Recensioni per
Jours de gloire
di settembre17

Questa storia ha ottenuto 231 recensioni.
Positive : 231
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
16/09/23, ore 18:47

Questo capitolo è una piacevole ri-scoperta. Solo grazie a una seconda lettura sono riuscita a cogliere l'elaborato giochi di parallelismi da te creato .
Il capitolo è suddiviso in due macroaree dove la tricotomia regna sovrano. Nella prima macroarea la tripartizione è temporale:Oscar fa un viaggio che va dal passato recente all'infanzia ,per poi arrivare al presente ;il filo conduttore di tutto ciò è Andrè Grandier e "la questione a lui collegata". L ' amore che Oscar prova nei suoi confronti .

... la sera prima (era)...stata a un soffio da rivelare il segreto del suo cuore davanti a tutti, più forte in lei era stato il senso del dovere, la responsabilità che avvertiva per la sorte dei suoi soldati.
...aveva lasciato in sospeso la questione che più sentiva presente nel suo cuore, Manon perché fosse secondaria, piuttosto perché in qualche modo confuso sentiva che quella questione meritava tutte le sue forze, tutta la sua concentrazione, tutta sé stessa senza distrazioni.
...era una cosa che avrebbe risucchiato e annullato tutto il resto.E lei proprio non poteva... permettersi di annullare tutto il resto.Non è ch non affrontava quella questione per paura , no!Aveva dovuto aggrapparsi al tavolo e conficcare le unghie nel legno per non correre ad abbracciarlo , a sollevarlo da terra , a urlare davanti a suo padre quanto lo amava ! E se non fosse arrivato quel messo l'avrebbe fatto, perchè suo padre stava per uccidere Andrè .Stava per compiere l'unico gesto che mainai,leigli avrebbe perdonato.



Questi passi racchiudono il nodo che più amo del personaggio di Oscar, una donna ambivalente ,a tratti ambigua, dotata di una grande passionalità , che però rimane soffocata in nome del dovere.Una donna più temeraria che coraggiosa ;ella nega le sue paure e insicurezze e davanti a esse diventa cristallo , la staticità mostrata è il nascondiglio della sua fragilità .Una persona disposta ad amare solo totalmente e non con mezze misure. Oscar affascina proprio per questo, non potrebbe vivere una vita di coppia e l' amore che le scoppia nel cuore di nascosto, mentendo ogni giorno , in continua dissimulazione , e in virtù di questo attua per contrappasso la peggiore delle menzogne , poiché rivolta a sé stessa e alla persona che lei ama più di ogni altra . Una donna tragica che non riesce ad accettare " il compromesso di un amore clandestino ". La tua Oscar sublima magnificamente questa dicotomia ; non posso non adorarla .


Il ricordo della prima volta di Andrè a Parigi fa tenerezza .Veramente geniale la scelta del fiordaliso , un fiore che simboleggia leggerezza e dolcezza e che perciò si ricollega alla spensiratteza della loro infanzia condivisa. Tale scelta risulta ancora più azzeccata dal duplice significato che può avere il dono di questo fiore, infatti secondo la tradizione europea donare un fiordaliso vuol dire amicizia sincera, mentre per la tradizione orientale il fiordaliso è il fiore che gli innamorati donano alle loro amate come augurio di felicità.Un perfetto richiamo a ciò che è stato il loro rapporto in passato e a ciò che è adesso. Ci mostri la situazione che si sta formando in città tramite il trasloco di due studenti che salutano il loro locatore, Monsieur Durant, con un tale trasporto da convolvere anche Oscar . L'ultima scena fa scappare un bel sorriso , Oscar parla con un Andrè che non c'è e poi lo va a cercare in tutta fretta . La preoccupazione di lui è la cielliegina sulla torta . L' ultima frase del primo arco è perfetta, chiude il tutto in maniera circolare , Oscar passa dalla rivelazione amorosa a quella politica




Nel secondo arco narrativo la tricotomia ritorna ancor più prorompente di prima .Ci sono tre uomini tormentati dall' amore per una donna e tre donne in fugga.

