Recensioni per
Lacci stretti tra Fedeltà e Inganno
di shilyss

Questa storia ha ottenuto 90 recensioni.
Positive : 90
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
22/02/20, ore 10:27

Buongiorno <3
Scusami per il ritardo orribile di questa settimana, ogni volta che cercavo di passare a leggerti mi capitavano imprevisti :c
Allora, premetto che non sapevo se continuare con "Solo un accordo", visto che sono parecchio indietro, o iniziare questa raccolta. Considerando che questi capitoli sono più recenti dell'altra long alla fine ho scelto questa, pensando ti facesse più piacere avere un parere su qualcosa di appunto più recente, ma se non fosse così fammi sapere (:
Dopo questa lunghissima premessa passo alla recensione, giuro xD

Allora, questo primo capitolo è suddiviso in più flashfic, e mi pare di non aver mai letto qualcosa di così breve scritto da te, è stato interessante scoprire che anche con poche parole riesci a creare piccole perle preziose **
La prima flashfic è bellissima, ma anche devastante. Non mi aspettavo avresti piazzato così, proprio all'inizio, la morte di Loki che cade dal Bifrost e precipita nel nulla. Il tuo sadismo qua sta nel mostrarci la reazione di Sigyn a questo evento, e al tempo stesso dai suoi occhi anche la reazione di chi la circonda ed è addolorato per questo evento inaspettato. Bellissimo il momento in cui si sofferma a pensare che sì, Loki e Thor litigavano e lo facevano spesso, ma non sarebbero mai arrivati a uccidersi a vicenda, per quanto possano farsene di tutti i colori.  
Successivamente, con la seconda flashfic, viene approfondita ancora la reazione di Sigyn a quello che è successo, alle ultime rivelazioni sulla vera natura di Loki. Mi è piaciuto moltissimo come hai trattato questo argomento in questa flashfic, mi hai trasmesso una miriade di sensazioni - la predominante, tuttavia, è stata la tristezza, e il freddo che sente Sigyn lo avvertiamo anche noi lettori davanti a un momento simile.
Sigyn continua a non voler piangere, vorrebbe essere forte, ma alla fine delle flashfics finisce per piangere eccome per la perdita di Loki, devastata da quello che è successo. Come al solito le sue introspezioni ti riescono divinamente e io sono quasi in lacrime per quanto tutto ciò sia scritto in modo così perfetto da farmi provare una miriade di emozioni diverse T.T <3 

Tra l'altro ho apprezzato moltissimo i riferimenti a "Solo un accordo", tipo Loki che tira le trecce di Sigyn quando sono bambini, e tutto ciò mi ha proprio fatta sciogliere, aiuto. E adoro tantissimo l'idea di usare questa raccolta per racchiudere anche frammenti tratti da altre tue long, avendone lette moltissime non posso che essere su di giri perché non vedo l'ora di vedere cosa stai escogitando per le prossime. 
E niente, complimenti come al solito, sei sempre più brava **
A presto <3
fumoemiele

Recensore Master
21/02/20, ore 18:25

Sai cosa adoro delle Flash e delle Drabble? La capacità di condensare tante emozioni in poche parole riuscire a condensare così tante emozioni!!!!!!

Amo un sacco come sviluppi le emozioni e l’amore di Sigyn, è sempre molto complesso e strutturato.

Gli inganni che cadono, l’amore in sospeso e il dolore che dilaga.
Madooo una pugnalata al petto!!!!!

Comunque, davvero in questi tre brani ci ritrovo un sacco l’elaborazione del lutto.
Che è una cosa che mi sta un sacco a cuore!!!!
Bello!!!!

