Recensioni per
L'aria e il vino
di VeronicaFranco

Questa storia ha ottenuto 130 recensioni.
Positive : 128
Neutre o critiche: 2 (guarda)


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Recensore Master
31/08/16, ore 11:06

Bentornata!
​Attendevo altro, e mi sorprendi con la mini di raccordo.
E che mini!
Hai messo molti temi.
In primis il diario dimenticato, per grandi fiducia. Fiducia nel fatto che lei non legga, o nel fatto che se anche dovese leggere non vi sarebbe nulla di particolare da trovarvi.
In secondo luogo, il fatto che manchi ad esso la descrizione della felicità. Oscar se ne cruccia, senza pensare al fatto che quella è stat racchiusa nelle poesie e soprattutto nel cuore.
Poi il testo, molto carino e criptico, sul vino. Eppure è il vino stesso ad aver bisogno di aria; dopo lungo tempo chiuso nella bottiglia, ha necessità di respirare. Come lei. Quasi un memento a sè stesso, per lasciarla libera. E credo che lei lo colge benissimo, uscendo infine di casa, prima di cambiare ed accusarlo, e lo coinvolga nel ricordo di ciò che erano.
Un vino, che potrebbe anche essere la loro storia, pronto per esser bevuto, per essere nuova battaglia.
Non dimenticherei neanche la simbologia del calice amaro, però; da bere fino in fondo.
in ogni caso, bellissimo.
Brava
 

Recensore Master
30/08/16, ore 15:46

Accolgo con grande piacere il ritorno della saga di "Rivoluzione". Sono molto affezionata a
questa tua storia. Essa è la ff che mi ha tenuta legata a questo "mondo di pazzi appassiona-
ti" quando, mesi fa, mi è capitato di incontrarlo ed è stata anche la prima che ho letto.
Devo confessare che leggerla non è stato per me una passeggiata. A causa della mia vista
limitata, del monitor troppo lumionoso e della tua grande generosità nello scrivere, ho dovuto
stampare su carta l' intero racconto. Alla fine mi sono ritrovata con un pila di fogli (che ho
riposto in luogo sicuro) e un toner morente.
Questo tuo "L' aria e il vino" è una specie di ponte tra "Rivoluzione I^" e "Rivoluzione II^ e
dovrebbe costituire una piccola pausa di riflessione tra una fatica e l' altra, necessaria anche
per riprendere in mano i fili infiniti della tua grande storia. Esso dovrebbe essere affrontato
con il più totale disimpegno, invece, già dal titolo, tu ci placchi con un quesito a cui nemme-
no un filosofo saprebbe rispondere. Io non ho studiato abbastanza per essere in grado di
darti una risposta, ma ho raggiunto un' età e una certa esperienza che mi premettono di in-
tuire quanto di profondo ci sia dietro a quelle tue, apparentemente semplici, parole. Un di-
scorso, forse, fin troppo "alto" per una ff, che sarebbe molto interessante approfondire, ma-
gari in sede più adatta. Cara Veronica, permettimi di dirti, per la prima volta, che nelle tue
righe è tutto perfetto. Avrei un richiesta da farti. Questa bella cavalcata finale ci restituisce
un po' dello spirito della vecchia Oscar... Perchè non continuare su questa strada? Qui e poi
anche in "Rivoluzione II^"? Che senso avrebbe altrimenti l' aver fatto sopravvivere il suo
personaggio a tante traversie se poi lo si rinchiudesse dentro margini troppo risicati? Le bat-
taglie si combattono anche senza indossare divise e la vita può essere avventurosa anche
indossando abiti femminili.
Con sincera ammirazione

Recensore Master
30/08/16, ore 11:59

Che bella sorpresa il tuo ritorno! Devo dire che questo primo capitolo mi ha suscitato la stessa emozione dei primi capitoli di Rivoluzione, forse perché la scena finale è carica di promesse. L'esordio è folgorante, con quello stralcio enigmatico:cos'è l'aria, cos'è il vino? Mi viene da pensare ai bisogni primari dell'uomo e ai piccoli piaceri della vita, ma con questa chiave di lettura la risposta che André cerca è molto soggettiva...e tra l'altro non capisco a cosa si riferisca nello specifico della sua attuale situazione. Anche Oscar deve averlo pensato, dopo aver ceduto alla tentazione di leggere quelle parole proibite perché intime e segrete, una via d'accesso al sentire dell'anima più nascosto agli altri e forse anche a se stessi. Un po' tuttavia la capisco, perché quando si ama prima o poi capita di essere combattuti tra il dilemma di conoscere tutto della persona a cui teniamo e una sorta di opportuno pudore che ci blocca a farlo. Per lei poi capita in un momento delicato, il puerperio, in cui si stanno creando nuovi equilibri e in cui André continua a vederla come una Madonna e non più come un'amante. In quel suo cercarlo direttamente, di ''andarselo a prendere'' (decisione quanto mai involontariamente opportuna, vista l'odiosa Britt), nella sua secca osservazione e nella sfida finale, ho rivisto l'animo battagliero della vecchia Oscar, qui intenta però in una tenzone squisitamente femminile: far capire al suo uomo che non deve metterla sul piedistallo, e che è giusto che sia lui a emergere. Probabilmente il segreto per un nuovo rapporto, su basi paritarie, sarà onorarsi reciprocamente...
Che altro dire...bell'esordio, tra l'altro ho apprezzato la brevità e lo stile comunque più asciutto. Un bacio
Silvia

Recensore Junior
29/08/16, ore 14:13

Ben tornata! ti stavamo aspettando!
Ma che bella sorpresa!
Un'ottima storia per il compleanno di André e che mi fa pregustare un nuovo rinnovato raccontare di Rivoluzione.

