Ciao Selene, mi fermo su Attimi per lo scambio perché scrivo e ho scritto nel fandom di Lady Oscar, e avevo proprio voglia di leggere qualcosa riguardante questa coppia fantastica. La scena che descrivi mi fa tornare alla mente l'anime, sopratutto quando Andrè esce e si ritrova a Parigi, ha scoperto da poco che perderà completamente la vista e la disperazione che lo coglie lo fa proprio mentre rientra a casa Jarjayes. Anche se leggendo su come si comporta, ritrovo più l'Andrè del manga, dove non è così arrendevole. Nel manga Andrè osa, e lo fa anche qui - varcando il sogno - sfiorando fisicamente la sua Oscar. Le pone le dita davanti al viso per sentirne il respiro, ma poi la bacia, correndo il rischio seppur adombrato dall'alcol. Forse Oscar dorme davvero, eppure sorride. E quelle lacrime, le spieghi in due parole ma il pugno arriva dritto allo stomaco togliendoti il respiro. Può essere scontato dirti questo, ma per me non lo è, hai descritto un quadro, facendo prendere vita sia al personaggio che al suo intenso e bellissimo mondo, sia esteriore che interiore. Trovo il prompt azzeccato, e ben reso.
Passare è stato un piacere!
Tea.

Cara ♥
come dicevo anche prima, in poche righe riesci a cogliere, racchiudere e dipingere veri e propri momenti di decadente umanità, quella che vive di ricordi, in questo caso intrecciato a due dita che si fanno una promessa.
Ho adorato come il ricordo sia fresco, vivo, giovane e come André lo percepisca comunque lontano, distante.. qualcosa che non torna perché troppe cose sono cambiate. Eppure sono nello stesso luogo, e loro sono gli stessi ma anche così cambiati, e la promessa... una nuova promessa. E un'amicizia che non è più tale, ma molto di più. Molto, molto di più.
Bellissime queste drabble, tornerò a finire, lo prometto ♥
Nel frattempo tantissimi auguri di buon compleanno tesoro **
A prestissimo,
Miry

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Cara,
non appena ho staccato da lavoro mi sono precipitata qui per lasciarti un pensierino, anzi, un paio che mi fa anche piacere tornare su questi lidi!
Che meraviglia che è il sentimento che lega André e Oscar; qualcosa che va oltre l'amore, abbraccia la tristezza e la malinconia, la voglia di abbracciarsi e unirsi e André la osserva, inerme, vera di fronte a quel camino che infonde qualcosa di personale, di intimo. Di qualcosa che appartiene solo a André e Oscar. La cosa meravigliosa di questa drabble è che, tu, sei riuscita a racchiudere quel miracolo che è lo stare insieme, perché non è così scontato, in così poche parole. E mi hai fatto vibrare il cuore ♥
Proseguo ♥
Miry

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Cara Celtica!
È una giornata campale, ma ci tenevo a lasciarti un pensierino qui – sperando di tornare presto e proseguire la lettura, dato che questo anime mi è molto caro ed è tra quelli che ho seguito con maggiore interesse. L’amore tra André e Oscar è sempre profondamente struggente e lo è soprattutto in questo brevissimo scorcio tanto angst. Lui la ama dal primo momento, e lo sappiamo, questo amore lo tormenta ma pare essere sfortunato (cosa che in effetti è perché una notte sola, per quanto perfetta, non può, non deve bastare) ma lei è intoccabile durante il giorno, nega il suo essere donna e solamente in un momento come questo, di sonno e dormiveglia, può concedersi un sorriso di tenerezza di cui probabilmente non è consapevole.

