Recensioni per
Violent red
di Fissie

Questa storia ha ottenuto 385 recensioni.
Positive : 381
Neutre o critiche: 4 (guarda)


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Nuovo recensore
16/02/21, ore 08:45
Cap. 31:

“Izaya era intento a fissare il soffitto.”
Io 🤝 Izaya 🤝 Beth Harmon
(Peccato che io non sia una gnocchissima nonché talentuosissima scacchista americana. Ah, che vita grama.)

Cucù.
Chi mai sarà questa strana tizia con una pulce petulante nell’immagine del profilo e un nick che esibisce il suo grande amore per il sushi?
Haha. Ciao Fissie! (Oh my, non sono abituata a chiamarti così. Quanto distacco, sembra quasi che mi stia rivolgendo ad una persona illustre, just like the old days. Inizio a darti del lei?)
Sooorpresa. Hai visto, finalmente l’ho ripresa in mano?
Onestamente, non credevo che sarei mai riapprodata fra queste pagine a sclerare e a lanciarti insulti, ma, in fondo, più volte ho sperato di ripensarci e di tornare sui miei passetti. Verso la fine di dicembre ho realizzato che erano passati quasi più di sei mesi da quando mi sono distaccata da questa bellissima opera e tutto ciò che la riguardava…

(La mia Ti super criticona in questo momento: ”Ma che è? Una recensione o la tua autobiografia?”)

O meglio, quasi tutto, dato che qualcuno è venuto ad importunarmi *pizzica la guanciotta di Ran* a proposito, grazie. Probabilmente senza le nostre chiacchierate, non l’avrei ricominciata. Più che dirti grazie dovrei lanciarti su un cavalcavia, mi hai catapultato nuovamente nel mondo dell’angst. Que dolor.
Ho preferito non confidartelo, ma già altre volte avevo provato a riprenderla da capo, solo che qualche meccanismo non si innescava mai bene, facendo vacillare tutto non appena leggevo la temibile parola scritta in rosso all’inizio del primo capitolo, “epilogo”. Che drama queen.

(Ti: ”Bastaaaa ma hai finitoooo”)

E così, dopo la sessione, quando finalmente ero più tranquilla e soprattutto più libera, ho deciso di tentare la sorte con un altro tentativo. E finalmente, non so come, ho varcato la soglia ed è andata. Wow. Mi sono letta quasi due capitoli al giorno, a volte anche di più. Queste prime due settimane di febbraio sono state intense ed emossssionanti aka piene di lacrime. Qualcuno mi passi un collirio.

Okay, accontento la mia Ti e mi taccio!
Alloooora.
Il capitolo.
*agita le manine divertita* mi prudono le mani per l’emozione, ci credi? (O per gli schiaffi che vorrei darti? Sì, parlo con te, non fare la finta tonta! Come osi rendere Izaya cari- ehm, decente?)

Ho così tanto da dire!
Anzitutto spendo qualche parolina sulla mia solita fortuna. Benvenuti in un altro episodio di “non sapevo di essere stata adottata dalla sfiga della famiglia Orihara”. Ti pareva che questi due si sarebbero messi insieme proprio nel primo capitolo che non ho letto? Quanto sono sfigata da 0 a Izaya? Izaya + ∞?

Te lo devo dire pure qui, ma renditi conto che mi sono dovuta sorbire ben DUE anni di hiatus e, preciso, senza sapere se la ff sarebbe continuata o meno. Quando hai ripreso ad aggiornare, ci hai spiattellato un capitolo più triste dell’altro con neanche una scena poQQa (io a ‘sto punto inizio a credere che sia una punizione divina perché gli dei sanno quali reati ho commesso alla tenera età di 14 anni *fissa il rullo* jeeeesuuuuus). Anni con un’autrice sadica alle calcagna che non faceva altro che ribadire “tranquille, manca poco alla svolta felice!” “dai, ragazze, ci siamo quasi” *passano altri 10 capitoli* “siamo vicinissime” ”ma vicine quanto?” “vicine quanto 10 capitoli fa.”
Anni di “questo è il capitolo della quasi svolta felice”, “questo è il capitolo della timida svolta felice”, “questo è il capitolo della svolta felice, ma solo nella mia testa” (le mazzate che ti avrei dato. La vera domanda da porsi su VR doveva essere “ma quante svolte felici ci sono?”).
Anni in cui mi sono sorbita le peggio battute sul mio rapporto con Izaya (dannata, tu e tutto il tuo circo del forum, vi deve finire la carta igienica mentre state al bagno per i prossimi cento anniiiiii) (questa è la vostra character song: https://www.youtube.com/watch?v=zjedLeVGcfE ), anni di cacce agli spoiler dove la frase più corposa che becco riguarda Izaya che si scorda il portafogli a casa, anni di atroci sofferenze nei capitoli perché la shizaya è disfunzionale come poche ship e crea più danni di un elefante in una cristalleria e poi? Poi posti la svolta felice quando io me so data?!

FIII-SIIIII-EEEE-KUUUUN. Io sradico un palo stradale e te lo lancio appresso.

Ma finalmente! Sono qui anche io.
*Me ne frego di Achille Lauro starts playing in the background* ci son cascato di nuovoooo
Potevo liberarmi finalmente dai viscidi tentacoli poliposi di questa fanfic e invece sono qui con la mia recensione assolutissimamente non richiesta e che rimpiangerai fino all’anno prossimo. Yey.

Ovviamente, dovevo riprendere la fic proprio prima di un capitolo angst. Eh, certo. Sia mai avere unicamente del sano fluff, no, per carità. Quando dio distribuiva la fortuna io ero a cercare la ponderatezza di Izaya, quella che gli servirebbe prima di fare cavolate (come puoi immaginare, la ricerca non ha dato i frutti sperati. Tra un po’ chiamiamo Chi l’ha visto).

E così, mi sono persa il compleanno di questa piccola (piccola…) creaturina. Mi fa ridere che sia iniziata ad agosto, proprio il mese in cui è ambientata ed anche il mese in cui l’ho letta interamente per la prima volta, quel lontano giorno di circa sei anni fa. Mi dispiace, piccino (piccino…), ma non ti preoccupare, la zia per farsi perdonare ha portato tanti bei giochini (... no. Solo le mie stupide recensioni che probabilmente non ti sono mancate. Sinceramente, non ti biasimo).

Esordisco in memoria dei vecchi tempi: che. Miserabile. Vigliacco. Non posso scaraventargli offese meno velate, su EFP mi devo trattenere.
C’è bisogno di specificare di chi sto parlando? Nella parte iniziale del capitolo, Izaya è un tale scassacavalliii. Sviscerare senza ritegno una situazione già di per sé delicata, analizzandola e srotolando un lato amaro della verità fino a prendersi gioco della ragazza in questione e, quindi, del suo dolore, significa svalutare come si sente e lo trovo disgustoso. Il tutto canzonandola con un tono annoiato e commenti ironici altamente discutibili.
È odioso.
(Mi era un po’ mancato infuriarmi con lui, lo ammetto.)
E meno male che mi avevi anticipato “è quasi un nuovo Izaya in questi capitoli”. Alla faccia. Pensa se non provava a migliorarsi, allora (la fregatura è stata quel “quasi”, vero?).
Cosa ci guadagna, a parte un’occhiata di stizza? Sono comportamenti noncuranti e frasi dette con una tale indifferenza e freddezza che farebbero raggelare, non mi piacciono. E no, il fatto che sia solo un altro modo di sbucciarsi le ginocchia, anche se l’intento è evitare di sbranarsi accanendosi sulla prima vittima disponibile, non lo giustifica, perché stare male non gli conferisce il diritto di inviperirsi aizzandosi contro gli altri, calpestandoli come vorrebbe fare con sé stesso. Non gli aggiudica il diritto di riflettere il proprio dolore su chi lo circonda.
Quello che trovo più deplorevole e che mi infastidisce ad oltranza, è che sia solo un’altra barricata in cui celare sé stesso. Ma chi è veramente invulnerabile, non ha bisogno di uno scudo, non ha bisogno di nascondere le sue crepe, perché se è così imbattibile come crede, i punti deboli non dovrebbe averli. Ma Izaya è vulnerabile e questo lui lo sa. Credo che sia un lato di lui che me lo fa apparire solo più misero, piccolo e patetico. Questa penso che sia una cosa che Izaya debba accettare - il fatto di non essere invincibile, come tutti e di poter essere ferito a sua volta e/o per primo -, non solo per non fare male agli altri, ma anche per non farne in primis a sé stesso. Lo so, a parole è sempre facile, ma faccio affidamento sui suoi passettini (ah, fare affidamento su Izaya. Stiamo messi bene, allora).
Anche se confesso che quel “apprezzo una brutta telenovela argentina di tanto in tanto” mi ha fatto ridere.

Oh, hai inserito Nozomi! La mia piccina. Sono contenta che tu le abbia dato un suo spazietto, introducendola per mostrare come Izaya abbia creato il suo harem (harem, cos) dato che Narita ovviamente non ha mai fatto luce sulle origini dei suoi contatti con ragazzine provenienti da famiglie disastrate e situazioni abusanti, sia mai che Narita sposti i riflettori un po’ più in là, per carità. Però, ehi, grazie per averci rivelato che Izaya è mancino dopo quasi 10 anni dall’uscita delle light novel, questa informazione mi serviva. Chi l’ha animato per intere stagioni come destrorso ti è eternamente grato, idem chi ha realizzato le figure ed i gadget in cui tiene il coltellino con la mano destra. Tanto amore.

