Recensioni per
Protocollo Speranza
di Miryel

Questa storia ha ottenuto 87 recensioni.
Positive : 87
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
15/03/20, ore 13:52
Cap. 2:

Non lo so cos'è stato ad attirarmi verso questa parte della storia che hai narrato, ho cercato di vedere tutte le storie che hai pubblicato in questo fandom ma questa è stata capace di ricordarmi il magone che ho avuto dentro dalla fine di Endgame fino a non poco tempo fa.
A volte non mi sento normale a pensarci ma, ogni volta che ricordo la morte di Tony, sento come se avessi perso veramente una persona e non un semplice personaggio di un film per questo è stato facile per me immedesimarmi nelle sensazioni di Peter in questa storia e devo ammettere che, trattenere il magone che stava pian piano tornando, non è stato facile ma è una cosa positiva perché significa che mi hai veramente emozionato.
La finisco prima di torturarti ahahah non è normale il mio atteggiamento morboso nei confronti di Tony Stark e Robert Downey Jr, lo so ma non voglio smetterla, per questo ti dico solo che è stata veramente una bella storia e cercherò di leggerne anche altre tue.
Diciamo che è stato uno scambio abbastanza soddisfacente.

Recensore Master
29/02/20, ore 16:46
Cap. 1:

Ed eccomi qui per lo scambio a catena del giardino.
Pur non essendo amante degli Avengers ho deciso di leggere almeno il primo capitolo di questa minilong, che devo dire non mi è dispiaciuta affatto.
Povero Peter, si vede proprio che sta male per la morte del suo amato, colui che amava più di se stesso, tanto che per lui pensare di andare avanti è difficile, tanto che non accetta nemmeno l'invito di Pepper inizialmente e poi non vuole nemmeno cancellare i suoi audio, come se sentire la sua voce lo tenesse in qualche modo ancora legato a lui.
Ho trovato davvero dolce come Pepper nonnostante tutto ha acettato la relazione tra suo marito e Peter, non è una cosa da tutti, infondo cavolo si tratta di sapere che tuo marito ti ha tradita, eppure si dimostra brava e comprensiva, che dire, davvero una grande donna.
Che dire, complimenti anche stavolta, sei bravissima, continua così ciaooo <3

Recensore Master
23/01/20, ore 16:49
Cap. 1:

(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte)
Gentile Amministrazione,

Vorrei segnalare alla vostra attenzione la presente minilong. L’Autrice, con grande sensibilità, ha unito il canone Marvel proposto nell’ultimo film Endgame (e nella conseguente filmografia che ha accompagnato i fan per dieci anni) con i propri headcanon creando una storia tragica e coerente che ammicca anche ad alcuni numeri dei comics: ciò rivela come l’Autrice abbia studiato con consapevolezza e attenzione i personaggi di cui tratta, anticipando persino alcune soluzioni successivamente viste anche nel film “Far from home”, come gli occhiali che custodiscono l’eredità di Stark e che, al tempo della pubblicazione, non erano stati resi noti. Il motivo per cui meriterebbe di essere tra le scelte del sito è nell’equilibrio creatosi tra i vari personaggi nonché per i passaggi introspettivi curati nel dettaglio. A seguito della drammatica scomparsa di Tony Stark e del suo drammatico ritorno alla vita dopo il tremendo schiocco, Peter Parker non riesce a rimettere insieme i pezzi della sua vita. Ci riesce a fatica, raccogliendo sia l’eredità del mentore, amico e grande amore, sia grazie alla famiglia che quest’ultimo si è creato nei cinque anni dopo l’arrivo di Thanos sulla terra.

Protocollo coscienza è, difatti, un dono che Peter in mezzo al dolore e grazie alla propria intelligenza e non solo, riesce a donare a Pepper e a Morgan: ciò che resta, digitalmente parlando, di Iron Man/Tony Stark. Per sé ha invece trattenuto il Protocollo Speranza, un altro modo di avere accanto a sé qualcosa del perduto Tony. La storia non affronta solamente un lutto, ma indaga anche nelle difficili dinamiche che si creano tra coloro che sono sopravvissuti alla battaglia contro il Titano. Sono proprio i moti dell'animo analizzati in maniera certosina e alcune tecniche narrative a rivelare una storia in cui concetti come l’amore, il sacrificio, il perdono non sempre facile, la necessità di un compromesso anche all’interno di un grande amore e laddove si vive accanto a un uomo geniale, ma certo dal carattere non esattamente facile, come Iron Man (mi riferisco al modo rispettoso e ammirevole con cui viene trattato il personaggio di Pepper Potts). Oltre a essere una lettura matura e piacevole, i personaggi risultano essere totalmente IC. Per tutte queste ragioni, nonché per lo stile efficace, pulito e corretto, ritengo che questa bellissima storia merita di essere evidenziata in modo particolare.
Shilyss

Recensore Master
06/01/20, ore 23:43
Cap. 2:

Io sono offesa.
Non perché questa storia sia brutta, che mai si dica. Anzi, mi era davvero mancata e non vedevo l’ora di sapere in che modo sarebbe continuata.
Sono offesa perché dura solo due capitoli. Volevo di più, volevo immergermi in questa situazione fino al collo, vivere appieno questo “protocollo speranza” e sentire miei, fino all’ultimo, i pensieri di Peter Parker rimasto solo in un mondo che non ha senso.

