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No One Would Listen
di Niglia

Questa storia ha ottenuto 136 recensioni.
Positive : 136
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
09/07/13, ore 23:21

Oh, sì! Capitolo! Sì!
(sono l'ultima arrivata ma mi farò valere <_< )

Inizierò con un commento a caldo: quant'è bello essere figli unici. Per lo meno, è conveniente per certe cose. Jean-Louis sarà anche un bravo ragazzo, ma è troppo geloso e mi pare un blablabla (quando le onomatopee sono più esplicite di qualsiasi aggettivo).
Erik bravo ragazzo mi fa ancora un po' d'impressione, ammetto. Hai gestito magnificamente la sua evoluzione da assassino a... uhm, a condizione quasi normale di psiche umana. E il tutto senza psicofarmaci. Bravo, Erik, bravo!

Le antipatie tra Jean ed Erik promettono momenti ricchi di lolleggiamento 8D forse mi sbaglio, ma quando parlo dell'uno e quando parli dell'altro sembra che lo stile cambi... a tratti è più ottocentesco e a tratti più moderno (seppure la cosa sia lieve. Dico, stonerebbe troppo utilizzare un linguaggio Bukowskiano o Palahnukiano o Burgessiano o quel che vuoi). Ma forse è una mia impressione dettata dalla mente stanca che vede cose che voi altri umani eccetera eccetera.

La mia parte preferita: l'agguato. Come spiegare in poche parole la fantastica reazione di Jean tipica di qualsiasi ragazzo dell'epoca moderna poco abituato alle incursioni e a difendersi da simili malintenzionati? È qui che si vede quanto si trovi in un ambiente a lui sconosciuto, a tratti spaventoso e oscuro dove la luce elettrica (correggimi se sbaglio) ancora non era stata resa pubblica e le strade erano buie e puzzolenti.
Plic.
Buh.
AAAAH.

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Duca de Blanchard, sto iniziando ad adorarlo. Sai, parla della testardaggine del figlio ma lui non è da meno. Teste di legno entrambi. AH, che lotta, che lotta! Amo questo tipo di confronto padre/figlio (a tal proposito c'era un magnifico poema - sfortunatamente incompleto - sassone del XII secolo o giù di lì. Maledizione, non ricordo il titolo ma è robaccia di filologia germanica >:U ).
Secondo me Banchard è uno dei personaggi che i è venuto meglio. Forse è presto dirlo, ma il fatto che all'inizio sembrasse un vecchietto ingenuo e ora si scopre essere capace di rapire una giuovin donzella pur di raggiungere i suoi scopi... beh, adoro i geni del male. Sembra quasi di vedere un Erik anziano dopo un intenso intervento di chirurgia plastico-facciale.
A proposito, noto ora la somiglianza alle fiabe con donzella rapita e aitante cavaliere che corre a salvarla! Uhuh! //le shot

"Avete avuto la vostra occasione e non ne avete fatto buon uso, razza di idiota!"
Erik ha ragione.

Ora torno a occuparmi di dettagli costruttivi e quotature varie *ritorna allo stato larvale*

Au revoir!
Sai chi sono.
(Recensione modificata il 09/07/2013 - 11:51 pm)

Recensore Master
06/03/13, ore 23:57

Avrei voluto scrivere l'ultima (per ora) recensione domani ma è meglio farlo ora che i sentimenti sono belli freschi e le parole, anche se ingarbugliate dal sonno, sincere. E poi i sentimenti marciscono talmente in fretta e sono in edizione limitata.
I precedenti capitoli appaiono ora come una specie di rampa di lancio dell'amore tra questi due e l'ultimo capitolo per ora postato ne rappresenta l'apice. In un certo senso, l'andamento della storia mi ricorda le montane russe: si sale (primo incontro e primo innamoramento), si scende fino a sfiorare terra (follia di Erik, depressione di Giulia), si risale fino a sfiorare le stelle (scoperta della vera identità di Giulia e apice dell'amore con il fantasma). Conoscendo le montagne russe (il loro inventore doveva essere un gran bastardo), dopo la salita più grande c'è l "discesa kamikaze", ovvero un volo in picchiata verso il basso col cuore che ti finisce in gola e i polmoni che escono fuori mentre le budella si scompigliano e formano intrecci inverosimili dentro il sacco di carne chiamato comunemente corpo, non so se ho reso l'idea. Seguendo questa logica, a me questo capitolo ultimo denso di amore e positivismo e ottimismo più che pace e felicità mi ha dato angoscia, di quelle angosce "positive" alla Ungaretti (per lo meno, a me Ungaretti mette angoscia, per quanto ami "Veglia" e altre poesie sue).
La scena che ha destato le mie emozioni più nitide è stata la scena in cui Giulia incappa in un pezzo di vetro che si inficca nel piede e poi Erik che lo estrae. Forse non ha molto senso, però mi ha ricordato una descrizione di un altro libro: in suddetto libro (biografia dell'autore ergo tutto vero ergo emozioni vere ergo fa ancora più male pensarci) il protagonista/autore della biografia si becca una pallottola nel piede e lo operano senza anestesia. Quel libro era particolarmente crudo, eppure fra tutte le scene crude (subito dopo quella in cui l'autore vede un uomo con il cranio spaccato e una vena pulsante per cui ancora vivo) quella mi ha sconvolto per il modo in cui ne parlava, così tremendamente vivo. Ecco, la scena di Giulia mi ha ricordato tutto questo, e nonostante tu ci abbia risparmiato descrizioni eccessivamente dettagliate, io ho rabbrividito. Dannati piedi, loro e tutti nervi che stanno sulla pianta.
Passando ad altro (forse sono l'unica che si perde per una scena del genere, guh), la scena di pathos di >Erik che si dedica esclusivamente al suo Don Juan? AH! IL DRAMMA! Il continuo riferimento a parti del libro in quella scena non ha fatto altro che farmela amare. E poi il persiano va a salvarlo. Poco più molto meno come nella oneshot che hai scritto per me, d'aww! Ora Erik si ritroverà costretto a trattare meglio il suo schiavo, se ha un minimo di senso di riconoscenza. Cosa non del tutto ovvia, a ben pensarci.
Poi, piccolo pensiero a parte: leggendo gli scritti di Garnier che descrive la propria creazione sono giunta alla conclusione che l'Opera Garnier sia un'ode al narcisismo dell'architetto - superata forse dalle opere di Zaha Hadid. E cosa meglio può presentare Erik se non un'architettura così narcisista e ampollosa, lui, orgoglioso com'è? (...e Garnier mi sta antipatico, ma queste sono altre considerazioni. Ah, BAUHAUS FOREVVAH. E anche Peter Eisenman forevvah.)
Chiusa questa piccola parentesi:

