Buonasera Roberto, ben ritrovato!
Come avevi promesso nel capitolo precedente, questa nuova parte introduce una rivoluzione a dir poco epocale. Chi e la sua squadra, durante la perlustrazione della base futuristica nascosta sotto le piramidi, vengono a scoprire che il Goddafin e tutta la presunta potenza del clero in realtà è pura finzione e, come una moderna Stele di Rosetta, un manuale di istruzioni scritto in una lingua che riescono a tradurre potrà consentire loro di accedere alle numerose fonti di conoscenza lì contenute.
Certo è che questo è un segreto che potrebbe costare molto, molto caro ai protagonisti. Il clero di certo non rinuncerà così facilmente al potere e, se mai il popolino venisse a conoscenza di una notizia del genere, una bella rivoluzione non se la scampa nessuno.
Ottimo lavoro: come sempre le descrizioni sono vivide, accurate, precise, ma perfettamente assimilabili, senza mai annoiare. Usi termini tecnici ma con le dovute spiegazioni, e tutto dimostra con quanta cura e attenzione tu stia scrivendo questa tua storia.
Ti rinnovo i miei più sinceri complimenti!
A presto!
Evelyn
(Recensione modificata il 29/03/2019 - 06:26 pm)

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Interessante che in una società ipertecnologica il potere della religione non sia diminuito ma anzi diventato l'ideologia dominante.
La cosidetta "Celeste Sede" ricalca ovviamente la Santa Sede quindi suppongo che la religione del tuo mondo sia affine al cristianesimo di rito cattolico-romano.
L'idea di creare una società fortemente dispotica (pochi privilegiati e molti dominati) mi fa venire in mente come avrebbe potuto funzionare l'antico sistema di classi dell'Europa medioevale (clero, nobili e lavoratori) in un contesto futuristico.
Sul lato personaggi non posso dire molto purtroppo, ma il fatto che il personaggio qui introdotto appartenga alla casta superiore e si dimostri bravo nelle sue mansioni genera un'aurea di rispetto e curiosità da parte del lettore (o almeno questo è quello che ho provato).
Come scrittura te la cavi bene, non ho notato errori grammaticali e la lettura è fluida e organica.
Per quanto riguarda la descrizione dell'ambiente è un altro punto a tuo favore perché ho avuto l'impressione di ritrovarmi di trovarmi in un luogo sacro, un buio benevolo che adorna l'atmosfera rischiarata da lampade; una sorta di Tempio Jedi di Coruscant .
Bene Trainzfan, appena potrò leggerò e recensirò i prossimi capitoli, sono impaziente di come continui questa storia.

Lucas

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Buon pomeriggio Roberto! Devo dire che la scoperta di Chi è senza alcun dubbio sensazionale: all'interno di una piramide vecchia di non si sa più quanti millenni, esiste una struttura futuristica, o almeno contemporanea all'epoca di cui racconti, a quanto pare di dimensioni colossali.
Ottime come sempre le descrizioni, molto vivide e accurate ma senza mai risultare troppo pesanti.
Anche il tuo stile di scrittura è scorrevole nonostate utilizzi a volte dei termini non proprio semplici.
E come sempre ti rinnovo i miei complimenti per come stai curando questa storia nei minimi dettagli. Il tuo è veramente un ottimo lavoro!
A presto!
Evelyn

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Buon pomeriggio Roberto, ben ritrovato!
Spero sinceramente che il tuo periodo "no" sia terminato :-)
Veniamo subito alla storia: come sempre, le tue descrizioni sono sempre molto accurate, la geografia dei luoghi e, soprattutto, i mezzi utilizzati dai nostri protagonisti, sono sempre ben riconoscibili. Mi è piaciuta molto l'idea dell'hovercraft gigante per viaggiare sul mare, tipo nave mercantile o qualcosa del genere.
Riguardo alla trama, Chi ha trovato decisamente la matrice del disco metallico che gli ha dato suo zio, ma come mai c'è sopra stampigliato il simbolo del Goddafin? Cosa vorrà dire?
Ovviamente la curiosità inizia a farla da padrona :-)
Spero tu possa aggiornare presto!
Un abbraccio!
Evelyn

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Un altro capitolo introduttivo che mostra gli studiosi sul campo intenti a riesumare manufatti della civiltà che fu.
Mi piace questa differenza fra i due fratelli, uno più impostato e predisposto agli studi clericali, l'altro più curioso e propenso alla storia passata.
Simpatico anche il siparietto fra fratello e sorella ricongiunti, seppur per poco tempo.

