Recensioni per
L'aria e il vino
di VeronicaFranco

Questa storia ha ottenuto 130 recensioni.
Positive : 128
Neutre o critiche: 2 (guarda)


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Recensore Master
11/09/16, ore 20:35
Cap. 3:

Per i nostri si prospettano difficoltà sia nel pubblico che nel privato, a quanto sembra.. m sembra anche che loro ci si divertano!

Recensore Master
10/09/16, ore 00:00

Ebbene, allo scoccare del prossimo capitolo, arrivo a raccontarti brevemente il mio pensiero...lo sai che in questo racconto, in particolare, li ho avvertiti davvero tanto tanto umani? Non mi fraintendere, sai cosa intendo per umanità, quando mi riferisco a loro, ad Andrè in particolare...
quella capacità di diventare personaggi perfetti proprio nell'imperfezione, quel necessario bisogno di fendere l'aura di epica, a volte di stoico dolore, che si portano appresso e che conferisce loro un fascino del tutto particolare. Ma adesso li vedo proprio così, quasi indifesi. Da loro stessi, dal nuovo ordine delle cose, dall'ennesimo nuovo equilibrio da sistemare e soppesare in poco tempo trascorso da marito e moglie.
Sempre più marito e moglie, uomo e donna, secondo me...credo sia una delle poche volte in cui lo vedo seriamente in crisi verso di lei. Felice, certo ( anche se la felicità di Andrè, sappiamo, pur toccando vette incredibili viene sempre mitigata da una vena malinconica, retaggio di un passato sofferto e di una certa empatia con le miserie non sue del presente..). Ma davvero "uomo". Per la prima volta assolutamente non in grado di leggerla. Siamo abituate alla sua costante saggia lungimiranza, al fatto che le sia perennemente dietro, ma per riportarla davanti, alla giusta ponderazione delle cose. Stavolta, da bravo marito, non la comprende. La mitizza, nel suo ruolo di madre, di colei che ha portato avanti la sua progenie e sembra costruire attorno a loro lo stesso limbo della materia con cui avevano costruito il loro, anni prima.
Soffoca il bisogno e l'impulso nel silenzio, credendo di rispettarla. Crede di ritrovare l'Oscar dell'Avvento, quando lui già sapeva della gravidanza, ma le aveva dato il tempo necessario affinchè lei riuscisse a formulare questa comunione a modo suo. In realtà vicissitudini, recentissima maternità hanno operato un ulteriore mutamento in lei. Che lui scorge nel modo sbagliato, per una volta fraintendendola.
Adesso Oscar è donna in tutto e per tutto ( con questo non intendo dire che solo diventare madri coincida con l'essere donne, eh...), anche quando vuole ricostruire un'atmosfera simile, seppur diversa, ai numerosi momenti condivisi a Palazzo, quando erano "loro", ma inconsapevoli d'esserlo....
Io credo che potrà scattare la molla dell'inaspettato per raggiungere quell'equilibrio tanto rincorso nella loro ennesima nuova quotidianità.
E che Andrè riuscirà a sentirsi non solo angelo custode della propria famiglia, ma a tutti gli effetti componente attivo dentro di essa, smettendo definitivamente, ai suoi occhi, i panni del profanatore.
E adesso aspetto di vedere quello che accadrà, sempre più curiosamente partecipe...
Alla prossima, un bacio....
perdona il ritardo mostruoso...
Tamara Alessandra.

Recensore Master
08/09/16, ore 18:55

Splendido anche questo capitolo Veronica: un connubio perfetto di poesia, vividi immagini e sensibilità. Non è facile descrivere dei momenti che sono vissuti così diversamente da persona a persona (e che magari non si sono provati direttamente sulla propria pelle); tu invece riesci a darne una lettura molto profonda e per nulla banale, che tra l'altro si adatta perfettamente a loro così come li abbiamo lasciati in Rivoluzione, non a una coppia qualsiasi, anche se di una coppia qualsiasi hanno gli identici problemi. Come dicevo l'altra volta, siamo di fronte al comprensibile frastornamento di due anime quasi simbiotiche nel vivere l'amore da un anno a questa parte, e improvvisamente in preda alla gioia ma anche alla responsabilità di questo piccolo ''intruso'' nelle loro vite, un intruso che richiede ogni attenzione. Oscar però fa un passo in avanti in questa fase di stallo, sia perché le manca il suo uomo, sia perché mai come ora avverte che qualcosa di invisibile eppure solido come il vetro li tiene separati, quasi ci fosse una nota stonata. André dal canto suo, mai così intenso come in questo piccolo momento di ''sana'' normalità, con quella sottile gelosia di cui si sente razionalmente in colpa, cede alla passione e alla tentazione che lei gli offre in una magnifica scena d'amore al crepuscolo. ( momento non casuale dove luce e ombra giocano insieme). Ma ecco che quell'acqua di latte spezza l'incanto, riportandoli entrambi alla realtà, al dovere, a quel muro invisibile che impedisce all'uno di comprendere l'altro. Se non altro, con quella frase di André che tanto la incupisce sul finale, forse Oscar inizia a intuire qualcosa in più.
Che altro dire...riporterei qui interi brani per commentarli, tanto mi è piaciuta questa parte...mi limito a dire che come al solito quando narri di loro, li rendi veri e tocchi l'anima.A domenica!