La caduta, la perdita…
Però “è morto” è “caduto” l’aura di lutto e perdita che avvolge ogni sensazione e esonda oltre le parole, oltre lo schermo!
Bello!
A presto
Boingo

Recensore Master
21/02/20, ore 03:02

Alla fine arrivo anche io, con una notizia: non sei più in pari perché ho appena aggiornato.
Sperando ti faccia felice come questa recensione che ti sto lasciando. Ero curiosissima di sapere come sarebbe continuata questa bellissima raccolta, e porca miseria questa è persino più bella della precedente.
Si capisce davvero che nonostante i loro caratteri, specie quello del caro vecchio Loki, questi due sono innamoratissimi e il bene che si vogliono è onesto. C’è un senso di cura, di tenerezza, nei gesti di Loki, in primis nella prima flash in cui lei si risveglia e scopre, sommo amore, che qualcuno ha avuto cura di lei e quel qualcuno è il Qualcuno della sua vita.
Leggendo la prima flash mi è venuta in mente una scena con Superman ambientata a San Valentino, in cui lui si presenta in volo nell’ufficio di Lois Lane con fiori e cioccolatini. Il romanticismo più classico, quindi: qui addosso al Dio degli Inganni, la Lingua d’Argento, che non potrebbe invece essere più palese nelle sue intenzioni. A Nidavellir vi sono i nani, i nani scolpiscono metalli e pietre… e presto quelle dita divine verranno degnamente coronate.
La seconda flash trascina in tutt’altra atmosfera. Quel “Loki non la ama” fa male al primo colpo e il resto della descrizione ha un’aria di claustrofobia, di panico, che non trasmette nulla di romantico. Loki non ama Sigyn, ma certamente non ama nemmeno Sif. Loki sembra quasi intrappolato come loro, incapace di scegliere e attratto da due donne così diverse tra di loro. Anche se tutti sappiamo COME finirà.
E infatti Loki lo vuole, o meglio lo voleva. Si torna a vedere dell’intimità, anche se ancora incompleta e non del tutto vicina. Ci sono delle coccole, insomma: Loki vuole forse ingannare noi? Erra, e Sigyn se la gode tutta perché ne ha pienissimo diritto. Non la ama? No, Sigyn, non essere pessimista, sei amata e hai chi ti vuole bene davvero. Loki è uno di quelli, e ancora una volta ci viene ricordato perché.
Mamma mia che tesori! Sono felicissima di continuare su questa strada, perché vedere il rapporto di Loki e Sigyn così, libero di svilupparsi… è come un sogno.
Ti saluto.
LAdy R

Recensore Veterano
20/02/20, ore 15:14

Ciao cara ❤️
Approfitto dello scambio per recensire il primo capitolo di questa nuova raccolta!
Ho apprezzato molto la tua scelta di raccontare, tramite le emozioni e i ricordi di Sigyn, la "morte" di Loki. Mi è piaciuto il modo in cui hai accennato ai pettegolezzi (purtroppo veri) su di lui, al dolore della sua famiglia e soprattutto mi è piaciuto ancora di più il modo in cui hai gestito Sigyn. Per lei Loki era ormai un estraneo, eppure la sofferenza è evidente, così come i suoi sentimenti. Cerca in qualche assurdo modo di negarli a se stessa, questo almeno nelle prime due shot, ma poi si arrende - passami il termine - al dolore, al rimpianto. Brava, hai fatto un ottimo lavoro - come sempre, del resto - e appena possibile leggerò anche il capitolo successivo. Un bacione ❤️
Polly

Recensore Master
17/02/20, ore 23:04

Carissima cosa, lì, cosetta mia adorata ♥
Oggi sono fluffettosissima, e così mi lascio avvolgere dall'amore di questi due e dall'amore che tu metti quando parli di loro, e riesci con una semplicità disarmante, ad amarli a nostra volta e a curiosare tra il loro destino, mentre tu ci guidi e ci canti di loro ♥
Nella prima flash sembra quasi che il tempo sia in procinto di rompersi, di spaccarsi. Loki bardato con la sua corazza, lei pure, con la sua vestaglia, la sua "cotta di maglia", quella di Sigyn che è una donna guerriera, che non ha bisogno di una spada, né di protezioni, ma solo della sua testa e della sua forza d'animo. Due persone fatte di due sostanze diverse, ragione e cuore, che si fondono perfettamente. Questa promessa di matrimonio accettata troppo velocemente, un anello da forgiare che Loki sembra quasi farlo sembrare un mero oggetto senza significato, eppure ogni tocco, ogni studio della mano di Sigyn, sembra la ricerca di un tesoro sopra una mappa antichissima ♥
Sono delicati, mia cara cosa, per questo solo tu ne puoi parlare senza paura di romperli e noi possiamo leggerli, sperando di non far danno. E questa libertà di cui dovranno privarsi e questo perdere se stessa, da parte di Sigyn, con quel tocco delicato delle loro mani, non sembra un prezzo così alto da pagare ♥