Ti segnalo qualche refuso:
... pensò fra se... → sé.
Piace di rivederti. → Piacere.
Si, Chi... → Sì.

Questo nuovo mondo continua a prendere forma.
Ci risentiamo presto~!

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Molto dettagliata la cerimonia del Primo Camtur, mostri ogni singolo passo e nei panni di So-Dan descrivi tutto ciò che si può vedere, udire e sentire. Davvero spiegata nei più piccoli particolari.
Ripeto quanto mi piaccia l'idea di unire la tecnologia alla religione, tanto inusuale da creare qualcosa di unico e fuori dai canoni del genere. Ciò partendo dal concetto che l'avanzamento della tecnologia tenda ad allontanare la religione, per svariati motivi.
In questo caso, invece, la tecnologia funge più da supporto all'istituzione religiosa regnante.

Ti segnalo un refuso:
Si! → Sì!

Del resto, un altro bel capitolo esplicativo. Alla prossima :P
Sciao~!

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Carissimo Roberto. Scusa per il ritardo, ma questi giorni ero fuori casa. Ecco che veniamo a scoprire che lo staman Delacroix non è poi così tanto fedele al sommo tecnocrate come il suo tono mellifluo potrebbe far credere. Non a caso Chi ha sentito qualcosa di strano nel suo comportamento, anche se non ha ben capito che cosa. Sono sempre più curiosa di sapere cosa scopriranno gli archeologi durante questa missione di ricerca!
Come sempre, precise ed accurate sono le tue descrizioni. Ho apprezzato particolarmente quella sul funzionamento della capsula ad alta velocità. È molto interessante l'idea di una tecnologia "antica" e perfino quasi totalmente incomprensibile per gli attuali abitanti della Terra.
Alla prossima!

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Ciao ^^
Scusa la tarda ora, ma non resistevo più alla voglia di iniziare questa storia.

Un'evoluzione interessante e originale quella che hai dato al ruolo della religione. A noi viene rivelato solo ciò che il clero vuole far credere al popolo riguardo a questa manifestazione divina, ma sarà veramente la volontà di un dio quella che si è manifestata? Goddafin compreso? Non so se esserne sicura al cento per cento xD
Mi piace molto anche il "miscuglio" delle razze, in particolare quella asiatica con quella nord europea. Il risultato mi ricorda a tratti il personaggio di un libro che lessi, ma di qui rimasi un po' delusa, lo ammetto... Ma questo a parte!
Un primo capitolo introduttivo molto coinvolgente.
Contaci che passerò presto a leggere il seguito :P

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Buon pomeriggio Roberto!
Non temere se i tempi si allungheranno, io aspetterò con pazienza i nuovi capitoli, promesso!
Come sempre, mi piace moltissimo il mix di teologia e tecnologia che sei riuscito a creare: anche la qualifica di "opertec" mi sa tanto di "operai tecnico", riferita però ai prelati della religione che hai studiato ad arte. Si vede che c'è un sacco di lavoro, dietro la tua storia.
Venendo alla trama: Saru-Dan ha dato a suo nipote un po' quella che dovrebbe essere l'occasione della sua vita, ovvero svelare un mistero che affonda le sue radici in un passato lontanissimo e remoto. Perché, però, tutto deve svolgersi nella più assoluta segretezza? Credo che questa sia tutta la base della vicenda, non è vero?
Resto in attesa del proseguimento, e non preoccuparti se passerà del tempo, io continuerò a seguirti con piacere!
A presto!
Evelyn

