E si per i gemelli il tempo passa troppo velocemente senza che possano darsi gli ultimi preziosi consigli, data la situazione avrebbe fatto comodo la punizione. Sembra che con alti e bassi Scorp sia riuscito ad uscire indenne dai rossi grifoni e a scoprire qualcosa sul passato dei suoi.
Altair e Scorpius negli ultimi giorni prima della partenza avevano avuto poche occasioni per incontrarsi. Essendo stata revocata la punizione i due ragazzi si erano visti solo un paio di volte di nascosto nella vecchia torre che li aveva ospitati negli ultimi mesi. Ma infine era arrivato venerdì e per i due fratelli era tempo di separarsi. Il giorno precedente si erano scambiati le bacchette. Sia Draco che Hermione infatti requisivano le bacchette ai figli quando erano a casa e si sarebbero accorti subito se i ragazzi fossero tornati a casa con una bacchetta diversa dalla loro.
Scorpius nella camera che divideva con Potter & Co stava preparando i bagagli. La carrozza dell'Accademia francese sarebbe partita entro un ora, perché poi gli studenti da Marsiglia avrebbero dovuto proseguire il viaggio in treno fino alla Gare Du Nord di Parigi
Anzi alla fine sembra che lui e potter riescano anche ad avere una discussione praticamente civile tra loro ovio che il potter crede di avere davani Alt altrimenti non so se sarebbe cosi calmo e quasi amichevole
Il giovane serpeverde era teso per l'imminente incontro con la madre e non sentì il compagno di stanza entrare.
«Come va Altair? Preso tutto?» Gli chiese James sedendosi sul suo letto.
Pur non avendolo sentito il ragazzo non si scompose più di tanto . «Penso di si...»
«Sai, mi spiace che tu non frequenti Hogwarts, per il poco che ci siamo conosciuti penso che ti saresti trovato bene qui a Grifondoro...»
La tentazione di fare una battutina cattiva al grifone era tanta, ma purtroppo Scorpius doveva mantenere la copertura. «Si, dispiace anche a me non studiare qui, ma forse è meglio così, altrimenti avremmo dovuto contenderci il posto di cercatore della squadra.»
«Beh, questo è vero! Un cercatore bravo come te mi avrebbe dato del filo da torcere, ma sarei stato contento ugualmente di averti come compagno di Casa.»
«Grazie, sei davvero gentile James. Sono stato bene qui.» Il ragazzo aveva terminato di fare i bagagli ed era pronto a scendere all'ingresso. Prima di uscire dalla stanza il grifone gli tese la mano dicendo:« Fai buon viaggio Altair»
Scorpius la strinse: «Buon rientro a casa James»
e cosi senza saperlo i due nemici si sono stretti la mano e non solo sta volta è stato il figlio di harry a tender la mano in segno di amicizia al figlio di dra che ha ricambiato la stretta !
All'ingresso trovò Eloise che lo aspettava. La ragazza aveva sperato fino all'ultimo che il cercatore francese le chiedesse di rimanere in contatto via gufo, ma il ragazzo non le aveva chiesto nulla e la giovane serpeverde ne era rimasta sconfortata. Aveva comunque deciso di andare a salutarlo ed essere lei a fare il primo passo.
«Ciao Altair, pronto per la partenza?» Si avvicinò la ragazza.
«Ciao Eloise, si sono pronto» Rispose Scorpius pensieroso. Avrebbe tanto voluto confidarsi con lei ed Edward, chiedendo loro di stare vicino ad Altair, ma aveva paura che se uno dei due si fosse fatto scappare qualcosa con i genitori sarebbero stati scoperti, vanificando i loro progetti.
e si la voglia di parlare sembra tanta , ma la paura ha la meglio , ti immagini se lei scrive al ragazzo che le interessa mentre invece a leggerlo sarà invece il suo migliore amico
«Senti Altair, mi farebbe piacere se rimanessimo in contatto, se ti va potremmo scriverci...» Disse Eloise con le gote arrossate.
Il serpeverde era imbarazzato, si chiedeva come avrebbe dovuto rispondere per sembrare il fratello. «Piacerebbe anche a me rimanere in contatto, l'unico problema è che appena tornato a casa partirò con mia madre. Faremo un viaggio in America e visto che ci mischieremo ai babbani non potrò ricevere gufi fino alla fine dell'estate. Potremmo sentirci con l'inizio della scuola a settembre, se ti va.»
«Certo» Rispose un po' delusa la ragazza. «Allora buon viaggio Altair» Lo salutò prima di dileguarsi in mezzo alla folla.
In cortile vicino alla carrozza Altair lo stava aspettando, sembrava molto giù di morale. «Ehi cos'è quel muso lungo fratellino? Non hai più voglia di passare un po' di tempo con papà?» Gli sussurrò avvicinandosi.
Altair si voltò verso il fratello, aveva lo sguardo veramente preoccupato. «No, non ho cambiato idea, solo ho paura di non essere in grado di impersonare te senza farmi scoprire. Vorrei che ci fossi anche tu.»
«Andrà tutto benissimo, cerca di seguire l'istinto. Dentro di te c'è un'anima serpeverde che non vede l'ora di uscire.» Disse ghignando Scorpius. «Anche io sono un po' preoccupato nel conoscere mamma, sai di non piacerle, ma il desiderio di incontrarla prevale sulla paura. Ci sentiamo via camino stanotte alle tre, così mi racconti come è andata! Ricordati che papà nasconde la Metropolvere nel secondo cassetto della sua scrivania e che il suo camino è l'unico a essere collegato.»
Altair annuì con la testa. «A presto Scorp. Abbraccia la mamma per me»
Gli tese la mano, se lo avesse abbracciato Scorpius sarebbe stato preso in giro per tutto l'anno successivo e questo voleva evitarlo.
Scorpius la strinse con calore «Ci sentiamo stanotte»
i due fratelli si scambiano l’ultimo abbraccio e raccomandazioni condividendo le reciproche paure e dandosi l’appuntamento via camino
Il viaggio verso Londra fu molto silenzioso. Eloise stava ancora rimuginando su come si fosse comportato stranamente il cercatore francese. Altair era sempre più in ansia all'idea di incontrare il padre e conoscere i nonni ed Edward dormiva della grossa
.Alt si sta immaginando il suo incontro con il padre ma non sa che il suo incontro sarà ben diverso da quello che ha sempre sognato ed immaginato
Quando il ragazzo scese dal treno, la folla di genitori che attendevano i figli al binario lo disorientò e perse di vista Eloise ed Edward. Di lontano vide una chioma bionda molto simile alla sua farsi largo tra la folla, e poi lo vide. Draco Malfoy, vestito in modo elegante si dirigeva a grandi passi verso di lui con una mano alzata in segno di saluto. La sua espressione era imperturbabile, molto diversa da quella che aveva visto a Hogwarts. Quando si avvicinò Altair non riuscì a resistere, seguendo quello che gli diceva l'istinto, gli buttò le braccia al collo, abbracciandolo calorosamente. La reazione di Draco, tuttavia, lo gelò sul posto. L'uomo, stupito da quel gesto, si era irrigidito e non lo aveva ricambiato. Sentendosi rifiutato Altair lasciò andare la presa e con lo sguardo abbassato si fece guidare verso l'uscita della stazione.
«Scorpius, cosa ti è saltato in mente? Lo sai quanto poco sopporti queste scene in pubblico» Sibilò l'uomo irritato non appena furono usciti.
Il ragazzo rimase in silenzio, solo il fatto di dover giustificare un gesto affettuoso, lo faceva sentire ancora di più respinto.
E si sembra che Alt abbia commesso il primo sbaglio agendo da sentimentale cosa che i malfoy abborriscono in pubblico e questo rimprovero fa molto male al ragazzo che ha sempre sognato di abbracciare il padre
A peggiorare ancora di più la giornata fu la smaterializzazione al Manor. Hermione non aveva mai smaterializzato il figlio. Sapendo che le prime volte che si subiva questo incantesimo ci si sentiva male voleva aspettare che Altair fosse più grande. Il giovane ancora shoccato dall'incontro con il padre subì la smaterializzazione molto male. Quando comparirono nell'ingresso di casa infatti, corse di sopra alla ricerca del suo bagno. Non voleva sentirsi ulteriormente mortificato vomitando la colazione sulle scarpe del padre. Correndo su per le scale incontrò la nonna, non potendo fermarsi però le rivolse solo un cenno prima di rifugiarsi in bagno.