“E poi c’è suo padre. Non sottovalutare quanto per Oscar conti suo padre”.
Una frase sintetica, che spiega semplicemente la divisione del cuore di Oscar .Da una parte l'amore di una donna ,dall'altra l'amore di una figlia


Marcel si dimostra sia giovane irrequieto ,sia osservatore attento ; è lui che ci offre il colpo di scena finale .Andrè non sta diventando cieco .Sinceramente apprezzo molto la tua scelta sui problemi di vista di Andrè , la trovo molto più verosimile ,francamente nell'originale ho trovato le loro problematiche di salute irrealistiche, troppo gravi per permettere ai personaggi di continuare indisturbate le loro attività quotidiane ,soprattuto quelle di Andrè .

Recensore Junior
19/08/23, ore 15:07
Cap. 1:

(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte)
Credo che questa storia meriti davvero un posto tra le storie scelte della sezione! È scritta in maniera impeccabile, con tanto amore per i protagonisti della storia a noi cara ed anche per quelli originali dell’autrice. Tanto amore per la Storia, quella che non è solo “Gloria”. Questa storia diversifica gli eventi ma li arricchisce di sogni, vita ed anche morte e poi paradiso. Per me è un must read, per sognare di più… per sperare di più… per amare di più. Che alla fine, è proprio l’amore che ci fa sentire vivi. In Normandia… o in Martinica!

Recensore Junior
19/08/23, ore 14:41

Ciao settembre17! E' la prima volta che leggo qualcosa di tuo; penso di aver finito Jours de Gloire in meno di 24 ore, con tanto fastidio quando dovevo interrompere... e mi hai rapita, davvero! Ogni singola scena, parola, virgola e punto di questo racconto mi hanno segnato, forse perché scrivi benissimo o forse perché vorrei fosse andata davvero così, o forse ancora perché - come nell'originale - la fine di qualcuno non è facile da mandare giù. Forse tutto quanto. Forse sono i dettagli che hai affidato ai nostri, quelli che sono solo loro e loro soltando: la chiesa di Saint-Eustache, M. Lotte e M. Vertère, le "mar-ghe-ri-te"... e i tuoi originali! Voglio tanto bene a Marcel. Ed anche a Crochet e tutti quanti.

Credo, però, di aver amato (anche più del resto?) l'aria di Rivoluzione che questa storia rimanda. L'ho sentita dentro di me in ogni capitolo. La scena in cui Oscar abbandona... si fa spogliare della sua uniforme è stata POETICA! Fantastica! Bellissima. La presa della Bastiglia in abiti semplici, con quelle coccarde blu e rosse è proprio d'effetto! Cioè, io l'ho sentita proprio la voce del popolo. E ho sentito anche la paura per il dopo, per l'orrore che comporta e porterà la stessa Libertà.

C'è un lieto fine per i nostri, non sono malati e inizieranno una nuova vita. E lo vedo anche per Marcel e la sua Joss, dolceamaro sì... ma speranzoso... ed io piango tanto.

Forse ho capito ora, con il tuo finale, ad un anno dal mio rewatch di Lady Oscar (che in realtà è come se l'avessi visto per la prima volta) che io quel finale ho fatto solo finta di accettarlo. E fa male più ora che prima...
La chiudo qui, sperando di non aver scritto una recensione di cose a caso anche se l'emozione è davvero tanta, troppa per continuare.
Grazie. Non vedo l'ora di rileggerla...

Recensore Veterano
11/04/23, ore 11:34

Storia molto bella, mi e' piaciuta tantissimo, ho letto capitolo dopo capitolo senza accorgermi che passa il tempo e che e' arrivata la fine. Solo una cosa non mi è piaciuta la morte di Marcel. Amore di Oscar e André mi ha emozionato.

Recensore Master
07/04/23, ore 18:55

È così siamo giunti al termine di questa bella storia, molto ben scritta e coinvolgente.
I toni e le situazioni sono molto drammatici. Mi hai fatto temere per loro.
Per fortuna il finale, pur nella tristezza, allarga il cuore.
Grazie per questo tuo lavoro.
Spero ritornerai presto

Recensore Veterano
02/04/23, ore 00:01

Carissima Settembre,  la tua Storia è giunta a conclusione e so già che mi mancherà.

