Recensioni per
Between Heaven and Hell
di Feanoriel

Questa storia ha ottenuto 108 recensioni.
Positive : 107
Neutre o critiche: 1 (guarda)


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Recensore Master
09/11/14, ore 21:36

Buonasera Fey!
Che bello hai aggiornato, mi sei mancata!
E' sempre un piacere leggere le tue descrizioni, mi sembra di essere davvero nella Terra di Mezzo, ogni singola volta.
Le prime righe mi hanno fatta sorridere tantissimo, specialmente lo stranimento (? ma esiste questo termine xD?) di Elros di fronte al suo nome in Quenia. Insomma, non ne basta solo uno di nome xD? Io voglio tanto bene a Tolkien ma questa sua mania di chiamare la gente in mille modi diversi mi ha sempre generato parecchia confusione! Non riuscivo mai a ricordarmi chi fosse chi.
Il punto invece in cui cominci a parlare delle lezioni di Quenia e del complicato e fragilissimo legame tra Maglor e i bambini invece mi ha riempita di una tenerezza assurda. Poveri bambini! Ma ancor più povero Maglor, che non sa come comportarsi con loro, nonostante dia il massimo nei suoi sforzi. E' certamente una situazione tra le più delicate che possano esistere, e non potendo forzare l'altro a non avere più paura di noi, o a volerci bene, l'unica cosa che si può fare è lasciare che il tempo venga in aiuto e guarisca le ferite.
Ad ogni modo complimenti perchè queste righe mi hanno davvero toccata.
Bellissimo e geniale il far raccontare a Maglor la storia delle Tengwar!
Cavolo ho sussultato quando ho letto la domanda, perchè voglio dire, tra tutte le cose che potevano chiedere, vanno a domandare proprio quella, e guarda un pò a chi ^^.
La nostalgia di Maglor per la sua famiglia è davvero struggente, e l'amore con cui hai descritto i suoi fratelli è quasi palpabile.
Maedhros, Maedhros...che tenerezza mi fa! Sono davvero curiosa di vedere se in futuro il suo atteggiamento verso i bambini cambierà almeno un pochino..
Nuu ti sei interrotta sul più bello!
Che dirti? Aspetto con trepidazione il prossimo capitolo con il racconto di Maglor ^^
Come sempre bravissima cara.

Un abbraccio, buona serata e buona settimana

Leila

Ps: grazie mille per avermi citata di nuovo!

Recensore Veterano
18/10/14, ore 21:43

Eccomi, alla fine ce l'ho fatta!
Un altro bel capitolo, che, anche se un po' di passaggio, ha comunque non pochi spunti interessanti.

Molto amara la scena iniziale, in cui Maedhros ritorna portando con se ciò che ha rubato agli Esterling... una scena che mostra benissimo quanto sia disperata la situazione dei due fratelli, costretti a cercare tutti gli espedienti possibili per procurarsi ciò di cui hanno bisogno, compreso rubare proprio a coloro che furono la loro rovina.
Mi piace davvero tantissimo l'attenzione che metti nell'inserire anche questo tipo di dettagli; riesci sempre ad aggiungere quel particolare o quella scena in più che rendono ogni situazione più realistica.

Molto bello il dialogo tra Maedhros e Maglor: si sente, dietro a ogni frase e a ogni risposta, un'intesa particolare tra i due fratelli, data dalla profonda conoscenza che hanno l'uno dell'altro, che li porta in qualche modo a intuire sempre le motivazioni dell'altro.
Ero curiosa di sapere quale sarebbe stata la reazione di Maitimo alla proposta di Makalaure.... per quanto freddo sia stato il consenso di Nelyo, io sono d'accordo con Kano: anche lui finirà per affezionarsi in qualche modo ai gemelli...

Il modo in cui stai raccontando il personaggio di Maglor mi piace ogni capitolo di più!
In questo non solo ci hai mostrato ancora una volta il suo lato guerriero, attraverso il suo profondo odio per gli Esterling e attraverso le terribili immagini della Nirnaeth, ma soprattutto hai mostrato l'abilità di Kanafinwe come oratore, mentre prova a convincere il fratello.
Un'altra, particolarissima sfaccettatura di questo personaggio; in quanto poeta, Makalaure conosce perfettamente il potere delle parole e l'importanza di cercare sempre quelle giuste.

Bello anche il flash-back su Curufin: per quanto mi stia antipatico, penso anche io che sapere della caduta di Nargothrond e della scomparsa di Celebrimbor, il suo unico figlio, sia stato un duro colpo per lui, e la reazione che ha avuto in questa scena mi sembra perfettamente in linea col personaggio.
Altrettanto in linea col carattere di Atarinke è la sua reazione furiosa e vendicativa nei confronti di Maglor. Ce lo vedo proprio Atarinke a scambiare, spinto dall'orgoglio e dalla rabbia, il gesto di semplice affetto del fratello per vuota e inutile compassione.

A proposito di padri e figli, sarebbe interessante, magari nei prossimi capitoli, scoprire perchè Maglor non abbia avuto a sua volta dei figli, pur essendo anche lui sposato.

Tantissimi complimenti, aspetto con curiosità il prossimo capitolo!

A presto!
Tyelemmaiwe

P. S. Torno a romperti di nuovo le scatole con una correzione: l'alleanza tra i feanoriani e gli Esterling è durata poco più di un decennio, non secoli, perchè gli Esterling sono giunti nel Beleriand per ultimi, dopo la Dagor Bragollach. Ma è davvero l'unica correzione che ho da farti.

P. P. S. Mi è piaciuto tantissimo il modo in cui hai utilizzato i nomi in quenya in questo capitolo!

Recensore Master
16/10/14, ore 15:50

Eccomi qua, non sono scomparsa!
Avevo letto il capitolo domenica sera, ma i soliti problemi di connessione mi hanno impedito di recensire. Mi scuso immensamente per il ritardo!