Recensore Master
08/09/16, ore 18:02

Mmm...veronicuzza cosa gli fai fare a questi due...non si parlano e si allontanano...no no. Ahahaha scherzo mi è piaciuto molto e spero di leggere presto il continuo 😘

Recensore Master
07/09/16, ore 23:30

Cara Veronica,
Avendo cambiato avatar proprio in concomitanza con i problemi di questo sito, la mia recensione del
5 sett. se ne è volata via. Te ne mando una "fotocopia". Ciao!
Quant'è lunga la strada da percorrere per poter alfine diventare persone mature. Le lezioni da appren-
dere sono infinite. Qualcuno si dimostra più rapido e agile nel cammino, altri risultano più lenti ed im-
pacciati. Questo tuo Andrè appartiene indubbiamente al secondo gruppo. Ad appesantirlo sono la sua
estrema gelosia e l' immancabile senso di inferiorità. Nonostante i grandi progressi che la Rivoluzione
è riuscita a portare anche nella sua esistenza, cioè amore, matrimonio, esperienza lavorativa libera e
appagante, impegno politico, in sostanza una nuova vita, egli non riesce a liberarsi dal suo se stesso
di ieri. Andrè ha ora a che fare con "l' insidia più grande" nella vita matrimoniale, un problema che
assilla molti neo padri, l' arrivo di un figlio, specialmente il primo. L' arrivo di qualcuno che, per quan-
to desiderato e amato, viene a porsi nel mezzo di un sentimento che lega due cuori, e che, sebbene
appena giunto, reclama a gran voce l' attenzione generale, e di sua madre in particolare. L' arrivo di
qualcuno che, alla fin fine, è un rivale a tutti gli effetti. Si tratta di uno degli infiniti controsensi che
contraddistinguono l' animo umano e provare simili sentimenti è normale, malvagio sarebbe l' abban-
donarglisi. Un grande esame che ogni padre deve affrontare, ma anche ogni madre. Anche lei, no-
nostante tutto, può arrivare a percepire il figlio come un rivale, un nemico. Speriamo che i "nostri
due" sappiano dimostrarsi ancora una volta "immensi".
Con sincera ammirazione

Recensore Master
06/09/16, ore 19:45

Hai toccato un tema delicato che coinvolge molti uomini, ma x fortuna non tutti.
Certo il rapporto di coppia deve riassestarsi ma non tutti gli uomini sento una gelosia x il figlio.
In questo c'é molta tristezza e anche un po di amarezza...
Penso che se x una donna é gia molto difficile affrontare la maternità, sia un grosso peso sentire che il proprio compagno é a disagio.
Hai fatto questa particolare scelta x André, molto umana forse... ma povera Oscar!!!
Per una volta il nostro, non é un principe azzurro!
Ha i suoi difetti anche lui...
E Oscar nell'ultima frase ne sembra effettivamente delusa...

Nuovo recensore
05/09/16, ore 18:04

Anche questo secondo capitolo é una delizia!
Mi piace il tuo modo di descrivere gli stati d'animo di Oscar e André legati ad un preciso momento della loro esperienza. Rendi bene la loro costante esigenza di introspezione reciproca.
Brava...come sempre!

P.S.:...bellissimo il tuo avatar.

