E potevo per caso recensire le due precedenti OS senza passare da questa qua, che raduna in un colpo solo sia la mia nipotina che uno dei miei tanti bambini? Ovviamente no u.u (ebbene sì cara la mia Signorina omonima, lo so che ormai oggi non ne potrai più di me, ma visto che ho un pomeriggio libero e domani vado a lavorare, ne approfitto finchè posso, quindi dovrai sopportarmi ancora per un po’ di tempo temo u.u se vuoi farti coraggio, sappi che ormai di tuoi capitoli da recensire me ne mancano davvero pochi… se invece vuoi sconsolarti, sappi che ho già letto il prologo di Magisterium – 1933 e che dopo passerò anche da lì per iscirvermi… quindi non hai proprio scampo XD anzi, mi sarei voluta iscrivere subito, ma moralmente dovevo passare prima da qui XD).
Cmq, tornando a noi: LA PRIMA SCENA! Credo di essere più o meno morta dal ridere! E con questo intendo sia la prima volta che l’ho letta che l’ultima! Ahahah! Anche perché non solo la scena di per sé è divertente, ma anche perché mentre la leggevo mi ci ritrovavo perfettamente in una delle tipiche scene che avvengono quotidianamente in casa mia, tra mio padre e mia madre ahahah! Insomma, immaginare il tutto non mi è costato per nulla fatica. XD anche se credo di essermi soffocata dalle risate, in pieno “Hydra style” (ps: ciao mamma di Gillian!) al “va bene” di Markus davanti alla notizia che Berenike ha l’amante. Proprio della serie “non ho capito una mazza di quello che mi hai detto fino ad adesso, non ti ho ascoltato per niente e mi metto anche nei guai da solo”. Sì Markus, se Nike vorrà ucciderti dopo questa cosa io non la biasimerò per nulla u.u
Passando invece alla seconda scena, mi ha divertito molto il fatto che il bambino non sappia dire per bene il nome né di sua zia né di suo zio, ma mi ha lasciato perplesso il fatto che Markus non accetterebbe figli diversi da dei rossi… e di grazia, caro Mark, anche se fosse? Cosa avresti da ridire contro un… che ne so… un castano? U.u la tua creatrice è castana, ti ricordo! U.u ma pensa te questo qui cosa mi va a tirare fuori!
Per quanto riguarda invece la scena successiva, condivido i dubbi di Markus: ma sul serio, i bambini potrebbero tranquillamente restare a dormire per tutto il tempo senza avere nessuno che gli rompe le scatole o che li biasima e invece cosa fanno loro? Vogliono giocare, fare merenda ecce cc… Bambini cari, date retta alla zia Nene: dormite finchè potete! Approfittatene che poi non si torna mica più indietro u.u (e cmq secondo me Berenike non è che non si è accorta del caos che stava creando suo figlio con suo marito, semplicemente ha fatto finta di continuare placidamente a dormire per non essere disturbata u.u)
E poi abbiamo le famosissime “egie” che notoriamente in inverno crescono ovunque come funghi! Ahahaha! In effetti anche io, come Markus, sentendo parlare di egie mi sono messa a lambicarmi il cervello per capire cosa fossero esattamente (insomma, non era una cosa poi così automatica da comprendere). Per fortuna che, dopo aver elencato un po’ di alternative, Markus è riuscito a trovare una soluzione alternativa che accontentasse un po’ tutti (cioccolata calda con la panna… e chi sarebbe mai stato in grado di dire di no? U.u ). Anche se ovviamente sono sempre più convinta che Berenike in realtà sappia sempre tutto e anche molto bene e che in realtà si diverta a lasciare il marito in difficoltà XD ma alla fine dei conti fa bene anche lei… insomma, che se la sbrighi un po’ da solo anche lui no? Hai voluto avere più figli (e anche tutti pel di carota, per di più? Allora taci e dai una mano anche tu, che è giusto così u.u non può mica far fatica soltanto tua moglie!)
E infine arriviamo anche all’ultima scena! E io qua giuro che mi stavo soffocando da sola con le risate! Perché insomma, se vuoi tirare fuori una persona dall’armadio che sembra non voler uscire più da lì dentro, mi sembra giusto che tu utilizzi come arma (impropria) una bambina piccola, dicendole che se la mamma non usicrà da lì entro un certo tot di tempo si perderà per sempre nei meandri dell’armadio (e con questa inizio a sospettare da dove Cecilia abbia preso la sua espressione “buco nero” per indicare l’armadio di Cassiopea: in realtà è tutta colpa dello zio Markus! Visto come ci torna smepre tutto quanto alla fine dei conti? XD ebbene sì, nulla si crea, nulla si distrugge ma tutto si trasforma… sì, lo so, principi filosofici a random proprio!).
E direi che dopo questa mia ultima uscita di filosofia posso anche chiudere qui la recensione.
Alla prossima! 😉 |