La cosa che amo di più di questo..
Il cielo si stava rischiarando, segno che stava diventando giorno.
Ero su quel letto da tanto tempo, forse troppo, ma non mi importava.
Avevo passato l’intera notte a piangere, i miei occhi non ebbero un attimo di pace per tutta la nottata, ero letteralmente distrutta.
Ad un certo punto decisi di andarmi a fare un bagno.
L’acqua era l’unica cosa che riusciva a farmi ragionare quando non sapevo che fare.
Avevo la vista appannata per le troppe lacrime che volevano abbandonare i miei occhi, il respiro irregolare e qualche singhiozzo che rendeva meno silenziosa l’atmosfera che si era creata in casa.
Lui non era tornato.
Anche se le lacrime continuavano a scendere lungo le mie guance la rabbia verso il riccio si stava man mano affievolendo.
Anche se dura da ammettere in cuor mio l’avevo perdonato subito, anche se fottutamente sbagliato io di quel ragazzo mi fidavo, e anche troppo.
Non riuscivo ad essere arrabbiata con lui, per quanto mi sforzassi c’era sempre qualcosa che mi faceva cambiare idea.
Sin dalla prima volta che lo vidi combattere contro se stesso capii che c’erano momenti in cui lui non riusciva a comandare quello che faceva, come il giorno prima a mensa.
Mi sentivo in dovere di aiutarlo, sapevo che, inconsciamente anche lui volesse che l’aiutassi.
Che lo salvassi.
E questo mi faceva stare peggio. Non potevo provare tali cose per lui che fino a qualche ora fa stava togliendo la vita ad un ragazzo senza che questo gli avesse fatto niente.
“Si era messo fra me e te”
Quelle parole mi risuonavano nella testa.
Harry aveva fatto tutto quello solo perché qualcuno aveva cercato di portarmi via da lui.
E se qualcuno avesse fatto il bullo o mi avesse maltrattata cosa avrebbe fatto?!
Un brivido di terrore mi percorse l’intera schiena.
Il riccio era pericoloso e più ci stavo lontano e meglio era.
Il contatto con l’acqua calda mi fece sentire subito meglio, mi immersi completamente, facendo mischiare le lacrime salate con l’acqua della vasca, resa dolce dal bagnoschiuma alla vaniglia che ci avevo buttato dentro.
Stare sott’acqua mi rilassava, mi faceva sentire protetta, come se lo strato di schiuma formatosi sopra la mia testa potesse difendermi da tutte le mie insicurezze, da tutti i pericoli che non sarei mai riuscita a sconfiggere.
Per un momento riuscii a non pensare ad Harry, a Niall e a tutto quello che era successo, c’ero solo io e l’acqua, un sorriso comparve sul mio volto.
Stavo per riemergere quando due grandi mani mi tirarono con forza fuori dall’acqua facendomi urlare quando la mia schiena venne a contatto con le mattonelle fredde del pavimento.
“Che volevi fare?! Sei pazza forse?!”
I miei occhi ormai stracolmi di lacrime per lo shock vennero a contatto con quei smeraldi che non vedevo da tanto.
Forse da troppo per me.
Harry era in ginocchio di fronte a me con la faccia sconvolta e le braccia interamente zuppe d’acqua.
Mise le mani a coppa sul mio volto, asciugando con i pollici le lacrime che non riuscii a trattenere.
Senza nemmeno rendermene conto iniziai a singhiozzare.
Mi era mancato.
Mi erano mancate le sue attenzioni o i suoi sguardi severi addosso ed il fatto che non era tornato la sera prima mi aveva fatto sentire abbandonata.
Era riuscito con una sola azione a far tornare a galla tutte le insicurezze, tutte le paure che avevo da piccola e che col tempo avevo sepolto dentro me.
“Credevo volessi suicidarti..” quelle parole uscirono tremanti dalle sue labbra
Credeva volessi suicidarmi e si era preoccupato.
Quel pensiero invase la mia mente facendomi sentire per la prima volta importante per lui…
Se si era preoccupato voleva dire che per lui non era solo un lavoro e che forse stava iniziando ad abituarsi anche lui alla mia presenza nella sua vita.
Per la prima volta da quando Harry aveva messo piede in casa decisi di agire d’istinto senza avere timore di qualsiasi sua reazione e lo abbracciai.
Il suo profumo mi invase le narici e il contatto con la sua pelle calda mi fece venire tanti piccoli brividi.
Al mio gesto improvviso il riccio rimase per un momento fermo, per poi stringermi e tirarmi a se eliminando quel poco di distanza che c’era fra i nostri corpi.
Affondai la testa nell’incavo del suo collo per poi portare una mano fra i suoi ricci.
Erano così morbidi, senza nemmeno accorgermene sorrisi per poi stringere ancora più forte il ragazzo.
Avevo paura che quel momento finisse troppo in fretta.
Stare tra le sue braccia mi faceva trovare la pace, non mi ero mai sentita così piena vicino ad una persona come mi sentivo in quel momento con Harry.
