Recensioni per
Schizzi di coscienza
di Chamelion_

Questa storia ha ottenuto 48 recensioni.
Positive : 48
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
15/12/09, ore 15:07

E chi teneva in mano le redini si ritrova solo.
E chi era nelle mani del Mangiafuoco di turno ora è libero.
Cosa c'è di più sublime?

Recensore Master
10/12/09, ore 15:41

Frida!
Da quanto tempo!
Che piacere poter rileggere una tua poesia, che piacere davvero!
E io lo so, adesso, che tu vorresti un commento migliore di quello che il mio sarà (nella sua brevità). Lo so, però sai come sono fatta, sai che commento "a caldo" e sai che non scrivo quasi mai qualcosa di lunghissimo e ricercatissimo.

Posso dirti che non mi convince completamente, che le prime due strofe, anzi, mi sembra incespichino un po' in se stesse, soprattutto la prima, ma che, alla fine il risultato è abbastanza buono.
Le terza strofa mi piace molto. Soprattutto quando dici che ti strozza le mani. Non le stringe, le strozza. Quindi le mani (mi lancio in una super-interpretazione che, lo so già, sarà sbagliata) prendono vita, le mani sono, sono a se stanti dal corpo, lavorano da sole, cercano da sole di dare un senso al crespo gomitolo, ci provano con tutta la loro volontà, da sole, ma si strozzano. Muoiono. Si devono fermare. Hanno sbagliato, si sono strozzate da sole, e non hanno una seconda possibilità.
L'ultima strofa, poi, è bellissima. Sul serio. Dai l'idea che tutto quello che avevi tra le mani (fili, pupi di legno e bambole) e che cercavi di tenere stretto a te (con le catene) sta fuggendo via. La situazione ti sta sfuggendo di mano.
E questo mi piace.
Sol resta l'eco di passi lontani: questa frase, dopo quei due punti fa sentire il freddo della lontananza, fa sentire il rimbombo dei passi, fa sentire l'unicità della cosa. E' perfetto.
Non so bene come concludere la recensione, forse chiedendoti di scrivere ancora poesie perchè, anche questo lo sai, mi piace moltissimo leggerle, soprattutto se sono tue.
A presto!

Nuovo recensore
20/08/09, ore 13:08

caspita, il recensore di prima mi ha anticipato di qualche secondo. Avevo intenzione infatti di dirti le stesse identiche cose. Forse mi manderai a quel paese quando leggerai questa recensione così scarna, ma davvero non credo di poter entrare nel merito del significato. Di questa poesia ciò che colpisce subito è ovviamente la musicalità, anzi potrei osare anche dire che questa è una delle poesie più musicali che abbia mai letto, infatti scorrendo questi pochi versi, soffermandomi su ogni parola sembra quasi di udire il rintocco di una campana e di trovarsi accanto a te di fronte a quella magnifica struttura che ho avuto la fortuna di poter visitare in una splendida giornata di pioggia... cosa maolto rara a Barcellona... almeno così dicono gli spagnoli. Bellissima comunque, i miei più sentiti complimenti

Recensore Master
20/08/09, ore 12:55

Dimmi adesso cos'è che dovrei scriverti. Le solite cazzate? Bella,bellissma, baci baci baci? No. Non ti dirò nulla. Solo una cosa penso di poterla affermare con certezza: quelle campane, tramite i tuoi versi, si possono "sentire." E non è da tutti, credo. No. Decisamente no.

Recensore Master
20/08/09, ore 12:52

"Ma ch'anche le bambole treman, è ciò che non sanno i bambini; che anch'esse han paura del buio, no, questo non sanno i bambini." Qui è iniziata la lenta discesa delle lacrime. Due, piccole. Silenziose. Ma bruciavano parecchio, devo dire. Ho sempre avuto un atteggiamento sbagliato nei confronti di questa raccolta, non le ho mai dato l'attenzione che invece riservo per le altre cose che produci, ma questa volta devo ricedermi, pechè questa poesia fa male, e solo ciò che fa male insegna. I miei complimenti, Frida. Davvero. E' un pezzo davvero toccante, ben fatto, sentito. Chissà quante bambole hanno pianto silenziosamente, chissà quante lo fanno ancora, chissà quante lo faranno, e chissà quante di queste bambole sono donne e uomini.

Recensore Junior
19/08/09, ore 20:11
Cap. 29:

Non si inceppa mai. Nonostante l'uso di anastrofe e iperbato frequenti, che contribuiscono a mio parere moltissimo al tono mistico e netto della poesia, non è mai pesante. Leggendola, da lettore ignorante e emotivo quale sono, mi sembrava di avere la tela che mi scorreva fra le mani. E quella tela era fatta di sangue, seta, seta e sangue, e mi lasciavo scorrere addosso le ue parole come acqua e seta, seta e sangue. Mi è piaciuta. ma siccome non posso mettere tra i preferiti solo un capitolo, mi limiterò a lasciare un commento rozzo e poco rifinito. a presto.