Mi complimento una volta di più per la tua resa approfondita e sfaccettata del personaggio di Makalaure: quella in cui ti sei imbarcata non è un'impresa facile, tuttavia trovo che tu la stia superando egregiamente. Adoro come sei in grado di intrecciare in maniera perfetta lo spirito guerriero di Kanafinwe, che qui si manifesta con il ricordo della Nirnaeth Arnoediad e della conseguente uccisione di Uldor il maledetto, alla sua meravigliosa sensibilità e gentilezza d'animo. Davvero, in questo sei magistrale. Come già ti ho detto, è così raro leggere fanfiction in cui Kano sia ben caratterizzato, perciò leggerti mi riempie di gioia!
Vedere Nelyo costretto a rubare agli Esterling, i più infami tra gli uomini, mi ha riempita di tristezza e amarezza costringendomi, una volta di più, a pensare a quanto la stirpe di Feanaro sia dovuta cadere in basso, e non solo la stirpe di Feanaro: la Sorte di Mandos è stata impietosa verso tutti i Noldor.
Se devo essere onesta, non so ancora se la tua resa di Nelyo mi convinca appieno... Non so, c'è qualcosa che mi sfugge, penso di aver bisogno di un altro capitolo per inquadrarlo meglio. A ogni buon conto, trovo il dialogo tra i due fratelli davvero intenso e profondo, con Kano che sfoggia tutta la sua feanoriana eloquenza e Nelyo che, nonostante ora si ostini a fare il sostenuto, credo proprio che, magari a modo suo, non potrà che affezionarsi ai gemelli.
Infine, il flash-back con Curvo.. Io adoro Curvo, credo proprio di avere un debole per quel piccolo viziatello. La sua reazione in seguito alla caduta di Nargothrond è straziante, così com'è straziante il suo accanirsi contro Kano, colpevole solo di aver mostrato sensibilità e comprensione nei suoi riguardi. A una prima lettura, l'astio di Curvo nei confronti di Makalaure mi era parso esagerato, tuttavia ora lo ritengo perfettamente comprensibile.. Curvo, Curvo, tuo fratello voleva solo aiutarti!
A questo proposito, sarebbe interessante sapere perché Kano e la sua sposa non hanno mai avuto bambini... Chissà, forse potresti ricamarci un po' su!
Spero sinceramente di rileggerti presto, e sono stracuriosa di vedere le lezioni di Quenya!
Complimenti, davvero bravissima!

Melianar

Recensore Junior
13/10/14, ore 11:10

Cara Feanoriel, ti chiedo perdono per non essere arrivata prima a spendere qualche parola sul bellissimo proseguo della tua storia… non l’ho fatto per mancanza di attenzione o di interesse, bensì per semplice scarsità di tempo… Mi riprometto di rimediare e pubblicare le recensioni pregresse, in quanto -per desiderio di coerenza- vorrei evitare di “mischiare le acque”, lasciando infiltrare qui considerazioni relative ai capitoli precedenti (capitoli che -comunque- ho adorato <3).
Dunque, posso iniziare dicendo che il tuo Makalaure è sempre più degno d’amore? Sembrerà una banalità, ma per una persona come me, che ha costruito su questo personaggio così bistrattato la propria “missione di fanwriter”, è davvero importante  vederlo reso a tutto tondo… Ad ogni capitolo ti addentri in particolari diversi del suo carattere, approfondendone le varie sfaccettature in relazione ad eventi salienti del legendarium e della sua stessa vita. E questo non può che asservire ad un imponente ritratto del personaggio. Quello che ci voleva in un fandom ben poco “accorto” nei confronti di Makalaure!
In secondo luogo: Russandol. Come forse avrai capito, sono un’estimatrice di tutti i Feanorioni, ma ho anche io le mie preferenze e il nostro -tragicissimo- Maitimo è un personaggio del legendarium a cui sono oltremodo legata… Detto ciò, ho notato come nella tua storia venga fatta una resa più che attenta di lui. Mi piace molto il modo in cui lo fai interagire con Makalaure: nonostante le parole a volte fredde, a volte di circostanza, è facile scorgere il profondo affetto che ancora li lega. Ho sempre immaginato che fra i due si fosse creato un rapporto di “esclusività” e sono felice di averne avuto un riscontro nella tua storia... Sei riuscita a lasciar intuire il loro legame senza intaccare quell’aurea “oscura” e schiva che -giustamente- caratterizza Maitimo a questo punto della vicenda.
Poi dovrei erigere un monumento in tuo onore per esserti soffermata, ancora, sulla figura di Atarinke (Eru, quanto amo questo nome!). Se dovessi stilare una classifica dei posti che Feanorioni occupano nel mio cuore, a lui andrebbe il terzo (a pari merito con Tyelko); indi per cui sono rimasta estasiata dall’accortezza che hai impiegato nei suoi riguardi. È difficile trovare storie che evitino di stigmatizzarlo come una figura prettamente negativa, dando  “respiro” anche  alle profonde sofferenze a cui deve essere andato in contro in quanto padre… Forse la mia percezione del rapporto fra lui e Telperinquar, è lievemente diversa da quella che tu prospetti, ma -comunque- ho davvero apprezzato la resa del tuo Atarinke avvinto dall’angoscia e dalla rabbia. L’idea che Makalaure provi ad avvicinarsi al suo dolore, è molto esplicativa della sensibilità del suddetto, una dote -questa- che riesce a conservare nonostante gli orrori di cui si rende partecipe.
In conclusione, non vedo l’ora di leggere circa le lezioni di Quenya… dell’approccio che tenterà Makalaure per trovare un punto di contatto con i gemelli. E ancora, di Maitimo, perché lo so, prima o poi anche lui lascerà intravedere una breccia del suo animo straziato ai due gemelli.