"Con una rivoltella in una mano e un cappio nell'altra – entrambi sapientemente celati allo sguardo preoccupato della giovane – Erik si diresse fuori dalla stanza, andando incontro all'intruso."

Oh, zì, il nostro fantasma biricchino e maniaco omicida torna ai suoi antichi divertimenti <3
Crollo sulla tastiera per la fame, ti lascio questa recensione così com'è, miserevolmente più corta delle altre, con la speranza di poter fare una recensione più lunga al prossimo capitolo il più presto possibile.
Sai chi sono.

Recensore Master

Finisco la mia giornata lavorativa recensendo questa storia che si fa mano mano più interessante, e soprattutto rilassandomi dopo aver assistito a cose che voi umani non potete neanche immaginare.
Dunque, partiamo subito senza preliminari dalle scene che più mi hanno colpito, riportate non necessariamente nell'ordine cronologico degli avvenimenti ma alla membrum canis, ovvero dalla più sconvolgente:

-l'incontro tra Erik e il padre. Oh, magari qualcuno obietterà, a ragione, che c'erano scene migliori a livello descrittivo/sentimentale, ma vuoi per esperienze personali, vuoi per una latente sindrome di Elettra, le relazioni padri (notare: PADRI, non madri) e figli mi hanno sempre suscitato un piacevole disagio mentale e sconvolgimento emotivo largamente maggiore di qualsiasi scena d'affetto fra due innamorati (anzi, diciamocelo chiaramente, nelle giornate no le scene romantiche mi danno lo stesso effetto dell'acqua sul batterio cocco - ovvero nullo). Insomma, forse non è quella dove tu ci hai messo più cuore nello scriverla, ma è quella dove il MIO cuore ha perso più colpi leggendola; mentirei se dicessi di non aver pensato alla scena di Luke e Darth Vader (quando il vecchio aristocratico dice "Io sono tuo padre" ho lanciato un LOOOL epico), e confesso che più le scene sono drammatiche più il mio umorismo da borgata trova terreno fertile, ma nonostante questo il mio animo ha trovato spazio anche per il pathos (insomma, o sono bipolare oppure il mio cuore è bifamiliare con tanto di terrazza). Per cui aspetto che questa relazione padre/figlio così complessa trovi spazio anche nei prossimi capitoli. Ah, per curiosità, ti sei in parte ispirata alla miniserie del 1990?

-l'entrata in scena del fratello di Giulia. Okay, qua niente pathos per me, ma molto umorismo. La sua entrata in scena è stata, a suo modo, comica, direi (perfino nella sua iniziale disperazione per la scomparsa della sorella ho sogghignato; dico, questo si deprime e la sorella intanto si diverte. E' comico, no? No? ...no, eh?). Buffo a dirsi, ma non avrei mai detto che sarebbe passato pure lui attraverso lo specchio (che a questo punto deve essere una sottospecie di Stargate senza gli alieni... e ho detto 'Attraverso lo specchio'? Oh, Carrol, esci dalla mia testa, ORA). Avrei quasi giurato che sarebbe passato per vie alterne. Tanto tra catacombe medievali, metropolitana, bunker del '40 e rifugi antiaerei Parigi poggia su una fetta di gruviera (in effetti mi chiedo secondo quale sistema meccanico strutturale quella città non crolli su se stessa *scervell scervell*). Però il ragazzo già si orienta bene. Anche lui ha fatto come Hitler e si è studiato le piante dell'edificio a memoria perché era la sua architettura preferita di Parigi? (sì, l'Opera Garnier era l'edificio preferito di Adolfo, sì, si era studiato piante e sezioni e prospetti a memoria). Bellissima la scena in cui si scontra con Erik e rischia di essere infilzato come un salsicciotto bavarese durante l'Oktoberfest (ignora la teutonica similitudine, ma è la migliore che mi viene in mente al momento per rendere l'idea).
...
Azz, mi sono dimenticata il resto del discorso. Passiamo al prossimo punto.