Al piano di sotto Draco era entrato nel suo studio e si era servito di un generoso dito di Firewhisky. Sua madre lo raggiunse e si accigliò vedendolo così nervoso.
«Ciao Draco, va tutto bene?». Il pozionista raccontò alla madre quello che era successo alla stazione e Narcissa lo sgridò per la reazione che aveva avuto. «Come hai potuto sgridarlo perché ti ha abbracciato? Hai succo di zucca nel cervello? Sicuramente lo hai ferito, povero ragazzo...»
«Madre, Scorpius sa perfettamente che non gradisco questo genere di dimostrazioni d'affetto in pubblico... Mezza stazione ci ha fissato esterrefatta.» disse stizzito.
«Con un cervello di Troll come il tuo non perdo ulteriormente tempo, vado a vedere come sta mio nipote. A più tardi» Rispose Narcissa incredula di come potesse essere stato così privo di tatto il figlio.
E si tra la smaterializzazione e il cuore in subbuglio immagino che lo stomaco non stia certo meglio! Cissi amorevole come sempre rimprovera la freddezza l figlio e si sembra che non sia contenta e sia piu che mai decisa a porre lei stessa rimedio alla freddezza di dra ,
Altair aveva appena finito di rimettere la colazione quando sua nonna entrò in bagno. Estremamente a disagio il ragazzo teneva gli occhi bassi, non osava guardare la donna negli occhi.
Narcissa non si perse d'animo, prese un asciugamano e dopo averlo inumidito con l'acqua fredda lo tamponò sulla fronte e dietro la nuca del nipote dandogli un po' di sollievo. «Va meglio Scorpius?»
«Si, grazie. Non so cosa mi sia successo» Mentì il ragazzo, che sapeva bene che subire la sua prima smaterializzazione e per di più in quello stato d'animo aveva causato il suo malessere.
«Ti sei appena ripreso da una brutta broncopolmonite è normale che tu non sia in forma. Non c'è nulla di cui vergognarsi»
«Lo so, ma potresti evitare di dirlo a papà?» Chiese preoccupato il ragazzo.
«Nessun problema, sarà il nostro piccolo segreto» Gli rispose accarezzandogli la testa. «Che ne dici adesso di abbracciare tua nonna? Anche questo logicamente rimarrà un segreto nostro» Domandò aprendo le braccia pronta ad accoglierlo. Altair vi si rifugiò, desideroso di avere conforto. Quella giornata non stava decisamente andando come l'aveva immaginata per anni
. E si Alt non s come comportarsi se da una parte vorrebbe abbracciare la nonna dall’altra teme di commettere lo stesse errore di prima , ma è la donna a rassicurarlo aprendogli semplicemente le braccia dove il giovane si tuffo felice e grato della prima cosa buona della giornata . e si cissy sembra piu che mai attenta a non far mancare al nipote i gesti pratici e fisici dell’affetto, quasi voglia compensare la scomparsa di herm.
Ci volle qualche minuto ad Altair per “ricomporsi” e tornare ad indossare i panni del fratello. Sua nonna l'aveva lasciato solo in modo che potesse cambiarsi per mettersi degli abiti più comodi.
Ai sembra che il manor abbia un po troppi ospiti per quel giorno!
Quando scese le scale sentì una voce femminile diversa da quella della nonna. Nel momento in cui comparve sulla soglia dello studio di suo padre, Draco stava chiacchierando amabilmente con una giovane donna bionda. La ragazza rideva civettuola coprendosi la bocca con una mano. Il modo in cui la bionda fissava il padre ricordava ad Altair un documentario babbano che aveva visto una volta alla televisione su di un lupo che punta la sua preda. Quello sguardo lo mise quindi in allarme.
e si si vede che l’educazione babana ha dato i suoi frutti infatti Alt capisce subito chi sia la donna accanto al padre e di certo non è felice della novità
«Scorpius entra» lo incitò Draco vedendolo fermo sulla soglia. «Vorrei presentarti una mia amica, la signorina Elisabeth Grey»
«Oh ma che splendido bambino» esclamò con fin troppa enfasi la bionda avvicinandosi ad Altair. «Ti assomiglia tantissimo! Un piccolo Draco in miniatura» Dopo aver dato un pizzicotto alla guancia del ragazzo si mise nuovamente a ridere e Altair cominciò a trovare veramente irritante quella risata così acuta. «Ciao Scorp, io sono Elisabeth, ma puoi chiamarmi Lizzie. Sono veramente felice di conoscerti, tuo padre mi ha parlato molto di te.»
dio sembri che parli di e con un bambino dell’asilo , ma Alt è grande è un ragazzo e non un poppante in fasce . sembra che la donna desideri entrare nelle grazie del giovane come è entrata in quelle di luc, ma quello si sa basta che gli si pari davanti una linea di sangue intatyta e non capisce piu niente
«Piacere di conoscerla signora Grey» Rispose freddamente il ragazzo, cercando di mettere distanza dalla donna. Il suo atteggiamento lo infastidiva, tutta quella sua gentilezza gli sembrava falsa e lo metteva disagio. Dopo qualche convenevole sulla scuola e sulla sua malattia Altair si congedò con una scusa e andò in esplorazione del giardino del Manor, aveva bisogno di aria.
e si se no anche il sangue grenger avrebbe potuto fare danno, la malattia è un ottima scusa per isolarsi e meditare usando entrambe le teste o meglio usando mente da serpe e cuore da grifone che almeno per sta volta coincidono su una cosa ossia l’antipatia verso la donna che ai suoi occhi appare piu falsa che mai
Scorpius non gli aveva mai detto che suo padre gli presentava abitualmente delle “Amiche” quindi quella doveva essere un'amica particolare... Con questo pensiero non si accorse che la nonna lo stava cercando per il giardino.
«Scorpius è ora di rientrare, la cena è quasi pronta.» Lo chiamò Narcissa comparendo in lontananza.
«Si nonna, se vuoi posso apparecchiare» Rispose senza riflettere, destandosi dai suoi ragionamenti.
La nonna sgranò gli occhi incredula: «Da quando a Serpeverde insegnano ad apparecchiare la tavola? Per questo c'è del personale qualificato pagato apposta per tale compito» Concluse spiccia la donna.
Alt usa subito la nonna per scopreire qualcosa di piu sulla tizia
Mentre stavano rientrando in casa il giovane approfittò per chiedere qualche informazione sulla donna appena conosciuta: «Nonna, scusa ma quella donna che mi ha presentato papà chi è esattamente?»
«La figlia di una coppia di nostri amici di vecchia data» Rispose vaga la donna.
«Ma c'è qualcosa che dovrei sapere? Mi sembravano molto “amici” lei e papà...»
La donna cercò il modo migliore per rispondere. «Si stanno frequentando. Che impressione ti ha fatto?»
Altair era indeciso su come rispondere: «Non so nonna, non mi sembrano troppo affiatati insieme. Ma è una cosa seria?»
«Lo sta diventando...» Sospirò la donna in pensiero sia per il figlio che per il nipote.
Possibile che cissy sia conatraria a queste nozze e che come sempre a premere e a romper sia sempre quella testa di coccio e del cavolo di luc perché se è cosi lo cucino a fuoco lento!
Per fortuna la signorina Grey non si fermò a cena. Tutti avevano deciso di mangiare in silenzio quella sera. Altair, troppo preoccupato dall'incontro con l'amica di papà oltre a non spiccicare parola non aveva quasi toccato cibo. La cosa impensierì sia Narcissa, che Draco. Tutti e due avevano notato un cambiamento nel carattere di Scorpius, era diventato più emotivo. La donna pensava inoltre che un forte cambiamento come il fidanzamento del padre avrebbe destabilizzato ancora di più l'animo del ragazzo.
E ti pareva che luc non vedesse oltre il suo puzzolente e personale naso , non si è accorto del cambiamento del nipote , mi chiedo se lui voglia solo bene , no neppure sia almeno parzialmente affezionato al nipote o lo veda solo come il forse momentaneo erede e che magari sia anche pure sostituibile?
Quel silenzio venne interrotto dalla voce di Lucius. «Scorpius dopo cena andiamo in sala d'armi, voglio vedere quanto questi mesi di inattività ti abbiano rammollito...»
«Padre, Scorpius è appena tornato a casa dalla scuola, forse potremmo rimandare la scherma di qualche giorno...» Intervenne Draco consapevole che la giornata del figlio era già stata abbastanza stressante senza un duello con suo nonno.