(Un ultima, piccolissima, cosa: lo stemma di Arafinwe. Sinceramente non ho mai visto lo stemma da te descritto nella storia, ma solo quello che dovrebbe essere stato estrapolato dai disegni di Tolkien: geometrizzato, con sfondo bianco, elementi azzurri e stilizzate "fiamme" dorate…)

A presto.
(Recensione modificata il 13/10/2014 - 11:13 am)

Recensore Master
12/10/14, ore 22:20

Buonasera carissima ^-^!
Evviva, speravo proprio che aggiornassi =), è da qualche giorno che ho in mente la tua storia.
Davvero toccante questo momento tra i due fratelli!
Maedhros che ritorna dopo aver 'derubato' gli Esterling mi ha fatto una gran compassione.. o per meglio dire me l'ha fatta la condizione in cui è ridotto.
E' davvero triste vedere due signori elfici di così alto lignaggio come i figli di Feanor (insomma stiamo parlando del creatore dei Silmaril!) nascosti e braccati come due comuni furfanti..costretti a vivere di espedienti e a rubare a gente talmente inferiore a loro, come 'ceto' e come moralità che quasi non varrebbe la pena spendervi parole.
Rubare agli stessi che li hanno traditi, e che hanno contribuito alla loro rovina!
Ma Maedhros è fiero, orgoglioso e tenace, proprio come lo era suo padre. Ancora di più è fedele fino alla fine al tremendo giuramento a cui sono vincolati e che giustamente Maglor definisce 'un oscuro fardello'.
Mi ha commossa il momento rigurdante Curufin e suo figlio: dev'essere un dolore tremendo quello che sta patendo quest'elfo, e nessuna parola potrà mai lenirlo.. rinnegato dal proprio figlio (giustamente o meno) e non sapere più se sia vivo o morto..se ci penso mi vengono i brividi! Com'è stata crudele la vita con i figli di Feanor.
Ma almeno per Maglor sembrerebbe esserci una speranza di ripartire: sono felice che alla fine Maedhros abbia dato il suo consenso (anche se non lo vedevo controbattere con troppa energia, quindi ero già fiduciosa =)) e mi è piaciuto come tu abbia rimarcato il concetto dei gemelli perduti e di quelli invece prigionieri, che costituiscono ora un 'nuovo inizio'
E...via col Quenia ^^! Sono proprio curiosa!
Alla prossima cara e buona settimana,

Leila

Ps: grazie per il ringraziamento!!

Recensore Veterano
22/09/14, ore 01:58

Lo sapevo che avresti aggiornato, me lo sentivo!
Un bel capitolo, reso intenso da tante, particolarissime riflessioni.

Hai reso benissimo la frustrazione di Maglor che, intrappolato assieme al fratello in quei giorni tutti uguali, ripensa con rabbia ai loro fallimenti, ai secoli passati a cercare di recuperare i silmarilli, che ora sembrano ancora più difficili da raggiungere.

Sono contentissima che tu abbia parlato ancora del Noldolante! E anche questa volta lo hai fatto in maniera perfetta, con Makalaure che prova e riprova a fermare quel canto sulla carta, che non riesce a catturare quei lampi di ispirazione. E' l'inizio, la parte per lui più difficile da individuare: capire qual'è stato il primo passo dei Noldor verso quell'abiso in cui sono caduti.
Bellissimo poi come hai descritto il modo in cui il dolore e le immagini di morte che ancora perseguitano Maglor finiscano per allontanare e rovinare i i ricordi felici della sua vita a Valinor, rendendogli quasi impossibile ritornarvi col pensiero.

Meravigliosa la riflessione di Maglor su cosa sia per lui il canto! hai descritto con grande sensibilità come Kanafinwe viva ogni momento, ogni sua emozione, sia in prima persona, sia immaginandola già musica, già poesia. Per quanto il dolore o la gioia che sta provando siano forti, una parte di lui già sta componendo.

Mi piace tantissimo come stai delineando l'inizio del rapporto tra Kano e i gemelli: come Maglor usi inizialmente la musica, perchè sente di sapersi esprimere meglio attraverso la sua arte.... Poi però la sensazione che le vite di quei due bimbi si siano intrecciate alla sua diventa sempre più forte,, e con essa il desiderio di instaurare un vero e proprio rapporto con loro.
Un rapporto che è ancora difficile, tra la diffidenza, ancora giustamente fortissima, dei bimbi, e i tentativi ancora maldestri di Maglor di approcciarsi ai due piccoli.
Vedremo cosa cambierà ora, con la proposta di Kano di insegnare il quenya ai gemelli, proposta che loro, inaspettatamente, hanno accettato.
A proposito del quenya, sono d'accordo sul fatto che Elrond ed Elros un po' lo conoscessero, e il modo in cui ne hai spiegato il motivo mi è piaciuto molto.

Davvero complimenti, mi piace sempre di più come stai gestendo questa storia, e soprattutto l'a cura con cui stai caratterizzando i vari personaggi.
Continua a piacermi tantissimo come stai raccontando il personaggio di Maglor: riesci davvero a caratterizzarlo in modo perfetto: tutti i suoi gesti, le sue riflessioni, i suoi ricordi.
e... Non mi aspettavo inserissi anche la sua sposa! Un accenno delicatissimo, davvero molto dolce.

Tantissimi complimenti ancora,
A prestissimo con il prossimo capitolo!
Tyelemmaiwe

P. S. Mi piacerebbe sapere come si evolverà anche il rapporto tra i gemelli e Maedhros.. mi dispiacerebbe se continuassero ad avere così tanta paura di lui....

