Recensioni per
Indiana Jones - Quell’estate del ‘57
di IndianaJones25

Questa storia ha ottenuto 166 recensioni.
Positive : 166
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
28/06/19, ore 14:17

Ciao,

Rieccomi a leggere questa tua avvincente storia.
A Indiana Jones non piace festeggiare i compleanni che gli ricordano il tempo che passa; ma la festa a sorpresa organizzata dalla sua amata Marion sembra avergli fatto cambiare idea.
È stata una piacevole sorpresa rivedere Shorty e apprendere che adesso vive negli Stati Uniti (ma era facilmente intuibile che la Cina maoista non gli andasse a genio) e che ha inoltre assorbito la passione dell’archeologia e dell’avventura dal suo mentore.
Bene, i guai giudiziari di Indy sembrano finalmente in via di risoluzione anche se non c’è ancora la conferma definitiva, ma intanto lui e Marion possono tirare un sospiro di sollievo e forse potranno anche godersi una meritata vacanza al mare in santa pace.

Complimenti e alla prossima!

Recensore Master
19/06/19, ore 14:23

Ciao Indiana!
Aumenta l’attesa per cercare di capire cosa sia successo a Jones – o meglio, quale coacervo di forze si riunirà per liberarlo ed è l’occasione per vedere il punto di vista di Mutt da vicino e per rievocare il film più bello della saga. Oddio, oscillo molto tra l’Arca e l’Ultima crociata, in verità… tornando alla storia, mi piace che il PoV di Mutt abbia il tono scanzonato e la sua voce di ragazzo della beat generation, diverso da quando i pov sono di Marion, di Ox o di Indiana stesso.


Del capitolo mi sono piaciute moltissimo due cose: anzitutto, l’ironia che permea Ox e che mi ha ricordato molto lo spirito della tetralogia. Il fatto di essere impeccabili mi ha ricordato il modo di fare del professor Jones senior nelle scene sul dirigibile e con gli uccelli, dove viene dimostrato che essere educati e urbani, avere cappello e ombrello, a volte è efficace quanto possedere frusta e cappello. L’altra cosa è il modo in cui Marion parli di Indy dopo vent’anni circa di silenzio. È come se la rivelazione avesse fatto crollare il muro di una diga; Mutt è molto IC, invece, nel non avere tutta questa curiosità riguardo al padre, sebbene qualcosina stia, lentamente, cambiando… :)

Insomma, capitolo bilanciato e molto ben reso, compreso lo scoramento di una Marion che è tale solo perché a) non si è fatta la doccia b) è uscita da un aereo che veniva dal Paraguay tipo due ore prima c) s’è ripersa Indy.
Ottimo lavoro, al prossimo capitolo!
Shilyss

Recensore Master
15/06/19, ore 09:21

Ciao Indy!

Ero troppo curiosa di sapere come sarebbe andata a finire questa storia dei due angeli e custodi e così sono andata avanti. Allora… mi piace come hai delineato i due generali e il modo in cui hai spiegato con poche mosse il passato di Jones in maniera più accurata. Per quanto i due militari siano certi dell’innocenza di Indy tanto da “giocarsi le palle”, termine poco elegante ma efficace e adatto al contesto militaresco e virile della vicenda e dei personaggi, devono comunque averne la certezza perché le loro prove sono dubbie e lasciano uno spiraglio aperto che è pericoloso per Jones, come spieghi accuratamente. Devono sapere la verità per scagionarlo e questo ragionamento semplice è squisitamente efficace.

D’altra parte, c’è la questione dell’eredità. Presumo che si tratti di quelle lasciate da Harry Jones Senior e da Marcus Brody, ma attendo conferme! Ti dirò, a questo proposito, anche se esula dalla storia: mi dispiace un po’ che il padre di Indy non abbia potuto incontrare Mutt. Dici che “il professore di greco che nessuno vorrebbe avere in vita sua” si sarebbe ammorbidito col nipote scavezzacollo? Ai posteri l’ardua sentenza. Il dialogo è molto ben gestito e le descrizioni cesellate in modo da non far perdere dinamicità al capitolo, quindi questo per dirti che ho apprezzato tantissimo come hai condotto il tutto e non vedo l’ora di proseguire la lettura.

Ti faccio ancora tanti complimenti e ti auguro di trascorrere un felice weekend,
Shilyss

Recensore Master
14/06/19, ore 18:07

Ehilà Indy!

Un rientro veramente interessante e anche dolce, corredato anche di riferimenti all’antico videogioco di Indiana Jones (mi pare di ricordare che uno fosse proprio sulla ricerca di Atlantide). La presenza dell’FBI mi ha fatta sogghignare, perché coerente col periodo storico e con il quarto film e mi è piaciuta anche la reazione sicura di sé di Jones, che anticipa il problema e non si fa cogliere impreparato, anche se saranno i due angeli custodi, come presumo, ad aiutarlo.

