E rieccoti! Direi che l’assenza si fa notare di meno quando arrivi con capitoli così belli lunghi e densi, uuuuuh! *___*
Ci sono tante cose che voglio commentare e cercherò di andare con ordine.
Qual gioia vedere che Maglor è riuscito a sedersi un attimo con penna e calamaio a scrivere, mi dà un certo sollievo dopo le difficoltà che aveva incontrato qualche capitolo fa. Anche se per lui si rivela un’esperienza un po’ pesante, forse, dover rivivere tutti quegli anni, tutte quelle azioni, e non più come “parte attiva”, ma con occhio critico e di certo è stata più dura scrivere di quegli eventi con la consapevolezza che ha raggiunto a questo punto della sua vita.
Sarà stato che hai dato un’impressione di gelo, sarà che Maglor ispira, ma volevo abbracciarlo. Ma non è una novità a questo punto, sai che uno dei pezzi residui della mia anima è venduto a lui XD
Quando arriva Maedhros, di ritorno dalla caccia, mi son dovuta fermare un attimo a gustarmi la visione di gnoccaggine in modalità venatoria *____*
Il momento di “riflessione”, chiamiamolo così, sul freddo che si estende a sud con l’estendersi dell’ombra di Morgoth è stato interessante, mi ha fatto dire “in effetti”… salvo poi esser stata colpita al cuore su quella che era una vera riflessione, questa volta sullo scorrere del tempo. Mi mette una tristezza pensare che il tempo degli Elfi nella Terra di Mezzo deve finire, ma effettivamente il sole e la luna, con il loro scandire il tempo più velocemente degli Alberi non possono che portare a questo. Certo, è interessante come la Terra di Mezzo sia stata in un sonno “incantato” mentre gli Alberi illuminavano Valinor e porta anche questo acqua al mulino de “il tempo degli Elfi sta finendo”. Vado a ritirarmi in un angolo a piangere, perché per me gli Elfi dovrebbero scorrazzare ancora adesso nella Terra di Mezzo ;____;
Questa riflessione sullo scorrere del tempo si ricollega benissimo, quasi a formare un cerchio, con quella che fa Maglor verso la fine sui segni che il tempo ha lasciato su di lui e su Maedhros. Ho adorato la descrizione di tutti quelle piccole “imperfezioni” che marcano la trasformazione dei due fratelli dai tempi a Valinor, dove la loro pelle era intatta, le mani di Maglor erano senza calli da spada, perfette per suonare l’arpa con la leggiadria che caratterizzava quei giorni, e Maedhros semplicemente aveva due mani (lol scusami Maedhros puccio, non voglio prenderti in giro) e, aggiungerei, il suo migliore amico e i suoi fratelli. Ma sui fratelli devo tornare più avanti per forza di cose, dopo questo salto in avanti voglio tornare a procedere con ordine :P
Perciò non posso non squittire all’interesse che Maedhros mostra per i gemellini: non è niente di eclatante, anche nei ricordi di Maglor c’è una certa fredda compostezza in Maedhros, come se lui non volesse sciogliersi troppo perché tanto Elrond ed Elros sono ostaggi, presto dovranno farsene qualcosa di loro e potrebbero addirittura tornare a odiarli e lui potrebbe essere costretto a… sbarazzarsi di loro, diciamo così. In sostanza, capisco la ritrosia di Maedhros e mi fa tanta tenerezza.
Sempre sull’onda della tenerezza, i gemelli che chiedono una canzone per dormire… OMG. Che bello vedere questi piccoli passi, questo lento avvicinamento, il calare delle barriere e, come sempre, Elros è quello caciarone che chiede cose che Elrond, se avesse provato a chiedere, avrebbe chiesto in tono cauto e un po’ sommesso. Non posso che dire che Elros è così umano.
Certo, in questo capitolo non c’è molta cuteness con i gemellini coinvolti in prima persona, è più come la loro presenza sciolga i fratelli che si occupano di loro e la cosa mi piace molto :)
Son morta di tenerezza anche quando Maedhros provvede a sganciare questa bomba: So quanto tu abbia voluto dei bambini, l’ho sempre saputo. – non è una vera e propria novità, ma mi pare sia la prima volta che viene affrontata ad alta voce, non solo nelle riflessioni di Maglor. E poi mi piace la “naturalezza”, diciamo, con cui parlano dell’argomento, di certo non è un discorso che ho visto affrontare spesso nelle fanfiction, quello del desiderio di paternità di un personaggio maschile (in genere se ne parla dopo che qualcuna rimane incinta, lol, che roba XD).
Forse te l’ho già detto ventimila volte, ma una delle cose che mi piacciono tanto di Maglor è questo suo desiderio di balia asciutta paternità. Mi rattrista che non abbia avuto la possibilità di sperimentarla con figli del suo sangue e del suo spirito (bello il pensiero “forse il mio spirito non è abbastanza forte”, ma vorrei accarezzargli la testa e dirgli che per essere arrivato dov’è il suo spirito è abbastanza forte e poi… è figlio di Feanor e nipote di Finwe, se quei due non hanno uno “spirito" forte, non so chi altro lo abbia XD di certo, mi trovo a dar più ragione all’ipotesi della premonizione), ma sono contenta che abbia avuto la possibilità di crescere Elrond ed Elros, anche se le premesse non erano ideali.
