Recensioni per
La felicità più grande
di Amantea

Questa storia ha ottenuto 138 recensioni.
Positive : 136
Neutre o critiche: 2 (guarda)


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Recensore Master
25/01/16, ore 09:27
Cap. 6:

Struggenti i ricordi di Alain che, in fondo, sembra morto anche lui quel giorno...
Vive di ricordi.
Comunque su dimostra sempre un gran signore, che non si approfitta delle situazione...
Riuscira Camille a non cadere innamorata come una mela cotta?!?

Recensore Master
24/01/16, ore 22:27
Cap. 6:

Te l'ho detto...no, io non mi aspettavo "la notte di fuoco". Quello che ci hai descritto, quello che ci hai fatto vivere in quell'umile casetta, ove pochi oggetti "parlano di lui", di ciò che è e di quello che fu, è un delicato incontro di due anime sincere, è il bisogno di confrontarsi con la Verità e farne i conti e tirare le somme.
La protagonista, assieme a loro, è "la notte". Una notte "sorella", che si rivela complice di un'amicizia. Perché quando non ti senti "giudicato" dall'espressione che assumi, quando il rossore che si propaga non lo vedi, quando puoi fissare liberamente qualcuno negli occhi senza che questi comprenda il "fondo" del tuo animo, allora davvero riesci a regalare la parte più vera di te...e loro lo fanno.
Ma mi è proprio mancato un battito quando Alain consegna nelle mani di Camille il diario di Andrè. Per tutto ciò che esso implica. Perché dalle parole di Alain rivedo Andrè all'alba di quel suo tragico ultimo giorno che idealmente "consegna sé stesso" all'amico. Come Oscar lascia al padre il famoso quadro, Andrè rimette il suo passato con tutte le sue sofferenze, i suoi rimorsi, le sue paure al suo unico amico, quello che di più simile può esser stato ad un fratello. Si riconosce "rinato" nella pienezza del suo Amore, nella consapevolezza di questo sentimento immenso e ricambiato, qualsiasi sia il futuro che l'attende...ed immagino avesse messo in conto anche la possibilità di "non farcela"...
Alain, dunque, lo troviamo malinconicamente quanto consapevolmente avvinto dal ruolo che il destino e gli avvenimenti hanno "intagliato" per lui: all'indomani della morte dei suoi amici ( quello che di più simile ad una famiglia abbia avuto, dopo la scomparsa di madre e sorella..) decide di "vegliare" il loro sonno eterno quasi all'infinito, in quella casa e sotto quella pergola al limitare del camposanto. Tu scegli di non fargli assistere alla loro morte, ma in compenso sembra quasi il "testimone" della loro "eternità"...in un tempo che pare sospeso, cadenzato dai ritmi consueti e rassicuranti che solo la terra ed il mutare delle stagioni possono donare.
Adesso mi aspetto che questo "scambio" continui in villa Jarjayes, al cospetto di una Mme Marguerite "bella" come in poche altre situazioni mi è capitato di vedere...e che Camille, tracciata la via, decida che il tempo che si è presa è scaduto e che è ora di vivere davvero. Forse l'inaspettato dono di Alain la potrà definitivamente incoraggiare....
Un vero gioiello, Amantea, te l'ho detto...grazie sempre, per quello che scrivi e per come lo scrivi.
Ti abbraccio.
Tamara Alessandra.

Recensore Master
24/01/16, ore 10:32
Cap. 6:

Bello luciana gran bel capitolo ben scritto e dettagliato oora sono curiosa di sapere cosa combina Alain. A presto 😊

Recensore Master
24/01/16, ore 09:35
Cap. 6:

Sono davvero curiosa di comprendere cosa ha spinto Alain, soprattutto questo tuo Alain, così "vivo", ad esiliarsi in qualità di custode di due tombe... Di certo la fortissima amicizia che lo legava ad André, di sicuro il sentimento magari non " giustissimo" che provava per il suo comandante... Ma mi pare di leggere tra le righe qualcosa di più, che va oltre il rimpianto e il senso di colpa per essere ancora vivo e non essere riuscito a salvarli. Qualcosa che forse si cela nel diario di André. Mi piace tanto Camille, con il suo desiderio di realizzarsi, di ricalcare le orme della zia diventando anche lei una "donna che lavora", soprattutto in quel suo intento di aiutare le donne a partorire. E mi è piaciuto molto, moltissimo che tutte queste cose siano emerse di notte, quando, davvero, ciascuno di noi è ciò che di giorno a volte non riesce ad essere... Bello, questo tuo raccontarli, molto personale, molto tuo. A presto, ed un abbraccio, sorella!

Recensore Veterano
24/01/16, ore 09:02
Cap. 6:

Camille sta fuggendo da un matrimonio imposto, credo... Freme per "liberarsi"...  Chissà forse il diario che le ha dato Alain, se lo leggesse, se conoscesse tutti i tormenti di Andrè, magari potrebbero aiutarla. Chissà che anche Alain riesca ad andare avanti e a "liberarsi" dai suoi ricordi e dai suoi tormenti... È come se una parte importante di lui fosse ferma alla presa della Bastiglia e il resto va avanti per inerzia(?): i sogni, l'insonnia, i pensieri sono sempre per Loro. Questo capitolo lascia in sospeso diverse cose, almeno in me, sei sempre intensa... A presto!

