Recensioni per
Between Heaven and Hell
di Feanoriel

Questa storia ha ottenuto 108 recensioni.
Positive : 107
Neutre o critiche: 1 (guarda)


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Recensore Junior
12/10/15, ore 22:08

Che dire....ho gli occhi a cuoricino!!! Capitolo bellissimo, peccato mi abbia preceduta melianar ( si mi leggo le recensioni per non sembrare ripetitiva ma inevitabilmente lo sono) e sono completamente,assolutamente d'accordo con lei :) sei stata bravissima e giuro che ad immaginarmi la scena di Maglor e Maedhros che parlano fra di loro e che successivamente abbracciano i due piccoli lasciandosi trasportare dai propri sentimenti per poco non mi ha fatto piangere come una cascata *.*(le lacrime sono scese comunque U.U era inevitabile ) .
La cosa divertente è che giusto qualche giorno fa avevo riletto "Del viaggio di Earendil e della guerra dell'Ira" al mio ragazzo e tu ,quasi telepaticamente (si come no XD) ne scrivi sopra :D!!!! Capitolo un po' più breve degli altri ma non di minore effetto ed anzi è bellissimo come pian piano Mae ( si lo so fa schifo come diminutivo ma nella mia testa lo chiamo così) sia riuscito ad aprire un minimo del suo cuore a quei due bambini(e viceversa), e come , ovviamente, hai esposto questo passaggio.
Un altra cosa che ho adorato è che hai citato Andreth ed Aegnor di cui ho amato profondamente la storia (anche se non la fine uff :(( ma veramente i personaggi di Tolkien sembra facciano a gara a chi fa la fine più orrida ) e subito mi sono venuti in mente le bellissime illustrazioni della Elena Kukanova http://ekukanova.deviantart.com/art/Something-of-Manwe-and-Ulmo-499416449 :)

Ho seguito il tuo consiglio ed ho iniziato a leggere le storie di Ghevurah :) per ora ho letto "All'alba","Tyelimalírë","Il canto del meriggio" e "O i meleth ar in îr - Sull’amore e il desiderio" e l'ho adorata <3 mi piaccciono le differenze di canon che avete scelto di seguire così come adoro il suo stile di scrittura,la psicologia dei personaggi, le descrizioni e, non meno importante, i personaggi scelti :)
Continuerò con le letture e nel frattempo aspetterò un tuo aggiornamento ;)
Per quanto riguarda la HOME invece penso di iniziare l’acquisto del terzo volume su amazon dato che non mi ha mai deluso ed il prezzo non è eccessivo :D
Grazie ancora per questa piccola chicca di capitolo :***
Yuliya

PS. Cosa stranissima…ieri mi sei stata “consigliata” su Facebook tra le “persone che potrei conoscere” XD incredibile abbiamo un amicizia in comune ;) io sono Yuliya Iskra Viola :)

Recensore Master
12/10/15, ore 13:02

Ciao tesoro.
LOL, considerando la mia lentezza e latitanza, il fatto che il capitolo sia più corto è solo un immenso vantaggio per me ^^. Che poi non è affatto corto -.-, dove lo vedi corto, devo per caso cercarti la definizione di cort-ok basta così.
Amo sempre molto le tue descrizioni iniziali dell’ambiente che circonda i protagonisti. Sono ogni volta vivide e coinvolgenti <3.
E immaginare Elrond ed Elros giocare finalmente con altri bambini è una cosa troppo puccia ^^! Peccato che anche quello sia dovuto finire. Riflessione a caso e totalmente out of topic: com’è possibile che anche Elrond abbia avuto due gemelli quando generalmente queste cose saltano una generazione o.O? Va beh. Oddio, e che bello sentirli chiamare Maehdros ‘Nelyo’, scalda il cuore. Una cosa che invece lo spezza, ma in senso buono, sono i pensieri e le preoccupazioni di Maglor, circa il futuro incerto e nebuloso dei gemelli: quando supplica Eru di non togliergli anche loro due mi stavo commuovendo. E’ straziante e bellissimo vedere quanto si sia affezionato a loro… Con questa storia stai facendo un lavorone affatto semplice o banale: stai restituendo dignità alla casata di Feanor, stai elaborando al meglio l’occasione di riscatto che i due fratelli hanno avuto. E non perdi giustamente occasione di far notare la cosa, tramite lo sguardo e i pensieri di Maglor, rivolti sia ai bambini, che all’atteggiamento di suo fratello.
Mi fai passare dall’odio verso Maedhros, per il suo comportamento sprezzante (va beh, odio giusto per dire… non riuscirei mai a odiarlo purtroppo) alla tenerezza e comprensione più profonda. Credo che le mie parti preferite nella tua storia siano i dialoghi tra i due fratelli: hanno sempre qualcosa di speciale, e sono così… intriganti, non è la parola giusta, ma è l’unica che mi viene al momento. Sono caratterialmente opposti, ma fatti apposta per integrarsi perfettamente. E le parole di Maglor, cielo Fey… io stavo piangendo. Sono così belle, vere, piene di speranza e mai ingenue. Egli è un’ancora di salvezza per suo fratello, tanto quanto lo sono i gemelli.
Ma la parte migliore di tutte è la fine, e Oh mie Valar, io voglio supplicarti in ginocchio, cara Fey di finire la fiction così çç. So che non possibile, so che Tolkien ha deciso in una maniera perversamente diversa, ma cielo, quanto mi sarebbe piaciuto se la vicenda dei feanoriani fosse finita così: con quello sguardo su Earendil, il loro antico avversario, diventato ora portatore di salvezza, e il silmaril, finalmente al sicuro, a testimonianza di luce e di pace per i secoli futuri. E ancora con lo sguardo carico di gioia dei due fratellini, che finalmente capiscono di non essere mai stati soli:” Chi amiamo non ci abbandona mai veramente, e ora lo sguardo di vostro padre veglierà sempre su di voi, fino alla fine di Arda.” Oddio che meraviglia, Fey, ti sei superata di nuovo. Non voglio affrontare quello che ci aspetta adesso çç. Accidenti a te, Tolkien çç. Perdona questa misera recensione a un capitolo tanto bello, ma non so che altro aggiungere e ho paura di rovinarlo. Mi hai emozionata da morire, sappilo. BRAVISSIMA.
Alla prossima my dear…

Benni

Recensore Veterano
11/10/15, ore 19:48

Ehi Fey! 

Rieccomi! C’è da dire che ora che hai postato un capitolo “corto” (per me è un capitolo normale, anzi, più lungo del solito, uno di 5k quasi 6k parole lol) questi capitoli sono effettivamente enormi ahahahah
Ma ce la posso fare, eh! Come al solito ho troppo da dire e troppo poco tempo per dirlo e non dire cose non mi sembra poi un compromesso accettabile.

Veniamo a noi.

La scena del coniglietto, con mamma Maglor che è troppo puccio, l’unico commento sensato che riesco a fare è: Maglor, sposami e facciamo figli e poi te ne prendi cura tu, mentre io vado a lavorare! \o/
Ehm. Immagina come sono i commenti NON sensati :D

Comunque, qui siamo in un capitolo di attesa per la partenza e si sente il contrasto tra quello che pensa Maglor, i preparativi che sta già organizzando nella sua testa, e la quotidianità a cui si sono adattati i gemellini. Fa pure strano vederli fuori e giocare addirittura con un coniglio, è come se non sentissero la guerra e il gelo che prova Maglor e i pericoli che vogliono farli spostare da un’altra parte. 
C’è da dire che in certi momenti Maglor sembra anche solo un fratellone e mi è impossibile non pensarlo con gli Ambarussa, oddio, i feels mi travolgono e mi portano via! 
E infatti poi, anche Maglor pensa agli Ambarussa, mamma mia che tenerezza! Voglio più ricordi di big bro Maglor con i suoi fratellini (voglio vederlo spupazzarsi Moryo, okay? Ma tanto tanto! E Moryo col broncio, me lo vedo proprio, awww! E le guanciotte rosse!)

E infine, Maedhros dà lezioni di scherma, olèèèè! Dai, Nelyo, vedrai che non ti si appiccica addosso come glitter la pucciosità dei gemellini, daaai, daaai, ti farà solo bene *3*
Certo, i gemellini hanno ancora timore per lui e non è che Maedhros collabori molto a sembrare carino e coccoloso come mamma Mag, che se li prende in braccio e li porta in giro e mamma mia…! Awww!
Scusami, sto delirando troppo, ma davvero amo ogni interazione tra Maglor e i gemelli, mi riempie di tenerezza e sento la tenerezza che prova lui per Elrond ed Elros. Se solo questo bastasse a guarire tutte le ferite del suo cuore :°(

Che carino Elrond racconta dei giochi di scherma che faceva con Elros e mamma Elwing che non voleva che combattessero. Povera, la capisco, già il marito va per mare, se le partono pure i figli in guerra, ha due preoccupazioni in più oltre a tutte quelle che ha e quelli in cui vivono non sono tempi tranquilli, lo hanno provato in prima persona lei ed Earendil.