La morte di Lucille e del padre mi ha addolorato. Siamo abituati a pensare al dipinto di Delacroix, alla Libertà che guida il popolo, ci ricordiamo solo di Lei che sventola la bandiera e ci dimentichiamo dei morti che calpesta; "La gloria non imbratta le strade di sangue, la gloria non strazia il cuore di chi ha visto morire i propri cari", ...tuttavia talora tutto questo è inevitabile.

Quanto a Oscar e André,  questo inciso rivela molto ..."....Non era abituata a sentirsi così ...Il pensiero di André che si allontana nel buio della morte". Ecco io penso che sia stata l'occasione di vivere più a lungo il loro amore che la tua bellissima storia ci ha regalato, l'abitudine a quell'amore, la consapevolezza del rischio, ad averli protetti dalle insidie della battaglia.

A Marcel, che muore con il nome della sua Jos sulle labbra, la protezione di quell'amore, che talvolta rende invulnerabili, purtroppo è mancato.
Questa, dunque, è dedicata al tuo Marcel, un personaggio che ci hai fatto davvero amare …
And, it's all over /The war is over / It's all over
https://www.youtube.com/watch?v=5FZvdtwl7wM
 
Spero che inizierai una nuova storia e spero che anche Galla continui ad illustrare le storie con i suoi bellissimi disegni!
A presto.

 

Recensore Master
01/04/23, ore 17:55

Ciao Settembre. Terribile quanto accaduto a Marcel e mi sono commossa nel suo pronunciare parte del nome Joséphine. Hai ben descritto in generale questo scenario di combattimento, di sofferenza. Mi ha colpita tutto quanto scritto dopo la parola fuoco ripetuta. Dopo tanto dolore André e Oscar potranno vivere una nuova vita. Suggestive le parole nel finale, cielo, terra, mare, vento. Davvero bello il disegno a chiudere il tutto, con il tricolore emblematico in questo capitolo e dove mi é piaciuto lo scenario rappresentato. Poetico nell'epilogo scrivere dell'isola dove gli innamorati si ritrovano. Uno scritto di crudo realismo e sentimento nella sua commistione. Grazie per questo viaggio che abbiamo fatto insieme e per le emozioni. Un caro saluto.
(Recensione modificata il 01/04/2023 - 05:58 pm)

Nuovo recensore
01/04/23, ore 17:29
Cap. 1:

Cara settembre17,
                             ho letteralmente divorato questo Jours de gloire che, a livello di trama, è il what if dei what if , dal momento che vede i Nostri non solo sopravvivere al 14 luglio ma anche muoversi tra le barricate in maniera più ampia di quanto mostrato nell'opera originale.  Ho apprezzato, in particolar modo, i tratti netti e accattivanti con cui hai delineato i personaggi secondari e amato dalla prima riga Marcel, che avrei voluto rivedere in una storia successiva come protagonista assoluto.
Non mi dilungo perché ripeterei solo quanto già giustamente evidenziato da chi ha recensito prima di me. 
Complimenti davvero!
 

Recensore Veterano
28/03/23, ore 19:46

Mia carissima Settembre,
Senza nulla togliere al superbo capitolo finale che ci hai regalato, riesco a lasciarti il mio commento solo ora perché negli ultimi giorni ho portato il lutto per la morte di Marcel: anche il mio cuore in quel momento è stato trafitto da una baionetta. In quel punto le lacrime sono scese copiose e non è valso a nulla qualsiasi tentativo per trattenerle. Con un certo realismo e cruda eleganza ci insegni che purtroppo le cose non vanno mai come sarebbe giusto o come auspicheremmo: che in guerra periscono i giovani e che, a volte, i padri sopravvivono ai figli. Che la fame e l’esasperazione tirano fuori il peggio da una folla inferocita. Homo homini lupus. È terribile, ma così va il mondo. 
Ma dall’altra parte c’è una figlia che accompagna la vecchia madre alla solita panchina, come in una giornata qualunque, una coppia che si ama e combatte e rischia la vita per ciò in cui crede nonostante tutto: bellissimo il richiamo al quinto Carme di Catullo con i Nostri che si scambiano effusioni protetti da un lenzuolo per nascondersi dagli invidiosi.
E vogliamo parlare dell’impellenza di quel bacio strappato in casa di Bernard? Semplicemente divino!