Nella seconda flash c'è un occhio nuovo ad osservarli. Quello di Sif, che ama Loki e nega. Nega a se stessa troppe cose, mentre il cuore le si sgretola, scivola via come acqua in un lavandino, e può solo guardarli e magari sognare che, al posto dell'altra, ci sia lei. Di nuovo lei. Anche se sa che non è comunque stato lo stesso. E che Loki nasconde, cela dietro gli occhi furbi questo amore, questo interesse – Sigyn, solo Sigyn, nessun'altra – ma i gesti parlano, mia cara cosa, e se Sif ha il bisogno impellente di negare che lui non la ami, quell'altra ragazza, significa che è una convinzione indirizzata a se stessa e basta, che non c'è nessun altro a cui deve dirlo. Non può. Può solo guardare e soffrire, negare i suoi sentimenti e quelli di Loki, sperando che le cose cambino, perché l'amore è anche questo... l'amore distrugge, e fa volare la mente, e la annebbia.

E torna, nella terza flash, questa convinzione che Loki non ami Sigyn, da Sigyn stessa. Convinta, per colpa di lui, del suo saper nascondere troppe cose persino con lei, anzi... soprattutto con lei. Eppure a parte la proposta di matrimonio che è solo un accordo politico, a parte il finto disinteresse, a parte le menzogne, c'è sempre stato un desiderio, che Sigyn qui ammette a se stessa, che forse è esistito da sempre, che da bambina era il sogno di una principessa salvata dal principe Loki, e ora è quello di una donna che desidera un'unione, una fusione vera, viscerale, solo loro e allora tra baci e carezze, premure, labbra rosse, risate, leggerezza data dall'alcool, forse questo accordo non è davvero solo questo.
Solo che loro sono complicati, co', e ci piacciono per questo. Ci piacciano perché non è mia semplice per loro dirsi certe cose, ma per noi lettori è facile sperarlo, e scoprirlo e volerlo sapere da chi ne sa più di tutti, che ha il diritto e la capacità di muoverli senza mai una sola sbavatura.
E dunque attendo, co', che ce li racconti ancora. Non ti fermare mai, per favore. Non sappiamo ancora abbastanza del loro amore, e della vita, e del destino... non ci deludere, tu che in poche parole sei in grado di aprirci il cuore e scaldarlo, come hai fatto con queste flash meravigliose ♥
Daje forte,
cosa tua, la fluffettosissima Miryel

Recensore Veterano
17/02/20, ore 16:30

Eccomi di nuovo qui, e questa volta mi butto su qualcosa che per me è conosciuto e sconosciuto al tempo stesso.
Conosco bene i Loki e Sigyn mitologici, un po' meno quelli della Marvel, ma non essendone del tutto digiuna ho voluto gettarmi in questa lettura.
Partiamo da La Caduta. Mi è piaciuto moltissimo il tono lieve e delicato con cui viene gestito il dolore di Sigyn. La sua è una tristezza nascosta, resa ancora più pungente dal contrasto con il cielo azzurro, con la gioia dei bambini che giocano e l'atmosfera tranquilla che la circonda.
Bellissimo il suo momento di negazione, come se cercasse di restare aggrappata alla certezza dell'esistenza di Loki, perché accettare la sua caduta significherebbe lasciarlo andare, significherebbe perdere qualcosa a cui lei non vuole ancora rinunciare.
In qualche modo si intuisce che la tenerezza che prova nei confronti di Loki doveva essere a senso unico, e questo rende il tutto ancor più doloroso.
Subito dopo questo piccolo colpo al cuore, ecco che per lei arrivano Le Verità Nascoste, fonte anche loro di altro dolore. 
Le malelingue sono delle brutte bestie, e non sono migliori nel mondo Marvel. Mi è piaciuto come Sigyn metta a confronto le voci che vengono sussurrate a palazzo con i suoi ricordi del periodo in cui era ragazzina e giocava con i due principi. Anche qui c'è la negazione di qualcosa che le viene riferito: così come Loki non può essere caduto dal Bifrost, allo stesso modo non poteva appartenere al popolo dei Giganti. 
Il suo sembra un tentativo di preservare l'immagine dorata del ragazzo che ha conosciuto, negando tutto quello che possa scalfirla o rovinarla. Ma ha bisogno di accettare questa dipartita, in un modo o nell'altro, e finalmente pare farlo nell'ultima parte, quando finalmente accoglie l'amarezza della perdita.
Ho trovato questi primi tre scorci nell'animo di Sigyn veramente belli e delicati, struggenti nel tema della perdita. Non posso che farti un sacco di complimenti.
Alla prossima!

