Recensioni per
From limits far remote, where thou dost stay.
di Delilah Phoinix Blair

Questa storia ha ottenuto 118 recensioni.
Positive : 118
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
07/05/14, ore 17:35

*scambio matto, dal gruppo Fb io scrivo su efp*

Ciao Deli!
Eccomi, ce l'ho fatta!
Prima, lasciami dire che, nonostante ti avessi già detto che lo scenario non è tra i miei preferiti, ho deciso di tenere questa storia fra le seguite e di continuare a leggerla. Il modo in cui l'hai trattata e hai introdotto la trama mi sono piaciuti, motivo per cui mi sono dovuta ricredere e come ti dico, rimarrò fra i tuoi lettori. Forse un po' lenta, perché mi piace leggere con attenzione...
Molto bello l'impatto ti questo uragano distruttivo che si intrufola nelle vite di noi italiani, con fare subdolo e insistente e che scombussola le vite delle persone e in particolare della famiglia T :D e di Paolo.
Mi è piaciuto molto l'appello in classe, il tentativo di reazione da parte di uno degli allievi alla convocazione dell'insegnante e l'insofferenza di fondo contro la prepotenza degli Stati Uniti, che peraltro, condivido appieno!
Bellissima la parte della stazione con quel "ti amo" che le muore in gola.
Immagino che avrà tempo per pentirsi di non averglielo detto, nonostante l'arrivo di Ryan ha portato con sè aria di cambiamento :D

Allora, come mi avevi chiesto, ti ho segnato le ripetizioni e mi permetto di farti notare alcune frasi che a me che leggo, sembrano un po' contorte. Ti dico a me che leggo, nel senso che spesso, da "scrittrice" mi trovo anche io a scrivere frasi che per me sono chiare ma poi chi mi legge mi chiede "che acciderbolina volevi dire?"
Quindi, nelle frasi dove non ti specifico nulla ma trovi solo parole colorate, ti ho segnato le ripetizioni, in quelle su cui avevo qualcosa da suggerire, troverai i miei soliti sproloqui.
Ah, volevo dirti anche una cosa sul pezzo finale.
Da quando introduci Ryan è un continuo utilizzo di Lui-Lei. Sai meglio di me di poter ovviare al problema, perché è ripetitivo e appesantisce la lettura... non mi sono messa a segnarteli tutti, ma se rileggi sono certa che te ne accorgi anche da sola :D

《Scusa il ritardo.》 rispose con una voce che quasi non sembrava la sua, alzando solo allora gli occhi spauriti.
Qualcosa si incrinò nello sguardo di sua madre quando vide quegli occhi sbarrati. Era il viso di una ragazza consapevole che la sua vita, come quella di tutti loro, era cambiata per sempre ma che non sapeva come comportarsi per affrontarla.

《Lo spero anche io.》 Sospirò l'altra. Silvia aveva una cotta per Marco fin dalla prima volta che lo aveva visto fuori dal loro liceo, ancora prima di sapere che era il fratello della sua compagna di banco. Ovviamente lui era troppo maschio per accorgersene, come spesso accade.
Rientrarono in classe pochi istanti prima che suonasse la campanella e i minuti si susseguivano esitanti, sempre identici a loro stessi.
Finchè un gruppo di uomini in uniforme mimetica non entrò nell'aula senza bussare.

- qui sinceramente non riesco a capire il pezzi sui minuti che si susseguono esitanti e il punto a capo prima di finchè. Ti consiglio di rivedere la frase. Non ti suggerisco potenziali soluzioni perché non ho proprio capito che volessi dire.
Maggiorenni?》 Chiese uno di loro, con un forte accento inglese.
Nessuno rispose. Sembrava quasi che avessero smesso tutti di respirare.
《Ho detto: maggiorenni? esclamò ( personalmente non avrei usato il verbo esclamare, perché la sua è una domanda, reiterata, per cui magari un ripetè, cosi non usi anche ancora) ancora, questa volta con più decisione.
《Buongiorno anche a voi.》 Il professore di storia li guardò con sospetto.
《Tu!》 Un altro soldato lo indicò. 《Quanti anni hai?》
L'uomo non abbassò lo sguardo.
《Trentotto.》 Rispose, nascondendo a stento il tremore della voce.
Il soldato che aveva parlato per primo gli si avvicinò in fretta, prendendolo per un braccio e costringendolo ad alzarsi dalla sedia.《Devi venire con noi.》
《Ha appena avuto una figlia, cazzo!》 Gridò un ragazzo dalle ultime file.
I soldati non lo degnarono di uno sguardo.
《Qualcun altro maggiorenne?》 chiese un terzo soldato scrutando i loro visi, quasi volesse leggervi la verità.
《Prendi quello.》 Il secondo soldato gli indicò il registro sulla cattedra, li ovviamente erano scritte le date di nascita.
Quando chiamò il primo maggiorenne dell'elenco nessuno emise un suono.
《Ok, se non parlate vi prendiamo tutti.》
Lentamente i maggiorenni si alzarono dai loro banchi quando veniva pronunciato il loro nome. Quel macabro appello era un'agonia.
Quando tutti ebbero risposto alla chiamata, il gruppo uscì senza una parola, muovendosi a fatica in quel silenzio denso di atterrita incredulità.
Stava accadendo davvero.
 