Maedhros risulta brusco con i bambini e la cosa mi stringe il cuore perché non era così prima, è terribile vederlo indurito dalla guerra e dalla sofferenza e intravedere dietro quella corazza quello che doveva essere stato in tempi più felici. Cicci, abbraccia un po’ i gemellini e vedrai che starai meglio :°)
È comunque troppo carino e tenerlo vederlo insegnare ai bambini, roba che sono partecipe della contentezza e della commozione che prova Maglor a vedere la scenetta. Ed Elrond che guarda verso Maglor per chiedere conferme su Maedros? Awwwww!

I ricordi di Maglor sulla riabilitazione di Maedhros sono… tu cerchi sempre di soffocarmi a furia di feels. Lui prova a fermare il treno dei ricordi, per non turbare la pace che sembra aver raggiunto Maedhros, ma non ce la può fare e forse è pure meglio che uno di loro possa tornare col pensiero a quegli eventi. La Nirnaeth, per dire. 
Ha fatto versare a me innumerevoli lacrime leggere della Nirnaeth e soprattutto della morte di Fingon. Come se non fosse già un avvenimento abbastanza commovente e da farsi venire il naso e le guance rosse per il pianto, è bastato già leggere del sorriso di Maedhros svanire al calare dell’ascia di Gothmog (bastardoH!) per sentire il primo colpo al cuore. Tra le descrizioni del campo di battaglia e i movimenti degli eserciti, alla fine quello che torna a colpire è la descrizione che fai della morte di Fingon. Vederlo accerchiato da Balrog e ancora intento a lottare e dimenarsi, non ancora spezzato, finché cielo che orrore, non gli è stato dato il colpo finale. Hai descritto in poche parole, ma erano quelle giuste per farmi vedere ossa rotte, materia celebrale e capelli neri tra la terra dell’Anfauglith.
È stato peggio di molte fan art.

E la descrizione del dolore di Maedhros, quel dolore che non vuole uscire, che Maedhros tiene dentro e che non può sfogare in alcun modo se non uccidendo senza ragionare, come se questo potesse riportare in vita Fingon o rendergli in qualche modo giustizia.
Sarà che so come la pensi, ma ho visto un sottotono shippy che mi ha riempita ancora di più di feels, per quanto comunque non riesca a immaginare Maedhros e Fingon come coppia al di fuori delle fanfiction che li mostrano così (e lo fanno bene, perché anche quello fa tanto).

Interessantissimo il riferimento alla marcia verso Angband, con i bambini al seguito, è decisamente qualcosa su cui non mi sono fermata a pensare, ma a tutti gli effetti non avrebbe senso lasciare bambini e chi non combatte indietro, alla mercé di chiunque, e privare l’esercito della sua forza senza sapere bene cosa li aspetta non è proprio il massimo. 
Povero Maglor che guarda sempre i rimasugli di conoscenza Noldorin con una certa disperazione, mi fa sempre una tenerezza assurda e lo capisco eccome! E il suo comunicare a Maedhros che vorrebbe portare i libri con sé mi ha fatto l’effetto di un tentativo di cercare approvazione per il peso relativamente inutile che si sta portando dietro. 
Cicci, come ti ha detto Maedhros, lui capisce.

La discussione sulla spada fatta da Feanor porta ancora una volta alla luce le differenti reazioni di Maglor e Maedhros ai crimini che hanno commesso. Entrambi si sentono colpevoli e portano il peso delle loro azioni, ma Maedhros non vuole e non può dimenticare, Maglor vuole provarci. Mi fanno una tenerezza immensa e adoro questi dettagli che portano a galla contrasti tra personaggi con esperienze simili, davvero ♥

Momento di doki doki al riferimento ai viaggio di Feanor e Nerdanel, è una cosa che adoro del loro rapporto e mi fa sempre piacere trovarla in una storia, awwww! 

Dovrei aver detto tutto e ne sono molto contenta!

A risentirci,

Kan

Recensore Master
11/10/15, ore 11:53

Oddio, Fey, era una vita che non piangevo leggendo una storia. E ora sono qui con le lacrime agli occhi e mio fratello che continua a chiedere: "ma ti ho fatto qualcosa? Ma è colpa mia?" Tenero lui, e vagli a spiegare che ho letto un capitolo di una storia bellissima che... Oddio, help. Devo riordinare le idee. Ok. Ci provo. Non aspettarti niente di sensato, perché davvero, era tanto che una storia non mi lasciava così e ne sono felicissima, anche se mi hai spezzato il cuore.
Ugualmente provo a partire dall'inizio... Tu sai che avrei voluto vedere di nuovo gli Haladin, ma mi avevi preparata e quindi non mi lamento XD. E devo dire che non mi ha fatto nemmeno troppo effetto vedere i gemellini tanto cresciuti... Avevo paura che fossero già uomini fatti e invece hanno solo dodici anni, meno male! E mi sa che Kano condivide con me il sollievo XD. E a proposito dei gemelli, sono tenerissimi quando chiamano Maedhros Nelyo (mai in sua presenza, sia chiaro!) e si preoccupano per lui... Li avrei abbracciati. E questo è solo il primo abbraccio del capitolo.
E no, Nelyo, la scusa della caccia con una mano sola non funziona, sai? Sei uno dei più valenti tra i guerrieri Noldor e poi dici di non saper prendere due pernici? Dai, e dillo che avevi bisogno di startene per i fatti tuoi. Ma no, non lo dirà mai. E va bene così. E a proposito, mi piace, ancora una volta, come sia tutto graduale... I gemelli all'inizio non vanno direttamente da Kano a mostrare le loro perplessità, ma prima si consultano tra loro... Nonostante gli vogliano un gran bene, forse ancora un'ombra di diffidenza si coglie. E lo stesso vale per Nelyo... Lui vuol bene ai gemellini e loro vogliono bene a lui, ma senza troppe dimostrazioni d'affetto, anzi, si avverte tutta la diffidenza reciproca, che ognuno porta in sé per motivi diversi.
La questione degli Avari pare di ricordarla anche a me, e non sai quanto mi faccia soffrire vedere i figli di Feanaro ridotti a vivere in un buco da Moriquendi, ridotti a vivere come Thingol! Ma d'altro canto, tocca accontentarsi. E comunque adoro sempre che vengano citati gli Avari... Cosa per cui anch'io devo ringraziare Kan, che fino a un anno fa per me gli Avari erano quanto di più inutile la mente di Eru avesse mai partorito! Sorry, Avari. I'm so so sorry.
Ah, e Nelyo che lancia le pernici, per quanto lo faccia con stizza, mi ha fatto sorridere... Non so, ho colto un gesto tra fratelli che, per quanto non propriamente garbato, è riuscito in qualche modo a intenerirmi.
Veniamo al clou... Il dialogo tra Nelyo e Kano è straziante e, per quanto io in genere abbia una maggior simpatia per altri tra i figli di Feanaro, qui volevo veramente abbracciare Nelyo, pettinare quella sua chioma rossa meravigliosa e dirgli che non importa, va tutto bene, va davvero tutto bene. Adoro come Kano riesca ad aggrapparsi ancora alla speranza, ma onestamente riesco a comprendere molto di più il pensiero di Nelyo e a sentirlo vicino, dopo tutto quel che è successo... Oh, come vorrei dire a entrambi che non devono agognare a nessun perdono, che hanno fatto tutto bene e il giuramento è cosa buona e giusta e papà Feanaro è orgoglioso di loro nelle Aule di Mandos... Ehm, no. Ho paura che Feanaro abbia assistito alla morte dei figli e la cosa lo abbia straziato, ma non ci voglio pensare.
E a proposito, bellissimo il pensiero sul perdono ai genitori da parte dei figli... No, non sempre è facile. E sono molti i figli, all'interno del legendarium, ad avere questioni irrisolte con i propri genitori... Una cosa straziante, sì, ma anche affascinante a modo suo e, comunque, interessantissima da esplorare.
Ok, ora vengo davvero al clou. Già il titolo del capitolo mi aveva fatto presagire molto, ed ero abbastanza arrabbiata perché io odio che i Valar riescano a fare i loro comodi e da quando ho letto il Silmarillion ho un gran astio nei confronti di Venere (riuscirò a tirarla giù, prima o poi XDDDD ok, la pianto di delirare, giuro). Anyway, quella della comparsa di Earendil è una scena su cui non mi sono mai soffermata perché, appunto, mi fa rabbia. Rabbia perché i Valar alla fine han fatto il buono e il cattivo tempo, rabbia perché Earendil, che ha abbandonato moglie e figli, alla fine fa pure il figo con il Silmaril in giro per i cieli sconfinati. Rabbia perché è la prova schiacciante che i figli di Feanaro non riavranno mai i tre Silmarilli.
Poi leggo qui e... Oddio, ho pianto. Ho pianto assieme a Nelyo e a Kano e ho sentito il peso dei loro cuori sciogliersi, la speranza tornare, e se non ho ringraziato i Valar... Beh, poco c'è mancato. La scena è resa in maniera a dir poco splendida, dal canto di Kano all'iniziale smarrimento dei due fratelli fino al sentimento di gioia e commozione immensa che li pervade.
E la foresta che saluta l'arrivo di Earendil è qualcosa di meraviglioso, davvero, mi ha fatto venire i brividi.
Ma la ciliegina sulla torta son stati i gemellini... Ecco, le loro lacrime son stata l'ultima pugnalata al mio povero cuore infranto. E Nelyo... Nelyo che abbraccia Elrond! Non so se questo sancirà un mutamento anche nei futuri rapporti tra loro, ma io intanto mi tengo caro questo abbraccio, che è meraviglioso. E ancor più bello è il sorriso di Nelyo, un sorriso aperto, sincero, dopo così tanto tempo. E le sue lacrime... Sì, si riesce a sentire il peso del suo cuore che si scioglie, almeno in minima parte.
Davvero, Fey, non riesco a descriverti a parole cosa mi hai trasmesso, ma è stato meraviglioso.
Per non parlare del pensiero che Kano rivolge ad Earendil, Earendil che certo ora starà guardando i suoi figli... Ok, ok, mi fermo, che sto diventando pietosa.
Grazie infinite per questo capitolo, che mi ha fatto iniziare bene la giornata. Spero davvero di rileggerti presto!
Un abbraccio forte

Melianar
P.S.: attenta alle ripetizioni, che ne ho viste parecchie e stonano un po'...
P.P.S.: la scelta di aprire il capitolo con il poema di Earendel è meravigliosa!