Divertentissima è stata anche la parte relativa al disconoscimento dei compagni di viaggio del nostro archeologo preferito, subito smentita. Però, tentar non nuoce, dico bene? Marion compare in diversi momenti all’interno del capitolo, tutti bellissimi. È la donna amata che avvolge i dolci ricordi di una ricerca infruttuosa, ma è anche la combattente libera che non si lascerà sfuggire Indy ora che l’ha ritrovato. In poche righe continui a tratteggiarla benissimo, così come a regola d’arte è stato il flashback. Una menziona va per Shorty. Lo adoro, perché adoro il Tempio Maledetto e ritrovarlo menzionato anche in questa storia mi ha fatto proprio piacere!

Un caro saluto e alla prossima, sono sempre più curiosa ^^,
Shilyss

Recensore Veterano
14/06/19, ore 14:27

Bene, sembra che finalemnte le cose si stiano mettendo al meglio e che presto le accuse ingiuste contro Indy cadranno.
Gli agenti FBI (forse anche per rivalità nei confronti dei "cugini" della CIA) sono stati restii ad ammetterlo fino all'ultimo ma finalemnte sembrano rassegnati a mollare la presa.

Alla prossima.

Recensore Master
13/06/19, ore 16:34

Ciao, ho trovato questo capitolo molto introspettivo e piuttosto triste.

Questa figura femminile, perennemente innamorata di un solo uomo che, pur amandola, non riesce a stare con lei e scappa continuamente è una relazione piuttosto triste.
Eppure i due non sarebbero neanche così lontani come mentalità, anzi, sono entrambi pronti all'avventura. Direi che la loro storia sembra più una maledizione che una scelta. La chiamerei: la maledizione dello scrittore che ha inventato questo personaggio e non voleva che finisse come Han Solo prigioniero della sua monogamia.

Io continuo a pensare che gli uomini (in particolare quelli di Hollywood) non sappiano raccontare le diverse e meravigliose sfumature di un universo amoroso fatto da legami che passano dall'amore acerbo a quello maturo. E con amore maturo intendo quello del starsi accanto nonostante tutto e quindi al cinema e in TV si raccontano solo amori nascenti o deprimenti drammi come Romeo e Giulietta.
Per poter raccontare una storia diversa, hai dovuto far legare al tuo carattere femminile tutte quelle tele interrotte da registi e scrittori, dando finalmente il giusto valore a questo personaggio.

Io ti rinnovo l'invito a cimentarti in una storia tua, visto che sai scrivere molto bene le storie d'avventura e, secondo me, non renderesti i personaggi femminili delle mere apparizioni all'ombra dell'eroe.
Per questo ti ringrazio per aver scritto questa storia bella, appassionante e finalmente coraggiosa verso un universo femminile che, secondo me è come Marion, stanco di essere messo da parte e di doversi confrontare continuamente con figure femminili diluite e dall'aspetto adolescenziale come la giovane Marion delle foto.
Veramente, ho molto apprezzato questo capitolo.
Complimentissimi!

Ciao e al prossimo capitolo :)

Recensore Master
07/06/19, ore 10:52

Ciao, come sempre scrivi dei bellissimi capitoli molto piacevoli e scorrevoli nella lettura.

Mi piace questa tua idea di collegare le parti mancanti nei film e aggiungere spessore ad un personaggio che, con la sola rappresentazione cinematografica, sarebbe un po' ripetitivo.

Quindi, Indiana è andato nella vecchia università deciso a fare il "brav'uomo". Ha persino chiesto di essere trasferito vicino alla sua famiglia. Se fosse un uomo sposato, si chiamerebbe: ricongiungimento familiare e avrebbe delle facilitazioni in merito, ma lui... è quello che è, quindi "nisba..."
Chissà se sarà lui a scegliere o un curioso destino mosso dalle tue abili dita.

Come sempre complimenti per come sai raccontare ogni scena. E' veramente facilissimo calarsi nei panni del noto archeologo e che dire dei dialoghi? Sono talmente perfetti da sembrare reali. Penso che nei dialoghi sei veramente fortissimo! Mai una frase fuori posto e anche dal punto di vista logico non potrei pensare che dicano una cosa diversa.

Bravissimo. Un vero artista, come sempre.

Un abbraccio :)

Recensore Master
04/06/19, ore 21:08

Ciao Indy!