Mi è sempre piaciuto l’intento di VR, quello di voler spiegare come si sono evolute le dinamiche fra i pg e lo sviluppo dei pg stessi, incastrando il tutto con le informazioni provenienti dalle novel che, appunto, invece sono prive di molti svolgimenti e non elaborano dei chiarimenti sufficienti, impedendo al lettore di maturare delle conoscenze approfondite su quel specifico personaggio e sulla sua personalità oltre che sul suo passato, contesto in cui ha vissuto e simili. Quindi sì, sotto questo punto di vista le ho sempre viste poco consistenti, peccando di quel qualcosa che invece VR ci sta dando. Rende anche il tutto più intrigante (e tu lo architetti nel modo più coinvolgente possibile), è un riavvolgere il nastro di una cassetta partendo dal finale, chiedendosi “come siamo arrivati a questo punto?”. E penso che sia un impegno enorme, tenendo conto di quanto sia fitta la trama di VR, come anche quella di Drrr. Equivale a dover ricongiungere i fili di due apparecchi ancora disconnessi e penso che sia un lavoro da non sottostimare affatto.
Inoltre, non per togliere qualcosa a Narita, dato che ci ha dato dei bellissimi personaggi su cui sclerare e morire serenamente (mhh non lo so, Rick, serenamente dopo Ketsu è praticamente una blasfemia) (pure prima di Ketsu lo era, vabbè), ma adoro il modo magistrale con cui caratterizzi le personalità di ognuno di loro, arricchendoli di particolari e fornendone una visione laterale che tuttavia non si discosta dal canon, dà solo quella percezione in più che accresce la storia del pg. Appunto, è una cosa che l’autore originale dell’opera non fa, o almeno, non lo fa con la stragrande maggioranza dei personaggi e le eccezioni sono poche (e anche quando ci sono non mi soddisfano mai completamente, ma lasciano sempre un senso di pecca, qualcosa che manca, facendomi storcere il naso) e non ci mostra una crescita, perché non affina ciò che ha già costruendolo e giostrandolo per bene, ma inserisce solo elementi in più che a tratti appesantiscono il tutto, senza dare un vero senso di pienezza… forse è per questo che li ho sempre percepiti tutti un po’ “acerbi”.
Tu invece, i tuoi personaggi li metti a nudo. Ci mostri degli aspetti che vanno al di là del bidimensionale. L’ho sempre detto, ma i tuoi Izaya e Shizuo suonano molto umani, realistici. Apprezzo anche che vengano valorizzate le fattezze fisiche aggiungendo dei tratti distinti, insomma, ai miei occhi sono praticamente in carne ed ossa.
Diciamo che Narita ha dato uno spunto, ma quelli che ho imparato ad amare a dismisura sono i tuoi Izaya e Shizuo, i tuoi Shirou e Kyouko e sono le tue Mairu e Kururi – che so già che adorerò ancora di più - e così via.
Sorry, so che non c’entra molto con il capitolo in sé, è più un aspetto generalizzato di VR che si estende per tutta la ff, ma sono reduce da una luuunga rilettura e ci tenevo a dirtelo.

Tra l’altro, complimenti come sempre per rendere Izaya così IC. Le sue blaterazioni le trovo sullo stesso livello di quelle riportate nel canon, tant’è che ogni volta che in VR gli vedo affondare gli artigli su argomenti concernenti la morte, mi sembra di avere davanti lo stesso Izaya dell’anime, che allo stesso modo esplora i medesimi discorsi esponendoli alla sua platea – aka quella poraccia di Namie. Non la paga abbastanza.
Ci sono anche altri particolari che trovo molto appropriati. La parte in cui spieghi che le sue strategie di strategico hanno solo il nome, essendo solo una concomitanza di improvvisazioni e sbagli la trovo perfetta per lui. Ne abbiamo già discusso, ma per me Izaya non è quel tipo di manipolatore calcolatore che amministra tutto e tutti come viene descritto nell’anime (perché è così che vuole farsi percepire lui dagli altri) o almeno, non così organizzato. Mi sembra più il tipo che lancia i dadi fingendo di sapere cosa uscirà, non prevedendone veramente l’esito, ma preparandosi ad accettare qualsiasi tipo di risultato per non essere colto impreparato. Quindi, nulla, mi piaceva che avessi inserito questo particolare, oltre al fatto che poi venga risucchiato dai suoi stessi piani restandone intrappolato rende moltissimo! L’ho apprezzato insieme ad un’altra cosetta: quando nella parte delle cuffiette specifichi che solitamente non gli piace estromettere gli stimoli esterni. Questo lo trovo molto adeguato, in quanto è più un tipetto che fa vagare lo sguardo indagatore qua e là, che si mostra interessato alla vita degli altri… molto osservatore. Molto tipo che preleva le informazioni provenienti dall’ambiente circostante. C’è tutta una parte risalente al capitolo 14 al riguardo che mi è piaciuta molto. Penso che siano quelle piccolezze all’apparenza futili ma che scavano ugualmente nel personaggio con una profondità che ancora non vediamo bene.

Poooooi.
(Non l’ho detto all’inizio, lo dico ora: preparati un bel tè e mettiti comoda sul divano, che qui la vedo lunga e non mi riferisco a Shizu- ehm. La mia Ti mi sta già rimproverando perché “madòoo ma quando la finisci ‘sta recensione” ah, perché, la finisco?)
Mi è piaciuta molto la metafora del ratto nel trafiletto dell’autosabotaggio e mi si spezza sempre il cuore quando leggo di alcuni tratti stereotipati del bpd che sono più nocivi che altro, fra questi, il fatto di sabotare la terapia. Alzo le mani fin da subito: non sono una specialista, non ho idea di come si affrontino delle evidenti difficoltà in terapia perché non ho anni di studio dietro le spalle (se gli anni di studio corrispondono ad un barista biondone ci faccio un pensierino però) (io la devo smettere) e non che non sia giusto ammonirlo dato che compromette il percorso di altri pazienti spingendoli ad andarsene, ma...
Quel “perché tutti si arrendono con me?” mi ha fatto molto male. E uh, il riferimento a mamma H. È un po’ il motivo per cui ho storto il naso anni fa, quando uscì il capitolo 20.
‘Sta cacchio di mano sul cavallo dei pantaloni argghh Izayaa te le taglio le mani.

Il secondo paragrafo ha riportato a galla le domande che probabilmente ci stiamo facendo tutti/e: ancora ‘sto Hideki? Chi è? Che vole? Lo scopriremo mai? Spoiler: no.
No no, ovviamente confido ciecamente nel fatto che ce lo svelerai presto. Prestissimo. Nel 2053.
Forse.
Quindi è così che si è procurato le informazioni riservate a cui si accennava in uno degli scorsi capitoli. Sono lieta che venga delineato anche come Izaya entra effettivamente a contatto con la Yakuza. Mi è sempre sembrato un po’ superficialotto da parte di Narita (ormai l’ho preso in antipatia, stacce, tanto lo so che condividi) dire semplicemente che fosse stato avvicinato da Kine così, a buffo. È questo ciò a cui mi riferivo prima, a tratti in Drrr ci sono dei vuoti che nel corso della serie non vengono colmati, delle cose che non combaciano bene e stridono un po’. Non lo trovo credibile che un membro della Yakuza si riduca a chiedere informazioni raccattate da un semplice liceale. Agli occhi di un adulto resta un adolescente che non sa cosa sta facendo e il massimo di trascorso da informatore che può avere è quello di aver sempre immerso le mani in un campo più innocuo – o almeno, innocuo rispetto a quello della mafia. Non è paragonabile a gente più esperta, visto da fuori.
Non te la prendere sul personale, Izay- no niente, si è offeso. Vai, Shizu, vai ad allentare la tensione (mi stai odiando, lo so, lo percepisco da dietro lo schermo. Non è una mia recensione se non divago e non sparo cavolate ogni tre righe, okay? Accettalo).
Quindii, non vedo l’ora di leggere come svilupperai meglio il tutto. Me curiosa.

Come sempre spezzo una lancia a sfavore di Kyouko e Shirou per dire, regà, ma non ve lo filate proprio vostro figlio, non vi ricordate nemmeno di un corso pomeridiano. Mah.
Tutte le volte in cui dici che gli occhi di Izaya sono diversi da quelli di Kyouko, mi viene in mente Harry Potter, per colpa dell’usuratissima frase “hai gli occhi di tua madre” (... era così? Vabbè. INFJ e roba mainistream) (Quanto mi sto facendo odiare?). In più, ormai ogni volta mi parte la voce del Trono del Muori che urla “gli occhi del muoooooriihara”. Non fare domande. Qui l’ho partorita ‘sta cavolata e qui resta.

Mi sono un po’ ammorbidita immaginando la partita a Monopoli con l’intera famiglia, per i pensieri su Shirou in particolare. È un’immagine inusuale all’interno della famiglia Orihara e forse carina proprio per questo. Ah, e so che non è la prima volta che mostri un attacco di panico, quindi non dovrei dirlo ora, ma mi piacciono i vari modi in cui li descrivi!