Recensore Junior
15/02/20, ore 14:01

Beccati!!!!!
La nostra pura e casta Sigyn ci nascondeva qualcosa!!!! Si sono baciati, si sono Baciati prima di sposarsi e, soprattutto, lei l'ha voluto!
Credo di aver amato il modo in cui Loki prende la mano di Sigyn per carezzarla e sfiorarla: c'è qualcosa di erotico e dolce, ammaliante e seducente; come se lui stesse lanciando un incantesimo su quella solo attraverso il contatto - ma ignorando il fatto di incantarsi a sua volta. Vederli poi schiacciati contro la parete a consumare il loro bacio, bhe, è stata l'originaria conferma di quanto lei lo amasse (cosa già ovvia data la sofferenza provata quando lui era caduto dal ponte arcobaleno - capitolo struggente) e lui la volesse per sé, in quel modo contorto che sa di amore e possesso.
Sif è la sorpresa delle sorprese: non solo capiamo la sofferenza di una donna innamorata, ma anche quanto lei sia stata incapace di essere forte abbastanza per affrontare il fatto di amare il figlio cadetto e ambiguo di odino.
È per questo che lei non è al posto di Sigyn: Sif non ha avuto il coraggio di amarlo per quello che è. Allo stesso tempo ci offre un punto di vista esterno alla vicenda, lasciandoci godere quel bacio innamorato ma ancora inconsapevole.
Una raccolta dolcissima e struggente. Aspetto il seguito☀️🧡💛

Recensore Master
14/02/20, ore 16:29

Ciao!
Fra le tue storie, mi sto muovendo un po' in punta di piedi: come sai, non conosco molto bene il fandom, e questo di solito è qualcosa che mi frena molto (anche perché mi metto nei panni dell'autore, che probabilmente preferirebbe ricevere un parere più strutturato, capace anche di cogliere le sfumature e i rimandi). Eppure, le tue storie mi incuriosiscono moltissimo. Non so se questa raccolta sia la cosa più adatta da cui partire: forse sarebbe meglio scegliere una long, così da farmi meglio un'idea dei personaggi, ma insomma, già che il mio approccio mi pare del tutto sbagliato, ho deciso di buttarmi, e bando alle incertezze.
Perdonami, dunque, di nuovo, per la scarsa coerenza di questa recensione.

In ogni caso, questa raccolta mi è piaciuta moltissimo: il modo in cui hai mostrato il dolore di Sigyn, che è il dolore sordo e quasi attutito della tragedia, quel dolore che è talmente forte da risultare quasi irreale e distaccato è stato davvero un pugno allo stomaco. Quella frase, il motivo che ritorna in tutte e tre le flash, quel se n'è andato, cade come una sentenza definitiva, lapidaria, dura e fredda, proprio com'è l'assenza lasciata da una scomparsa prematura.
Ho particolarmente apprezzato poi il modo quasi silenzioso con cui Sigyn affronta il proprio lutto, quasi che in fondo si senta un'estranea, quasi che non abbia il diritto di prendere sulle proprie spalle un po' di questo dolore, essendo il suo rapporto con Loki cristallizzato in tutta una serie di possibilità che, in fondo, non si sono mai concretizzate. Eppure, il suo sentimento è vivo, ed emerge in maniera vividissima in tanti piccoli gesti, in quel riaffiorare continuo di ricordi che non sono mai del tutto sopiti. Ho molto apprezzato che la figura di Loki (almeno, per me che la conosco sommariamente) emerga pian piano dai frammenti che Sigyn si trova a ripercorrere: in particolare, ho amato tantissimo i loro ricordi di bambini, quelle corse infinite, i dispetti, la complicità, l'idillio nella natura che sembra quasi cristallizzare un sentimento che avrebbe potuto essere, e che poi non si è mai concretizzato, pur non svanendo mai del tutto.