《Afrodite, non sei a scuola?》 La voce dall'altro lato era rotta, fiebile.
《Dove siete?》 Afrodite non riusciva a smettere di camminare per la stanza.
《Siamo alla stazione.》 Rispose lei esitante.
《Arrivo.》 La ragazza interruppe la comunicazione, fiondandosi di nuovo fuori dalla porta di casa, (giù) per le scale.
Percorse ancora correndo tutta via Regina Elena fino a corso Umberto I e poi anche tutto il corso prima di arrivare alla stazione dalla facciata interamente in vetro di Pescara Centrale.
-percorse correndo corso... per quanto non siano propriamente la stessa parola, la ripetizione dei suoni è fastidiosa (rovina la muscialitàààà lol, scusami, non ho resistito- in riferimento alla conversazione di ieri sera lol)
Quindi qcosa tipo un corse a perdifiato per tutta via Regina... e poi anche lungo tutto il corso... se quel corso è una via, magari potresti ovviare e usare la parola strada... o che ne so...

《Come fai a dire che andrà tutto bene?》 Stava urlando lei intanto, colpendo quasi impercettibilmente il petto del fratello con quei pugni sottili. 《Le persone cadono come mosche in guerra! Come fai?》 Sia il tono che la forza dei colpi si facevano sempre più alti e Marco non riusciva ad opporsi, a calmarla, perchè infondo sapeva anche lui che la guerra è l'inferno in questa vita.
- proposte:  il tono e la forza si facevano sempre più intensi? Aumentavano? Si intensificavano?

Silvana piangeva silenziosamente con il volto immerso tra le mani e Ferdinando la cullava avvolgendole un braccio attorno alle spalle e poggiando sul suo capo il mento reso ispido dalla corta barba. Gli occhi celesti, così simili a quelli della figlia, erano persi nella contemplazione di un punto imprecisato al di là della testa del treno, quasi stesse già vedendo gli orrori ai quali andava incontro portando con sè tutti quei ragazzi.
Non avevano la forza di placare la loro disperazione nè quella di Afrodite.
Arrivò Paolo a bloccarle le braccia. Il suo nome usciva dalle sue labbra ad intervalli regolari, quasi fosse un mantra: 《Afrodite, Afrodite, Afrodite...》. Tentò di voltarla verso di se per parlarle.
- sé con accento :D ... tentò di voltarla, tentò di farla voltare o, se vuoi rendere l'idea che lui la voglia far girare, non so, cambierei... ora non mi viene in mente come... però tentò di voltarla boh... Ok, non sono normale, perdonami. Non so dirti se è corretto o scorretto, però non mi suona :D

Quando finalmente ci riuscì le lacrime non avevano ancora smesso di rigarle il volto anche se non stava più singhiozzando. Le prese il volto tra le mani, baciandole le guance umide come a voler cancellare tutta quella sofferenza con il suo amore.
- il primo volto potresti sostituirlo con viso...
《Ti prometto che ti riporterò indietro tuo fratello.》 La guardò intensamente negli occhi mentre lei ansimava, quasi la fatica per la corsa le fosse piombata addosso solo in quel momento. 《Ti giuro,》 Fece una pausa per cercare le parole giuste. 《Che gli impedirò di mettersi nei casini per colpa di quel suo atteggiamento arrogante e superbo.》 La baciò teneramente, accarezzando labbra di Afrodite con le sue e i suoi capelli con le dita, mentre lei non aveva la forza nemmeno di alzare le braccia. 《Lo terrò lontano dai guai e lo riporterò a casa.》 le disse piano, ad un soffio dalle sue labbra.
- proposta- che ne pensi???- la baciò teneramente accarezzandone le labbra con le proprie e i capelli con le dita, mentre lei non...

La relativa pace di quel momento venne interrotta presto.
《Tutti i cadetti inizino a salire sul treno.》 Disse (annunciò???) una voce gracchiante, amplificata da un megafono.