Recensore Veterano
11/10/15, ore 00:20

Ho seriamente rischiato di far loro compagnia piangendo come una dannata. Incredibile la passione che sei riuscita a trasmettere in queste righe, mi hai emozionata! Hai fatto bene a non modificare la frase originale, ci sta bene e non stona minimamente con il capitolo e gli altri dialoghi, creando anche un perfetto collegamento con l'opera, rendendo tutto più reale e possibile.
Maedhros che abbraccia Elrond è l'amore. Mi sembra quasi di vederli, tutti coccolosi con il sottofondo degli animali *-* potrei sciogliermi!
Mi dispiace solo che il capitolo sia così corto, ma ne hai guadagnato in intensità, per cui per questa volta ti risparmio le frustate. Ma non ci fare l'abitudine u.u
A presto, spero! :')

Calhin

Recensore Veterano
04/10/15, ore 07:44

Non ti sto pedinando, giuro. È che cercavo delle storie su Maedhros e sono incappata in questa... il fatto che sia tu l'autrice è solo una mera coincidenza (scoperta tra l'altro solo lo scorso capitolo).
La storia mi piace un mondo. Mi hai fatto rivivere l'angoscia e l'infame, tremendo, orribile ricordo delle prime infauste volte in cui mi sono cimentata nella lettura delle opere di Tolkien, a causa delle quali ormai, iniziando un nuovo libro, parto con il presupposto che il mio personaggio preferito (sia esso protagonista, antagonista, gatto della comparsa di turno) morirà di qualcosa di veramente tanto doloroso.
Ma sto divagando! Come dicevo: la tua storia è una boccata d'aria fresca, giuro... non pensavo avrei più letto una Long, in questa sezione, con personaggi diversi da quelli di Lo Hobbit, per di più scritta bene.
Il tuo stile è chiaro e scorrevole, rende la lettura piacevole e mai stancante (se pensi che ho impiegato l'intera notte per gustarmela al suono di "questo capitolo e poi basta, giuro", but, Hey! Domani/oggi è domenica, per cui... :') ).
I personaggi mi sembra rappresentino perfettamente quelli dipinti nell'immaginario del professore e trovo l'introspezione di Maglor veramente struggente e appassionante, seppure a volte un poco ripetitiva (ma può capitare quando scrivi capitoli di venti pagine xD), ma comunque lineare e non fastidiosa.
I personaggi di Elrond ed Erlos sono adorabili, per quanto adorabile possa essere Erlos. In effetti si può dire che è Elrond, quello da spupazzare, qua dentro *^*. Il loro rapporto con Maglor mi ha fatto sospirare e fare le fusa come un gatto panzone per tutti i capitoli e mi piace troppo lui in versione mamma lupa che tira fuori denti e artigli per proteggerli!
Maedhros, tesoro, temo che la scopa sulla quale ti sia seduto ti stia facendo un brutto effetto... ma sei tanto sexy ugualmente, sappilo.
Dal momento in cui ha calato il cappuccio, durante la riunione, ha iniziato ad assomigliarsi tantissimo a Maeglin: cinico, bastardo, bugiardo, con la faccia da culo. L'ho amato tantissimo per questo.
Però... gliela facciamo dare una ripassata da qualche umano/umana? Mi sembra un po' troppo teso da quando Fingon è morto... chi ha orecchie per intendere... Lol (scusa per lo slash gratuito, ma è ora che tutti accettino la realtà.)
Bene, ci sentiamo al prossimo capitolo!

P.s. Ti ho chiesto l'amicizia su fb. Sì, ok, forse un po' ti sto pedinando. Concedimi la scusante di essere sveglia da 24 ore e mezza. ♡

Recensore Junior
30/09/15, ore 00:33

Ciao :) sono Yuliya ed è la prima recensione che scrivo per questa bellissima storia :)
Come avrai potuto capire la tua fanfic mi è piaciuta veramente tanto.
Raramente giro su efp e da un po' volevo vedere se ci fosse qualcosa di nuovo che attirasse la mia attenzione, così ho fatto una ricerca sui feanoriani e mi sei uscita tu :)
Che dire...STREPITOSA :D sono un'infinità i punti che mi hanno fatto amare la storia ;)
- Rispettosa del canon 
- Rispettosa dei personaggi e della psicologia dei singoli
- Dettagli e descrizioni
- Evoluzione delle vicende ed uso dell'Osanwe 
- Le spiegazioni varie a piè di pagina (che adoro profondamente :D)
- Studio della trama che fa trasparire anche la cultura e le conoscenze dell'autrice ( affascinanti aggiungerei ;) )
Inoltre questo tredicesimo capitolo è stato veramente una svolta e non vedo seriamente l'ora di leggerne il seguito!!! (per ora do uno sguardo anche al resto delle tue opere :D ).
In attesa di aggiornamento cuoricini a non finire per questa storia <3 <3 <3 <3 <3 <3
Yuliya

ps. due parole Blind Guardian <3
pps...ma sei la Feanoriel che vedo su Hobbitfilm?
(Recensione modificata il 04/10/2015 - 03:59 pm)

Recensore Veterano
11/09/15, ore 00:57

Ciao Fey!
Mamma mia quanto mi è piaciuto questo capitolo!
Me lo sono letto e riletto, perché è davvero davvero bellissimo, pieno di colpi di scena e di dettagli fantastici!

Questa volta spero più chemai di andare con ordine, perché non voglio dimenticarmi nemmeno una virgola!

Prima di tutto: il viaggio! Lo aspettavo tanto, e il racconto ha abbondantemente ripagato l’attesa!
Hai descritto perfettamente tutte le difficoltà del viaggio e l’effetto che queste hanno sui feanorioni e sui gemelli.
La preoccupazione di Kano per Elros ed Elrondmi ha commossa: Makalaure sapeva già che sarebbe stata dura, ma saperlo è un conto, vederlo è un altro…..
I gemellini non hanno abbastanza cibo, sono esausti, il viaggio è ancora lungo e, quel che è peggio, Maglor non può porre rimedio a tutto questo, può solo convivere con la paura che la situazione peggiori.. E questo gli pesa.
Allo stesso tempo però sa che i gemellini sono forti, e ce la faranno. Devono farcela. E’ l’unico desiderio di Kano, l’unica cosa che gli importa (struggente il momento in cui prega che i due bimbi sopravvivano per mantenere la promessa che ha fatto).

Ho amato come hai reso l’atmosfera del viaggio, la stanchezza, i due figli di Feanor sempre sul chi vive, sempre timorosi di essere trovati, o spiati, il non avere niente da fare ne da dire se non ciò che riguarda le loro necessità…
Una situazione che a Kano pesa ogni giorno di più.

Bellissimo il momento in cui finalmente Kano e Nelyo riescono a parlare un momento: questo dialogo è uno dei miei pezzi preferiti!
Mi ha commossa vedere i fratelli condividere la preoccupazione per i gemellini, e ancora di più il fatto che Nelyo è pronto, in caso di attacco, a sacrificarsi per permettere a Kano di fuggire con i piccoli…. E’ proprio ciò che mi immaginavo avrebbe fatto Nelyo.
Ed è perfetta anche la reazione di Kano, che non vorrebbe assolutamente lasciare indietro il fratello, ma sa che ora non è solo alla propria vita che deve pensare.
Veramente un momento stupendo, reso ancora più bello da quell’attimo di osanwe… Ecco, in quel momento mi sono commossa sul serio!
Il modo in cui Kano all’inizio si rifiuta di aprirsi al fratello, perché ormai non è più abituato a comunicare in questo modo e quasi lo teme, ma poi cede… Adoro il modo perfetto con cui sai inserire l’osanwe!
Amo come scegli di farlo utilizzare ai personaggi in questi momenti particolarmente intensi o importanti per loro: penso sia l’utilizzo più significativo e bello di questa capacità degli elfi.
In questa scena, l’osanwe, questo contatto più profondo, era il modo più significativo con cui Nelyo poteva dimostrare al fratello il suo affetto, E lo ha usato, nonostante immagino non sia stato facile nemmeno per lui.