Recensore Master
21/09/14, ore 23:00

Ciao Feanoriel ^^, che gioia, un nuovo capitolo!
Innanzitutto volevo ringraziarti di avermi citata nelle note: ti seguo con piacere e continuerò a farlo ;) 
Passiamo invece al capitolo:
Mi hanno molto colpita i pensieri di Maglor.
Ho provato ad immedesimarmici, e ti dirò, è stato terribile. Mi sono sentita...prigioniera, ecco! Quasi come se fossi io (cioè lui xD) quella in trappola, e non i due piccoli gemelli. Chiuso in una torre, senza nient'altro da fare se non riflettere, cercare di comporre qualcosa, subire sulla propria pelle lo scorrere del tempo, aspettare invano e con inquietudine qualche notizia che sia di rilievo..no credo che impazzirei.
Ed effettivamente un pò lo sono, prigionieri, i figli di Feanor... vincolati a questo terribile giuramento che da sempre controlla le loro vite...è una delle cose più terribili di cui abbia mai letto, o che possa immaginare..
Mi ha colpita, ti dicevo, come i pensieri di Maglor in questa situazione, si focalizzino sulla Caduta, sulla sua storia, e sul come non riesca a stabilirne un inizio.. come se fosse difficile prendersi le proprie responsabilità, ed ammettere che c'è del male anche in noi stessi.
Ma in mezzo a tutta questa inquietudine, a tutta questa solitudine e noia, Maglor non è da solo: due giovani e innocenti fanciulli, sono sotto la sua custodia.
E' bellissimo il punto in cui parli di speranza, perchè è la stessa cosa che è venuta in mente a me: come se i due piccoli rappresentassero una seconda occasione per Maglor..un'occasione per riscattarsi, e in parte redimersi dalle sue colpe..due gemelli, proprio come i fratelli che ha perso.
Sono ricolmi di una dolcezza infinita, e allo stesso tempo di malinconia e 'timidezza', questi momenti tra il carceriere e i piccoli prigionieri.. quanta incertezza..paura di ferire ed essere feriti..
Maglor mi ha fatto davvero una gran tenerezza..non so ancora bene cosa pensare di lui, ma sono davvero curiosa di vedere come si svilupperà il suo rapporto con i bambini. La proposta d'insegnare loro la lingua del padre mi ha stupita: è un atto di rispetto, di bontà e se vogliamo persino di amore: perchè in questo modo è come se permettesse loro di sentirsi più vicino al padre, e fa si che non dimentichino le loro radici e la loro identità, che sono a mio parere, tra le cose più preziose che una persona possieda.
Spero d'imparare anche io un pò di Quenia nelle prossime lezioni xD, ma con me Maglor dovrà essere mooooolto paziente ^^
Probabilmente ci sarebbero mille altre cose che ti volevo dire ma sono leggermente cotta, e domani devo alzarmi presto ^^", ergo per oggi la chiudo qui.
Spero davvero di risentirti presto cara, e come al solito i miei più vivi complimenti!

Un abbraccione,

Leila
(Recensione modificata il 21/09/2014 - 11:02 pm)

Recensore Master
21/09/14, ore 21:31

Eccomi qua!
Molto interessante, quest'introspezione di Makalaure.
Più di ogni altra cosa, ho amato certe frasi a proposito della musica: sono, a mio dire, di una veridicità impressionante. Mi riferisco in particolar modo al passo in cui Kano vorrebbe spiegare ciò che il canto significa per lui: al febbrile desiderio che l'artista ha di comunicare, di esprimere ogni sentimento, di far sì che anche la più grande tragedia possa venir mutata in musica e, in tal modo, ricordata. Ecco, io ora mi sto esprimendo a dir poco malamente, ma davvero, le tue parole mi hanno toccato il cuore. La tua è una delle rarissime fanfiction su Maglor in cui riesco davvero a percepire il personaggio, a coglierlo nella sua essenza, a sentirlo vivo in ogni aspetto del suo carattere, positivo o negativo che sia. Perciò, complimenti vivissimi per la sua caratterizzazione!
Trovo molto bello anche il fatto che sia proprio il canto ad avvicinare Kano ai gemelli... Di nuovo, ecco l'arte come comunicazione e, se vogliamo, anche come "abbattimento di barriere".
Makalaure che tenta un approccio con i bambini mi fa una gran tenerezza. Trovo molto verosimile la sua inquietudine, la sua titubanza, il suo incappare troppo spesso in frasi infelici e, talvolta, perfino crudeli. Ancora una volta, poi, trovo tu abbia reso alla perfezione i ffigli di Earendil: sono due bambini spaventati, ai quali ci vorrà tempo, molto tempo, prima di decidersi a dar confidenza al loro "carceriere", anche se ha una voce melodiosa. Anche se si dimostra gentile.
Ho molto apprezzato che tu non abbia reso i due bimbi completamente digiuni di Quenya... Tra l'altro, pensare a Elwing che, nonostante tutto, decide di insegnare loro la lingua del padre trovo sia davvero una cosa bellissima. Ok, un punto a favore di Elwing, per una volta se lo merita.
Immagino dunque che ora vedremo il buon Kanafinwe alle prese con le lezioni di Quenya... La cosa mi incuriosisce al quanto, e sono anche molto curiosa di vedere come si evolverà il tutto Mi piacerebbe, inoltre, vedere anche Nelyo rapportarsi ai bambini... Ho sempre pensato che anche lui, alla fine, si sia affezionato a loro, anche perché il Professore ha spesso cambiato idea su chi dei due fratelli avrebbe dovuto occuparsi dei due bimbi.
Complimenti anche per questo capitolo, spero sinceramente di rileggerti presto!
Un bacio,
Melianar
P.S.: non ricordo sia scritto da qualche parte che Maglor riportò gravi ustioni a causa di Glaurung, è una tua licenza? O sono io che ho scarsa memoria?
P.P.S.: vedo che alla fine hai deciso di citare la moglie... Sonetti, eh? :-)

