Recensioni per
From limits far remote, where thou dost stay.
di Delilah Phoinix Blair
Sono un po' più tranquilla nel sapere che Paolo non è morto, anche se saperlo disperso in mezzo a persone che fanno qualsiasi cosa pur di salvare la propria pelle, mi fa leggermente venire i brividi. |
Finalmente sono riuscita a mettermi in pari! E ti dirò, non è una cosa che mi capita spesso u.u |
Cosa accidenti è successo???? Se non fosse tardi e gli occhi non mi bruciassero, leggerei il capitolo cinque subito! |
Non potevi fare scelta migliore per il soldato *----* che poi sbaglio, o Channing ha recitato in un film in cui era appunto nell'esercito? In ogni caso, bel capitolo. La povera Afrodite mi sembrava sul punto di partire anche lei insieme al ragazzo e al fratello. Il professore, però, non poteva mentire sull'età? Avrebbe così avuto l'occasione di stare con la sua famiglia (dato che aveva appena avuto una figlia). Sono curiosa di ciò che accadrà nei prossimi capitoli. Appena posso li leggerò e recensito tutti. A presto LadyRirì |
Wooo o.o so che Pescara e Chieti non si amano tanto (avevo un'amica di Chieti che me l'aveva detto) ma non ne ho mai capito il motivo. |
Lo stesso pianeta, due realtà totalmente diverse; giusto? Ma cosa avrà a che fare la giovane Afrodite con il paese del Sud America? |
Questa storia ha un che di assolutamente poetico: la tragedia degli uomini nel paradiso della terra. E' tragico quel che sente Afrodite per Ryan, con suo fratello e il suo fidanzato al fronte, fra sabbia e onde di mare, sorrisi, risate, i battiti forti del suo cuore che chiamano l'uomo che le sta davanti, un uomo che è suo anche se non può esserlo, un regalo della vita che non può accettare. Ryan è un quaderno che aspetta di essere riempito delle emozioni di Afrodite, ma Afrodite ha ancora Paolo, il pensiero di Paolo, la presenza di Paolo, la loro storia che aspetta altre parole mentre c'è solo dolore, lontananza, guerra. |
In realtà è una dittatura comunista che si basa sul petrolio, che galleggia sul petrolio, che si nutre del petrolio quasi fosse la sua linfa vitale affinchè il governo possa continuare indisturbato a fare ciò che preferisce mentre la popolazione muore di fame sotto gli occhi di organizzazione sovranazionali quali l'ONU, comprando la loro noncuranza con il petrolio., so perfettamente che volevi rendere il concetto quindi hai ripetuto la parola petrolio più e più volte per far capire, anche se io penso sia una ripetizione molto pesante, soprattutto nel contesto in cui parli che l'hai fatto sottoforma di narrato/giornale. Le persone muoiono per strada ammazzate di botte o semplicemente con un colpo di pistola, la nazione è ferma, viene imposto il coprifuoco., il termine ammazzare mi sa da molto duro, soprattutto per il linguaggio molto bello e "alto" che hai usato nel primo paragrafo. Mi sembra molto rude in questo modo.
Detto queste cose, mi piace molto il prologo.
E' scorrevole al massimo, anche se sono particolarmente contraria ad alcune virgole che hai messo in più e a quelle che hai messo in meno. Ci sono alcune frasi dove la virgola non ci vuole e ad altre ci vuole.
Mi piace soprattutto la frase che hai scritto: L'Italia però non ha mai saputo giocare., davvero, è spettacolare. Ho sorriso appena l'ho letta, degna di una poetessa.
Okey, dopo questo grande elogio e oltre a quelle due cose che ti ho scritto poco fa, la recensione è positiva e amo il modo in cui hai scritto il tutto.
Alla prossima!
