuravo la scena e ammetto che ha avuto un bell'impatto.
Piaciuta la reazione di Wesker e come si è rivolta alla B.O.W......in maniera molto sarcastica, come al solito.
In seguito c'è un elemento che fa presagire che l'arma bio-organica sia un Hunter o qualcosa di simile. Non a caso hai indicato che si slancia contro il biondo per tranciargli via la testa. In seguito rendi manifesto che il mostro è dotato di artigli ed è veloce. Dalle mie reminescenze di breve giocatrice di Resident Evil, l'Hunter aveva come metodo d'attacco proprio quello di separare il capo dal corpo del malcapitato, utilizzando gli unghielli simili a lame.....
Riguardo a Wesker, non si può proprio dire che fosse contento all'inizio dell'intrusione da parte di Jill. Tale fastidio è da imputarsi alla volontà di non volerle stare accanto, proprio per non dover ricordare a sè stesso cosa è successo tra di loro. Ovviamente, sia il fatto che il p-30 costringe la ragazza a proteggere il suo "padrone", sia che in questo frangente ella esterna ciò che colpisce profondamente l'uomo (ovvero grinta, forza, etc...), egli non può opporsi.
In un certo senso viene esaudito un suo desiderio personale di trovarsi a combattere insieme alla donna che ama/odia. Questo avrebbe fatto parte della normalità se lui fosse rimasto il capitano che non era o se Jill fosse passata dalla parte del male ( evenienze impossibili).
Bella la sequenza successiva, dove si può intravedere già le prime "crepe" che porteranno al climax tanto atteso ( non è un caso infatti che la maschera si frantumi lentamente. Sembra dire che il "volto del burattino" stia cedendo. Inoltre è da sottolineare il fatto che Albert cerchi con lo sguardo una Jill appena colpita).
Degni di nota sono i particolari che fanno accapponare la pelle, come la testa del mostro che ruota di trecentosessanta gradi...una visione a dir poco raccapricciante.....
Cosa assai inaspettata, la situazione sta velocemente degenerando, quasi a voler sottolineare l' altro caso di degenerazione ( tra Albert e Jill, nel caso specifico ).
E l'inizio della fine è annunciato dalla non risposta della Valentine all'ordine del biondo.
E qui mi è passato un brivido sotto pelle, presumendone il perchè....
Mi sono immaginata la scena....lui disteso di schiena a combattere le B.O.W., mentre lei stava tornando alla realtà...ad essere Jill Valentine e ad essere realmente straziata dal caos di sentimenti che la animano. Un conto, infatti, è avere solo la mente libera, un altro è avere sia la mente che il corpo liberi.....
Bello il momento in cui si incrociano i due sguardi e quello cosciente, ma sgomento della ragazza è riuscito per la prima volta a ipnotizzare l'uomo^^. E' solo grazie a questo e all'attacco delle altre B.O.W. che lei riesce a fuggire.
Mi sembrava di vederla mentre riprendeva il potere sul suo corpo e tornava a "vivere". Sentivo le emozioni che la trapassavano in quella sorta di resurrezione, in cui abbandonava i panni della Crow Lady (simbolizzato anche dallo scaraventare per terra il mantello, che insieme alla maschera la nascondeva). La felicità....le lacrime di gioia..il ritorno ad un battito cardiaco umano..Un sorriso sincero.... Ma la sua non è una rinascita indolore e la rabbia le dà il coraggio di strapparsi a mani nude e non sotto anestetico o morfina il "marchingegno diabolico" che aveva quasi ucciso Jill Valentine. Toglie i filamenti che come i tentacoli di una piovra facevano sì che il dispositivo le rimanesse ancorato alla pelle.
A questo punto è da notare un particolare. Quando il "ragno" viene gettato a terra, esso si spacca a metà. Io ho voluto leggerci una sorta di sibillino avvertimento, nel senso che alla fine di tutto non sarà solo quel "cuore" rosso ad essere diviso in due ( o lo era già? ). Almeno io vi posso leggere due versioni: sia che il cuore di Jill è diviso tra odio e amore, sia che i due personaggi si ritroveranno sconfitti, col cuore infranto.....
In seguito, Grace, ho molto gradito l'escamotage visivo che hai saputo usare, degno di un vero e proprio film. Infatti hai spostato l'"inquadratura", l'angolo visivo dalla ragazza al marchingegno, facendovi riflettere l'immagine della giovane che fugge.
E adesso,vendetta....tremenda vendetta! Ah.... Non sai quanto ho gongolato quando la Valentine ha travolto i dottori e soprattutto Excella, che tanto l'aveva bistrattata..... Avrei proprio voluto vedere la faccia della Gionne davanti alla reazione inaspettata del suo "pupazzo", ma soprattutto davanti ad un Wesker leggermente ferito, ma furioso come una belva cui hanno tolto da sotto il naso la preda.