 
 
5 Maggio 2014
 
But in this twilight, our choices seal our fate.

Da qui in giù c'è il pezzo dove usi un mare di LUI - LEI :D
 
 
 
Improvvisamente, dopo settimane di assenza, il sole decise di tornare a splendere sulle teste chine dei pescaresi, portandoli tutti al alzare lo sguardo per bearsi del calore di quei raggi tanto agognati.
Anche Afrodite socchiuse gli occhi alzando il viso pallido verso il cielo mentre tornava da scuola. Sicuramente quegli interminabili giorni, in cui la cappa impenetrabile di nuvole sembrava avesse intenzione di racchiudere Pescara per sempre, non avevano giovato al morale della città.
Il sole aveva anche spezzato la monotonia che imbrigliava i pensieri intorpiditi di Afrodite da un mese a quella parte.
《Sei molto sexy. Vieni a bere qualcosa con me?》 Improvvisamente passò all'inglese, ma Afrodite lo conosceva piuttosto bene. Non per questo riuscì ad evitare che l'uomo le si avvicinasse con il viso al collo, stringendole con entrambe le mani i polsi dietro la schiena ed utilizzando le loro braccia per tenerla premuta contro di se.
- Qui Deli, ho l'imprssione, leggendo, che il fatto che parli inglese non l'aiuta a evitare che il tizio la bracchi... però messo così, sembra quasi che sia una diretta conseguenza... non so se riesco a spiegarmi... secondo me, una frase più del tipo
improvvisamente passò all'inglese e, anche se Afro lo conosceva piuttosto bene, parlare quella lingua non l'aiutò certo a impedire...

《No!》 Urlò Afrodite tentando di divincolarsi e allontanare il viso da quello di lui, che la seguiva. 《Lasciami andare! Subito! Mi metto a urlare!》 Continuò anche lei in inglese alzando la voce, sperando di spaventarlo.
《Tesoro stai già urlando ma non ti sentirà nessuno.》 Le rispose semplicemente lui con un sorriso melenso.
Lei sapeva che quell'uomo aveva perfettamente ragione, tuttavia, pur sentendo gli occhi pizzicarle, cercò di liberarsi da quella morsa con tutte le sue forze, che erano però di molto inferiori rispetto a quelle di lui. Intanto lui le torturava la pelle con viscidi morsi ad ogni parte del corpo che riusciva a raggiungere.
《Timothys, mi sembra che la signorina abbia assicurato (arserito/affermato) di non volere la tua compagnia.》 Li interruppe in inglese una voce calda e sporca poco lontano.
L'uomo che la immobilizzava si ritrasse immediatamente voltandosi verso il nuovo arrivato e mettendosi sull'attenti, sembrando improvvisamente molto meno pericoloso.
《Si signore, mi scusi signore.》 Rispose in tono sommesso.
《Non è a me che devi chiedere scusa, idiota.》 Lo riprese ancora lui, alzando gli occhi al cielo con fare stizzito.
A quelle parole il suo aggressore si voltò nuovamente verso Afrodite, rimanendo sull'attenti. 《Mi scusi, signorina.》 Le disse senza guardarla e restando poi immobile, come se stesse aspettando una sua risposta.
Come se lei in quel momento fosse stata in grado di parlare. A malapena riusciva a respirare normalmente, gli occhi spalancati.
《Sparisci ora.》  Concluse con un gesto della mano il suo salvatore, dedicando allora tutta la sua attenzione ad Afrodite.
Così come fece lei.
Era uno degli uomini più belli che avesse mai visto: alto e massiccio, spalle larghe e braccia possenti, un corpo statuario perfettamente avvolto dalla divisa d'ordinanza che ne lasciava intravedere i tratti; capelli castano chiaro piuttosto corti e vagamente scompigliati; occhi del colore del miele, dal taglio affusolato, penetranti; un viso squadrato, corredato da una mandibola ben delineata, volitiva, importante, coperta da un lieve filo di barba che faceva venire voglia di passarci sopra le labbra per saggiarne la consistenza e sperimentare la sensazione di pizzicore contro la pelle sensibile della bocca; una bocca, la sua, tentatrice nella sua irregolarità, all'apparenza poco carnosa. In quel momento però il labbro inferiore si era inspessito mentre si distendeva in un'espressione di soddisfazione.

