Ed eccoci di nuovo, Marta (sempre che tu ti chiami così e così possa chiamarti)!
Nonostante l'ora ed il pomeriggio passato a studiare le coniche, sembra proprio che io non ne voglia sapere di prendere sonno, per cui ho deciso di venire a lasciare una recensione il più possibile rapida. Per gli stessi motivi per cui la mia insonnia mi sembra assurda, però, potrei non essere affidabile al cento per cento, o sclerare molto più del solito.
Iniziando al mio solito dagli errori, ti dico che avevo visto almeno una svista, ma dato che ora sono nelle note, poiché il mio cellulare è stupido ed ultimamente mi cancella fin troppe recensioni mentre le sto scrivendo, non posso controllarti quale fosse o dove sia. La prossima cosa da darti notare è una ripetizione nelle prime righe, subito prima del primissimo pensiero di Emma del capitolo, dici che ha già sistemato tutta la casa negli scorsi due giorni. Nel pensiero seguente Emma dice che andrà a correre e che ha sistemato tutta la casa. Vi è per l'appunto la ripetizione dello stesso concetto, avresti dovuto almeno spiegare cosa c'entrasse l'aver pulito tutta la casa col correre, dato che per lo meno per me non è affatto così evidente.
-qui mi sono addormentata, ma vabbeh lel, riprendiamo ora-
"con tutto il lavoro che aveva da fare a casa" qui oserei dire che è più corretto dire "aveva avuto da fare", dato che prima si parlava del sistemare la casa ed avevi detto che l'aveva già fatto, per cui suona più corretto.
Ed in "Li si stanno allenando!" non devi usare il "li" pronome, ma il "lì" avverbio, che va accentato. Sì, sono molto puntigliosa, probabilmente lo capirai da te. Inoltre, sempre per fare la preziosa, qualche descrizione del quartiere giapponese o di quello italiano o del ristorante di cui parli qui è d'obbligo. La storia va avanti imperterrita senza un singolo momento di pausa, la sensazione che da è di sagome indistinte che vagano in uno spazio bianco, invece è essenziale dare al lettore un'idea il più possibile dettagliata (a seconda dei gusti del lettore) dei luoghi e magari anche dei personaggi (per questi io preferisco che il loro aspetto venga fuori pian piano che la storia si evolve), perché così può immedesimarsi fin quasi a sentirsi parte della fic stessa. So che sei alle prime armi e che non è facile, ma cerca senza di impegnarti senza abbatterti né nulla di simile.
"Era una ragazza dai capelli blu con degli occhiali rossi tra i capelli", qui hai ripetuto due volte di seguito "capelli", inoltre dicendo "degli occhiali rossi" pare che ne abbia chissà quanti, questo è uno dei casi in cui la mia prof di italiano avrebbe segnato in rosso scrivendo accanto "lessico". (i nostri temi sono sempre pieni di "lessico" in rosso)
"Che squadra tifi?... Voglio dire che squadra vorresti vincesse il Football Frontier International?", sì, di solito è questo che si intende per "tifare". In ogni caso, ti ho segnalato questa frase per due motivi: il primo è che hai messo il punto interrogativo seguito da dei puntini di sospensione, e gli unici due casi in cui due segni di interpunzione possano essere messi l'uno accanto all'altro sono quando abbiamo i puntini di sospensione seguiti da un punto interrogativo od esclamativo. Il secondo motivo è che la seconda parte del discorso è un buon esempio per farti capire un po' meglio come far funzionare la punteggiatura. Ora, se io pronunciassi quella frase a qualcuno direi "Voglio dire *pausa breve, o più lunga in caso di imbarazzo o incertezza* che squadra vorresti vincesse il Football Frontier International?". Quindi, in questo caso nello scrivere metterei una virgola oppure dei puntini di sospensione nel caso io sia, come ho detto, imbarazzata o incerta su cosa dire, o spaventata o non so che altro che potrebbe far tentennare le mie parole. Questo è solo un piccolo esempio, ma giusto per provare a farti capire meglio, il testo è pieno di virgole mal posizionate per cui cerca di starci attenta, ma sta tranquilla che è una fase che tutti prima o poi devono passare, quella in cui devono confrontarsi con le virgole.
"la Celia". Ora, non so se sei del nord o che, ma in lingua italiana pura è scorretto usare un articolo prima di un nome proprio, per cui fossi in te eviterei.
Un'ultima cosa, io personalmente non amo molto scrivere le risate come "ahahah" o simili, ma piuttosto scrivendo che "il personaggio tal dei tali si mise a ridere", se tu preferisci scriverlo come onomatopea non c'è problema, ma ti consiglio di non abusarne dove non serve, ad esempio nei pensieri.
Okappa, ora ho finito! Ti lascio libera di respirare, ahahah!
~Seth
P.S. Cioè figlia del sole, lo so che il mio fratellone bellissimo e bravissimo, gentilissimo eccetera, ovvero il nostro più amato lupo delle nevi, ovvero Shirou ti-stendo-con-un-sorriso Fubuki, sia anche fin troppo stupenderrimo per i nostri occhi mortali... Ma calma i tuoi ormoni! (mi riferisco ad Emma, ovviamente) |