Recensioni per
You sing, you shout, you turn the world around.
di Part of the Masterplan
Allora... |
Carissima grazie per questo capitolo! È stupendo! Ti ringrazio per avermi citata nei tuoi ringraziamenti, sei stata davvero gentile! Questo capitolo e' bellissimo ed emozionante e tu come scriveva chi ha recensito prima di me hai il dono di far immedesimare nella storia ed è una gran cosa! Questi personaggi sembrano reali grazie alla connotazione che tu riesci a dargli. La parte in cui hai descritto la storia tra Sally e Liam e' stupenda. Sai ,anche secondo me Liam era così da ragazzino..poi le circostanze della vita gli hanno fatto indossare la maschera che conosciamo bene ma sono certa che in fondo lui nasconde tante insicurezze. Il ritorno di Noel e' stato bellissimo! Proprio nel suo stile! Spero di leggere il seguito prestissimo !! Cheers |
Mi hai distrutto il cuore con questo capitolo, l hai preso, schiacciato e mollato a terra. Gli addii sono una gran fregatura e anche se si sono promessi (?) di ritrovarmi un giorno, questo sapeva di addio bello e buono e doloroso anche. Lei poi che cede e gli chiede di restare, nonostante il meglio sia sempre stato andare via. Sei sadica, ammettilo! Ed ora io mio domando: quando è in che condizioni si ritroveranno? |
E quasi ad espiare le mie colpe passate, sono lieta di essere la prima a recensire questa nuova piccola perla. |
*Appluaude a scena aperta, commossa* |
Carissima, In queste righe ho trovato la più bella scena infantile che io abbia forse mai letto. Non voglio indorare una pillola: non è nel mio carattere e, soprattutto, la tua storia non ne ha proprio bisogno. Eppure mentirei se non ti raccontassi che mi è quasi sembrato di udire il rumore dei sandali gommati della piccola Sally, di vedere i suoi capelli riflettersi nel vento, di sentire la morbidezza delle manine di Liam e, in particolare modo, dell'essere rimasta rapita dallo scatto, come una meravigliosa istantanea non in posa, di Noel e del suo atteggiamento pensieroso sul finestrino. Per non parlare dei mille dettagli, mille non mille più uno con cui hai magistralmente descritto la scena della pesca. La canna rossa scura, l'erba alta, il marrone... Sono tutte sfumature magistralmente condotte attraverso gli occhi di una bambina. Come non citare Thomas e l'atteggiamento perfettamente nel personaggio: il non saper come rivolgersi ad una bambina, l'ammirazione che suscita in Liam etc. Sono tutti piccoli riflessi di un prima oliato, i cui bagliori si ritrovano nella descrizione degli occhi di Noel quando canta. Bellissima, come l'acqua del lago che da' voce ai pensieri di molti, o almeno ai miei che tu hai sicuramente descritto meglio di quanto io avrei potuto mai fare. Infine, quanto mi sono sentita sola sulla banchina con Sally. La solitudine non è parola nè uno stato d'animo. È un modo di guardare il mondo, nel non-essere di un vuoto che potresti non riuscire a colmare più. Il capitolo più bello che abbia letto fin ora con la più bella descrizione dello stato d'animo infantile ed adolescenziale mai ritrovata. Ed te lo dice una donna che ha l'istituto materno di un gatto... Quindi vale doppio! Grazie per aver condiviso queste emozioni |
Carissima, Sorseggiando la tisana ai frutti rossi del pomeriggio ho goduto ed amato questo capitolo, complice (la vendetta) la pioggerella fine che si attacca al vetro del lucernario sopra la mia testa, come la pioggia ed il silenzio alle ossa della nostra Sally. Vorrei dire molte cose riguardo a questo capitolo, prima fra tutte: la lunghezza. Trovo sia tagliato splendidamente, non una riga in più nè una in meno. C'è tutto quello che vi deve essere, al suo posto, incastonato. Incrinato credo sia la parola giusta per definire questo capitolo. Incastonato come l'acqua che scorre sui vetri, incastonato come i sentimenti della protagonista, congelati per un anno e forse più. La situazione, ripeto magistralmente descritta, è così reale che se leggessi in una intervista un simile racconto non farei fatica a credervi. Complimenti per aver deciso di battere una strada poco percorsa, come la vita di Natale prima degli Oasis. Complimenti 2.0 per essere riuscita ad evitare uno dei gandi scogli, a mio modesto e nullo avviso, della narrazione in prima persona: comunicare i sentimenti degli altri personaggi, le loro emozioni, il loro modo di vedere il mondo. Per quanto mi riguarda ci stai riuscendo benissimo: leggendo mi sembra di penetrare la dura scorza del nostro nanetto cicciottoso senza che l'animo di Sally venga mai messo in ombra. Un caro abbraccio! |