Mi è piaciuto particolarmente il nesso creato tra il cavallo guidato piano e con accortezza (anche perché nel XVIII secolo l’illuminazione notturna si chiama stelle e lampada che ti porti appresso) e le labbra sfiorate e vagheggiate con un rispetto e una passione che trasudano a ogni parola. Ad André non basta questo, è evidente, eppure quello “state insieme” finale a mio parere è già qualcosa, una consolazione struggente. Ha ceduto a un qualcosa che non doveva fare, ma a cui non poteva resistere. Lo stile è incantevole e pulito, le immagini vivide seppure costrette nello spazio della drabble, la voglia di leggere le altre è grandissima nonostante debba continuare a lavorare. Per il momento ti abbraccio e ti faccio tanti auguri :*, sperando di tornare presto.
Shilyss

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Oddio, le ultime di frasi hanno fatto male come una pugnalata. E non so se a fare più male sia il fatto che Oscar sappia e comunque abbia scelto un altro, o il fatto che Andrè nonostante tutto non smetta di amarla e soffra a vederla in lacrime a causa di Fersen.
Bellissima anche questa drabble, un confronto tra i due che mi ha commosso e che mi riporta indietro nel tempo, alla puntata del ballo. E quello che adoro di questo momento è che, a prescindere dalle scelte di Oscar, Andrè le è sempre fedele e le è sempre vicino, pronto a raccogliere le sue lacrime.
L'hai descritto davvero benissimo.

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Ho un debole per le drabble esono felice quando riescoa trovarne di scritte così bene, perché sono dell'idea che in poche parole si possa esprimere tanto e in questa c'è tanta delicatezza, quella di André nel voler sapere come sarebbe toccare e baciare Oscar, ma anche la consapevolezza che non gli è permesso e che quindi dovrà accontentarsi di rimanerle accanto. Cosa che in realtà riesce a dare un tocco dolorosamente angst alla scena e, proprio per questo, a renderla ancora più bella.
Sarà anche durata un attimo solo questa drabble, ma è stato intenso ed evocativo. Inoltre complimenti per il titolo, lo trovo perfetto e si addice perfettamente a quello che è, alla fine, lo scopo di una drabble: raccontare di un attimo.

( p.s. Buon compleanno <3 )

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Un piccolo tenero amore che sta nascendo, forse all'insaputa degli stessi protagonisti. Momento dolcissimo, fuori tutto è gelato tranne il cuore di André. Proprio carino, brava.

Trovo solo ora modo di leggere, mi era quasi sfuggita questa piccola perla che parla al cuore del lettore, rimandando a un' infanzia fatta di complicità, affetto e, soprattutto, piccoli grandi gesti più eloquenti di mille parole. Ce li hai restituiti puri, lontani dalle incomprensioni e dalle sofferenze dell'età adulta, in una fredda giornata d'inverno... c'è tutta l'essenza del loro legame in quel semplice contatto che con tanta sensibilità sei riuscita a descriverci e a contestualizzare.
Spero che ti riesca a sbloccare, ti aspetto proprio su quella storia interrotta, che - chiedo venia - amo più che mai ma sono spesso pigra a recensire. Ci sono, però... e ti aspetto.
Alla prossima
Silvia
(Recensione modificata il 10/02/2020 - 03:05 pm)

Esistono mani fatate che possono diventare “fatali”.
Alda Merini.

Chissà forse tutto è iniziato là, da quel gesto spontaneo e caldo in una giornata  fredda  qualunque.
Un gesto gentile ed innocente che ha smosso qualcosa nell’animo di André.
A me piace immaginare che questo quid fosse già lì, magari dormiente, assopito ed ibernato proprio sotto quel freddo.
Un amore che non aveva ancora mai avuto coscienza di sé ma che quel tocco magari sveglia e, mentre il cuore accelera il passo,  André vorrebbe invece  fermare il tempo.
Davvero molto bello! Un  frammento piccolo piccolo ma che sarebbe degno inizio di un giusto ed auspicabile seguito.

Un abbraccio e alla prossima,

Minaoscarandre.

Forse è perché hai saputo unire così bene il passato con il presente, il ricordo di un André e una Oscar bambini e quella promessa che ritorna nei sogni di André e che ricorda ad Oscar col finale. Non lo so, ma ho trovato questa piccola drabble di una dolcezza commovente.
Hai saputo tratteggiare benissimo i due personaggi attraverso una minuscola fic che è praticamente fatta solo di dialoghi, eppure hai dato carattere ad ogni frase e con quel finale "Allora conta fino a due, Oscar" l'hai chiusa in maniera meravigliosa. Ho sentito davvero la voce di André, così come sei riuscita a trasmettere benissimo la consapevolezza di lui che sa non potranno essere amici per sempre - non so se era questa la tua intenzione, ma io immagino sia perché almeno per lui l'amicizia non è quella che cerca, ma vorrebbe di più.
Bella davvero.