Molto gradito lo scambio di battute tra i due, dove ho trovato molto ic la domanda della bruna ( eehh....è tanto dura, quanto è innamorata persa.....).
Comunque, per la prima volta si vede il caro Albertino perdere le staffe in pubblico e doveva essere davvero rabbioso per indurre Excella ad avere paura dell'uomo da lei amato.
Ma si sa...la sua Jill gli sta scappando da sotto le mani e questo è inconcepibile per lui, soprattutto perchè non sa le sue vere intenzioni: vuole fuggire? vuole contattare i suoi compagni? O vuole uccidersi? Noi si sa cosa ella voglia fare, ma lui no e questo accresce in lui sia la rabbia, ma anche la paura, secondo me. In fondo, l'ira non è fomentata anche dalla paura per ciò che non si conosce o non si controlla?
Anche a questo punto è da annotare lo sguardo che si scambiano i due, che è sostanzialmente diverso da quello che si rivolgono precedentemente (e in questo capitolo di sguardi ce ne sono, tutti diversi e tutti particolari. E' un qualcosa che non era mai avvenuto prima).
Infatti se prima gli occhi della ragazza erano persi nel vuoto, coscienti, ma non ancora del tutto "vivi", adesso no. Ella è consapevole anche che non le rimane molto tempo e che presto dovrà affrontare la sua nemesi. D'altro canto, Albert non è più ammaliato dall'occhiata sgomenta della giovane e anzi, è furente come non mai.
Successivamente, la donna si nasconde, molto intelligentemente, in uno degli uffici. Purtroppo la stessa fortuna che all'inizio l'aveva baciata, le gira le spalle. Infatti, nonostante il sangue freddo e l'ottimo piano, il pc si impalla ( ci sarebbe quasi da fare un reclamo alla Microsoft o alla Mac per richiedere i danni ^^.....va beh, scusa la battuta, torno seria....). Non poteva andare diversamente...
Tuttavia, l'animo da agente addestrato si fa vivo in lei, facendole muovere gli ingranaggi del cervello. La radio può essere la sola via per comunicare e vale la pena tentare. La ragazza, però, non riesce ad eliminare il file e questo è un altro particolare da annotare.
Infatti quando entra nella stanza, Wesker non va a cancellare il documento, anzi....ne interrompe l formattazione per vedere cosa era riuscita a scrivere la sua ex sottoposta. Cioè, è così sicuro di avere la vittoria in pugno che perde del tempo nella lettura.
Molto piaciuta in proposito la constatazione salace e schernitrice dell'uomo: "Hai fatto i tuoi compiti,mia cara Jill". Vi traspare la sua vena ironica un pò crudele che lo contraddistingue, ma che viene messa subito a tacere dalle parole dette da lui in seguito, che trasmettono altri tipi di considerazioni. Difatti sono riproposti brevemente i caratteri che hanno destato l'interesse di Albert per la Valentine, ovvero la caparbietà, il sangue freddo, il non darsi mai per vinti, uno spirito battagliero. Nelle sue espressioni vi notò però il compiacimento sia di Wesker come "uomo", ma anche come ex capitano. Sicuramente quando ha comandato la giovane fino al 98' si sarà accorto di certe sue qualità e probabilmente le avrà accresciute lui stesso, addestrandola. In questo frangente sento quella nota di orgoglio per un'allieva brillante e promettente e che adesso è diventata un'agente esperta.
Probabilmente, è questo il motivo, oltre a quello che lui è inumanamente scaltro, che gli fa prevedere la prossima mossa della donna e prenderla alle spalle.
In conclusione della prima parte, Grace,mi congratulo profondamente con te perchè hai saputo dare un impronta veloce all'episodio, sottolineando così che gli eventi in esso narrati si svolgevano con un ritmo assai serrato. Le azioni erano incalzanti, ma nonostante questo c'è stato lo spazio per la riflessione, così come l'occasione per cogliere e comprendere i vari sentimenti, spesso antitetici, che albergavano nei protagonisti.
Infine, riprendendo il discorso della divisione del capitolo, cui accennavo prima, volevo spiegarti il perchè della cesura a questo punto.
In questo momento c'è un sottile cambio dell'ambientazione in cui si svolge l'azione, anche se siamo sempre nel laboratorio della Tricell. Infatti, se adesso il caos delle B.O.W. e la situazione critica hanno toccato direttamente i due, nella seconda parte le pareti della stanza li esulano dal resto del mondo, anche se i terribili boati riescono a raggiungere le loro orecchie.
Purtroppo la dura realtà riesce a distruggere quelle pareti, ma questo momento ha bisogno di essere degnamente approfondito e lo farò alla fine del pezzo del commento che segue.
2)Allora, intanto è capibile che ella preferisca dedicarsi alla radio, piuttosto che al pandemonio fuori dalla stanza. Infatti se riesce in quel che sta per fare, salverà molte più vite di quelle che potrebbe andando adesso a combattere. Ma il tempo sta stringendo e nel tono di voce della giovane, anche se deciso, vi leggo una nota di impazienza e nervosismo.
