tu DEVI continuare AMO TREMENDAMENTE tanto questa storia e poi questa parte:“Sicura?” rido mettendomi sopra di lei.
“Certo.” Ride anche lei baciandomi. Scendo da sopra di lei e vado in cucina dove preparo il pranzo. Sono tutti usciti di casa perché dovevano andare a fare un lavoretto, ma credo che torneranno per le tre. Metto su l’acqua mentre preparo il sugo per la pasta.
“Che buon profumino!” sento esclamare da Daisy dietro di me. sorrido e mi volto. È appena entrata in cucina. La prendo per i fianchi e la metto sul bancone vuoto.
“Sei bellissima.”
“Lo so.” Sorride.
“Modesta.” dico ridendo e ride anche lei.
“Pronta per oggi pomeriggio?” le chiedo mentre torno al mio sugo.
“Prontissima. Non vedo l’ora.” Dice entusiasta.
“Non ci posso credere!” esclama Chaz. Siamo seduti tutti in salotto, parliamo e loro bevono della birra.
“E’ andata proprio così!” esclama Daisy ridendo. Stavamo raccontando loro alcuni momenti della nostra vacanza in Italia.
“Sei il solito sdolcinato!” esclama Ryan guardandomi.
“Intanto io l’ho fatta sorridere e le ha fatto piacere.” Ribatto, ma sorrido. Stavamo parlando della sera in cui l’ho portata a cena fuori, quando ho prenotato e ho pagato tantissimo per fare una cena nel Colosseo. Si è da pazzi e so benissimo che non potevo farlo, ma per Daisy questo e altro.
“Come vuoi amico.” Sorride Ryan quando all’improvviso entra dalla porta una Bec a dir poco sconvolta, con le lacrime agli occhi.
“Cosa è successo Bec?” chiede Daisy avvicinandosi subito a lei e abbracciandola. Lei comincia a singhiozzare. Non ho mai visto Bec in quelle condizioni. Non ha mai pianto né l’ho mai vista sconvolta e a quanto pare neanche nessuno degli altri viste le loro facce.
“Cosa è successo?” chiedo avvicinandomi, ma Daisy mi blocca.
“Andiamo a parlare di sopra. Voi restate qui.”Entriamo in camera mia dove si siede sul letto. Le vado accanto e le accarezzo la schiena.
“Cosa è successo?” le chiedo dolcemente.
“Io… Andrew, il mio ragazzo, mi ha stuprata.” Dice con voce spezzata. L’abbraccio forte anche se non ho capito un po’ di cose.
“Ora tu resti qui e dormi un po’, ok?” le dico, annuisce e si sdraia. Resto un po’ con lei e appena si addormenta scendo di sotto. Mi dispiace per Bec.
Poi Justin e Daisy sono talmente carini insieme e molto forti:“Sai, ho immaginato che potesse succedere anche a te. In verità con te lo avevo immaginato un’altra volta.” Dico.
“Quando?” mi chiede curiosa posando una mano sul mio braccio.
“Quando…” comincio a dire e deglutisco.
Daisy è sparita insieme a Lil, credo siano in salotto, ma ho paura. Ho paura che lui le possa fare del male. Lei si sa difendere, ma lui è più forte ed è molto più addestrato, ha più anni di lei. ho paura che la possa violentare.
“Justin…” dice per poi annullare la distanza tra di noi con un bacio e sento le sue lacrime a contatto con la mia pelle. Mi stacco da lei e le asciugo le lacrime.
“Ma tu sei qui e non sei mai stata stuprata.” Dico sorridendo finché il suo sguardo non si irrigidisce e diventa triste.
“Daisy…?”
“Justin, io sono stata stuprata, da piccola. Molto piccola. Avevo quattro anni. La volta prima che scoprissero Lenny.” Dice con la voce strozzata e cominciando a piangere in un modo incontrollato.
“Perché non me lo hai detto?!” esclamo praticamente urlando con in gola un groppo.
“Io… io… non lo so.” Sussurra.
Sbatto le palpebre e metto in moto. Arrivo davanti a casa di Lenny, il cugino. Busso e mi apre lui. Entro in casa. È solo.
“Che fai qui Bieber, cerchi rogne?” dice ridendo.
“No. Sono qui per portare a termine la mia promessa. Io mantengo le promesse.” Ringhio facendo un ghigno.
“C-cosa?” indietreggia. Sorrido, prendo la pistola e sparo. Poi corro fuori dalla casa, chiudendo la porta, salgo in macchina e parto.
“Cosa hai fatto?”
“Quello che avrei dovuto fare tempo fa.” Rispondo. Arriviamo a casa, faccio rimanere Daisy in macchina, salgo in camera, prendo il caricatore e riscendo.
Salgo in macchina e parto. Arrivo a casa di Lil.
“Vieni.”
“Lo vuoi fare?” chiede mentre scende. Annuisco. Sorride e prende la sua pistola. Apre la porta e va subito in camera di Twist. È a letto, ma non dorme.
“Ciao bellezza.” Sorride lui appena vede Daisy.
“Ciao Twist.” Dico io entrando subito dopo la mia ragazza.
“Cosa fate qui?” chiede mettendosi seduto.
“A portare un po’ di giustizia.” Risponde Daisy e spara. Tre colpi precisi. Si volta verso di me e sorride. Usciamo dalla stanza e dalla casa.
“Avete ucciso tre persone? E tra queste Andrew e Twist?” chiede sbalordito Scooter.
“Si.” Rispondo.
“Siete fantastici!” esclama Ryan e Chaz torna dalla cucina con delle birre. Festeggiamo delle buone notizie dopo tanto.
cacchio amo il tutto modo di scrivere e amo la tua storia e per favore continua sono molto impaziente molto okay sono pazza oggi ahahahahaha okay basta ti prego continua presto ciaoo bella <3 baci Ila |