Recensioni per
Le Cronache della Famiglia Cangramo: il Risveglio dei Lupi
di Il_Signore_Oscuro

Questa storia ha ottenuto 92 recensioni.
Positive : 92
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
12/01/18, ore 08:33

Se c'è una cosa che a volte mi lascia un po' perplessa è l'inserimento, non tanto nei dialoghi, quanto nella narrazione vera e propria, di termini scurrili accanto a una prosa altrimenti piuttosto ricercata, che sembra quasi volerli rifiutare -nonostante abbiamo già accennato alle variazioni lessicali dovute ai personaggi che devono rappresentare-. Ma a me a prescindere non piace l'impiego di termini scurrili in un testo - se non, come accennato, nei dialoghi - quindi sono prevenuta e la mia è solo una considerazione personale.
'Bastiano era l'unico con cui già fossimo entrati materialmente in contatto senza tuttavia leggere un brano dal suo punto di vista. L'idea che ci eravamo fatti di lui non viene snaturata: viene semplicemente indagata. Ad ogni modo, 'Bastiano, con tutto il rispetto: tieni pure il tuo segreto coi sudditi del Conte, tienilo con la tua famiglia... ma ti assicuro sul Redivivo che a noi lettori puoi dirlo. Che sennò stiam qua a girarci i pollici cercando di mettere insieme pezzi di un puzzle incompleto. Abbi pazienza? Va bene, avrò pazienza.

Recensore Master
11/01/18, ore 16:35

Allora, prima di tutto, figlio di puttana ci chiami tuo fratello.
Detto questo, per la prima volta ci allontaniamo da quello che finora è stato il main setting di Rocca Grigia e dintorni.
E vediamo che il cambiamento d'atmosfera viene anche accompagnato a un certo cambiamento nel lessico e nelle terminologie che impieghi, specialmente nei dialoghi.
Soprattutto, c'immergiamo nella prima ondata d'azione, cruda ma ponderata. Così come nella prima, prorompente ondata di libido.
Sto cercando un po' di darmi una mossa per recuperare ma porcacciaamme la sessione esami non perdona nessuno.
PS: LEAM NEESON, SEI TU? ORLANDO BLOOM, SEI TU?? RIDLEY SCOTT, SEI TU?????
PPS: facile diventar cavaliere, se concedi il deretano al tuo signore e viceversa! Ah... ah, gli hai salvato la vita, dici? Tzé, irrilevante lol.

Recensore Master
10/01/18, ore 19:37

Ed ecco che ancora una volta un capitolo che inizia in autonomia rispetto agli altri viene plasmato a pretesto per arricchire le descrizioni che finora ci sono state date. Vedi di non non fare come Arturo: tieni alta la guardia, perché così stai andando alla grande e sarebbe un peccato prendersi una stoccata nello stomaco.
Finora (e ho ancora un bel tratto di strada da percorrere) hai mostrato un canovaccio davvero vario di personalità, a loro modo stereotipiche, quasi a creare il ventaglio più variegato che questa famiglia d'alto lignaggio possa offrire, ma così accuratamente trattate da non rischiare di cadere nel cliché.
Le incertezze lessicali sono così poche che non perderò tempo a riportarle né rovinerò la recensione nel farlo: un futura rilettura sistemerà ogni cosa.
PS: ti tengo d'occhio, Belgi, ti tengo d'occhio.

Recensore Master
07/01/18, ore 20:40

Io personalmente non sono brava con le descrizioni e, forse in conseguenza o, comunque, in relazione a questo, non le amo molto. Eppure il capitolo si apre con molte righe descrittive che ho davvero gradito, forse perché non si limitano alla mera e sterile elencazione, ma ambiscono davvero a costruire un'immagine... e ci riescono. È come un piano sequenza che agisce con suggestioni anziché con inquadrature e lentamente s'avvicina al dettaglio, fino a introdurci alla protagonista del brano.
Questa Miranda mi dà spiacevoli vibes d'una personalità ingenua, ottimista, solare, che presto verrà schiacciata dalle brutture della vita come un coniglietto sull'asfalto. Mia Miranda, non diventare la Sansa Stark di turno * citazioni nerd randomiche *.
PS: Mowan, a calci in c**o, ecco come ti faccio tener su le braccia.