“si arrampicò con le sue labbra su quelle di André e chiuse forte gli occhi, fino quasi a sentire male, schiacciò le labbra su quelle di lui spingendogli indietro la testa e appoggiò le mani sul suo petto. E lui rispose a quel bacio con una spinta opposta e le prese la testa tra le mani e la costrinse ad aprire le labbra sulle sue e la assaporò tutta, davanti a chiunque li stesse guardando, senza frenare il bisogno e il desiderio di vita che li attraversava e li scuoteva in quella mattina del 14 luglio”

Hai proprio ragione: spesso e volentieri la vita è dura ed ingiusta, ma merita di essere vissuta per momenti come questi, compresi quei baci sotto un certo androne vicino a Saint Eustache e la promessa di un futuro insieme nella terra del cielo, del mare e del vento.
E io ero lì con te e con il comandante Oscar a gridare ”Fuoco” contro tutte le ingiustizie e le brutture del mondo, perché la gloria fa il suo tempo, ma l’amore e la forza di lottare per ciò in cui si crede non muoiono mai. 
Sono io a ringraziare te, carissima amica mia, per avermi dato l’onore e il piacere di aver accompagnato con il mio disegno questo finale magnifico, emozionate e struggente. 
Lo so che la gloria è passeggera, ma è anche giusto celebrare i propri successi e trionfi, e tu ti meriti infiniti scrosci di applausi per il tuo talento e per la tua bravura! 
Con immenso affetto e inesauribile ammirazione,
Sempre tua, G.
(Recensione modificata il 28/03/2023 - 07:58 pm)

Recensore Master
28/03/23, ore 14:39

Grazie è stato un piacere leggere questa storia. Molto ben scritta, con dovizia e molta precisazione storica ed ambientale. Ci ha fatto conoscere personaggi nuovi che hanno presto suscitato l'interesse del lettore e su tutti Marcel, giovane uomo innamorato , non baciato dalla fortuna.
Hai regalato ai nostri eroi maggior tempo per vivere il loro amore ed un finale diverso ed è sempre bello che ci sia un po'di lieto fine nelle fanfiction.

Recensore Veterano
28/03/23, ore 08:36

Non vorrei essere melodrammatica, ma quella baionetta piantata nel petto di Marcel l’abbiamo sentita anche noi lettori… era chiaro che qualcuno dovesse cadere in battaglia e questo personaggio nuovo, fin da subito al centro della narrazione, era, per certi versi, il candidato ideale: disperato, senza nulla da perdere, tuttavia di buon cuore e ricco di ideali. Mi è piaciuta la scena della ragazza che gli regala la corona del Rosario, un gesto di pietà che può avere una diversa chiave di lettura; spesso infatti i defunti, almeno per quello che ho visto io, si compongono nella bara con una corona, e quindi quel gesto potrebbe essere letto come presagio della sua imminente morte… una morte che appare tanto più beffarda in quanto nasce dalla sfortuna di non riuscire a liberarsi la mano sinistra, dominante per un mancino, dalle briglie. Tra le sfortunate vittime della rivoluzione abbiamo anche Lucille e suo padre, quest’ultimo morto di crepacuore. Ritroviamo quindi il tema della genitorialita’ che è stato un po’ una costante della storia, con Monsieur Dunant, Roger, ed anche la ragazza della panca con sua madre.
Ammiro molto il fatto che sei riuscita a rendere ugualmente interessanti anche i brani descrittivi della battaglia, in teoria più noiosi per il lettore. Oscar l’ho trovata più intimista rispetto all’anime, o forse solo più esplicita nei gesti e nei pensieri. È bello pensare che abbiano potuto avere una vita felice altrove, assumendo diverse identità (il buon Andre’ , procurandosi i documenti falsi, aveva pensato proprio a tutto!).
Molto profonda, poi, la riflessione sulla “non vera gloria” di quei giorni.
Concludo dicendo che questa storia resterà sicuramente impressa nella mia memoria, magari ogni tanto tornerò a rileggerla, e spero che tu abbia in serbo per noi qualche altra chicca! A presto!