Ella sa che da un momento all'altro sarà raggiunta dal nemico.
E puntualmente lui viene ^^.
Beh, Grace,ammetto che mancavano anche a me le loro scornate e questa ha sicuramente oltrepassato tutte le altre e per più motivi.
In questo caso i nodi vengono tutti al pettine...
Prima cosa che mi ha colpito è stato il fatto che Wesker abbia lasciato la porta aperta. Egli sa che una possibile mossa della donna sarà il tentare la via di fuga e, psicologicamente parlando,questo può essere un modo per ribadire la sua superiorità su di lei. Infatti sa già a priori chi sarà il vincitore nello scontro e dare false speranze può accrescere il panico che aleggia nell'aria ( mi sovviene in proposito il cap. 6 in cui lui le promette la libertà se riuscirà a batterlo....su per giù la funzione è la stessa, anche se in contesti diversi.).
E' il solito giochetto del gatto e del topo.
Tuttavia nella chiusura a stonfo della porta vi leggo anche un gesto simbolico, ovvero quello di escludere da quella camera tutto ciò che è al di fuori: Le B.O.W., i dottori, i soldati, Excella, etc....
In quel momento ci sono solo loro e possono combattere alla pari ( nel senso che Jill è libera dal p-30).
I loro visi sono di nuovo vicini, ma non cè desiderio in quella vicinanza, ma solo rabbia. Infatti Jill non abbassa lo sguardo e in un certo senso lo sfida. E in risposta a questa caparbietà l'uomo la getta sul pavimento, bloccandola col suo corpo e fermandole i polsi....( ehh, anche questo mi sa tanto di déjà vu ;). Era un frangente già vissuto dai due durante una notte caratterizzata da un abbraccio struggente..).
Ovviamente la ragazza è troppo furente per ricordare certi particolari, ma si vedrà in seguito che le parole dell'ex capitano le faranno tornare la memoria...
Comunque ( e finalmente) gli sputa addosso tutto il suo odio, la sua ira covata in tutti quei mesi per ciò che le è stato fatto e che è stata costretta a fare.
Tuttavia l'uomo non si turba minimamente e, anzi, le si avvicina di più (particolare non trascurabile) per sussurrarle quelle parole che mi sono piaciute ("Sai, mi sono mancate queste tue sfuriate")....Ahhh, quanto adoro queste espressioni, dette in tono calmo e sarcastico, completamente in antitesi con quelle urlate dalla Valentine prima.
E' proprio quella tranquillità irritante della voce dell'uomo che porta Jill a sputargli, rompendo quel modus agendi antitetico dei due, quasi a rimarcare che i giochetti derisori sono finiti.
E questo Albert lo capisce, mostrandosi in tutta la sua freddezza nell'asciugarsi col dorso della mano, ma non nella sua reazione successiva (che mi ricorda quella volta in cui fu la ragazza a dargli lo schiaffo). Si potrebbe dire che Jill glielo abbia proprio tolto di mano.....
Gradite le parole che il principe nero riserva alla donna, che sotto le apparenze contengono di più di quello che vogliono dire. Perciò adesso le analizzo pezzo per pezzo.
-"Non comprendi? Non puoi nulla contro di me". Credo che qui ci sia da spiegare poco. E' la riaffermazione della sua superiorità su tutto e su tutti e qualsiasi tentativo verrà fatto contro di lui, non sarà efficace.
-"Non iniziare cose che non puoi finire". E' un riferimento sia alla fuga di adesso, sia al tentativo di contattare i compagni, sia a quando ella vide brevemente il Wesker's Report. Anche qui viene rivangata l'inferiorità di lei rispetto a chi le sta attorno.
-"Non generare situazioni che non puoi controllare". Qui il discorso è più complesso e si riferisce "apparentemente", ma anche, alla fuga, ma secondo me anche ad altro. Per esempio a quando ella scappa sotto la pioggia sull'isola, in cui lei cerca di suicidarsi. In quel "generare situazioni che non puoi controllare" io leggo questo: lei decide di uccidersi, ma sapeva forse qualcosa di quel che sarebbe successo dopo? Lo stesso discorso è applicabile sia a quando viene scaraventata sul letto, sia quando c'è il monologo(parla solo l'uomo)-dialogo(parlano i rispettivi corpi) sul divano rosso.... Sembra quasi che voglia "incolparla" se i suoi pensieri sono stati occupati da certi pensieri e certe brame.
-"Sarebbe una mossa davvero incosciente da parte tua.Te lo garantisco". Qui c'è una simil confessione al di là della patina superficiale( in cui ribadisce di essere sicuro delle proprie capacità). Infatti, tenendo presente le analisi precedenti, sembra quasi che voglia ammettere che lei non gli è indifferente, anzi.......