Recensore Master
06/01/18, ore 19:18

Ciao, sono qui a recensire il tuo primo capitolo per lo "scambio natalizio" e quindi, a ricambiare la tua recensione alla mia breve Os ff.

Innanzitutto, non posso non complimentarmi con te per l'impeccabile ortografia e grammatica oltre che per la tua ricercatezza nei vocabuli, sono poche le storie fantasy, storiche, o in futuri distopiche in cui il mondo è mediovaleggiante, in cui vedo un'ottima padronanza della lingua che si adatta perfettamente all'epoca dell'ambientazione della storia.
Seconda cosa, mi piace il modo in cui hai impostato questo primo capitolo della storia, descrizione del luogo, poi pensieri e azioni del personaggio, in corsivo le sue parole, come anche quelle dei personaggi con cui deve interagire.
Per non parlare poi delle descrizioni anche dei personaggi secondari e di quelli di contorno, come i popolani al passaggio di Severo, del figlio Sebastiano e della loro scorta di soldati.
Decisamente, qui c'è talento, spero vivamente che tu possa pubblicare questo romanzo, perché si vede la tua passione e la tua bravura.
P.S.: ho aggiunto la storia alle seguite, così da porte coninuare la lettura :)

Recensore Master
06/01/18, ore 08:04

(Evvai, ce la faccio a lasciare una recensione prima della latitanza da esami!)
Ma Bice l'ha mezzo traumatizzata, quella povera bambina! Ma in effetti non le ha detto nulla di sbagliato, per quel contesto storico. Almeno adesso è chiaro il perchè della preoccupazione sui posti a tavola.
Scopriamo anche il perchè Miranda ce l'ha tanto con Bastiano: perché ha causato la ferita del suo amato, il padre poteva anche andare a farsi friggere (no, non credo abbia pensato davvero così, ma presa com'è dal suo Vittorio, sospetto che non ci abbia neppure fatto caso).
Il Belgi è un personaggio che continuo a non riuscire a inquadrare. Certo, lo si vede soprattutto nelle interazioni con Miranda, e ... molto semplicemente, le sta facendo il filo in modo molto 'classico' e adatto a tutte le situazioni: quant'è bella, quant'è brava, la famiglia che ha sempre voluto. Nulla di più specifico su lei, personalmente, le sue opinioni, i suoi comportamenti, i suoi gusti, per la semplice ragione che non può, non la conosce. In parole povere, mi sembra che se la stia intortando; il problema è 'perché?' È perché quello che vuole è una famiglia, un luogo a cui appartenere, e le fa il filo per meglio poterci andare d'accordo ma se gli avessero dato Mowan o Bice sarebbe stato lo stesso? È anche lui un novellotto nervoso per il matrimonio che fa lo splendido per barcamenarsi in una situazione che non conosce? Oppure c'è di mezzo qualche possibile casino politico, o la sua personalità è ben diversa, e Miranda sta per diventare la nuova Sansa Stark?
L'unica cosa certa, è che posso farti i complimenti per un personaggio così ambiguo e ben congegnato, perchè mi capita raramente di spaccarmi tanto la testa su un personaggio di finzione.
Molto interessanti i rituali di corteggiamento dei Mogul (comunque concordo con Mowan, una persona prima la conosci e poi decidi se ti piace, è esattamente il motivo per cui il Belgi non mi convince)! Però sottintendono una cultura molto diversa da quella in cui vive Miranda, lo nota lei stessa, e potrebbe scavare un notevole divario tra le due amiche. Ma i timori di Miranda mi sembrano, per il momento, molto inverosimili. L'ha detto la stessa Mowan, che è il motivo per cui non torna tra la sua gente.
Di nuovo, ti faccio i complimenti: un capitolo davvero interessante!