-la relazione tra Erik e Giulia. Teoricamente dovrebbe essere il centro della storia, ma come ho già accennato e come avrai intuito io e il romanticismo siamo, come dire, come von Moltke e i felici unicorni rosa: agli antipodi (se hai presente la faccia di von Moltke capirai). Ogni volta che provo inserire nel sistema dati del mio cervello suddetto virus che porta il nome di romanticismo, il sistema protettivo dei miei neuroni si attiva e dà errore 404 Not Found. Nonostante questo, ho provato a eludere il firewall del mio sistema operativo e sono riuscita, per amore del fantasma, ad apprezzare le scene di affetto tra i due. Mi spiace con tutto il cuore di non essere riuscita per i problemi sopra citati ad apprezzare le scene quanto avrebbero meritato, perché sono le scene in cui, si vede lontano un miglio, ci hai messo più cuore. E quelle scene meritano, meritano davvero, sbrodolano emozione da tutte le parti ("sbrodolano", che brutto termine... blah, concedimelo e sostituiscilo con uno dal suono più gradevole). Tuttavia se sono riuscita ad apprezzarle almeno in parte è stato anche grazie alla tua bravura di ricreare il personaggio del fantasma, che mai rinuncia troppo al suo lato più - passami il gioco di parole - fantomatico e perverso (uno che tratta in modo simile una signorinella è un po' perverso, ed è anche carico di tensione sessuale, ma di questo ne avevamo già parlato su deviantArt dove per fortuna sono in pochi a parlare italiano e a capire ciò che dico). Un WHATTHEFUCK se l'è meritata questa frase:

"Troppo gli era stato negato un simile contatto con una donna, per quanto non se ne fosse mai completamente privato – di donne che regalavano una notte di piaceri in cambio di qualche soldo ve n’erano parecchie, infatti"

anche se, pensandoci e ragionandoci, è più che logico che Erik sia andato ogni tanto a puttane (e per fortuna, visto che è da Freud che è provato che l'astinenza provoca nevrosi - e già Erik è nevrotico di suo, figuriamoci in astinenza). Tuttavia il WHATTHEFUCK è dovuto al fatto che ho ancora l'idea forse romantica dell'Erik Lerouxiano che un corpo femminile manco sa abbozzarlo. Però prendendo in considerazione l'Erik di Gerard Butler, sì, è perfettamente IC. Anzi, forse sarebbe stato assurdo che non si fosse concesso simili piaceri. Un complimento in questo caso va al coraggio di 'aver osato', mantenendoti IC pur inserendo un elemento non esattamente coerente col personaggio ma realistico (non so se tu mi hai capito ma io mi sono capita e questo è già un inizio).
Poooi...
*pondera pondera pondera*
Ah, sì! La scena sul tetto dell'Opera! Ah quella è bella. In tutto ciò c'è il RISCATTO per l'eccellenza: lì, nel luogo dove per la prima volta Christine l'aveva tradito promettendo pace, amore e meno tasse a Raoul, ecco, esattamente lì lui fa le stesse promesse a Giulia. Tiè! Questo è il Karma, per tutti i veli di Visnù! (a furia di parlare di karma e chakra mi prenderai per una buddhista, ma il fatto è che frequento gente che mi parla in continuazione di queste cose perché vuole convincermi ad andare a meditazione - ma io a meditare NON ci vado e mi tengo i chakra scombinati e i flussi di energia negativa)
Tornando alle cose serie, sì, è stata la scena perfetta e forse la chiave di volta del tutto. Sarebbe una scena meravigliosa vista su grande schermo.

Parliamo ora dei coniugi De Chagny. Hanno figliato (Gustave, e che sei, il figlio di Erik come nel trash-musical LND il cui nome già puzza di malware? Ti prego dimmi di sì, piccolo bastardino, che così sconvolgi le vite di mezza Parigi 8D ), si son trasferiti, e il loro ritorno in patria è puntale quanto il timer di una bomba ad orologeria piazzata da uno svizzero in una banca tedesca in bancarotta. E anche altrettanto voluti. Ammetto a malincuore che Raoul mi fa pena - mi ha fatto sempre pena, lo vedo più come vittima dei fatti - a essere trascinato contro la sua volontà nella tana del suo peggior nemico che se lo trova lo riduce a spezzatino. Molto interessante è il modo con cui Raoul odia l'Opera allo stesso modo con cui egli odia Erik: è lo stesso sentimento che si riscontra nel libro, dove l'Opera è Erik, Erik è l'Opera, e Raoul si sente minacciato dall'Opera perché sente che essa altro non è che parte di Erik. QUesta è forse una delle cose che più mi sono piaciute nel romanzo, e ogni volta che un fanfiction riprende questo tema vado in estasi. Grazie, davvero, per aver inserito questo rapporto Erik/Opera, che anche se si riscontra spesso nel ftto che Erik ne sia il direttore, è reso maggiormente palpabile e messo più in evidenzia dall'astio che Raoul prova nei confronti dell'edificio tanto amato da Hitler Erik.

Ora vado a crollare da qualche parte. Perdonami se alcune frasi sono confuse, ogni tanto tendo ad essere astratta.
Rinnovo i complimenti e buona notte!
Sai chi sono.