Recensore Master
24/01/16, ore 08:40
Cap. 6:

Interessante questa confidenza timida, sorretta dal buio, dal diario che passa di mano, dalle piccole confidenze di lei.
E fa tenerezza che non abbia strumenti per risolverla, se non quelli della societa` da cui viene, come l'invito a pranzo.
A presto!

Recensore Veterano
24/01/16, ore 00:11
Cap. 6:

Uh, che peccato! E non è un gioco di parole con una delle tue più belle opere ;) Sta per finire e io ancora non ho capito dove ci vuoi portare. Devo essere lenta di comprendonio. Bel capitolo, come sempre. A parte il ricordo di loro due, visti attreverso le parole di Alain, due cose ho trovato notevoli: la citazione iniziale della Woolf e il passaggio molto poetico sulla notte. Brava, come sempre.

Recensore Master
23/01/16, ore 22:40
Cap. 6:

È vero di notte si è più libere di pensare e di agire..Camille in un certo senso si è dichiarata :venite con noi!vediamo ora che succederà..un abbraccio

Recensore Master
23/01/16, ore 19:46
Cap. 6:

La notte è il momento migliore per aprire il proprio cuore ai ricordi e scambiarsi confidenze: loro ne hanno molte in comune!

Recensore Veterano
22/01/16, ore 15:47
Cap. 5:

Adoro, adoro, adoro... stupendo tutto!
Lottare, che sia per nascere o che sia per avere il rispetto dei propri soldati... anche qui l'intreccio dei ricordi, con i quali tieni nella storia i nostri che non ci sono più, ma dei quali si sente la presenza in tutto il racconto. Delicatissima ma anche molto forte Madame Jarjayes, e poi questa chiusa sulla notte da passare insieme, Alain e Camille... Sono curiosa di sapere, anche perché mi sono fatta una mia idea su di loro, e se ti conosco un minimo, credo di non sbagliare :-)
Un bacione e sempre bravissima!!!!!!!!
Rose

Recensore Veterano
22/01/16, ore 15:00
Cap. 4:

Che bello questo intrecciarsi di ricordi... quanta delicatezza e profondità in questo capitolo! Le considerazioni sull'amore che André provava per Oscar, sulla grandezza di quel sentimento incrollabile, bellissime!

Recensore Veterano
22/01/16, ore 14:42
Cap. 3:

Non mi sarebbe dispiaciuto assistere al colloquio di Alain con Madame Jarjayes... mi chiedo come avrebbe raccontato quell'ultima parte di vita di Oscar e André ad una madre che, solo da poco, ha saputo la verità. Sicuramente avrà usato delicatezza, ma lo immagino ad usare parole ferme ed appassionate nel raccontare il loro amore, così sconfinato, che li ha portati insieme alla morte.
Bellissimo ed intenso anche questo capitolo, sei sempre magistrale.
Baci
Rose

Recensore Veterano
22/01/16, ore 13:08
Cap. 2:

Ecco delineato il quadro. Madame Jarjayes e la nipote Camille sono rimpatriate dall'Inghilterra e si trovano ad Arras, nella villa di famiglia. Bello il personaggio di Camille, simile alla zia anche nel temperamento, forte e indipendente. Mi piace anche la caratterizzazione di Alain, un uomo che appare mesto ma del quale si apprezzano ancora quei guizzi ironici e sbruffoni... Bellissimo e come sempre bravissima, Amantea!!
Baci
Rose

Dimenticavo! Già in altre sedi ci siamo interrogate sulla cronologia di alcuni avvenimenti, e in particolare l'ingresso di Oscar nella Guardia di Parigi... l'ipotesi dai più condivisa è che fosse il 1788. Qualche giorno fa sono capitata non ricordo nemmeno come in un sito giapponese, e riportava il 1787. Ero di fretta e non ho prestato particolare attenzione al testo e alla sua credibilità, magari la fonte non era attendibile.
(Recensione modificata il 22/01/2016 - 01:15 pm)

Recensore Veterano
22/01/16, ore 12:41
Cap. 1:

Con il tuo stile inconfondibile, ricco e ricercato, ci introduci in una scena che richiama fortemente l'ultimo episodio. Un Alain che zappa la terra sotto il sole e si asciuga il sudore, ma qui non arrivano Rosalie e Bernard, bensì una ragazza i cui occhi e l'aspetto ricordano qualcuno... una ragazza che chiede indicazioni per il cimitero...
Sono molto contenta che tu abbia deciso di dedicare una storia ad Alain, un personaggio che io amo molto (quello dell'anime), raccontandolo dopo la morte di Oscar e André.
Un abbraccio
Rose

Recensore Master
09/01/16, ore 19:42
Cap. 5:

Hai una potenza descrittiva che fa paura. Non c'è un affastellamento di dettagli, ma quello che c'è, accidenti se c'è.

Bello il duello ed il parto: Oscar per dimostrare di essere forte come un uomo deve batterne un altro. Eugénie fa un bambino - una donna nasce forte di suo.
Oscar non ha figli e ci si ricorda delel cose da uomo che la riguardano - il Comandante e il duello.
Camille piace molto coi suoi ricci biondi ribelli: una brava ragazza, del suo fidanzato non dici, ma arriva una notte, non credo una notte di fuoco, ma, forse una notte di chiacchiere. O forse tutt'altro.

Bella storia :)