Grazie!

Recensore Master
29/08/16, ore 11:42

Gran bella mini long...il turbamento di oscar verso il diario di André e l affetto verso francois... che dire, aspetto con ansia le tue pubblicazioni domenicali 😘

Recensore Master
29/08/16, ore 11:31

La loro nuova vita assieme è un tantino complicata, nonostante la buona volontà di entrambi: vedremo!

Recensore Master
28/08/16, ore 23:21

Inutile dire che aspettavo il tuo rientro ufficiale. Non mi aspettavo questo ufficioso, però questo cuscinetto che ammortizza l'epilogo di Rivoluzione I e ci traghetta verso una Rivoluzione II dagli incerti e drammatici toni futuri, in effetti ci sta davvero bene. E riprende anche la sostanza della OS dello scorso mese, la ricerca di un equilibrio ancora nuovo, inesplorato tra i due, dopo che sono diventati tre. Le considerazioni più intime di Oscar con cui concludevi "Un anno e un mese", rimbalzano ancora qui. Nei pensieri di lei, nella necessaria voglia di riavere lui, di riaverne lo sposo, il padre di suo figlio, non più l'amico fraterno, l'ombra fedele.
Ma tutto si spiegherà nella risoluzione di un enigma. Dell'enigma. Quello che Andrè stesso pone involontariamente ( immagino l'assoluta buona fede di lui quando dimentica aperto il diario...sta diventando più grande, che la memoria inizi a divenir fallace?) alla sua sposa, dopo esserselo chiesto così intimamente. Sicuramente sia Oscar, che noi, la risposta ce l'avremo solo vivendo. Ma mi concedi lo sfizio di elucubrare, seppur sbagliando?
In questi tre elementi: il vino, l'aria ed il cristallo mi sembra di scorgere la sintesi dell'esistenza di Andrè, prima. Ma anche dopo. Per me tutto dipende dal muro. Andrè ha vissuto la maggior parte della vita con Oscar cercando di non assaporare mai il suo vino, accontentandosi di guardarne il colore e la forza attraverso il vetro. Il vino di Oscar è imbottigliato però, chiuso, non si può aprire quel contenitore, che è la sua esistenza che permette sia a lei che a lui di conservarla così. Rendendo tutto statico, inalterando ogni cosa. Andrè respira attraverso l'aria che sta fuori e lei allora era così. Indispensabile, quanto inafferrabile. E' la visione, per me , di ciò che erano prima, di quel desiderio d'essere qualcosa d'altro. Di assaporare il gusto della vita, ma temere di perdere pure l'aria.
Ora sono sempre loro, ma anche e soprattutto, molto altro. E se il vino lo versi in un calice, il cristallo, da muro, diventa porta. Attraverso il respiro, poggi le labbra al vetro e assapori la consistenza e la robustezza, ma anche il retrogusto ed i profumi del liquido. E t'inebri d'esso. Senza rinunciare a nulla, mordendo la vita senza azzannarla, ed infrangere l'inconsistenza dell'aria.
Ma sicuramente l'animo poetico e filosofico di Andrè oltrepassa questi miei cervellotici dubbi amletici, quindi aspetto. Incuriosita, beandomi di quest'atmosfera confortevolmente calda che ci fa tornare indietro al tempo in cui giovinezza ed incoscienza erano dalla loro parte. E inevitabilmente mi rimbombano ancora le parole di Oscar al capezzale di lui, al momento della resa. Ora più che mai "tornare ad Arras" e rivivere quei luoghi della loro giovinezza in modo più completo, si traduce in tutto ciò che sono ora. Anche se lo sono diventati in fretta. Assaporare e vivere più a fondo questa loro dimensione in costante movimento direi che è molto bello e necessario...
Grazie di esserci. Un bacio!
Tamara Alessandra.

Recensore Master
28/08/16, ore 22:58

Oh! Che bella sorpresa cara Veronica e ben tornata finalmente. Ho letto con tanto piacere Rivoluzione è stata una storia bellissima e ora ritorni con questa mini_ long dove ritrovo André e Oscar nelle vesti di neo genitori. È la prima volta che ti scrivo e sono tanto contenta ed emozionata ed è per me un vero piacere complimentarmi con te per la tua bravura , il tuo modo di scrivere e di donarci sempre storie meravigliose , sei fantastica.
Ti abbraccio e con affetto ti mando un grande bacio.
A domenica prossima.
Giusy

Recensore Master
28/08/16, ore 22:32

Servono entrambe le cose... Serve l'aria per gonfiarci i polmoni, e riempirci gli occhi di lacrime quando ci sferza, purissima, di prima mattina. Serve l'aria per mantenerci vivi, per permetterci di scoprire l'amore che alla vita dà senso e materia... E serve il vino per poter dare ebbrezza e corpo alla vita, ed all'amore. Per poter comprendere che la vita non va solo vissuta ma assaporata intensamente, fino all'ultimo degli istanti... Credo che i "tuoi" neo-genitori lo abbiano compreso, ognuno a modo loro: André affidando come tante altre volte i suoi pensieri alla carta e "ascoltandosi",dopo che quei pensieri li ha scoperti, Oscar. Li lasciamo nel bel mezzo di una cavalcata nel tramonto che, spero, faccia sì che ritrovino molto di loro stessi. Alla prossima domenica, allora, con il piacere sempre immenso di leggerti... Un abbraccio!

Recensore Junior
28/08/16, ore 16:29

Come sempre scrivi benissimo. Gradirò i capitoli non troppo lunghi!

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