Adoro innanzitutto la resa grafica dei due tempi di questa storia. Il grigio per il passato, come le memorie che scivolano via, e il nero per il presente. Tony si presenta quasi come una presenza inevitabile, qualcosa che si insinua nella sua vita, volente o nolente. Il regalo della sempre stupenda Pepper, che come sempre si porta con dignità e controllo nella peggiore delle situazioni. La foto che lo raffigura, con le soavi sembianze di RDJ. Il soprannome con cui lo chiama nel messaggio, e il messaggio stesso.
Una serie di consapevolezze che emergono, di continui colpi da parte della realtà. Che a volte può sorprendere in positivo (Pepper, il suo modo di porsi di fronte alla cosa, di farsi da parte e accettare che il posto di Peter nel cuore di Tony è più grande del suo), a volte fa altro male.
Il tono dell’uomo, nel messaggio, trasuda amore. È tenero, intimo, quasi carezzevole. Si rivolge a Peter donandogli la promessa di andare avanti e portare avanti la sua storia, riconoscendo di aver avuto un impatto nella sua vita ed essersi addolcito.
L’immagine di Peter che piange, dichiarandosi non Spider-man, ma solo Peter Parker, Peter Parker che non sa superare il lutto e non vi riesce, è devastante e colma di dolcezza. Ti viene da entrare nella storia e abbracciarlo forte forte, promettergli che lo aiuterai e che presto anche Parker sarà un ricordo, anche se un bel ricordo. Quando si vive un brutto momento si crede che non finirà mai, ci si convince che così stanno le cose e così staranno per sempre. Ma Tony sa che le cose cambiano, che possono e devono cambiare.
Il dolore di Peter, flashback intersecato con il presente, grigio con nero, è incessante e martellante. I continui pianti non risultano monotoni, ma si caricano ogni volta di un dolore rinnovato, che non accenna a scemare. Come se la vita stessa perdesse di significato, se guardata dai suoi occhi, e i sorrisi finti fanno ancora più male.
La piccola, dolce Morgan rappresenta un ulteriore passo avanti nel “protocollo speranza”. Con il benestare di Pepper (amora lei), Peter è quasi accolto nella famiglia Stark nonostante di fatto non abbia con essa alcun altro legame, indica che forse si può passare oltre. È come se l’impegno di Pepper per accogliere Peter nella loro situazione, nonostante il dolore del non essere lei la persona del suo cuore, sia stato ricambiato proprio da lui stesso, rendendo a donna e bambina un piccolo assaggio di colui che, come lui, hanno perduto.
Bellissima, veramente bellissima. Di una dolcezza disarmante, e con una quantità di amore – romantico, ma non solo – difficile da contenere.
Quindi sì, sono più che felice di averla conclusa. Forse ne vorrei di più, ma d’altra parte non ne servirebbe altro.
Un grande abbraccio
Lady R

Recensore Master
17/12/19, ore 14:15
Cap. 2:

Secondo ed ultimo capitolo.
E non potevo sperare in qualcosa di meglio (sappi che mi hai completamente sconvolta – ma in senso assolutamente positivo).
Innanzitutto, gaudio – gioia – tripudio, perché al tristissimo incipit di questo capitolo in cui Peter ascolta il messaggio di Tony e in esso inizialmente legge solo un testamento atto quasi a dargli il colpo di grazia, si contrappone finalmente il momento in cui il ragazzo inizia a riprendere in mano le redini della sua vita.
Il cambiamento commuove, sia perché con esso arriva per forza di cosa anche l’accettazione (?) della piccola Morgan e di occhi che sono quelli di Tony, ma che non lo sono, perché in essi ricerca le differenze. E il patto che stipula con la bambina, penso non esista niente di più dolce. Una cosa brutta, due cose belle… dio mio, ma come ti vengono in mente certe cose? È dolcissima ç_ç
Ed è dolcissima tutta la seconda parte del capitolo, anche il fatto che Pepper rimanga a far compagnia a quei due, durante le visite di Peter.

Io insisto nel rimanere nella mia profonda ignoranza, continuo a non aver ancora visto i due film di Spider-Man, ma avevo visto i trailer e avevo sentito qualche teoria sugli occhiali da sole di Tony… still, quando è arrivato il momento, quando Peter ha attivato il Protocollo Coscienza e la voce di Tony si è fatta udire in quella primissima battuta così perfetta e così da lui, ti giuro che mi sono messa a piangere pure io. Perché mi fai questo Miryel? Perché devi farmi commuovere fino a questo punto?! HO UNA REPUTAZIONE DA MANTENERE, IO!
No, ma sul serio, quel momento è stato perfetto – la descrizione, l’introspezione, le pause, le battute, la suspence e poi Tony. L’ho immaginato alla perfezione, l’ho sentito forte e chiaro e mi ha dato i brividi. E poi mi ha reso felicissima, perché anche se non è davvero Tony, è una parte di lui e, anche se è poco, è qualcosa.