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Ciao Roberto!
Ecco che la storia riprende il suo corso dopo tutte le dovute presentazioni dei vari ambienti. Ora sappiamo che il sommo tecnocrate ha convocato suo nipote per sottoporre alla sua analisi un misterioso oggetto proveniente dal passato che, per la sua descrizione, mi ha ricordato un po' un CD dallo spessore anomalo.
Torno a ripetere che trovo la trama molto interessante, così come pure l'idea di tecnologia e religione abbinate insieme. Anche le descrizioni sono sempre molto curate, tanto da darmi l'idea che tu abbia ben in mente ciò di cui narri.
Complimenti ancora e al prossimo capitolo!
Evelyn

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Ciao. Ho letto tutti i capitoli sino a questo. Premetto che non sono un grande esperto di recensioni :)
La trama sino a qui mi piace, ha abbastanza mordente e prepara tanti piccoli eventi in attesa di risoluzione. I personaggi sono ben distinguibili, sia negli atteggiamenti sia nel modo in cui si rapportano tra loro e col testo. Unica pecca, se così possiamo chiamarla, è un eccessivo zelo nelle descrizioni, soprattutto riguardanti veicoli e velivoli, arnesi e meccanismi vari; è una mia nota personale. Avevo già detto nella prima recensione, se non erro, che il setting tecno-religioso mi incuriosisce.
A presto :)

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Buonasera Roberto!
In questo capitolo abbiamo avuto un'altra visuale di come vive il popolo, e in particolare coloro che sono devoti. Mi sono piaciute molto le descrizioni, sia della "chiesa" che della funzione religiosa. Come sempre sono molto accurate e in grado di trasmettermi immagini molto vivide. Infine, mi è piaciuto l'atteggiamento dell'opertec che ha donato la spilla alla ragazza. In fondo, forse non tutti i prelati sono "egoisti". A presto e ancora complimenti per la storia: io la apprezzo parecchio!
Evelyn

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Ciao Roberto!
Ecco che ora abbiamo conosciuto anche come si svolge la vita tra il popolo, e l'opinione che questo ha riguardo al clero. Ora hai creato un quadro piuttosto completo della situazione nel tuo mondo futuristico, che poi proprio così avanzato non è, perché osservando come si svolge la vita del popolo, pare quasi di essere tornati al medioevo, dove il baratto è normale forma di scambio, con accenni anche al mondo di oggi, perché chi raccoglie i rottami è visione comune oggigiorno, almeno dalle mie parti.
Riguardo allo stile e alla grammatica nulla da eccepire. Lo stile è sempre scorrevole e pulito, piacevole da leggere. Mi permetto di farti solo un appunto: la parola "sì", intesa come affermazione, va scritta con l'accento sulla i al posto del puntino.
Spero di leggere presto il seguito di questa storia che trovo molto interessante e ben strutturata, almeno per il momento :-)
Evelyn

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Buongiorno Trainzfan!
Innanzi tutto i miei complimenti per le descrizioni accurate del viaggio, sia per quanto riguarda la tecnologia dell'hovercraft sia per la geografia del territorio che i due attraversano durante il loro volo. O conosci molto bene quella zona della Cina, oppure ti sei documentato tantissimo, e di questo ti rendo merito.
Azzeccata anche l'idea del contrasto tra il popolo che vive all'esterno, in estrema povertà a quanto mi pare di capire, e la classe clericale.
Bene, ora che il viaggio è giunto al termine non vedo l'ora di sapere cosa vuole da Chi suo zio!
A presto e ancora complimenti per la storia!
Evelyn

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Ciao. Davvero molto interessante, lo ammetto. Sono incuriosito dal connubio "tecnologia" e "divino" :) Leggerò gli altri capitoli non appena possibile!
In aggiunta: mi piacciono i nomi, mi hanno dato un'idea molto precisa del setting.

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