Recensore Master
17/02/13, ore 12:56

A volte ritornano, ecco come inizierei a commentare questi capitoli. E non parlo del fatto che, oh! eccomi di nuovo qua!, ma del modo in cui più nolente che volente, Giulia è stata sedotta, ammaestrata, ricattata e poi trascinata nei sotterranei. Ma partiamo con ordine.
Eh-eh-eh, Bamdad biricchino! Non si tocca il giocattolo del principale e si risponde sempre 'zì, badrone', altrimenti si arrabbia. Differentemente da altri lettori non provo impulsi omicidi nei suoi confronti, anzi è un personaggio che - pur continuandolo a trovare inquietante - mi diverte. Insomma, uno che tenta di opporsi a Erik merita in parte la mia simpatia, solo perché mi piace vedere Erik arrabbiato 8D
Madame Giry sembra una donna a tratti rassegnata, a tratti anche lei sembra voler opporsi, ma, a differenza del persiano, forse per la sua età e per le esperienze passate, è più cauta. Quasi sembra un sicario, come architetta il tutto, e la figliola non è da meno. A proposito di Meg, mi è sempre piaciuta come personaggio (tranne nel trash-musical LND) e mi piace come riprendi la sua figura di ballerina buona ma, a differenza di Christine, più evoluta di un brodo primordiale.
Passando invece alle lezioni di musica, mi è venuto un crampo al fegato al ricordare le vecchie lezioni con Christine. Nella tua storia forse si sente meno la 'spiritualità' del tutto perché Erik appare già da subito come uomo, e la figura del fantasma è andata a farsi benedire (tranne per Giulia). C'è nel tutto una malinconica nostalgia nel vedere i vecchi trucchi con gli ingranaggi però scoperti, è come assistere all'autopsia razionale della magia di Erik, non so se mi spiego. Giulia, nella sua ignoranza del tutto, fa quasi sorridere tanto è, uhm, pateticamente tenera (patetico nel senso dickensiano del termine, che è un po' come ingenuo ma in modo meno idiota, capiscimi).
Passando al personaggio di Erik, o 'lo scoppiato' come è stato recentemente battezzato (Raoul invece è diventato 'la checca' e Christine la 'bella ma scema', e lasciamo stare altri appellativi molto meno educati), riassunto in poche parole: viene voglia di abbracciarlo *seguono versi da bimba idiota*. Mi piace come cerca di lottare contro i suoi stessi sentimenti, di non ricadere nelle emozioni del passato, ma soprattutto mi piace come lotta, perché Erik non è uno che va a dondolarsi nell'angolino della depressione emo. Poi è bellissima la parte dove si scoprono i suoi impulsi sessuali (troppa tensione fa male e porta all'isterismo, lo dice anche Freud), ed è quasi patetico - sempre nel senso dickensiano - come cerca di frenare i suddetti impulsi. A questo punto, onestamente fossi in lui mi farei la via Crucis dei bordelli (o 'puttantour'), giusto per frenare il nervosismo. Ma Erik è così gentiluomo, così lontano dalla sozzura dell'immoralità seppur ne sia costantemente immerso fino al collo: è questo Erik, mette la pulizia morale perfino sopra dei legittimi desideri, frena il subconscio a favore della coscienza, ed è per questo che ci piace. Poi c'è da aggiungere che ha una morale tutta sua, dato come ammazza senza troppi rimorsi, ma ammazza con eleganza e raffinatezza (vat da' fuck?).
Scriverei di più, ma il pranzo mi aspetta. ALmeno ho detto le cose più importanti.
TRallallero trallallà, au revoir! Ancora complimenti!
Ange.