Recensore Veterano
28/03/23, ore 01:35

In quale epoca vivere è una cosa che non decidiamo noi. Quello che possiamo scegliere è quale ruolo avere nell'ingranaggio di avvenimenti che ci travolgono e che ci sfuggono e che potremmo forse capire nel loro reale e pieno significato solo nell'eventualità, impossibile del resto, che ci fosse dato di guardarli con il giusto distacco e ad una certa distanza.
Ma anche nella rovina e nella devastazione, anche quando il prezzo che la storia ci chiede sembra davvero impossibile da pagare, anche quando sembra che niente si possa salvare, "finché si è vivi bisogna vivere".
Questa storia, che non risparmia nulla del dolore che, esattamente come la gioia, visita le dimore dei re come i tuguri degli ultimi, offre ad Oscar e André, qui come nella storia originale dolorosamente consapevoli di vivere in un'epoca tragica e di esser parte di sconvolgimenti drammatici, benché forieri di cambiamenti epocali, una possibilità ed una speranza.
E davvero avremmo voluto che ce l'avessero.
Per questo ricorderemo questa storia con affetto ed emozione.
Grazie, Settembre.
E complimenti a Galla per il disegno!
A presto.
Octave
(Recensione modificata il 28/03/2023 - 02:14 am)

Recensore Junior
27/03/23, ore 23:38

Settembre, io non so se sia normale dopo un finale come questo, avere in testa due sole immagini che mi tormentano l’anima e mi fanno versare lacrime inarrestabili.

Marcel che insieme ad una ragazza sconosciuta e ad una madre alla fine dei suoi giorni risale il flusso di una folla impazzita che, come un fiume in piena, è pronta a travolgere tutto e tutti. E quella stessa ragazza che dopo avergli donato il suo poverissimo rosario lo attende inutilmente il giorno dopo su una panchina a La Charite’.

E credimi, non c’è una sola virgola che non mi abbia sconquassato il cuore.

La sorte di Marcel ha però un che di profondamente tragico nel piccolo miracolo che si era compiuto nel suo cuore. Perché quel ragazzo, in un giorno come nessun altro, aveva sentito che nulla gli importava se non del dolore di una ragazza che viveva una tragedia che travalicava ogni sacrosanto anelito di giustizia di un popolo martoriato. E pur non sottraendosi al dovere di raggiungere i suoi compagni per combattere, fa a lei una promessa. Una promessa che sa di futuro. Come se, dopo il perdono, finalmente con l’animo in pace, fosse riuscito a dare un senso al dolore e a lasciarlo andare, svegliandosi vivo nel senso più vero del termine.

Ma la rivoluzione, la guerra, da qualunque parte della barricata ci si trovi, è gloriosa solo su un libro di storia. Distrugge vite, sogni, promesse, desideri. Ti porta via tutto e ti lascia in ginocchio, in una casa violata da una furia cattiva perché fine a se stessa.
E allora, se è toccato in sorte senza merito alcuno di vivere, è un sacrosanto diritto, forse addirittura un dovere dire di no. No ad un popolo che ha tramutato la rabbia in ferocia, che reagisce alla violenza con maggior orrore, che perde di vista il valore della vita e ritiene sacrificabile chiunque abbia una propria opinione sul concetto di cambiamento.
In questa storia, nella tua storia, Oscar e Andre’ fanno una scelta che forse era la sola possibile. Perché il prezzo della libertà non può comportare di diventare peggiori dei carnefici che si stanno combattendo. E allora in quel 14 luglio morire agli occhi del mondo è probabilmente l’unico modo per non far perdere di significato il concetto di vita e di amore.

Cara Settembre non sono minimamente in grado di esprimerti quanto questa storia mi abbia lasciato e nella pochezza di parole che sarebbero solo pallida imitazione di quello che provo, ti dico semplicemente grazie.
Grazie a te per averci donato questa storia e grazie a Galla per averla impreziosita con i suoi meravigliosi disegni.

