Ciao Fey!
Mamma mia quanto mi è piaciuto questo capitolo!
Me lo sono letto e riletto, perché è davvero davvero bellissimo, pieno di colpi di scena e di dettagli fantastici!
Questa volta spero più chemai di andare con ordine, perché non voglio dimenticarmi nemmeno una virgola!
Prima di tutto: il viaggio! Lo aspettavo tanto, e il racconto ha abbondantemente ripagato l’attesa!
Hai descritto perfettamente tutte le difficoltà del viaggio e l’effetto che queste hanno sui feanorioni e sui gemelli.
La preoccupazione di Kano per Elros ed Elrondmi ha commossa: Makalaure sapeva già che sarebbe stata dura, ma saperlo è un conto, vederlo è un altro…..
I gemellini non hanno abbastanza cibo, sono esausti, il viaggio è ancora lungo e, quel che è peggio, Maglor non può porre rimedio a tutto questo, può solo convivere con la paura che la situazione peggiori.. E questo gli pesa.
Allo stesso tempo però sa che i gemellini sono forti, e ce la faranno. Devono farcela. E’ l’unico desiderio di Kano, l’unica cosa che gli importa (struggente il momento in cui prega che i due bimbi sopravvivano per mantenere la promessa che ha fatto).
Ho amato come hai reso l’atmosfera del viaggio, la stanchezza, i due figli di Feanor sempre sul chi vive, sempre timorosi di essere trovati, o spiati, il non avere niente da fare ne da dire se non ciò che riguarda le loro necessità…
Una situazione che a Kano pesa ogni giorno di più.
Bellissimo il momento in cui finalmente Kano e Nelyo riescono a parlare un momento: questo dialogo è uno dei miei pezzi preferiti!
Mi ha commossa vedere i fratelli condividere la preoccupazione per i gemellini, e ancora di più il fatto che Nelyo è pronto, in caso di attacco, a sacrificarsi per permettere a Kano di fuggire con i piccoli…. E’ proprio ciò che mi immaginavo avrebbe fatto Nelyo.
Ed è perfetta anche la reazione di Kano, che non vorrebbe assolutamente lasciare indietro il fratello, ma sa che ora non è solo alla propria vita che deve pensare.
Veramente un momento stupendo, reso ancora più bello da quell’attimo di osanwe… Ecco, in quel momento mi sono commossa sul serio!
Il modo in cui Kano all’inizio si rifiuta di aprirsi al fratello, perché ormai non è più abituato a comunicare in questo modo e quasi lo teme, ma poi cede… Adoro il modo perfetto con cui sai inserire l’osanwe!
Amo come scegli di farlo utilizzare ai personaggi in questi momenti particolarmente intensi o importanti per loro: penso sia l’utilizzo più significativo e bello di questa capacità degli elfi.
In questa scena, l’osanwe, questo contatto più profondo, era il modo più significativo con cui Nelyo poteva dimostrare al fratello il suo affetto, E lo ha usato, nonostante immagino non sia stato facile nemmeno per lui.
E ora veniamo al vero colpo di scena, ciò che proprio non mi aspettavo assolutamente… gli Haladin!
Davvero, una scelta geniale, Fey!
Non solo è stato un eccezionale colpo di scena, ma apre un sacco di spunti e di situazioni nuove!
Tanto per cominciare, mostra anche gli uomini, e li mostra, purtroppo, tutti in fuga verso sud o verso est come in questo caso, verso i pochi luoghi sicuri che sono rimasti.
Mi è piaciuto da morire il modo in cui li hai descritti, come si sono organizzati per sopravvivere: sono proprio gli Haladin come li abbiamo conosciuti nei libri, e anche i dettagli che hai aggiunto di tua ispirazione mi sembrano assolutamente perfetti, dalle tende fatte con le pelliccie all’assemblea che viene convocata per decidere cosa fare diMaglor e Maedhros.
Mi è piaciuto veramente tantissimo come hai caratterizzato gli uomini, il modo in cui alcuni riconoscono che Kano e Nelyo sono elfi grazie ai ricordi di quando erano bambini, mentre altri temono che siano spie di Morgoth travestite… Hai intrecciato perfettamente i ricordi degli elfi che gli uomini hanno imparato dalle storie dei loro genitori e nonni, e la paura attuale del nemico e delle sue spie, che li porta a diffidare di chiunque.
