Questi racconti indietro nel tempo, sono assolutamente spettacolari. Mi piace vedere la vita dei nostri protagonisti, e non solo la loro in verità. Sono attimi rubati...raccontati in maniera splendida!
A presto!

Che nostalgia questo capitolo, mi hai fatto venire il magone, Oscar che dice che il 0aradiso è quel posto con André, mi ha  Fatto commuovere con il senno di poi. Brava come sempre, che nostalgia. 

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Il dottore ci vede lungo.. ha però intuito anche il profondo legame che unisce questi due ragazzi, oltre al loro tragico epilogo.

Sorprendente, evocativo quasi soprannaturale questo capitolo. In mezzo alla quotidianità, alla rilassatezza della vacanza sembra aleggiare il presagio, il destino. Oscar che riposerebbe lì "in eterno", e proprio lì sarà la sua tomba una manciata di anni dopo. Poi se ognuno ha un Paradiso personale, quello che ha descritto Oscar è quello perfetto per lei, per loro. Molto brava come sempre a presto 💓

E proprio lì voleva andare a parare il buon dottore, il Generale è stato magnanimo e comprensivo anche con la lontana cugina, le ha permesso di non tenere il lutto per la morte della "bestia", mai alzerebbe un dito contro una donna. Tranne una. Che terribile ingiustizia questo usare due pesi e due misure, pur di forgiare un carattere. Molto brava, buona serata.

Già, ''tranne lei''... come Lassonne, anch'io non posso fare a meno di constatare con una punta di stupore l'apparente contraddizione insita nel Generale: protettivo persino nei confronti della sfortunata cugina eppure duro e feroce in quelli di Oscar. Credo che nella storia originale la sua intransigenza verso la figlia nascesse dal desiderio di forgiarla caratterialmente a sua immagine e somiglianza... a costo di farlo a suon di ceffoni, come probabilmente il padre aveva fatto con lui. Ovviamente ciò che dico non è a sua discolpa, però c'è da dire che se ai giorni nostri chiameremmo giustamente i servizi sociali, all'epoca ben pochi avrebbero censurato il comportamento del Generale. Lui stesso credeva di essere nel giusto e in fondo amava la figlia e ne era orgoglioso, solo che, come talvolta accade, proprio per questo pretendeva da lei molto, anzi troppo. Nella tua storia, invece, mi chiedo se siano anche altre le sue motivazioni: un sottile rancore nei confronti dell'ennesima femmina? Frustrazione? Rabbia repressa?
Nel frattempo i ricordi del dottore continuano e s'incastrano perfettamente nella storia originale.
Temevo che avessi abbandonato questa fiction, sono felice di ritrovarti. Alla prossima
PS ma Baby per la long a due è desaparecida😅?
(Recensione modificata il 04/12/2018 - 10:46 pm)

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Che bestia, il dottore ha proprio ragione! Non meritava né il lutto, né tantomeno le cure del manicomio, meritava di essere giustiziato davanti alla Bastiglia! Ma forse ora per la povera donna si prospetta un futuro migliore.

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Mano a mano si dipana la trama della storia, le tue sono sempre molto originali, pure divertenti, a tratti, e con i protagonisti pieni di verve. Questa è decisamente più cupa perchè il destino dei nostri si è compiuto e quindi solo con questo sguardo a ritroso possiamo conoscere qualcosa in più su di loro e sugli altri personaggi. E' sempre un piacere ritrovarti. A presto.

Bello questo capitolo attraverso i ricordi del dottore rivediamo oscar e André, conosciamo meglio il dottore e la zia, che nostalgia grazie

E così è davvero la nonna di André, che i due dottori vanno a trovare!

Il tono del capitolo è leggero e simpatico; ma la vecchia Marie non mi è mai piaciuta nella storia originale, e qui mi è sembrata un'ipocondriaca un po' istrionica nelle sue manifestazioni di dolore; non ha molto riguardo per il piccolo André, che sta ancora risentendo del trauma della morte dei genitori, e che è evidentemente spaventato dal comportamento della nonna.