Ero davvero impaziente di leggere questo bel capitolo con Mutt e le mie aspettative non sono state affatto deluse. Ancora una volta, l’IC è strabiliante: Mutt e Jones sono coerenti con quanto mostrato nel quarto episodio della saga e con quanto hai detto tu, ma il discorso, ovviamente, si estende anche a Huxley e a Marion e al giusto mettere le mani avanti della coppia. D’accordo, si amano, ma le loro vite sono state complicate e raccordare tutto e creare una famiglia adesso sarà, forse, un’impresa ardua quanto recuperare il Santo Graal. Credo che una storia che si rispetti su Indiana Jones debba avere quel sapore di luoghi perduti che la tua ricostruzione del viaggio, giustamente, ha: come non ricordare la cartina geografica che, con la mitica marcia di Indy sotto, mostrava la rotta aerea intrapresa dall’archeologo?

Accanto a questo, c’è anche una squisita ricostruzione storica, da me particolarmente apprezzata. Avendo visto il Teschio di Cristallo meno volte rispetto agli altri, non ricordo che vagamente il clima maccartista che dimorava a inizio film e il capitolo mi ha ragguagliato anche sul fatto che Jones era stato scambiato per un filocomunista, nonostante in verità abbia agito per gli Stati Uniti d’America, mi pare, facendo un triplo gioco o robe così. Ma il dettaglio di Lipsia qui è molto bello e ben inserito perché qui non c’è solo da sistemare l’affaire Marion e Mutt, ma anche ritagliarsi una posizione o ribadire la propria estraneità a delle accuse infamanti.

Un altro significativo tassello che non vedo l’ora di scoprire come deciderai di affrontare. Lettura piacevolissima, contestualizzata, introspettiva e dal sapore squisitamente “a la Jones,” insomma! Complimenti e alla prossima,
Shilyss

Recensore Master
04/06/19, ore 11:18

Ciao, ottimo capitolo di passaggio. Ho molto gradito la parte introspettiva di Indiana e sono rimasta sorpresa della sua idea di sposarla.
Sarebbe fantastico, ma fino a che non lo leggo non ci credo :)

Come sempre il tuo stile piacevole mi ha accompagnato nella lettura di questo fantastico capitolo.

Complimenti, come sempre bravissimo!

Recensore Master
04/06/19, ore 11:10

Ciao, visto che questa settimana, forse, non riuscirò a scrivere, vediamo se almeno riesco leggere qualcosa... così, eccomi qui per un nuovo capitolo.

Che tristezza vedere la famiglia Jones separarsi di nuovo. Da un lato, questa scelta di scrittura cinematografica del personaggio senza un affetto solido, alla fine, serve solo a scrivere diversi film con più partner, ma, da un punto di vista logico, rende il personaggio un uomo solitario che non sa resistere ai suoi impulsi a svantaggio di una relazione stabile che nulla toglierebbe ad un uomo finito e coraggioso come Jones.
Questo è un po' il limite di queste storia d'avventura. Alla fine, l'amore è quasi un tabù e quindi gli autori si limitano a proporre e riproporre nuovi amori che durano il tempo di una puntata.
Ed è per questo che queste tue Fan Fiction sono grandiose. Penso che il cinema dovrebbe evolversi e allargare i suoi orizzonti, superando il tabù dell'amore romantico e stabile come un'esigenza universale.
Le tue storie, infatti, sono un grandissimo esempio di come le emozioni e le avventure possono essere raccontate in modo non mieloso e incredibilmente piacevole.
Oddio... mi sono trattenuta in po' troppo con i miei pensieri sui film d'avventura, però, voleva essere un complimento per le tue storie che sono veramente scritte a regola d'arte e ricche di colori emozionali diversi, profondi, e tutti appaganti.
Un saluto e complimenti!
Bravo!

Recensore Master
31/05/19, ore 15:11

Ciao, eccomi qui per leggere un altro capitolo di questa storia.
Certo che questi Taylor e di Smith li hai descritti proprio antipatici... Vorrei entrare nella storia, dargli due sberle e poi uscire per leggere cosa ne pensano.
Invece il povero Jones (mai una gioia...) si trova nelle impacciate vesti di un neo padre. Diciamo che il ruolo di padre non sembra la sua migliore performance. E non sono sicura che il consiglio di Oxley "sii te stesso..." sia un buon consiglio. Del resto, anche Marion ha ragione: «Certo, sii te stesso, Indy. Ma senza esagerare, perché altrimenti mi troverò anche con un figlio avventuriero capace di sparire di casa praticamente ogni giorno per andare a finire chissà dove.»
Insomma, il nostro archeologo si trova nei panni del padre improvvisato e nessun corso intensivo a supportarlo.
Chissà come se la caverà nei prossimi episodi di questa storia?
Ad ogni modo, hai scritto come sempre un capitolo fantastico! Complimenti! Come sempre la tua narrativa è piacevole, rilassante e sono veramente felice di averti incontrato e di poter leggere le tue storie.
Sei un grande!
Bravissimo.

Un abbraccio e a presto!