E ora veniamo al vero colpo di scena, ciò che proprio non mi aspettavo assolutamente… gli Haladin!
Davvero, una scelta geniale, Fey!
Non solo è stato un eccezionale colpo di scena, ma apre un sacco di spunti e di situazioni nuove!
Tanto per cominciare, mostra anche gli uomini, e li mostra, purtroppo, tutti in fuga verso sud o verso est come in questo caso, verso i pochi luoghi sicuri che sono rimasti.
Mi è piaciuto da morire il modo in cui li hai descritti, come si sono organizzati per sopravvivere: sono proprio gli Haladin come li abbiamo conosciuti nei libri, e anche i dettagli che hai aggiunto di tua ispirazione mi sembrano assolutamente perfetti, dalle tende fatte con le pelliccie all’assemblea che viene convocata per decidere cosa fare diMaglor e Maedhros.

Mi è piaciuto veramente tantissimo come hai caratterizzato gli uomini, il modo in cui alcuni riconoscono che Kano e Nelyo sono elfi grazie ai ricordi di quando erano bambini, mentre altri temono che siano spie di Morgoth travestite… Hai intrecciato perfettamente i ricordi degli elfi che gli uomini hanno imparato dalle storie dei loro genitori e nonni, e la paura attuale del nemico e delle sue spie, che li porta a diffidare di chiunque.

Gli scambi di battute tra i feanorioni e gli uomini sono perfetti, sia al momento dell’agguato nella foresta sia nella tenda dell’assemblea.
Gli Haladin sono sempre stati diretti, e lo sono anche qui, indipendentemente da chi hanno difronte. E ora accanto alla schiettezza c’è ovviamente anche la paura per la propria gente, alimentata da tutte le notizie che ancora girano per il Beleriand, terzo fratricidio compreso.
Non mi meraviglia che gli Haladin abbiano reagito in quel modo appena si sono accorti di chi erano in realtà i due elfi che avevano trovato.

E parlando di Maedhros e Maglor, li hai resi in modo perfetto in entrambe le scene: Kano è più teso, più pronto a scattare, penso anche per la preoccupazione costante che ha per i gemelli e perché, in questi frangenti, non sembra sopportare le inutili perdite di tempo.
Nelyo invece è quasi inquietante nel suo atteggiamento distaccato, calmo, come se la cosa non lo toccasse, anche se si vede che sotto la superficie ciò che sta succedendo lo coinvolge eccome.
In particolare mi ha colpita quando si è mostrato all’assemblea degli Haladin… Sono rimasta per un attimo col fiato sospeso, e poi mi ha sconvolta la calma ferma di Nelyo, che da sola ha fermato e zittito qualsiasi gesto o protesta degli Haladin.

Ultima sorpresa sul finale, il giuramento. Inaspettato, qualcosa che mai mi sarei immaginata di veder succedere.
Già ero pronta a vedere entrambi i fratelli indignarsi, e invece no. Nelyo accetta subito, come se seguisse qualche progetto per cui quel giuramento si, si poteva anche fare, mentre a Kano brucia (Il che non mi sorprende, non solo per l’orgoglio, ma perché con un giuramento come il suo sulle spalle pronunciarne un altro al punto in cui sono non può che bruciare), eppure alla fine accetta anche lui, per amore dei gemelli e per seguire il fratello, mettendo a tacere l’orgoglio e accettando quella collaborazione con gli Haladin, che, se non altro, è una protezione in più...

Tornando hai gemelli, adoro sempre di più il rapporto che si sta creando tra loro e Kano!
Mi ha intenerita tantissimo come gli si rifugiano in braccio dopo l’arrivo degli Haladin, e ancora di più quando, una volta arrivati all’accampamento, Elros ed Elrond hanno paura che Maglor li abbandoni con quegli uomini… Ormai Kano per loro è diventato qualcuno su cui contare, da cui cercare sicurezza e consolazione, e i due bambini non vogliono veder sparire anche questa nuova figura rassicurante come hanno visto sparire i loro genitori….
Addirittura all’inizio temevo che, un po’ per questo e un po’ a causa delle terribili esperienze che hanno vissuto, i gemellini non avrebbero nemmeno voluto giocare con gli altri bambini, come se non se ne sentissero più in grado…
E invece per fortuna non è successo. Sono andati a giocare, e già si vedono i benefici che verranno da questa nuova possibilità che hanno di stare un po’ con altri bambini della loro età, e circondati da altre persone.
Di sicuro non sarà senza ottime conseguenze, questo viaggio insieme agli Haladin.

Ultimo ma non meno importante, credo che in questo capitolo Kano abbia segretamente coronato quella che, infondo, era una sua speranza: poter chiamare quei gemelli figli non solo nel suo cuore, ma anche difronte ad altri.
Mi è sembrato veramente approfittare di questa opportunità per poterlo affermare, anche a sé stesso, in maniera definitiva, senza più nasconderlo.
E il modo con cui si confronta con Galdor lo dimostra: anche dopo la rivelazione di chi sono in realtà lui e Nelyo, Kano continua a rivolgersi a Galdor “da padre a padre”, come per sottolineare che, nonostante tutto, ama davvero quei bambini come se fossero suoi, e penso che Galdor se ne sia convinto, alla fine.


Tantissimi complimenti, Fey, un capitolo veramente veramente stupendo, meraviglioso sotto tutti i punti di vista!
Perfettamente descritte le scene, dalle più dolci a quelle più angoscianti, perfette le atmosfere, i dettagli, tutto!
E perfetti i personaggi, caratterizzati come sempre in maniera splendida.
Tantissimi complimenti!

Non vedo veramente l’ora che arrivi la seconda parte, sono troppo curiosa!

A prestissimo!
Tyelemmaiwe

Nuovo recensore
01/09/15, ore 11:53

Una bellissima storia, rispettosa sia del carattere dei personaggi così come descritti da Tolkien, sia degli eventi narrati nel Silmarillon.
Aspetto di leggere gli ulteriori sviluppi, anche se la fine è nota.
Anche lo stile e la scrittura sono piacevoli e si adattano comunque al registro, piuttosto aulico, che regna nel Silmarillon.

Recensore Veterano
27/08/15, ore 18:36

Feeeey, eccomi finalmente! Spero mi perdonerai il ritardo mostruoso! 
Non è bastato ritrovarmi isolata lontana dal WiFi e dagli esseri umani per riuscire a mettermi con calma a recensirti (come a Natale che ho iniziato a leggere la tua storia, guarda un po’ XD), ci riesco solo chiusa in auto per almeno dieci ore, ooops! Comunque, eccomi qua!

Okay, sciocchezze a parte, avevo letto questo capitolo appena postato perché ero troppo curiosa di sapere cosa avessi sfornato questa volta e vabbé, ti ho già accennato le vicissitudini di questa reccy!
Vediamo se riesco a procedere con ordine.

Iniziamo col povero Maglor frustratissimo perché Maedhros gli ha dato una risposta di cacca e, sinceramente, vorrei abbracciare Maglor e dirgli che va tutto bene e che Maedhros si riprenderà, dopotutto non è troppo come Feanor, che prende e tira dritto lungo la strada sbagliata (i capelli della madre vorranno dire qualcosa sul suo carattere, no?)
Anche perché le argomentazioni di Maglor sono sensatissime e umanissime, è Maedhros che vuole fingersi sordo e cieco e intenzionato a ferire suo fratello nel mentre. Sigh. Vorrei abbracciare anche Maedhros, lo ammetto, e dirgli che non deve fare tutte queste scenate per dimostrarci il suo man pain, lo conosciamo tutti, tesoro caro. E i gemelli sarebbero un balsamo per le sue ferite, anche se lui non ha aspirazioni da balia asciutta come Maglor LOLOLOL!
Devo anche ammettere che, in un'altra situazione, avrei adorato il discorso di Maedhros sul Potere dell'Amore (o meglio, di come avrebbe accettato quel discorso solo da un Maglor bambino). In questa situazione, mi mette ancora più tristezza e sottolinea due cose: come Maedhros sia completamente distrutto e stanco, come non vede alcuna luce in fondo al tunnel, mentre Maglor cerca di appigliarsi agli spiragli di luce con tutto se stesso. È in linea col loro carattere o, almeno, con la fine che fanno entrambi quando hanno di nuovo in mano i Silmaril - e chissà perché mi viene proprio da pensare alla loro ultima comparsa nel Silma leggendo questo scambio, ma mostra i loro diversi approcci alla realtà, il pessimismo cosmico di Maedhros che lo porta a uccidersi quando si rende conto di aver fallito fino alla fine, e la praticità e sensibilità di Maglor, che getta via la causa di tanto dolore e sparisce dalla circolazione, probabilmente per curare le ferite (io spero non sia morto, ma da un altro canto vorrei che si fosse almeno riunito con i fratelli nelle Aule di Mandos, anche se la situazione sarà pesante e durerà fino alla fine di Arda - ma a riguardo muoio dalla curiosità sui tuoi headcanon, per quanto forse te l'ho già chiesto? Boh XD)

L'accenno alla cattura di Maedhros e al breve periodo di Maglor a capo dei feanoriani mi è piaciuto tanto tanto, e mi è piaciuto anche tanto quel misto di accettazione (era la cosa giusta da fare, ti ho detto io di fare così) e di incapacità di perdono totale (mi viene difficile credere che Maedhros non sperasse, nel profondo, che i fratelli lo salvassero seppur andando contro le sue indicazioni) in Maedhros, così come il senso di colpa di Maglor, che sarebbe stato meno forte, credo, se Fingon non avesse salvato Maedhros, facendogli sentire di aver fallito il fratello maggiore non facendo neppure UN tentativo di salvarlo. Adoro questi sentimenti cortorti e complessi, tutti racchiusi in un dialogo e in un paragrafetto. 