Recensore Master
03/01/18, ore 12:04

Vedo che Bastiano non ha smesso di rodersi nei sensi di colpa, malgrado sia stato perdonato da (quasi) tutti. Ma del resto, quello che ha pensato può saperlo solo lui...
Interessanti comunque le sue riflessioni sulla giusta posizione di un generale. Alla fine, ognuna sembra avere i suoi pro e i suoi contro.
Ma quant'è tenero Bastiano che dà lezioni al fratellino, trovando lo stile più calzante per lui invece di attaccarlo a testa bassa e dargli dell'incapace? Tra queste nuove lezioni e l'addestramento segreto dal fabbro, non mi sorprenderei se il topolino da biblioteca diventasse un autentico spaccaculi.
Già sta provvedendo aiuto con la sua conoscenza di popoli estranei. Perchè ho la netta impressione che questa trovata di Bastiano per redimersi sarà una pessima idea? Va direttamente ad agire all'insaputa di suo padre!
Piuttosto impressionante quella scena nel bosco. Molto ben descritta, quindi è facile condividere lo sconcerto e la confusione di Bastiano. I Kelta sono di ispirazione vichinga, per caso?
Di nuovo, un capitolo davvero interessante; non vedo l'ora di sapere come andrà a finire la spedizione dell'erede del Conte!

Recensore Veterano
02/01/18, ore 17:59

Ciao, carissimo!

Innanzitutto parto con un ringraziamento davvero sentito: un grazie di cuore per essere passato dalla mia storia, che tra l’altro è ambientata in un fittizio medioevo come il tuo, e per avermi lasciato un tuo commento. Ti risponderò quanto prima, sperando che la storia possa davvero coinvolgerti e interessarti fino a spronarti a continuare la lettura :)

Io nel frattempo devo farti dei complimenti necessari: ancora una volta utilizzo il paragone – che qui è praticamente più evidente – con la tecnica descrittiva dell’incipit manzoniano che l’apertura di questo capitolo mi ha ricordato tantissimo. Ottima anche la scelta di porre quasi una sorta di confronto tra narratore ed autore, presente - possiamo dire - in metà del capitolo, in cui il campo visivo, che parte dal cielo, si restringe fino alle camere private della bella Miranda.

Un nome, una garanzia, per un PoV che si mostra già interessante: Miranda, ossia “ammirabile”, direbbero i latini… e anch’io potrei dirlo, dal momento che la tua descrizione precisa e dettagliata non solo del suo splendido, per quanto giovane, aspetto fisico, ma anche di quello interiore, mi ha fatto balzare agli occhi una figura davvero piacente. Se poi teniamo in conto il fatto che sia appena una quattordicenne e da poco una donna fatta (bellissima la resa in prosa del “peso” del primo ciclo della ragazza), con una sensibilità spiccata – vedi il modo in cui si rivolge a Mowan, dandole il permesso di definirla “amica” e non “padrona” – e un mistero insolito accanto – ossia l'inspiegabile sparizione della madre – ecco che si hanno tutte le carte in regola per la lenta formazione di una psicologia che già inizia ad affascinarmi non poco.
Il tutto, chiaramente, è da collocare in un testo che ha una validità molto importante: intendo dire che la storia si sviluppa attraverso delle ampie digressioni descrittive che non pesano per niente sulla trama – e che quindi non risultano né pompose né pedanti – ma che, anzi, fanno della prosa quasi una sorta di lirica, in uno stile – il tuo – poetico e molto evocativo. Complimenti!

Ebbene, una nota anche per la fiducia cieca di Miranda nei confronti di Vittorio Belgi, che questa volta vediamo da un punto di vista diverso: il mercante è affascinante, e, prima ancora di lui, ad esserlo è la sua storia e ciò che si porta dietro a causa (o grazie) del suo stesso impiego. Quello tra Miranda e Vittorio sarà dunque un matrimonio combinato – per nulla insolito, sappiamo, in tempi come quelli descritti – ma che già parte con un ottimo presupposto: Miranda è avvenente, e difficilmente Vittorio non saprà notarlo, e – specularmente – il mercante gode già dell’ammirazione di Miranda. Il che, dunque, non può che essere un punto a favore di entrambi. Ma le cose saranno così liete? Non lo so… e per questo, ti dirò, spero di poter passare a leggere il prossimo capitolo quanto prima possibile.