* Volitiva... sono andata a leggermi tutte le accezioni della parola volitivo... sinceramente non ne ho trovato uno che andasse bene con mandibola... però, se tu l'hai trovato e mi sbaglio, non considerare la mia segnalazione :D

Qualcosa di spiacevole le schiacciò il petto a quella vista ma tentò di scacciarlo con disperazione.
Si rese che lo stava fissando e che anche lui doveva essersene accorto, così distolse lo sguardo, arrossendo leggermente e borbottando qualcosa di simile ad un ringraziamento.
《Non dovresti dare confidenza agli uomini, di questi tempi. Soprattutto se sei sola ed il sole sta per tramontare.》 Le raccomandò in inglese, la voce velata da un sorriso.
《Ci ho provato!》 Esclamò lei nella stessa lingua, tornando a guardarlo. Vide che non si era spostato, aveva solo lasciato sprofondare le mani nelle tasche.
《Dai, andiamo. Ti riaccompagno a casa, ho la macchina qui di fronte.》 Disse a quel punto lui, facendo per voltarsi. Vedendo però che Afrodite non accennava a muoversi, si bloccò. 《Impari in fretta.》 le sue labbra si curvarono verso l'alto, distendendosi in una smorfia che le rese ancora più attraenti. 《Hai la mia parola che con me non ti accadrà nulla.》 la sua espressione si addolcì leggermente, mentre alzava le mani ai lati del capo. 《Ti riaccompagno solo a casa, è pericoloso andare in giro da sola.》
Lei lo guardò esitante. Era un'idea da pazzi tornare a casa in macchina con quello sconosciuto, eppure c'era qualcosa che la attraeva magneticamente a lui. Pertanto non se ne rese quasi conto quando si avvicinò a lui per seguirlo, sotto il suo sguardo attento ed incatenata al sorriso sul suo volto che aveva qualcosa di strafottente.
-  proposta per evitare di ripetere sempre di lui/suo: pertanto non se ne resi quasi conto quando gli si avvicinò per seguirlo, sotto quello sguardo attento e incatenata al sorriso sul suo volto...

Arrivati all'auto, lui (secondo me è superfluo) le aprì la portiera. Aveva una Ford Gran Torino cabrio nera fiammante, in perfetto stile vintage anni '70. Era un gioiello. Si sorprese di non averla notata prima, evidentemente doveva essersi fermato dopo che lei era già passata.
Lui (il soldato, l'uomo...) prese posto al suo fianco e mise in moto.


Dellllliiiii!!! Ho finito!
Continua così perché la storia mi piace molto!!! Appena mi libero un po' passerò a leggere gli altri cap!
A presto!
MOI

Recensore Junior
06/05/14, ore 19:30

Ole, finalmnte ho trovato un ritaglio di tempo per recensire anche il terzo capitolo! Mi perdonerai? Sono così ritardataria. D: E in effetti, sì, il capitolo è veramente lungo, tanto lungo che quasi non ricordo dove inizia e ho paura di comntarti cose di fine secondo. Ahah, se capiterà, pace. Perché okay, è lungo, ma nom è PER NIENTE nojoso, te l'assicuro. La prima parte è così nitida. L'ho chiarita bene in mente, dico, da come l'hai descritta. Gli uomini che se ne vanno, le donne che li compiangono... Sembra un modo di slittare gli anni quaranta al duemilaquattordici, ed è una sensazione che sto amando molto. Con la differenza chs una storia così, al presente e di fantasia, mi da da pensare. Accidenti, come mi comporterei io se stessi a casa con la guerra? Eh, non so. Per la seconda parte ci sono già cose diverse da dire! Il soldato sborone capisco sia un elemento di contorno, ma Ryan no. Mi sa che dovrai fargli fare tante cose, dal momento che gli hai fatto fare una chiacchierata così bella con Afrodite. Eh, lei misa che se li sceglie bene i ragazzi. Con Ryan c'è tantissimo da scoprire. Cavoli, un soldato che ti porta a casa non lo trovo tutti i giorni. Però mi sembra sbagliato pensare di mettere le ckrna a Paolo mentre è sul fronte. Eppure è così elettrizzante! U.a storiella di guerra mentre il fidanzato è via. *-* Per dialoghi articolati, intendevo quelli che ci sono qui. Nel capitolo scorso c'era molta più descrizione e i dialoghi erani un po' semplici, tipo "ciao", "dov'è Marco", "non darmi del lei", "ti amo", e arricchit solo dalle descrizioni. Ecco, secondo me devi fare anche in modo che i dialoghi si arricchiscano da sé, non slo dalle descrizioni indirette. Tipo qui, con Ryan. Mi scuso ancora con il ritardo e mi complimento molto con te, sei bravissima <3