Tuttavia credo che la rabbia della Valentine non le abbia permesso, almeno per ora, di captare certi segnali....
In seguito, il gioco del gatto e del topo si traduce anche nel capovolgimento (volontario) della situazione. In maniera molto ironica, è come se Albert avesse dato lo "zuccherino" a Jill come premio per la sua caparbietà, ma che tuttavia le si rivolta contro.
Comunque, prima che egli proferisca parola, sono stati commoventi i pensieri che lo hanno animato. Sono sicura che egli preferisca di gran lunga la Jill viva, combattente, decisa, che gli dà problemi piuttosto che il burattino senz'anima,apatica (solo esternamente) cui l'aveva ridotta. Non a caso comprende che sono la sua determinazione, il suo odio a smuovere il suo interesse e a fargli provare qualcosa di diverso. E il sapere che anche la donna non è mossa da solo odio, ma anche dall'affetto è stata una scoperta che l'hanno scombussolato ulteriormente (oltre anche a fargli piacere, credo).
Coinvolgente lo scambio di battute successivo, aperto dall'affermazione/domanda -bastarda- del biondo.
E l'unica maniera di Jill per cancellare quel tono provocatorio è ripagare con la stessa moneta il principe nero e rispondergli con un'altra domanda - dimostrando per la prima volta e soprattutto in seguito di aver imparato qualcosa da Wesker, ovvero replicare a domande dirette con altre altrettanto forti ( vedi dialogo tra Excella e Wesker alla fine del cap.13)-.
Tuttavia, questo è un modo di comunicare tutto loro ed è molto "sui generis". Bisogna per cui "tradurre" le loro parole.
Quel "...non ti è forse piaciuto?" racchiude sia un allusione pesante, prettamente "fisica", come a voler sottolineare che la Valentine è attratta da lui, ma anche una domanda celata di cui egli sa già la risposta, ma vuole rinfacciarla a Jill ( "Ebbene tu mi ami, non è vero?").
D'altro canto anche la replica della ragazza è tutto un programma.
Infatti l'espressione "Ti diverte giocare con le vite degli altri, non è vero?" è proferita sia in generale,che in particolare. Mi spiego.
Wesker è la causa della morte di tanti innocenti, usati negli esperimenti o più semplicemente perchè infettati dal virus, ma è anche l'origine dei problemi di Jill e non solo perchè è stata catapultata nel mondo degli "zombie".
Infatti, come dirà in seguito, ella è stata ingannata ancora una volta e ha creduto di nuovo in lui ( in maniera cosciente, però). Ella ha lasciato che l'amore per il vecchio capitano/nuovo Wesker, tornasse a galla, credendo di poter "redimere" l'uomo.
Quel "giocare" è riferito proprio al fatto di far credere agli altri di essere la persona che non è, ma che è capace di provare dei sentimenti. Questi ultimi però li rinnega, tornando a nascondersi dietro la crudeltà e la freddezza, lasciando così sprofondare nella disperazione chi lo ama. E' una sorta di tradimento molto forte, in quanto oltre agli altri, uno tradisce sè stesso.
"Eppure...anche tu sei stato usato" è una frase dettata dalla disperazione e anche qui viene detto di più di quel che sembra. A tal proposito, non posso non citare una dei tuoi stupendi pensieri, ovvero :"Per questo mi chiedo perchè, specchiandoti nei miei occhi, tu non capisca...". Proprio perchè nei drammi delle loro vite sono stati usati e traditi dalle persone che più stimavano e in cui riponevano la loro fiducia, a maggior ragione Wesker dovrebbe capire gli effetti del suo comportamento, non solo sulle cavie (che vengono usate), ma soprattutto sulla Valentine (usata e tradita).
Inoltre, nell'affermazione della donna leggo (oltre la volontà di ferirlo, schiaffandogli in faccia il fatto compiuto) il primo dei tanti tentativi -andati a vuoto- di far ragionare Albert. Infatti cerca di smuovere la sua ragione e la sua coscienza, quasi a volergli dire: " Tu sei stato bistrattato e tradito come me.....che senso ha continuare su questo cammino di auto distruzione? Lascia perdere tutto, andiamocene...."
"Oh...vedo che cominci anche tu a ragionare a modo mio.": io ci leggo una nota di compiacimento, oltre che di ironia. Infatti c'è la prova tangibile che il modo di comportarsi in una certa maniera della Valentine ( ovvero cercare di attenersi sempre alle regole, mai colpi bassi, etc...) sta vacillando. Per un verso ella è stata "infettata" dal male che l'ha circondata, assumendo alcuni caratteri peculiari ( come l'uso di informazioni per ferire verbalmente).
La ragazza rimane perplessa proprio perchè coglie il significato delle parole del biondo. Egli l'ha così condizionata e assuefatta col suo modo di essere da mettere in discussione le sue qualità positive ( e per lei è qualcosa di inaccettabile). E' la riprova che la Crow Lady sia stata "forgiata" da Wesker e non solo per il dispositivo impiantato.....
