Recensioni per
La felicità più grande
di Amantea
Che dire, Amantea... ad una seconda lettura è tutto ancora più bello, e questo finale così malinconico, che però parla di vita e storia nuova, è di una bellezza straordinaria. Lasci il dubbio sulla reale sorte di Oscar e André ma liberi Alain dal peso portato addosso per dieci anni. |
Non aver recensito subito mi ha "costretta" a rileggere il capitolo, così ho potuto gustare nuovamente il racconto e provare ancora una volta, il brivido sottile all'idea che loro possano essere ancora vivi. Sinceramente, non mi aspettavo questo colpo di scena (brava!!!)... Certo, è solo un dubbio, una stilla di speranza che si accende all'improvviso... ma è come dice Camille: lui non li ha visti morire. Da una parte, mi inquieta e mi fa rabbia l'idea che Alain sia rimasto a vegliare il nulla in preda ai sensi di colpa, dall'altra spero che Oscar e André siano ancora vivi...... |
Amantea cara, sono contenta di aver letto questa fic e di averne apprezzato il finale ..anche Alain,finalmente, ha la possibilità di vivere appieno un'altra parte della sua vita piena di gioia ..se lo merita dopo tanto dolore..ti aspetto con la prossima! ! |
Buon giorno, |
Lettrice silenziosa, qualche rec ugualmente sei stata capace di strapparmela. |
Bellissimo Luciana. |
La degna conclusione, inizialmente drammatica e struggente, infine intrisa di speranza, di un'opera che ci ha forse regalato uno dei più veri e profondi ritratti di Alain degli ultimi anni. Di lui hai infatti magistralmente mostrato i tormenti, i rimorsi, le ferite del cuore, tutti legati alla tragedia di essere sopravvissuto a coloro che amava e che lo hanno portato a non vivere, a trascinare i suoi giorni solo per perpetrare un ricordo. Comprensibili diventano quindi la sua rabbia e la disperazione nel pensare di essere stato ingannato, nel non voler credere questo...io stessa resto dell'idea che dopo dieci anni qualcosa Alain avrebbe dovuto sapere, se qualcosa contava davvero nelle loro vite, così come Madame de Jarjayes, per cui saluto con soddisfazione la scelta di lasciare alla nostra immaginazione. Effettivamente non importa se sotto quella tomba ci siano loro oppure no, resta il fatto che lui si è sacrificato, ma è arrivato il momento di ricominciare a vivere, e la vita prende le fattezze e le parole di Camille. Camille che rappresenta una possibilità, con la sua gioventù, con la sua freschezza, Camille che rappresenta l'Amore come sinonimo di vita, perché è solo l'amore la forza che alfine fa muovere il mondo. |
È difficile, sempre, provare a far diventare parole il groviglio di emozioni che tu riesci sempre a suscitarmi... Il dolore di questo Alain sopravvissuto, così palese, in quelle lacrime disperate l'ho sentito tutto. Potente e straziante come solo possono essere le emozioni provate dalle anime straordinarie, come quella che hai dato tu ad un personaggio che so ami molto. E in fondo, come dice Camille, non importa chi riposi in quel piccolo cimitero. L'importante è l'amore, quello inaspettato, tra loro e quello eterno, che il vento continuerà a raccontare... Molto bello, cara, molto dolce, intriso di tristezza e di speranza. Ti aspetto, per un altro viaggio, quando vorrai. Un abbraccio. |
Vivere, e' passato tanto tempo, vivere..... |
Camille è una pensatrice. |
Degno, degnissimo epilogo Amantea di questa tua malinconica e possente storia su Alain. Sul custode di un immenso ricordo, sulla dura e atroce sopportazione delle beffe della Vita, sul sentirsi "ingiustamente" dei superstiti: dunque forse non più meritevoli di vivere davvero? Graziati dal Destino, eppure condannati a vivere a metà per espiare colpe che in realtà tali non sono e non saranno mai? |
Ci lasci un dubbio sul finale della storia originale, sulla tua variazione. |
Non è importante, Alain... Che siano loro, sepolti qui. Oppure qualcun altro... non è veramente importante. E' il momento di vivere... se ti senti pronto, solo questo conta. Vivere .... |
wow, ho letto questa storia con attenzione e interesse e l'ho trovata, intensa e stupenda e interessante. hai messo la pulce nell'orecchio sul fatto che forse oscar e andrè non sono morti, ma chi può saperlo veramente se non loro. camille è un personaggio adorabile con più palle di alain concedimelo. ho adorato questa parte: |
La rabbia di Alain è comprensibile, dato che lui è stato costretto a portare in sé il dolore ed il peso della morte dei suoi amici; ma Camille sarà la sua salvezza! |