«Sciocchezze» Rispose Lucius «Ha solo fatto un viaggetto in treno.» Liquidando la faccenda con un gesto della mano
.tenetemi lo uccido ! ma fatti i tuoi cavolo ! se questo è il suo modo ed idea di passare un po di tempo con il nipote che non vede da mesi è meglio che non lo veda proprio
Altair si era allenato tanto con il fratello per sembrare uno schermidore credibile, ma dover fronteggiare suo nonno non era il modo in cui aveva sperato di passare la sua prima sera a casa del padre. L'algido Lucius incuteva nel nipote molta soggezione, e Altair non ebbe quindi il coraggio di rifiutare il suo “cortese” invito.
Dopo dieci minuti passati a duellare il nonno lo aveva già disarmato quattro volte e fatto finire a terra due volte. «Ma come è possibile che tu sia peggiorato tanto? Non riesco a crederci, sembra quasi che tu non abbia mai preso in mano una spada in vita tua»
Draco aveva assistito in silenzio a tutta la scena, ma suo padre si era spinto troppo oltre.«Papà, mi sembra che vi siate allenati a sufficienza per stasera. Andiamo Scorpius, è ora di andare a dormire» Disse aiutando il figlio a rialzarsi dall'ultima caduta.
Alleluia era ora che si facesse sentire !
Scorpius sul treno che dall'Accademia francese portava a Parigi era teso per l'imminente incontro con la madre. Quando il fratello gli aveva detto di non aver fatto amicizia a scuola non scherzava. Durante tutto il viaggio nessuno gli aveva rivolto la parola nemmeno una volta.
Appena sceso dal treno cominciò a guardarsi in giro alla ricerca della madre. Dalla folla emerse una donna dalla chioma riccioluta che gli corse incontro sorridendo. Scorpius rimase imbambolato ad ammirare la sua bellezza.
«Altair, tesoro mio, ben tornato!» Disse Hermione abbracciando il figlio.
Scorpius non rispose subito al suo gesto, era troppo sconvolto e incredulo di essere tra le braccia della donna.
«Scusami tesoro, non volevo metterti in imbarazzo. Mi sei mancato così tanto che non ho saputo trattenermi» Si scostò dal figlio guardandolo negli occhi.
Ma il ragazzo non aveva intenzione di rinunciare a quell'abbraccio e riaccomodandosi tra le accoglienti braccia di Hermione sussurrò: «Non mi hai messo in imbarazzo mamma, non sai quanto ho sentito la tua mancanza»
Hermione accarezzò con dolcezza il capo del figlio. Le sembrava cambiato in quei mesi di lontananza, più fragile ma anche più riservato di prima.
E si ecco che come sempre salta sempre piu agli occhi la diversità di educazione dei due gemelli scorp non si aspettava certo un abbraccio caloroso in pubblico . a lui al massimo sarebbe stato concesso un abbraccio o meglio forse una pacca sulla spalle in privato al sicuro dentro al manor ma non certo in pubblico
«Vieni, andiamo a casa. Ho comprato le lumache e tutti gli altri ingredienti per farti una cenetta coi fiocchi tesoro.» Disse la donna conducendo il figlio verso l'uscita dal binario magico.
Scorpius sbiancò, visibilmente a disagio, non sapeva come dire alla madre che non sarebbe riuscito a mangiare nemmeno una lumaca.
Hermione lo scrutò preoccupata mentre chiamava un magitaxi per andare a casa. «Qualcosa non va?»
«Mamma è successa una cosa a scuola...» Cominciò con cautela
Hermione si bloccò attenta a cosa volesse dirle il figlio. «Dimmi»
Scorpius per la prima volta in vita sua era a corto di parole, ed Hermione accorgendosi del suo stato lo prese per mano conducendolo fino ad una panchina dove lo invitò a sedersi. «Ricordati che mi puoi raccontare qualunque cosa Altair» Disse accarezzandogli la mano.
«È per le lumache... A scuola durante una simulazione di un duello un mio compagno mi ha lanciato l'incantesimo “Mangia lumache” e...»
La donna si coprì la bocca stupita. «Perché non me lo hai scritto tesoro? Avrei contattato la Preside per chiedere spiegazioni. Non è un bell'incantesimo e voi, dopotutto, siete solo ragazzini, qualcuno avrebbe dovuto prendere provvedimenti»
«Non te l'ho detto proprio per questo mamma! Non voglio essere sempre quello che viene difeso dalla madre, i compagni mi prenderebbero in giro a vita...»
«Sono troppo protettiva vero?» Chiese Hermione abbassando gli occhi. « Scusami tu stai crescendo e io voglio ancora proteggerti e difenderti.»
«Mamma, non scusarti. Tu sei sempre così attenta e presente nella mia vita» Disse ricordando quello che gli aveva raccontato il fratello. «Sono fortunato ad avere una mamma come te, solo vorrei risolvere io questo genere di problemi.»
La donna annuì col capo. «Hai ragione, prometto di non interferire più, ma tu sentiti libero di raccontarmi quello che ti capita... Senti, avevi qualche disaccordo con il ragazzo che ti ha lanciato quell'incanto? »
«In effetti non ci sopportavamo all'inizio e anche io gli ho lanciato degli incantesimi molto sgradevoli. Però nel corso dell'anno siamo riusciti a trovare dei punti di incontro e adesso siamo molto legati.»
e si infondo la cosa non è poi cosi diversa dalla verità. Herm ha dovuto svolgere il doppio ruolo di madre e di padre completamente sola , mentre dra nel bene e nel male aveva almeno il sostegno e la presenza di cissy accanto. Entrambi sono stati preseti per i figli ovviamente in modo e in intensità diverse a seconda della loro indole
«Più tardi parleremo degli incantesimi sgradevoli che gli hai lanciato...»Fece con un tono di rimprovero. «Son felice, comunque, che alla fine tu abbia trovato un amico a scuola. Anche se mi dispiace che ora ti nauseino le lumache. Vorrà dire che dovrò imparare a cucinare qualcos'altro...» Rispose preoccupata di non essere capace di fare nemmeno una pasta. «Per stasera direi che potremmo andare a mangiarci una pizza fuori. Che ne dici?»
«Qualsiasi cosa basta che non siano lumache, già mi fa venire il voltastomaco triturarne i gusci per le pozioni a scuola. Non ne voglio più vedere una fino a settembre.» Rispose con aria schifata.
La pizza si rivelò per Scorpius una squisita scoperta. Sicuramente suo padre non doveva averla mai assaggiata, altrimenti una delizia come quella non se la sarebbe fatta scappare.
scorp è deciso a scoprere la causa che porto alla rottura tra i suoi fin da subito
Durante la cena il ragazzo decise di cominciare ad indagare sulla ragione che aveva spinto i genitori a separarsi. Scopius, da impagabile serpe, fece un'espressione contrita: «Mamma» Disse incerto,
«Prima hai detto che posso dirti qualunque cosa...»
Hermione si fece attenta alle parole del figlio,forse avrebbe finalmente scoperto il motivo del suo strano comportamento: «Ma certo Altair»
«Quest'anno ho pensato tanto a mio padre...»
La donna deglutì a vuoto un paio di volte. Altair da piccolino aveva provato un paio di volte a chiedere notizie di Draco, ma lei era sempre riuscita a svicolare le sue domande. Ora però era cresciuto ed era chiaro che il pensiero del padre l'aveva tormentato durante quel periodo. «Come mai hai pensato a lui?» Chiese circospetta.
be è normale che se lo chieda , lei non puo e non deve farsene una colpa per quella domanda e per quel desiderio legittimo del figlio , chiunque sogna di saper e conoscer il genitore che non ha mai incontrato , in questo caso poi Scorp voleva comprendere cosa e come la madre considerasse il padre
«Beh è normale, penso. Vorrei sapere qualcosa in più su di lui. Ci sono tante domande nella mia testa che non trovano risposta.»
«Altair ne abbiamo già parlato...»
«No, mamma non ne abbiamo già parlato. Ti sei limitata a risposte evasive. Io vorrei sapere qualcosa in più! Perché vi siete lasciati? Perché non vuole avere a che fare con me? È colpa mia se non state più insieme, forse lui non mi voleva?» Chiese con gli occhi lucidi
.e si lei che ha fatto della sua arma vincente le notizie , le domande e le risposte , la verità più di tutti dovrebbe capire il figlio, che non avendo appigli ha lasciato che la mente o meglio il pessimismo e le paure prendessero il sopravvento . vedremo come reagirà e come es se risponderà o se lascerà cadere ancora il discorso , cosa che andava forse bene prima quando era piccolo, ma, non certo ora che stava crescendo ed entrando nella fase in cui la figura e la presenza maschile si fa sempre più importante affinché la sua crescita sia normale ed equilibrata
«Tesoro, non è colpa tua! Lui ti adorava» Rispose la donna.
