Recensioni per
From limits far remote, where thou dost stay.
di Delilah Phoinix Blair

Questa storia ha ottenuto 118 recensioni.
Positive : 118
Neutre o critiche: 0


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Sono un po' più tranquilla nel sapere che Paolo non è morto, anche se saperlo disperso in mezzo a persone che fanno qualsiasi cosa pur di salvare la propria pelle, mi fa leggermente venire i brividi.
La storia dei genitori di Ryan mi ha commosso un poco: chissà perché, le donne americane quando i mariti combattono al fronte, entrano sempre in uno stato catatonico.
Purtroppo la cartina dal telefono non si vede granché; magari la prima volta che entro dal PC la controllo meglio.
So che le mie recensioni arrivano sempre di notte, ma di giorno mi risulta impossibile farlo. Domani continuo (ti avrei recensito due capitoli, ma ho finito di scrivere mezz'ora fa!)

LadyRirì

Recensore Veterano
21/08/14, ore 11:15

Finalmente sono riuscita a mettermi in pari! E ti dirò, non è una cosa che mi capita spesso u.u
La storia, fino ad ora, mi ha davvero presa e dopo aver letto questo capitolo, consapevole che dovrò aspettare non so quanto per l'aggiornamento, sono in trepidazione! Ho seguito con molta attenzione lo sviluppo del rapporto tra i due personaggi, Afrodite e Ryan e dico con assoluta certezza che mi sono innamorata di loro! Afrodite è una ragazza forte, ma spesso ricade nell'imbarazzo e nell'incertezza, probabilmente anche rapportate all'ambientazione in cui si svolge la vicenda; Ryan, invece, è un ragazzo molto dolce ma anche chiuso in se stesso, che nella vita ha visto cose orribili che l'hanno profondamente segnato e, fondamentalmente, ha solo bisogno di una persona che scriva nel suo cuore qualcosa di nuovo, diverso. Insieme sono splendidi, con le loro paure e i sentimenti e con una guerra che distrugge, ma anche dona u'importanza maggiore alle loro vite. La mia scena preferita. fin'ora, è stata senza dubbio quella che hai descritto veramente molto bene nel capitolo sette, quella al mare: primo perchè questi due sembravano proprio due ragazzini spensierati, liberi da qualsiasi costrizione o preoccupazione, felici di essere insieme e di poter condividere loro stessi; secondo, perchè il non voler parlare dell'Iraq, a mio parere, ha mostrato sia una debolezza, sia un punto di forza del nostro personaggio maschile, che decide di non rovinare l'atmosfera creatasi e di non turbare i pensieri di Afrodite! Poi, ovviamente, quella del bacio in acqua, che per certi versi è sembrato quasi inaspettato per entrambi ma che poi, alla fine, viene ricalcato da un gesto simile che decreta quali sentimenti corrono tra i due! 
Tra l'altro, tu scrivi davvero molto molto bene,soprattutto le parti descrittive e permetti al lettore di cimentarsi proprio dentro l'ambientazione! Quindi complimenti, perchè non è una cosa da tutti non annoiare ed essere sempre così precisa!
Non vedo l'ora di leggere il prossimo capitolo, intanto la metto tra le seguite (perchè non l'ho fatto prima? Non  ne ho idea!)!
Un bacio! :)

 

Recensore Master

Cosa accidenti è successo???? Se non fosse tardi e gli occhi non mi bruciassero, leggerei il capitolo cinque subito!
Mi sembra di visitare Pescara con le tue descrizioni (prima o poi ci andrò, eh) ma per quanto riguarda l'omelia durante il funerale, beh, lì avrei molte cose da dire al riguardo.
Domani notte (è l'unico momento in cui posso leggere le FF xD) leggero, anche se sono iper curiosa! Almeno non devo aspettare ahahah