Recensore Master
09/02/13, ore 23:39

Finalmente recensisco, e tra l'altro ho trovato la scena che mi piacerebbe disegnare (se a te va bene): quella del patto. Mi intriga molto la scena del mefistofelico fantasma che con artigli da condor stringe la sua preda. Andrebbe bene? (D
Ma partiamo dal principio, affinché io lasci una recensione decente a questi dieci capitoli.
Dunque, siamo nel 1976, Napoleone III ha da qualche anno tirato le cuoia, il Secondo Impero Francese se n'è andato con lui, c'è la Terza Repubblica e l'esercito francese è stato sculacciato dall'esercito prussiano, quindi Bismarck sta ancora ridendo sotto i baffoni da tricheco e, insomma, tutto questo per dire che abbiamo davanti una Francia - e con essa una Parigi - umiliata da crucchi baffuti e che ha perso definitivamente il titolo di Impero. Dunque è più che plausibile che Andè et Firmin abbiano bisogno di soldi e che siano disposti a chiedere aiuto a un misterioso mecenate che non si fa vedere, ma in sua vece manda lo schiav... uhm, il maggiordomo. Oltre al fatto che, sì, il Fantasma biricchino ha contribuito in modo notevole al disastro economico tra lampadari volanti, incendi dolosi, venti marchi al mese e gas e acqua a scrocco per anni.
Interessante già sin dall'inizio la misteriosa figura di Bamdad, col suo aspetto esotico e il suo fare da gran signore sembra una persona più importante di quel che vuole far credere.
Ammetto che al'inizio lo sbalzo temporale ha sbalzato il mio neurone, ma questo è da considerarsi un bene, perché il cervello bisogna tenerlo attivo. Sì, vogliamo scariche elettriche, sbalzi, errori, reazioni, yeah!
Dunque, la prima cosa che ho notato è che hai dato alla protagonista il tuo stesso nome, e mi viene da chiedere se si tratta di self-insertion e se quella nell'immagine del prologo sei tu *w*
La nostra cocaina (eroina è troppo mainstream) già da come si veste e si comporta sembra fuori posto nel ventunesimo secolo, quasi che il diciannovesimo sia il suo ambiente naturale. Si percepisce immediatamente quale sia il suo destino, e il lettore ha subito familiarità con il personaggio.
Mi è piaciuta molto la visione critica dell'ambiente dell'Opèra, che poi non è dissimile dall'ambiente della Scala e delle terribili scuole di danza russe. Competizione. E insegnanti che assomigliano al sergente Hartman in versione francese. Roba da far tremare l'esercito. Competizione, competizione, competizione.
Suggestiva la parte dove lei sembra avere ricordi non suoi, e come finisce nel passato, quasi fosse lei stessa un fantasma °_°
E poi torniamo indietro nel 1877. Sarò breve per quanto riguarda questi capitoli iniziali: mi piace il registro linguistico che usi, è adatto all'epoca, al luogo e ai personaggi di media borghesia (all'incirca... Erik è fuori da ogni schema sociale, ma penso si possa classificare tra i nobili perché dubito si lascerebbe mai andare ad esclamazioni da carrettiere alcolizzato Bukowskiano).
Ah, Erik. Beh, hai reso perfettamente il personaggio di Schumacher. Parlo del regista, ovviamente, perché ho trovato differenze anche tra l'Erik di Webber e quello di Joel (Butler, e ho detto tutto). Ah, interessante come si è evoluto il rapporto Erik/Madame Giry, toccanti i sentimenti di lei, bastardo lui che le porta sconosciute a casa, gliele molla, e se ne va. Mia madre mi avrebbe mandato a quel paese, come minimo.
Buffo come Giulia condivida dei ricordi con Christine. Sento che c'è un profondo significato cosmico dietro tutto ciò, ma dovrei risvegliare i miei chakra per formulare ipotesi coerenti che non sembrino teorie complottiste di terza serie, e oggi sono troppo stanca anche solo per studiare la monotonia di una funzione di secondo grado.
Comunque sospetto che c'entri un esperimento del KGB.
Il KGB c'entra sempre.
Teoria complottista #334.
...d'ho!
Comunque sia, fra tutti il più inquietante resta Bamdad. Non si sa quasi niente di lui, ma sembra che lui sappia tutto. Ecco, se c'è uno che mi fa paura è il persiano.
Un complimento va alla scelta dei testi lirici, e... uhm, mi son dimenticata quel che volevo dire. Comunque approvo, mi piacciono molto quei testi, in particolare il brano di Verdi che dico e ripeto - dovrebbe essere l'Inno Nazionale.
Tornando finalmente al mio punto preferito, ovvero dove Giulia ed Erik si incontrano entrambi coscienti. Sì, ecco, Erik è proprio come l'hai descritto: un Mefistofele, un Samiel, e Giulia è il Faust/Marx di turno (senza barba né fucile né organi sessuali maschili, ma a quel paese me e le mie similitudini). Lui è nel pieno della sua essenza, è un'ombra che non si vede in volto, ma di cui si percepisce solo la voce. Un'ombra parecchio molesta e senza troppo rispetto verso l'altrui fisicità (fossi stata in Giulia gli avrei dato un pugno... aspetta, l'ho già fatto una volta). Credo che se non fosse stato per la sua magica voce che passa dalle tonalità di un castrato a quelle di un basso (un po' come Freddie Mercury, anche se... no, lasciamo perdere, pensieri molesti), dicevo, non fosse stato per la sua voce, Giulia non ne sarebbe stata rapita e avrebbe reagito. Anche se, dimostrando di avere un cervello, le è rimasto un minimo di senno che le ha inculcato un paio di dubbi, e non si è lasciata soggiogare da tranelli quali 'Angelo della Musica'.
Forse avrei altre cose da dire, ma me n'ero scordata la metà già alla quarantesima parola che ho scritto, per cui ti ringrazio per avermi fatto passare questo freddo sabato in compagnia con questi fantastici personaggi!
Au revoir!
Ange ^w^
E ricorda:
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Per cui occhio a chi fai morire ewe
(col mio nickname sembra pure una minaccia seria, mblah)
(Recensione modificata il 09/02/2013 - 11:41 pm)

Recensore Junior
19/01/13, ore 12:18

Amo la tua storia...
Non ho scritto prima perché ho voluto leggere fino alla fine.
E' una storia che mi ha molto emozionata, Amo Erik come amo questo Bellissimo FILM <3
Spero che Giulia non lo lasci come ha fatto Christine, quel povero ragazzo ha sofferto abbastanza nella sua vita...
So che adesso le cose si complicheranno ancora di più visto che i sette giorni sono finiti e Jean è tornato indietro nel tempo per vedere se Giulia sta bene..
Spero che la storia abbia un lieto fine ç.ç
Alla prossima
loveis4ever XD

Recensore Veterano
13/01/13, ore 17:12

Ciao Niglia sono una tua nuova lettrice/recensitrice e vorrei davvero complimentarmi con te per lo splendido lavoro che stai facendo con questa storia!Mi ha così presa che l'ho letta tutta d'un fiato! Ero alla disperata ricerca di qualcosa da leggere sul nostro fantasma preferito, che dopo aver letto tutto quello che c'era sul mercato, mi sono subito fiondata su efp in questo fandom e la tua storia è stata una di quelle che mi ha "intrigata": per la verità quando ho letto la presentazione ero un po' indecisa se leggerla o meno perchè sono un'instancabile sostenitrice della coppia Erik/Christine e quindi vedere che c'era un nuovo personaggio femminile mi ha fatta partire in maniera prevenuta con la lettura... in modo più assoluto mi sbagliavo: la tua storia ha tutto il necessario per far si che sia una grande storia! La trama è uno spettacolo ( insomma chi avrebbe mai pensato ad un passaggio spazio- temporale!?); i personaggi della storia originale non sono mai, o quasi mai ,ooc; ci sono l'amore, la vendetta, il desiderio, la musica,i nuovi personaggi si integrano perfettamente con quelli preesistenti,e gli ambienti del teatro sono ben descritti; poi ci sono continui riferimenti( non so se voluti o meno) al romanzo di Leroux, al film del 2004 e al musical di Webber, che ho molto apprezzato;ed infine cosa molto importante,non ci sono errori di grammatica o di battitura che ho trovato in altre storie e la lettura non è mai pesante ma al contrario veloce e scorrevole ; e dulcis in fundo potrei dire che amo più Giulia a questo punto che Christine... la tua protagonista mi è subito piaciuta, mentre Christine l'ho apprezzata con il tempo.
Infine dopo questo poema che ho scritto vorrei chiederti delle cose che ancora non mi sono chiare ( non farci caso sono un po' lenta di comprendonio a volte): Giulia è davvero sorella di Christine? Se è così da chi e perchè è stata rapita? E cosa più importante, perchè Giulia continua a sognare cose della vita di Christine???All'inizio, prima della rivelazione scioccante di mamma Valerius, pensavo che Giulia fosse tipo la reincarnazione di Christine nel 21° secolo;però poi mi sono persa con la storia delle gemelle e del viaggio nel tempo! Sarei felicissima se rispondessi a questi miei dubbi amletici! Cmq attenderò con ansia il prossimo aggiornamento *.*
I remain,madamoiselle , your faithful reader! ;)
PS: ancora complimenti!
(Recensione modificata il 25/01/2013 - 06:09 pm)

