Mia cara Alex,
Innanzitutto, non devi ringraziarmi. Quando uno ti dice la verità mica gli dici grazie? ;-P
Purtroppo nella precedente recensione, per ovvie ragioni, mi sono dovuta vestire di serietà, quindi in questa recensione vorrei provare a inglobare anche quel che ho pensato del precedente capitolo.
Scoprire il passato di Akito attraverso quei sapienti rimandi ha dato una luce nuova a tutta la storia, non ho proprio potuto trattenermi dal segnalarla perché tutto questo è indice del fatto che tu, mia cara Alex, hai orchestrato non solo tutta una storia su un preciso accadimento, -buttato qui e là di tanto in tanto, senza darci neanche troppo peso, - ma anche, se non soprattutto, i movimenti e i pensieri di Akito.
Tutto assume una nuova luce e lui una coerenza inattaccabile, io veramente sono rimasta a fissare lo schermo come un’allocca per almeno un paio di minuti.
Tu gli hai restituito tutta la motivazione che sta dietro ad ogni azione e io veramente ero ancora più innamorata. In più il particolare dello scorrere del tempo, dei libri che Akito legge in stazione, dei capelli e della barba che crescono, io li ho proprio visti davanti agli occhi come quando in un film tutto avviene in slow motion sulla faccia del personaggio e il mondo si muove in time-lapse alle sue spalle… Non so… Me lo sono immaginato in movimento eppure immobile mentre la vita alle sue spalle va veloce e i capelli e la barba crescono pian piano.
Persino la voce di Sana mi sembra quasi arrivargli come ovattata mentre è lì, avvolto in quello scialle grigio, pure l’atmosfera è grigia! Un grigio in cui pian piano si fanno largo i colori di Sana <3
Io veramente… Ho adorato questa parte, i rimandi che hai scelto e su cui hai incastrato i ricordi… Assume senso maggiore anche la sua infanzia, il suo carattere un po’ orso –per dirla alla John – o il semplice muoversi e pensare così come fa.
A questo punto ti confesso una cosa, quando Sana lo abbraccia per la prima volta dopo la prima sera all’Old boy, tu dici qualcosa in merito a quel contatto, qualcosa tipo “un’onda di calore che arrivò giusto in tempo, prima che la sua anima si congelasse.” Non so se sia giusta la citazione, me la ricordo così, però mi ricordo che quando la lessi mi colpì e non ti nascondo che ci sono ritornata più volte perché mi piaceva un sacco –da fan girl quale sono- però c’era una parte di me un po’ più razionale che la trovava forse un po’ eccessiva in quel punto della storia e per il livello di coinvolgimento, ecco.
Ma oggi mi rendo conto che già ci volevi dire qualcosa <3 ADOROOOO
E allora come si fa? Che altro vuoi aggiungere?
Come faccio a non desiderare di vederla tra le scelte sta storia? Io quando vedo tutta questa costruzione dietro a una storia vado in brodo di giuggiole e poi succede che me la rileggo mille e mille volte e ogni volta scopro tante cose nuove e mi entusiasmo e mi reinnammoro.
Come si fa con le cose ben fatte, insomma.
Anche nel momento del confronto con Sana, Akito è a dir poco lui. Bello il dualismo, bello il suo sentirsi combattuto intimamente, schiacciato da quella volontà di mantenerla con lui e quella di lasciarla scegliere.
Così com’è bella e IC la confusione di Sana, la sua convinzione di poter meglio sostenere un dolore se inflitto a se stessa piuttosto che agli altri. –Cosa che qui viene accennata con quella uscita da casa di Akito e nel successivo riconfermata in toto, ma andiamo per gradi!-
Un dolore che però in buona sostanza ha già inflitto agli altri e di cui ora vorrebbe poterne pagare le spese da sola, anche a discapito di quella felicità che sa potrebbe provare solo tra le braccia di Akito.
Che poi questa è una logica molto comune. Più che altro l’idea di sentirsi un po’ più giusti, un po’ più in pace con i propri errori e con quel maledetto senso di colpa, agendo così.
Non so, a volte penso sia un po’ come un cilicio che pensiamo di dover meritare quando sbagliamo e allora vogliamo rimediare. -O forse ci arroghiamo il diritto di essere meglio degli altri anche in questo? Forse non li reputiamo neanche in grado di avere delle spalle forti per accettare la durezza vita, e allora preferiamo far soffrire noi stessi piuttosto che le persone che ci circondano… Boh… Io questo non l’ho veramente ancora capito, magari sarò cervellotica, ma a volte penso sia anche questa una forma di egocentrismo.-
Un’altra cosa che ho adorato è stato il momento in cui l’istintività di Akito lo spinge a lanciarsi verso casa di Fuka e mentre guida razionalizza che sta facendo la stessa identica cosa che fanno lei e Gomi.
L’ho trovata davvero molto esplicativa sulla natura di questo personaggio questa scena, più che nel momento precedente quando a casa con Sana si trattiene dallo spaccare tutto ricordando le parole di John.
Akito è veramente scisso in due perché tiene moltissimo a lei e più se ne rende conto più la vorrebbe ed è portato ad agire d’istinto perché ci tiene, ma più si rende conto di tenere a lei più comprende di doverle lasciare tempo e modo di fare le sue scelte, perché solo così potrà averla con quella sicurezza e quella maturità che lui pretende da lei.
E’ una sorta di contraddizione in termini, molto molto umana per giunta, che però trova il suo senso proprio nel fatto che da na parte la vuole e dall’altra si convince di dover accettare tutto senza interferire.
Per quanto riguarda Fuka, non la commento nemmeno, guarda, perché dopo il ricatto del capitolo precedente non riesco manco a leggere il suo nome.