I sentimenti contorti o, almeno, le domande su tali sentimenti continuano anche dopo che Maedhros prende e se ne va. Le domande che si fa Maglor sul suo bisogno di essere amato, dopo tutta la morte e la distruzione che ha contribuito a spargere per la Terra di Mezzo, mi inteneriscono da morire e apprezzo sempre i personaggi maschili che riescono a pensare ai loro sentimenti e si pongono domande a riguardo. 
L'alba e la colazione per i gemelli sembrano portare Maglor alla risposta o alla causa delle sue domande, dipende da come la guardiamo. È adorabile come Maglor si prenda cura dei gemellini e come loro, per quanto ci provino, non riescono a essere del tutto disinteressati a lui. Ed è adorabile Elrond che chiede a Maglor dell'arpa.
Così passiamo anche a uno scorcio interessante non solo sulla vita familiare a Casa Earendil-Elwing, ma anche sulla vita matrimoniale di Maglor (o almeno, sull'inizio di questa).
Approvo la scelta di Elwing di non far ascoltare ai gemellini la storia dei figli di Hurin, sai che depressione? XDDD Scherzi a parte, la comprensione di Maglor per le decisioni di Elwing mi manda in brodo di giuggiole, ora vorrei quasi che si incontrassero le due mamme dei gemellini e si scambino pareri genitoriali ahahahahah! Troppo tenero Maglor che decide di raccontare dell'elmo ai gemellini, almeno è un minimo di consolazione per non poter ascoltare il lai che sono certa morivano di voglia di ascoltare solo perché mamma Elwing non voleva farglielo ascoltare (e Hurin che non mette l'elmo per mostrare il suo viso ai nemici... Mi sa sempre di death wish potente, che senso ha offrire la testa ai colpi nemici per fare gli sboroni...? Vabbè, si capisce perché poi Turin è venuto male :P *stoccata aggratis a Turin*)

Immagino che quando i gemellini chiedono a Maglor di Beren e Luthien lui si sia pentito di non aver cantato loro dei figli di Hurin ahahah. Potevo quasi vedere la sua faccia mentre pensava al Silmaril che quei due hanno fregato a Morgoth (ma cicci, perché non siete andati anche voi a ballare la hula davanti a Morgoth? La prossima volta vi fate furbi XD /joking), ma ho anche avuto un momento di doki doki al riferimento non tanto velato a Celegorm e Curufin e alle cagate che fanno in quel periodo ❤️
Tornando al discorso di prima, Maglor si svincola abilmente da tutta la questione Luthien per ricordare il suo matrimonio e la sua sposa, con i sensi di colpa che c'erano da aspettarsi. Salvo che Maglor è troppo duro con se stesso quando si paragona a Daeron, non c'è paragone: una differenza di vedute non è paragonabile a un tradimento come quello di Daeron, che cerca di limitare la libertà di Luthien. Maglor lascia andare la moglie, non la obbliga a seguirlo.
I ricordi che ha Maglor del matrimonio sono dolcissimi e ammetto di aver sghignazzato al pensiero di Feanor che recita la formula matrimoniale, lol, poi magari dopo è andato a sciacquarsi la bocca XD immagini idiote a parte, lo spaccato di vita "quotidiana" che ci ha presentato il ricordo del matrimonio di Maglor è davvero da scaldare il cuore e rende ancora più amari i suoi pensieri successivi, come non sappia che fine abbiano fatto i gioielli e come conservi l'anello, una reliquia di tempi più felici.
E mi ha riempita di feels l'accenno agli anelli di Curufin e Caranthir, sia per il momento in cui Maglor trova o non trova gli anelli, sia per i pensieri da fratello maggiore di Maglor. E mi chiedo proprio che fine abbia fatto l'anello di Caranthir e se una certa donna Edain abbia qualcosa a che fare non quell'assenza ;) (omg i miei Haleth/Caranthir feels!) 
E per concludere con gran classe la carrellata di feels... Elrond vuole imparare a suonare l'arpa come mamma Maglor, awwwwwww! Ci credo che il cuore di Maglor è diventato un ginnasta XD Gli costruisce pure un'arpa tutta per lui, proprio come quella che aveva ricevuto dai suoi genitori e che avrebbe costruito per i suoi figli, se ne avesse avuti e uno di questi avesse avuto la sua stessa inclinazione *_____*

Finalmente, gli ci vuole un mese o più, ma Maedhros riesce a capire dove ha sbagliato nella sua risposta a Maglor e i suoi dubbi, la sua sensazione di aver fallito come erede di Feanaro e come fratello maggiore... Be', come sempre questo mi tocca molto (sarà solidarietà ed empatia tra primogeniti :D) e mi sciolgo per la comprensione che mostra Maglor, per quanto, tapino, non è che possa di più di quello che fa già  per penetrare la cortina di sensi di colpa di Maedhros.
Non posso che sperare che insegnare a combattere ai gemellini aiuti Maedhros, visto che gli è già sfuggito un sorriso (a danno di Maglor e i suoi regressi con la spada ahahahahah).

In tutto questo, ho prestato attenzione a non dar segno di aver letto i capitoli successivi ahahahahah!


Prima di concludere, ti segnalo delle cosucce (che mi erano sfuggite alla prima lettura, meh):
Né Elrond né Elros arrischiò una risposta – problemuccio di concordanza, visto che i soggetti sono Elrond ed Elros.
scacciando qualsiasi pensiero non fossero la melodia e le note di una canzone – altro problemino di concordanza: il soggetto è "qualsiasi pensiero" perciò il verbo è al singolare.
nonostante che, per quanto amasse  ascoltare il  canto, finora non sembrava avere alcuna intenzione – un "che" di troppo e un congiuntivo perduto (forse perché il "finora" ha distratto dal "nonostante" a inizio subordinata).

E con questo direi che è tutto!

Ci risentiamo,

Kan 

Recensore Master
25/08/15, ore 11:43

Ci sonooooo!
Perdona il ritardo cara, ma vista la lunghezza del capitolo non ce l’ho fatta a recensire subito, avevo bisogno di un po’ di tempo per assorbirlo.
Sei sempre all’altezza delle aspettative ^^, e ogni volta mi confermi che vale la pena aspettarti così tanto, perché ripaghi sempre ^^.
Solo che adesso sono più curiosa che mai, soprattutto per quel ‘fine prima parte’ a cui accenni: ci sarà un salto temporale nel prossimo? Ti dirò, che per quanto i due gemelli da piccoli siano da mangiare, non vedo l’ora di ritrovarli un po’ più cresciutelli ^O^. Anche perché Elrond, da grande, è il mio grande amore tra gli Elfi ^^ (ok, dopo Maedhros e Finrod, ma con loro non si compete U.U).
Ma ora passiamo al capitolo: per prima cosa devo assolutamente dire che mi ha incredibilmente commossa leggere in maniera così manifesta dell’amore di Maglor per i bambini. Ovviamente era già palese da un bel po’ di capitoli, ma leggere nero su bianco, che egli li consideri suoi figli in tutto e per tutto, beh… te lo giuro ha fatto fare un paio di capriole al mio cuore! ‘Figli del mio cuore’ è un’espressione che ho sempre amato moltissimo, e conferma il fatto che sì, il legame di sangue è fra i più intensi che vi siano, ma si può essere genitori e figli anche senza condividerlo… ed è ancora più bello e toccante, in questi casi, notare nei figli delle somiglianze acquisite dai genitori adottivi. Anche solo semplicemente nei modi di fare… non so se si capisce quello che voglio dire ^^”, ma è una cosa che mi è capitata di vedere di persona.
Naturalmente il motivo del mio fangirleggiamento deriva da tutto il susseguirsi di situazioni che ha portato fino a qui, e al cambiamento che è avvenuto in Maglor, e sì, anche in Maedhros.
Assai toccante anche il momento in cui Maglor s’interroga sulla velocità con cui i due stiano crescendo, e su che tipo di lunghezza avrà la loro vita… oh tesoro mio! Indica quanto profondamente ormai egli sia invischiato in questo legame paterno, e come gli stia a cuore ogni cosa di loro.

Io non ti lascerò mai, torinke**, lo udì, esattamente come quando erano bambini e Maglor andava a cercarlo. E non permetterò a nessuno di separarci. È una promessa, questa.