Ti dirò, ho anche apprezzato l’egoismo (chiamiamolo così, anche se dai, non è vero egoismo perché è un regalo di Tony ed è giusto che sia suo) di Peter nell’aver tenuto gli occhiali per sé e con essi il Protocollo Speranza da cui nasce il tuo splendido titolo. È un’altra cosa su cui voglio farti i complimenti perché, per quanto io abbia letto centinaia di fic, non tutti dedicano attenzione al titolo di una storia. Per me è una cosa che conta, una cosa a cui tengo e a cui – anche quando non lo menziono in una recensione – do bado, soprattutto perché non è esattamente il mio forte.
Protocollo Speranza è un titolo che ho adorato fin dall’inizio e che fin dall’inizio è stato il motivo che mi ha spinto a buttarmi a capofitto sul tuo profilo – è stata infatti la prima fic che ha attirato la mia attenzione e il mio unico rammarico è di essere lenta come la morte a leggere e di averci messo così tanto per arrivare fin qui ç__ç
Però ce l’ho fatta e ne sono felicissima perché questa serie (sì, sì, ho visto che c’è ancora un’altra fic – ci arriverò! <3) l’ho adorata, mi ha permesso di affacciarmi alla TonyxPeter con serenità, perché hai fatto uno splendido lavoro di analisi, di trama e perché quel finale «torniamo a casa» è quanto mi basta per tirare un sospiro di sollievo.

Oh, solo un’ultima cosa: [ Stringe gli occhi e piangono tristezza, rabbia, paura e solitudine. Piangono amore. Piangono ricordi. Piangono una vita che non torna. Mai più. ] Ma io non so davvero come tu possa scrivere cose tanto belle!
Alla prossima, dearie <3

Recensore Master
16/12/19, ore 10:08
Cap. 2:

Miryel, è bellissima.
Te lo dico ogni volta, lo so, ma la verità è che mi commuovi ogni volta. Ogni dannata volta. E pensare che all'inizio ero scettica.
Tu parli con una delicatezza senza pari di un amore che va al di là della morte. Tutto è intriso di sofferenza, una sofferenza che non ha parole, è dolore puro, concentrato, come una lama che ha scelto di risiedere nel cuore di Peter. Che non capisce perchè, non capisce per quale motivo l'uomo che ama e che ritiene superiore a qualunque altra cosa abbia scelto di sacrificarsi per tutti - sacrificarsi per lui. Non si sente degno. Probabilmente, se avesse potuto scegliere, avrebbe preferito rimanere morto, piuttosto che essere riportato indietro A QUEL PREZZO.

Capisco il suo dolore. Ma Tony riesce a salvarlo due volte, dalla morte e dal dolore in qualche modo. Si dona a lui, di nuovo, ancora e ancora, regalandogli tutto quello che resta di sè. Questa cosa mi spezza il cuore e allo stesso tempo mi riempie di speranza. Il titolo che hai scelto è quanto mai azzeccato infatti. E' perfetto.

Questo è davvero un amore che supera la morte, perchè continua ad esistere anche solo come una voce che risponde alle richieste di Peter. E' il suo ossigeno e la sua unica salvezza.

Il tuo Peter è forse meno scanzonato di quello che vediamo nei film, ma è altrettanto bello e incredibilmente intenso. Questo desiderio di trovare suoi pari (che abbiamo visto anche in Far From Home) e che lo spinge a fidarsi troppo, aprirsi troppo, amare troppo. Tirarsi indietro e trovare una stabilità da solo è una fatica immensa, come giustamente tu la definisci, un mantello di ferro che lo schiaccia. Una immensa responsabilità per lui, ma che in qualche modo Peter deciderà di addossarsi, perchè è Tony che lo ha voluto. E lui appunto, ne raccoglierà l'eredità.

E' un bene che Tony abbia scelto di lasciare quest'ultimo dono, il Protocollo Speranza, a dare a Peter un ultimo appiglio, la sua voce, per andare avanti.

Meraviglioso.

