Recensioni per
Noblesse Oblige
di controcorrente
Personaggio troppo spesso relegato ad un ruolo quasi di comparsa. Finalmente ha un ruolo che gli si confà. |
Anche a me è sempre piaciuto questo personaggio, forse l'insieme dei pochi pregi dei nobili insieme a madame Jarjeays, la madre di Oscar; il suo inziale orgoglio viene stemperato dalla sua lealtà verso la sua rivale, e non immagina che il suo rispetto si muterà in un altro sentimento. |
Ciao!Scusa ma forse non ti sei accorta che hai pubblicato il capitolo 3/4 volte!Comunque è molto bello bravissima! |
Quella di Luigi XVI è una figura che ha del drammatico: condannato da un titolo, che agli occhi della corte era il più desiderato, ad una vita di doveri e responsabilità che per lui era assai peggio di una prigione, incompreso ed abbandonato, tuttavia non perse la sua dignità nei suoi drammatici ultimi giorni prima del patibolo. |
La Contessa è davvero incorreggibile e recidiva, se nemmeno davanti alla tragedia della figlia riesce a rendersi conto di avere sbaglilato con il suo paravento di pregiudizi nobiliari sugli occhi! Capisco però che non fosse soltanto lei, ma tutto il sistema dell'epoca ad essere marcio. |
Ciao, non avevo ancora letto la tua ff e questo è il primo pezzo che leggo (uso le recensioni come indice e una mi aveva incuriosita) e devo dire che ho trovato molto bella e toccante la tua visione di Madame J. , direi molto realistica e in linea con il pensiero del tempo. In particolare mi é piaciuto lo smarrimento innanzi all'attenzione della regina che lei scambia come una mancanza di riconoscimento per il suo sforzo. Un fraintendimento che l'assoluto non rispetto dell'etichetta di M.A. creò in molti nobili che un po' si sentivano esautorati dal loro ruolo. Ti rinnovo i miei complimenti e a questo punto leggerò gli altri. |
L'atteggiamento della Contessa è perfettamente in linea con la mentalità di Versailles, che vede come unico bene per i figli un matrimonio con una buona posizione; peccato che dovrà terribilmente ricredersi. |
Controcorrente, tu hai talento. Sintetica ma intensa come poche autrici, sei davvero molto brava a tratteggiare il personaggio di Madame de Jarjayes, divisa tra dovere e affetto e così bistrattata (nel senso di trascurata) dalla storia originale e dalle ff. In fondo lei è la donna perfetta per il Generale, entrambi attaccati ai propri doveri, solo che lui impone e lei accetta, e la rassegnazione che descrivi è quasi tangibile. |
Anche questo capitolo è molto efficace, si vede appieno il tormentato sentimento che li lega di nascosto, come un supplizio, appunto; il conte in fondo era una vittima pure lui. |
Madame rappresenta la parte della nobiltà rassegnata e non malvagia, vittima della maggior parte dei nobili avidi e gretti; l'episodio del suo malore ne è esplicativo, e qui è rappresentato bene. |
Ho letto tutto d'un fiato questi capitoli! Abbiamo visto tre diverse situazioni, ma tutte accomunate dalla nobilità, nobiltà che non sempre è portatrice di cose solo piacevoli, anzi più spesso è portatrice di limiti invalicabili; a volte, essere nobili è una beffa, addirittura! Complimenti per questa tua raccolta. |
Philippe d'Orleans è stato vittima della sorte, davvero: aveva tutte le qualità per regnare, ma ha dovuto piegarsi al ruolo di secondo che la legge del privilegio alla nascita gli ha imposto; magari non apprezzerà più quei falsi valori in cui credeva adesso. |
Questo è uno dei personaggi più odiosi della storia, emblema della corruzione del ceto cui appartiene: Oscar gli ha dato una bella lezione! |
Anche Maria Teresa è in trappola tra il suo ruolo di imperatrice e quello di madre: la diplomazia spesso comporta la falsità, il problama è farlo accettare alla figlia, che adesso è futura regina di una corte corrotta! |
In effetti, il Conte De Mercy era preso tra due fuochi: non poteva insistere oltre con la principessa, ma al tempo stesso avrebbe voluto impedire una guerra in ogni modo. |