Recensore Master
31/05/19, ore 14:28

Ciao, avevo recensito questo capitolo questa mattina, ma vedo che è andato perso :(

Come il precedente capitolo, ho trovato anche questa parte del racconto molto romantica e agrodolce.
Marion e Indiana si ritrovano come se il tempo non avesse cancellato quell'amore che, forse, li ha stretti anche quando erano lontani.
Però, nonostante gli sbagli, l'orgoglio, la solitudine che queste due anime hanno attraversato e superato attraverso due strade distinte, riescono a ritrovarsi uniti e vicini, come se il loro passato non fosse altro che una dissolvenza alla specchio. Infine si trovano, nudi e bagnati, come se il tempo non fosse mai trascorso.
Decisamente bellissimo.
Adoro come riesci a trasportare il lettore in questa narrazione, mai eccessiva, mai cupa, mai troppo melanconica o drammatica, al punto che, anche quando i protagonisti si trovano davanti ai propri errori, questi sono come già superati, passati, o vissuti.
Ogni protagonista sembra sempre nell'ultimo scalino di una grande scalata, che seppur ripida e pesante, noi la osserviamo appena, godendoci il paesaggio altissimo, prima della discesa.
Ed è questo un tuo grande talento, quello di rendere tutto leggero e soave e piacevole da leggere.
Complimenti!

A presto!

Recensore Master
30/05/19, ore 11:50

Ehilà, Indiana!

Finalmente c’è l’inizio di un romantico chiarimento, tra Marion e Indy. Uno che tenga presente degli anni trascorsi, del canone (come tira bene i pugni la Ravenwood poca gente XD) del fatto di non essere soli (ottimo il modo in cui ti sei liberato del sovietico e hai gestito Oaxley, che certamente doveva almeno tentare di riprendersi il Teschio). Anche solo andare oltre un bacio avrebbe significato ripetere schemi già vissuti e Jones non vuole questo. Ci ha messo più tempo del previsto a volere una famiglia, ma quello che è certo è il suo volerla con Marion, il grande e unico amore. Ho adorato il modo in cui lei ammicca e gli risponde in maniera arguta, così come la poesia che circonda le riflessioni del nostro archeologo preferito circa il desiderio che ancora prova per Marion e che non lo trattiene dal volerla sfiorare nonostante l’orrendo clima.

Anche se è dura resistere alla tentazione di farli cadere nuovamente l’uno tra le braccia dell’altro, qui sei stato molto bravo a farli cedere a un bacio veloce, ma non per questo meno intenso, eppure romanticissimo. È il primo passo per un riavvicinamento graduale e intenso che ho adorato leggere, così come ho apprezzato tanto il pugno finale che richiama l’Arca Perduta! Lui, poi, nel trovarla ancora bellissima e dicendo di essere lui, il vecchietto della situazione, è stato galante senza risultare piacione o spudorato. Insomma, è l’adorabile canaglia che abbiamo amato e continuano a essere dannatamente IC! Insomma, ci voleva proprio questo capitolo di avvicinamento e la scena notturna, esplicativa in questo insieme di gesti e sensazioni che si mescolano.

Le braci mai sopite di un amore lungo una vita che si trovano negli occhi l’uno dell’altro sono un’immagine bellissima – lo sguardo, in fondo, non invecchia ed è bello che Indy ritrovi Marion proprio in quello sguardo!
A presto e spero di poter passare quanto prima ^^!
Shilyss

Recensore Veterano
29/05/19, ore 13:17

Ciao,

Nel corso della storia, riesci ad inserire molto bene tutta una serie di eventi legati alle passate avventure di Indy, ricollegando con molta naturalezza l’universo narrativo del nostro e dando così coerenza alla tua narrazione. Qui entra in scena un’altra delle Indy-girls: Sophia Hapgood che, per com’è determinata e impaziente di trovare ciò che cerca, oltre che parecchio disinvolta nelle relazioni amorose e sessuali, mi sembra proprio una versione femminile di Indy. A dire il vero, qui il coinvolgimento emotivo tra i due sembra un po‘ freddino e tutto pare risolversi in un contatto puramente fisico. Tuttavia, Indy sembra fare affidamento sul fatto che Sophia sia rimasta una buona amica sul cui aiuto può sempre contare.

Alla prossima!

Recensore Veterano
29/05/19, ore 11:53

Ciao,

Hai reso molto bene, in modo realistico, l’atmosfera del processo con il generale Ross che espone gli eventi che conosciamo con i toni di un’arringa giudiziaria.
Qui si dice che la collaborazione del nostro con la Cia è durata fino al 1950. Io, non essendo riuscito a trovare dei riferimenti temporali precisi, nel capitolo della mia storia ambientato nel 1949, mi ero tenuto nel vago, non sapendo se all’epoca ne facesse ancora parte o no.

Alla prossima!