Recensore Master
12/12/19, ore 10:58
Cap. 2:

Ciao, Miry!
Anche questa volta non ho resistito alla curiosità e ho letto entrambi i capitoli, finché sono dinanzi a minilong credo che le leggerò sempre tutto d'un fiato!
Non ti nascondo che l'ho letta ieri, ma mi ha lasciato così tante sensazioni addosso da non riuscire a scriverti subito una recensione, così mi sono presa un po' di tempo per metabolizzare questo racconto saturo, ma saturo davvero, di emozioni.
Quando ho letto il titolo, quel Protocollo speranza che mi suggeriva qualcosa di buono, mi sono chiesta cosa dovessi aspettarmi – non c'erano note che avvertissero un mutamento della trama originale né avresti potuto trattare la tematica affrontata in Almeno tu nell'universo, se l'avessi affrontata già qui, ho pensato, non l'avresti riproposta in un'alta minilong –, mi sono chiesta dove avessi raccattatto in fase di stesura questa speranza in un mondo che, ne ero già certa, per il tuo protagonista era ormai immerso nel buio.
Poi ho iniziato a leggere.
Ecco, le prime righe hanno rievocato da subito le sensazioni opprimenti della prima parte di We Are Connected (come ti ho detto, sono circa a metà del primo capitolo con quella!), è incredibile come tu riesca a calarti nel personaggio di Peter, a rendere così realistico il suo dolore. Non banalizzi mai, non ricorri a immagini stereotipate – non dici che sta soffrendo, lo mostri nella sua apatia, nelle sue giornate tutte uguali, nei suoi silenzi, nel suo isolamento, nelle sue lacrime di rabbia, nell'impotenza che gli scorre dentro, nel suo aver gettato tutto, maschera compresa, perché ormai niente sembra avere più alcun senso.
L'alternarsi di passato e presente, con il passato che rimanda al funerale di Tony, l'ho trovata una tecnica narrativa riuscita per questa storia, perché visualizza due momenti diversi, un dolore uguale e una lenta evoluzione e riscoperta della vita. Tra l'altro, pur non essendo una sostenitrice dei colori diversi all'interno di un testo, devo dire che la gradazione di grigio che hai utilizzato per segnalare i ricordi non mi è dispiaciuta, l'ho trovata un buon escamotage anche visivo.
La trama si snoda semplice e intricata al contempo, il punto di vista di Peter lotta con la linearità della tua sintassi, la aggroviglia perché aggrovigliati sono i suoi pensieri, che rimuginano, rifiutano, suppesano, rifiutano ancora, ma non smettono mai di annegare nel buio. Si arriva alla conclusione con un senso di amaro sollievo, è una consolazione triste quella che disegna di nuovo un sorriso sul volto di Peter – è l'incapacità di andare avanti da soli, l'impossibilità di accettare una realtà solitaria –, però è impossibile non empatizzare con il tuo protagonista e quindi trarre sollievo assieme a lui da quell'intelligenza artificiale che gli restituisce l'illusione di ciò che ha perso, quell'ultimo regalo di Tony che prima di andarsene ha voluto lasciare una scintilla di sé in coloro che ha amato.
Arrivando proprio ai personaggi e alle loro caratterizzazioni, ho trovato dolcissima Morgan, e di pari passo spietati i suoi occhi identici a quelli del padre, dove Peter arranca a cercare differenze, perché non può guardare lei e perdersi in lui. Ho poi apprezzato molto Pepper e la maturità che dimostra nell'accettare quello che in fin dei conti è stato un tradimento, e mi è piaciuta ancora di più la differenza tra lei e Peter dinanzi alla perdita: senza sottolinearlo a parole, poni in evidenza le età e i vissuti diversi, mostrando la reazione di un'adulta che deve farsi forza anche per la figlia e la reazione di un ragazzo, che tornato alla vita si è visto strappare via l'amore.
E poi Tony, il grande assente che è in ogni frase, parola, virgola di questo racconto – in tutti i pensieri dei personaggi, nel cuore straziato di Peter. Tony così Tony, che da egocentrico quale è pensa bene di lasciare brandelli di sé in giro, che persino in un video-messaggio di addio non riesce a esternare a parole i sentimenti, perché lui è uno che agisce, non uno da grandi discorsi e belle parole, uno che per risollevarti il morale ti dà uno spintone e non una pacca sulla schiena, uno che, però, ha letto dentro Peter senza neanche averlo dinanzi e si è prefigurato senza alcun problema il suo dopo se lui non ci fosse stato. Come ormai ti dico sempre, non ho una visione romantica del rapporto tra questi due personaggi, ma quando leggo le tue storie non posso fare a meno di crederci e sperare che ci sia un lieto fine per loro.
Arrivando a Peter, credo ormai di poter dire che sia il personaggio con cui, a mio avviso, riesci a empatizzare di più, perché lo trasporti su carta in una maniera eccezionale, è sempre così lui in ogni tua storia che sembra di averlo dinanzi. Arrabbiato, sofferente, felice, qualsiasi sensazione abbia addosso, qualsiasi emozione viva, tu riesci a tradurla in parole e dargli vita. È fantastico. Mi è piaciuta molto la sua evoluzione, il suo viaggio introspettivo, i conti che fa con se stesso e con la famiglia di Tony, i sensi di colpa martellanti, la sensazione di essere sopravvissuto per niente, perché il prezzo del suo ritorno è stato la vita di Tony. E, ovviamente, ho provato un moto di tenerezza infinita per la "soluzione" che trova per andare avanti, il suo Protocollo speranza che non cede a Pepper, per quello è solo suo, è solo loro.
Una storia meravigliosa, questa, e piena zeppa di emozioni. La potrei considerare una introspezione emotiva, ecco! Tanti complimenti come sempre, leggerti è davvero una bella esperienza.
Un abbraccio e a presto!