Un abbraccio
LadyRiri

Recensore Master
20/08/14, ore 13:19

Non potevi fare scelta migliore per il soldato *----* che poi sbaglio, o Channing ha recitato in un film in cui era appunto nell'esercito? In ogni caso, bel capitolo. La povera Afrodite mi sembrava sul punto di partire anche lei insieme al ragazzo e al fratello. Il professore, però, non poteva mentire sull'età? Avrebbe così avuto l'occasione di stare con la sua famiglia (dato che aveva appena avuto una figlia). Sono curiosa di ciò che accadrà nei prossimi capitoli. Appena posso li leggerò e recensito tutti. A presto LadyRirì

Recensore Master
20/08/14, ore 01:57

Wooo o.o so che Pescara e Chieti non si amano tanto (avevo un'amica di Chieti che me l'aveva detto) ma non ne ho mai capito il motivo.
Perché ho l'impressione che Marco e Paolo andranno a combattere?
Per quanto riguarda Pinocchi... Dice tante bugie per caso? xDD
Okay, dopo questa stupida domanda mi ritiro e domani continuo a leggere.

Un bacio
LadyRiri

PS: scrivi davvero bene, complimenti!

Recensore Master
20/08/14, ore 01:21
Cap. 1:

Lo stesso pianeta, due realtà totalmente diverse; giusto? Ma cosa avrà a che fare la giovane Afrodite con il paese del Sud America?
È la primissima volta che navigo in questa sezione e il prologo mi ha incuriosito non poco.
Se la connessione (e il sonno) lo permette, inizio a curiosare il capitolo 1.

A presto!
LadyRirì

Recensore Master
19/08/14, ore 15:59

Questa storia ha un che di assolutamente poetico: la tragedia degli uomini nel paradiso della terra. E' tragico quel che sente Afrodite per Ryan, con suo fratello e il suo fidanzato al fronte, fra sabbia e onde di mare, sorrisi, risate, i battiti forti del suo cuore che chiamano l'uomo che le sta davanti, un uomo che è suo anche se non può esserlo, un regalo della vita che non può accettare. Ryan è un quaderno che aspetta di essere riempito delle emozioni di Afrodite, ma Afrodite ha ancora Paolo, il pensiero di Paolo, la presenza di Paolo, la loro storia che aspetta altre parole mentre c'è solo dolore, lontananza, guerra.
La guerra è lì fuori, ma la guerra è anche nelle anime di chi è costretto a farla: Marco e Paolo, che insieme resistono perché vogliono tornare a casa; Afrodite, che ama la persona sbagliata; Ryan, che ama la piccola Dea che soffre aspettando altra certa sofferenza.
Delilah, sei bravissima, emozioni, coinvolgi.
E ci fai combattere la guerra di tutti questi personaggi.
I miei complimenti :3

p.s descrizioni meravigliose *-*
Un bacione,
Ania :3

Recensore Veterano
03/08/14, ore 20:11
Cap. 1:

In realtà è una dittatura comunista che si basa sul petrolio, che galleggia sul petrolio, che si nutre del petrolio quasi fosse la sua linfa vitale affinchè il governo possa continuare indisturbato a fare ciò che preferisce mentre la popolazione muore di fame sotto gli occhi di organizzazione sovranazionali quali l'ONU, comprando la loro noncuranza con il petrolio., so perfettamente che volevi rendere il concetto quindi hai ripetuto la parola petrolio più e più volte per far capire, anche se io penso sia una ripetizione molto pesante, soprattutto nel contesto in cui parli che l'hai fatto sottoforma di narrato/giornale.

 
Le persone muoiono per strada ammazzate di botte o semplicemente con un colpo di pistola, la nazione è ferma, viene imposto il coprifuoco., il termine ammazzare mi sa da molto duro, soprattutto per il linguaggio molto bello e "alto" che hai usato nel primo paragrafo. Mi sembra molto rude in questo modo.
 