Recensore Master
10/09/14, ore 23:57

Eccomi qua, finalmente!
Scusa l'immenso ritardo, ma come ti avevo preannunciato sono stata via e non ho avuto tempo e modo di guardare EFP. A ogni modo, ora ci sono e, nonostante la stanchezza e l'incredibile densità di questo capitolo, spero di riuscire a lasciarti una recensione decente :-).
Innanzitutto, credo che finora questo sia il più bel capitolo che tu abbia scritto. Di una vividezza impressionante, scritto in maniera impeccabile, struggente, bellissimo.
La prima parte, con la cavalcata estenuante fino alla torre in rovina (mai avrei pensato che si andassero a rifugiare in Nargothrond!) è descritta in maniera incredibilmente dettagliata, mi pareva quasi di avere la scena davanti agli occhi, di sentire la corsa del cavallo, di avvertire la paura e la sofferenza dei bambini. E a proposito di Elrond ed Elros... Che tristezza mi ha fatto, vederli chiusi a chiave in quel modo! E il ceffone... Ma d'altro canto, sono ostaggi... Diversamente non si poteva fare, e ho apprezzato che tu abbia trattato la loro prigionia con il giusto realismo, senza inutili scene smielate.

Il tormento e il rimorso di Nelyo per ciò che ha compiuto nel Doriath sono palpabili e, a mio dire, resi splendidamente. In particolare, mi piace come riesci a rendere l'espressività del viso di Nelyafinwe... Dalle tue descrizioni riesco davvero a visualizzarlo molto bene, cosa che apprezzo assai.
L'accenno al Noldolante mi è piaciuto tantissimo, direi che mi ha quasi commossa. Finalmente una storia in cui il rapporto che Kano ha con la musica è reso come lo vedo io... Ti adoro per questo, sono così rare le storie che, quando si parla di Kano che suona l'arpa, non cadono nel banale o nel patetico! Ma di questo ne abbiamo già discusso in abbondanza. A ogni modo, ti rinnovo i complimenti per come stai gestendo la questione: apprezzo assai! Anche perché io adoro cantare quindi, in qualche modo, spesso mi sento vicina al nostro Macalaure. Poi lui è insuperabile, meraviglioso, geniale e tutte quelle cose lì, ma questa è un'altra storia.

L'incubo di Kano è terrificante, ma, ahimè, terribilmente vero. Cosa sono diventati, i figli di Feanaro? Cosa li ha resi, il loro folle giuramento? Le immagini dei tre fratelli fanno rabbrividire, eppure le loro parole hanno il peso di macigni... Fatico ad ammetterlo, tu lo sai, ma è tutto terribilmente, orrendamente vero. In più la scena è descritta in maniera magistrale, bravissima!

La scena finale è permeata di tristezza, ma anche venata da una sorta di malinconica dolcezza e, perché no, da un filo di speranza. Finalmente Kano riesce ad approcciarsi ai gemelli, e tuttavia resta intimorito dai loro sguardi di bambini, forse la cosa più terribile che ogni massacro lascia dietro di sé.
Penso che di cose da dire ce ne sarebbero molte altre, ma mi fermo qui, perché sono stanchissima e perché credo che altrimenti potrei andare avanti tutta la notte.
Ancora una volta ti rinnovo i miei complimenti, spero sinceramente di rileggerti presto: questa storia mi piace sempre di più, sei davvero bravissima!
Un abbraccio
Melianar

Recensore Master
06/09/14, ore 15:06

E con questa mi metto finalmente in pari ^^
Ciao Feanoriel, piacere di risentirti.
Bellissimo anche questo capitolo: per cominciare mi sono piaciute moltissimo le considerazioni iniziali di Maglor, riguardo ai bambini vittime di violenza e di guerre, e il suo non volersi voltare a guardare il suo piccolo 'prigioniero'. Mi ha fatto una grandissima compassione leggere di questo suo tormento, e di come inutilmente cerchi di indurire il suo cuore per difendersi. Perchè in certi casi questa è davvero l'unica difesa, se non si vuole crollare di fronte a tali atrocità.
Ho apprezzato molto anche la descrizione appena successiva: questo vuoto che l'Elfo sente, nel ripensare alla perdita dei gemelli. E' secondo me la reazione più naturale e 'umana' che si possa avere di fronte a una cosa del genere e me lo ha reso ancora più vicino di quanto già non lo sentissi prima.
Straziante il rimorso di Maedhros, devo dirti che da parte sua non me lo aspettavo..non ho mai provato troppa simpatia per i figli di Feanor, anche se hanno la mia comprensione e la mia pietà per il fato a cui sono legati e per quel maledetto giuramento a cui non possono sottrarsi, ma devo dire che mi piace davvero la caratterizzazione che gli stai dando. E' bello poter vedere le cose dal loro punto di vista, con la mente aperta.
Il momento in cui Maglor canticchia la melodia che era solita cantare sua madre mi ha quasi strappato una lacrima (il quasi è perchè non piango quasi mai quando leggo xD, al cinema invece è un altro discorso)
La nostalgia e la malinconia che prova il figlio di Feanor sono davvero intense, e provo un'immensa compassione per lui.

Bellissimo il finale, questo 'primo incontro' fra i tre, e questo 'qualcosa di nuovo', che si fa strada in Maglor..sono davvero curiosa di sapere che piega prenderanno le cose e come si evolverà questo rapporto.

Alla prossima e scusa il ritardo, volevo recensire ieri sera ma ero cotta ^^''
Un abbraccio,

Leila

Recensore Veterano
06/09/14, ore 01:25

Ciao!
Un bellissimo capitolo, dettagliato e intenso come i precedenti. Questa volta però, a fare da sfondo non c'è più l'orrore del terzo fratricidio, ma il dolore, la stanchezza, la confusione e lo strazio del dopo.