«Ma allora perché mamma? Se anche non vi amavate più, perché lui non mi ha voluto nella sua vita? È evidente che il motivo per cui vi siete lasciati è che lui non voleva un figlio...»bravo scor agisci da serpe falle domande che toccano il tasto emotivo che nella riccia è sempre il lato debole unito al suo senso di giustizia. Domande che solo scorp con la sua estraneità può farle
«Ascolta amore, a volte anche se due persone si amano non riescono a vivere insieme. Ti assicuro che tu non c'entri nulla. Per adesso non ti posso dire di più, ma fidati tuo padre non avrebbe voluto separarsi da te.»
«Va bene mamma» Rispose giù di morale.
«Che domande vorresti fare a tuo padre se fosse qui? Hai detto che ne hai tante nella testa... Riguardano solo la sua identità o riguardano anche te?»
«Ci sono cose che vorrei chiedergli» Rispose evasivo
«Beh ma puoi chiederle a me! Sono sicura di poter rispondere a qualunque tua domanda»
«Lascia stare mamma, non fa niente» Rispose Scorpius. Sperava di riuscire a scoprire qualcosa in più su quello che era successo fra i suoi genitori.
Hermione era in pensiero, Altair stava crescendo e probabilmente aveva delle domande sui cambiamenti in atto nel suo corpo. Dalla conversazione che avevano appena avuto, la donna aveva dedotto che la sua ritrosia nel rispondere alle domande fosse dettata dall'imbarazzo di dover parlare con una donna di certi argomenti.
Mi sa che sta volta la riccia ha preso un bel granchio figurati se un malfoy non sa cosa sta cambiando in lui. E si sta volta non sappiamo se herm saprebbe e o vorrebbe rispondere alle domande che il figlio voleva porre al padre
e si il ragazzo nota la diversità della casa , piccola, si ma comoda accogliente e straripante di calore e di amore
Dopo cena arrivarono finalmente a casa. Altair gli aveva descritto casa sua come piccola ma non aveva detto quanto era accogliente e piena di calore e al ragazzo piacque subito.
Scorpius si finse molto stanco e si ritirò presto nella sua stanza. Prima di andare a letto sua madre andò ad augurargli la buonanotte.
Dopo aver bussato, entrò nella stanza del figlio con un bicchiere di latte caldo e qualche biscotto.
«Ho pensato che questi ti avrebbero conciliato il sonno...» Disse la donna indicando il piattino che teneva in mano. Sedendosi sul letto del figlio gli porse i biscotti. «Domani purtroppo devo lavorare Altair. Una mia collega si è ammalata e mi hanno revocato i due giorni liberi che avevo chiesto per il tuo ritorno. Pensavo che se ti faceva piacere potevi venire con me in ospedale, per passare un po' di tempo insieme...»
«Certamente mamma, mi farebbe piacere passare del tempo con te.»
Alle tre del mattino Scorpius sgattaiolò fuori dalla sua stanza ed entrò nello studio della madre ad attendere che Altair lo contattasse via camino. Quando la faccia del fratello apparve nel camino il ragazzo capì che la giornata di Altair non doveva essere andata molto bene.
E si adesso si capiscono con uno sguardo
«Ciao Scorpius. È andato bene il viaggio fino a Parigi?» gli chiese il fratello
«Si è stato molto tranquillo, e il tuo?» indagò Scorpius.
«Il viaggio è andato bene...» Rispose evasivo.
«Ok, racconta il resto fratello.» Chiese guardandolo in faccia. «Subito!» Aggiunse vedendo che tentennava.
«Niente Scorp, non sono adatto a essere un Malfoy, tutto qui.»
«Altair, non è una parte da interpretare, tu sei un Malfoy anche se ti chiami Granger. Ora racconta cosa è successo da demotivarti così.»
scop sembra esser sempre piu emotivo ed empatico , e si forse in lui sta uscendo fuori il sangue materno
«Ho seguito l'istinto, ma forse non ho l'animo serpeverde che pensavi tu. Alla stazione d'impulso ho abbracciato papà» Disse il ragazzo come se avesse appena confessato un omicidio.
Scorpius capì il motivo di tanto turbamento, sicuramente il padre non aveva gradito quel gesto in pubblico. «Ha reagito molto male?»
Altair annuì con il capo. «Mi ha sgridato, dicendo che so benissimo quanto lui odi questi gesti in pubblico.»
«Vado a svegliare la mamma e le dico tutto, così vengo ad aiutarti!» Propose il ragazzo.
E si il primo impulso e di dire tutto ed aiutare il fratello
«No, per favore non lo fare Scorpius. Me la posso cavare per qualche giorno. Non sappiamo se riusciremo a far tornare mamma e papà insieme. Vedi al mio rientro papà mi ha presentato una donna. Se non riuscissimo a farli riappacificare questi potrebbero essere gli unici momenti che passeremo con loro, non voglio che li sprechi perché io sono un incapace!»
«Tu non sei un incapace. Non hai mai conosciuto papà, se non per pochi attimi quando eri in infermeria. È normale che d'istinto tu lo abbia abbracciato. Raccontami della donna invece, papà non me ne ha mai presentata una. Pensi che sia una cosa seria?»
e si la donna sembra preoccupare entrambi mai dra aveva presentato una donna l figlio prima ed è normale che ora essi la vedano come in elemento da eliminare per la riuscita del loro piano
«Ho indagato con nonna e pare che sia la figlia di amici del nonno. È una donna molto giovane, avrà sui vent'anni, ed è bella. Ma c'è qualcosa che non mi piace nel suo modo di fare, guardava papà come se fosse un affamato davanti ad un succulento spezzatino. Secondo me non è sincera.»
«Papà non mi ha detto nulla via lettera. Dobbiamo farla scappare Altair, è meglio che venga a darti una mano.»
«Non se ne parla, per qualche giorno la terrò a bada e se la situazione dovesse peggiorare ti manderò un gufo in codice per poterci sentire di nuovo via camino.» Disse risoluto il ragazzo.
Prima di salutarsi gli raccontò anche il resto della sua nefasta prima giornata a casa del padre, dalla sua prima smaterializzazione al duello con il nonno. Anche Scorpius lo aggiornò sui discorsi fatti con la madre e sul suo tentativo di scoprire qualcosa sulla separazione dei genitori.
«Altair, se non vuoi vedere di nuovo arrabbiato papà non chiedergli nulla della mamma, è un argomento molto delicato.» Gli consigliò il fratello. «E non abbracciare nessuno...»
«D'accordo, buonanotte Scorp» Gli disse prima di gettare della cenere sul fuoco magico per interrompere la comunicazione.
i due hanno deciso di sentirsi in seguito
Il mattino seguente Draco accorgendosi che, all'alba delle nove, Scorpius non accennava a scendere decise di andarlo a svegliare. Entrò nella sua stanza senza bussare e sedendosi sul letto gli accarezzò la fronte per destarlo. «Ehi campione, non è ora di svegliarsi?»
Altair si passò una mano sulla faccia stropicciandosi gli occhi. «Papà, come mai mi svegli così presto? È successo qualcosa?» Chiese sbadigliando.
«Presto? Scorpius, sono le nove passate... A che ora ti sei addormentato ieri sera?» Lo fissò serio.
«Le nove? Non pensavo fosse così tardi. In effetti ieri ho fatto fatica ad addormentarmi. Mi vesto e scendo subito.» Disse il ragazzo alzandosi dal letto.
«Ok mettiti una tuta per giocare a Quidditch perché ho una sorpresa. Ti ho iscritto ad un corso estivo. Le lezioni saranno tutti i sabati, nella prima parte della giornata farete degli allenamenti solo voi ragazzi, mentre nel pomeriggio i genitori che vogliono possono partecipare anche loro all'allenamento giocando un'amichevole. Ti andrebbe di giocare col tuo vecchio, campione?»
Altair era fuori di se dalla gioia, poter passare del tempo con suo padre, giocare con lui, era un sogno. Un ricordo che avrebbe potuto conservare per sempre nel suo cuore.