Detto queste cose, mi piace molto il prologo.
E' scorrevole al massimo, anche se sono particolarmente contraria ad alcune virgole che hai messo in più e a quelle che hai messo in meno. Ci sono alcune frasi dove la virgola non ci vuole e ad altre ci vuole.
Mi piace soprattutto la frase che hai scritto: L'Italia però non ha mai saputo giocare., davvero, è spettacolare. Ho sorriso appena l'ho letta, degna di una poetessa.
Okey, dopo questo grande elogio e oltre a quelle due cose che ti ho scritto poco fa, la recensione è positiva e amo il modo in cui hai scritto il tutto.
Alla prossima!
-Irishpoweryeya

Recensore Master
03/08/14, ore 19:25
Cap. 1:

Complimenti, questa storia mi ha incuriosito.
Trovo il tuo stile buono, ma questo potrò vederlo dai futuri capitoli, questa storia finisce dritta-dritta tra i miei preferiti in modo da seguirla poco alla volta! Le descrizioni e i paragoni mi aggradano e sono ben strutturati. Forse l'idea di una terza guerra mondiale è un po' esagerata, ma se le ipotesi sono ben studiate e reggono, allora non hai di che temere.
Un saluto da PaulLahote dello staff di Editing EFP.

Recensore Veterano
26/07/14, ore 16:15

Questa storia è stupenda e io mi sento in torto per non averla letta prima. Adoro il modo in cui scrivi: è semplice e lineare, ma tutt'altro che superficiale. I personaggi sono ben caratterizzati, i dialoghi sono freschi, le ambientazioni stupende! Io credo si essermi innamorata di Marco, non chiedermi il perché, non lo saprei neanche io. Paolo e Afrodite sono due dolcini; temo però che la loro coppia non durerà molto o sbaglio? Nel prologo hai citato un certo Ryan e la cosa mi ha incuriosita parecchio. :) Sperando di avere il tempo di leggere presto gli altri capitoli, ti faccio i miei complimenti cara. :)
Erika AstoriaGM 

Recensore Master
26/07/14, ore 13:51
Cap. 1:

Ciao! Eccomi qui dopo uno scambio di recesnioni! Devo dire che la storia è interessante, anche se il prologo dice "poco". Come al solito diamo tutto in mano agli Stati Uniti XD Devono essere sempre loro a risolvere le guerre ahahahah. Comunque per ora, non potendo dare un vero giudizio, posso dirti che mi piace e che continuerò a leggerla, per farmi un idea più precisa! Ah, stupenda la citazione di Shakespeare! Io lo adoro XD. Baci, Shin!**

Recensore Veterano
21/07/14, ore 12:56
Cap. 1:

Averti sul fake di fb e non aver notato prima questa meravigliosa storia. Che errore imperdonabile!
Iniziare con una citazione shakespeariana è stato davvero un tocco di classe. Inoltre trovo che scrivi in maniera fluida e concisa, senza inutili giri di parole. L'idea di fondo non è affatto male. Sono molto curiosa di capire come la svilupperai nei capitoli successivi. :)
Mi chiedevo come mai tu abbia deciso di scegliere proprio la Bolivia come paese. :) 
Erika AstoriaGM

Recensore Master
20/07/14, ore 09:12

Ciao Delilah :) Scusa il ritardo, ho letto il tuo capitolo solo stamattina, meglio tardi che mai. Davvero un bel capitolo, mi è piaciuto davvero molto. Afrodite è davvero combattuta dopo quel bacio. Evita Ryan in tutti i modi perché non sa come gestire i suoi sentimenti. Dieci giorni riesce a stare senza dare sue notizie, poi crolla. Probabilmente l’aver parlato con Silvia l’ha aiutata a raccontare di Paolo a Ryan. E si rende anche conto di non amare Paolo, non come dovrebbe. Secondo me a questo punto lo vede più come un fratello, è cresciuta insieme a lui. Con Ryan invece è tutto diverso, si sente davvero se stessa e prova sentimenti nuovi, si sente bene.
Quel bacio sotto la pioggia è stato davvero romantico e carico di significato per entrambi. I pensieri di Ryan sono meravigliosi, lui si prenderà sempre cura di lei, finché gli sarà concesso.
Mi è piaciuto molto il pezzo con Marco e Paolo. Sappiamo che entrambi stanno bene anche se Marco ha qualche segnale di cedimento psicologico, come biasimarlo. Non può nemmeno sentire le propria famiglia.
Alla prossima :)