Si, sei stata tradita da tutti, ci dispiace. Botolati via ora, grazie.
Idem Gomi… Capisco le corna, ma metterti a picchiare uno come Akito, per di più provocarlo in quel modo, è un suicidio in diretta nazionale proprio.
Ciao mitico, è stato un piacere.
Comunque pure qua mi viene da dire che Gomi non va alle mani a caso, questo proprio vuole lo scontro fisico, vuole continuare a tirare fuori quella natura di cui parlavamo anche nel capitolo precedente e sul serio il suo personaggio, a dispetto di Fuka, ha un fascino maggiore.
Veramente dovresti pensarci su questa cosa, non so se sia effettivamente il caso di uno spin off su di lui, però se ti dovesse balenare nella mente, questa sua natura messa su un personaggio principale mi affascinerebbe moltissimo, ti sono sincera.
Per quanto riguarda questo capitolo, invece, ti dico subito che ho provato un senso di tristezza addosso esasperante e schiacciante.
Sana così sottotono è sempre straziante da scrivere, però a questo punto della storia pare quasi necessaria questa sospensione.
Si fa un bilancio e se ne tirano le somme.
Il salto, come dice la stessa Sana, l’ha fatto, ma il coraggio di toccare l’altra sponda non c’è stato.
Purtroppo qui sta veramente facendo i conti con il peso delle sue scelte, sta toccando con mano proprio quello che volevo dirti poco fa, ovvero il caricarsi addosso tutti i sensi di colpa e il pensare che infliggersi un dolore sia meglio che infliggerlo.
Anche se a conti fatti è una cosa sbagliata, anche nella vita, dico.
Mi ha stretto proprio il cuore. Soffre, poverina, si è ingrigita e a conti fatti non ha avuto davvero nessuna valenza il suo sacrificio perché si è ritrovata ad essere ospite scomodo tra quelli che un tempo definiva amici e soprattutto il suo rapporto con Fuka non è che sia migliorato, anzi.
Sana è proprio rimasta vittima della sua scelta obbligata, castrata della sua felicità e in perdita su tutto ciò che era il suo mondo.
E’ in un limbo. Ridotta con un pugno di mosche in mano e a degli appuntamenti riempimento con Shoji-pietà.
-Comunque apro parentesi qui, dopo uno come Hayama uno che ti regala rose rosse e orsetti marsupiati a tipo canguri, con quanta sufficienza lo guardi? Parliamone. No ma poi parliamo anche del fatto che non volendo questo le ha prese tutte in un solo appuntamento… Parliamone… Ah! A proposito di parliamone, qual è la canzone che Sana gli fa cambiare in macchina? Poi mi dirai <3 –
Sì, ha cominciato una nuova vita, si mantiene finalmente sulle sue gambe e francamente sono contenta che si sia tirata via da quella manica d’immaturi, però è uno strazio veramente vederla così.
La parte in cui torna in camera sua e rivede quel quaderno mi ha proprio spezzato il cuore, così come quando dici che nonostante sia finita, nonostante incontrarlo le abbia sconvolto la vita e l’abbia costretta a rimettere in discussione tutte le sue certezze legandola a quella tristezza, lei non avrebbe potuto rinunciare alla felicità che aveva provato con lui, anche solo per così poco tempo. <3 Amoreeeee avrei voluto abbracciarla e dirle di piangere ;(
Unica nota di colore Hisae,- mi piace il rapporto che si è venuto a creare con lei, le trovo proprio complici e soprattutto vere tra loro- e Naosuke. Quando arriva lui si sente proprio una ventata di spensieratezza e “sciallitudine” che proprio ti fa respirare.
Mi piace come si relaziona a Sana, come la sprona e come la coinvolge.
Ti dirò, quando ce l’hai presentata in questa veste un po’ dogman e poi hai aggiunto che dopo il tunro di lavoro doveva andare in biblioteca, io mi sono detta vuoi vedere che sti due si reincontreranno proprio là?
Ma poi tu che mi combini? Mi fai arrivare John nel negozio con la fidanzata accagnolata e ho detto, no, vabbè questa mo come minimo fiume di lacrime fino all’anno che verrà e figuriamoci se veramente se ne va in biblioteca -.-‘
In più il momento con John comunque l’ho trovato tenerissimo, lui è sempre un po’ il custode di questi due <3 e poi è veramente un personaggio positivo, ma non nel senso melenso, irreale e stucchevole del termine, proprio pare uno di noi, non so come dire, uno abituato a cavarsela e a guardare oltre. Che sa stare tra le persone e a cui bastano poche occhiate per capire <3 Lo adoro, lui è il mio cuore <3
Comunque che altro dirti? Io ormai non so più urlare al mondo che amo te, questa storia, -un po’ meno il tuo sadismo, ma quello ce lo teniamo come marchio di garanzia ;-P che amma fa? Siamo rassegante.–e i tuoi personaggi -il tuo Akito in particolare x.D ormai è nei miei sogni!- e mi dispiace aver tardato così tanto nel recensire, ma come sai sono una rincoglionita –e mi faccio pure troppi problemi x.D-
Nell’attesa di ritrovarmi questa storia tra le scelte, vado a rileggermela un po’ dall’inizio, così come avevo preventivato dallo scorso capitolo, quello che a mio avviso ha ribaltato tutto il senso di tutto <3 e ti aspetto qui con il prossimo <3
Ti mando tanti baci
Stefy
Ps: Pensi che abbia fatto una sola delle cose di cui ti ho parlato?
Ma figuriamoci!
Niente, io funziono di notte. (Recensione modificata il 03/01/2021 - 04:02 am) (Recensione modificata il 03/01/2021 - 04:09 am) |