«Grazie papà, questo è il miglior regalo che potessi farmi, non vedo l'ora di giocare insieme a te.» e si dra non puo sapere di aver esaudito uno dei piu grandi sogni del figlio
L'uomo sorrise alle parole del figlio. «Perfetto, scendi a far colazione che fra un'ora dobbiamo essere al campo.»
Al piano di sotto Narcissa stava facendo colazione quando vide entrare suo figlio, in tenuta da Quidditch, con il sorriso sulle labbra. «Dal tuo abbigliamento deduco che oggi non andrai al Ministero. Vai a fare qualche tiro con Blaise e Theo?»
«No, ho iscritto Scorpius ad un corso di Quidditch. Al mattino si allenano solo i ragazzi e noi stiamo lì a guardarli mentre al pomeriggio si gioca un'amichevole a cui possiamo partecipare anche noi. Mi è sembrata un'idea carina... Il corso lo tiene Oliver Baston, il portiere della Nazionale Irlandese» Disse euforico.
«Mi sembra una bella idea» Commentò la donna «posso chiederti solo un favore Draco?»
L'uomo vedendo la faccia preoccupata della madre si fece attento«Ditemi madre»
«Andateci via camino. Vedi Scorpius mi ha chiesto di non dirti nulla perché era mortificato, ma ieri la smaterializzazione lo ha fatto sentire male. Non vorrei che la cosa si ripetesse oggi, specialmente visto che potrebbe incontrare qualche compagno di scuola a questo corso.»
L'uomo la guardò scioccato. Il giorno prima era troppo infastidito dal gesto del figlio per rendersi conto che si era sentito male. «Strano, pensavo si fosse abituato ormai; non è la prima volta che lo smaterializzo...»
«Si, forse è solo ancora un po' debole vista la recente broncopolmonite.»
«Hai ragione, questa malattia lo ha reso più delicato sia fisicamente che emotivamente. Bisognerà essere più pazienti con lui.»
«Ecco cerca di non dimenticarlo, figliolo» Replicò con stizza Narcissa.
e si perfortuna ci sono le nonne ! altrimenti dra non saprebbe a chi rivolgersi per parare ai suoi involontari errori
Anche Scorpius quella mattina aveva faticato ad alzarsi. «Altair, tesoro, devo andare al lavoro ma se non hai voglia di venire con me posso chiedere alla signora Mills di stare con te.» Disse Hermione entrando nella stanza del figlio.
«Mamma ormai sono grande per la babysitter e comunque preferisco venire con te.» Rispose il ragazzo alzandosi dal letto.
«Ieri ho detto che stai crescendo ma non sei abbastanza grande per star solo Altair. Comunque se vuoi venire con me sarà meglio che ti prepari in fretta devo essere al lavoro al massimo fra un'ora»
Hermione aveva riflettuto tutta la notte sui discorsi fatti con il figlio poche ore prima. Si era convinta che il ragazzo avesse bisogno di parlare con un uomo dei cambiamenti che stavano avvenendo nel suo corpo. Per questo motivo Altair aveva pensato tanto al padre, voleva qualcuno con cui parlare e logicamente era imbarazzato a fare quei discorsi con lei che era una donna. Il problema era che lei non aveva amici maschi a cui poter chiedere un simile favore. L'unico uomo con cui la donna aveva a che fare quotidianamente era Alain Dubois, il primario del suo reparto. Era restia tuttavia a chiedergli aiuto, sebbene dal punto di vista professionale il medimago fosse molto stimato. Hermione aveva avuto qualche incomprensione con lui quando, undici anni prima, era andata a lavorare lì.
ai sembra che anche Scorp dovra occuparsi di un possibile spasimante indesiderato e sconosciuto
Dopo aver lasciato Draco e Scorpius, Hermione aveva preferito trasferirsi a vivere fuori dall'Inghilterra. Aveva paura che il marito non si sarebbe dato per vinto con facilità e trasferirsi era l'unica soluzione per non rischiare di rivederlo.
Andò a vivere a Parigi, sperando di trovare un posto in qualche ospedale magico. Non aveva voluto portare via nulla da casa Malfoy, ne soldi e nemmeno i gioielli che Draco le aveva donato ed era rimasta praticamente senza soldi.
Dopo circa un mese dal suo arrivo in Francia le era stato offerto un posto come tirocinante presso il reparto magipediatrico dell'ospedale Sant Antoine e la donna aveva accettato con entusiasmo. Lo stipendio le permetteva di vivere in un piccolo appartamento nella periferia di Parigi. La casa non era nel quartiere magico ma nel condominio c'era una Magonò che avendola riconosciuta come “l'eroina della seconda guerra magica” si era offerta di aiutarla con Altair.
Essendo sempre stata riservata Hermione aveva evitato di dire all'ospedale che aveva un figlio. Le madri single, specialmente se avevano solo ventun anni, non erano ben viste nella comunità magica e lei non voleva essere oggetto di pettegolezzi.
Fin da subito si era però accorta che il primario del reparto aveva per lei delle “attenzioni “ non richieste. Alain Dubois era un attraente giovane primario. Aveva solo trent'anni ma rivestiva già una posizione così importante. Tutte le donne che lo conoscevano gli ronzavano intorno. Era molto alto con un fisico atletico, gli occhi verdi e i capelli corvini incorniciavano un volto d'angelo. Con un aspetto così sia le infermiere che le madri dei pazienti giravano attorno all'uomo come fossero api intorno al miele, tutte tranne che Hermione. Nonostante fosse molto attraente,infatti , alla donna non piaceva. Lo trovava troppo borioso, pieno di sé e fin troppo consapevole della sua bellezza. E poi il solo fatto di aver dovuto lasciare Draco non significava che lei avesse smesso di provare amore nei suoi confronti.
Il primario si comportava in maniera poco professionale. Dopo che lei aveva rifiutato parecchi inviti a cena l'uomo aveva adottato dei metodi più subdoli per attirare l'attenzione della giovane grifona. Molto spesso durante il giro visite le metteva una mano all'altezza della zona lombare con la scusa di guidarla verso un paziente o le arrivava da dietro cingendole i fianchi per mostrarle una procedura. Hermione, non potendo permettersi di licenziarsi, aveva deciso di chiedere un colloquio informale con il medico per cercare di fargli capire che le sue attenzioni non erano gradite.
Quando la donna aveva insinuato che lui avesse interesse per lei, il primario era scoppiato a ridergli in faccia liquidando la faccenda con una frase sprezzante. «Signorina Granger, non si monti la testa per favore. Anche se qualche anno fa era molto famosa per me lei è solo una tirocinante, e nemmeno tra le più dotate aggiungerei. Quello di cui mi ha appena accusato è falso e offensivo. Io volevo solo insegnarle, non certo portarla a letto»
Per i sei mesi successivi ad Hermione erano stati affidati sempre meno compiti importanti e il suo lavoro era più simile a quello di un'inserviente. Oltre a questo faceva solo turni di notte non potendo più passare molto tempo con il figlio. Snervata da quel trattamento la giovane donna aveva trovato un altro lavoro, un posto da infermiera presso una piccola clinica fuori Parigi. Lo stipendio era la metà di quello che riceveva all'ospedale ma i turni erano molto flessibili e le avrebbero permesso di passare del tempo con il figlio. Hermione andò quindi a presentare le sue dimissioni al primario.
«Buongiorno signorina Granger. Ci sono forse altre situazioni che ha frainteso e che vorrebbe portare alla mia attenzione?» Chiese Alain in tono arrogante.
«Buongiorno Dottor Dubois. Veramente sono venuta a presentare le mie dimissioni...» Rispose la donna mantenendo alto il suo sguardo.
«Dimissioni? Non capisco perché signorina Granger. Questo è tra i più prestigiosi ospedali magici specializzati in pediatria, non penso possa trovare posto migliore per imparare.»
«Ha ragione e le sono grata per l'opportunità che mi ha dato, ma i ritmi troppo serrati a cui vengo sottoposta mi impediscono di passare tempo con mio figlio. Per me lui ha la priorità e se questo significa rinunciare alla mia carriera è un sacrificio che sono ben lieta di compiere.»
«Lei ha un figlio? Ma nella sua cartella non risulta che sia sposata. Io non lo sapevo...» Rispose stupito il giovane primario.
«No, infatti non sono sposata. Sono una giovane madre single... Essendo giovane avevo paura di essere oggetto di pettegolezzi per la mia condizione, per questo motivo ho preferito che la notizia non si sapesse.»
