Recensioni per
IN A HEARTBEAT
di Alicat_Barbix
Ed eccomi finalmente arrivata all'ultimo capitolo, ci ho messo una vita terrena per leggerla tutta ma volevo avere del tempo anche per recensire e quindi sono andata piuttosto piano. Per fortuna però oggi ce l'ho fatta e posso dire d'essere molto contenta d'aver deciso di leggerla perché è stata una storia bellissima. Mi piace molto anche il finale positivo, un happy ending molto romantico (Ma non smilato) e carico di tante promesse. In un certo senso sia la parte a flashback che quella al presente hanno la loro conclusione. Due finali agli antipodi, uno che vede Sherlock tornare a scuola e ricevere l'accoglienza peggiore. A fare più male però non sono tanto le botte che riceve quanto l'indifferenza di John in un primo momento e il suo seguente rifiuto. Il cuore di Sherlock non poteva che spezzarsi in questo modo, è stato davvero doloroso vederlo andare via con il cuore in tasca e un pezzo lasciato indietro. Ed è proprio questa la svolta finale del racconto, finisce con i cuori come protagonisti come da ispirazione del corto. Il pezzetto di cuore Sherlock e un pezzetto di quello di John che finalmente decidono di prendere loro il controllo della situazione e agiscono per riunirli. Mi verrebbe da dire che se non ci fossero stati loro... L'idea che sta alla base del finale è tanto romantica e in questo il corto che vi ha ispirate è stato rispettato completamente, perché c'è proprio tutta la corsa che porta i due protagonisti a trovarsi. In questo caso ci sono Sherlock e John che finalmente (e finalmente!) riescono a parlarsi e ad andare avanti. Il finale che ci voleva dopo tanto dolore e dopo tutto il male che si sono fatti a vicenda. Mi è piaciuto moltissimo. |
Ciao, dunque finalmente sono riuscita a mettermi in pari con la lettura e quindi ti lascerò due brevi recensioni una di seguito all'altra. La prima cosa che mi viene da dire su questo capitolo è che non è stata una lettura facile, perché succedono diverse cose belle (il viaggio insieme, il tempo passato con più leggerezza e soprattutto Sherlock e John che fanno l'amore), ma ce ne sono altrettante piuttosto toste da leggere. E la prima che voglio analizzare riguarda proprio il flashback. Ora, si era capito che John aveva fatto qualcosa di grave, il rancore di Sherlock e la rabbia che ancora dopo vent'anni è capace di provare ne è un po' la dimostrazione. Tutta la storia ruotava attorno proprio a questo concetto ovvero al fatto che Sherlock non era stato capace di superare la ferita, ma si era semplicemente liberato del suo cuore e dei sentimenti. Quindi che si trattasse di una cosa grossa l'avevo capito, ma che John potesse arrivare fino a questo punto... La caratterizzazione fatta di lui giovane è perfetta nel suo rappresentare un ragazzo che non riesce ad accettare la propria omosessualità, o comunque il fatto d'amare un altro ragazzo. Credo che se anche l'amico non fosse arrivato non sarebbe cambiato niente, perché John avrebbe comunque trovato altre scuse per allontanare Sherlock. Certo che farlo così, in questo modo... è stato davvero orribile da parte sua e ora capisco di più tutta la rabbia di Sherlock, la sua freddezza e la paura di essere ferito nuovamente in quel modo. Un timore comprensibile dopotutto. John è un ragazzo che si mostra agli altri per ciò che loro vorrebbero che fosse, esattamente il concetto che viene espresso nella stupenda parte finale di The Lying Detective, in cui John decide che da quel momento in avanti deciderà di diventare la persona che vuole e non quella che gli altri vogliono. Una frase che può essere interpretata in maniere differenti, e che qui viene riproposta anche se in una maniera più macchinosa. Il John che smette di preoccuparsi di ciò che pensa la gente è il John del presente, lo stesso che ha