I momenti in cui esprime la paura di essere abbandonato da Shizuo mi uccide - non che sia un sentimento surreale, Shizuo potrebbe andarsene e avrebbe tutto il diritto di farlo dopo ciò che è successo, ma è logorante essere partecipe del dolore di Izaya, sentire come questa paura lo consumi fino a spezzarlo.
Ho urlato quando è apparso Shizuo – sai che l’ansia mi stava sciupando per bene perché non avevo minimamente idea di come sarebbe potuta avvenire la svolta felice, dato come si sono lasciati l’ultima volta. Per quanto faccia male a Izaya e per quanto capisca anche ad un livello più personale il dolore, penso che sia legittimo da parte di Shizuo prendersi un po’ di tempo per valutare meglio la situazione e sono felice che anche quando si sono incontrati non abbia ceduto in preda ai rimorsi del senso di colpa come temevo. Anzi, sono contenta che ragioni su cos’è meglio per lui e su ciò che lo fa stare bene.
Ma sono anche molto soddisfatta di Izaya (ebbene sì, i miracoli a quanto pare esistono) quando gli ha detto che se ne stava andando via. Riconosco che non sarebbe stato corretto nei confronti di Shizuo recarsi da lui nonostante gli avesse espressamente richiesto di lasciargli un po’ di tempo per riflettere, ma non lo colpevolizzo nonostante lui stesso definisca “meschino” fingere di non sapere dove si stesse dirigendo. Sono felice che ci sia consapevolezza, che capisca che sia giusto fare dietro front, anche se è una realizzazione che arriva tardi - ma non gliene voglio fare una colpa, dato che era stordito ed era appena uscito da un attacco di panico -, sono felice specialmente perché l’impulso iniziale è stato quello di ritirarsi dopo aver razionalizzato e compreso che restare lì sarebbe stato scorretto.

Quando poi Shizuo l’ha rincuorato dicendogli di non farlo, di non allontanarsi, sono crollata. Basta, ormai sono abituata all’angst di VR, per me la svolta era quella hahaha
E sono orgogliosa di Izaya non solo per aver afferrato il significato delle sue azioni, ma anche perché glielo dice. È subito sincero con Shizuo, ribattendo che si ricordava ciò che gli aveva detto e poi quando ha chiesto scusa… mi sono sciolta.
Lo sai. Izaya così nella mia testa è troppo da sopportare, in senso positivo però. Perché vederlo sincero e onesto è ciò che ho sempre desiderato, che si spogliasse in un senso più metaforico (oookay, magari non solo metaforico, ma!)
E sono delle scuse vere che apprezzo. Al contrario di quelle del capitolo scorso, queste sono più ragionate, frutto di una riflessione e non dettate dall’impulsività, oltre al fatto che nel capitolo 29 fossero nate dalla paura di vederlo andare via – e sono state accompagnate da quel gesto orripilante – mentre qui le trovo sofferenti in un modo diverso, perché lasciano il via libera alla possibilità che possa andarsene. Non lo sta trattenendo, gli sta dando la possibilità di scegliere, lo sta lasciando andare anche se fa male, ma sa che è Shizuo a dover decidere e che deve rispettare i suoi spazi. Penso che sia un passo importante. Almeno io l’ho letta così!
(A proposito, ma quante volte dice “scusa” in questo capitolo? Io smetto e lui inizia? Mi sono impossessata del suo corpo? Uhuh~ ehm no! Non in quel senso!!!)
E tu. Tu sei un essere esecrabile. Perché tu, tu sai che io ci muoio su Izaya più onesto. Hai osato farmi intenerire e a volte addirittura me l’hai fatto difendere. Non ti perdonerò mai.
È che ‘sto picciotto cretino mi fa una marea di tenerezza pena. Gli bastano le più semplici e minuscole rassicurazioni per sentirsi accettato. Anzi, nemmeno, non chiede neanche di essere accolto con piacere, gli basta essere tollerato, non essere respinto.

Sono stata sorpresa quando ho letto il loro dialogo. Stavano parlando (incredibile - ho sbagliato ff?) e Izaya che si apre è prezioso  importante, perché è più autentico, ed è un tipo di onestà che si sarebbe dovuto concedere già da tempo, anziché trascinarsi tutto quel dolore chiudendosi e soffrendo da solo, cosa che rappresenta un peso eccessivo per chiunque e non solo per gli eventi traumatici che si porta sulle spalle, ma anche per i risvolti dell’ultimo periodo che non gli rendono facile l’impresa di stare meglio o quanto meno di provarci.
Vedo un Izaya più cosciente e che riconosce le proprie problematiche. Ho apprezzato molto la parte in cui spiega il motivo del gesto sulla collina ammettendo che fosse un modo per ferire sé stesso, legata alla realizzazione che fosse la prima cosa che gli è venuta in mente di fare pur di non farlo andare via, scatenando la reazione contraria e concretizzando la sua paura.

Per quanto sapessi che alla fine sarebbe andato tutto liscio, ho letto il capitolo avvertendo molto bene l’agonia di Izaya, saltando da un rigo all’altro con l’ansia (ahimè, lo sapevamo entrambe che questo capitolo sarebbe stato così per me).  Mi fa male che si sia vissuto tutto il momento tormentato, dipendendo dalle parole di Shizuo e che alla fine ne abbia ricavato un sentimento discordante e in grado di infondere sollievo solo per metà. Se da un lato Shizuo non se n’è andato, dall’altro questa rassicurazione non dissipa la paura di essere abbandonato ed anzi, è una sensazione che si innalza sovrastando il conforto che lui sia ancora qui ed erige i muri di un’altra consapevolezza, quella che alimenta il timore stesso di essere lasciato, perché se Shizuo c’è ora non significa che ci sarà per sempre. E non è solo questo a fare male, è anche quel “se non avesse avuto paura”, che è la vera preoccupazione che veicola la maggior parte delle azioni di Izaya, è il non voler fare quel passo in più perché il solo pensiero di perderlo costituisce una sofferenza troppo grande. E mi fa stare male che non ci riesca, e quando si innervosisce colpendo lo sgabello con i talloni mentre Shizuo subito si accinge a confortarlo dicendogli “ehi?”… niente, questi due mi uccidono.
E poi. Ogni tanto fra i mille pensieri di Izaya spunta sempre questo chiodo fisso e ogni volta io ci resto secca, perché è troppo. Mi riferisco alle accuse che si scaglia contro, dopo essersele dovute sorbire a manetta da chiunque, quelle di essere un manipolatore. La parte in cui si impone di non piangere, non tanto per difendere l’orgoglio, ma più perché crede che piangendo ciò possa andare a suo vantaggio utilizzando le lacrime come modo per ricattare mi annienta. Non solo questo pulcino cretino è convinto di essere una sottospecie di essere dalla personalità malvagia e dotato di una mente machiavellica senza rendersene conto, ma sono pensieri doppiamente nocivi in quanto costituiscono un blocco, quello che non gli permette di esprimere uno stato di sofferenza e di sfogarsi come fanno tutti i normali esseri umani.

Sono lieta che anche Shizuo riconosca i suoi errori. Per quanto Izaya lo difenda dicendo che l’unica colpa che ha è quella di essere troppo buono, non è così. O meglio, ne abbiamo già parlato, ma non mi sembra così anormale che Izaya, anche se inconsciamente, voglia redimerlo dalle sue colpe, credendo che non abbia fatto nulla di male e che l’unico a dover essere marchiato da degli sbagli sia lui stesso. Succede a volte all’interno di un rapporto, spesso si resta bloccati dentro la propria bolla autocommiserandosi e credendo che la colpa sia unilaterale, no? Se noi lettori e lettrici riusciamo a captare che come sta esponendo i fatti Izaya non è giusto per sé stesso, siccome si sta accusando di essere la causa di tutto, e non rappresenta un’equa spartizione degli errori commessi - non che poi sia importante capire a chi attribuire la colpa, è rilevante solo comprendere se e in che modo si ha sbagliato al fine di poter rimediare e non ricommettere gli stessi equivoci in futuro – è solo perché osserviamo il tutto da fuori, perché possiamo avvalorarci di una visione sicuramente più obiettiva.
Le riflessioni di Shizuo, per quanto dolenti, sono delle domande giuste da porsi e sono felice che anche lui si apra un po’, nonostante vedere Izaya affliggersi su questi ragionamenti mi massacri - e il fatto che poi cerchi di compensare dicendogli “ti ho sempre fatto arrabbiare” mascherando tutto sotto il sarcasmo è ancora più sfibrante.

Te l’avevo già detto, ma mi era capitato di spoilerarmi alcune frasi (pochissime, but still) e fra quelle che ricordo, c’era questa qui: “Non mi basta che mi piacciano, voglio sentire qualcosa. Qualcosa di così forte che mi distrugga prima che possa distruggerlo io.” Mi ha fatto un po’ ridere rileggendo il capitolo, perché mi sono resa conto che all’inizio, avendola letta senza contesto, credevo che l’avesse detta Izaya. E ciò mi fa riflettere su quanto siano simili in fondo, che è un aspetto che nota anche Izaya nel corso del capitolo, scoprendo che “non sta urlando da solo”. E sono anche contenta che Shizuo abbia evidenziato che Izaya è stato il primo fra i due a cercare di capire se fosse in grado di chiudere quella storia, di metterci un punto, e sono felice che, per quanto Izaya si senta un codardo, Shizuo gli sottolinei di essere stato quello coraggioso fra i due. È ciò che ho pensato di lui durante il capitolo 25, quando non credevano che si sarebbero mai rivisti se non forse fra dieci anni (sei crudelissima, Ran, crudelissima) e quella di separarsi era stata una scelta sofferta, ma necessaria e soprattutto giusta nei confronti di entrambi.