Recensore Junior
03/01/13, ore 16:44

Siiiiiiiiiii nuovo aggiornamento!!!! *comincia a saltare per la stanza come una cretina*
Non hai idea di che gioia immensa mi hai fatto provare!
Ok, lo so che faccio pena perché è la seconda (credo) recensione che lascio e ti prego di non maledirmi troppo :)
Comunque hai uno stile favoloso, vorrei averlo pure io cavoli!!
Ah, che teneri Erik e Giulia! Ahahahah poi adoro quando il nostro amato fantasma diventa minaccioso! Ti prego aggiorna presto!!!!
Helmwige

Recensore Master
02/01/13, ore 19:41

Carissima! Perdonami per l'imperdonabile ritardo ma sono appena tornata dalla settimana bianca e ho visto solo adesso che avevi aggiornato No one would listen, e non sai che gradito balzo al cuore ho provato, mi sono immediatamente precipitata a leggere, mi mancava da morire il tuo stile attento ed elegante, e l'ho riscoperto con autentico piacere :) senza dubbio, mi hai fatto un fantastico regalo per il nuovo anno!!
E' stata una gioia e un sollievo che Erik e Giulia abbiano potuto trascorrere dei giorni di serenità e amore dopo le peripezie e le sofferenze affrontate, i momenti di tenerezza che hai descritto tra loro sono stati intimi e verosimili. Ho sempre trovato davvero difficile scrivere i momenti di coppia perchè penso che siano qualcosa di così personale e soggettivo che sia impossibile renderli con credibilità, che soltanto i protagonisti li conoscano....ma ho ritrovato in ciò di cui hai parlato proprio la tenerezza, l'iniziale imbarazzo e la passione che forma una vera intesa. In particolare mi è piaciuto molto il modo in cui Giulia riesce a vincere le paure e la diffidenza di Erik a mostrarsi in modo graduale, con pazienza e gentilezza, e la resistenza di lui, il timore di essere respinto per il marchio dell'orrore impresso sul suo corpo che sfuma nella gratitudine e nell'amore quando la ragazza non palesa il minimo disgusto, è stato.....commovente, cavolo! E finalmente, si sono uniti "in ogni maniera possibile", divenendo amanti, e trascorrendo sette giorni meravigliosi....quanto inividio quella ragazza, potessi starmene io a mollo in una vasca con Erik!! E a proposito, i sogni della giovane mi incuriosiscono sempre di più...sembra che nella dimensione onirica lei diventi Christine e riviva momenti della sua esistenza attraverso i suoi stessi occhi....che genere di legame le unisce??
E bisogna anche scoprire chi è il seccatore che è venuto a turbare l'idillio...Bamdad? Madame Giry? Oppure Jean Louis, venuto a riprendersi la sorella?
I miei più sinceri complimenti per questa meraviglia che non cesserà mai di stupirmi e affascinarmi, un bacione!

Recensore Junior
09/09/12, ore 19:31

Oddio che bella sta storia! Ma altro che bella, meravigliosa!
Mi dispiace non aver recensito prima, a volte sono da prendere a schiaffi, lo so! Chiedo umilmente perdono! :)
Mi è piaciuta fin dal primo capitolo! Anche a me era venuta l'idea di portare una ragazza dei giorni nostri indietro fino all'epoca di Erik, ma uno sviluppo così...geniale non mi sarebbe mai venuto in mente! Insomma, è perfetta!
Ottime le descrizioni, particolareggiate e non noiose, bellissimi i dialoghi (soprattutto le frasi di Erik, a volte mi fanno letteralmente morire :)) Brava brava brava!!!
Non vedo l'ora di leggere i prossimi capitoli!!
Helmwige

Nuovo recensore
10/08/12, ore 20:39

cara niglia,
sono veramente contenta di aver avuto il piacere, immenso direi, di leggere questo trentacinquesimo capitolo.
so di non aver recensito quasi per niente ma ho seguito assiduamente la storia, scalpitando quando il nuovo capitolo tardava, ma non sono il tipo di persona che recensisce ogni capitolo, spesso non ho niente da dire in proposito o voglio accumulare abbastanza riflessioni per poter dire qualcosa di rilevante.
la prima impressione che la tua storia mi aveva dato era quella di essere trasportata nell'epoca in cui è ambientata e questo non è cambiato anzi rispetto all'inizio, per quanto la tua scrittura fosse buona, è addirittura migliorata da questo punto di vista. la tua bravura nel descrivere i sentimenti, le sensazioni e i tormenti dei personaggi da vita e colore a tutto senza che ci sia bisogno di descrizioni dettagliate, come se quello che provano fossero le macchie di colore stese abilmente su una tela, sono loro a dare forma a tutto il resto.
ma la cosa che mi ha fatto gioire, oltre alla riappacificazione dei due personaggi, è stata che hai citato la mia opera preferita, la traviata del grande maestro verdi, tra l'altro la fine del secondo atto è una delle parti che amo di più di tutta l'opera. ok ora torno sulla terra, è solo che la storia e i personaggi mi hanno avviluppato ed emozionato totalmente e quando succede continuo a parlare, in questo caso a scrivere, per minuti interi, in ogni caso ora ho finito e spero di leggere presto un nuovo capitolo.
a presto,
moira