Trovo poi che tu abbia utilizzato uno stile estremamente efficace e curato: tutta la narrazione è molto emotiva, è coinvolgente, trascina il lettore fra le emozioni di Sigyn ed è molto evocativa. Ho molto apprezzato diverse delle immagini che hai utilizzato, e di certo mi hai lasciato con molta voglia di approfondire la conoscenza di questi personaggi.
A presto!

Recensore Master
12/02/20, ore 18:21

Sorpresa, eccomi anche qui! Sì, lo so che ho ancora molti capitoli di "Solo un accordo" da leggere, ma questa piccola raccolta di flashfic mi ha attirata e mi è venuta voglia di iniziarla, visto anche che non è una vera storia a capitoli ma una sorta di missing moments tratti da altre storie. E, non volendo, sono andata a finire proprio sui missing moments della prima parte di "Solo un accordo", o meglio, in una specie di prequel di quella storia, quando Sigyn viene a sapere che Loki è caduto dal Bifrost. Di fronte a quella notizia raggelante la ragazza è incredula, si sente vuota. Loki è il suo passato, fa parte della sua identità, dei suoi ricordi di ragazzina, è il suo primo amore innocente... e ora non c'è più. I ricordi di un tempo più felice e spensierato sembrano torturare Sigyn ancora di più... ed è sempre più terribile poi, quando le chiacchiere di palazzo portano alla luce la verità. Loki era uno Jotunn, non era il vero figlio di Odino, tutta la sua vita era basata su un inganno (non c'è da stupirsi che, poi, diventi il Dio degli Inganni, in una sorta di contrappasso). Come? Possibile che il ragazzo con cui giocava da piccola, il primo amore della sua vita, fosse in realtà uno dei mostri di cui si narra ai bambini per spaventarli? E, la cosa che Sigyn vorrebbe sapere più di ogni altra, cosa ha provato Loki scoprendo questa terribile verità? Forse lei avrebbe voluto essergli vicina in quel momento, comprendere e alleviare il suo dolore, ma non può, lui non c'è più.
Infine, nell'ultima flashfic, Sigyn sfoga il suo dolore, prima dentro di sé, dentro il suo cuore e poi, nel silenzio della sua camera, potrà piangere veramente e sciogliere lo strazio che la lacera. Sembra tutto un incubo: il dolore di Thor, i pettegolezzi sempre più maligni della Corte che parlano di un mostro, di un traditore, ma Sigyn non pensa a questo. Sigyn ricorda il ragazzino con cui giocava, quello che amava e con cui aveva scambiato il primo, indimenticabile, innocente bacio rubato. E il ricordo di quel bacio è come un'ossessione per Sigyn, che rimpiange di non aver cercato di conoscere meglio il giovane uomo che era diventato Loki. Avrebbe potuto parlargli, cercare di capirlo, magari aiutarlo e chissà, forse ci sarebbero stati altri baci, questa volta più consapevoli e veri...
Sei stata bravissima a creare l'atmosfera di dolore, tristezza e rimpianto che circonda Sigyn, la tua storia ha lasciato una gran malinconia e da un lato è meglio che ripensi a "Solo un accordo", in cui Loki ha sposato Sigyn, anche se con un matrimonio politico, ma loro sono insieme e lui è vivo e tutta questa parte è ormai dimenticata!
Riesci a trasmettere con la stessa intensità la tristezza, la disperazione, la malinconia, così come la rabbia, l'imbarazzo, il disagio, la passione... insomma, tu sai sempre coinvolgermi completamente con le tue storie.
A presto!
Abby