André è un rivoluzionario che definirei “gentile”: tanto convinto della bontà delle proprie idee da illudersi che esse si diffonderanno gradualmente, senza alcun bisogno di utilizzare la violenza.
Perché pensarla in certi termini gli viene naturale, e non solo in virtù della sua appartenenza al popolo. Altrimenti, non sarebbe mai stato in grado di far abbracciare la medesima opinione anche ad Oscar la quale, nobile di nascita, ha altresì speso la sua vita a difendere la famiglia reale.
E tuttavia, da buon idealista, André sarebbe rimasto irrimediabilmente deluso dal prodotto immediato della Rivoluzione Francese; mi pare che persino Alain dica una cosa del genere, proprio alla fine dell’ultimo episodio dell’anime.

La scena che descrivi in questa drabble è forse una delle più struggenti dell’intero anime. 
André è a terra, pestato a sangue ed umiliato, ma pare quasi non essersene accorto: non è quello il dolore insopportabile che lo attanaglia.
Pur giacendo in mezzo al proprio sangue, l’unica cosa a cui riesce a pensare è la notizia che Oscar sta per sposarsi: quello sì che avrebbe il potere di distruggerlo. 
E, dato il suo attuale stato di semii-incoscienza, la devastante paura che ciò avvenga emerge in una supplica: una preghiera rivolta più al cielo che ad Oscar, la quale - per fortuna, aggiungerei - la ode solo casualmente. 
Il senso di fiera protezione che emerge dalle ultime righe mi ha emozionato: come se, pronunciando quella frase, Oscar abbia finalmente deciso che è arrivato il momento di invertire i ruoli.

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Ah, l’amore non corrisposto: solo chi ne ha provato il morso può capire davvero quanto bruci.
André che rincorre Oscar; Oscar che rincorre Fersen; Fersen che rincorre Maria Antonietta - la quale, pur ricambiando, non può che cedere al sentimento in maniera incompleta.
Sembra quasi comico, a leggerlo così, ma per ognuna delle parti è, al contrario, una vera e propria tragedia. 
Sarebbe stato legittimo che, dinanzi alle lacrime di una persona come Oscar, il dolore di André si fosse trasformato in cieca rabbia nei confronti suoi, e di colui il quale l’ha rifiutata; ma Grandier è tanto sensibile da provare il desiderio di consolarla, nonostante tutto.
In quel “Lo so” , ho letto tutta la fiducia che Oscar nutre nei confronti dello stalliere; peccato, però, che ciò non sia sufficiente a placare la sofferenza né di lui né di lei.

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È triste pensare come Oscar abbia scoperto di amare André tanto tardi, quando avrebbero potuto godere del reciproco sentimento sin dalla prima giovinezza.
E tuttavia, non ho avvertito tristezza alcuna nella riflessione: “Non ha mantenuto la promessa: non potranno essere amici per sempre”. Quasi che il momento da te descritto abbia avuto luogo in quel brevissimo arco temporale in cui i due hanno effettivamente vissuto il loro amore.
Forse ho preso un granchio, ma, anche fosse, va bene così!

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Ciao!
Partecipando anch’io alla challenge, ho avuto occasione di imbattermi nella tua storia.
Lady Oscar è da sempre uno dei miei anime preferiti: trovo che abbia una profondità e un’accuratezza che lo rendono molto più di un semplice “cartone animato”.
Potrei scrivere un trattato su ciò che penso del rapporto tra Oscar ed André; riguardo a quest’ultimo, la parola che a mio parere meglio lo inquadra è “dedizione”.
Come servo all’inizio, poi come amico, e infine come innamorato: la fedeltà di André nei confronti di Oscar è assoluta, incondizionata, bella.
In certi momenti, tuttavia, la stessa è pure immensamente triste, perché sembra destinata a non essere mai ricambiata: e il momento da te qui delineato è uno di questi.
Pare quasi il preludio di quanto poi succederà nell’episodio 28.

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