Qui è partito un altro filone di fangirleggiamento, specialmente quando alla fine ho letto la traduzione di quel nomignolo affettuoso *^*. Una risposta del genere giuro che non me l’aspettavo proprio da Maedhros, quanto piuttosto una rispostaccia, un qualcosa di secco e duro. E invece, aaaaaw! Sembra che parallelamente al miglioramento del suo rapporto con i gemelli, migliori anche il modo di rapportarsi al fratello. Non che non si volessero bene prima, assolutamente, ma quella sensazione di gelo e lontananza era innegabile. Che ora ci sia spazio per qualcosa di simile alla tenerezza, per quanto piccolo e per quanto fugace, è talmente incredibile da lasciarmi appunto tutta fangirlante *^*.
Ma preparati, perché non è certo finita qui u.u: ci sono almeno altri due punti!
L’incontro con gli Haladin (oddio che ridere, mi viene da pensare al cartone ^^) è stato una bellissima sorpresa! Per quanto io ami i personaggi principali, è un piacevole cambiamento poter finalmente interagire con qualcuno diciamo così, di ‘esterno’, specialmente Uomini. E ho trovato perfetta la maniera in cui li hai descritti: assolutamente verosimile e in linea con tutto il contesto Tolkeniano. Molto ben tratteggiata anche la figura del loro capo. Oddio e il modo di rapportarsi con loro di Maedhros è così IC-iano! Fa tremare le ginocchia vederlo così impassibile, privo di emozioni… salvo poi ‘perdere la pazienza’, se così si può dire, e togliersi il cappuccio rivelando la sua cascata di fuoco. Ed ecco il fangirleggiamento numero 3 di Benni *^*. Qui proprio, addio, ciao. Ti avverto, non farmi mai più una cosa del genere o ti giuro che rischi di perdermi per sempre ghghghgh. Già il semplice fatto che siano bastati i suoi capelli, a rendere nota la sua vera identità, essendo un po’ il suo ‘marchio di fabbrica’, e caratteristica principale con cui è noto nel Beleriand, mi manda il sangue in ebollizione… se poi ci aggiungi pure una descrizione del genere, vuoi proprio vedermi morta T-T.
Fortunatamente è finito tutto bene, e la conclusione è splendida: non potevi trovare parole più giuste da mettere in bocca a Maglor. Fuck yes! Potranno essere tutto quello che vuoi, aver commesso tutte le atrocità che vuoi, ma nessuno sa tenere fede ai giuramenti come i Feanoriani ^^. Va bene mi calmo.
Ti cito infine l’ultimo punto che ha portato al fangirlamento numero 4:

E Caranthir stesso parlava moltissimo di lei, l’unica persona al di fuori della loro famiglia per la quale il quarto figlio di Feanor, detto lo Scuro, fosse riuscito a provare ammirazione e rispetto, colei che gli aveva dimostrato la forza e il coraggio degli Uomini mortali. Haleth era morta da moltissimo tempo ormai, in serenità, per la vecchiaia e la mortalità dei Secondogeniti, e Caranthir era parso profondamente toccato dalla sua morte, tanto che per giorni e giorni non aveva parlato, sordo ad ogni richiesta dei suoi fratelli.

Haleth *^*!!! La mia bellissima fantastica Haleth!
Credo sia dopo Eowyn, la mia donna preferita nel legendarium. Anzi no, in realtà devo scegliere tra lei e Rian, ma direi che possono anche stare al secondo posto a parimerito. Ricordo ancora la mia sorpresa, e la mia immensa felicità, quando ho trovato la one-shot scritta da Kan… e adesso questa frase!! Ho preso a shipparla con Caranthir da allora, e questa frase… mamma mia che ricordi. Grazie grazie grazie ^O^!

E dire che anche per questa volta ho delirato a sufficienza ^^”.
Ti chiedo nuovamente scusa per il ritardo e resto in fremente attesa del prossimo.
Complimentissimi mia cara, un abbraccione!

Benni

PS: volevo farti solo un piccolo appuntino: attenta alle ripetizioni. A volte usi lo stesso termine più volte, a distanze brevissime!

Recensore Junior
23/08/15, ore 17:55

Ciao!
Eccoti quindi con questa prima parte del viaggio, molto ben scritta e molto ben strutturata. Il susseguirsi degli eventi è più che plausibile e l’incontro dei due fratelli con gli edain, oltre ad essere più che probabile considerando il contesto e il territorio in cui si muovono, rappresenta un ottimo modo per rendere credibile il loro arrivo a destinazione con i piccoli Elrond ed Elros al seguito: la possibilità di viaggiare insieme ai “fuggiaschi” del Brethil riduce il pericolo e la fatica, che rappresentavano la grande incognita sin dal capitolo precedente. Ciò ha inoltre permesso un’escursione nelle vicende che hanno fatto seguito alla Battaglia delle Innumerevoli Lacrime, cosa che a mio parere conferisce maggiore solidità all’intera narrazione. A tale proposito mi è piaciuto moltissimo il riferimento alla diversa velocità con cui il tempo scorre per uomini ed elfi, e l’accenno al fatto che accadimenti che appartengono per i primi ad un lontano passato sono ancora freschi nella memoria dei secondi, quasi si fossero svolti pochi giorni prima.
Nessuno sa quali siano i costumi delle Tre Case, ma la scelta di prendere in prestito le usanze nordiche mi è sembrata ottima, anche in virtù del fatto che, per l’appunto, qui non abbiamo un re. L’unico ulteriore elemento che forse avrei introdotto, ma riconosco che si tratta semplicemente di un “omaggio” ad un personaggio (Haleth) che si discosta un po’ dallo “standard” tolkeniano che vede le donne non solite ad impugnare la spada, è forse la presenza di una figura femminile di spicco nell’Assemblea, proprio per ricordare che stiamo parlando della Casa di Haleth.
Ho apprezzato moltissimo la caratterizzazione di Galdor, definito con pochi tratti in maniera perfetta: uomo d’onore, equilibrato e, quasi certamente, non estraneo a dolore e difficoltà. Ottimo lavoro!
Per quanto concerne Caranthir, ti confesso che non appartengo alla categoria di coloro che propendono per un rapporto “speciale” tra lui ed Haleth, ma ciononostante il tuo riferimento mi è sembrato ben inserito, in quanto lascia la libertà di immaginare che la reazione del figlio di Feanor alla notizia della morte della signora degli Haladin sia motivata semplicemente da una profonda amicizia, senza dover per forza tirare in ballo qualcosa di più.
Maedhros e Maglor continuano a mantenersi fedeli a loro stessi: entrambi si confermano legati ai due bambini da un affetto profondo ed entrambi arrivano a mettere da parte l’orgoglio e l’esigenza di muoversi veloci per la sicurezza di questi ultimi. Commovente la volontà di Maedhros di sacrificarsi in caso di attacco nemico e toccanti le lacrime di Maglor quando si rende conto dell’attaccamento che Elrond ed Elros nutrono nei suoi confronti: ormai essi sono davvero figli per il suo cuore e a Galdor egli non ha mentito. Noi sappiamo che Maglor non rimedierà mai al male fatto in nome del Giuramento, perché è un male troppo vasto per lasciare possibilità di espiazione, ma leggendo questo racconto siamo quasi indotti a credere che ciò possa avvenire e che non sia lui colui che alla fine scaglierà in mare il Silmaril e svanirà dalla storia sulle note della sua arpa.
In attesa del seguito ti faccio ancora una volta i miei più sinceri complimenti e ti ringrazio per la lettura! A presto! :-)