Recensore Master
12/02/20, ore 01:36

Dovrei continuare Scintille. Lo so. Sono Degenere anche in altri sensi, non solo la maternità.
Purtuttavia... ho visto che avevi pubblicato una storia nuova e la curiosità non accennava a placarsi. Adoro le raccolte, sono una delle mie cose preferite da scrivere e da leggere, e adoro anche i missing moments. Quindi con questa... beh, con questa ci vado a nozze. Bellissimo il concept e bellissima la pletora di possibilità che si dispiega di fronte a noi, per dedicarci con alacrità alla nobilissima e antichissima arte del far soffrire. I missing moments permettono davvero di scavare nella psicologia dei personaggi, di espanderli e di giocare con le loro emozioni. Sono pienamente convinta che tu, qui, ci sia riuscita.

La scena di Loki che si lascia cadere oltre il Bifrost è uno dei momenti più iconici della trilogia di Thor, e vederla raccontata così. con tante sfaccettature e tanti momenti che si dispiegano all'occhio, è veramente un piacere.
Della prima flash colpisce l'immagine di Loki bambino, così lontano dall'uomo che è, che acuisce ancora di più il dolore di Sigyn e delle persone che ha accanto. Ho apprezzato anche l'immagine confortante di Freiya nelle vicinanze e dello stimolo che rivolge, a Sigyn, di raccontare e non dimenticare. Il dolore è d'improvviso, d'impatto devastante, e quasi fa traballare anche te.
La seconda presenta l'elemento di Frigga, che secondo me non è da scartare. Il dolore della madre che ha perso il figlio è devastante anche visto attraverso Sigyn, con il filtro dell'etichetta della corte e del codice d'abbigliamento che Sigyn decide di non affrontare. Soprattutto c'è la verità ora scoperta di Loki Jotunn, che tanto sconvolge Sigyn come tutti gli altri. Il non conoscere Loki, che ben si addice alla sua natura di ingannatore e al suo potere divino, è rappresentato benissimo attraverso la scelta di raccontare la sua infanzia, così apparentemente normale.
Nella terza, invece, trasporta in un momento in cui il lutto è cronologicamente lontano, ma psicologicamente più vicino che mai. Sigyn è bloccata, non riesce ad esprimere il suo dolore e a piangere. Una sensazione agghiacciante, che tutti abbiamo passato e che mostri in maniera terrificante con una sola frase, "piangerà quella notte". E vuoi un po' andare lì a consolarla, questa Dea della Fedeltà così dolce e ancora attaccata a un uomo che non è più.
Al momento, per me, non c'è nulla di più bello che leggere quello "stato: in corso" in cima alla storia e sapere che continuerà. PErché voglio leggerne ancora, di queste parabole emotive così belle, così piene di dettagli. Veramente, non so cos'altro potrei aggiungere a una tal bellezza.
E sì, "lacci stretti tra fedeltà e inganno": mai titolo fu più appropriato.
Un abbraccio enorme.
Lady R

Recensore Master
10/02/20, ore 19:34

Ciao, cara!
Mi sono innamorata di questa flash-fic, le ho trovate romantiche e commoventi allo stesso tempo.
Nella prima troviamo una Sigyn che viene a sapere della morte di Loki. Lei che fin da bambina giocava con lui con Thor, ricordando che lui era geloso di Thor, ma si erano sempre protetti a vicenda e litigavano come si fa tra fratelli, ma la cosa che pensava di continuo e che Loki era morto.

Nella seconda abbiamo sempre Sigyn che continua a pensare al suo Loki, era venuta a conoscenza che non era il figlio di Odino e si ricorda di come lui, le raccontava le imprese di suo padre.
Era un Jotunn, e nel sapere la verità avrà sofferto, ma per la giovane Sigyn la morte di Loki, la faceva sentire male dentro.

La terza è stata la mia preferita.
Lei ricorda ancora di Loki e di quando erano bambini, ma sa che si parla ancora del dio degli inganni e della sua sfortuna.
Mi piace il suo incontro con Thor dove quest'ultimo gli ha raccontato il suo dolore e infine il bacio e l'imbarazzo.