Quando gli ha detto che gli manca tutto di lui mi sono sciolta, dai discorsi strani fino al cinema (i film francesi in bianco e nero di tre ore e passa, questo è amore vero).
E quando gli ha detto che dovrebbe fare il barista! Raaaan. Questo è un colpo basso.
Alla scena dei salatini, ho sorriso in un modo indegno. A parte che il solo fatto di avergli chiesto se mangia mostrando quella che era pura preoccupazione mi ha sciolto, ma quando gli ha passato i salatini, oh boy. Ad avermi fatto sorridere è la parte più giù, l’attimo in cui comprende dalla sola espressione di Izaya che gli fanno schifo, riportando l’aneddoto del caffè. Benché sia solo sapere i gusti dell’altro, cela un legame diverso e più stretto, per il semplice motivo che Shizuo ha recepito l’informazione in un modo del tutto naturale senza il minimo sforzo e lì è rimasta, non l’ha rimossa.
Forse sono stupidaggini, ma ormai mi conosci. Io sulle dimostrazioni d’affetto minime ci sclero.
Ah, e ti pareva che se a me e a Shizuo piacciono gli alcolici alla frutta, allora a Izaya devono fare schifo. Shh. Zitta. Lo vedo che mi stai giudicando.
(Tmi che non hai assolutissimamente richiesto, proprio come questa recensione: ti do un motivo in più per fissarmi male. Io la mattina prendo il caffè. Ma nel caffè non ci metto lo zucchero… bensì… *rullo di tamburi*
Il miele.
Vedila così: il miele è Shizuo e il caffè è Izaya. Ora t’attizza, eh? No? Pazienza) (Vabbè, ormai questa recensione è diventata il mio Talk Show, poi vorrò cancellarla hahaha)

La parte del “Non ho mai” mi ha stesa. Tu mi stai dicendo che hai infilato Izaya con la divisa femminile in VR e non ce lo mostri? Farai meglio a rimediare e a riproporcelo!
Adoro i momenti in cui si pungolano – quindi sempre -, Shizuo che non capisce le dinamiche del film mi fa morire, è il mio tontolone preferito. E quando ha preso in giro Izaya sull’altezza sono morta un’altra volta, mi spezza che Izaya si aggrappi all’altezza delle gemelline. Me lo immagino a sogghignare pensando “hehe sono più alto io”. Izaya. Loro hanno dieci anni. Non tu.
(Pssst. Lo ammetto. Ho ripreso la ff solo per sapere le dimensioni di Shinra. Il mio unico movente. Alla fine la verità è venuta a galla.)

Trovo sempre tristissima la visione del sesso secondo Izaya, ma questa volta era “plasmata” su Shizuo e mi ha stretto tanto il cuore vedere fino a dove l’insicurezza lasci il segno, quanto sia radicata la convinzione che a Shizuo piaccia solo per una ragione, per l’unica cosa che nella sua testa lui può offrire. È un pensiero molto più vasto, ma non mi dilungo perché sto già scrivendo troppo. Però uff.
Riguardo a quando mente sulle sue esperienze passate, invece. Ne abbiamo già parlato, ma non sento di potermi arrabbiare. È vero che così facendo manda a rotoli tutti i presupposti per l’inizio di una relazione sana e che si basa sulla fiducia, ma… je ne sais pas. Sono delusa, questo sì. Forse non mi arrabbio perché vedo che sta facendo altri passetti in avanti in altri campi (e okay, il problema è anche questo, ovvero che spesso dopo cento in avanti ne fa uno indietro con comportamenti che hanno il potere di azzerare tutti gli avanzamenti che aveva fatto e tutte le conquiste che si era guadagnato), forse non mi arrabbio perché mi invade di tenerezza il fatto che vorrebbe cancellare tutto, perché ciò che cercava veramente non era sesso, ma solo un modo alternativo per farsi male, per annullarsi. Forse non mi arrabbio perché so che di questa bugia ne ha più bisogno lui che Shizuo, perché cova la necessità di sentirsi così, essere visto così e che sia Shizuo stesso il primo a farglielo credere. Non sto dicendo che i suoi motivi giustificano la menzogna e non lo sto proteggendo, però, allo stesso modo, non riesco ad attaccarlo per questo.
*Inserire qui un aggettivo carino ma che sembra un insulto*

E giungiamo finalmente alla svolta! Nell’esatto istante in cui Shizuo gli ha detto che preferirebbe rischiare ho: urlato (io non so con che coraggio ho letto i capitoli successivi e quale forza ultraterrena mi abbia donato la volontà per farlo dato che in questo punto io ero: morta, kaputt, a k.o., abayo, sayonara da, qualcuno si occupi della bara) e quel “allora fallo” ma mannaggia a te, non ci avevo pensato al riferimento a Ketsu. Tu sei un bakemono.
Uhuh, la scena del bancone. L’ho adorata in ogni sua sfaccettatura. Shizuo che torreggia su di lui e lo imprigiona premendo le mani accanto alle sue, Shizuo che lo stuzzica per costringerlo a chiedergli di baciarlo, mentre Izaya tutto imbarazzato parla freneticamente, oh boyyy. E Shizuo che lo fa proprio per farlo arrossire… insomma. Shizuo. Ecco. Più scene con Shizuo così, pls, feed me.
Tutta la scena mi ha stesa anche se la parte che più mi ha provocato degli urletti estasiati è il pezzo in cui Izaya sbrocca dicendo “che hai da ridere?”. Non sa combattere sul campo dei sentimenti e il bello è che Shizuo l’ha capito.
Sai che mi piace vederlo in difficoltà~
E quando gli ha dato un colpetto sulla fronte chiamandolo “Holly”, lì sono proprio esplosa. Addio, addio, amici, addioo
Sai, mi fa pure un po’ ridere, perché ho rivisto Colazione da Tiffany in preda ad una strana nostalgia (mi piacciono i film datati nonostante sia nata più tardi, non farci caso) proprio mesi fa (che l’abbia visto esattamente mentre stavi scrivendo il capitolo? No? Non è una cosa carina?).
Comunque! Finito il paragrafo, mi sono fiondata a rivederlo. VR solleva voglie strane. Très fous?
(Ma l’ultima scena di Colazione da Tiffany, poi, quante VR vibes irradia? Non so, sarà che VR ormai mi ha bruciato i neuroni da tempo immemore – probabile- ma quando l’ho rivisto mesi fa, nonostante non la stessi più seguendo, ho pensato immediatamente alla fanfic. Tutto il discorso finale sul non avere il coraggio di riconoscere che ci si innamora…
E piove pure! Qualcuno ha detto capitolo 16?)

Oh, e poi mi è piaciuto tantissimo anche il momento in cui Izaya, tutto titubante, crede che Shizuo abbia interrotto il bacio convinto che si sia pentito, ma quando realizza che non è così e al contrario si accende una sensazione vittoriosa aaa che carino scemino.
Certo, che. “Puzzi”. Il bello delle conversazioni durante le effusioni amorose. Però! Meno male che Shizuo lo dice di andare piano, oh! Da come me l’avevi accennato credevo che si azzuffassero subito e nope, mamma non approva.
La parte della maniglia mi ha fatto schiattare. Ah, l’astinenza, cosa fa l’astinenza. E i riferimenti ai vecchi capitoli, che tempi.
Quando ha iniziato a baciarlo ripetendo “piano”, lì mi sono liquefatta sul pavimento. Troppo fluff, non ci sono abituata – e non avevo ancora letto i capitoli successivi.
Però, mannaggia a Simon. Non solo prima non gli facevi terminare le scopate, adesso non li fai neanche sbaciucchiare. Sempre così. Secondo me tu non shippi sul serio la shizaya.

Termino dicendo che rileggere VR dopo tutto questo tempo è stata un’esperienza mistica. Avevo completamente rimosso alcune scene. Il randello. Il rullo- no, scherzo, il rullo è un trauma che conserverò con cura nel mio cuoricino per sempre.
Ma avevo sul serio totalmente cancellato alcuni intermezzi. Specie il capitolo 12, la mia mente ha passato un bel colpo di spugna. Ci credi che avevo eliminato dalla mia memoria la bellissima chicca “per me? In me?” (Non la continuo o sento di rischiare il ban pesante). E la fine del capitolo 29! Ricordavo solo che Izaya gli avesse risposto in malo modo, non anche quel gesto! Il mio cervello voleva proteggermi evidentemente.
Che dire. Immergermi nuovamente in questa fanfic è stato un viaggio toccante. Mi ha fatto riprovare il turbinio di emozioni in cui solo VR riesce ad incastrarmi. Ma soprattutto, io che da lettrice appassionata che si becca un aggiornamento una volta all’anno (non ci credo che hai migliorato i tempi d’attesa proprio quando me ne sono andata. Dillo, dillo che mi odi!) passo da lettrice che decide di droppare la ff e quando ritorna ha ben TRE capitoli consecutivi a sua disposizione pronti per essere divorati tutti insieme? È stata un’emozione indescrivibile. Mai, neanche nei miei sogni più fervidi la mia fantasia avrebbe galoppato così lontano! Tre capitoli consecutivi. Tre. Pura fantascienza.
Scommetto che ora che sono tornata, il prossimo aggiornamento arriverà nel 2035 (ah, così poco, vedo che sono ottimista). Sto scherzando, guai a te se prendi spunto.
Finisco qui. Ma non temere, presto arriverà altro *sorride in modo maniacale accarezzando lascivamente Ran mentre quest’ultima si divincola per non doversi sorbire altri obbrobri* molto presto... aka fra due minuti se EFP permette.
(Non so se si possono recensire i capitoli tutti insieme e a poca distanza dall’altro, sul regolamento non ho trovato nulla che lo vietasse. Oh beh, lo scopriremo fra poco. Se va tutto bene, ci sentiremo presto!
Al prossimo capitolooo - fa impressione se a dirlo sono io.)