Recensore Veterano
27/03/23, ore 18:20
Cap. 1:

(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte)
Vorrei inserire questa storia tra le scelte perché è una delle più belle storie che abbia mai letto a tema Lady Oscar. I personaggi principali del manga/anime sono fedeli all’originale ed esaltati nella loro più pura essenza, ma, al contempo, ulteriormente arricchiti dalla penna dell’autrice, senza che essi risultino mai snaturati. Inoltre l’autrice è riuscita a creare dei personaggi secondari frutto della sua personale fantasia che risultano davvero sfaccettati e profondi e che si adattano perfettamente al contesto in cui è ambientata la storia.
La trama è semplicemente magnifica perché, attraverso un ritmo incalzante ed avvincente e pur seguendo in buona parte il filone originale con le rivolte di luglio e la presa della Bastiglia, riserva ai nostri amati Oscar e Andre’ un finale diverso e pieno di speranza, regalando loro un futuro di amore e libertà insieme. Ritengo che non possa esserci niente di meglio per una fan di questa storia.

Recensore Master
26/03/23, ore 23:16

Mia cara, carissima Settembre,
ancora vinta dalla commozione scaturita dalla lettura, sono qui che ti scrivo queste poche righe, che saranno del tutto inadeguate rispetto alla Bellezza che ho riscontrato in questo passaggio, davvero intenso, e che ho seguito dalla prima all’ultima riga con un groppo in gola, non sapendo cosa aspettarmi, ma confidando nell’animo sensibile dell’Autrice, la quale, ero certa, avrebbe accompagnato per mano, fino alla fine, ogni suo personaggio.
Mi è sovvenuta, verso la fine della lettura, una frase ripresa da un film che amo particolarmente e che sintetizza magnificamente il mio pensiero, più di tante parole, e che recita più o meno così: non c’è nulla che io abbia letto che non sia men che perfetto! Ecco, “perfetto” è l’aggettivo giusto per descrivere tutto il tuo lavoro, con tutta la passione che hai messo nello scriverlo, nel congegnarlo, riuscendo a trasportarci in atmosfere altre e facendo dei personaggi che tanto amiamo delle persone vere e reali come i sentimenti che sono scorsi da loro a noi con naturalezza. I personaggi principali sono di Madame Ikeda, ma nulla hanno da invidiare quelli da te creati e inseriti in un contesto che sarebbe stato diverso se loro non avessero dato il loro contributo con la loro presenza. Personaggi dei quali abbiamo conosciuto le vicissitudini, che abbiamo avvertito vicino al cuore, con i quali abbiamo partecipato ai momenti che hanno intessuto l’uno con l’altro penetrando, a pieno titolo, in quella parte profonda di noi stessi.
La tua, cara Settembre, è una storia che non dimenticheremo per tutto il concerto di emozioni che è stata in grado di farci vivere e che porteremo con noi nel tempo, perché ciò che hai narrato parla di vita, di morte, di affanni, di sentimenti, di difficoltà, di incomprensioni, di dolore ma anche di amori immensi che travalicano il tempo e lo spazio.
Abbiamo vissuto un 14 luglio, grazie alla magia della tua penna, davvero grandioso: è giunta a noi tutta la disperazione e la tragedia avvertite da un popolo che non sapeva a cosa andasse incontro in quella giornata memorabile, come forse avremmo desiderato si sviluppasse nella storia canonica, con la concitazione degli eventi che incalzavano, tanto da sembrare di poterli vedere scorrere come su una pellicola cinematografica e con un finale che riappacifica cuore e mente, poiché sappiamo che buona parte dei personaggi, primi fra tutti Oscar e André, sono sopravvissuti, anche se qualcuno, che ci ha rapito il cuore, è passato a miglior vita sognando un luogo dove potersi ricongiungere con chi si era tanto amato e che lo aspettava forse da tempo.
In conclusione, da semplice lettrice, posso solo rivolgerti un immenso grazie, cara Settembre, per aver voluto condividere e donare a ognuno di noi questi “giorni di gloria” che, per merito tuo, sono diventati anche nostri.
Un inchino commosso alla tua incomparabile capacità di veicolare emozioni con disarmante sensibilità.
Sento già la mancanza della tua scrittura, per cui prendi pure commiato da noi per riposare corpo e mente, bevi un bicchiere di bollicine al tramonto, poiché te lo meriti tutto, ma torna da noi per continuare a sognare...
Complimenti a Galla che, con il suo tratto inconfondibile, rende tangibile ogni più piccola emozione che ha attraversato i personaggi.
Con affetto e ammirazione ti stringo in un caloroso abbraccio. Elena
(Recensione modificata il 26/03/2023 - 11:34 pm)

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