ammesso di voler amare Sherlock, che ha fatto l'amore con lui e non si pente di niente. Quel John ragazzo è ancora molto lontano da tutto questo, è spaventato e non riesce ad accettarsi e perciò fa la cosa peggiore di tutte: umilia il ragazzo che in fondo ama davanti a tutta la scuola. La cosa positiva in tutto questo è che c'è stata un'evoluzione da parte sua, e questo è molto importante. Anche se si sono fatti molto male a vicenda. E qui veniamo a Sherlock, perché leggere questo capitolo ha in parte cambiato il mio modo di vederlo. Pensavo che lui fosse una vittima e che avesse patito passivamente il rifiuto di John, e invece credo che una parte della colpa ce l'abbia anche lui (anche se meno grave rispetto a quella di John). Qui Sherlock arriva a urlare fuori il suo amore in una dichiarazione dai toni struggenti e drammatici, lo fa perché è disperato e questo è comprensibile, ma allo stesso tempo io credo che lo faccia anche nel momento peggiore. John ha preso male la faccenda di Irene si è sentito rifiutato e Sherlock io credo abbia sbagliato lui stesso a mettersi insieme a Irene, anche se il suo intento era andare avanti e liberarsi del sentimento che provava per John. Se avesse insistito o parlatogli in un momento di maggiore privacy forse le cose sarebbero andate diversamente. Però non mi sento di colpevolizzare troppo lo Sherlock giovane, alla fine era un ragazzino innamorato e anche piuttosto giovane, al suo primo amore e che non sapeva lui stesso come dovesse comportarsi. Quello da colpevolizzare forse è quello del presente. E qui vengo alla seconda parte del capitolo. |
Dunque, rettifico quanto ho detto nella recensione precedente: John è un idiota. E mi riferisco in questo caso a quello del presente (non che il giovane John lo sia di meno, sia chiaro). Ero convinta che avesse ormai capito, e accettato, di amare Sherlock. Che il suo essersi riavvicinato a Sherlock fosse il chiaro segno che voleva far succedere quello che non era successo nel passato (o che comunque era finito male). E invece ancora si domanda che cosa prova, ancora lo vediamo dialogare col proprio cuore e sostenere di essere confuso. Ma soprattutto, ancora lo vediamo tutto preso da una fidanzata. Non stento a credere a Sherlock che fa sesso occasionale, la sua mi sembra un'occasione come un'altra per spegnere il cervello o tentare di dimenticare ciò che in realtà prova ancora (sempre se è vero che è andato a letto con uno di Scotland Yard, perché poteva anche essere una balla per far vedere a John di avere una vita sentimentale, di essere andato avanti). Ma John... il suo essersi "fidanzato", diciamo messo insieme, a Sarah è in linea perfettamente con la serie e infatti non ho nulla da dire su questo, ma cavolo... l'avrei preso a pugni e per l'ennesima volta, oltretutto. Cioè, è lì che cerca di capire se ama Sherlock oppure no e nel frattempo esce con un'altra? Non stento a credere che invece Sherlock sia più convinto che mai che John non lo ami, finché seguita a comportarsi così. Ad ogni modo, la situazione, dopo il caso Smith, sembra essersi distesa. Continuano a vivere assieme e ora risolvono anche dei casi assieme, fanno quella vita che tanto bene conosciamo attraverso la serie o il canone di Doyle. Le cose però hanno una svolta nel momento in cui si palesa il famoso viaggio in Nuova Zelanda. Anche qui si vengono a creare alcuni fraintendimenti tra i due, si scatena una buona dose di reciproca gelosia, finché le cose sembrano diventare irreparabili. Mi è piaciuta molto Mrs Hudson, che si è vista pochissimo finora ma il cui ruolo in questo capitolo è stato fondamentale. John non solo ha lasciato Sarah (almeno una cosa buona l'ha fatta), ma ha deciso che ci andrà o con Sherlock o senza, e questo tocca il cuore di Sherlock profondamente e tanto che si ritrova a correre all'aeroporto per non perdere una preziosa occasione. Mi è piaciuto moltissimo il fatto che Sherlock continui a ripetersi che sa che John lo lascerà, e qui la ferita aperta si mostra benissimo, eppure non riesce a fare a meno di essere felice per quello che gli sta succedendo. Insomma, a piccoli passi succede qualcosa. Speriamo che duri. |