Nuovo recensore
03/01/21, ore 01:29
Cap. 32:

Non posso credere di essere arrivata al penultimo capitolo (pubblicato finora) di questa splendida fanfiction. Questa notte, una volta finito di divorare tutto quello che hai scritto, avevo ancora un'insaziabile fame di lettura, ma ho preferito gustare la dolcezza di questa conclusione per paura che nel prossimo capitolo potesse esserci qualcosa atto a disfarla. Non ne parlo in maniera negativa, anzi, preferisco l'angst a qualsiasi altra cosa... proprio per questo procedo guardinga nella lettura, adesso che non ci sono altri capitoli in cui spero sempre di trovare il balsamo alla sofferenza, ahah!
Ricordo di avere iniziato questa fanfiction non troppo tempo fa (considerando l'anno in cui hai iniziato a scriverla) e mi ero detta che un lavoro così ben fatto necessitava di una recensione ad ogni capitolo, in maniera da avere un occhio più analitico ed attento, invece che rimediare con un vago "bellixximoh tesò" una volta che sarei arrivata alla fine... invece ti chiedo scusa perché non ce l'ho fatta. Non ce l'ho proprio fatta. Ogni volta avevo sempre più fretta di sapere cosa sarebbe successo, avevo sempre più foga di leggere, di scorrere avidamente ogni riga, VOLEVO SAPERE, VOLEVO SOFFRIRE E STARE BENE, aaaaaaah, e insomma, davvero, fermarsi per recensire magari il quarto capitolo quando in realtà ero già al decimo la sentivo proprio una violenza. Pensa quanto mi conosco, che già all'inizio sapevo che sarei finita a scriverti alla "fine".
Comunque, dopo aver fatto un'indigestione pazzesca con i primi venti capitoli ho dovuto prendermi una pausa per qualche tempo, per poi tornare a rileggerla da capo. E, pazientemente, mi sono goduta ogni istante di lettura. Non vorrei usare un tono così solenne, ma è più forte di me: è stata proprio un'esperienza immersiva. Già generalmente sono molto emotiva, adoro farmi trasportare, ma il tuo lavoro mi ha persino fatto riflettere su alcune situazioni relazionali che ho al momento e, ultimo ma non ultimo, ho studiato tantissimo il tuo stile di scrittura. Insomma, è capitato quello che difficilmente riesco a trovare in giro: non sono stata io a spingermi a leggere perché avevo il bisogno interiore di fangirlare un po', ma è stato il tuo lavoro a chiedere costanza e serietà da parte mia, ripagandomi ovviamente con un sacco di ispirazione, emozioni forti e tanto intrattenimento.
Ora, non voglio fare la smielosa né la pesante, quindi diventerò un po' più tecnica e fangirlante (sempre che questi due opposti possano andare a braccetto, ahah), ma vorrei proprio farti capire a quale profondo livello apprezzi Violent Red. E ammiri la tua dedizione, ahah!
Ho rotto così tanto le scatole a chiunque conoscessi con la tua fanfiction, e non scherzo, cercando di spiegare ad ognuno di loro per filo e per segno ogni singolo magnifico dettaglio che alla fine mi sono detta, "Ehi, ma perché non lo scrivi direttamente a lei?". Dunque eccomi.
(e in questo momento ho l'articolazione del gomito destro in fiamme, ma sono comunque al computer a scrivere perché non potevo più rimandare o avrei rischiato di implodere!!! Tornando a noi)
Amo questo lavoro a livelli assurdi. Già l'ho detto, ma lo ripeto.
Adoro principalmente l'accurata introspezione che riservi per ogni personaggio. Anche quelli secondari sono al livello di Shizuo e Izaya. E' così ben fatto il ritmo che hai scelto per raccontarli che non mi ha lasciato alcuna ombra su di loro. Mi è piaciuto tantissimo che tu non abbia avuto fretta di raccontare tutto e subito, penso ad esempio a Shinra: quando Izaya lo chiama una quantità allucinante di volte al telefono e, giustamente, dal suo punto di vista, si sente abbandonato dall'amico, ho trovato molto facile credere ai sentimenti di Izaya e sono caduta nella trappola di dare tutta la colpa a Shinra. Poi, quando più avanti c'è la parte in cui lui e Izaya parlano dopo che il baby informatore si è fatto portare a casa sua dal poliziotto, la notte in cui stava per saltare dal ponte, ho capito di essermi fatta ingannare dalla narrazione. Hai sapientemente occultato tanti altri atteggiamenti ossessivi di Izaya e sì, chi soffre di quel disturbo veramente non soppesa oggettivamente i propri gesti, tende solo a vedere le mancanze degli altri, nemmeno registra le azioni con cui tesse per primo dei ricatti o delle trappole emotive agli altri. Non so quante volte ho riletto quella parte, bellissima.
Sempre legata all'introspezione sta anche la cura e la sapienza disarmante con cui hai saputo descrivere il disturbo borderline, il disturbo narcisistico e l'anoressia. Non so come tu faccia a conoscere così bene certi risvolti che solo chi ci ha a che fare conosce. Voglio dire, una cosa è saperlo nozionisticamente, un'altra è sapere dove mostrarlo senza spiegarlo, o spiegarlo solo molto dopo, renderlo parte integrante della personalità di un personaggio tanto da costituirlo coerente nella sua incoerenza. Penso ci voglia un magistrale lavoro di fino. Per quello che posso dire, hai centrato certi pensieri dietro al disturbo neanche avessi un fucile da cecchino. Chapeau.
Sempre collegato a questo, potrei parlare di Shizuo e Izaya. Ma che dire di loro, se non che sono perfetti?! *si bacia la punta delle dita come gli chef famosi*
Adoro il fatto che tu abbia preso i loro disturbi seriamente - che poi è bruttissimo dirla così, perché sembra che mi voglia concentrare solo sui loro problemi mentali (poveri ragazzi), ma non è così: mi piace che tu abbia costruito ogni aspetto della loro personalità nient'affatto superficialmente, tanto che li caratterizza sempre allo stesso modo, anche se il tempo passa, anche se loro crescono. Un esempio banale per farmi capire: quando stanno assieme, battibeccano fisso. Fanno ancora i loro giochi di potere. Izaya se la prende per quel "troppo puttana" che ha pensato da solo ma glielo comunica passivo-aggressivamente, invece che in modo diretto. Shizuo è sempre burbero nei gesti quando lo bacia e quando lo vuole. Adoro questa cosa. Sono cambiati solo nelle sfumature che rendevano impossibile la loro relazione. Uno diventa più paziente, l'altro impara di più ad aprirsi, ed è ciò che basta perché non si scollino irreparabilmente (di nuovo) e si feriscano (di nuovo, sigh), ma il resto è lì, è SEMPRE STATO LI', la tensione, l'elettricità che invece che essere solo attrazione selvaggia è anche spiegata nel loro modo di parlarsi, in ciò che notato dell'altro, tutto così fottutamente simile e complementare allo stesso tempo, LA SENTITE QUANTO E' BELLA QUESTA SHIP??!?!??!?!?!?!?!?!? LA SENTITE COM'E' POTENTE L'OTP?!?!?!?!?!??!!?!??!?!?! SHIZAYAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH
*si strappa i capelli e urla dalla montagna perché questa saggezza giunga alle orecchie del popolo*
Quindi *recupera il controllo, pettina i quattro peli rimasti all'indietro* questo per dire che, nonostante le evoluzioni che ci sono state (e che immagino ci saranno), continuo a sentire i nostri sexy ragazzi più in character che mai. E con questo ho concluso. *mic drop*
Passando ad un altro tema che ugualmente mi appassiona (ma grazie a Dio mi infiamma di meno perché altrimenti non saprei come esprimere tutti questi sentimenti e il mio cuore si strazierebbe), due parole su Shirou e Kyouko. Anzi, una: adoro. Favolosi a livelli altissimi. Ecco un altro esempio di personaggi secondari che sono secondari solo per pro forma, perché sotto "protagonisti" avevano già firmato Izaya e Shizuo, insomma. Mi piace così tanto come li descrivi, con, da una parte, una fredda schiettezza su tutte le loro mancanze e tutto ciò che considerano "normale" senza rendersi conto che è proprio fucked up (non c'era un'equivalente italiano che mi venisse in mente), mentre dall'altra mi pare di scorgere quasi l'intento di assolverli, o almeno così ho sentito. Più Izaya impara a conviverci (anche se suo malgrado, certo) più noto di scusarli, in modo pure spontaneo, in quella maniera un po' amara e un po' comunque risentita con cui si scusano i propri genitori per essere quello che sono. (Capisci, di fronte a realizzazioni di questo tipo, non posso non ringraziarti per quello che stai scrivendo; "ringraziarti" è proprio il termine corretto)
Il lavoro di creazione che hai fatto con loro è sbalorditivo. Ho amato scoprirli in ogni loro dettaglio, Kyouko in primis. Shirou potrebbe veramente essere il padre di tutti noi, credo, quello che ti crea un rapporto conflittuale con l'autorità che ti porti dietro in età adulta. O che ti fa disprezzare qualsiasi adulto, così, come categoria.
Kyouko è stata una vera sorpresa, a partire dal suo passato, da sua madre, e dall'altare su cui ora erge sé stessa, ma essendone vittima allo stesso momento. Devo dire che è stato strano ritrovare i rapporti di forza tra Shirou e Kyouko completamente capovolti rispetto a com'erano all'inizio. Kyouko sembrava sempre lontana, impotente, incapace, fragilissima. Adesso la ritroviamo calcolatrice, meditativa, subdola quasi, fredda, bronzea. Mi ha lasciato, inizialmente, un po' confusa, specie perché affiancata alla figura di Shirou mostrata nella sua ingenuità, limitatezza e superficialità mi è sembrato quasi che avessi perso la presa su di loro, e che i personaggi si fossero evoluti perché era evoluto il tuo modo di vederli, ma la storia non aveva dato alcuno stimolo perché accadesse. Immagino che avere la compagnia di certi personaggi per 10 anni (I MIEI COMPLIMENTI VIVISSIMI) te li faccia conoscere così bene da poter indugiare su delle loro sfaccettature senza perdere di vista com'erano originalmente. E devo dire che, dopo una seconda riflessione, anche questa volta mi sono accorta che loro erano ancora lì, esattamente come li avevi pensati e come ce li avevi fatti conoscere all'inizio; la loro relazione sempre la stessa, anzi, grazie agli scorci sul loro passato ho scoperto meglio come da sempre sia sempre stata la stessa (scusa il gioco di parole); l'incomprensione regna sovrana; i loro rapporti di potere, che siano nascosti o palesi, non hanno alcuna consistenza perché tanto la loro fragilità è sempre in bella vista, spesso sotto forma di un flacone di sonniferi.