«Hermione» Disse l'uomo addolcendo il tono. «Forse al nostro ultimo colloquio sono stato un po' ingiusto nei suoi confronti. Io la considero una valente tirocinante e mi dispiacerebbe perderla per un fraintendimento. Adesso che conosco la sua situazione vorrei aiutarla. Faccia un ultimo tentativo prima di licenziarsi, le cambierò i turni in modo che siano più flessibili e potrà usufruire del nostro asilo interno in modo da passare ogni momento libero con suo figlio. Possiamo metterci una pietra sopra e ricominciare da capo?» Concluse tendendogli la mano.
La donna decise di accettare e da quel giorno non aveva avuto più problemi con il primario del reparto. Non aveva più superato il confine, limitando le sue avance a qualche sporadico invito a cena che lei cortesemente rifiutava. Dal punto di vista formativo invece quell'uomo le aveva insegnato molto.
Ai e ti pareva poverina un pervertito doveva trovare! Per fortuna che dietro quell’aria poco rassicurante si celasse invece un omo almeno apparentemente a modo e che saputo la verita si era rivelato migliore del previsto
Alain Dubois era un celebre magipediatra che le aveva insegnato molto era forse la persona più indicata a cui rivolgersi per cercare di aiutare Altair, pensò Hermione tornando al presente.
Quando la donna aveva chiesto il suo aiuto per la spinosa situazione con il figlio il medico era stato più che felice di esserle utile.
speriamo che non faccia questo con secondi fini poco puliti. Non conosce il forte senso di protezione , possesso e gelosia dei malfoy che sono certa che scorp non esiterà a mettere in campo il suo lato serpentesco per tenersi vicina la madre e lontano l’imprudente
Arrivati in ospedale erano andati insieme nell'ufficio del primario e l'uomo aveva chiesto alla donna di prendere la cartella di un paziente in modo da poter essere lasciato solo con il giovane Granger.
«Allora Altair, come è andata la scuola quest'anno?» Chiese Alain per rompere il ghiaccio.
Scorpius era perplesso, il fratello non gli aveva detto che sua madre fosse così in amicizia con il medico che dirigeva il reparto. «Abbastanza bene direi.» Rispose neutro.
«Sei fortunato ragazzo, l'Accademia di Beauxbatons è frequentata per un buon settanta per cento da ragazze. Chissà quanti cuori avrai spezzato quest'anno...» Disse allusivo
«Per il momento sono più interessato al gioco del Quidditch che alle ragazze, e purtroppo la mia scuola non tiene molto in considerazione questo sport.»
«Questo è vero. Ma vedrai che fra un paio d'anni la penserai diversamente ragazzo mio.
Sai penso che adesso tu sia un po' confuso, senti il tuo corpo cambiare e diventare più adulto. La tua voce diventa più profonda e anche se per ora ti vien difficile crederlo questi cambiamenti sono normali..»
Scorpius non aveva capito molto del discorso che quell'uomo gli aveva fatto ma per educazione rispose. «Sicuramente è come dice lei» e si il discorso è talmente vago che on viene neppure capito anche perche la mente del ragazzo è altrove e sta credo giustamente cercando di capire l’uomo che ha difronte e come considerarlo
«Dammi del tu figliolo, chiamami Alain. Ora voglio che tu sappia che qualsiasi dubbio tu possa avere sui cambiamenti che stanno avvenendo in te, io sono qui, disponibile ad aiutarti e a rispondere alle tue domande. Non sentirti in imbarazzo, io sono un medico e qualunque domanda tu mi faccia non mi scandalizzerò.» Disse l'uomo sicuro di sé.
Scorpius capì che dietro tutto quel discorso ci doveva essere sua madre. Probabilmente aveva frainteso il discorso che avevano fatto la sera precedente. «La ringrazio Dottor Dubois, lo terrò a mente. Ora vado nello studio di mia madre, sicuramente lei avrà da lavorare e io non voglio disturbarla.»
«Certo Altair, ma prima che tu vada posso farti una domanda?»
Scorpius si voltò e annuì con la testa. «Certo mi dica pure» Disse cortese.
ma credo che s sapesse la domanda tutta la sua cotesia andrebbe alle ortiche!
«Sai, mi piacerebbe portar fuori tua madre una sera. Vorrei sapere quali sono i suoi gusti, cosa le piace fare. Vorrei farle passare una bella serata.» Chiese innocente.
Che faccia tosta aveva quel tizio. Scorpius, seguendo il retaggio serpeverde paterno, decise di dare una piccola lezione a sua madre per aver fatto delle confidenze cosi personali a quell'uomo cosi viscido. Forse al tempo stesso sarebbe riuscito ad allontanare il bel primario dalla sua famiglia
.e si ti pareva se non agiva da serpe e da malfoy di certo suo padre sarebbe stato piu che concorde con lui e fiero , sempre difender cio che è di famiglia
«Beh se vuole fare veramente colpo» Disse ammiccando. «Dovrebbe portare mia madre a fare una bella passeggiata al chiaro di luna, a bordo di una scopa. Sono sicura che impazzirà per una serata cosi.»
Dio periamo ce sappia che la madre odia volare , se no dopo questa mi sa che le cose andranno spero meglio per la serpe
«Grazie per la dritta ragazzo. Spero di riuscire a convincerla, è sempre così impegnata.»
«Ci metterò una buona parola. Potrebbe invitarla stasera... Ma mi raccomando non le dica cosa vuole fare, mia madre adora le sorprese.» Rispose angelico.
altro tranello herm è una che preferisce saper sempre tutto ed avere tutto sotto controllo per poter evitare cosi i possibili guai o difficoltà . di certo questo appuntamento se mai ci sarà resterà nella storia
Draco e Altair arrivarono al campo appena in tempo per partecipare al primo allenamento. Il giovane pozionista andò a sedersi sugli spalti con gli altri genitori. Poco dopo arrivarono anche i coniugi Potter che si posizionarono non molto distante da lui.
to potter e malfoy nello stesso posto questa si che è bella speriamo che non distruggano nulla
Altair si stava cambiando negli spogliatoi quando da dietro arrivò James. Il giovane Potter aveva assistito all'incontro tra Draco e il figlio e quella scena l'aveva insospettito
.to forse james ha un cervello e chissà che magari gli sia rimasto pure dei neuroni in grado di ragionare da soli, sembra che abbia saputo vedre oltre l’apparenza spero che sia un dono uneredita della nonna paterna Lily
Essendo la stanza deserta decise di fare una prova. Prese una Pluffa e lanciandogliela addosso urlò: «Altair, spostati». Il giovane sentendosi chiamare si spostò di lato come il grifone gli aveva detto e questo fu per James la conferma alla teoria che si era fatto in testa.
«Lo sapevo che non poteva essere Malfoy ad abbracciare in quel modo suo padre. Uno come lui non si comporterebbe mai così.» Esultò saccente il giovane grifone
.e si sembra che potter abbia fatto centro ma la cosa come andra a finire
Altair si voltò e guardando in volto l'ex compagno di Casa si sentì divorato dalla rabbia. Per lui era solo un gioco, una teoria da confermare. «Potter ma tu sei proprio suonato. Tu non ti sposteresti se sentissi qualcuno che ti urla in uno spogliatoio deserto? A che cosa cercavi la conferma grifone? E perché mi hai chiamato con il nome del francese?» Disse il ragazzo cercando di imitare il modo sprezzante con cui gli parlava Scorpius all'inizio.
«Bella imitazione ma non ci casco. Tu sei Altair! Quello che vorrei sapere è perché sei arrabbiato con me, solo perché ti ho riconosciuto?
»ma sta volta la recita sembra esser caduta ancor prima di iniziare forse , il grifone vuole saper il motivo dell’astio , in cuor suo non ha nulla contro Alt
Altair Imitando il tono di voce di James ripeté quello che il ragazzo aveva detto qualche istante prima. «Lo sapevo che non poteva essere Malfoy ad abbracciare in quel modo suo padre. Uno come lui non si comporterebbe mai così...» Riprendendo il suo tono di voce abituale aggiunse: «E hai pure il coraggio di chiedermi perché sono arrabbiato? Parli di Scorpius come se fosse una bestia che non può provare sentimenti. Comunque hai torto James perché io sono un Malfoy, anche se posseggo meno sangue freddo del mio gemello.»
la rabbia e il desiderio di difender il fratello dai soliti insulti e pregiudizi fanno si che Alt riveli al nemico la verità ossia il legame con il gemello
«Gemello? Ma che stai dicendo Altair? Tu non puoi essere il gemello di Malfoy!» Rispose incredulo il giovane grifone.