Credo che questo sia il capitolo più bello che ho letto finora in questa storia. Non che gli altri fossero da meno, ma qui finalmente inizia a succedere qualcosa. Non c'è soltanto dolore, altri sentimenti si intravedono e sono uno più potente dell'altro. |
Ciao, eccomi di nuovo a lasciarti una recensione. Dunque, devo ammettere che il peso che entrambi si portano addosso e il dolore di cui già ho parlato nei capitoli passati, diventa sempre più importante e opprimente e anche per me che non lo vivo in prima persona, ma lo leggo soltanto. In questo senso la storia non dà alcuna tregua, non c'è un fiato per respirare, nulla da fare se non annegare insieme a loro in un mare di sofferenza e questa inizia subito già nella prima parte. Quella che, come accennavo già nella precedente recensione, dovrebbe essere molto più leggera e raccontare di un innamoramento, ma che invece opprime. Il giovane Sherlock è sempre più innamorato di John e pare non riuscire a fare niente per proteggersi da quello che prova. A ferire maggiormente è il non vedere di John, il non rendersi conto di quello che succede e quasi infierire su Sherlock, provocandogli ulteriore dolore. In questo senso mi auguro che tutto finisca presto, perché quella di Sherlock è diventata una tortura vera e propria. John sta con un'altra persona, Mary, che oltre a "portar via" (Che virgoletto perché sappiamo che non è propria mente così) John a Sherlock, tratta persino male il suddetto Sherlock. Il chiamarlo strambo ha ferito anche me, ma in quel passaggio abbiamo avuto la fortuna di vedere quel John che vuole difendere Sherlock da tutto e da tutti, persino dalla ragazza con la quale sta insieme. Mi mancava questo John, anche se in effetti non se n'è mai andato. La scena che viene raccontata nel Flashback è molto dolorosa. Anche se di fatto racconta di un bacio, un primissimo bacio, mi viene da pensare che non ci sia nulla per cui gioire. Sherlock è forzato a baciare una persona di cui è innamorato, ma che non lo ama a propria volta (o perlomeno, ancora non lo sa) e davanti a tantissima gente che non solo lo chiama strambo ma con molta probabilità lo detesta. Ci sta tutta la sua fuga, il chiudersi in bagno e non volersi far vedere nemmeno da John. Mi è dispiaciuto tantissimo per lui e continuo ad aver voglia di prendere John a schiaffi e di fargli finalmente vedere chi è Sherlock Holmes. Spero che si svegli presto, insomma. |
Ciao, eccomi di nuovo. Avrei voluto passare prima, ma ieri non ho avuto tempo per lasciare recensioni. Mi ritaglio ora un cinque minuti per scriverti questa. Anche perché qui la storia procede e il mare di angst diventa ancora più grosso. |
Ciao, rieccomi. Non potevo rimanere lontana a lungo. Dunque, nella prima parte dedicata al flashback, diventa già più chiaro cos'è successo a Sherlock di tanto grave da spingerlo a pensare al suicidio. Lo si era già intuito in qualche modo e non soltanto dal primo flashback, lo Sherlock vessato dai compagni è praticamente un headcanon che il fandom si è costruito, deducendo alcuni dei discorsi che lui e Mycroft facevano. Insomma, tutti l'abbiamo trovato verosimile. Io per prima. E infatti lo trovo credibile anche qui dove un gruppo di ragazzi ci va davvero giù pesante. Viene lasciato a intendere che loro lo fanno da molto tempo e che Sherlock è oggetto di simili prese in giro da tantissimo tempo. Questa volta però c'è qualcosa di diverso, John Watson. Che Sherlock lo vede come un eroe, lo si era già