Recensore Junior
25/07/12, ore 00:27

Ma ciao cara! Volevo lasciarti una recensione il giorno del tuo compleanno, ma l'orologio mi avvisa che già ora ho sforato di 12 minuti... ma basta il pensiero, no? :P
Aaaaaanyway finalmente recensisco sta storia!!!
Allora, prima di tutto sono felicissima che questi due finalmente siano felicemente insieme. Era anche ora, caspiterina, è il trentatreesimo capitolo!! Detto ciò, la realtà è che non mi piace molto quello che pensa Erik subito prima di farsi la mezz'ora di pianto fuori dalla porta, tipo bimbo in castigo... è vero, lui è un rompiballe e ha esagerato chiedendole di sposarlo, e poi è possessivo e geloso e non si fida e rompe eccetera; però non è vero che il torto è solo il suo, in questa situazione. A parte che, come dice il Manzo, "la ragione e il torto non si dividon mai con un taglio così netto, che ogni parte abbia soltanto dell'una o dell'altro". Partendo da questo presupposto, non è normale quello che ha fatto Giulia: scopre di venire dal futuro, viene il fratello geloso a riprenderla, manda a quel paese Erik e sparisce nel giro di un minuto, senza salutare, senza dire niente su quello che vuole fare, né che sarebbe tornata né che sarebbe rimasta nel "suo" mondo. È sbagliato comportarsi così, ed è giusto che Erik si incazzi, si senta tradito, abbandonato, non amato e blablabla, è giusto e naturale. Quindi la prima reazione di Erik quando torna Giulia è più che comprensibile. Non è giusto che entrambi si rinfaccino quello che hanno passato, lei nel venirlo a cercare e lui nel vederla andare via... questo non è un segno di un grande amore, è un amore immaturo. E soprattutto non è giusto che Erik le urli contro senza permetterle di spiegare - però è vero che Giulia gli doveva delle scuse! Se n'è andata senza dire niente, e anche se non erano ufficialmente fidanzati, non poi fa' come te pare! Quindi io non condivido st'idea che sia solo colpa delle fisime mentali di Erik - ANCHE colpa delle fisime mentali... ma non solo colpa di Erik!!
Detto ciò, ho amato molto il suo mettersi ai piedi di Giulia e, finalmente, aprire il cuore senza riserve e spiegare il suo comportamento. È stato bellissimo! ♥ Questo è il comportamento di un uomo maturo che ama l'altra persona, non l'urlarsi contro u.u
Ok, finite le critiche a questo aMMore alquanto morboso e sfiduciato - almeno per ora -, direi che mi piace come stanno andando le cose! Mi auguro però che tra fratellino, persiano e M. Giry la trama ricominci a muoversi con qualche colpo di scena, ma quello è un gusto personale, perché non amo molto le storie in cui i personaggi sono "fermi" in una situazione troppo a lungo... :P
Comunque sono molto contenta che tu sia riuscita ad aggiornare, so bene come ci si sente quando si riesce a concludere qualcosa a livello scrittorio, e sono proprio sicura che la cosa andrà solo meglio col tempo! Quindi non farti problemi, noi aspettiamo, ma sono sicura che tu stupirai te stessa con degli impulsi scrittori improvvisi!! :D
Bien, buona fortuna e... ormai il "buon compleanno" è in ritardo... buona giornata!! :D