Rosmary

Recensore Master
12/12/19, ore 08:06
Cap. 1:

Cara Miryel,
Sono sul treno per andare a lavoro, e ho le lacrime che stanno lì lì per scendere.
C'è un dolore immenso, senza speranza per ora, che pervade ogni singola riga. Peter si trascina, non vive, respira a malapena. Credo che non faccia nemmeno lo stetto indispensabile per vivere, eppure è ancora qui, aggrappato a qualcosa che forse è solo il dolore del ricordo, non so. Pepper, la cara, dolce e forte Pepper che lo accoglie e lo ama come un figlio, quando Peter non sa più per cosa valga la pena di respirare. Lei che accetta Peter e l'amore che Tony ha provato per lui, nonostante tutto, perché anche lei ha amato tanto.
C'è questo struggimento senza fine, il cuore accartocciato, i polmoni che non funzionano più bene. Gli manca tutto. E Tony lo salva, ancora, donando un altro pezzo di sé, un ricordo, un messaggio. Sarà dura trovare il coraggio di ascoltarlo credo. Ma inevitabile.

Nel dolore di Peter vedo rispecchiarsi il tuo, che credo sia stato davvero grande quando hai visto quella scena. Quella in cui tutti noi amanti degli eroi scanzonati e generosi e meravigliosi della marvel abbiamo pianto. Ci si è sgretolata una certezza, ovvero che gli eroi non possono morire, devono esserci sempre, perché altrimenti non sapremo più a cosa aggrapparci.

Ti capisco ❤️

Recensore Master
11/12/19, ore 22:48
Cap. 1:

Ciao!
Il titolo mi ha attirata immediatamente, non potevo non dare almeno una sbirciatina: e per questo sono contenta, perché questa storia è BELLISSIMA. 

Del tuo ciclo dedicato alla Tony/Peter amo soprattutto come riesci a mostrare sempre la stessa situazione post-Endgame, ma in maniera sempre fresca e interessante, diversa e con un'introspezione nuova in ogni nuova storia. 
Oltre agli elementi in comune, che continuo ad amare. Il modo con cui tratti il personaggio di Pepper Potts, soprattutto in questo contesto, è una delle mie cose preferite. Come lei continua ad accudire e ad avvicinarsi a Peter, chiedergli come sta a cercare di reinsegnargli a vivere. Nonostante Peter continui a scappare e allontanarsi dal mondo, che ora che Tony non c'è più non sembra avere senso. I discorsi che compie sono cinici, terrificanti, inadatti nella bocca di un ragazzo giovane, vivace e con tanto potenziale. 
Ci sono tanti dettagli, tanti elementi forti e stonati in questo lutto incessante. Il rifiuto del cibo, l'aggre ssione nei confronti di Strange, persino il disprezzo per la piccola dolce Morgan. Non ha intenzione di essere cattivo, ma il dolore parla, e non dice nulla di sensato.

Sembra quasi che Tony Stark stia infestando la vita del ragazzo dall'aldilà, insinuandosi anche nei luoghi e nei momenti in cui sta cercando di ottenere del conforto e della pace. I discorsi crudi e forti, "Dio, quanto fa male. Fa male, cazzo, fa male!" aggiungono dolore al dolore, e più di qualunque altra descrizione lunga e dettagliata espongono il peso del lutto e della perdita. Ancora peggio è il confronto con Pepper: di nuovo, il mero fatto che lei sia mostrata come una persona buona e dolce rende più sfaccettata la situazione, perché Peter non riesce a odiarla e condividere con lei lo spazio che porta vicino a Tony. La dolcezza e la maturità di Pepper sono un dolcissimo contraltare alla durezza del lutto e dei sentimenti di Peter riguardo all'amato scomparso. 
Sono curiosissima di sapere come va a finire, davvero. Promette di essere un'avventura breve, ma dolcissima. Spero di tornarvi presto, perché mi incuriosisce tantissimo. 
Alla prossima, e ancora COMPLIMENTI. Comev racconti la Marvel Family tu non lo fa nessuno.
Lady R

Recensore Master
06/12/19, ore 23:56
Cap. 1:

E alla fine eccomi giunta a Protocollo Speranza, pronta (ma mai abbastanza preparata) alla dose di angst e disperazione che questi due capitoli saranno, perché Tony è ancora morto e Peter è rimasto a fare i conti con il dopo.
Innanzitutto voglio farti un appunto su quanto io abbia apprezzato il parallelismo tra questa fic e quella precedente. In Blood and Bones, la scena principale – il presente – era racchiusa tutta nella morte di Tony, in quel brevissimo lasso di tempo che grazie ai flashback intimi di Peter sembra durare molto di più che i pochi istanti in cui il ragazzo lo chiama e gli dice che “Hanno vinto”. Qui, invece, è il funerale di Tony a diventare il flashback, con l’unica differenza che a questo punto non sembra esserci un pensiero felice per Peter a cui aggrapparsi per andare avanti.