Mi ha colpita innanzitutto il luogo che Maedhros ha scelto per rifugiarsi e tenere in ostaggio Elrond ed Elros, una torre di guardia ai confini del regno di Nargothrond! Non posso nasconderti che scoprire che il capitolo si sarebbe svolto nella terra dove regnava il mio personaggio preferito, Finrod Felagund, mi ha fatto davvero piacere.
Mi piace poi il modo in cui hai descritto la torre, in maniera dettagliata ma senza spezzare il ritmo della narrazione, permettendo così a chi legge di immaginarsi con chiarezza il luogo dove sono ambientate le varie scene.

Parlando dei personaggi, sei riuscita a raccontare benissimo, attraverso il dialogo tra Maglor e Maedhros, tutta la disperazione e il rimorso di quest'ultimo. Si vede quanto ormai tutte le azioni compiute, tutto il dolore e il peso del giuramento lo stiano logorando.
Per quanto riguarda Maglor, hai reso perfettamente il suo dolore, tutto il vuoto e la stanchezza che sente.
La morte dei suoi fratellini più piccoli è stato per lui come il colpo di grazia da cui non riesce più a riprendersi. Anche quando viene a sapere della perdita del silmaril, proprio quando era a portata di mano, il suo pensiero corre subito ancora ai gemelli, alla loro morte che è stata in vano.
E poi ci sono quei due bambini, anche loro gemelli, che Maedhros ha preso in ostaggio, che non possono non ricordare altri due bambini, sempre due gemelli, che sono invece morti ingiustamente.
E' bello che tu abbia sottolineato in questo modo il collegamento tra queste tre coppie gemelli... delle coincidenze, se così si possono chiamare, che effettivamente colpiscono.

Molto particolare il modo in cui sei riuscita a introdurre l'idea del Noldolante, il lungo canto che comporrà Maglor prima di scomparire, e che ora è ancora solo una serie di idee....
Questo canto misterioso sulla storia dei Noldor mi ha sempre affascinata tantissimo, e questi tuoi accenni alla storia della sua composizione, dalla prima idea di Maglor all'epoca della fuga dei Noldor fino a questo episodio, in cui tutto ha inizio da un suo tentativo di dare voce al suo dolore, mi sono piaciuti davvero molto.

L'incubo di Maglor è terrificante. La comparsa di Celegorm, Curufin e Caranthir, così com'erano nel momento della loro morte, sullo sfondo del campo di battaglia e dei morti della Nirnaeth Arnoediad è stata agghiacciante. Ma ancora più agghiaccianti sono state le loro parole al fratello, lui che accusa loro quando invece dovrebbe accusare se stesso, poichè anche lui ha commesso i loro stessi crimini, anche lui ha giurato, ha ucciso, anche lui non è più in grado di provare amore o pietà.
In particolare il discorso di Curufin sulle sensazioni provate da tutti loro nel momento del massacro di Alqualonde è una riflessione davvero atroce.
Questo sogno è stato un espediente davvero geniale per raccontare ciò che sono diventati con le loro azioni i figli di Feanor, e per descrivere come tutto ciò andrà poi a concludersi in quella condanna che è la tenebra eterna, da loro invocata nel giuramento.

Infine il breve dialogo tra Maglor e i piccoli Elrond ed Elros.
Mi è piaciuto molto come hai reso i due gemelli, ancora bambini ma già segnati dal dolore e consapevoli del pericolo che corrono.
E Maglor è colpito suo malgrado da questi due bambini, di cui non sa ancora nulla ma che hanno già lasciato un segno in lui.

Tantissimi complmenti, Feanoriel!
Aspetto con curiosità il prossimo capitolo!
A presto,
Tyelemmaiwe
P. S. Scusami per queste mie recensioni sempre lunghissime e forse un po' contorte, ma mi ritrovo sempre con un'infinità di cose da dire e non voglio dimenticarmene nessuna!

Recensore Master
05/09/14, ore 14:00

Eccomi di nuovo ^^.
Non ho resistito e ho deciso di approfittare della pausa pranzo per leggere e recensire un altro capitolo.
Già dal titolo avrei dovuto immaginare che sarebbe stato straziante..
E forse straziante è dire ancora troppo poco!
Le descrizioni delle scene di battaglia sono vivide e reali: riesco quasi a percepire l'odore del sangue, le urla disperate delle vittime e quelle piene d'odio dei carnefici, il clangore delle spade...riesco a vedere i capelli al vento e i movimenti fluidi e letali di queste meravigliose e tuttavia terrificanti creature che sono gli elfi.
La furia e l'aggressività dei figli di Feanor, pronti a tutti per riconquistare il Silmaril e tenere fede a quell'infausto e maledetto Giuramento al quale sono legati e da cui nessuno di loro potrà mai essere sciolto.
Il momento in cui viene pronunciato è secondo me una delle scene più toccanti di tutto il Silmarillion, ed è sempre stata tra quelle che 'visualizzo' o comunque immagino con più facilità.
Il tuo uso di un lessico aulico e assolutamente all'altezza delle circostanze aiuta e facilita ad immergersi pienamente nella vicenda, rendendo tutto ancora più vivido e reale. Tanto da far venir voglia di mettersi a piangere.
Assolutamente toccante il momento del tradimento dei soldati elfici, che scatena l'ira repressa di Maglor: è sconvolgente la reazione del figlio di Feanor e la furia con cui si abbatte sui suoi stessi uomini.
E' davvero figlio di suo padre, me lo ricorda in molti atteggiamenti.
Che dire poi della descrizione della morte dei gemelli? Il dolore provato dal loro fratello nel vederli accasciati e morenti è assolutamente palpabile, e quando chiedono se Mandos li perdonerà per ciò che hanno fatto mi è scesa una lacrima.
Che amara sorte per stirpe di Feanor.
Infini ecco i due piccoli 'principi', gli innocenti figli di Earendil, Elros ed Elrond. Che ne sarà di loro, adesso?
Sono quanto mai curiosa ed impaziente e spero di resistere fino a stasera per scoprirlo ^^.
Nel frattempo ti rinnovo i complimenti, ti saluto e ti abbraccio!