Ho il mio cuoricino pieno di feels per papà!Maglor, awwww.
Il discorso sul desiderio di paternità ci ha fatto tornare al rapporto tra Maedhros e i suoi fratelli, alla responsabilità che sente per loro non solo nei momenti “positivi”, ma anche quanto sbagliano. Quello che era stato accennato e basta qualche capitolo fa (mi ricordo di avertelo scritto), qui è mostrato in tutte le sue complicazioni. La severità con cui Maedhros affronta Celegorm e Curufin non è per punire solamente loro, ma anche per ricordare a se stesso che se i suoi fratelli sono scesi tanto in basso è colpa sua prima di tutto, perché non è stato capace a proteggerli. È un altro lato di Maedhros che trovo facile capire, sarà che è un po’ la maledizione dei fratelli maggiori.
Sai che amo i flashback e ho amato questo quanto gli altri! A parte lo strazio di vedere i Feanoriani scannarsi tra di loro, soprattutto Celegorm e Curufin (poi Caranthir, tesoro caro, lui è incazzuso di suo, ha solo più motivi per arrabbiarsi ora XD) e le loro parole velenose nei confronti di Maedhros, e lo sguardo di Maglor che cerca di tenersi in disparte, ma finisce per intervenire e prendersi la sua frustata da parte di Curufin, mi è piaciuto come hai esplorato la questione di Luthien e del Nargothrond!
Senza dubbio, i Celegorm e Curufin che hanno davanti a loro Maedhros e Maglor sono proprio quelli che hanno cercato di minare il potere di Finrod. Mi stringe il cuore vederli ridotti in quello stato, con tutti contro, anche i loro stessi fratelli (se da un lato ridacchio per Caranthir che fa la sua entrata in scena drammatica e agita i pugni e paroloni contro Celegorm, dall’altro mi fa tanta tristezza vederli litigare tra di loro… come cani rabbiosi, per citare Maglor).
Il modo in cui hai dipinto l’ossessione di Celegorm per Luthien, be’, l’ho adorato (e mi fa rendere conto di come shipperei questa coppia come una pazza, se ci fosse qualcosa di “salutare” nel loro rapporto). Celegorm la vede come un oggetto, splendido e inimitabile, non per un attimo mi è sembrato che i suoi apprezzamenti fossero rivolti a una persona, quanto più a un gioiello - come se stesse parlando di uno dei Silmaril più che di una donna. Tendo a dar ragione all’interpretazione di Caranthir sull’“uso” che Celegorm avrebbe fatto di Luthien, per quanto questa interpretazione non sia affatto lusinghiera. Ma direi che a questo punto Celegorm ha toccato il fondo.
Posso immaginare che ti sia divertita a riportare i pensieri molto dolci e carini dei Feanoriani nei confronti di Thingol, sono riusciti a far scattare l’avvocato del diavolo che c’è in me… e sai come la penso di Thingol XD Credo sia positivo che i pensieri dei Feanoriani (Caranthir che chiama Thingol un Avar! E che accusa Celegorm di aver tentato di sporcare il sangue di Feanor! E Thingol che si nasconde dietro le sottane di Melian mi ha fatto riderissimo - sono un po’ convinta che lui facesse tanto lo spaccone perché sapeva chi aveva sposato ahahah, ma immagino anche Melian che gli massaggia la schiena alla sera e ogni tanto "ops, caro mi dispiace, ti ho fatto male?”, giusto per punirlo un po’ quando esagerava col delirio di onnipotenza XD) – ehm, dicevo, che se i pensieri dei Feanoriani erano così estremi da avermi fatto quasi intervenire in difesa di Thingol, la cosa è positiva, no? Dopotutto, è il loro punto di vista, non deve essere equilibrato, hanno tutte le ragioni del mondo per non essere equilibrati :°D
Sono praticamente certa di 1) non aver detto tutto quello che volevo dire, 2) aver perso il filo del discorso tra tutte le parentesi. Spero mi perdonerai per la confusione che regna in questa recensione XD
Ti segnalo qualche piccola svista che ho notato:
che i gemelli nonavevano lasciato - niente di che, direi, si è solo perso uno spazio per strada :D
per riavere con sé i suoi fratelli, si pur dannati e incattiviti, - qua è un “se” corretto? Perché mi son fermata un attimo in dubbio a questo punto, indecisa se fosse un “sì” di così o un “se”.
Anche questa volta ho letto il capitolo con la canzone suggerita (ho molto gradito che tu abbia deciso di inserire all’inizio di ogni capitolo la canzone che te lo ha “ispirato”, diciamo così - almeno posso leggere con la colonna sonora giusta!) e devo ringraziarti per avermi fatto scoprire Curse My Name, perché con i Blind Guardian mi sono fermata a Nightfall in Middle Earth e non mi sono smossa, ops. Be’, almeno ho scoperto qualcosa di nuovo, grazie! :D
A risentirci,
Kan
P.S.: la piccola licenza non mi turba in nessun modo, ma io sono di relativamente ampie vedute finché non si tocca Thranduil. Forse non sono stata molto rassicurante, mmmh :°D |