L’unica cosa del tuo canon divergence che farò purtroppo sempre un po’ fatica a digerire (ma perché questa sono io e sono miei gusti personali che non c’entrano niente con la tua bravura nel raccontare questa splendida antologia del dolore – sì, lo è, deal with it! >_>) è l’idea che Tony abbia tradito Pepper con Peter. Prima di leggere Blood and Bones infatti ero quasi convinta che, semplicemente, lui e Potts non stessero insieme, invece la loro relazione c’è e prosegue come nei film. È un mio limite, ma a dire il vero, proprio per questo, sono stata felice di leggere che Pepper in realtà ha sempre saputo di Tony e Peter e che è arrivata al punto di accettarlo.
Pepper you da best! ç_ç
Tra l’altro questa sua delicatezza umana e maternal nel continuare a insistere con Peter, nel ricercarlo per non lasciarlo solo nel suo dolore, nell’invitarlo nonostante i no e nel chiedergli se fosse riuscito a superarla, mi ha commosso tantissimo. È così da lei e così dolce. E Peter che continua a rifiutare, che se la prende con Strange, che non vuole parlare di Tony e non riesce a guardare Morgan perché ritroverebbe l’uomo nella bambina, è così triste. Mi fa sempre male al cuore questa tua versione così disillusa, questo Peter che sprofonda nella sofferenza e che non sa come poter richiudere una ferita che farà sempre male perché Tony non tornerà più da lui.

E poi questo [Tante cose mischiate, che anche solo a guardarle ricordano Tony. Ricordano la sua vita, le sue gesta, la sua persona e i suoi sbagli. Persino quelli che è riuscito a rimediare fino all'ultimo secondo della sua fenomenale vita. ] questo pezzo è così Tony, così perfetto, così vero, che l’ho riletto più volte per memorizzarlo. Come fai a scrivere cose così belle e così dolorose? Come?!

E quando di nuovo si ritorna a Pepper, alla sua telefonata, tu riesci a trovare un nuovo modo per stupirmi. No, anzi, non è stupore perché dopo quattro storie ho la certezza matematica che riuscirai a trattare i personaggi in modo eccellente… e infatti ne ho la riconferma, perché nonostante il dolore di Pepper e di Peter è simile, loro non lo sono e lo affrontano in modo diverso, in modo loro. Pepper che è adulta – che è Pepper – riesce a fronteggiarlo meglio (o forse a nasconderlo meglio), mentre Peter, ancora ragazzo, ancora giovane, ne esce devastato e non penso sia perché lui amava di più Tony, ma proprio perché lui è giovane e gli adolescenti più degli adulti tendono a sentire il dolore moltiplicato per cento.

Mi ero ripromessa di arrivare almeno a fine capitolo senza piangere e, invece, ho fallito miseramente e gli ultimi paragrafi – quando Maguna riconoscere Spider-man in Peter e Pepper gli consegna la maschera con il messaggio dedicato di Tony – li ho letti con gli occhi appannati dalle lacrime.
E per di più il capitolo è proprio finito sul più bello ed io ho urlato perché ne voglio ancora e perché ho visto che è una minilong di soli due capitoli e no, non mi basterà mai, io voglio che prosegua per sempre, fin quando qualcuno non troverà il modo di far tornare Tony, così che Peter possa riabbracciarlo e ci sia un happy ending foravah! GIVE ME THAT!

A parte tutto e i miei deliri, come sempre complimenti davvero – sono felice di averti conosciuta come autrice, di averti iniziata a leggere e di aver iniziato questa fic che è quella a cui tieni di più: si sente, lo si percepisce in ogni riga e in ogni paragrafo, davvero.

Recensore Master
28/10/19, ore 10:40
Cap. 2:

Buongiorno tesoro bello!
Come promesso sono qui a lasciarti qualche parola anche per questo bellissimo epilogo.
Ho amato. Davvero. All'inizio non capivo bene a cosa si riferisse il titolo della storia, non sapevo dove volessi andare a parare, in che modo avresti esorcizzato una volta per tutte questo lutto impossibile da accettare.
E poi ho capito. E ho pianto. Di nuovo.
Come ti ho scritto nell'altra recensione, ho amato la caratterizzazione di Pepper, hai fatto un lavoro eccellente con lei, così come mi è piaciuta tanto Morgan. E il fatto che Peter abbia voluto condividere con loro il frammento di coscienza di Tony, l'ho trovato tanto commuovente.
*Piange ancora*
Due regali.
Gli occhiali, che ormai sono canon, e che tuttavia non hanno la voce di Tony, in Far from home, e che comunque sono il suo lascito, la prova che una parte di lui vivrà per sempre in Peter, per un motivo o per un altro, di base c'è sempre amore.
Il messaggio, *piange a dirotto* che Peter ascolterà a vita sicuramente, e che gli dà lo stimolo per andare avanti, per cercare il suo compromesso, la sua soluzione. Perche non può lasciare andare Tony, non ancora, ma al contempo DEVE continuare a respirare e a crescere. Ad essere il bimbo-ragno di Tony Stark.
Ho amato TUTTO. Hai scritto una cosa bellissima e mi hai aiutata ad elaborare meglio quanto successo.
Ti dico che non riesco a riguardare Endgame, non ho il coraggio. Magari più avanti...
Per ora ti sono grata per questa. Davvero.
Sei stata fantastica e leggerti è sempre bellissimo soprattutto se ci offri storie così profonde e toccanti.
Complimenti tesoro mio.
A prestissimo
S.