Recensore Master
22/08/15, ore 18:59

Ed ecco che mi accingo a recensire, dalla mia scomodissima postazione sulle scale che ormai funge da internet point XD. Volevo aspettare di avere una connessione decente, ma la voglia di commentare questo capitolo era troppa e io come sai son feanoriana, ergo impulsiva, dunque eccomi qua nonostante le avversità :-).
Lo so, credo di averlo già detto un'infinità di volte, ma ora posso dirlo con assoluta sicurezza: di questa prima parte, questo è il mio capitolo preferito.
Non mi aspettavo assolutamente l'incontro con gli Haladin, e tu sei stata originalissima pur riuscendo, come sempre, a rimanere assolutamente fedele al canon e alla trama originale. Ma vediamo con ordine, che come sempre io precorro i tempi e poi mi perdo.
Trovo tu abbia reso perfettamente il viaggio dei figli di Feanaro assieme ai due bimbi: lecontinue privazioni a cui i quattro, ma soprattutto i due piccoli, sono costantemente sottoposti, assieme alla continua, sfiancante vigilanza sono descritte in maniera perfettamente vivida e, secondo me, deltutto verosimile.
Adoro come tu riesca a soffermarti su ogni minimo dettaglio, come ad esempio la mancanza di cibo fresco per Elrond ed Elros, e la loro crescita tanto lenta che non può che preoccupare Kano... E anche Nelyo, suvvia: oddio, vedere Nelyo che si concede attimi di preoccupazione per i gemelli mi fa una tenerezza assurda, lo sai vero? XD.
Le immagini dei gemellini dormienti, stretti l'uno all'altro fanno stringere il cuore, e leggendo anch'io avrei voluto abbracciarli e coccolarli (scusa Kano, lo so che sono tuoi, ma sono troppo troppo belli!) e la tenerezza che Kano sente nei loro confronti, il senso di protezione... Beh, non sto a dilungarmi oltre, altrimenti rischio di sciogliermi qui e ora.
A ogni modo, il punto di svolta che segna questo capitolo si scorge già dall'inizio, quando i due piccoli si lasciano svegliare da Kano assolutamete fiduciosi, senza una protesta, ma soprattutto senza alcun timore. Si vede che il legame tra loro si sta rafforzando e saldando sempre più, e tutto ciò è bellissimo.
Venendo al resto, poi, come ti ho già detto non mi aspettavo minimamente un incontro con la gente di Haleth, e adoro la maniera in cui hai saputo inserirli. Non solo la trovata è stata geniale, ma ho trovato la loro caratterizzazione a dir poco ottima, dal povero accampamento con i bambini laceri che giocamo a pochi passi dagli animali da cortile alla tenda dell'assemblea... Io personalmente immagino gli Haladin simili ai pitti, in ogni caso l'idea di accomunare gli uomini delle Tre Case alle popolazioni nordiche per me ha perfettamente senso, e dopotutto è in linea anche con il pensiero del Professore. Perciò io ho trovato l'assemblea un tocco di classe, altro che! Nell'insieme, comunque, l'accampamento mi ha dato un'impressione di profonda dignità, nonostante le condizioni di indigenza in cui questi uomini versano. C'è quel sentore di "orgoglio Edain" che non posso che apprezzare: perché insomma, i Noldor saranno anche supermeravigliosi, ma alla fine "Adaneth I am", perciò una resa degli Atani tanto precisa e accurata non può che mandarmi in brodo di giuggiole! XD per non parlare di tutti i dettagli: questi uomini che conoscono le grandi gesta dei Noldor solo di fama, che del massacro dell'Arvernien non hano sentito che vaghe, terribili voci ma che, naturalmente, saprebbero riconoscere ovunque la rossa chioma di Maedhros.
So di ripetermi, ma l'attenzione che hai avuto per ogni minimo dettaglio in questo capitolo mi colpisce sempre più e ti faccio i miei più vivi complimenti.
Parlando poi della svolta cui accennavo prima.... Kano presenta Elrond ed Elros come figli suoi. Una scelta saggia e senza dubbio comoda, certo. Ma la naturalezza con cui lo fa non lascia alcun dubbio, così come non lasciano dubbi le braccine dei due piccoli strette attorno a lui e le loro accorate implorazioni... E io che temevo che all'arrivo degli uomini si sarebbero messi a gridare: "siamo qua, siamo quaaaaaa!" Lo so, lo so, ho l'animo di Curvo :P. Ma davvero, vederli così legati a Kano (e anche a Nelyo, dai, vero che volete un po' bene pure a zio Nelyafinwe?) mi ha quasi fatto venir le lacrime agli occhi. Per non parlare poi del finale, che veramente scalda il cuore, come scalda il cuore vedere i due gemelli che giocanon con altri bambini in un'atmosfera quasi normale, certo la più normale possibile.
Ammetto di aver avuto il batticuore per metà capitolo assieme a Kano, chiedendomi come avrebbero fatto gli Edain a scoprire la loro vera identità: avevo il terrore (di nuovo l'anima di Curvo affiora) che i bambini si tradissero, più o meno volontariamente. D'altro canto, nessuno gli ha detto di recitare la parte dei figli di Kano! Ma la tua scelta è stata perfetta, e ho apprezzato davvero tanto le ragioni degli Edain... Ma diamine, giurare? Quanto ho sentito forte in me la vampa d'orgoglio che ha provato Kano! E quanto mi ha fatto male vedere Nelyo così spento, privo persino di quell'anelito di "giusto" orgoglio tipico della sua casata e della sua stirpe. Ecco, lì avrei proprio voluto abbracciarlo, e mi complimento con te per la sua splendida caratterizzazione.
Ora sarei curiosissima di saperne di più circa i mesi trascorsi con gli uomini, anche perché Galdor mi sta proprio simpatico: ma mi rendo conto che un salto temporale sia d'obbligo, quindi non protesterò oltre XD.
Ti faccio di nuovo i miei più sentiti complimenti per il capitolo, e anche per tutto il lavoro svolto finora. Davvero, stai facendo qualcosa di meraviglioso, vai avanti così!
Ci sentiamo presto, e perdona la recensione contorta e sicuramnete piena di errori, ma ti sto scrivendo in condizioni a dir poco disagevoli.
Un abbraccio!

Melianar

Recensore Veterano
04/08/15, ore 21:34

Eccomi, Fey!
Alla fine ce la faccio a recensirti...!
Un bel capitolo lungo e pieno di scene importanti!
Voglio andare con ordine e commentarle tutte, perché meritano davvero!

La prima scena è veramente carinissima: mi sono sempre piaciute le scene di questa storia che hai ambientato all’aperto in primavera, perché mi piace tantissimo l’atmosfera che riesci a creare, e questa è ancora più bella, dato che ormai i gemellini sono più tranquilli, e sono ancora più vivaci e allegri quando giocano!
Questa volta poi si sono trovati pure un terzo compagno di giochi, che però non mi sembra particolarmente d’accordo….

E’ dolcissima la scena in cui i due bambini smettono di discutere per chiedere a Kano di recuperare il coniglietto, con Kano che riesce non solo a calmare definitivamente la loro piccola discussione, ma persino a recuperare il coniglio! (Temevo non lo ritrovasse più, visto quanto sono svelti i conigli selvatici…).
La spontaneità tra questi tre personaggi cresce ogni capitolo di più, e diventa un legame sempre più bello, che mi commuove ogni volta, attraverso ogni piccolo gesto sia dei bimbi sia di Kano.

Anche la preoccupazione di Makalaure sul viaggio imminente mi ha intenerita tantissimo: Kano conosce i pericoli e le difficoltà che questo spostamento a cui sono costretti porterà, sia perché ha compiuto viaggi faticosi in passato, sia perché sa quanto sia pericoloso in quel momento viaggiare per il Beleriand. Ma soprattutto vede quanto siano piccoli Elros ed Elrond, troppo piccoli e troppo poco abituati a simili fatiche per sostenere un simile viaggio.
Il quadro che viene fuori da tutte queste consapevolezze non può che preoccupare tantissimo Maglor, che non vuole perdere per nessuna ragione quei due bambini a cui vuole bene come se fossero figli suoi, e che vuole veder crescere, non morire nei boschi infestati del Beleriand.
Eppure sa di non avere alternative, cosa che lo angoscia ancora di più.
E’ costretto ad accettare i rischi e le conseguenze di un simile viaggio, senza nessuna garanzia se non l’esperienza sua e di Nelyo in fatto di viaggi e la fortuna.
Penso che, fosse per lui, rimarrebbe in quella torre, almeno finché i gemelli sono ancora piccoli, ma è impossibile.

E ora veniamo alle due scene che ho più amato di tutto il capitolo, due scene che sono state una bellissima sorpresa!
Mi sono commossa quando i due bimbi sono corsi ad abbracciare Maglor! Era la svolta che speravo di vedere e che, vista la particolarissima situazione, non ero nemmeno sicura sarebbe arrivata… E invece eccola!
Non solo Elros ed Elrond non rifiutano un contatto con Kano, ma anzi addirittura ora lo cercano: per loro è diventato un momento di gioia quando lui li abbraccia, e questo mi ha davvero commossa!
E ancora di più mi ha commossa il momento in cui Makalaure li prende in braccio, è una scena davvero dolcissima, ed è bello vedere questi due bambini, che prima non avevano più nessuno e non si fidavano più di nessuno, Affezionarsi così tanto a Kano e vedere in lui qualcuno di cui fidarsi, una figura rassicurante a cui aggrapparsi nei grandi e piccoli momenti di insicurezza e di paura.

Altrettanto bella è stata la scena della lezione di scherma! L’aspettavo tanto, ero curiosa di vedere Nelyo lavorare con i gemelli, e la mia attesa è stata più che ripagata!
Mi è piaciuto come hai descritto l’iniziale timore dei gemelli, che per quanto non abbiano più quel timore viscerale di Maedhros comunque ancora un po’ lo temono, e come, piano piano e spinti anche dai cenni rassicuranti di Kano, prendono coraggio e si avvicinano sempre di più, prestando sempre più attenzione alla nuova attività che gli viene presentata, con tutta la curiosità tipica dei bambini.
Sei riuscita davvero a descrivere alla perfezione tutte le reazioni dei due bambini sia nei confronti dei due feanorioni sia nei confronti di ciò che stanno imparando, che è per loro allo stesso tempo una novità, un gioco, una nuova attività in cui provare a cimentarsi.

E perfetta e bellissima anche la descrizione di Nelyo!
Mi ha colpita già da subito la sua serenità: mi sembra evidente che, nonostante il suo distacco, ci tiene davvero a insegnare ai due gemellini.
Anche la maniera un po’ rigida con cui inizia ad approcciarsi a loro, nonostante i timori di Maglor, mi è sembrata scomparire a poco a poco, appena i due bimbi si sono avvicinati per imparare meglio.
Penso che Nelyo si ricorderà presto com’era fare il fratellone, altroché!
Una scena davvero davvero bellissima, e spero che non sia l’ultima!