“Mi dispiace così tanto...per tutto” mi sussurrò
“Harry..io n-non penso nessuna delle cose che ti ho detto ieri” ammisi senza voce
Potei notare un sorriso perfetto curvare le labbra del riccio facendo sbucare quelle fossette che tanto adoravo, incatenò i suoi occhi ai miei e prese ad accarezzarmi i capelli con una dolcezza che non credevo potesse avere.
Con un dito sfiorai uno dei buchi che si erano formati sulle sue guance ed un sorriso ebete comparve sul mio viso arrossato dalle troppe lacrime che avevo versato.
Solo in quel momento mi ricordai di essere nuda ed avvampai attaccandomi al corpo del ragazzo per non far vedere niente.
“H-Harry sono nuda” sussurrai senza riuscire più a guardarlo negli occhi
Di tutta risposta il ragazzo iniziò a ridere per poi sollevarmi e portarmi nella camera, non capivo cosa volesse fare ed iniziai ad agitarmi.
“Stai tranquilla, non voglio stuprarti” disse scherzando
Senza poterlo evitare diventai ancora più rossa facendolo ridere ancora più forte.
Mi finsi offesa per poi tirargli un finto cazzotto sulla spalla, lui si bloccò in mezzo al corridoio e iniziò ad osservarmi con fare curioso.
“Sei così dolce quando arrossisci” disse per poi ricominciare a camminare
Mi poggiò sul letto, e con fare teatrale si coprì gli occhi con entrambe le mani cacciando un urletto, dandomi il tempo di coprirmi con un felpone che stava sul comodino per poi ricominciare a ridere insieme.
Di punto in bianco lo tirai per la maglia facendolo sbattere con la faccia sul materasso facendomi lacrimare per le troppe risate, il riccio mi guardò con una faccia da cucciolo per poi iniziarmi a fare il solletico.
“No Haz, il solletico no ti pregooo”
“Come mi hai chiamato?” disse bloccandosi all’istante facendomi sentire in enorme imbarazzo
“Io non lo fatto apposta, scusami”
Abbassai lo sguardo. Ero stata capace di rovinare quel poco di complicità che si era creata con una sola parola..
Potevo essere più sciocca di così?!
Harry mi sollevò la testa con due dita con molta dolcezza per poi far scontrare i nostri occhi, mi sorrise.
“Mi piace come mi hai chiamato, non devi scusarti di niente”
Giuro che in quel momento sentii le farfalle nello stomaco, non potevo essere più felice di così. Harry stava man mano abbassando le sue barriere e sentivo che iniziava a fidarsi di me.
Gli sorrisi e mi lasciai scappare uno sbadiglio che coprii mettendo la mano avanti per poi abbassare lo sguardo.
Ti pare il momento di sbadigliare cretina?!
La mia coscienza aveva ragione.
Ceh, tra triliardi di momenti proprio questo dovevo andare a rovinare?! Mi maledissi mentalmente per poi grattarmi la nuca e facendo una risatina imbarazzata.
“Ora è meglio che riposi, appena ti svegli ti preparo un pranzo con i fiocchi, ok?!”
Harry sembrò leggermi nel pensiero, avevo così maledettamente sonno, non chiudevo occhio da ore e adesso una bella dormita ci voleva. Il riccio rotolò fuori dal letto ma prima che potesse allontanarsi lo tirai per un braccio e lo feci girare.
“Resta a dormire con me!”
Prima che me ne rendessi conto quelle parole uscirono dalle mie labbra, facendomi diventare paonazza.
Dove avevo trovato tutto quel coraggio?!
Due pupille smeraldi mi guardavano con fare curioso mentre mi distruggevo le mani per la vergogna. Ma prima che potessi ritirare la proposta appena fatta il ragazzo parlò.
“Va bene Ally, devo farmi pur perdonare in qualche modo per quello che ho fatto” disse in tono divertito
Gli sorrisi grata per poi infilarmi sotto le coperte facendogli spazio accanto a me.
Il riccio all’inizio sembrò titubante ma poi, dopo aver fatto un profondo respiro, sollevò le coperte e si stese accanto a me.
Eravamo faccia a faccia, non riuscivo a distogliere lo sguardo da quegli occhi che in quel momento mi infondevano così tanta tranquillità.
“Su, dormi” mi stuzzicò sorridendomi
Gli feci la linguaccia per poi accucciarmi sul suo petto e perdermi nel suo profumo.
Harry prese ad accarezzarmi i capelli, le sue mani si muovevano lente tra i miei fili dorati, giocando ogni tanto con qualche ciuffetto, feci un profondo respiro per poi sentire le palpebre farsi sempre più pesanti e le forze man mano abbandonarmi.
L’ultima cosa che ricordai prima di trovarmi fra le braccia di Morfeo furono delle labbra umide poggiarsi delicatamente sulla mia fronte.
Harry mi aveva baciata.
Ecco,ORA TU DOLCEZZA QUANDO MI PUBBLICHI L'ALTRO????
BaciiXx |