Recensore Master
06/05/14, ore 16:23

*scambio matto, gruppo facebook io scrivo su efp*
Ciao Deli!
Vorrei cominciare dicendoti che non amo particolarmente il distopico, ma credo che direi una stupidaggine, perché per come lo hai introdotto in questo primo capitolo, non posso negare che mi abbia presa.
L'eventualità di una terza GM direi che possa essere abbastanza verosimile, motivo per cui non credo che la tua storia di discosti poi di molto da una potenziale realtà.
Ammetto che sin da questo primo capitolo si capisce parte della trama, non è un capitolo vago e introduttivo come spesso capita (tipo i miei lol) e si comprendere sin da subito in che tipo di scenario andrà profilandosi il resto della storia.
Quindi, per quello che posso evincere della trama solo da questa prima lettura, pollice in sù. cercherò di dirti di più dopo aver letto il prossimo e, ovviamente, ci tengo a rimarcare che la mia è un'opinione circoscritta e limitata a quanto letto fino a ora, per cui liberissima di mandarmi a quel paese.
Questa frase mi è piaciuta molto, ho fatto un salto mortale nel passato :(
Era stata la sua unica alleata in un mare di indifferenza, ipocrisia, falsità e superficialità intrecciate insieme a formare una trappola indistricabile dalla quale si erano tenute lontane l'un l'altra.
E Afrodite si era resa conto che la sua generazione, salvo rare eccezioni, valeva ben poco.

Ora passo alla parte tecnica.
La prima cosa che mi sento di dirti, anche se sono la prima a seminarle spesso lungo il tragitto, e tenuto conto del fatto che non sia un vero e proprio errore, visto che si tratta di uno scritto amatoriale è l'utlizzo della D eufonica, per il quale ti rimando a internet, che sicuramente te lo spiegherà meglio di me, qualora non conoscessi la regola. Se invece opti per utilizzare la D a prescindere, ignorami pure.
Di segutio ti ho segnato alcune frasi con delle ripetizioni.
Mi preme specificare che, le ripetizioni capitano a tutti, così come gli errori di battitura, e che saltano all'occhio con più facilità a chi legge e quindi non conosce la storia e ogni singola parola con cui l'hai "scritta".
Te le segno perché da quanto ho potuto intuire, mi pare che tu abbia un bel vocabolario ricco, per cui sono certa che, ovviamente se ti interessa e se vuoi farlo, potresti andare a sostituire termini che diventano un po' ridondanti.

-Quando si alzò dal letto il cielo aveva ormai raggiunto la stessa tonalità di celeste dei suoi occhi: era domenica e poteva permettersi di rimanere al letto fino a tardi.

-e chiese invece sua madre, sedendosi al tavolo anche lei per farle compagnia mentre mangiava, nonostante avesse fatto colazione ore prima probabilmente.
Afrodite si voltò verso di lei mentre aspettava che il caffè salisse,
personalmente, toglierei quell' "anche lei" perchè appesantisce la frase e ti costringe a ripetere quel "lei" due o tre volte nella stessa frase, rendendola un po' macchinosa.

-《E' andato a correre.》
Ok, immagino che tu lo sappia, ma la È non è la stessa cosa della E' :D

-Suo padre Ferdinando insegnava letteratura latina e greca nel suo stesso liceo e ne era molto appassionato,
Io qui avrei messo qualcosa del tipo "nel liceo che lei frequentava" per evitare una ripetizione di quel pronome/aggettivo possessivo, che ho notato tendiamo a utilizzare troppo (sono la prima!!!)


-in camera sua per iniziare a studiare.
La sua scrivania era situata sotto la finestra dato che adorava la vista di cui si poteva godere dalla sua camera: il mare.
Il condominio in cui alloggiava con la sua famiglia distava dal mare solo lo spazio di una strada. Aprendo la finestra era in grado di sentire l'odore della salsedine trasportato dal vento che le sferzava il viso. (la parola scrivania se non erro è ripetuta una riga dopo... ho dimenticato di copia-incollare anche quella)

-Aveva visto il suo sorriso allargarsi, mentre gli si avvicinava, fino ad illuminargli completamente il viso.
io, personalmente, in questa frase apporrei due virgole, come segnato, perchè a me da l'impressione che avvicinandosi gli illumina il viso... non so se riesco a spiegarmi, ma magari provando a leggerla con le virgole, sono più chiara :D

-Marco si defilava in tutta fretta borbottando ed assottigliando gli occhi marroni, retaggio di Silvana. 《Non finisce qui.》
 
Erano in macchina. La strada sfrecciava davanti ai loro occhi


Bene Deli, per questo primo capitolo, ho finito di rompere le OO :D
Perdonami la pignoleria e, per carità, ripeto, solo mie opinioni e consigli.
A prestissimo :D
Besitos
Flow xxx