Molto ingegnoso l'escamotage che hai usato per far rimembrare ai due quella famosa notte sull'isola, in cui tutti e due si erano abbandonati all'irrazionalità (unico vero caso erano "liberi").
E' proprio il ricordo di QUEL bacio ad aver indotto e indurre la giovane a credere in lui e ad accrescere il caos di sentimenti ancora "vivi e brucianti" in lei ( nonostante il mese passato nel gelo più profondo).
E' la goccia che fa traboccare il vaso e che costringe Jill a tirar fuori quelle lacrime - sincere- che da tempo immagazzinava in sè stessa. E' un pianto liberatorio ed è più eloquente di qualsiasi altra parola...
E' inoltre capace di zittire e paralizzare la contro parte, facendo riemergere il suo lato umano e facendogli provare un senso di colpa (cosa impossibile per il principe nero). Egli è sconvolto non solo per quel che le ha detto volendola ferire, ma anche per il resto... E' il senso di colpa che lo ha sfiorato quel giorno davanti alla lapide della giovane, quando quest'ultima gli aveva chiesto se poteva prendere un fiore.....
Comunque il suo silenzio è portatore dei suoi pensieri ed in questo caso ha una funzione antitetica per quel che è in realtà. Cioè, nel corso della storia siamo stati posti davanti a tanti silenzi.
Il silenzio come simbolo di incomunicabilità.
Il silenzio come bisogno di quiete.
In questo caso il silenzio non fu mai più eloquente. Per assurdo sembra che "parli", facendo le veci di Wesker, nonostante il suo viso non faccia trasparire nulla.
Struggente la richiesta successiva della Valentine. Ella desidera che la lasci andare, perchè non vuole assolutamente ritornare negli inferi e non solo perchè dovrà agire contro i suoi principi.... Oh,no....
E' cosciente che se non scappa da lì, dovrà tornare a fare i conti coi suoi sentimenti, resi più forti dalla vicinanza dell'uomo da lei tanto amato e odiato.
Quando ha proferito "Non ce la faccio più", abbandonandosi sul petto dell'uomo, mi sono commossa e ho dovuto reprimere a stento una lacrima.
Sentivo la tensione estrema che scuote il corpo della donna, la sua disperazione, la sua stanchezza mentale e fisica dovuta alla situazione pesante.
Ella non sta morendo dentro per via del p-30, ma per i conflitti laceranti ed il dolore che le stanno straziando il cuore. Proprio perchè adesso il dispositivo non c'è più, tutte le sensazioni sono state liberate in lei, travolgendola con una forza che neanche lei avrebbe immaginato.
In seguito, Grace, mi complimento ancora una volta con te, perchè in poche frasi ci hai regalato un'immagine preziosa, particolare e toccante.
Mi figuravo i nostri due beniamini....lei, piangente, abbandonata sul corpo di lui, in silenzio....il putiferio che si scatenava al di fuori di quella stanza, che non li toccava minimamente perchè un altro putiferio più profondo stava stravolgendo le loro anime.
In questo momento ci sono solo loro....il resto non ha importanza......
Poi, c'è la vera e propria resa dei conti....il climax tanto atteso....
Chi parla adesso non è il solito Wesker, quello che si fa vedere in pubblico, quello freddo...distaccato. E' un Albert che vuole parlare, che vuole essere sincero...
Egli sospira.
Tuttavia non è un cambiamento repentino e questo è testimoniato dal fatto che lui le rivolga le spalle, spostando il suo sguardo assorto apparentemente oltre la vetrata. Bisogna ricordarsi che lui è senza occhiali.....
Lui propone le domande che gli avrebbe voluto fare la donna, ma lei è impossibilitata dal guazzabuglio di emozioni in cui è naufragata.
Sono domande da "cane che si morde la coda", poichè tutti e due sanno le risposte. Ma il solo rivangare certe questioni provoca loro dolore misto a malinconia, perchè non possono tornare indietro e perchè ci sono cose che non potranno mai avere...
In seguito viene riproposto il motivo principale del perchè non possono cambiare vita ( anticipato dal dialogo fatto davanti alla tomba della Valentine), ma qui raggiunge una certa maturità. Infatti le parole di Albert mettono i "puntini sulle i", sottolineando che si continueranno a combattere fino a che uno dei due morirà. Inoltre, (ed è un particolare fondamentale) egli afferma che nessuno dei due deporrà l'ascia di guerra per primo... sono tutti e due troppo tenaci e convinti delle proprie scelte, o almeno è quello che pensa lui.
Difatti, nonostante il gesto simbolico ( che poteva essere completato solo se Jill avesse avuto un'arma da puntargli addosso,ma non credo ella lo avrebbe fatto), la giovane parla inaspettatamente, come inaspettate sono le sue stesse parole.