Il potter sembra incredulo e non immagina neppure le parole che sentirà dopo che di certo gli fanno abbassare le penne
«Scorpius! Si chiama Scorpius! Invece è vero, siamo gemelli. Mia madre è la donna che ha abbandonato Scorpius, sai quella per cui tu lo prendevi in giro l'anno scorso! È anche l'amica dei tuoi genitori che mi hai indicato nella foto a Grifondoro» Disse Altair sempre più livido di rabbia.
e cosi la verità è alfine svelata cosi anche la nuova generazione può finalmente comprendere la portata dei legami del passato e il peso che una scelta e una frase sbagliato hanno avuto su un legame che avrebbe dovuto esser indistruttibile
James era senza parole.«Io non lo sapevo, io non volevo prenderlo in giro Altair, devi credermi. Ti prego scusami!» Farfugliò in preda al panico.e i pareva che non incominciava a friganare come un moccioso, speriamo che il sangue granger abbia la meglio e possa magari sancire una vera amicizia
«Non è a me che dovresti chiedere scusa James» Rispose calmandosi. «Lo abbiamo scoperto quando ci hanno messo in isolamento» raccontò il ragazzo. «Abbiamo deciso di scambiarci il posto. Sai io volevo tanto conoscere papà e Scorpius voleva incontrare la mamma. Manterrai il segreto James? Per favore ho passato così poco tempo con lui, mi darai il modo di conoscerlo?»
e si è strano ma un malfoy ha appena chiesto un favore ad un potter , si è messo nelle mani del nemico , una mano è nuovamente tesa e stretta segno e patto di un amicizia piu solida . e cosi Alt ha trovato degli alleato nella persona piu impensabile un potter
Erano entrambi seduti su una panchina dello spogliatoio e James allungò una mano stringendola in quella di Altair. «Puoi contare su di me..» Stava per aggiungere “Altair” quando videro sulla soglia i loro padri. Non vedendoli uscire dallo spogliatoio sia Draco che Harry si erano preoccupati che i loro figli avessero ricominciato a picchiarsi.
«Tutto bene ragazzi?» Disse Harry dirigendosi verso di loro.
Altair guardò il padre, per fortuna sembrava che gli adulti non avessero sentito il resto del loro discorso. «Si signor Potter. Io e James dovevamo chiarire una cosa. »
«Infatti! Ci vediamo in campo Scorpius» Aggiunse James prima di uscire dallo spogliatoio seguito dal padre.
«Sicuro che vada tutto bene Scorpius?» Domandò Draco quando furono soli. «Sembravate impegnati in un discorso molto serio...»
« Va tutto bene davvero. Adesso è meglio che vada in campo. Non vorrei perdermi tutto il corso.» Aggiunse avviandosi all'uscita.
«Posso sapere di cosa parlavate?» Chiese nuovamente Draco insospettito dall'atteggiamento evasivo del figlio.
«No! Sono cose nostre papà.» Rispose risoluto il ragazzo prima di scomparire dalla sua vista per entrare in campo.
E si i padri temevano che si fossero picchiati o altro invece li trovano tranquilli sereni a parlare stranamente complici cosa che ovviamente credo rallegri harry che vede in questo forse la fine dell’odio tra le case e sorprende invece dra insomma l’ultima volta si erano presi a schiantesimi invece ora parlavano come se fossero amici da sempre
E ti pareva che non si poteva stare in pace. Speriamo che ora james abbia aperto per benino gli occhi e si chiuda un po le orecchie rispetto alle parole di ron ed impari ad usare un po quel poco di cervello che ha ereditato dalle nonne
Dopo una mezz'ora arrivarono anche Ron e suo figlio Hugo. Il ragazzo non era ancora riuscito ad entrare a far parte della squadra di Grifondoro e suo padre pensava che quel corso gli sarebbe tornato utile per la futura selezione. L'ex portiere di Grifondoro si scusò con Baston per il ritardo dicendo che era stato trattenuto al lavoro. L'unica occupazione di Ron era dare una mano saltuariamente in una delle filiali dei “Tiri Vispi Weasley”, quindi quella scusa risultò poco credibile.
E ti pareva neppure un lavoro ha sto scansafatiche , e poi predica ! ma i pantaloni e i soldi chi li porta a casa? Non dirmi che dipende ancora da mammina e da paparino?
Nonostante questo fu permesso a Hugo di frequentare il corso e Ron andò a posizionarsi sugli spalti accanto a Harry e Ginny.
«Ciao ragazzi. Certo che vi siete scelti una zona degli spalti veramente mal frequentata, si respira odore di Mangiamorte» Esordì il rosso con aria schifata
«Ron, sei veramente ridicolo! Hai trentadue anni suonati e ti comporti ancora come un bambino. Finiscila per favore.» Rispose Ginny vedendo che a suo marito stavano saltando i nervi.
ma che domande l’età di ron è quella di un bambino di tre anni , alla faccia dell’eta anagrafica! Non è cresciuto e mai lo farà. Perche non ha altri argomenti che quello , un pregiudizio vecchio e decisamente falso. Se io fossi harry gli direi una bella parolina
«Stai zitta Ginny, non impicciarti in cose che non ti riguardano» Rispose il grifone mentre le orecchie gli diventavano dello stesso colore dei capelli.
Harry fece segno a sua moglie di non dargli ulteriormente corda, ma il rosso non aveva intenzione di stare zitto. «Caro cognato, ho saputo che hai aiutato quella Mangiamorte di Lady Malfoy ad andare a Hogwarts a trovare il nipote.»
e si gli fa comodo ricordarsi la parentela con harry , che credo sia poi alla base della sua fama , perche per il resto non ha alcun meritoe si ron non ha proprio cervello ! mai insultare la famiglia in presenza di dra che avrebbe già parecchie cose da far scontare al rosso senza che lui aggiunga ulteriore carne al fuoco!
Draco a meno di un metro di distanza fumava di rabbia. Quel pezzente aveva una nocciolina al posto del cervello. Avrebbe dovuto farlo fuori quando aveva ferito Hermione.
«Non sono affari che ti riguardano Ron» Sibilò l'Auror sempre più spazientito.
«Invece lo sono Harry! Mio figlio frequenta quella scuola e io non tollero che una schifosissima Mangiamorte sia libera di circolare indisturbata.
»ma l’unica cosa che deve fare è stare zitto e chiedre scusa per ogni maldicenza , bugia ed odio che ha seminato
«Era sotto la mia sorveglianza e in ogni caso Lady Malfoy non è un pericolo per nessuno»
«Beh se lo dici tu... Per fortuna comunque è rimasta così poco da non poter fare danni! Ho saputo della scenetta pietosa che ha fatto il figlio del Mangiamorte ieri in stazione... Quel ragazzo è solo un debole, secondo me quella sgualdrina di sua madre si era già resa conto di che pasta è fatto quando ha deciso di abbandonarli» Ghignò maligno.
Ma io sto qui lo fulmino tenetemi o lo schianto e poi lo faccio rinvenire e vado avanti a vita , l’unico pericolo per il mondo è lui e la sua lingua e cervello ritardato . sempre pensato che non fosse figlio di molly e artur ! come può un uomo anche se respinto poter odiare tanto la donna che diceva di amare da chiamarla in quel modo vergognoso . e credo che se harry non avesse avuto già la voglia di chieder scusa ad herm lo farebbe adesso . finalmente harry ha capito chi sia veramente il rosso e troppo tardi ha compreso a quale amico ha dato retta ossia a quello sbagliato. E deve stare attento il rosso li non cè solo un dra che sembra morire dalla voglia di estrarre la bacchetta che gli prude come le mani , ma cè pure il figlio che il rosso non solo ha deriso ,ma, che ha anche costretto a crescere senza padre
Draco avrebbe voluto cancellare quel ghigno dalla faccia di Weasley ma non fece in tempo. Harry infatti, aveva già sferrato un gancio sulla mascella del cognato buttandolo a terra. «Non ti azzardare a offendere mai più Hermione o Draco o qualsiasi altro componente della famiglia Malfoy! La prossima volta potrei romperti le gambe anche se sei mio parente. Ci siamo intesi?» sibilò infervorato.
e si finalmente harry sembra essersi deciso ad esplodere e mostrare la sua rabbia , e difende , facendo capire definitivamente da che parte sta , una scelta che forse avrebbe dovuto fare prima ma che ora è sempre di piu dalla parte dell’amica e dei malfoy
Weasley con le orecchie sempre più rosse e il sangue che gli usciva dalla bocca piagnucolò in direzione della sorella. «Ginny, non gli dici nulla?»