Passando invece di pale in frasca, volevo un po' commentare il tuo stile!
Innanzitutto, adoro la quantità di citazioni che metti qui e là. Fin dal primo capitolo cerco sempre di indovinarle tutte alla prima botta, ma molte mi sfuggono!!! E so che per molte cose basta una ricerca su internet per architettarle, ma tu incedi in così tanti dettagli che non posso non fidarmi del fatto che tu conosca benissimo qualsiasi citazione scegli di inserire! A partire dal libro del minotauro a finire con le parole in russo! Sono sbalordita! Prévert in questo capitolo devo dire che è stato proprio un tocco di classe. (*-*)
Poi devo confessarti che ho fatto degli screenshot di alcune cose che hai scritto, per rileggerle. Intendo proprio alcune due frasi o espressioni che ho adorato alla follia, le ho trovare proprio raffinate, o incredibilmente centrate, insomma, davvero di qualità. (Infatti leggo sempre al telefono per non avere l'ansia della barra laterale che ha invece il computer, quella che indica sadicamente la lunghezza del capitolo che si assottiglia, e la possibilità di screenshottare è tornata proprio comoda! Ti assicuro ovviamente che non copio/diffondo illecitamente niente, è solo un modo per ricordarmi le cose che mi piacciono. Poi le elimino)
Per farti qualche esempio:
"[...] eppure non poteva nascondere a sé stesso quel capogiro che gli prendeva quando, indossando solo la sua pelle sulla bilancia, constatava il suo peso sulla terra che diminuiva, ogni etto che segnlava la caduta di un velo dalle costole, come a sollevare un panno da una gabbia per rivelare l'anima prigioniera all'interno: il fantasma che balenava in fondo al tunnel delle sue pupille quando si fissava allo specchio per lungo tempo chiedendo "chi sei?" invece di "chi sono?""
"[...] L'eterna, inconciliabile contraddizione di sua madre che si era votata al sacrificio per indebitarla con la gratitudine di aver ricevuto tutto quello che poteva togliersi, tranne l'amore"
"Era stato come lanciare una monetina per testare la propria reazionee. E quando finalmente aveva iniziato ad abbassare gli occhi, c'era stato un lampo di consapevolezza a metà strada fra la giostrina con i pendagli a forma di pianeti e un lembo della coperta, l'orrore di scoprire che stesse puntando tutto su croce" (questo pezzo è così potente che non ho veramente parole)
"Sapeva che Shizuo non lo pensava; era lui a essersi sentito patetico e, rivedendosi nel ricordo come pensava che lo avesse visto Shizuo, quel sudario aveva aderito di nuovo al suo corpo per il bisogno pudico di coprirsi, di nascondere sotto strati di biasimo e disgusto quella sincerità che, credendosi umiliata, gli era parsa un'onta ripugnante. Qualcosa che sua madre non avrebbe accettato per sé stessa e che spalancava ancora di più l'incolmabile divario fra di loro, perché lei sapeva essere amata senza dare niente e lui poteva amare senza ricevere nulla, con l'imbarazzo di chiedere" (questa analisi è da pelle d'oca. E' come se non dichiarassi mai apertamente di cosa stessi parlando, eppure è tutto chiarissimo)
E ci sarebbero mille altri deliziosi momenti che mi sono persa tra tutti i capitoli che non ho recensito volta per volta. Ciò che mi ha proprio tenuta avvinta, della tua scrittura, è che l'ho trovata davvero maturata, anche nella gestione della storia: i primi capitoli forse erano un po' più pretestuosi, ripensandoci, ma ci sta tutto. E non vuole essere una critica, dal momento che già mi avevano conquistata. D'altra parte, mi accorgo di certe cose solo ora che li paragono con questi ultimi, di una qualità indubbia.
Se forse posso sottolineare un piccolo neo (in quello che spero si capisca voglia essere solo UN MARE DI COMPLIMENTI PORCA MISERIA INFONDIMI QUESTA ABILITA' SOPRAFFINA) sono le parti in cui la scrittura diventa più "onirica", diciamo. A memoria, dovrebbero essere i capitoli in cui Izaya va al Russia Sushi, vuole attraversare la strada e quasi tirato sotto se non per Shizuo che lo agguanta al collo, c'è la rissa, più tutta la parte di Izaya sul ponte. Ora, non che non mi siano piaciuti in generale, né che non abbia capito l'intento estraniante che avevi in mente di realizzare, ma l'ho trovata una lettura un po' più faticosa. A volte non capivo se quello che stavo leggendo stesse veramente accadendo, dunque andavo semplicemente avanti sperando di rendermene conto (ahah!). Se questo era quello che volevi ottenere, ci sei riuscita! Io devo dire che, pur apprezzando molto le cose sperimentali, sono rimasta semplicemente un po' confusa, insicura sulle informazioni che dovevo trattenere. Però poi, chiedendomi quale potesse essere un altro modo per rendere la stessa idea, non ho saputo rispondermi, quindi credo che la completa efficacia si nasconda davvero nelle sottigliezze. Aggiungo poi che, invece, quando contamini la narrazione con i ricordi (in cui passi da una riga all'altra al ricordo e lo esplori, per poi tornare senza preavviso alla narrazione principale) mi piace tantissimo!!! E lì non resto perplessa, ahaha. Forse è solo gusto personale.

DETTO CIO'
mi spenderei in altri complimenti, ma penso che quello che valga più di tutti è che sento di doverti ringraziare per tutte le emozioni che mi fai provare. E anche perché mi hai ricordato di quanto sia bello scrivere.
Non voglio essere eccessivamente prolissa e solenne, però quando qualcuno mette così tanta anima e corpo in un lavoro e quel lavoro arriva vorrei fargli sapere che il viaggio è andato a buon fine.

*respirone*
Ora ho paura di leggere il prossimo capitolo e restare senza altro con cui continuare, perciò mi sa che aspetterò un bel po', ahah!
Io poi non dimentico quel cellulare che ha squillato con "hIdEkI" sullo schermo, e soprattutto NON DIMENTICO quella frase che Shinra stava per dire un tot di capitoli fa prima che Izaya lo interrompesse, quella che non è mai riuscito a completare e che diceva "VITTIME DI -" (!!!!!!!!!)
TI LEGGO ATTENTAMENTE SIGNORINA EH
VOGLIO SAPERE MA NON LO VOGLIO SAPERE
E TUTTI I RICORDI VISCIDI E LASCIVI DI QUESTO CAPITOLO VEDI LO SAPEVO
MA BOI
PERCHE' L'ANGST
PERCHE' LO CERCO
PERCHEEEEEEEEEEEEEEEEEE'
*esplode*

PS1: Sicuramente non ti ho detto tutto, ma è l'una e mezza e vado a dormire prima di triggerare male per tutti gli apostrofi che ho dovuto usare al posto degli accenti perché ho scritto direttamente dal sito e s' insomma non imparo mai
PS2: Buon anno e buon Natale in ritardo a chiunque legga xD
(Recensione modificata il 03/01/2021 - 01:39 am)
(Recensione modificata il 03/01/2021 - 01:44 am)

Recensore Veterano
02/01/21, ore 19:50
Cap. 33:

Ciao,
è la prima volta che recensisco la tua storia, e anzi, scusa se lo faccio soltanto ora, ma sebbene la seguissi da un pò, avevo bisogno di finire i capitoli.
Sono felicissima che tu abbia aggiornato, così adesso che sono in pari posso dirti il mio pressoché insignificante parere.
La tua storia mi piace moltissimo, è una di quelle poche che seguo con estremo piacere e sono veramente contenta che ci siano ancora persone così su questo sito. Ammiro come tu sia riuscita a caratterizzare alla perfezione sia Izaya che Shizuo, i loro dialoghi, i silenzi, li trovo in linea con il loro carattere, ne hai rispettato le caratteristiche e li fai muovere in questa trama alla grande. Le loro battute, ma ancor di più, le frasi taglienti che si lanciano sono meravigliose, intelligenti e argute.
Ti sei poi addirittura superata nell'inserire altri personaggi, rispettando le caratteristiche di ognuno di loro senza stravolgere la loro natura, ma riuscendo comunque ad adattarli alla storia e creandone dei profili, per me, eccellenti. La storia dedicata alla madre di Izaya è molto elaborata, ma molto bella, così come il passato di Izaya stesso, quello di Shizuo ecc... 
Ho amato Izaya dal primo episodio, proprio per quella astuzia che trasmette da ogni poro, per quell'eterna sfida che ha lanciato a Shizuo e poi per il modo in cui si rincorrono senza mai acchiapparsi davvero (ogni fangirl credo morirebbe dietro le loro scene): tutte queste cose le ho ritrovate nella tua storia e non posso che esserne estremamente felice!
La parte più bella è proprio questa: sei riuscita a prendere i personaggi di Durarara!! esattamente così come sono e trasportarli in una dimensione che ne arricchisce la trama. E poi hai unito scene esilaranti, momenti più profondi o delicati, scene quotidiane e persino qualche gesto romantico, il tutto senza perdere mai quell'angst che fa da filo conduttore all'intera vicenda. Questo per i lettori non sempre è positivo (ci hai lasciato in sospeso parecchie scenette tra i due che avremmo voluto continuassero all'infinito), tuttavia fanno di te una buona scrittrice, coerente con le scelte fatte e con la descrizione della storia.
Sono follemente innamorata del modo che hanno di battibeccare tutto il tempo e di quello in cui si stanno adattando l'uno all'altro, dello sviluppo che stai mostrando di Izaya, delle sue ricadute, insomma di ogni singolo momento. Si vede chiaramente quanto studio, impegno e dedizione ci siano dietro ogni capitolo, quanto lavoro richiedono.
Per quanto riguarda la lunghezza invece, non devi preoccuparti, anzi, qualcuno ti dia un Oscar per la mole di parole che a noi lettori non bastano mai. A livello di sintassi o grammatica io non ho MAI trovato un solo piccolo errore, quindi puoi considerarlo un punto ulteriore a tuo favore.
In sintesi, in questa storia io non trovo difetti, ti ammiro perché non è facile continuare sull'impostazione che le hai dato e mantenerla, eppure ci riesci perfettamente. La amo e non vedo l'ora del prossimo aggiornamento.
Avrei voluto scrivere molte più cose, anche in maniera più corretta, o forse mi sono dilungata troppo senza in realtà dire quello che avrei sperato, per questo spero mi perdoni, ma la volgia di complimentarmi mi fa divagare e io in questo sono un'esperta ahahah.
Ora chiudo prima di annoiarti e ti saluto.
A presto,
N.


 

Nuovo recensore
23/12/20, ore 16:51
Cap. 33:

Il miglior regalo di Natale anticipato che potessi chiedere!
No, sul serio, grazie. Non sai quanto è immensa la mia gioia ogni volta che vedo un nuovo update, e ogni volta che finisco di leggerlo, resto sempre con un hype incredibile addosso, chiedendomi:"cosa succederà dopo?".

Non so se l'ho reso già abbastanza evidente, ma io amo questa fanfiction. Amo lo sviluppo psicologico dei personaggi e il modo umano in cui stai facendo evolvere soprattutto Izaya che, ovviamente, non può "guarire" subito dai suoi fantasmi del passato ora che è """fidanzato""" con Shizuo, anzi, proprio come hai detto tu, ora che si mostra davvero per com'è, si sente ancora più fragile.

Ho letto tutto questo meraviglioso capitolo con un sorriso idiota stampato in faccia: questi due non mi stancheranno mai. A partire dai loro inseguimenti e arrivando alle loro peculiari pillow talk. Amo come hai reso la loro chimica mantenendoli comunque perfettamente in character, che è sicuramente difficile considerando le loro personalità... esplosive.

E che dire poi del coming out di Shizuo che, come per Nobu, ha lasciato a bocca aperta anche a me (ovviamente non perché non si sapesse la verità, eh, dopo più di 33 capitoli sarebbe strano, ma perché mi ha colta alla sprovvista!) quindi mi sono sentita vicina a lui. Poveretto, si sente indietro rispetto a mamma Fujiko e Kasuka. La loro reazione non aveva prezzo, e quella di Shizuo alla loro parziale indifferenza mi ha letteralmente fatta morire.

Ora, la cosa che più mi terrorizza è ciò che Izaya dovrà andare a fare. Perché sento come se adesso la storia perderà la sua piega adorabile (l'ho fatto apposta, eh eh) per tornare con un fortissimo pugno alla Shizuo per ricordarci che VR non è VR senza angst?!

In ogni caso, angst o meno, non vedo l'ora di leggere la continuazione, e attenderò l'anno nuovo solo per vedere cosa ci mostrerai nel prossimo capitolo. Buon Natale, buon anno, e grazie ancora per il miglior regalo che potessi mai farci, ossia VR. <3
(Recensione modificata il 23/12/2020 - 04:53 pm)

Recensore Veterano
23/12/20, ore 12:37
Cap. 33:

Non sono sicura di essere in grado di scrivere un commento di senso compiuto. Per la maggior parte del capitolo ho avuto una paresi facciale di cui mi son resa conto al raggiungimento del punto finale prima delle tue blaterazioni conclusive. Mi faceva male la faccia, giuro, perché avevo questo sorriso ebete che mi ha accompagnata per tutti gli scambi - vorrei dire soliti, ma non è così - tra i due. Vorrei dire soliti, ma non è così perché ... Perché si stanno evolvendo. Si percepisce così tanto da farmi star male. Ogni volta che leggo tendo a dimenticarmi l'inizio di VR perché io voglio il lieto fine - Ran, smettila di ridere. Ok. Nella totalità, il capitolo mi è piaciuto molto. L'ho trovato anche molto scorrevole, sai? Rispetto ad altri, intendo. La parte iniziale è stata divina. Mi piace molto come sei riuscita a dipingere l'ambiente famigliare di Shizuo. Diciamo che sarei curiosa di vedere il figliol prodigo che restituisce il CD alla Madre. Succederà? Tutto è possibile, siamo su VR. Ti sento che sei lì dietro l'angolino a ridere come un piccolo demonio perché adori vederci sclerare. Il coming out di Shizu-chan è stato un tocco di classe: ho trattenuto il respiro ed ero commossa. Sì. Proprio così. Papà-Nobu. Ora sappiamo da chi Shizu ha preso la sua astuzia. A quando l'incontro di Izaya in famiglia? Ah no. Scusa. Lui e sua madre già si conoscono. E poi ... POI! Una serie infinita di pagine dedicate a loro due come una coppietta. COPPIETTA. Sì, Izaya. È proprio quello che sembrate. Se dovessi citarti tutte le piccole parti che mi son piaciute, incollerei tutto il capitolo. Sta di fatto che Izaya si sta pian piano aprendo sempre di più - e no, non intendo le gambe. Mi sento vicina a Shizuo che vorrebbe probabilmente farcirlo, ma non se ne fa' niente. Scherzi a parte, credo che lo ami così tanto da voler davvero che quella prima seconda volta sia perfetta. E Izaya non poteva pensare che sarebbe stato tutto così semplice, ma qualche passo avanti l'han fatto dai. E rilassati, sei stata bravissima anche nei loro momenti hot. Mi sembrava di vederli - che sporcacciona che sono, scusate - e di sentirli. Potrei continuare all'infinito, quindi è meglio che io mi stoppi perché son mentalmente provata - dal corso e dal capitolo. Troppo happy per essere VR - attacco di panico a parte. E discorsi comunque seri. Sono arrivati ad un livello di confidenze davvero stupendo. Son così proud di loro, anche se son consapevole che ci sarà la mazzata. E ho paura. Davvero tanta, nonostante la curiosità sia pari a quella. Cosa deve fare Izaya? Dove deve andare Izaya? Ma soprattutto ... Quando Shizuo confesserà di AVERE UN RAGAZZO e ci sarà una cena a casa della famigliola 'felice'? Adios. Per oggi.

Nuovo recensore
09/12/20, ore 02:50
Cap. 31:

Ciao Fissie!

Faccio una premessa: seguo questa fanfiction dal 2015 e, quando mi resi conto che l'ultimo update era datato 2012, volevo piangere.
Non solo perché ero innamorata follemente della coppia - ero nella mia fase "Durarara!!" poiché avevo da poco finito l'anime - ma soprattutto del modo in cui riesci a raccontarla!
L'ho trovata come una boccata d'aria fresca, qualcosa che mostrava un lato diverso dei due rivali che la serie e la novel ci propongono. Inutile dire che quando, un caldo giorno del maggio 2016, ricevetti la notifica di un nuovo capitolo, beh, fui al settimo cielo! Ovviamente non potevo non rileggere tutta la fanfiction da capo (ci mancherebbe!)
Poi, per un lungo periodo, dal 2017 in poi, ebbi un allontanamento totale dall'internet e, in generale, da molte cose. Stavo vivendo un periodo difficile che è durato fino alla fine del 2019. In generale, per me, il 2020 è stato rivivere il passato: ho fatto e visto cose che facevo anni prima e tra queste c'era, ovviamente, il rewatch della mia serie preferita: Dragon Ball!

