Ciao tesoro,
mi sono lasciata indietro un sacco di aggiornamenti, ma ho intenzione di riprenderli tutti, uno a uno, per tornare sulla mia linea di pensiero e quindi non lasciare spazi vuoti. Non mi piace fare recensioni sommarie, ma precise e dettagliate nel caso, perciò in questo caso posso dirti che hai fatto centro: il lettore riesce completamente a entrare nell'ottica della voce narrante e la punteggiatura incisiva non fa altro che aumentare la realtà effettiva di cui si compone la narrazione.
Mi piace davvero l'ottica che hai creato, non ho parole per descriverla nel principio, così come ne servirebbero troppe per farlo nel dettaglio. Posso dirti che nonostante eventuali e piccoli appunti di punteggiatura, questo capitolo è perfetto, perché non sono disturbanti e s'intende benissimo ciò che volevi dire.
Non parli di Komyo in sé per sé, ma di Komyo visto dagli occhi del monaco eretico e questo è fantastico, perché riesci a farlo con una perizia tale da rendere nullo qualsiasi appunto. Flusso di coscienza, forse, o pulp stesso, chissà: non sono io a poter giudicare nel dettaglio, anche se conosco molti generi grazie al fatto che mi piace spaziare nella lettura e nella cultura letteraria più vasta.
Complimenti, tra l'altro, per le poesie che intervallano ermeticamente il composto.
Mi piace davvero e ti ringrazio, anche se non è per me, di averla scritta: in molti dovrebbero comprenderne l'essenza in potenza e spero che lo faranno se già non l'hanno fatto.
Questa raccolta non smette mai di stupirmi, perciò complimenti vivissimi, continua sulla tua scia che pian piano migliori e sai quanto la mia onestà sia schietta e tagliente a volte.
Alla prossima,
xoxo |