(Recensione modificata il 06/05/2014 - 04:26 pm)

Recensore Junior
05/05/14, ore 18:36

Ehi, eccomi, in gran ritardo, ma eccomi! In questa recensione ti dirò certamente qualcosa anche sul primo capitolo, ma ti dico anche che forse continuerò a leggere la storia. Dico che ne vale la pena, perché una volta che ti ci attacchi non la molleresti mai più. Eh, ci credo che hai un sacco di recensioni. Okay, tra tutte, questa è la mia ed è giusto iniziarla, una volta per tutte! Innanzitutto, apprezzo molto la tua idea. Anche se non ufficialmente, io sono convinta che già ci siamo, su questo mondo, nella terza guerra mondiale. E poi, se non ricordo male, il prologo sta in America del Sud. Sao, mia cugona è tornata dall'Argentina e me ne ha parlato! Penso di saper apprezzare l'ambientazione e di saper collocare i fatti quando saranno narrati tanto lì quanto a Pescara. E parlando di Pescara, i luoghi marittimi del centro-sud Italia sono quelli che mi fanno venire un debole che non ti dico. Li amo, insomma. Afrodite sarebbe il mio tipo di ragazza ideale. Fa il classico, qiondi ha sicuramente la testa, poi, è cosI bella. Me la descrivi come un qualcosa d'incantevole, cosa poso desiderare di più? E parlando delle descrizioni, io credo vivamente che siano la tua specialità. Le ho amate un po' in tutti i capitoli che ho letton rendono così l'ide... Tipo, "ip sole bagnava", boh, mi piace come contrasto. Ho le idee molto chiare grazie al tuo stile socuro e fermo. E che batticuore quando anche l'Italia ha fatto sapere di essere in guerra! Tze, peccato che noi non dovremmo permettercelo, siamo già messi male. E poi so già che tutto ciò spezzerà il cuore alla povera Afrodite... Crudele sei. Ma se leggo è per provare sensazioni, e me le stai facendo provare. Ti faccio davvero molti complimenti, meriti tanto. <3 Una cosa: secondo me, potresti provare a rendere i dialoghi un po' più agili e articolati, tamto per dare un tocco in più al racconto! Che dici? Per il resto, io ho adorato come hai scritto. Ci si vedrà nel prossimo capitolo, allora. <3

Recensore Junior
04/05/14, ore 19:49

Eccomi.
Allora, premetto che avevo letto della tua storia su fb.. Ma non sapevo cosa aspettarmi.
Devo dire che è ben scritta, sei brava, nulla da ridire. Anche la grammatica è corretta, ma non ti posso dire se ci sono errori o meno, visto che io non ne ho notati, e di solito non bado tantissimo a queste cose, a meno che non siano gravi :)
Mi piace la tematica, la trovo affascinante e tu sicuramente riesci ad affrontarla al meglio.
Nell'ultima parte quasi mi sono venuti i brividi, riesci a far percepire le emozioni e il 'calore' dei personaggi e questa è la cosa che conta di più.
Credo che la seguirò perchè sono molto curiosa.
Perciò brava e alla prossima

Recensore Junior
03/05/14, ore 12:29

Deliiiiiiiiiiiiiii! *O*
Questa capitolo è stato davvero bello, ricchissimo di emozioni. La scena del pranzo dopo la scuola mi ha ricordato molto la situazione che si era venuta a creare ne "Il cavaliere d'inverno", quando il padre di Tatiana dice di voler mandar via Pasha per impedire che parta per la guerra. Purtroppo, qui, nessuno avrebbe potuto mandare via nessuno... mi è diapiaciuto moltissimo per Marco e Paolo, una scena davevro toccante quella della stazione. Credo che questo genere di "saluti" siano quelli più dolorosi, poiché abbraccie  baci una persona e potresti farlo per l'ultima volta.
Apprezzo, anzi, adoro le continue citazioni che fai ai luoghi e agli eventi (anche inventati) che non fanno altro che rendere tutto davvero molto realistico. Io non conosco Pescara, ma quando citi le strade e posti mi sembra di essere lì.
Passando al sottotenente, sai già come la penso a riguardo e... OMMIODDIO! *comment censored*. La sua, in certo senso, arroganza lo rende molto affascinante. Diciamo che sembra il classico cavaliere valoroso, un po' troppo sicuro di sé però. Sono proprio curiosa di sapere come andrà a finire fra i due *^* questo genere di coppia mi piace molto, entrambi forti e determinati, entrambe bombe ad orologeria pronte ad esplodere. Non so, ma io li vedo già così.
Per concludere questa delirio-recensione:

"《Quanti anni hai?》 Fu lui a rompere il silenzio che si era venuto a creare dopo quella discussione, mentre entrambi riflettevano sulle parole dell'altro.
《Diciotto.》 Rispose lei esitante. 《Tu?》 Lui sembrava decisamente più grande.
《Qualcuno di più.》 Rispose infatti con un sorriso ironico.
《Quanti di più, avanti?》 Lo incalzò, ostentando sicurezza.
《Ne ho ventisette.》 Si voltò a guardarla, probabilmente per studiare la sua reazione.
Per tutta risposta lei cercò di celarla, ma non era sicura di essere riuscita a mascherare la sua delusione.
《Insomma sei un vecchio.》 Disse solo, con un'alzata di spalle. "

Hahahahahaha qui sono scoppiata a ridere, un pensierino a P. ci stava tutto... inevitabilmente ho ripensato a quanto lei lo odiasse, ma leggendo questa storia mi sto rendendo conto che abbiamo due modi diversissimi di scrivere e affrontare le cose: i tupi personaggi sono, per ovvie ragioni, più moderni (a partire anche dalle citazioni sull'uso di Facebook) e quindi per me è tutto così nuovo. In una mia storia noin troveresti mai ragazze talmente sfacciate da dire una cosa del genere ad un uomo più grande e appena conosciuto. Questo non fa che rendere ancora più realistico il tutto, dando più spessore ai personaggi. Ogni piccola cosa, ogni dialogo, crea una psicologia specifica e trovare le parole adatte al momento giusto fa capire al lettore come tu vedi nella tua testa le scene e loro.
Brava, Deli, mi sta piacendo moltissimo! *^*
Tua, Zanna

Recensore Junior
29/04/14, ore 01:33

AND IIIIIII WILL LOOOOOVE YOUUU, BABY... OOOLUEIIIISSS! 
Ehm, sì, buonasera (?) 
Non far caso all'orario, molto probabilmente sarà la regola. Non leggo mai di giorno, solo di notte, nel letto riesco a trovare la giusta voglia. Sono dal cellulare, quindi apprezza almeno lo sforzo se troverai errori/orrori dovuto a questo maledetto correttore automatico! *maledetto siano i tuoi antenati*
Ma, or dunque, dopo questo preambolo, passiamo alla storia :3 Ti avevo detto che l'avrei lette e recensita ed eccomi qui! Non ho scritto nulla al prologo perché per fornirti un parere ben più dettagliato avevo bisogno di più materiale. Che dire, davvero interessante come storia, di distopico non ho mai letto nulla, anche se come genere cinematografico lo amo tantissimo. *^* la prospettiva sui cui si affaccia la trama è altrettanto interessante e non banale, e continua a rendere verosimile il tutto fornendo dettagli preciso sui luoghi e le vicende sociali e politiche (molti non ci faranno caso, ma altrettanti sapranno apprezzarlo ;) ). 
L'introduzione colpisce il lettore, il prologo mi ha spinta a proseguire e quando ho letto di Afrodite e Paolo ho, e scusa se faccio il paragone, visto una Cindy e un Kevin ai tempi d'oro *^* dolcissimi e romantici! Lei è una forte, si è già capito, ma forse credo di aver capito anche cosa mi aspetterà nei prossimi capitoli TT_____TT Però sono curiosa di conoscere questo RYAN, il cui nome già mi ispira come il suo prestavolto! *O* ok, lo ammetto, ti sei guadagnata la mia stima anche per la scelta del personaggio Hahahah a parte gli scherzi, l'inizio mi è piaciuto, è la prima volta che leggo storie ambientate in Italia e, ti dirò, non le prescrisco perché io sono un'esterofila, sai già... Ma credo proprio che farò uno strappo alla regola per te e per i tuoi personaggi, che hai saputo introddurre davvero bene! Complimenti, davvero. 
Un piccolo menzionamento va alla Russia, e credo che non ti perdonerò mai per ciò che hai fatto TT_____TT L'hai messa fa i brutti e cattivi! Non si faaaaaa! Ufff, vabbè, me ne farò una ragione! :( 
Spero di riuscire a leggere presto, ma ho i miei tempi che di solito vanno dal triassico al giurassico... Quindi  l'unica cosa che ti resta di avere come me è la fede xD tranquilla, però, se non riuscirò a farti sapere quello che penso qui, lo farò in chat anche perché, data l'ora, non sempre riuscirò a recensire perché non sapere mettere in fila due parole di senso compiuto, soprattutto quando ci addentreremo in capitoli "peccaminosi" hahahaha 
Bene, allora ti saluto e spero di ritornare presto. Ancora complimenti e continua su questa strada, che si potrà solo migliorare se si va avanti. 
Tua,
Cindy