Con "Una scelta c'è sempre, Wesker." come al solito ella vuole dire più di quel che sembra. Secondo me vuole riferirgli che, sebbene gli eventi e le scelte possono segnare una vita, c'è sempre una seconda possibilità. Nel senso: lei sarebbe anche disposta a rinnegare tutto, gli amici, i suoi principi in nome dell'amore che prova per l'uomo,a patto che quest'ultimo, ovviamente, abbandonasse i suoi piani malvagi. In fondo sono "morti" entrambi, si potrebbero creare una nuova esistenza altrove.....
Struggente il sorriso del principe nero,diviso tra la coscienza della scelta possibile e l'amarezza perchè non può uscire dal gorgo nero in cui è caduto.
Finalmente sono sinceramente "faccia a faccia" anche se sono giunti ad un punto di non ritorno.
Essi riescono a guardarsi senza barriere visive e mentali e sono "nudi" di fronte all'altro.
In seguito, di fronte alla tacita risposta del biondo, Jill rivela la sua decisione ed il suo commovente desiderio di morire libera, anche se come al solito qui ci leggo qualcos'altro.
Cioè, è capibile la volontà di morire piuttosto che tornare nell'inferno, perchè meglio morti veramente che essere dei burattini senz'anima e in balìa di mani altrui. E' una sorta di provocazione, anche perchè ella non sopporterebbe vedere il suo Albert morire prima di lei.
Tuttavia sembra quasi che voglia la conferma dei sentimenti dell''uomo, perchè sa che lui non la lascerebbe andare, nonostante tutto, nonostante egli sia travagliato quanto lei.
Bene,il momento successivo mi ha profondamente colpito, perchè mai, in tutta la storia, siamo stati posti di fronte ad una circostanza del genere.
Le distanze tra i loro corpi sono nuovamente annullate, così come tra le loro menti.
Mi spiego.
Con "Sei cocciuta, Jill", Albert risponde alla doppia domanda della giovane.
Egli ribadisce che non la può uccidere, perchè così facendo egli la perderebbe.
E perderla sarebbe la cosa più brutta che potrebbe capitargli, perchè lui la ama....
Inoltre, quel "cocciuta" ci sta proprio a pennello, poichè sottolinea sia la determinazione fino all'inumano della ragazza, sia il fatto che lei lo voglia far parlare a tutti i costi.
E con il termine "far parlare" indico il rivelare i propri sentimenti.
La Valentine capisce quello che le vuole trasmettere il principe nero e non a caso sorride.
E' un sorriso mosso dalla consapevolezza resa ancora più ferma che il suo amore è ricambiato.
Infine, mai più azzeccata la frase in risposta, che ha anch'essa una sua dualità: affermare che
Wesker non abbandonerà i suoi propositi, ma anche che non sarà mai diretto con lei.
Inoltre, tale scambio di battute sembra un fine gioco psicologico tra i due, in cui ribadiscono a vicenda che nessuno getterà la spugna.
Poi i due si guardano negli occhi (diversamente da come avevano fatto nel laboratorio e sulle scale), coronando un momento unico che targhetterei con una sola parola: complicità.
Bellissima l'ambivalenza che dai agli occhi del biondo. Essi sono la prova tangibile del male che le ha fatto, ma fanno anche parte dell'uomo che ama e che le ha permesso di sopravvivere in quei mesi. Infatti cosa la spingeva a non mollare? Il pensiero che forse avrebbe potuto salvarlo, sapendo di essere amata a sua volta e che in lui era rimasto un briciolo di umanità...
Nell'espressione che hai usato sento l'accettazione di Jill di provare quei sentimenti contrastanti e non è un caso che in seguito lei gli proponga in maniera diretta di lasciare tutto.
Penso che in ciò che ha detto lei ha racchiuso tutta la sua forza di volontà e la sincerità che la contraddistinguono, perchè ha accettato i propri sentimenti, ma non il fatto che Albert non voglia essere salvato.
La felicità è dietro l'angolo e non vuole gettare la spugna.
"Puoi ancora fermarti, Wesker." è l'espressione più esplicita fatta a cuore aperto dalla ragazza. Qui è chiaro anche a un bambino di tre anni. Gli sta dicendo che lei è disposta ad andare via con lui, se abbandona le sue mire suicide.
Inoltre, quel "Finiamola qui", che nel capitolo dell'isola significava "morire" da parte della Valentine, qui ha il preciso scopo di convincere Albert a lasciar perdere tutto. Ma lui non può.
Successivamente troviamo un altro tipo di silenzio.....un silenzio che sa di sconfitta, di profonda amarezza, non solo perchè non può abbandonare tutto.
Egli è cosciente che Spencer è stato la causa di tutto, anche di questo, che ha sprecato una vita a inseguire un sogno, ad architettare qualcosa di superiore che però perde di significato davanti all'amore e all'umanità di Jill. Ha confuso le cose veramente preziose di una vita e
dal vortice in cui è caduto egli non può uscire. Tuttavia, egli non riesce a dire "no"....
