Grazie Crissi, per aver aggiornato la storia. So che è molto triste. Tuttavia, questi momenti perduti mi sono sempre sembrati molto importanti per capire il dramma di Lady Oscar.
Spero che continui ad aggiornare.
PS: il mio italiano non è molto buono, mi dispiace.

Avremmo voluto anche noi, come Nanny, vederli ballare insieme... ma come per lei, ci restano un abito in un baule e due bare in una cappella.
Capitolo dolorosissimo e malinconico, che ci racconta la sofferenza di una donna che ha perso in un colpo solo il suo adorato nipote e colei che, nonostante il rango, ha amato come tale. Umanissima quella domanda (''Hanno sofferto?''), quella che in fondo ciascuno di noi si pone quando muore una persona cara e alla quale spesso si mente, come qui fa il buon Lassonne.
Con l'accenno a quel vestito, non poteva mancare il ricordo della prima sconfitta del Generale contro la natura, con Oscar che diventa donna, suo malgrado. In quell'André spaventato e ansioso, ma soprattutto nella reazione di lei al cambiamento, un misto di sfida e di rifiuto, è racchiuso il dramma che sarà... perché come dice Lassonne, la vita è un compromesso, ''una tavolozza di colori ora vivaci e caldi, ora lugubri e freddi, e tocca a te ritoccare col pennello quelli più neri''. Peccato che Oscar lo abbia imparato troppo tardi.
Un abbraccio e a presto
Silvia
(Recensione modificata il 20/03/2019 - 06:52 am)

Capitolo intenso e ugualmente straziante e doloroso. Riesco a sentire l'atmosfera cupa, la perdita delle speranze di chi è rimasto a Palazzo Jaryiaes, momenti bui dove domina lo sconforto, accanto a ricordi stridenti e carichi di una luce che si è spenta per sempre.
Il dottore è davvero una figura potente che si carica del peso di tutto il dolore che resta a chi sopravvive.
Grazie per questa storia che è bellissima e così fedele allo spirito originale di VNB, a quel senso di caducità che è l'essenza stessa di questa opera.
(Recensione modificata il 18/03/2019 - 03:37 pm)

Che bella storia! La prospettiva che ci stai dando con la voce del dottor Lasonne e' davvero emozionante ed il modo in cui stai descrivendo personaggi ed avvenimenti e' coinvolgente. Spero tanto che continuerai il racconto... non vedo l'ora di continuare a leggerti.

E qui mi inchino alla tua bravura e mi viene tristezza perché anche io avrei voluto vedere oscar e andre ballare insieme felici.

Mi sono sempre chiesto cosa è successo dopo la loro morte. Chi li ha consegnati? Hanno pianto? Come sono arrivati ad Arras? Grazie per averlo scritto in modo così bello e drammatico, è triste, ma è così. continua presto

È una storia bellissima nella sua struggente tristezza. Tre persone che hanno cercato di fare del loro meglio per proteggerli dalle difficoltà della vita, ingabbiati anche loro da ruoli precostituiti. Alla fine restano i sogni per consolarsi.

Struggente. La tua storia è meravigliosamente struggente. Non trovo le parole per descrivere ciò che provo nel leggerti. È tutto così triste. Una tristezza dolce. I miei più sentiti complimenti.

Il contrasto stridente tra la dolorosa e lugubre realtà e i ricordi luminosi del passato!

Il ritardo è infinito, ma come non commentare questo capitolo? L'ho letto ormai da settimane, eppure ho ancora chiara ogni parola, ogni sensazione suscitata dalla rappresentazione di questo tuo André dopo lo strappo, segno di quanto la tua scrittura e i tuoi personaggi entrino nell'anima anche con una sola lettura e, soprattutto, di quanto questa storia abbia un senso. È infatti un flusso di ricordi alla Joyce e come tale non segue sempre un ordine cronologico, ma il filo logico c'è, anche senza una lettura d'insieme, ed è dato dallo sguardo disincantato e malinconico del dottor Lassonne sulle vicende che noi conosciamo e su altre di tua fantasia. Qui in particolare il capitolo è particolarmente riuscito, perché hai accostato la sofferenza di entrambi in una gelida giornata invernale che sembra rispecchiare il vuoto dei cuori. Ovviamente nel cuore di André domina il senso di colpa e il disgusto nei confronti di se stesso, oltre all'amara consapevolezza di aver rovinato tutto, anche il poco che aveva, e che quelle due sponde non s'incontreranno mai. Trovo che questa sia la corretta interpretazione del suo stato d'animo dopo lo strappo e tu hai saputo descriverla impietosamente in tutta la.sua drammaticità.
Brava e a presto
Silvia
(Recensione modificata il 17/02/2019 - 08:40 am)

Povero André, mi spiace tanto vederlo così disperato e solo, se solo oscar avesse saputo quanta disperazione forse lo avrebbe trattato meglio, ti seguo sei geniale e mi piace un sacco l emozione che riesci a trasmettere, grazie

A un capitolo di speranze, ne segue uno che pare trasformare quelle speranze in disillusioni e amarezze, un po' per tutti i personaggi coinvolti, anche se per cause diverse. Mi piace questo espediente narrativo, è un altalena di emozioni costante che tu sai gestire molto bene.
La metafora che vede Oscar e André camminare sulle sponde opposte di un fiume è perfetta alla loro situazione, e qui il ponte che dovrebbe collegare i loro cammini è ancora molto lontano, anzi si è creata una distanza ancora maggiore e più dolorosa; il dottore coglie André in quella locanda dopo il fattaccio, riprendi un momento dell'anime e lo presenti da una diversa prospettiva, assolutamente verosimile... Bravissima, storia emozionante e coinvolgente, vale la pena aspettare.

No, cara, il tuo racconto ha uno splendido senso già fin d'ora, bellissimo, con la dolenza dei ricordi del dottore, un uomo saggio e disilluso dalla vita, che vede in André il riflesso di se stesso, un innamorato che combatte contro una realtà bigotta e falsa, e persino contro colei che ama, troppo impegnata in un gioco al massacro contro se stessa per scoprire ciò che prova davvero. Complimenti, amo questa "inevitabile follia".

Scherzi???? I tempi del dottore sono giusti. Amo questa storia, amo il modo in cui usi un personaggio come il dottor Lansonne, per raccontare di questo tragico amore. Complimenti per il capitolo. Un abbraccio affettuoso xoxo

Cara Crissi,
Che dici mai!!! Questa storia è stupenda! Comunque non posso che darti ragione. Ho appena riletto
sei capitoli di fila ed è stata tutta un' altra cosa, cioè una delizia. Questo ultimo capitolo, poi, è un
incanto a dire poco. Ti invidio!!! Sei troppo brava!
Un affettuoso saluto
L. MMXV