Ti faccio tantissimi complimenti per questa bellissima raccolta.
Alla prossima <3

Recensore Master
10/02/20, ore 13:31

Carissima cosa, lì!
E Tanti Auguri a Tommasello Iddlestoni, da Portorecanati! Che dire, cara cosetta mia? Sono ancora in fase di ripresa, siccome il saper esprimere concetti e sentimenti in così poche parole è una sfida che ti sei rivolta e che hai vinto; e perché hai vinto? Perché più i sentimenti sono condensati in uno spazio più piccolo, più fanno male e arrivano più a fondo e in meno tempo, nel cuore.
Eh sì, cara cosa, perché la morte di Loki – o la sua caduta dal Bifrost, lascia Sigyn muta, incapace però di non tapparsi le orecchie e smettere di ascoltare cosa si dice di lui, delle sue gelosie, di quello che non ha fatto, di quello che ha fatto.
I ricordi di Sigyn nei riguardi dei due fratelli sono di certo una certezza del fatto che tra loro vi fosse complicità e che i loro battibecchi non fossero di certo segnali di un futuro dove avrebbero deciso di uccidersi a vicenda, di combattersi, perché forse più di tutti Sigyn sa che tra loro la complicità non si è mai affievolita, e che è proprio questo a rendere la cosa ancora più dolorosa: la morte di Loki, le parole nell'aria, senza fondamento, della gente e i suoi ricordi incanalati nella memoria, che le dicono altro, e la distruggono di più. Quel vuoto dentro, che hai descritto magnificamente, riuscendo a chiudere un cerchio perfetto, in questa prima flash: perché il tempo scorre lo stesso, ma non ha più senso che lo faccia, per Sigyn. Perché la tristezza più grande, è quando non si ha nemmeno la forza di buttarla fuori e si diventa apatici e increduli. Tutto è immutato, intorno a lei, ma dentro è arida e spenta. Senza Loki funziona così, nel suo. Sigh.

Poi la riflessione di Sigyn su ciò che Loki era davvero e cosa non era. L'ho trovata di impatto, perché Sigyn è sempre quella che ha visto crescere Loki, lo ha visto diventare uomo, cambiare, modellare la propria personalità e pronto sempre alla battagli, anche contro quello che era in realtà il suo popolo d'origine ignaro della verità. Eppure forse non l'ha visto crescere abbastanza.
La riflessione di Sigyn per quanto riguarda proprio le sue origini, il suo lutto affrontato solo dentro e non al di fuori, i ricordi sparsi tra quelle mura, di un passato lontano, creano un mosaico intero di sensazioni e malinconia, con cui non si può non empatizzare e avvertire quel vuoto che Sigyn continua a portarsi dietro.

Questa Sigyn che galleggia tra la vita e la morte, tra il mondo dei vivi e quello dei morti, mi distrugge. Le hai dato questo senso di confusione, tra le righe, di una vita vissuta in una realtà alternativa, dove l'eco delle cose sentite dagli altri – su Loki, le ha registrate e sono un eco. Ingrato e crudele, le rimbomba in testa, mentre il ricordo di quel bacio innocente rimbomba più forte... ricordi sempre più vividi, che però non riescono a darle la possibilità di lasciarsi andare, di piangere, di consapevolizzare, di scendere da quella nuvola di utopie e incredulità. Ed è un gesto intimo come un bacio – dato da altre labbra, a risvegliarla e ha permetterle finalmente e per sfortuna di crollare. Di tornare brutalmente con i piedi per terra e l'impatto fa davvero, davvero troppo rumore... sigh.