E' un attimo.
A interrompere questo momento particolare ci sta il mondo esterno, che li travolge con la sua potenza distruttiva, facendo accadere l'impensabile.
Gli eventi sono precipitati ad una velocità inaudita, facendo credere al principe nero che in quel cataclisma che Jill scappi ancora una volta.....e invece.... -.-,,,
E invece io qui stavo per capitolare per il pathos che ho percepito nei gesti della donna.
Ella non fugge perchè ferita a morte (ma questo Albert non lo sa inizialmente) e proprio perchè sente le forze abbandonarla dedica i suoi ultimi momenti al suo amato.
Protrae le mani verso il viso dell'uomo, come per dargli un ultimo, sincero, voluto bacio, ma lo sfiora appena. Sarebbe stato il suo modo per dirgli "addio".
Bene, alla fine la lacrima mi è scappata sul serio....*sospiro*.
Struggente la sequenza successiva, in cui spicca la sorpresa mista a incredulità di Albert e gli ultimi sprazzi di coscienza di lei, che riesce a toccargli il volto per poter portare nella tomba l'immagine di chi gli sta più a cuore.
Qui c'è l'ultimo sguardo che si scambiano e ancora una volta assume sfumature diverse.
Da un lato gli occhi dell'uomo trasmettono meraviglia, paura...dall'altra quelli di Jill, consapevoli della morte vicina e sinceri nel voler dire qualcosa a lui (non essendoci riuscita a gesti). Ma riesce solo a pronunciare il suo nome....
Poi ella cade nel buio.
Straziante e inaspettata la reazione del principe nero.
La disperazione leggibile nel suo sguardo è dettato dalla paura di perdere per davvero la bionda. In questo caso il destino, che da sempre lui cerca di sottomettere, gli tira un colpo gobbo. Jill sarebbe morta solo se lui lo avesse deciso....non doveva decidere per lui qualcun altro. Per cui, oltre che dalla disperazione, egli è mosso dalla rabbia per non essere stato in grado di evitare la tragedia e di dover (forse) chinare il capo dalla alla Signora.
Comunque anche in tale frangente egli non tradisce la sua indole prettamente vendicativa ("Tuttavia doveva risalire a cosa aveva scaturito quell'esplosione che aveva ferito Jill"), qualcuno avrebbe dovuto pagare per l'affronto (ma se Jill fosse morta, questo l'avrebbe riportata in vita?).
Poi egli esclama "Sopravviverai,Jill", più per convincere sè stesso che per confortare la giovane priva di sensi.
Infine, particolare è lo sguardo che rivolge al petto segnato dal dispositivo della donna e i pensieri che per un attimo gli trapassano la mente.
Comincia una frase che non conclude, ovvero "Aveva torturato Jill fino a tal punto...", ma immagino quale poteva essere il proseguo.
E' una mia interpretazione, quindi può non essere in linea col tuo pensiero. Comunque:
".....ma nonostante questo ella era disposta ad andare via con lui, se egli avesse lasciato perdere tutto".
Forse è a questo punto che Albert si rende conto della sincerità e del profondo affetto della donna (chissà se avrebbe fatto marcia indietro se le cose fossero andate diversamente?), ma oramai è tardi. E soprattutto ci sono cose più importanti cui pensare....
Beh, Grace, che dire infine? Posso solo aggiungere che questa parte mi ha estremamente commosso. E' stata una bellissima e inaspettata interpretazione di quello che potevano essere gli ultimi momenti "coscienti" dei due, prima di cadere nel tunnel senza via d'uscita.
Quindi brava, brava e ancora brava. Ho ancora i brividi per l'impatto visivo ed emotivo che mi hai regalato con questo pezzo.....
3)Siamo tornati irrimediabilmente e definitivamente nell'incubo.
Sappiamo che l'operazione è andata a buon fine e che,anzi, Wesker ha optato per la criogenesi, per rendere più forte la ragazza e evitare che quindi ella muoia se si dovessero ripresentare le complicazioni di una settimana fa.
Nonostante tutto, egli non dimentica e si riperde per un attimo nei lineamenti delicati della giovane.
E' cosciente che con il nuovo dispositivo, egli ha cancellato Jill Valentine e i suoi sentimenti, tornando così ad essere solo.
Infatti è proprio la solitudine a far ricadere l'uomo nell'oblio e nel male, unica cosa che ha conosciuto da quando è entrato all'Umbrella ( discorso estensibile anche in altre situazioni. Spesso quando un essere umano si suicida, lo fa perchè è rimasto solo, senza il conforto di altre persone ed è per questo che cede al "male" ).
Per cui, io vedo in Wesker una fragilità che lui non riconoscerebbe mai.
Una fragilità prettamente umana......
Egli non combatte, si fa vincere dagli eventi, dalla crudeltà del destino. In questo egli si dimostra vigliacco, anche se capisco che sia molto difficile liberarsi da certe turbe....