Recensore Master
05/09/16, ore 17:08

Bellissimo come hai descritto il cambiamento che è avvenuto in Oscar dopo la maternità… Ho letto una definizione tempo fa che ho sempre pensato adattissima e che tu mi hai fatto tornare alla mente: “Noi, quelle di prima, non siamo più le stesse.” Nulla di più vero... Esseri nuovi, trasformati, infinitamente differenti anche se uguali. E, perlomeno io, nulla avrei desiderato più che tornare quella di prima, ma con la ricchezza nuova che quel passaggio e quella nuova vita che avevo portato dentro e che mi aveva trasformata, mi aveva lasciato. Verissimo e dolorosamente concreto il desiderio di ritrovare l'amore col proprio corpo, attraverso il corpo del proprio compagno, testimonianza tangibile di un legame con un passato che sembra parte di un'altra vita. Mi ha commossa davvero leggerti, forse perché mi hai riportato prepotenti alla mente sensazioni lontane ma ancora vividissime, e lo hai fatto con la grazia e la maestria che ti sono proprie. Un abbraccio e arrivederci la prossima domenica.

Recensore Master
05/09/16, ore 14:02

Sembrano così distanti!
Comprensibile lo stato d'animo di Andrè, ma quello di Oscar è incomprensibile, almeno per me.
Forse i sentimenti che provano sono gli stessi, ma stranamente sembrano essere tornati al punto di partenza. Un muro di silenzi, di cose non dette li separa.
Incrocio le dita.
Il regalo di Andrè. ...sono certa di aver capito cosa sia😀
Per ora il compleanno di Andrè è pessimo, come il precedente, spero migliori.
Anna

Recensore Junior
04/09/16, ore 14:12

Hai fatto moto bene a descrivere questi momenti.
Il cambiamento è stato grande e i due protagonisti devono assolutamente ricollocarsi in questa nuova dimensione.
Ma gli farà bene. E' come un percorso catartico.

Recensore Junior
04/09/16, ore 12:56

Sono sensibile a questi temi...dato che aspetto una bimba a giorni. Scrivi sempre benissimo... Sono dolci questi neogenitori.

Recensore Master
04/09/16, ore 11:31

E' inevitabile che dopo la nascita di François qualcosa sia cambiato per loro; ma spero che possano ritrovare presto l'armonia.

Recensore Master
04/09/16, ore 10:19

Io ho un ricordo nettissimo della prima "libera uscita" di un paio d'ore dopo un mese e mezzo dalla nascita del primo figlio, e mi pare che il blocco di emozioni contrastanti provato allora sia reso benissimo nelle tue pagine.
Nonostante la differenza di lei dal resto dell'universo femminile, hai reso alla grande cose molto comuni, pur senza snaturarla e restando sempre molto IC.
André è il prtpotipo del neopadre in affanno, molto moderno per certi versi. Gli ci mancava giusto questo al carico di problemi... ;)
Sono sempre più curiosa del regalo e ti spetto presto,
Ciao sistA!!!

Recensore Master
01/09/16, ore 15:35

Ho letto con piacere questo intermezzo in attesa della parte II.
Purtroppo ho solo il cell con cui scriverti, quindi sono limitata, ma volevo dirti che l'immagine é molto dolce e il rapporto tra O e A si sente molto profondo e tenero.
Evoluto totalnente rispetto al 12 luglio 1789...
Io avverto un'Oscar molto donna ormai, ma non ancora del tutto madre.
Causa la prolattina, in genere i primi mesi con il bambino sono quasi simbiotici e una madre avrebbe l'ansia a lasciarlo, soprattutto se é lei ad allattare (e se si sveglia e ha fame?? E se piange per ore?).
In questa tua visione della maternità e molto lei, perché ad Oscar ci vuol del tempo per riconoscere se stessa in un nuovo ruolo, per quanto amore lei possa provare.
Come sempre é scritto divinamente!
Un abbraccio e a presto

Recensore Master
01/09/16, ore 15:12

Bentornata,
torni con un prequel di un sequel, molto strano,ma tu ci hai abituati a queste "stranezze".
Una giornata come tante, resa speciale dal compleanno di André.
Un diario lasciato in bella mostra, si sa la curiosità è donna, e una sbirciatina la si dà. Ovvio che non ci siano i giorni lieti descritti in quelle pagine, perché (modestissimo parere) quel diario era per i giorni del dolore.
Il bambino ora ha poco più di un mese e cresce sano. Oscar mi sembra più enigmatica del solito, al punto che secondo me,neanche Andrè ha capito cosa vuole.
Ma noi si' 😉
Una cavalcata come ai vecchi tempi, soli, e ....
A presto.
Anna