Recensore Master
26/10/19, ore 18:36
Cap. 1:

Sto piangendo tantissimo, sappilo.
Scusami, ma dovevo esordire così, perché è la cosa più evidente che potresti vedermi in faccia se fossi qui davanti.
Sono felicissima di essere riuscita a prenotarti e non credere che sia finita qui, perché ora vado a leggermi anche l'epilogo e ti lascerò un pensiero anche lì. ;)

Io non ho idea di come tu faccia a descrivere così bene le emozioni dei tuoi personaggi, fai un'introspezione che lascia letteralmente a bocca aperta e, in questo caso particolare, spezza il cuore.
Mi è piaciuta la scelta che hai fatto di dividere il capitolo in due parti alternate: flashback sul funerale e tempo presente, direi che ci fa rendere conto di molte cose, senza necessariamente scrivere troppo capitoli ma soltanto avanti e indietro in un modo che resta perfettamente armonioso e per nulla disturbante. Insomma, ho letto storie in cui i flashback erano messi un po' "ad cacchium"... ovviamente non è questo il caso. Non spezzi minimamente la continuità della storia e dei pensieri di Peter, anzi, è come se seguissi il loro flusso.
Sono felice che tu ti sia attenuta alla versione canonica penso sia terapeutico, un bellissimo modo per elaborare quanto successo, seppure non sia per niente semplice.
Non lo è per me, figuriamoci per te.
Spero che scrivere questa storia ti abbia aiutata a stare un po' meglio.
Mo piace che tu abbia inserito altri personaggi, come il giovane Harley, Happy, Doctor Strange! E beh, sai che con me vinci facile! XD
Ma soprattutto adoro il tuo modo di gestire Pepper. Cioè, hai fatto una lavoro magnifico, lei è meravigliosa e il modo in cui affronta Peter e tutto ciò che c'è stato è encomiabile. Adoro come descrivi i suoi occhi stanchi, la sua voce totta, il suo sorriso triste.
Pare di vederla, bravissima.
E poi vabbè, Peter ti accartoccia l'anima, non serve sottolinearlo. Mi arriva tutto il suo dolore, la sua mancata fiducia nel futuro, la sua rabbia, il suo senso di colpa.
Sono ammaliata dalla tua capacità empatica, dico davvero.
Hai fatto un lavoro stupendo e non so come ringraziarti per averci regalato questa meraviglia!
Complimentissimi tesoro, leggerti è sempre un viaggio bellissimo.
Ora torno a piangere nel mio angoletto.
Tanti bacioni ed un abbraccio forte
S.

Recensore Junior
17/10/19, ore 01:33
Cap. 1:

Ciao carissima!
Ci sono, con un vergognoso ritardo, ma ci sono! Ti chiedo davvero scusa, sono felice di poterti leggere e lasciare con tutta l'attenzione possibile, una recensione. Proprio perchè voglio dedicarvi tempo, ne spreco altrettanto e quindi non riesco mai a passare in tempi brevi e decenti. Che disastro sonoooh!
Ad ogni modo, tolte le mie scuse lamentose, veniamo a noi e alla storia :))))
Come già detto anche nella precedente recensione lasciata all'OS, mi piace molto lo stile che decidi di dare all'impaginazione: è curata e anche se con caratteri diversi in base a ciò che si sta trattando, sempre giusta.
L'aggiunta dei flashback ha dato un giro al racconto, davvero pieno, interessante e ricco di caratterizzazione emotiva nei suoi particolari. E' tutto raccontato in maniera fluida e la lettura scorre piacevole, nonostante le piccole chiuse al cuore che possono prenderti mentre si va avanti tra le parole e tra ciò che univa Peter e Tony.
Abbiamo un Peter, giovane, alle prese con quello che è stato il suo grande amore che adesso si trasforma in un qualcosa di ancor meno tangibile. Con tutto ciò che ne deriva psicologiamente per attutire il dolore.
C'è intensità che riesci a smorzare nei momenti giusti per poi riprenderla con cura e un velo di malinconia.
Mi piace come scrivi, rendi il concetto ed il momento: ben resa ad esempio, anche la scena con Strange.
Hai saputo mettere in risalto anche quello che è stato il confronto con la figura di Pepper che risulta già di suo, un momento importante; mentre mi hai regalato un momento di tenerezza e malinconia con la piccola che con una semplice ed ingenua domanda, riesce a smuovere qualcosa sia dentro Peter, che dentro me, che sono dietro lo schermo a leggere.
" «Tu sei Spider-Man?», chiede lei e Peter ha un tuffo al cuore e si rizza sulla schiena. I sensi lo inondano e quella malinconia lo rompe in due. Alza istintivamente una mano per arruffarle i capelli, e lei lo lascia fare, come se lo conoscesse da una vita."
Questa sarebbe una parte del primo capitolo che mi ha fatta sorridere in maniera spontanea e sincera. Quasi potevo vedermela davanti.
Ci tieni molto a questi due personaggi e la cosa si nota anche dall'impegno che metti nelle altre storie.
Storie che spero di legger presto.
Prima, vedrò di finire questa di lettura. Magari la settimana prossima o magari anche prima, ma non posso promettere nulla. Sicuramente però, mi leggerai presto.
Per ora ti saluto in maniera affettuosa e facendoti i complimenti per le tue capacità narrative e descrittive. Sappi che hai una nuova personcina che ti seguirà con piacere!
A presto!