Cosa mia, che altro dirti? Un percorso infinitamente logorante, per il mio povero cuoricino bisognoso di Angst, ma come sempre non c'è l'esasperazione dei sentimenti che spesso leggo in altri autori: c'è la realtà di una perdita, che non è facile assimilare, che non si vuole assimilare, perché farlo significherebbe accettare il fatto che l'altro non ci sarà più, che non è più parte della nostra vita, e questa non ha davvero più senso che sia vissuta, in quel caso...
Dunque, non è solo l'analisi di una perdita, ma anche dell'esplosione che si ha dentro di sé quando non si hanno più certezze, quando l'unica che avevi sparisce nel vuoto e non esiste un corpo su cui piangere.
Co' grazie per aver preso il mio cuore, per averlo stritolato, e per avermelo rimesso a posto ç___ç Ma a parte questo l'ho davvero amata,questa sequenza ♥ Dimostra che i limiti di parole non sono un vero limite, per te, ma non avevo dubbi ♥
Un abbraccio pistacchioso, e chissà se pure Bugo è caduto nel Bifrost... domande a cui non avremo mai una risposta, sigh.
Miry

Recensore Junior
10/02/20, ore 01:37

Non ho mai recensito una tua storia, ma è da tempo che voglio farlo. O meglio, volevo farlo, ma una volta riuscita ad arrivare al capitolo attuale di "Solo un accordo, nient'altro che una scommessa". Insomma, volevo fare tutta una tirata xD

Quindi niente, con queste flashfic, ho trovato l'occasione. A me piace un botto come scrivi. Oltre alle descrizioni impeccabili, che esse siano di luoghi, di personaggi o sensazioni, riesci a rendere il testo così scorrevole, così gradevole.
Riesci a far sentire al lettore, quel che il personaggio sente. Riesci a renderlo partecipe in tutto e per tutto.

Non so effettivamente che altro dire, perché... niente, mi piacciono le tue idee e come le butti giù. Il metodo di scrittura, anche.
Quindi complimenti, davvero ^^


P.s. Alle coincidenze credo poco ed il fatto che l'abbia pubblicata il 9...be', lascia pochi dubbi.

Recensore Master
09/02/20, ore 16:22

Sai c'è una frase di Memorie di una Geisha a cui ho pensato leggendo questa raccolta di flashfic, e che parla proprio dell'assenza.

«Al tempio c'è una poesia intitolata La Mancanza, incisa nella pietra... Ci sono tre parole, ma il poeta le ha cancellate. Non si può leggere La Mancanza, soltanto avvertirla.»

Nel tuo caso, è Sigyn a provare la sensazione, ed è per questo che tu riesci a scriverne, ma lei è muta e senza parole. Questa è la cosa che mi ha colpito di più. Lei non riesce a piangere, non riesce a dire nulla, ma solo a ricordare degli attimi del passato, in cui era giovane e spensierata, e in cui Loki c'era ancora. Ripensa a un bacio rubato e al lampo divertito negli occhi di lui.

C'è tra loro un legame che va oltre la loro ostinazione, nato da una chimica sensazionale. E nasce da prima, da quando erano ragazzi e giocavano insieme rincorrendosi nelle terre degli Asi. E' bello leggere di loro, perché c'è questa sensazione di predestinazione nel loro passato che si trascina poi nel futuro. Sono belli loro due, che si amano a distanza, una distanza imposta dalla loro testardaggine e dal loro orgoglio.

Mi ha molto colpito, davvero, il modo in cui tu descrivi il tempo che passa, al contempo dando l'impressione che questo sia totalmente immobile. Le scene sono statiche, così come lo è la figura di Sigyn. Persa nei pensieri, a malapena conscia di quello che le accade intorno, se non per rendersi conto di quanto l'assenza di Loki sia rimbombante. Forse è quello che le toglie la capacità di parlare o rispondere agli stimoli esterni: è talmente forte la sensazione di mancanza da invadere ogni altra emozione.

Sei stata davvero brava, e questa raccolta è bellissima. Davvero. Bravissima.

Recensore Master
09/02/20, ore 09:54

Oh Autrice e gongolante Fatina, queste piccole perle giungono a vedere la pubblicazione nel giorno del compleanno di Tom. È una coincidenza o ciò è da interpretarsi come un omaggio al nostro attore tra i preferiti? Confesso di aver dato una lettura velocissima ai piccoli brani, per cui, questa, è una "promessa di recensione": appena avrò riacquisito le facoltà mentali necessarie e sufficienti per scrivere una bella riflessione... Tornerò a finirla!

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