A presto,
Leila

Ps: ebbene sì, l'amica di cui parlavo è proprio Melianar, che mi ha incoraggiato ad accostarmi a qualche storia sul Silma, senza farmi intimidire dal 'tabù' HoME.
Un abbraccio!
PPs: mi rendo conto che la mia conoscenza non è profonda come quella delle altre recensiste ^^'', quindi per quanto riguarda inesattezze storiche/geografiche temo di non poterti correggere o essere d'aiuto. Cercherò comunque di seguire la tua storia e supportarti con pari ardore e passione ;)

Recensore Master
05/09/14, ore 09:58

Ciao,
ho iniziato stamattina a leggere la tua storia (questo primo capitolo per ora), sebbene l'avessi già notata qualche tempo fa.
Generalmente, sebbene sia un libro che ami con tutto il cuore, non leggo quasi mai fanfiction legate al Silmarillion, perchè gli autori inseriscono o fanno spesso riferimento a brani ed episodi della HoMe, che io purtroppo non ho letto. Ho quindi sempre paura di non capire bene la storia, e mi lascio scoraggiare (probabilmente sbagliando) molto spesso, senza nemmeno aprirle. Invece con te ho fatto un'eccezione ^^ (in parte anche incoraggiata da un'amica) e ho deciso di vincere questo mio blocco, quindi eccomi qui =).
E sono davvero felice di averlo fatto, perchè questa storia, a giudicare dal primo capitolo, sarà sicuramente un incanto. Il tuo stile è fluido, scorrevole, e incredibilmente 'Tolkeniano'. Il lettore viene attratto e coinvolto inconsapevolmente nella storia, ritrovandosi tutto a un tratto nella Terra di Mezzo, e in quel meraviglioso mondo che è Arda, arrivando alla fine del capitolo senza nemmeno accorgersene.
La lettura è resa ancora più piacevole dalla profonda conoscenza che hai delle vicende della prima era e del Tolkienverso in generale. I discorsi e i toni usati dai principi elfici sembrano quelli dei personaggi originali, come se tu avessi assistito di persona alla scena, o ne abbia discusso la stesura direttamente con l'autore originale.
Mi è piaciuto davvero tanto questo 'prologo', che velocemente ci introduce in quello che sarà poi immagino, il cuore della tua storia: le vicende di Elrond ed Elros. Ho sempre amato la loro famiglia, e il rapporto che c'è tra i due fratelli. Fratelli tra i quali, per quanto riguarda la famosa scelta, ho sempre preferito Elros..non credo sarei mai riuscita a sopportare il 'fardello' dell'immortalità elfica.
Nonostante io non veda l'ora di proseguire nella lettura, temo di doverti salutare per ora, e andare a combinare qualcosa di utile per l'esame che ho Martedì ^^.
Spero di riuscire a leggere e recensire qualche altro capitolo questa sera =).
Per adesso ti rinnovo i miei complimenti e mi scuso se sono stata un pò succinta nella recensione (di solito mi dilungo molto di più ^^, tendo a diventare papirosa), ma se non smetto ora non combino più niente xD.

Un abbraccio e piacere di averti conosciuta,

Leila al tuo servizio
 
(Recensione modificata il 05/09/2014 - 09:59 am)

Recensore Veterano
23/08/14, ore 23:12

Eccomi qua!
E.... bè, questo capitolo è stato... terribile, non riesco a trovare un termine migliore.
Mi è venuto da piangere, mentre leggevo la tua descrizione, vivida e crudele, di questo massacro.
La furia dei feanoriani, che assaltano all'improvviso la terra di Arvernien, attenti a non dare ai suoi abitanti nessuna possibilità di prepararsi al loro assalto, spietati nell'uccidere chiunque gli si opponga è un'immagine atroce, resa ancora peggiore dalla tua descrizione dello scenario, fatto di fuoco, morte e avvoltoi.
La diserzione degli uomini di Maglor è stato il primo momento che mi ha veramente colpita di questo capitolo. E' un particolare a cui pochi pensano o a cui non si da peso, mentre tu hai deciso di dedicargli una parte importante. è una scena ben descritta, sia lascelta, coraggiosa ma disperata, di questi elfi sia la brutale reazione di Maglor. Non credo, però, che tutti i guerrieri dei feanoriani abbiano compiuto questa scelta, così, in massa.
Ho sempre pensato, seguendo anche ciò che ci dice Tolkien, che solo alcuni si rivoltassero apertamente contro i loro signori, mentre altri rimanevano in disparte, senza combattere.
Ma questa, come sempre, è una mia opinione.
La morte dei gemelli e il dolore di Maglor per la perdita dei suoi fratelli più piccoli hanno toccato anche me, nonostante non ami i feanoriani, e non abbia decisamente tifato per loro, durante il capitolo.
Infine, la comparsa di Maedhros con i piccoli Elrond ed Elros è stata forse la parte peggiore del capitolo... il terrore di questi due bimbi, che, dopo aver visto morire così tante persone, dopo aver visto distrutta la loro casa, vengono portati via da Maedhros e Maglor che, ai loro occhi, dovevano apparire ancora più terribili e crudeli.
E i due figli di Feanor non sono stati certo gentili, con i figli di Earendil. Mi chiedo come si svilupperà tutto questo, nei prossimi capitoli....
Parlando dei personaggi, mi piace il modo in cui hai reso Maglor e Maedhros: presi a tal punto dalla furia della battaglia e dalla voglia di portare a termine una volta per tutte il loro giuramento, ma allo stesso tempo distrutti dal dolore, da tutto ciò che hanno fatto e dalla morte dei gemelli.
Mi è piaciuto che tu abbia descritto così bene il loro diverso modo di agire, con Maglor che ancora piange, si infuria, mentre Maedhros, pur non volendo mostrare nessuna emozione, ha comunque quei sospiri che, secondo me, parlano quanto pianti e grida.
Mi piace moltissimo il fatto che, già in questi du ecapitoli, tu abbia scelto didescrivere nel dettaglio ogni episodio che scegli dinarrare, senza fare grandi salti temporali e senza accennare scene che poi non descriverai.
Spero che continuerai così anche nei prossimi capitoli, perchè è un bellissimo modo di approfondire la storia!
A presto,
Tyelemmaiwe
P. S. Ho notato anche in questo capitolo alcuni errori e sviste, come per esempio quando dici che i feanoriani risalgono il Sirion per raggiungere la città di Elwing e Earendil: visto che questa piccola città si trova alle foci del fiume, i feanoriani devono discenderne il corso, non risalirlo.
Comunque Ti rinnovo il consiglio di rileggere più volte il capitolo, senza preoccuparti del tempo che ci metterai a rifinirlo, perchè non è mai tempo sprecato!