un po' intuito dal modo in cui lo guardava nel primo capitolo ma qui è il suo stesso cuore ad ammetterlo senza farsi troppi problemi. John lo difende, come se l'onore di un ragazzo appena conosciuto fosse la cosa più importante della sua vita. Mi tornano in mente le frasi di Mycroft sulla sua lealtà, su quanto questa sia arrivata velocemente. Qui succede un po' la stessa identica cosa. E Sherlock si ritrova a venir difeso da un ragazzo che fa a pugni per lui, come se fosse un cavaliere d'altri tempi. Mi è piaciuto tantissimo quel pezzo iniziale e anche per come è stato descritto Sherlock e la sua reazione al ritorno a scuola dopo un mese di assenza, il suo guardarsi attorno in modo circospetto, il non voler incontrare nessuno ma fallire miseramente. Ogni sentimento è stato gestito stupendamente, e a me è piaciuto davvero tanto. |
Ciao, naturalmente sono andata subito avanti perché la curiosità è davvero troppa (e anche perché è anche il vantaggio delle long già complete, il fatto di poter proseguire subito senza dover aspettare). |
Ciao, dunque, dopo aver letto la one shot appena pubblicata mi sono ricordata che c'era anche un'altra storia che volevo leggere. Ovvero questa. Mi sarebbe piaciuto seguirla in contemporanea alla pubblicazione, ma tra luglio e agosto mi sono allontanata da Efp e quindi non ho potuto farlo. Mi sono decisa a recuperarla ora perché, devo dirlo, come tipo di AU mi interessava tantissimo. |
È davvero una sofferenza iniziare a leggere il capitolo che ci rituffa nel dolore senza fondo di Sh. Ad accrescere la tristezza, c'è anche la comparsa di quell'idiota di Jackson con i suoi scagnozzi che si accaniscono contro ciò che resta di Sh. Dico questo perché, ormai, il ragazzo non ha più alcuna volontà di reazione, non tanto spaventato dalla gratuita violenza dei suoi aggressori, ma svuotato dalla bruciante “fuga” di John di fronte al suo amore, cosa che abbiamo visto nel precedente capitolo. |
Questo è un capitolo travolgente ma molto amaro in cui, ancora una volta, Sh lascia dolorosamente sfuggire tra le mani le parole che potrebbero esprimere a John il suo perdono ed il suo grande amore. |
E chi riesce ad aspettare fino a lunedì.. è appena martedì.. ok ho letto la tua ff è ho riso, pianto e gioito nel loro momento magico.. peccato che Sherlock non se lo ricorda.. spero davvero davvero che ci sia un happy ending non potrei sopportare un finale triste.. detto questo sappi che mi piace un sacco, la lettura è scorrevole e piacevole ( anche se mai na gioia per sti due) |
Ah John! Era ora di smetterla con tutte quelle ragazze! Ti giuro, ci stavo male più io di Sherlock mentre leggevo il flashback. Poi c'è stato il bellissimo momento del bacio, poi c'è stata ansiaaaaa, sia per come questo si era concluso e anche perché temevo veramente che John sarebbe partito da solo! Meno male che alla fine si è tutto risolto, anche se sono molto curiosa di sapere come andranno a finire quei giorni di vacanza; spero non si mettano a battibeccare hahahaha. |
In questo capitolo, come del resto era prevedibile, ci accompagni dentro lo strazio di Sh che assiste, anzi partecipa con il suo ascolto ed i suoi consigli, alle avventure sentimentali di John libero dal legame con Mary. |
Il capitolo si apre con un'intensa immagine di un giovanissimo Sh che ha la stessa suggestione di quella di un eroe piegato dalla sconfitta ma ancora bellissimo nella sua umanità così diversa e, per questo, estremamente affascinante. È il "guerriero" che ha lottato per difendersi dall'assalto di qualcosa di sconosciuto, cioè i sentimenti. Sentimenti che sono risultati vittoriosi su di lui perché accesi da una persona che è riuscita a far crollare la sua muraglia difensiva: contro l'irruente umanità di John ben poco ha potuto fare la sua capacità di estraniarsi dagli altri. |