Recensioni per
inevitabile follia
di crissi
Anche il dottore vede questo strano legame e percepisce qualcosa di diverso. |
Leggo volentieri questa fic perché scritta bene,ma non avevo dubbi perché ho già apprezzato i tuoi precedenti scritti.Mi piace soprattutto 'l insolito narratore 'a prescindere dal contesto storico . A presto. |
Beh non importa se non è per ferfettamente ierrente alla storia vera, il racconto mi piace lo stesso e poi mi è sempre piaciuto il dottore. |
Hai delineato i caratteri in maniera perfetta. La nonna è troppo divertente, ma quando si rende conto che il bambino è spaventato si riprende, il generale severo ma non troppo, il piccolo André disperato alla vista della nonna morente ma subito rassicurato da Oscar che glielo assicura finché saranno insieme lui non sarà mai solo. Lassonne col senno del poi capirà che quel giorno ha conosciuto due anime legate dal destino. Brava veramente, la imperfezione storica non inficia la bellezza e l'originalità della storia. A presto 💓 |
Alla fine sparando sparando... era davvero la nonna, alias Marie- Marron Grandier!!😂. Ottimo espediente per infilare Lassonne a Palazzo Jarjayes per la prima volta e portarlo così a conoscere Oscar e André bambini e già uniti da un legame indissolubile. Nonostante la malinconia suscitata dalla conclusione e dalla tenerezza mista a compassione per il povero orfanello (tutti sentimenti di Lassone che tu magistralmente fai provare a noi allo stesso tempo), la scena della nonna ''morente'' è stata esilarante (battuta acida di Seville compresa!!). |
Cara Crissi, |
Dunque il dottore è Lassonne... e dire che avevo sperato l'impossibile 😉. Tuttavia, anche se hai fugato uno dei miei tanti dubbi e quesiti, ecco che chiudi con un colpo di scena: da chi sta andando il giovane Lassone nel 1761? Se fosse stato il 1755 avrei pensato alla nascita di Oscar, ma non è così. Nel 1761, se non erro, André era già a Palazzo Jarjayes e ci fu l'incidente nel lago... ma non mi pare che i due medici partano con urgenza. E poi c'è questo particolare: la padrona di casa non è una nobildonna. Ignorando la vocina che mi suggerisce che possa trattarsi di Marie Grandier (sì lo so, ho ripreso a farneticare)e dopo essermi andata a rivedere la data di nascita della Du Barry, mi metto l'anima in pace e aspetterò pazientemente il prossimo capitolo per conoscere l'identità di questa fantomatica padrona di casa e capire in che modo questo fatto sia legato ai fatti che stai narrando nel 1789 😉 |
Molto interessante il tuo racconto, mi incuriosisce parecchio, la famiglia molto molto moolto importante mi sa che è quella del generale, ma ne 1761 oscar e andre erano ancora piccoli e, già nati, son curiosa, brava |
La padrona di casa non è una nobildonna... va a visitare la du Barry? Ma nel 1761 lei già c'era? |
Presente e accenni al passato.Gravoso l impegno presente,che forse sì riallaccia con un ricordo lontano. |
Il presente con tutti i suoi orrori, la stanchezza, l'ansia che accompagna un medico ormai disilluso, che deve portare la notizia peggiore di sempre ad una famiglia, la morte dei figli. E poi nel dormiveglia il ricordo del passato, quando c'era tutta la vita davanti, ricca di possibilità. Chi sarà la padrona di casa? Forse un diavoletto biondo? Scrivi molto bene, e ci lasci nella suspance, brava a presto 💓 |
Cominciano ad intrecciarsi presente e passato. L’uno fatto di orrori che non faranno che aumentare, nei prossimi anni di questa Francia rivoluzionaria assetata di sangue. L’altro, che appare lontanissimo e doloroso, da questa nuova prospettiva; un passato in cui appartenere ad una famiglia nobiliare molto, molto, molto importante era un vanto, ora, invece, significherebbe perdere la testa, in senso letterale! |
Si scopre chi è il dottore che accompagna Rosalie, e non si sente in grado di compiere questa missione. Ricorda la strada che ha già fatto da giovane verso il palazzo nobiliare, probabilmente lo stesso e scopriamo come si sentiva. Mentre all'inizio della carriera era ansioso di arrivare a destinazione, quasi trent'anni più tardi, non sa come comportarsi. Entriamo sempre più nel personaggio del dottore e veniamo a conoscenza di altre cose dk lui, del suo passato difficile, della sua fortuna, forse legata alla sua bravura? E poi la padrona di casa che andranno a visitare avrà ancora soli 5 anni? |
Il giovane medico si aspettava una vita molto diversa da quella che avuto poi, in mezzo a stenti e povertà. |
È l' introspezione di un medico che, non ha sviluppato quell' abitudine, quel senso di fredda praticità,che serve a sterilizzare il cuore e l anima di fronte alla morte. |