Oscar e André piccoli sono davvero molto carini; a questo punto delle loro vite non possono conoscersi da molto tempo, eppure sono già amici. Mi piace come Oscar faccia da sostegno emotivo ad André; sotto sotto questa bambina è già grande.
E' triste vederli piccoli in un flashback quando sappiamo cosa li aspetta nel presente.

Penso di sapere chi è questa paziente misteriosa! Tirare a indovinare è un po' futile, ma immagino si tratti della nonna di André, che non è una nobildonna, ma che ha l'attitudine a fare la padrona.

Molto diverso il Lassonne giovane e pieno di belle speranze, rispetto a quello del 1789. E' anche molto originale il fatto che la narrazione sia incentrata su di lui, non solo come voce narrante, ma proprio scendendo nel merito della sua storia personale.

Molto bella la parte all'inizio- l'ansia e lo stordimento che lui prova nel tragitto verso Versailles, i nervi saldi di Rosalie. Spero che anche lei abbia una parte di rilievo nella trama, perché come forse ho già scritto mi piace com'è in questa storia.

Il detto recita, come ricorda un noto film visto da ragazzina, ''parenti serpenti''... e in effetti, in questo capitolo i cognati di Oscar danno il peggio di sé, anche se più che a scarafaggi (per quanto l'immagine sia pertinente e susciti il dovuto disgusto), li paragonerei a degli avvoltoi o a delle iene pronte ad azzuffarsi, con Oscar e André ancora (si fa per dire ) caldi.
A colpirmi di questo aggiornamento, tuttavia, non è stato tanto questo poco edificante spaccato della grettezza umana, bensì la parte successiva. Sarò masochista e quindi amerò la tragedia, ma il dolore di Oscar narrato nella difficilissima seconda persona dal nostro Lassonne, mi ha fatto venire i brividi.
A questo proposito, faccio una premessa. Ho sempre pensato che il manga sintetizzi eccessivamente lo strazio di Oscar, ricorrendo a poche (seppur potenti )parole pronunciate tra le lacrime; l'anime è invece un colpo al cuore, perché complici antichi rimorsi e rimpianti, l'annientamento di Oscar e la sua disperazione escono dallo schermo e ti colpiscono come un pugno allo stomaco. Lo stesso fai tu con le tue righe: colpisci duro e senza appello, magistralmente, dando voce e sostanza a una mia vecchia fantasia, ossia immaginare Oscar ''dopo'', nel breve lasso di tempo tra quell'urlo terribile tra le barricate e lo sguardo perso nel vuoto sui gradini della chiesa.
Adesso credo di aver capito a cosa allude il titolo della tua opera: è questo dolore, questo strazio nel perdere per sempre la persona amata a portare a un' inevitabile follia, come ben sa l'altrettanto sfortunato Lassone, impotente spettatore del dramma in scena (un dramma che, seppur in maniera diversa, ha vissuto anch'egli sulla propria pelle).
Quindi, che altro dire? Solo complimenti di nuovo per la maturità e l'originalità di questa.storia!
Silvia
(Recensione modificata il 28/10/2018 - 11:35 pm)
(Recensione modificata il 28/10/2018 - 11:37 pm)
(Recensione modificata il 28/10/2018 - 11:38 pm)

Davvero molto interessante, sia per il punto di vista che hai scelto, sia per la collocazione temporale post 14 luglio.

Il dottore, disilluso verso la vita e verso la propria professione, è davvero molto umano. Ma la cosa che mi attrae di più è la caratterizzazione- per ora solo accennata- di Rosalie, che spesso finisce per fare la ragazzina piagnucolona, mentre qui finalmente è rappresentata come appare nell'anime: una donna forte e capace di affrontare le cose peggiori della vita. Che qui non si lascia fermare neanche dalle raccomandazioni del marito (che sembra essere diventato molto più cauto rispetto ai suoi giorni da Cavaliere Nero!).

Scritto davvero bene, complimenti.

Mi piace questo punto di vista, e forse questo è il capitolo che preferisco, un punto di vista differente su cose già raccontate altre volte, che offre un diverso modo di capire la storia e di interpretarla.
Un abbraccio

Bel capitolo pesante e straziante, i famigliari di Oscar un branco di avvoltoi, che schifo, gli unici con un po' di sale in zucca son the doctor e Rosalie, quanta tristezza e agonia.