Gli scambi di battute tra i feanorioni e gli uomini sono perfetti, sia al momento dell’agguato nella foresta sia nella tenda dell’assemblea.
Gli Haladin sono sempre stati diretti, e lo sono anche qui, indipendentemente da chi hanno difronte. E ora accanto alla schiettezza c’è ovviamente anche la paura per la propria gente, alimentata da tutte le notizie che ancora girano per il Beleriand, terzo fratricidio compreso.
Non mi meraviglia che gli Haladin abbiano reagito in quel modo appena si sono accorti di chi erano in realtà i due elfi che avevano trovato.
E parlando di Maedhros e Maglor, li hai resi in modo perfetto in entrambe le scene: Kano è più teso, più pronto a scattare, penso anche per la preoccupazione costante che ha per i gemelli e perché, in questi frangenti, non sembra sopportare le inutili perdite di tempo.
Nelyo invece è quasi inquietante nel suo atteggiamento distaccato, calmo, come se la cosa non lo toccasse, anche se si vede che sotto la superficie ciò che sta succedendo lo coinvolge eccome.
In particolare mi ha colpita quando si è mostrato all’assemblea degli Haladin… Sono rimasta per un attimo col fiato sospeso, e poi mi ha sconvolta la calma ferma di Nelyo, che da sola ha fermato e zittito qualsiasi gesto o protesta degli Haladin.
Ultima sorpresa sul finale, il giuramento. Inaspettato, qualcosa che mai mi sarei immaginata di veder succedere.
Già ero pronta a vedere entrambi i fratelli indignarsi, e invece no. Nelyo accetta subito, come se seguisse qualche progetto per cui quel giuramento si, si poteva anche fare, mentre a Kano brucia (Il che non mi sorprende, non solo per l’orgoglio, ma perché con un giuramento come il suo sulle spalle pronunciarne un altro al punto in cui sono non può che bruciare), eppure alla fine accetta anche lui, per amore dei gemelli e per seguire il fratello, mettendo a tacere l’orgoglio e accettando quella collaborazione con gli Haladin, che, se non altro, è una protezione in più...
Tornando hai gemelli, adoro sempre di più il rapporto che si sta creando tra loro e Kano!
Mi ha intenerita tantissimo come gli si rifugiano in braccio dopo l’arrivo degli Haladin, e ancora di più quando, una volta arrivati all’accampamento, Elros ed Elrond hanno paura che Maglor li abbandoni con quegli uomini… Ormai Kano per loro è diventato qualcuno su cui contare, da cui cercare sicurezza e consolazione, e i due bambini non vogliono veder sparire anche questa nuova figura rassicurante come hanno visto sparire i loro genitori….
Addirittura all’inizio temevo che, un po’ per questo e un po’ a causa delle terribili esperienze che hanno vissuto, i gemellini non avrebbero nemmeno voluto giocare con gli altri bambini, come se non se ne sentissero più in grado…
E invece per fortuna non è successo. Sono andati a giocare, e già si vedono i benefici che verranno da questa nuova possibilità che hanno di stare un po’ con altri bambini della loro età, e circondati da altre persone.
Di sicuro non sarà senza ottime conseguenze, questo viaggio insieme agli Haladin.
Ultimo ma non meno importante, credo che in questo capitolo Kano abbia segretamente coronato quella che, infondo, era una sua speranza: poter chiamare quei gemelli figli non solo nel suo cuore, ma anche difronte ad altri.
Mi è sembrato veramente approfittare di questa opportunità per poterlo affermare, anche a sé stesso, in maniera definitiva, senza più nasconderlo.
E il modo con cui si confronta con Galdor lo dimostra: anche dopo la rivelazione di chi sono in realtà lui e Nelyo, Kano continua a rivolgersi a Galdor “da padre a padre”, come per sottolineare che, nonostante tutto, ama davvero quei bambini come se fossero suoi, e penso che Galdor se ne sia convinto, alla fine.
Tantissimi complimenti, Fey, un capitolo veramente veramente stupendo, meraviglioso sotto tutti i punti di vista!
Perfettamente descritte le scene, dalle più dolci a quelle più angoscianti, perfette le atmosfere, i dettagli, tutto!
E perfetti i personaggi, caratterizzati come sempre in maniera splendida.
Tantissimi complimenti!
Non vedo veramente l’ora che arrivi la seconda parte, sono troppo curiosa!
A prestissimo!
Tyelemmaiwe |