Dopo un momento così, ci sta purtroppo che in Kano riaffiorino i ricordi… solo che sono affiorati anche i ricordi peggiori.
Non solo la costanza di Maitimo nel riprendere a combattere e a fare qualsiasi altra attività con la mano sinistra, ma anche, purtroppo, il ricordo di uno dei momenti che più mi fa piangere del Silmarillion.. la morte di Fingon.
Hai descritto questo momento straziante della Nirnaeth Arnoediad in maniera davvero intensa e vividissima, tanto che mi sono venute le lacrime agli occhi proprio come mi succede quando la rileggo nel libro.
Mi è piaciuto come hai descritto la scena vista da lontano, mostrando tutta la distanza che separa Nelyo da Finno e che costringe sia lui sia Kano ad assistere impotenti a quel massacro.
E se quell’orrore è rimasto così tremendamente impresso nella memoria di Maglor, non oso pensare come siano i ricordi che ne ha Nelyo…
E’ straziante vederlo fermo, disperato, incurante persino dei nemici che lo circondano e che stanno per ucciderlo, totalmente devastato da ciò che è appena successo e che lui non ha potuto impedire.. ed è terribile vedere come, appena Ambarussa lo salva, risquotendolo, Nelyo sfoghi tutta la sua furia e la sua disperazione contro quei nemici che l’hanno tenuto lontano da Findekano.

Stupenda infine la scena tra i due fratelli, che si ritrovano entrambi svegli ad aspettare che passi quell’ultima notte nella torre.
Mi ha colpita il modo in cui Nelyo introduce il discorso della spada: c’era da aspettarsi che lui si accorgesse subito della scelta di Kano, e anche che avessero visioni diverse in merito.
Nelyo ormai ha deciso di portare avanti ciò che ha iniziato fino alla fine, qualunque cosa comporti, e non gli importano più i segni che le azioni che ha compiuto lasciano su di lui o su ciò che gli appartiene.
Per lui una spada è una spada, svolge semplicemente la sua funzione, così come ogni scelta compiuta e ogni azione sono ormai fatte, e pensarci o o abbandonarsi ai rimorsi è inutile.

Per Kano invece è diverso: lui guarda anche oltre i meri oggetti, oltre la strada che sta continuando a seguire per portare a termine il giuramento, e su quella spada lui i segni del fratricidio, degli orrori che ha compiuto, li vede e li sente ancora tutti, e non può sopportarlo.
E non può fare a meno, ogni volta, di lasciarsi prendere dal senso di colpa che ciò che ha fatto gli ha lasciato addosso, di pentirsi di aver compiuto quegli atti che non potrà mai più cancellare.
Mi è davvero piaciuto come hai mostrato, in un dialogo semplice e bellissimo, le differenze tra questi due fratelli che sono e sono sempre stati così vicini.
Ti sei soffermata moltissimo su entrambi, in questo capitolo, e li hai analizzati in una maniera veramente splendida: sia Kano, di cui riesci sempre a cogliere la grande sensibilità, ma anche Nelyo, di cui in questo capitolo hai mostrato benissimo tutta la complessità... mi è veramente piaciuto leggere di lui in queste scene!

Meraviglioso anche l’accenno di Nelyo ai viaggi che facevano da bambini con i loro genitori, con tutta la malinconia e i ricordi felici che questo accenno porta con sé.
Un bellissimo accostamento col viaggio, totalmente diverso, che stanno per affrontare.
L’immagine conclusiva dei due fratelli che aspettano insieme l’alba è una delle mie preferite, secondo me una delle più belle di tutto il capitolo!

Inutile dire che questo viaggio, che ora è veramente imminente, mi preoccupa, ma allo stesso tempo mi incuriosisce.
Non vedo l’ora di leggere il prossimo capitolo e vedere che cosa succederà!

Tantissimi complimenti anche questa volta, Fey: per la cura infinita che hai messo nel caratterizzare i personaggi, e per i tantissimi dettagli che hai inserito, uno più bello e interessante dell’altro!

A prestissimo,
un bacio!
Tyelemmaiwe

P. S. Bellissimo anche il momento in cui Kano si preoccupa di raccogliere e imballare tutti i libri che gli sono rimasti, e soprattutto il suo poema: proprio uno di quei dettagli che amo leggere nei tuoi capitoli!
Per Makalaure quei libri e quegli scritti sono una delle cose più preziose che gli sono rimaste, e non è assolutamente disposto a rinunciarci!
Eppure lo fa con la consapevolezza dei rischi che questo peso in più comporta, e mi è piaciuta la determinazione con cui si prende questa responsabilità.

Recensore Master
04/07/15, ore 11:26

Ed ecco che, alla fine, arrivo anch'io a recensire questo nuovo capitolo!
L'aggiornamento è stato una bellissima sorpresa, anche perché mi aspettavo prima gli altri progetti, qualunque essi siano XD. E non ti preoccupare per il ritardo, meglio una storia curata in ogni dettaglio e che perciò richiede aggiornamenti lenti, piuttosto che una storia aggiornata di frequente ma senza alcuna cura! E che questa storia sia scritta con amore e attenzione ai dettagli direi che ormai è un dato di fatto.
Comunque, veniamo al capitolo: i sentimenti di Kano nei confronti dei gemelli somigliano sempre più a quelli di un padre per i propri figli.
Lo si evince dalla preoccupazione che lo assale all'idea di far affrontare un viaggio pericoloso a due bambini tanto piccoli, dalla tenerezza con cui li osserva giocare, dalle attenzioni sempre maggiori che riserva loro... Addirittura va a cercare il coniglietto! Voglio anch'io un coniglietto... Kano, me lo regali? Ok, non si rubano gli animaletti ai bambini. Che persona orribile sono!
E poi quell'abbraccio... E' bello, ormai lo sottolineo in ogni capitolo, vedere come i bambini non si siano ancora deltutto sciolti, come non si abbandonino totalmente a Makalaure e come, anche lui, faccia attenzione a non turbarli... Eppure i passi avanti ci sono, eccome se ci sono.
Non soltanto l'abbraccio lo dimostra (dolcissima l'esitazione iniziale, sia dei piccoli che di Kano, che sfocia poi in un atto di tenerezza che tutti e tre non provano da tanto, troppo tempo), ma lo dimostra il fatto che i gemelli vedano sempre più Kanafinwe come un punto di riferimento, una figura a cui affidarsi, davvero, quasi una figura paterna.
Così impari, Earendil, ad andar per mare a inseguire profezie. Tra un po' i tuoi figli chiameranno papà un Feanorione. Are you happy?
Poi beh, ho adorato vedere i gemelli rapportarsi con Nelyo: la loro incertezza, la loro paura che ancora persistono nei confronti del maggiore tra i figli di Feanaro. Eppure anche lui sta facendo passi avanti nella loro direzione... Ma è presto ancora perché i gemelli possano scorgere un qualsiasi cambiamento.
E son sempre lì a guardare Kano come due pulcini spaventati in attesa di un cenno d'incoraggiamento... Sto immaginando Kano come una mamma chioccia, sorry, Kano.
Mi complimento con te anche per la lezione di scherma, non ne so nulla ma devo dire che mi è parsa molto verosimile, e mi piace il modo giocoso con cui i bimbi si approcciano ad essa.
Ah, ed Elwing mamma apprensiva... Sì, me la immagino proprio!
Assolutamente vero, anche se di un cinismo disarmante, il discorso di Nelyo a proposito della guerra... Ha la mia piena approvazione. Non c'è onore nella guerra, e una spada vale l'altra quando si tratta di compiere un lavoro da macellaio. Ma Kano è un poeta, e per lui certe cose hanno un valore diverso... E non perché veda gloria nella guerra, semplicemente, a causa del dolore, troppo dolore, che la spada forgiata da suo padre a Valinor. Vorrei dirgli: "bah, Kano, bando ai sentimentalismi!" Ma non ci riesco, e l'unica cosa che potrei davvero fare è abbracciarlo.
E tutto ciò mi ricorda che ho glissato sulla parte più atroce del capitolo, ovvero il flash-back.
Ok, la morte di Finno è già descritta nel Silmarillion, quindi mentre leggevo ero lì a dirmi: dai, niente di nuovo sotto il sole. Ero preparata. Sappiamo tutti come va a finire.
Bugia.
Bugia grossa quanto il Taniquetil.
Primo, perché già quando la rileggo nel Silma mi fa piangere come una fontana.
Poi, perché il punto di vista qui è quello di Nelyo e vediamo tutto il suo dolore, la sua impotenza per non essere potuto intervenire, assistiamo al suo spezzarsi a causa della morte di colui che gli era caro quanto un fratello.
E tutta la scena è di una veridicità straziante, terribile, che mi ha quasi fatta scoppiare a piangere anche stavolta.
E il ffatto che Kano cerchi di non pensare a tutto ciò per non turbare la pace del fratello, pace così rara per lui è di una tenerezza e di una delicatezza uniche.
E altrettanto dolce è il finale, con Nelyo e Kano che trascorrono la notte ricordando i viaggi assieme al padre e a Nerdanel... Viaggi che ho trovato sempre incredibilmente affascinanti sotto ogni aspetto.
Una sola cosa mi lascia perplessa: cosa intendi dire quando parli della "salute cagionevole" di Kano? Gli Eldar non possono essere affetti da malattie, meno che mai nel Reame Beato. Ti riferisci al fatto che secondo te era comunque più piccolo e debole rispetto a Nelyo?
Ok, chiudo qui questo papiro, che temo sia senza capo né coda... Ci sentiamo presto, spero, anche se mi hai detto che partirai... Magari sei già partita e vedrai la mia recensione al tuo ritorno!
A presto,

Melianar