-Manu

Recensore Veterano
16/10/19, ore 13:50
Cap. 1:

Ciao! Eccomi qui ** ho deciso questa storia perche mi ha incuriosito sin dalla descrizione e, devo dire, che non mi ha deluso.

Inizio dicendo che ho apprezzato la foto iniziale, non so se l'hai fatta tu o no, ma è azzeccata e veramente bella. Da una copertina a questo capitolo, sa di lei in tutti i modi.
Seconda cosa che mi è piaciuta è il dualismo presente/passato. I flashback che hai inserito una tantum nel capitolo sono riusciti a far capire quanto Peter abbia sofferto il primo giorno e quanto continui a farlo. Il dolore non è scemato in nessun modo, è ancora forte e pungente, è ancora pressante e non lo lascia andare in nessun modo. Ci hai fatto capire l'intensità di un sentimento attraverso il suo opposto e ci hai ridato un Peter ragazzino che, comunque, non riesce a dimenticare il suo primo grande amore.

Per quanto riguarda il capitolo nella sua interezza mi è piaciuto molto. È pieno di sentimenti contrastanti, è pieno di un amore forte e palpabile e di un dolore altrettanto forte e distruttivo. Sei riuscita a far uscire dallo schermo entrambe questi sentimenti che, spesso, sono quelli che ci fanno muovere, ci fanno alzare e ci fanno vivere. O sopravvivere nel caso di Peter.
Mi è piaciuto l'inserimento di un personaggio che io reputo molto importante, che è Happy, sopratutto nel modo in cui lo hai fatto. Sempre a sorreggere il ragazzo, sempre alla ricerca di aiutarlo. Ho apprezzato anche l'inserimento di Pepper e di Morgan, che qui però hanno un ruolo ben delineato.
Vediamo come il dolore è affrontato in due maniere differenti, vediamo come entrambe stanno ancora male e, colpo di scena, non troviamo nessun rancore in una donna a cui è stato rubato im marito. Ho adorato come hai descritto Pepper in quelle scene, come una mamma.

Il capitolo ha forti riferimenti, il capitolo ci trasporta dentro la testa ed il cuore di Peter che non si da pace. Sa che Tony voleva riportarlo indietro, ma non era pronto al suo sacrificio ed alla sua perdita. Come è giusto che sia.

Il capitolo si conclude con un punto interrogativo. Cosa ci sarà dentro la maschera? Che messaggio ha lasciato tony al suo amato? Ciò voleva dire che lui sapeva di morire, che si era preparato a quella eventualità.

Parlando a livello di scrittura, come ti ho già detto, scrivi molto molto bene, in maniera scorrevole, precisa, senza giri di parole inutili. I sentimenti dei personaggi sono messi al primo piano, cosa che questo capitolo doveva fare.

Veramente complimenti! Ci si legge presto,

Talia

Recensore Master
12/10/19, ore 18:25
Cap. 2:

Ciao!
Siamo dunque alla fine di questa tua struggente e affascinante mini-long e devo ammetterlo in alcuni punti mi hai fatto veramente emozionare. Ottimamente ben scritta, ci metti dentro tutta la tua passione per questa ship che per quanto, come sai , non vada incontro ai miei personalissimi gusti vedendo Tony/Peter perfetti in un rapporto padre/figlio, riesce comunque a conquistarmi. Perciò brava, anzi bravissima! La costruzione di una doppia AI è stata un colpo di scena molto commovente e giustamente il buon Peter si tiene la Speranza per se e lascia la Coscienza alla Morgan/Pepper. Mica scemo! Insomma la parte migliore di Tony vuole tenersela per se! Vorrei solo averti potuto dare una recensione più lunga perché francamente te la meriti ma troverei insulso allungarla con un riassunto di quanto avvenuto.
Un saluto e a presto!