Comunque qualcosa lo smuove e gli fa pronunciare due parole cariche di significato, soprattutto perchè a proferirle è lui.
Quel "Mi dispiace" racchiude quel che non ha saputo/potuto/voluto dirle:
-per quel che lui le ha fatto.
-per quel che le ha fatto fare.
-per quel che le farà fare.
-per ciò che non le ha detto.
-per aver detto cose che potevano ferirla.
-per non aver avuto fiducia in lei.
-per averla tradita più e più volte.
-per non aver letto la sincerità dei suoi sentimenti.
-per non aver lasciato perdere tutto quando poteva.
-per aver voluto chiudere gli occhi ed il cuore, facendo tornare la Crow Lady.
Bellissima la chiusura, che si focalizza su quella lacrima criogenata....una lacrima non per la libertà persa di nuovo, ma per la perdita di qualcosa di più profondo.
E' una lacrima amara, consapevole di non essere riuscita a far tornare sui suoi passi l'uomo tanto amato. Se avesse avuto più tempo, se non fosse stata colpita, se non avesse perso conoscenza, forse.....
Lei sa di averlo perso per sempre, senza avergli dimostrato veramente tutto, senza aver parlato fino in fondo......
Comunque la loro divisione è anche simboleggiata dal fatto che lui distolga gli occhi e se ne vada.
Infine, buona la riproposizione dello scambio di battute estrapolate dal filmato del gioco.
Nel riproporre alcune battute vi leggo la tua volontà di sottolineare quella cesura avvenuta tra i due. Infatti parlano Wesker-Chris; Chris-Jill.
Allora, Grace, in primis volevo dirti che hai scritto divinamente questo pezzo, facendomi entrare emotivamente sia nelle sequenze prettamente action, sia in quelle più introspettive ( in cui il ritmo non era serrato). Hai usato le parole giuste nei punti giusti, così come certe azioni e reazioni.
A proposito di quest'ultime, volevo complimentarmi di nuovo con te perchè hai saputo calibrare i gesti e le parole di Jill e Wesker, ma soprattutto di lui.
Infatti, solo in questo capitolo si vedono certi atteggiamenti che non aveva mai avuto, ma con questo non voglio dire che non fosse credibile, tutt'altro.
Tu sai quanto io sia d'accordo con la tua visione di questa coppia e, come si è già detto tante volte, Albert rimane comunque un uomo, con le sue emozioni ed i suoi desideri. Egli (e qui sbaglia Jill) non è una macchina da guerra....lo è solo se si tiene in conto le sue abilità nell'uccidere.
Cioè, una macchina non prova sentimenti, emozioni e invece Albert cova un odio profondo verso tutto e verso tutti ( e questo è un sentimento umano,come l'amore).
E poi, come scrissi a suo tempo, nel gioco non vengono mai fuori certi aspetti, come il quotidiano ( faccio riferimento al capitolo in cui Excella porta Jill in giro per i negozi), per cui un fan può avere una certa libertà nel realizzare certe situazioni.
Nello specifico, voglio riferirmi adesso al comportamento e alle parole del principe nero, che per chi è abituato a vedere in lui solo freddezza e crudeltà possono sembrare strane.
Allora, intanto bisogna vedere il contesto in cui certi aspetti vengono inseriti. Poi, riallacciandomi ai discorsi precedenti (cioè sul fatto che lui rimanga un uomo e che gli scrittori abbiano una certa libertà di espressione), ti confermo la tua bravura nel delineare e trattare con le pinze un personaggio del genere. Non hai forzato, nè esasperato le sue reazioni.
Io credo fermamente che, al di là delle apparenze e di ciò che ci hanno fatto vedere, in Wesker ci sia davvero quel briciolo di umanità, che va a cozzare col suo animo nero.
E' ovvio, se le situazioni non sono credibili o forzate, il castello di ipotesi crolla, ma non è stato il tuo caso.
Infatti tu non fai redimere Albert, lo fai avvicinare, ma lui arretra....il tutto in un contesto assolutamente struggente, soprattutto perchè c'è una Jill cosciente, viva...... ç_ç
E' stato un capitolo bellissimo....impossibile fare una distinzione tra gli altri miei preferiti.
Beh, carissima, che dovevo dire ancora? Ah, sì.....Intanto chiedo venia, stavolta mi sono lasciata andare alla logorrea più devastante^^,eheh.....
Poi, ho messo più tempo del previsto, poichè ho voluto fare il commento anche dell'epilogo.
Non mi sembrava giusto per te che hai pubblicato tutti e due (divisi giustamente), avere solo il pensiero di uno, mentre dovevi aspettare per l'altro (abbiamo aspettato noi per vedere il degno e quanto mai stupendo finale?).
Per cui, Grace, continua pure la lettura.....
Un ultra-galattico-stellare abbraccio
corredato da una bacio grande grande.
<3<3<3
Asty |