Recensore Veterano
09/07/09, ore 23:28
Cap. 13:

Questa è sin'ora la migliore delle poesie tue che ho letto.
L'immagine è delicatissima - un sussurro d'ali. La libellula culla con le sue ali il compagno addormentato; tutto si conchiude, fa da cornice alla scena.
Mi stupiscono, le tue poesie. Per il ritmo. Per le immagini.
Per la loro autenticità.
Ciao^^ Al pari tuo, sto innamorandomi di te^^

Recensore Veterano
09/07/09, ore 23:16

Hai proposto davvero una bellissima immagine. Ho immaginato una ragazza sognante che immergeva il capo nel pulviscolo d'aria che si era improvvisato vetro fatto di non-materia di una finestra quadrata; l'ho immaginata osservare due lontane falene nella notte - non so perchè; qualcosa della tua poesia ha richiamato alla mia mente la Notte -, due semplici falene; l'ho immaginata mentre volava lontana da quella finestra di inconsistenza ed approdare nei lidi dell'Immaginazione, dov'ero anch'io ad immaginarla; là, le due semplici falene parevano amanti. Lo erano per davvero!
Ciao, cara

Recensore Veterano
09/07/09, ore 23:08

Oh, fenomenale!
Grandissimo ritmo! Poesia davvero intensa; rivendica un tuo modo d'essere che non è di nessuno, che è solo tuo, che lo metti in pratica, per te stessa e per nessun altro, per il piacere di essere "autentica" e "vera". Una maschera pura.

Recensore Veterano
06/07/09, ore 20:45

Ho aperto la raccolta e ho cliccato su una poesia a casaccio e m'è uscita questa.
Temo di non aver parole! E' davvero bella e dà grandissime sensazioni, molto forti e incisive; perlomeno ha fatto viaggiare la mia immaginazione. Da questa poesia traspare un certo erotismo, assieme al Mistero!
Temo di non essere un gran recensore. Beh, saluti!^^

Nuovo recensore
06/05/09, ore 15:20

azzeccato senso dell'irresistibile potere sugli altri e conflitto con te medesima.. lunga e la via che mi separa dal leggere tutto ciò che di tuoi hai lasciato in questo luogo, grazie per avermi letto ad ogni modo.

Recensore Master
05/05/09, ore 19:31
Cap. 29:

Ecco! In questa poesia, finalmente, riesco a riconoscerti.
Riesco a rivedere l'autrice di cui tanto mi ero innamorata e che tanto mi aveva appassionata.
Di questa poesia posso realmente dire quanto mi sia piaciuta. Posso dire quanto sia musicale e quanto le parole siano azzeccate, perfettamente incastrate tra loro. Splendidamente poetiche racchiudono una poesia che va oltre le parole. La leggenda di Penelope. Il suo tessere e il suo amare. Il suo soffrire e il suo perseverare. E trovo che questa poesia rappresenti molto bene la situazione di Penelope e i suoi sentimenti mentre tesseva e non al ritorno di Odisseo. Qui tu descrivi Penelope stessa e non la sua figura in confronto a quella del suo amato.
Per questo mi piace molto. E per questo inserisco qui la mia recensione. Perchè io continuo a seguirti. A leggere tutto ciò che scrivi e a rifletterci sopra. A volte non commento, magari perchè sto ancora riflettendo o, magari come è accaduto in quest'occasione, perchè sto attendendo che tu riesca a scrivere qualcosa che mi tocchi veramente.
Con questa poesia ce l'hai fatta. Forse perchè il personaggio di Penelope mi sta molto a cuore. Forse perchè ultimamente ho letto molte poesie su di lei. Non lo so. In ogni caso complimenti.

Nuovo recensore
04/03/09, ore 17:04

Amara. Questa è la prima cosa che ho pensato dopo aver letto questo tuo componimento. Quanto dolore ho sentito leggendo. Un dolore (secondo la mia modesta interpretazione personale) legato alla perdita di qualcuno, di una persona veramente importante. Una persona per cui le lacrime versate sono state così tante che hanno perso l'essenza... Poi gli ospedali, i dottori, il glucometro... non so ma, leggendo, mi sono rivista proprio nell'attimo antecedente la morte di mio padre...
Bellissima, come lo sono del resto tutte le tue opere
Bacio, luisina

Recensore Master
03/03/09, ore 15:44

Mi sembra addirittura un peccato vedere gli ultimi due schizzi senza neanche un commento. Per cui mi voglio soffermare a dire qualche cosa, nonostante parlare sembri addirittura fuori luogo, in questo dialogo fra te e le tue stesse parole. Parole così armonizzate (si dice?) tra loro, da sembrare un essere vivente fatto e compiuto, non una creatura appena scaturita dalla tua penna.
Il tema è sempre pesante, duro, difficile da comprendere e da accettare. E' sempre un urlo, un grido, una denuncia ormai diventata più flebile, quasi sussurrata. Una denuncia che, questa volta, credo sia rivolta verso un qualcuno ignoto. Magari verso te stessa in prima persona.
Mi piace il tuo coraggio, la tua voglia di tessere rime per (forse) "addolcire un po' la pillola" che rimane indubbiamente amara.
Per questo mi voglio complimentare. Perchè dai, ogni volta di più, prova del tuo coraggio, della tua bravura, della tua convinzione (che mi pare, però, aver perso un po' il passo, o sbaglio?) e della tua sapienza.
Non mi rimane che dire la solita banalità che rimane, ogni volta, infinitamente sentita.
Brava.

Recensore Master
02/02/09, ore 10:57
Cap. 23:

Posso certamente sbilanciarmi dicendo che questa è una delle più belle a mio parere che hai scritto e che ci hai regalato in questa raccolta che si distingue per originalità e profondità. Hai detto tutto quello che c'era da dire in modo tagliente e irrispettoso, senza nascondere nulla; hai usato frasi ad effetto che smorzano e tagliano ogni tipo di ipocrisia sociale; hai colpito con fendenti precisi e forti chiunque abbia deciso di rientrare in una delle solite quanto orrende categorie sociali. Sei stata forte; decisa; sei uscita dalla massa per ribadire l'individualità sacrosanta che tante "istituzioni" tantano di portarci via ogni dannato giorno. Complimenti. Bellissima e incredibilmente piacevole da leggere.

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