Recensore Master
12/07/14, ore 18:50

Beh, adesso però mi spieghi come il tuo amico ha "smontato" questa storia... così poi io "smonto" lui LOL
Scherzi a parte, sono sicura che finirai con l'averla vinta tu. La tua storia è convincente perché convinta, coinvolgente, coerente e ben scritta, cos'altro occorre??
Venendo al capitolo...
Molto, ma davvero molto intensa la parte con Afrodite ed i suoi sensi di colpa. Eppure non riesco a biasimarla per quel che prova per Ryan: ha ragione lui, quando dice che non possiamo scegliere cosa vogliamo, nel senso che non possiamo scegliere che cosa - o chi - desiderare. Tutto quel che possiamo fare è accettarlo e cercare di far del male a meno persone possibile - perché purtroppo è impossibile riuscire a non farne mai a nessuno, nella vita. :-/
La scena tra Afrodite e suo padre mi ha commossa, perché il loro rapporto è assai simile al mio con mio padre: anche noi spesso trascorriamo del tempo senza dire nulla, ma intimamente insieme, proprio come scrivi tu...
Bella l'idea di fare un ristorante in un travocchio (ehm si dice così, al singolare??); mica ci starai pensando?? Se è così, quando hai aperto fammi sapere che vengo a Pescara a mangiar pesce da te LOL
Non ho trovato affatto fuori luogo o eccessivamente volgare il linguaggio usato nell'ultima parte: semplicemente, è così che parlano e pensano i militari, tra loro. Ho visto abbastanza film e telefilm su quell'ambiente per saperlo, inoltre i miei amici soldati - sia italiani che americani - me lo hanno confermato. Per cui ci sta, e se qualcuno si scandalizza, vada a... cantare XD
Ti segnalo alcuni errorucci:
soprattutto (su) sul suo ragazzo
ovviamente il "su" è di troppo... ti sarà scappata la tastiera ahahah!
che (decisedi) stare al gioco
manca lo spazio tra "decise" e "di"
(Infondo) non c'era niente di male
manca lo spazio tra "in" e "fondo" ("infondo" è il presente di "infondere" XD)
capelli rossi, occhi castani e lentigini
errore di battitura, ovviamente sarebbe "lentigGini"
A (mezzo giorno) e (mezza)
lo spazio tra "mezzo" e "giorno" non ci va, beninteso LOL Quanto a "mezza" dopo l'ora, sebbene grammaticalmente sarebbe più corretto usare il maschile "mezzo", in tempi recenti si è arrivati ad accettare anche il femminile, ma non riferito a "mezzogiorno" che è un sostantivo maschile LOL
Parlando di Formula 1, in realtà un circuito in Sud America c'è, quello del Brasile (Interlagos), ma ovviamente tu intendevi dire che non ce n'è nessuno nella zona del conflitto in corso, ovvero la Colombia. Aw, mi viene in mente il pilota colombiano Juan Pablo Montoya, attualmente nel campionato di Formula Indy negli USA... che ne è di lui? Lo hanno arrestato?? ;-)
...dove erano già stati quel pomeriggio (d'autunno)...
Ehm, d'autunno? ma non si sono incontrati il 5 maggio...? Mi sfugge qualcosa, forse... o forse volevi dire "primavera" e ti sei confusa ahahahah!
Bene, attenderò con trepidazione lo sviluppo della storia tra Didi e Ryan...
A presto!
Lady Angel