-Irishpoweryeya
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Complimenti, questa storia mi ha incuriosito. |
Questa storia è stupenda e io mi sento in torto per non averla letta prima. Adoro il modo in cui scrivi: è semplice e lineare, ma tutt'altro che superficiale. I personaggi sono ben caratterizzati, i dialoghi sono freschi, le ambientazioni stupende! Io credo si essermi innamorata di Marco, non chiedermi il perché, non lo saprei neanche io. Paolo e Afrodite sono due dolcini; temo però che la loro coppia non durerà molto o sbaglio? Nel prologo hai citato un certo Ryan e la cosa mi ha incuriosita parecchio. :) Sperando di avere il tempo di leggere presto gli altri capitoli, ti faccio i miei complimenti cara. :) |
Ciao! Eccomi qui dopo uno scambio di recesnioni! Devo dire che la storia è interessante, anche se il prologo dice "poco". Come al solito diamo tutto in mano agli Stati Uniti XD Devono essere sempre loro a risolvere le guerre ahahahah. Comunque per ora, non potendo dare un vero giudizio, posso dirti che mi piace e che continuerò a leggerla, per farmi un idea più precisa! Ah, stupenda la citazione di Shakespeare! Io lo adoro XD. Baci, Shin!** |
Averti sul fake di fb e non aver notato prima questa meravigliosa storia. Che errore imperdonabile! |
Ciao Delilah :) Scusa il ritardo, ho letto il tuo capitolo solo stamattina, meglio tardi che mai. Davvero un bel capitolo, mi è piaciuto davvero molto. Afrodite è davvero combattuta dopo quel bacio. Evita Ryan in tutti i modi perché non sa come gestire i suoi sentimenti. Dieci giorni riesce a stare senza dare sue notizie, poi crolla. Probabilmente l’aver parlato con Silvia l’ha aiutata a raccontare di Paolo a Ryan. E si rende anche conto di non amare Paolo, non come dovrebbe. Secondo me a questo punto lo vede più come un fratello, è cresciuta insieme a lui. Con Ryan invece è tutto diverso, si sente davvero se stessa e prova sentimenti nuovi, si sente bene. |
Beh, adesso però mi spieghi come il tuo amico ha "smontato" questa storia... così poi io "smonto" lui LOL |
Ciao Delilah! <3 Sì, ho letto i nove capitoli che hai pubblicato tutti d’un fiato, perché hai deciso di raccontare una storia bella nella sua semplicità, nella sua semplicità c’è un’autenticità che è bella, viva, dolce. Afrodite è una ragazza delicata, buona, e vive la sua vita come dovrebbe fare qualunque adolescente: godendosi ogni attimo della sua crescita, senza correre, consapevole di quanto è fortunata nell’avere le cose più ovvie: una bella famiglia e un ragazzo che la ama, Paolo. L’inizio della storia mi ha fatto inevitabilmente sorridere. Afrodite – nonostante il nome particolare – non è una Mary Sue, è una ragazza normale e felice della sua vita, con una mamma apprensiva, un papà innamoratissimo, un fratello narcisista e un fidanzato che la fa stare bene e che ama. Sono davvero felice della tua scelta di ambientare la storia in dei posti che hai visto direttamente: il tutto appare molto realistico, come se fosse accaduto per davvero. La distopia aggiunta al romanticismo spiazza, ti mete di fronte ad una situazione incredibile ma, al tempo stesso, verosimile. Insomma, non ci vuole un genio per capire che molte cose stanno andando a rotoli. Così Paolo e Afrodite devono separarsi e, cercando di metabolizzare la dura realtà, Afrodite deve solo aspettare. In questa lunga attesa che anela la sua vita precedente, incontra Ryan. Il loro primo incontro e qualche altra scena – come quella della spesa – mi hanno ricordato “Il cavaliere d’inverno” ma non preoccuparti, non voglio dire che è uguale, è una storia diversissima seppur al tempo stesso simile a causa della guerra. Ryan, dopo aver visto morte e violenza, è colpito da questa ragazza impacciata alla realtà perché è innocente, una normalissima ragazza della sua età mentre lui è un uomo, un soldato. Il loro rapporto cresce in modo naturale, all’inizio Afrodite sembra essere forte abbastanza da controllare il tutto ma, come succede spesso, ti accorgi che l’amore c’è solo quando ci sei dentro dalla testa ai piedi, come se camminassi in mare con l’acqua che ti arriva alle ginocchia e poi, all’improvviso, sprofondi in un valico che ti sommerge. È successo proprio questo, ad Afrodite, e il bacio con Ryan la dilania da dentro per il ricordo di Paolo, in pericolo di vita, che potrebbe tornare o non tornare e in ogni caso qualcosa farebbe male lo stesso. E nel frattempo c’è la guerra e la gente muore e allora questa ragazza è solo un pallino nell’universo sommersa dalla distruzione e allora io mi chiedo: il destino potrà mai essere clemente in un mondo in cui non c’è più pace? In un mondo in cui non si può più essere liberi e si deve morire per il paese, mentre chi non combatte vive per inerzia e ogni cosa è rovinata? |