Ho divorato questo capitolo come gli altri e anche se non so o brava a recensire, devo dirti che questa storia è una vera chicca in questo sito. |
Ciao Stellato, solo ora sono riuscita a riprendere la lettura del tuo racconto, che come ti avevo accennato, a metà del primo capitolo, mi aveva colpita in maniera straordinariamente positiva facendomi sorridere come una stupida al cellulare mentre lo leggevo in treno andando al lavoro. |
Sabine de Plantier è simpatica: infrange tutte le regole dell'etichetta ma non avendo fini malevoli si fa perdonare tutto. Molto carini e a loro agio anche i nostri eroi che, prima di incasinarsi, erano molto uniti ed abbiamo uno scambio di battute che esulano dai loro doveri e che sondano i desideri di Andrè circa un futuro con una famiglia. Andrè viveva in simbiosi con lei, visti i tempi erano pure un po' stagionatelli, quanto meno lui avrebbe dovuto "sistemarsi", Oscar avrebbe dovuto farsi qualche domanda in più e in questa fanfic effettivamente, sarà per il vino o le circostanze in generale, se le fa. La storia è interessante e divertente senza essere "sciocca" cioè i personaggi hanno spessore e intelletto e non sono "maltrattati". Originale davvero. A presto! |
Concordo con chi ti ha scritto che la tua storia è rara e particolare nella sua completa bellezza! Trovare fic come Un'amica ti tiene legata al sito, non solo come autrice (preferisco la lettuta alla scrittura pur amandole entrambe). |
Sabine, a mio vedere, si dimostra molto sciocca: il marito le ha concesso quella libertà che avevano pattuito all'inizio e che era impensabile per le donne del tempo, e lei si sente trascurata? Forse è per questo che ha cercato la compagnia di Oscar. |
Ciao Stellato, capitolo breve ma che ha involontariamente scoperto le carte dei nostri protagonisti. Una abbondante libagione di pregiato Bordeaux ha dato una mano a comprendere alcune cose basilari: André è contento dell’intromissione da parte di Sabine nella vita di Oscar poiché può portare un po’ di luce in una vita fatta di doveri e rallegrargliela, visto anche come lei si pone nei confronti della eccentrica e curiosa baronessa, ma al contempo ha il timore che lei si insinui tra di loro nella condivisione di momenti che sono solo loro portandogli via del tempo prezioso che può trascorrere con Oscar e che esulano dal suo lavoro di attendente; quest’ultima invece si è accorta di essersi lasciata andare in comportamenti particolari rivolti verso André che un estraneo potrebbe fraintendere e per non sembrare svenevole fa una domanda ad André che però in cuor suo ha il timore di ascoltare e che sia la verità e possa portarlo lontano da lei, e qui torna la sua ansia da distacco. Poi c’è tutto il capitolo su Sabine che è diversa da come vuole apparire e l’incubo indotto dal vino bevuto durante la cena porta in evidenza il suo diverso sentire verso quel marito sempre distante da lei in viaggio cercando chissà cosa, forse un po’ di felicità che, se si fossero ambedue guardati meglio negli occhi e nel cuore, avrebbero compreso che avevano vicino, ed invece avevano fatto di tutto per non comprendersi pur avendo come segreto desiderio quello di stare vicini ed essere finalmente e veramente una coppia di sposi. Sabine nel suo sogno ricorda precisamente ogni suo passo sbagliato e addirittura fatto per ripicca e orgoglio, ma quello che non si perdona è l’aver scritto una lettera nella quale invoca il divorzio, e nel suo inconscio si rammarica di quanto scritto frutto della rabbia repressa esplosa tutta in un colpo e alla quale non ha saputo mettere gli argini, lei che sceglieva sempre appropriatamente le parole. Risvegliandosi dal suo sonno alcolico però le si alleggerisce l’animo vedendo Oscar e André seduti vicino, con lui che le tiene affettuosamente una mano tra le sue, che non fa altro che confermare ciò che aveva già pensato su di loro e sul loro stretto legame. Legame che vorrebbe avere con Oscar certa di aver trovato qualcuno che avrebbe potuto comprenderla e forse insieme avrebbero potuto essere di sostegno l’una per l’altra. Chissà ora come procederà la storia visto che i due incontri di rito sono avvenuti. Piacevolissima la tua narrazione così descrittiva che vediamo la scena srotolarsi come un tappeto davanti agli occhi dei lettori. Complimenti anche per i disegni. Un caro saluto. |
Perdonami se ho mancato di recensire il capitolo precedente, ma tra un impegno e l’altro ho rimandato e rimandato e alla fine hai fatto prima tu a pubblicare un nuovo capitolo. Ma questa volta non rimando, perché una recensione è proprio meritata. |
Ho letto tutti i capitoli, la storia è molto bella, scritta bene, ti vien voglia di stare a leggerla di continuo. I disegni son molto belli, brava continuerò a leggerti |
Cara Stellato, |
Brava Stellato, sei riuscita ancora una volta a tenere vivo l'interesse e la curiosità. In questo, che dovrebbe essere il loro ultimo " incontro" riesci a parlare dei sentimenti di tutti, in particolare, con l'escamotage del sogno, di informarci del reale stato d'animo di Sabine, di quanto sia sensibile e profonda la baronessa a dispetto delle proprie mises. Ha percepito perfettamente quali sono i sentimenti che legano Oscar ad André, e, forse per la prima volta, anche dei suoi sentimenti verso il proprio consorte. Alla fine ci lasci intendere che ci potrà essere una reciproca collaborazione con Oscar. Non vedo l'ora di conoscere il seguito. Brava. |
C'è un bel pò di ironia, nel tuo bel capitolo. |
"..ma poi si girò a guardare Oscar. |
Questa ragazza vede lungo e sa, a modo suo, destreggiarsi tra le insidie di corte; ma la cosa importante è che è riuscita a far breccia nel cuore di Oscar e, data la sua abilità nelle trattative, è stata più fortunata di altri in ciò che ha avuto dalla vita. |
Cara Stellato, |
Cara Stellato, |