Ancora una volta, i miei più sentiti complimenti. Se c’è proprio un qualcosa che posso sottolinearti – e che forse richiederebbe un pizzico di sistemazione a livello visivo, null’altro – è il corsivo utilizzato nei dialoghi, che personalmente ritengo superfluo. Ma per il resto, insomma, non mi infastidisce né mi provoca danni agli occhi xD, per cui, se a te piace così, non sono nessuno per impedirti di utilizzarlo. 

Una buona serata, carissimo autore, e alla prossima! ;)

Makil_
(Recensione modificata il 02/01/2018 - 05:59 pm)

Recensore Master
02/01/18, ore 15:17


Noto con rammarico che hai la tendenza a cominciare i lavori e non portarli a termine, dunque so che, dopo la prima ondata d'entusiasmo, probabilmente anche questa storia verrà lasciata a sé stessa, ma la prosa è bella come sempre, il contesto intrigante e non è giusto che queste considerazioni mi trattengano dal cominciare la lettura.
Dunque eccomi qui.
Essendo il primo, siamo di fronte a un capitolo introduttivo... e fa un gran bene il suo lavoro. La narrazione s'altalena fluidamente tra la descrizione oggettiva e le digressioni personali del Conte, di cui i pensieri vengono espressi alle volte direttamente, alle volte compenetrandoli nella prosa, in un flusso vagamente joyciano, ma sempre molto ordinato.
Molti nomi, molti appellativi, molti luoghi che non conosciamo e che ovviamente creano confusione, ma ci sarà il tempo per orientarsi.
Per intanto, non posso che lasciare il mio feedback positivo.

PS: capisco la tua predilezione per i dialoghi in corsivo, ma a volte tale corsivo si estende anche alla prosa in terza persona, sebbene non si parli di ricordi, visioni o qualsivoglia contesto che possa giustificarlo: semplicemente, è un errore di battitura facilmente correggibile e che consiglio di rivedere. Il problema coinvolge pressoché tutta la seconda metà del capitolo.

Alla prossima!

Recensore Veterano
31/12/17, ore 16:14

Ciao caro, eccomi qui, come ti avevo accennato pocanzi.

Che dire, questa storia si presenta già come un possibile fiore all’occhiello di questa piattaforma, almeno a mio modesto parere: sarà perché sono affascinato da questo genere di ambientazioni – come ti avevo anticipato – o forse perché la cura che trasuda il testo coinvolge il lettore in modo quasi morboso, devo ammettere che il tutto si lascia leggere con estrema scorrevolezza, non mancando affatto di disegnare personaggi e luoghi con un’accurata precisione.

Certo, essendo un mondo complesso e nuovo per me, avrò bisogno di qualche tempo per entrare veramente nel profondo delle dinamiche e comprenderne a pieno – o anche solo superficialmente – il nucleo. Certo è che, almeno in questo capitolo, devo ammettere di aver adorato la struttura delle descrizioni, mai vaghe e in grado di richiamare quanti più sensi possibili, e quella dei dialoghi, a mio dire, magistralmente elaborati e in perfetta sintonia con l’universo pseudo-medievaleggiante che ci viene mostrato.
Degna di nota anche l’apertura del capitolo, con una ricca descrizione del Valga, attraverso le sue genti, le sue forme e i suoi odori, in un sipario che mi ha ricordato vagamente l’incipit manzoniano de “I promessi sposi”, con una prospettiva che si allarga dall’alto verso il fondo. Ben fatto!