Recensore Junior
22/08/14, ore 19:13

Ciao,
in quanto viscerale appassionata dei Fëanoriani, ed in particolar modo di Maitimo e Makalaurë, non so davvero come ho fatto a non notare subito la tua storia, ma tant'è...
Sono oltremodo felice di aver letto questi due capitoli, così imponenti e strazianti, tuttavia ho alcuni appunti da rivolgerti.
In primis ti consiglio di esplicitare che segui il filone degli avvenimenti narrati ne Il Silmarillion edito, e non quelli della versione canonica riportati in The History of Middle-earth. Nella tua storia, infatti, Ambarto non è stato accidentalmente bruciato sulle navi Teleri, durante l'incendio di Losgar, ma trova la proprio morte a Lisgardh, al fianco di Ambarussa. Così come Artanáro Ereinion viene presentato in quanto figlio di Findekáno e non del suo legittimo padre: Orodreth Artaresto (e porta gli stendardi di Ñolofinwë, non quelli appartenenti ad Arafinwë di cui è -in realtà- pronipote).
In secondo luogo credo sia importante, nei discorsi diretti, far utilizzare ai Fëanoriani i loro nomi Quenya, limitando così l’uso delle varie sindarizzazioni al solo testo narrativo. Questo perché nonostante il Bando al Quenya ad opera di Elwë Singollo, esso era sicuramente vivo durante gli incontri fra i fratelli e gli stessi Noldor. Per farti un esempio, dubito che Tyelko o Curvo o Moryo, così rancorosi nei confronti di Elwë, si premunissero di sottostare al Bando, soprattutto se in vista di una battaglia contro suo nipote Dior.
Ma soprassedendo su questi due punti, devo ammettere che nonostante mi sia piaciuta l’atmosfera orrorifica di cui è ammantata la tua storia, nonostante mi sia piaciuta la resa di quel vortice di disperazione in cui Makalaurë è costretto a calarsi, abbandonando l’arpa per accogliere tra le proprie mani la spada; nonostante tutto questo, mi sono trovata spesso in disaccordo sulla caratterizzazione dei Fëanoriani.
Ammetto che siano stati delle teste calde, e questo -in fondo- è il loro bello, ma certo è che fossero legati da un profondo affetto. Per cui, nonostante le diversità di opinione, non credo che Curvo avrebbe potuto pensare di rivolgersi a Makalaurë nei termini da te descritti. Anzi se dal mio punto di vista tutti i fratelli provavano un certo rispetto per le doti artistiche di Makalaurë, ancora di più doveva fare Atarinkë, in quanto anch’egli artista. Premesso ciò, capirai, di come le parole intercorse tra Tyelko e Ambarto mi abbiano lasciata anche maggiormente sconvolta. Un po’ perché Tyelkormo lo immagino totalmente diverso: di lui il Professore ci esalta la scaltrezza, l’impertinenza, in un certo senso; mentre il tuo Tyelko mi è sembrato più simile al sempre rancoroso Carnistir che qui, invece, è apparso relativamente pacato per i propri “standard”. E un po’ perché, a prescindere dalla loro resa, dubito fortemente che i Fëanoriani, tra loro, si siano mai minacciati di morte!
Altro aspetto su cui mi trovi in disaccordo è il proliferare dei tradimenti tra le file dei Fëanoriani. È pur vero che in The War of Jewels ci viene detto di come le loro schiere si fossero fortemente ridotte, ma certo è che non rimasero i soli Makalaurë e Russandol.
Poi, pur dando per assodato che in molti lasciarono le file dei Fëanoriani, io non ricordo sia scritto da nessuna parte che lo fecero cercando di ucciderli.
A prescindere, però, dalle nostre diverse visioni dei personaggi, devo confessarti di essere molto curiosa circa gli sviluppi di questa storia, o meglio circa la tua resa degli sviluppi. Sono certa che Elrond e Elros restituiranno un flebile bagliore di speranza all’esistenza pur condannata del povero Makalaurë...



Sì, scusami, ho letto ora che alla fine dell'introduzione alla storia dici, effettivamente, di basarti sul Quenta Silmarillion... Non me ne ero accorta prima!

(Recensione modificata il 22/08/2014 - 07:32 pm)