Recensioni per
Con la testa nel Bolide.
di AdhoMu
E dopo il precedente capitolo, incentrato su Lee, mi sembra giusto raccimolare un po' di informazioni su Gwenog. |
In questo capitolo Lee si è dimostrato molto saggio imponendosi di superare la sua cotta non corrisposta. È anche così che si cresce, e devo dire che apprezzo molto il modo in cui ci presenti questo ragazzo, troppo spesso descritto ai limiti del macchiettistico. |
Niente, Lee farebbe innamorare chiunque: è allegro, positivo, sa stare al suo posto ed è discreto, riuscirebbe a mettere a proprio agio chiunque, è decisamente sveglio e di talento e il fatto che sia anche un bel figliolo non guasta affatto! Menomale che la nostra Gwenog, archiviato il calamarone imbranato se n'è accorta. Anzi direi che quella realizzazione l'ha proprio colpita in pieno: per far ridacchiare tra sé e sé una Jones ce ne vuole eccome! Ho adorato la scena in cui Ziggy entra alla festa e improvvisamente il cervello di Gwenog fa ciao, ciao e inizia a mangiarselo con gli occhi: lui è cresciuto tantissimo in tutti i sensi e questo dettaglio non poteva non saltare agli occhi della battitrice! La sua fitta di gelosia nei confronti di Angelina mi ha fatta ridere, era così spontanea e quasi candida per certi versi! |
Ciao, Adho! |
Ciao, Adho! |
A Lalalalala Long è quel genere di canzone che hai fisicamente bisogno di ascoltare dopo la quinta ora di studio, per evitare un tracollo, o in alternativa si può anche leggere un capitolo che parli del nostro Ziggy, un prince charming sui generis che io adoro alla follia! |
Ciao, mia cara Adho! |
Ciao, Adho! |
Le tue vicende sono davvero spassose. In particolare trovo piacevoli i dialoghi, che non risultano mai scontati o forzati. |
Lee e i suoi amici sono descritti in modo molto credibile e, come è già stato osservato, nel rispetto della loro giovane età. |
Mi piace davvero molto la tua capacità di delineare un intero contesto avvalendoti di pochi tratti. |
Eccomi, Adho! |
Da dove cominciare? Con i doverosi saluti, credo (cit.). Ehehehe, ciao cara mia, non potevo che iniziare così, come quella prima recensione che ti lasciai proprio all'uscita del tuo primo capitolo degli Antipodi, mi piace rimanere in tema nostalgia. Anche io, proprio come te ma per tutt'altri motivi, ultimamente sono oberata, stressata, acida e soffro di una costante assenza di tempo, motivo per il quale mi ritrovo solo ora a commentare il primo capitolo di questa tua nuova storia. Una nuova storia che non vedevo l'ora di leggere: sai che la chiusura di Charlie mi ha lasciata intristita, per questo non posso che esserti grata per aver deciso di occuparti di Lee, un personaggio a cui tengo molto come ben sai. Ancor più sono contenta che questa storia possieda tutte le premesse per regalare una gioia al cronista, che ne aveva proprio bisogno! E quindi chi meglio di una valorosa campionessa di Quidditch, per far "perdere la testa" a Lee Jordan? Pairing decisamente azzeccato, tanto che approvo al cento per cento la riduzione dell'età della sorella della più conosciuta Hestia. E ti dirò, cara Adho, che mi piace assai: mi piace l'irruenza e l'audacia che emerge da questa giovane Gwenog. Certo, ha tentato di staccare la testa a Lee e questo non è carino, ma si sa che il Quidditch è un gioco molto pericoloso e bisogna accettarne i rischi, sono più che certa che Lee questo lo sa bene. |
Adoro i siparietti che vedono protagonisti Lee e i suoi amici e amiche. E adoro la loro caratterizzazione perfettamente adatta all'età che hanno, un'età fatta di spensieratezza e allegria ma anche di incertezze e moderata scemenza. |
Ciao, Adho. |