Passando all’analisi della narrazione e della trama in sé, posso dire di ritenermi soddisfatto. I personaggi – ripeto – sono ben gestiti e totalmente fossilizzati nell’universo che hai creato. Severo Cangramo – un nome che mi suscita un senso di austerità assoluta – mi sembra un oratore molto capace, nonché un ottimo osservatore della realtà che lo circonda. Sa come comportarsi col mondo civilizzato e non (vedi come ha risolto il problema dei Kelta della Selva Scura, con il solo utilizzo dell’acume politico) e quindi sembra essere un Conte degno del suo titolo.
Quanto a Vittorio Belgi, l’ospite del nostro anfitrione Severo, ho ancora poco materiale per parlarne un minimo: posso solo dire che sono curioso di scoprire di più sul suo conto e, perché no, di approfondire il suo modo di vedere il mondo: come dice Severo, egli è un mercante… e come tale mi aspetto che abbia una furba, attenta e sviluppata visione del tutto da cui è circondato.

Be’, per il momento è tutto. La storia mi ha incuriosito ancora di più, ora che ci ho messo sopra gli occhi. Tornerò quanto prima a proseguire la lettura, mio caro.
Complimenti ancora per il tutto. Tanti auguri e alla prossima!

Makil_
(Recensione modificata il 31/12/2017 - 04:15 pm)

Recensore Master
30/12/17, ore 08:12

Abbastanza divertenti le reazioni di Arturo e Mowan all'incarico assegnato da Miranda! È ovvio che si annoino ... ma la ragazza si è messa a cambiare umore così velocemente? Effetti collaterali della prima cotta o della cara vecchia adolescenza?
Ecco, questa delle amicizie del Belgi è interessante. Addirittura il principe ereditario! Della famiglia reale, per cui i Cangramo non provano molta simpatia. E okay, se i pretoriani li ha mandati lui, perché non hanno mosso un dito per aiutare Vittorio dirante quella caccia? Domande, tante domande!
E immagino che i posti siano tanto importanti perché ci sono distinzioni di rango di mezzo, o per non mettere vicine persone che si odiano?
In effetti non mi aspettavo che Severo fosse tanto protettivo verso i figli! Ma sospetto che Carlo abbia davvero un qualche disturbo dell'apprendimento, considerata anche la reazione paterna ...
La frase finale fa davvero sorridere, e crea un certo interesse per questo matrimonio. Non vedo l'ora di arrivarci, e vedere perché sia tanto importante ai fini della trama!
Di nuovo complimenti per un bel capitolo!

Recensore Junior
26/12/17, ore 19:00

guardò a Vittorio Belgi <--- senza a :o

CREDEVATE DI ESSERVI LIBERATO DI ME?! Giammai. Va beh, non tergiversiamo e continuiamo con una recensione che abbia un senso logico.

Altro che Miranda. Qui la protagonista è Mowan, che nientepopodimeno ha il carattere di una tigre!! Mi sembra di rivedere nella padrona e nella serva le Porzia e Nerissa de "Il mercante di Venezia" (solo che Nerissa è alquanto più femminile di Mowan, la quale sembra provenire direttamente da una stirpe vichinga xD). Che posso dire. Il tuo scritto mi sorprende sempre ed anche questa volta ho avuto modo di leggere qualcosa di davvero elegante. State crescendo a vista d'occhio, Messere, rispetto ai racconti di un anno fa qui si riesce a vedere un miglioramento più che evidente. Le descrizioni sono scritte in un modo sempre più accurato, con una ricerca di vocaboli davvero impressionante (e ciononostante la narrazione rimane scorrevole, non ridondante... Rispetto, forse, a qualche altra scrittrice... XD).
Aspettatemi per la prossima recensione, vi prometto che non scapperò da codesti digital luoghi.
A presto,
Rory