e si adesso che ha perso l’appoggio incondizionato di harry su cui tanto contava ed andava fiero osa rivolgersi alla sorella dopo averle urlato dietro , tipico atteggiamento di uno che da solo non sa camminare ne stare in piedi dritto, che non sa affrontare il peso delle sue parole. Non ha il coraggio di assumersi da solo il peso delle sue responsabilità
La rossa sfoderò un sorriso che avrebbe fatto invidia ad una serpeverde. «Tesoro, avresti dovuto mirare più in alto, così gli rompevi il naso... Ronald scusa, ti dispiacerebbe spostarti qualche metro più in la? La tua puzza di vigliacco mi fa venire il voltastomaco!»
brava gin tipica risposta da serpe mancata! Sembra che ormai ron abbia perso l’appoggio dei potter al gran completo senior e juniores infatti stanno cercando di riavvicinarsi ai malfoy e magari perché non ottenerne pure il perdono
Il rosso sgranò gli occhi incredulo e si spostò in fondo alle gradinate senza dire una parola. Per fortuna i ragazzi non avevano visto nulla dello scontro tra i genitori.
be di certo per ron è una fortuna perché Alt potrebbe aver appreso ed ereditato dalla madre la sua abilità sia con la bacchetta sia con le mani
Draco fece un cenno di ringraziamento ai coniugi Potter, che ricambiarono con un sorriso. Forse aveva finalmente capito cosa ci trovasse Hermione in quella coppia di grifondoro.
E si forse anche se m lentamente i pregiudizi e le incomprensioni del passato si stanno lentamente risanando
Nella partita del pomeriggio i ragazzi furono divisi in due squadre. Da una parte c'erano Draco e Altair con altri tre ragazzi e due genitori. Altair giocava nel suo ruolo di cercatore mentre il padre giocava come cacciatore. L'altra squadra era quasi tutta composta dalla famiglia Potter/Weasley. Baston, non sapendo nulla del litigio avvenuto al mattino, aveva pensato gli avrebbe fatto piacere giocare tutti insieme. In porta c'era Ron, mentre Hugo copriva il ruolo di battitore. Harry e Ginny giocavano come cacciatori e James ricopriva il suo ruolo abituale di cercatore. L'atmosfera era abbastanza distesa, sia Draco che Harry infatti si lanciavano battutine leggere, ben diverse dagli insulti che erano soliti gridarsi durante le partite a scuola. James e Altair girovagavano insieme nella parte alta del campo scherzando insieme. Altair adocchiò il boccino e si lanciò al suo inseguimento con il grifone alle calcagna. Draco ed Harry seguivano gli inseguimenti dei loro figli con sguardo rapito. Hugo si lanciò anche lui all'inseguimento dei due ragazzi e quando fu vicino alla scopa di Altair la colpì forte con la mazza, sperando di far perdere l'equilibrio al ragazzo. James notando quello che stava facendo il cugino lo spinse per allontanarlo dal giovane Malfoy. Hugo, poco esperto nel volo con la scopa perse l'equilibrio cominciando a precipitare. Solo l'intervento rapido di Draco che lanciò l'incantesimo “Arresto Momentum” impedì al giovane Weasley di schiantarsi a terra.
E si fino a quel momento la partita sembra andare tutto bene e regolare fino a che hugo tale figlio di suo padre demente tento di fare cadere scorp solo per poi dover rischiare lui stesso il volo a causa della presenza di james che ha protetto il nuovo amico. Dra avrebbe potuto stare fermo ,ma , si è dimostrato migliore di ron salvandogli il figlio
La partita venne interrotta da Baston e Ron livido di rabbia aveva cercato di addossare la colpa per la caduta del figlio al giovane Malfoy. Ma Baston aveva visto tutto. «Ho visto tutto Ron e se Hugo fosse caduto la colpa sarebbe stata solo sua. Ha cercato di far cadere Scorpius dalla scopa e James ha cercato di allontanarlo, per questo è caduto.» Ron lanciò uno sguardo truce al nipote.
E si per una volta un arbitro senza paraocchi e senza pregiudizi , insomma un arbitro neutrale e giusto, sembra che anche james abbia deciso finalmente come i suoi di usare il cervello con cui è nato , e si i potter ora sono fuori dalla portata delle lamentele di ron che non intende ne ringraziare ne tanto meno chiedere scusa
«E dovresti ringraziare Draco per aver arrestato la caduta di tuo figlio» Aggiunse l'istruttore pacatamente.
«Non ringrazierò mai un Mangiamorte» Sentenziò il rosso livido di rabbia.
«Perfetto, non ti posso obbligare, tuttavia non voglio nel mio corso giocatori scorretti quindi tu e tuo figlio non siete più graditi. Manderò anche un gufo alla professoressa Mc Granitt sconsigliandole caldamente di far entrare Hugo in squadra l'anno prossimo» Rispose Oliver in tono tranquillo.
E si ogni sogno di poter ricalcare le orme del padre nello sport sono vane , meglio mille volte meglio non credo che min avrebbe gradito ne approvato un comportamento simile , e invece credo che sil sarebbe felice per la nuova piega presa dalla situazione
Harry mise una mano sulla spalla del figlio dicendogli: «Non ti sentire in colpa James. Hai fatto la cosa giusta»
Dopo essersi cambiati Draco e Altair andarono a salutare Baston. «Bellissimo corso Oliver, sono felice di aver iscritto Scorpius.»
«Ti ringrazio Draco. Sono stato felice di scoprire che tuo figlio non è bravo solo a fare a botte ma anche sul campo... Ma d'altra parte anche tu ai tuoi tempi te la cavavi bene come cercatore.» Disse l'istruttore ridendo.
Ai senza volere tra una chiacchera e l’altra il segreto dei gemelli o uno di essi salta fuori il litigio! Ai tempi duri in arrivo , come risponderà Alt
Altair era diventato bianco come un lenzuolo. Draco si girò a guardarlo per poi chiedere «Botte? Di cosa stai parlando scusa?»
«Ma si, alla festa a Hogwarts di questo inverno. Tuo figlio si è messo a fare a botte con un altro ragazzo e mi hanno travolto, mi son quasi rotto un polso. So che il preside ha preso seri provvedimenti, pensavo che Silente o Piton te ne avesse parlato» Rispose Oliver bonariamente
«No, non ne sapevo nulla e mi scuso per l'accaduto a nome di mio figlio» Sibilò il pozionista molto teso.
Baston guardò Altair e sussurrò. «Scusa, non volevo metterti nei guai ragazzo» Salutando padre e figlio che se ne andavano li invitò a tornare il sabato successivo per il secondo incontro.
Draco tornati dall'allenamento si chiuse nel suo studio con il figlio. «Ho detto a nonna di non aspettarci a cena. Adesso tu ed io non ci muoveremo di qui fino a quando non mi avrai raccontato cosa è successo quest'anno a scuola, e per quale motivo ne il preside ne Severus mi hanno chiamato per informarmi di quello che combinavi.» Disse il giovane pozionista sedendosi sulla sua poltrona. Aveva in mano un bicchiere di whisky che sorseggiava con studiata lentezza. A guardarlo sembrava la persona più tranquilla del mondo. Ma è quando un malfoy sembra tranquillo che iniziano i guai è come una serpe che è pronta ad attaccare
Altair guardando l'atteggiamento del padre si ritrovò a pensare che forse aveva sbagliato lavoro. Sembrava del tutto a suo agio nei panni di Auror ad interrogare sospettati.
L’unica via è la verità magari un po modificata ma la verità!
«Quello che ti ha detto l'istruttore è vero» Disse abbassando lo sguardo. «Durante una festa a scuola ho fatto a botte con un ragazzo, e nella confusione siamo finiti addosso a Baston buttandolo a terra.»
«E mi spieghi come mai nessuno mi ha avvertito? Chi era il ragazzo con cui ti sei picchiato? Di nuovo Potter?» Gli chiese a raffica il pozionista
«No, non era James. Mi sono picchiato con un ragazzo che era in visita a Hogwarts, sai per le amichevoli di Quidditch. Quando siamo stati portati in presidenza il preside mi ha detto che ti avrebbe chiamato. Volendo creare un clima di amicizia tra le scuole però ha dato un'alternativa a me e al ragazzo straniero. Siamo stati messi in isolamento insieme per il resto dell'anno e in cambio il preside e il professor Piton hanno accettato di non dirti nulla.»
«Mi stai |