Carissima, |
E finalmente dopo millemila capitoli di ritardo riesco a recensire la tua storia! Tanto per cominciare sappi che non c'è stato un capitolo che mi abbia lasciata insoddisfatta, niente è mai stato prevedibile anzi, quando sembrava che i fatti sarebbero proceduti in un modo ecco che cambiava tutto, senza che tu abbia mai perso mai il filo logico di ciò che racconti. |
Carissima, |
Carissima, |
Carissima, Troppo curiosa ho deciso di aprire anche questo capitolo. Aprire credo sia il lemma giusto sia per il suo significato letterale che metaforico. Mi piace la continuità che la storia sembra avere, molto fluida e naturale rema senza provocare timori in chi è salito a bordo. Avevo menzionato il verbo aprire, già e voglio ribadirlo perché, allo scorrere delle parole, i personaggi sembrano aprirsi, appunto, e tratteggiarsi con sorprendente realismo. La quotidianità narrativa ben si accompagna ad elementi reali come il lavoro per gli Inspiral Carpets. A questo riguardo non ho potuto non sorridere pensando ad un loro album che ho recentemente scovato nella cassetta cinque euro ad una fiera del vinile. Nonostante l'accativante prezzo li ho lasciati in cassetta a beneficio di Pin Ups acquistato per lo stesso ammontare. Dopo questa padellata di fatti miei, posso tornare alla storia e non posso non rimarcare un elemento importante come la quotidianità ed i gesti che Sally e Noel vivono assieme così come la ripetizione di tanti piccoli rituali che, lo ripeto, sono perfettamente intessuti col personaggio di cui conosciamo le gesta e con il carattere che non vedo l'ora di scoprire della nostra Sally. Continuo l'esplorazione! Un caro abbraccio Flashbax |
Provo sempre una grande ammirazione per chi riesce a calarsi come un gatto in contesti e realtà che, molto probabilmente, non conosce, descrivendoli al contempo con eccezionale maestria e verosimiglianza. Queste sono le prime parole che mi vengono alla mente dopo aver letto il primo capitolo della tua storia, una storia che mi rammarico non aver potuto aver prima la possibilità di esplorare. Esplorare credo sia un'altra parola adeguata per chiosare questo lavoro perché tramite la tua penna mi par proprio di esplorare fisicamente, mentalmente e spiritualmente Burnage ed i suoi abitanti, i loro caratteri, le loro scorze e debolezze. Sono rimasta affascinata dalla capacità che hai avuto nel mischiare la giusta dose di descrizioni alla loro funzionalità: ogni parola è ben misurata e funge da sottotesto ad un'emozione, ad un ricordo, ad una personalità. Non mi riferisco con questo soltanto a dettagli che la narrativa storica ci ha consegnato come topoi della letteratura Gallagheriana (sopracciglio, chitarra, stanza condivisa e gusti musicali), ma anche e soprattutto a quei particolari come l'odore dei cavoli o l'andirivieni delle persone attorno al tavolo. Piccolezze che narrano meglio di centinaia di parole. Quando leggo una storia ciò che mi aspetto non è tanto veder pedissequamente rispettate cronologie e riferimenti alfa-storico-numerici quanto la descrizione di bei personaggi che siano prestati dalla realtà alla nostra fantasia o che siano parto esclusivo di quest'ultima. Dalla lettura di questo primo capitolo sono certa che il mio desiderio sarà esaudito perché Sally non mi par proprio un vuoto contenitore tra una scena romantica, rossa o la descrizione di un concerto. Lieta di essere approdata nel tuo universo ed ansiosa di continuare il viaggio. Flashbax |
Bellissimo!!! Mi è piaciuta tanto la differenza palese tra Nick e Sally...Burnage non è per tutti ...Io vivevo nel quartiere vicino e posso assicurare che è una realtà molto particolare....fatta di quelle piccole grandi cose che solo chi è nato o vissuto lì per lungo tempo può capire e sentire sulla pelle. Realtà che anche se cerchi di fuggire ti resta sempre addosso come un tatuaggio sulla pelle..per quanto uno possa andarsene, cambiare vita, incontrare nuova gente..quella realtà lì non te la scrolli di dosso, non la dimentichi..è sempre in un angolo del cuore...Adoro Sally, adoro Liam...i suoi modi schietti, veri....Non mi dispiacerebbe un avvicinamento tra loro due anche se so che Sally ha Noel nel cuore. Spero che il seguito arrivi presto perchè è una storia davvero coinvolgente. |
capitolo interessante, anche se senza noel, che spero torni presto :) |