Recensore Master
11/07/12, ore 23:34

Cavolo, questo capitolo è stato davvero bellissimo! Mi sono presa un po' di tempo per leggerlo bene perchè non era cosa da farsi così in due minuti, divorandolo senza soffermarsi bene su ciascuna evoluzione. Ti dirò, a parte la sua ovvia bellezza e correttezza grammaticale, mi è risultato anche denso da leggere, dovevo concentrarmi su ogni rigo per assorbirne il significato perchè nessuna frase era messa a caso, si vede che è stato arduo da scrivere, io stessa alla fine mi sentivo come se avessi appena attraversato uno scoglio impervio o una montagna...stremata ma strabiliata *.*
Te l'avrò detto almeno un centinaio di volte, ma devo proprio ripeterlo, hai centrato Erik alla perfezione e ti inviidio davvero per questo, la reazione furiosa all'inizio è stata azzeccata e anche la riflessione successiva, mi sembrava di avere tra le mani il romanzo di Leroux, accidenti! Prima o poi doveva identificare Giulia con Christine, del resto la straordinaria somiglianza fisica e "l'abbandono" di cui entrambe, una per buoni motivi e l'altra no, l'hanno "omaggiato" il loro calibro ce l'hanno e, checché se ne dica, la Daaè è stata la sua prima esperienza amorosa, la sua musa amata, desiderata e istruita, per un uomo così disabituato ad interagire con l'altro sesso lei deve aver rappresentato in generale l'universo femminile e a mio parere la sua presenza ha influito parecchio sul suo modo di considerarlo...con i risultati attuali! Quindi, ecco, ci voleva un parallelismo tra le due! Mentre leggevo questa storia stupenda ricordo di aver pensato che eri stata coraggiosa ad affiancare al Fantasma una ragazza quasi identica a Christine (addirittura la sua gemella!) perchè si poteva pensare ad una specie di "pallido riflesso", del ricercare il suo amore perduto nelle fattezze di Giulia. Ma hai saputo gestire proprio bene questo rischio, con la tua bravura innegabile e invidibiale sei riuscita a costruire una storia d'amore che non ha nulla a che fare con quella che tutti conosciamo, e soprattutto adesso che Giulia ha recuperato la memoria mi è davvero difficile immaginarla con il viso sperduto di Christine, è di gran lunga più intelligente, sensibile ed emancipata :)
Ci voleva proprio un ricongiungimento! Quando lei si dichiara, è stato commovente, credo che tutti i lettori si siano emozionati con Erik, questi due personaggi si sono cercati senza trovarsi per tanto tempo, perfino quando si baciavano o stavano insieme, e soltanto adesso si sono veramente raggiunti, superando le reciproche differenze, diffidenze ed esitazioni e coronando il loro sogno...quante gliene capiteranno ancora? A questo punto mi aspetto un ritorno da parte di un Jean Louis un po' più combattivo di prima, che spero tirerà fuori le palle, scusami il termine, per risultare un po' meno "Raoul" XD
E poi un'ultima cosa: che fine ha fatto il duca de Blanchard? E' da un bel po' che non si fa più vedere, sono curiosa di scoprire in che modo complicherà le cose ad Erik!
Complimentissimi, non deludi mai, e soddisfi sempre :)
Un bacione,
Elly

Recensore Master
04/07/12, ore 18:58

Oddio, che dire? E' stato bellissimo!! Hai descritto il ricongiungimento proprio come di solito piace a me (e come io amo scriverlo!) descrivendo con minuzia le fasi precedenti e facendo crescere la tensione e l'attesa fino al punto culminante, quando finalmente i due si accorgono della presenza dell'altro...addirittura Erik non solleva subito gli occhi su di lei, mi sono riveduta totalmente in questa scena! La marcia di Giulia nei sotterranei è stata appassionante, trattenevo il respiro ogni volta che rischiava di finire dentro una trappola e mi ha molto sorpreso il suo "balzo", devo ammettere che quando si è spalancata la botola credevo che sarebbe precipitata, ma ha avuto una prontezza di riflessi migliore di quella di Raoul XD peraltro immaginarmela in jeans e maglietta all'interno della Dimora sul Lago mi ha fatta sorridere, è stata un'efficace contraddizione :D sarò perversa ma appena è rimasta in biancheria intima ho subito pensato che, vuoi adesso vuoi nei capitoli successivi, avrebbe finito per fare l'amore con Erik...ma lasciamo perdere le mie fantasie malate, và (per quanto una parte di me ci speri XD)
Che dire di lui? Erik è Erik, e la sua furia quando si accorge che un intruso ha osato violare i suoi domini è stata molto realistica, anche se mi stupisco che per una settimana sia rimasto praticamente inattivo, io se fossi in lui dopo due delusioni cocenti mi darei agli atti più efferati, o cercherei la morte...sono davvero curiosa di vedere come reagirà al ritorno della sua amata, per ora non si capisce molto...beh, perlomeno non si è infuriato o non ha avuto scatti di qualsiasi tipo...anzi, è stato sorprendentemente freddo e contenuto! La cosa potrebbe sembrare rassicurante, ma per Leroux quando Erik assume un fare pacato è capace di tutto...quindi starò a vedere con enorme ansia! E sono sicura che non mi deluderai, perchè hai reso davvero bene questo complesso personaggio, un perfetto mix tra la sua versione di Webber e quella Lerouxiana, specialmente in questi ultimi capitoli sta venendo fuori più che mai...non finirò mai di ripetere che hai un enorme talento, e che sono davvero contenta di aver scoperto la tua storia girellando a caso su Internet in quel di Dicembre :)
Ci si rivede al prossimo capitolo, spero presto!
Un bacio,
Elly

Recensore Junior
29/06/12, ore 22:53

Mia cara, io non so da dove salti fuori quel "non è un granché", ma sappi che questo capitolo lo è eccome! Per quanto, come ti abbia già detto, Erik non sia presente (e la cosa mi strugga alquanto xD) la sua presenza è tangibile nella sofferenza e nella depressione di Giulia. Povera, ho sofferto con lei!
Ho amato il comportamento della madre, il racconto della sua storia, il modo in cui ha tentato di consolarla e di consigliarle cosa fosse meglio per lei. Una donna sicuramente matura, che ha capito dove fossero i suoi limiti di madre adottiva, soprattutto alla luce dei fatti che spingono a farle credere che Giulia non sia della loro epoca. Mia madre avrebbe dato di matto, per una cosa simile... e io prima di lei. XD
Jean-Louis è stato incredibilmente docile, mi sarei aspettata che la fermasse, a parole o meno, alla luce dei sentimenti per la sorellastra, e invece si è comportato da bravo bambino. Ora, più che il ritorno di Giulia da Erik mi spaventa quello del ragazzo dopo una settimana! Se Erik dovesse rincontrarlo non so se potrà tornare a casa con la testa ancora attaccata al collo!
Non posso che rinnovarti i miei complimenti, carissima, perché scrivi dannatamente bene. Non mi stancherò mai di dirtelo!
Vedi di aggiornare presto, la tua alfabetaomegagamma ti attende con impazienza! :)
Un bacione!
Marta.