Recensore Master
25/12/17, ore 09:24

Povero disgraziato! Quello che è stato impalato a quel modo ...certo è che cose del genere succedevano veramente, e hai fatto benissimo a descriverlo in modo così accurato e realistico: aumenta di parecchio la pietà per il poveraccio. La rabbia di Alfonso è comprensibilissima., però ha ragione anche Carlo: rischia seriamente di farsi beccare.
Il vecchio re è ... un vecchietto con l'Alzheimer, molto semplicemente. Quello che mi preoccupa è quel suo vicario, se è stata una sua idea allestire lo spettacolo di inizio capitolo, ho seriamente paura che possa portare guai seri per Alfonso e Carlo.
No, invece è lui che deve preoccuparsi! Per la miseria... mi aspettavo che Alfonso fosse un tipo tutto onore e rettitudine, invece la trafila di nomi di preti sciorinata dal Manfredi mi ha un tantinello sconvolta (e fatta ridere in modo un po' macabro). Però il personaggio del sicario mi piace: giustissima la riflessione su come in fondo il suo lavoro e quello di un soldato non siano poi tanto diversi, e sembra in genere un tipo parecchio intelligente.
Interessante anche la situazione alla locanda: hai reso bene la caciara tra i soldati ubriachi, e anche la parte con la prostituta è stata interessante. Di sicuro quella donna è una tipa sveglia, peccato che con informazioni incomplete non era il massimo per dare consigli!
E Carlo riesce ad assistere per direttissima alla morte del vicario. Una scena decisamente cruenta e priva di qualsiasi compassione per il vicario. Ci sta, dato quel che ha combinato ... ma onestamente, se qualcuno dei soldati racconta la reazione di Alfonso a vedere il cadavere del condannato, il principe è nei casini fin qua.
Non vedo l'ora di scoprire come andranno a finire le cose! Davvero un bel capitolo!

Recensore Master
23/12/17, ore 11:59

Ciao carissimo Signore Oscuro ex Nuanda! ^^

Sono entrata su Efp e ho visto il tuo aggiornamento. Sono andata subito a vedere, anche perché insomma... Carlo! Che poi usare Carlo come scusa per cui sono andata a leggere non regge nemmeno... tutti i tuoi pov mi piacciono molto ^^ Ero curiosa degli avvenimenti presso di lui, comunque.

Molto "forte" e intensa la scena quando lui e il principe si trovano di fronte all'uomo impalato con la scritta "sodomita" bella grossa. Tutti gli uomini hanno di che dire, e ridono, Carlo in realtà ha ben altri pensieri e preoccupazioni in merito a questa scena e l'ho sentito molto reale. Un'inquietudine palpabile.

Molto bella anche la scena con la prostituta - personaggio interessante, non ne conosciamo il nome però mi chiedo se la vedremo ancora una volta. Fa questo lavoro per campare, suo marito lo sa ma non ci può fare niente e riesce a "mettere al suo posto" Carlo con un paio di giri di parole ben congegnati. Mi piace, è una donna intelligente e spero di vederla ancora!

Che altro dire? Questo capitolo è stato ciccione, ma si conferma uno dei più completi e belli (non che prima avessi da recriminare).
E ah: sulla questione- Alfonso, io sto con Carlo.

_morgengabe

Recensore Master
22/12/17, ore 08:22

Molto bella la scena della peeparazione alla caccia, molto calma e previsa, in netta contrapposizione col putiferio scatenatosi subito dopo. Ma quanti elementi interessanti ci sono? Innanzitutto, quella figura che ha visto il solo Bastiano: che accidenti era? Perché è andata a distrarre il nostro erede al casato proprio nel momento cruciale? Perché si è fatta vedere solo da lui? Gli ha comunque tirato una fregatura pazzesca: voleva rendere il padre orgoglioso, e invece si è beccato un cazzottone in pubblico. Povero!
E i pretoriani? Finché non hanno mosso un dito per il Conte vabbè, non molto carina come cosa ma non era il loro compito, strettamente parlando . . Ma non muoversi neanche per il Belgi? Quello era il loro compito. Oppure no? Il tizio che li ha mandati ha forse in mente qualcosa?
Mi è piaciuta molto l'introspezione di Bastiano su quel che è accaduto: il senso di colpa sia per le azioni mancate che per i pensieri disapprovati, poi razionalizzati con l'aiuto del Belgi; figura, quest'ultima, di cui non so ancora bene cosa pensare.
Di nuovo, un capitolo molto bello e interessante!