Recensore Master
12/07/14, ore 16:39

Ciao Delilah! <3 Sì, ho letto i nove capitoli che hai pubblicato tutti d’un fiato, perché hai deciso di raccontare una storia bella nella sua semplicità, nella sua semplicità c’è un’autenticità che è bella, viva, dolce. Afrodite è una ragazza delicata, buona, e vive la sua vita come dovrebbe fare qualunque adolescente: godendosi ogni attimo della sua crescita, senza correre, consapevole di quanto è fortunata nell’avere le cose più ovvie: una bella famiglia e un ragazzo che la ama, Paolo. L’inizio della storia mi ha fatto inevitabilmente sorridere. Afrodite – nonostante il nome particolare – non è una Mary Sue, è una ragazza normale e felice della sua vita, con una mamma apprensiva, un papà innamoratissimo, un fratello narcisista e un fidanzato che la fa stare bene e che ama. Sono davvero felice della tua scelta di ambientare la storia in dei posti che hai visto direttamente: il tutto appare molto realistico, come se fosse accaduto per davvero. La distopia aggiunta al romanticismo spiazza, ti mete di fronte ad una situazione incredibile ma, al tempo stesso, verosimile. Insomma, non ci vuole un genio per capire che molte cose stanno andando a rotoli. Così Paolo e Afrodite devono separarsi e, cercando di metabolizzare la dura realtà, Afrodite deve solo aspettare. In questa lunga attesa che anela la sua vita precedente, incontra Ryan. Il loro primo incontro e qualche altra scena – come quella della spesa – mi hanno ricordato “Il cavaliere d’inverno” ma non preoccuparti, non voglio dire che è uguale, è una storia diversissima seppur al tempo stesso simile a causa della guerra. Ryan, dopo aver visto morte e violenza, è colpito da questa ragazza impacciata alla realtà perché è innocente, una normalissima ragazza della sua età mentre lui è un uomo, un soldato. Il loro rapporto cresce in modo naturale, all’inizio Afrodite sembra essere forte abbastanza da controllare il tutto ma, come succede spesso, ti accorgi che l’amore c’è solo quando ci sei dentro dalla testa ai piedi, come se camminassi in mare con l’acqua che ti arriva alle ginocchia e poi, all’improvviso, sprofondi in un valico che ti sommerge. È successo proprio questo, ad Afrodite, e il bacio con Ryan la dilania da dentro per il ricordo di Paolo, in pericolo di vita, che potrebbe tornare o non tornare e in ogni caso qualcosa farebbe male lo stesso. E nel frattempo c’è la guerra e la gente muore e allora questa ragazza è solo un pallino nell’universo sommersa dalla distruzione e allora io mi chiedo: il destino potrà mai essere clemente in un mondo in cui non c’è più pace? In un mondo in cui non si può più essere liberi e si deve morire per il paese, mentre chi non combatte vive per inerzia e ogni cosa è rovinata?
Il narratore onnisciente che utilizzi è una scelta bella e difficile, ci mostri Afrodite e gli altri come oggettivamente sono, e la situazione riesce a coinvolgerci anche se non siamo nella testa della protagonista, ma conosciamo tutti grazie a te, narratrice : )
I personaggi si fanno sentire con le loro voci e questa è la cosa importante, coinvolgi e trasporti e le emozioni di tutti diventano anche le nostre, quindi io non posso fare a meno di sperare che vada tutto bene, anche se forse non sarà così.
Brava Delilah, continua così e non vedo l’ora di leggere il prossimo capitolo *-*
Un bacione,
Ania :3
P.s l’unico appunto che mi sento di farti è che secondo me dovresti “giustificare” un po’ di più il nome di Afrodite, nel senso di come vive sapendo di avere il nome della dea della bellezza e dell’amore, se l’è mai sembrato strano, se le è sempre piaciuto, cose del genere. È un nome particolarissimo e immagino che almeno da bambina o da parte degli estranei – italiani – abbia sempre ricevuto degli sguardi sorpresi se non dei commenti. Ecco, ti consiglio i inserire nei primi capitoli una precisazione del genere, per il resto, complimenti :***