Recensore Veterano
28/04/14, ore 22:27

Molto bello anche questo capitolo!
E posso immaginare come si senta la povera Afrodite!! Insomma sia il ragazzo che il fratello! (Il padre non so...)
Anche questo capitolo molto scorrevole e mi è piaciuta molto anche la reazione della prof di inglese all'avviso (immagino che il figlio o il marito siano nell'età giusta)
Complimemti ancora!
A presto

Scambio recensioni

Recensore Master

Ciao bella sono la ragazza di facebook c:
Questa storia è a dir poco fantastica, dico sul serio per questo continuerò a seguirla merita molto, sei davvero brava a scrivere. La lettura scorre che è un piacere e anche dal punto di vista grammaticale non ci sono errori.

Recensore Veterano
28/04/14, ore 19:32
Cap. 1:

Interessante, sia come contenuti che per il tipo di narrazione scelta.
Mi sono mangiata queste righe, mi sono mangiata queste parole messe in fila in modo meraviglioso.
Non ho notato nessun errore e ho particolarmente apprezzato l'estratto da Shakespeare.
Complimenti davvero.
A presto

Scambio recensioni

Recensore Master

adoro pablo neruda,per cui ho gradito molto, il titolo con un verso una sua caonze!!!
mi è piaciuto mtolo anche la citazione di queversi di qeul rapper cubano,che poi nelel note a fine cpaitolo hai tradtototo!!!
la penso coem te,sulle violenze,sugli studneti venezuelani che studiano il funzionamento delle armi ecc... è una cosa bruttissima!!!!
afrodite mi smebra un po' in crisi per i snetimenti che prova verso ryan e quelli verso paolo!!!!

Recensore Master

fammi indovinare,Paolo,il fidanzato di Afrodite è morto?
dalla reazione della gemella di Marco pare proprio così...mi dispaice un sacco per lei!!!
ottimo capitolo.
considero motlo utile le note di delucidazione che metti alla fine di ogni capitolo,chiariscono eventuali dubbi in noi che leggiamo :)

Recensore Veterano
27/04/14, ore 16:44

ah, eccomi finalmente, devo recensire tre capitoli ed è ora che io mi metta all'opera. Scusa per l'immenso ritardo ma questi giorni sono stati veramente stressanti, non sarei riuscita a scrivere niente anche se avessi avuto il tempo.
Allora, partiamo dalla fine perché mi preme troppo e tu lo sai che aspettavo questa entrata in scena da molto. Il nostro Ryan è arrivato, che cosa meravigliosa.
Lo hai descritto proprio come me lo immaginavo io nella mia testolina bacata, tipo il bello e dannato, sempre per ora. Il fatto che l'abbia salvata da Timothys, mio dio, non ti dico come stavo fangirlando.
E poi quella macchina, tu mi metti quella macchina? Ma dici sul serio? Io ti amo sempre più, parlando del fatto che Gran Torino è un film assolutamente fenomenale e che Clint Eastwood lo è altrettanto, quella macchina è veramente... Mi viene 'il sesso', perdonami. HAHAAH
Immaginarmi Ryan su quella macchina non è salutare, te lo dico.
Afrodite come al solito è fantasticamente dolce, sia con Marco e Paolo alla stazione, che con il Papà.
Il fatto che lei non abbia detto a Paolo le fatidiche paroline mi dà da pensare, anche se molto probabilmente prova grandi emozioni e quel ti amo l'ha pensato, sono del parere che ogni lasciata è persa, quindi buttiamoci su Ryan, okay Afro?
Tu sei sempre bravissima, non c'è neanche bisogno che te lo ripeta sempre, ormai lo sai che lo penso.
Vado a leggere il prossimo capitolo, Nana.
Lotta. <3

Recensore Master
27/04/14, ore 15:33

concordo sul fatto che gran torino sia un gran film!!!
quando ho letto che il sottotenente che l'ha salvta dalle molestie di qeull'altro soldato si chiamava ryan, ho subito pensato al film "salvate il soldato ryan",nono so perché,dato che era interpretato da matt damon ed è motlo diverso da channing tatum,sia come fisico, sia come età!!!XD
ottimo capitolo cara!!!

Recensore Junior
27/04/14, ore 14:53

La foto in fondo a tutto il testo : *--*
Allora, che dire ancora una volta? Nulla, perché è perfetta, neon ho trovato nessun errore, scrivi benissimo e si legge bene.
Well, ora recensisco la gente di la che ha commentato, e quando ho fatto torno sul secondo capitolo OuO