No, scherzo.

Durarara.

Presa da una forte ondata di nostalgia (di nuovo) inizia a chiedermi se la fanfiction che tanto amavo, la mia preziosa VR, fosse ancora in corso. Quando mi resi conto, dopo aver letto i primi 20 capitoli, che effettivamente ce ne erano di nuovi, beh, puoi immaginare la mia gioia.

Non ho mai avuto il modo di scrivere una recensione, per quanto io sia innamorata di quello che sei riuscita a creare. Forse mi sentivo troppo "immatura" per poter dare un giudizio ben ponderato e oggettivo, o forse avevo solo paura di sembrare troppo... eccessiva?
In ogni caso, alla fine di questo capitolo, se penso a tutta la strada che ha fatto questo capolavoro e soprattutto la geniale autrice che c'è dietro, non potevo non lasciare un mio commento, per quanto sciocco potrebbe sembrare.

Voglio soprattutto congratularmi con te, perché è un anniversario e un traguardo fantastico e sono fiera di poter dire di aver visto questa storia "crescere" col tempo, in grado di stupirmi e lasciarmi sempre col fiato sospeso.

Voglio farti soprattutto i miei complimenti, di nuovo, per il modo in cui scrivi: è qualcosa di caldo e avvolgente, come una coperta, che ti fa entrare in un modo ricco di descrizioni e punti di vista interessanti. Il tuo modo di raccontare e far conoscere i personaggi mi ha ispirata a scrivere cose anche di mia iniziativa, riuscendo anche a non odiarle pochi minuti dopo!

Inoltre, adoro come hai rappresentato i due bambini protagonisti della storia: sono così in character e (ovviamente è un mio parere soggettivo) penso che nessuno avrebbe potuto renderli meglio!
Sia Shizuo che Izaya sono personaggi complessi, e tu sei riuscita ad aggiungere dettagli sulle loro storie e le loro famiglie - così agli antipodi - che mi hanno rivoluzionata. Te lo dico con il cuore in mano, davvero.

Quest'opera per me è come le montagne russe: fremo dall'impazienza di salirci, e quando mi siedo sopra ho paura di cosa potrò trovarmi davanti e, soprattutto, ho paura delle discese e delle salite. Credo sia un sentimento generale per tutti i personaggi: provano ad aggrapparsi con tutti loro stessi a un equilibrio (quello che credono sia il loro equilibrio) che viene stravolto nei modi più disparati. Perché la vita non è mai una strada dritta in pianura e VR ce lo fa capire con la sua crudezza e violenza uniche.

Adoro il realismo dei personaggi, il fatto che non siano semplicemente delle figure prevedibili e quindi noiose, ma con una caratterizzazione alle spalle che richiede non pochi sforzi. Adoro la loro fragilità, le loro azioni che potrebbero sembrare senza senso a chi non vive ciò che vivono loro, e adoro le dinamiche che esistono e che li collegano, in un modo o nell'altro.

Ciò che amo più in assoluto è il rapporto di Shizuo e Izaya, unito quasi da un filo del destino che li fa incontrare nelle maniere più disparate, all'inizio per caso, e poi un po' più di proposito. La chimica che c'è tra loro mi scalda il cuore, così come le loro sofferenze sono qualcosa di così reale da farmi piangere a fontana ogni volta!

Questo momento tra loro nel capitolo mi ha dato tanto, mi ha dato una ventata di "nuovo inizio" già introdotta dalla stretta di mano che si erano dati prima. Questo inizio dove si sentono impacciati, sì, ma senza voler scappare, chi fuggendo dall'altro, chi inseguendolo.
In un modo o nell'altro sono cresciuti, sono maturati, si sono guardati dentro, a vicenda. In quel bacio, per quanto fossero vestiti, erano più nudi che mai. Si conoscevano, si sentivano, le loro anime erano così vicine da toccarsi. Ho amato ogni cosa di questo capitolo, così come amo ogni singolo personaggio del tuo masterpiece che (lo ripeterò fino alla nausea) è una delle cose più belle che esista! Non vedo l'ora di leggere i prossimi capitoli e soprattutto non vedo l'ora di scoprire cosa riserverà il futuro per questi due bimbi ancora molto immaturi (anche se una parte della storia, ahimè, la conosciamo).
Ma che VR sarebbe senza un po' di sano angst?!
E con questa uscita, concludo la mia recensione, tifando per te e augurandoti il meglio perché Violent Red mi ha dato tanto, ma davvero tanto, e la porterò per sempre nel mio cuore.

Nuovo recensore
04/12/20, ore 23:40
Cap. 32:

Buonasera Ran!! *ti prego fa finta che kukriwuya non sia davvero il mio nick e continua a chiamarmi Rav fa finta di non aver mai letto quest'obrobrio di nickname,, anzi che questo non è neanche il mio primissimo account di efp, perché quello l'ho proprio perso*
Onestamente-- non ho mai recensito quest'opera perché (davvero) la ritengo troppo per me. È letteralmente oltre ogni mia aspettativa, oltre ogni mio piccolo pensiero, riesci sempre a stravolgermi e a farmi pensare che, ai giorni d'oggi, sia difficilissimo trovare una persona con una bravura come la tua, sia nella scrittura, che nel gestire certe tematiche.
Mi dispiace non entrare spesso nel forum — ma la mia ansia sociale me lo permette davvero poco, soprattuto con l'idea che mi sono fatta di te (sono assolutamente CONVINTA che la pulce all'orecchio ti sia arrivata) ma davvero, ti reputo sul serio una persona troppo brava, con le parole, con i concetti, con i pensieri che sai esprimere impeccabilmente, e — devo ammettere che ogni volta è come se mi mettessi a discorso con una celebrità (ehi ehi non montarti la testa adesso!! -- anche se ne avresti comunque tutte le ragioni per farlo.)
Forse, l'idea di poterti scrivere una recensione come fosse una letterina pregna di tutto il mio amore(?) mi mette molto più a mio agio, e mi aiuta a mettere a posto il vortice di pensieri che ogni volta si accumula capitolo dopo capitolo.
Violent Red è sempre stata una specie di costante nella mia vita, l'ho scoperta per caso e l'idea di trovare una fanfiction così ben scritta... boh inizialmente ero sul serio convinta che fossi già una scrittrice — ero piccola!!
Unendo la tua bravura ai temi che tratti, è stata l'unica storia che io abbia letto più di sei volte, dall'inizio ad adesso.
Vorrei poterti recensire capitolo per capitolo, ma onestamente non so neanche se una recensione può avere un massimo di parole.
Quello che voglio farti passare come messaggio, innanzitutto è un grazie grande grande, perché se non avessi mai letto questa fanfiction, non avrei avuto la sensibilità neanche per comprendere determinati argomenti (oltre al fatto che mi sarei indubbiamente persa la miglior fanfiction shizaya che io abbia mai letto) e soprattutto, non mi sarei mai autospronata a scrivere almeno un quarto di come riesci tu.
OH MAMMA TI STO ELOGIANDO TROPPO??
Detto questo, volevo un attimo soffermarmi su questo capitolo che *guarda alle sue spalle i precedenti trenta* mi sembra incredibilmente troppo sereno?? Cosa ci nascondi???
Izaya è finalmente riuscito a mettere da parte i suoi capricci e ha iniziato a comportarsi come un essere umano decente?? — pft ci credo p o c h i s s i m o.
Ma!! La domanda che mi sorge spontanea adesso è, riuscirà il nostro piccolo batuffolo di carta straccia a non farsi strappare via la cosa più bella che gli sia mai capitata? E Shizuo, riuscirà a tenerselo ancora nei pantaloni per gridare al finto pudico??
Ma soprattutto, ci svelerà la nostra carissima Ran cosa è successo quella dannatissima notte al cavalcavia??
Sono domande a cui solo tu puoi rispondere, spero in fretta.
Colgo l'occasione per ringraziarti ancora una volta per tutto ciò che VR mi ha regalato ee, niente, spero tu possa continuare a divertirti scrivendola, perché io mi diverto tantissimo a leggerla.
Un abbraccio — non sono tipa da abbracci, ma te lo meriti,
~Rav

Recensore Junior
04/12/20, ore 23:05
Cap. 32:

Cara Ran,
Ammetto di non entrare praticamente mai nel forum (sono Celty~ btw) sia perché tra università, lavoro e altro non ho molto tempo, sia perché a parte prostrarmi di fronte alla tua immensa bravura, non saprei cosa dire perché sono abbastanza socially awkward.
Questo capitolo, e in generale, questa storia sono davvero davvero meravigliosi.
Volevo farti i complimenti per il modo in cui tratti dei temi molto seri quali la depressione, lo stupro ecc, perché è molto facile cadere nel banale oppure parlarne in modo scorretto, ma tu sei assolutamente bravissima.
Questo trentunesimo capitolo è stato davvero una piccola gioia, sembra che finalmente i nostri piccoli Izaya e Shizuo stiano piano piano andando verso una felicità, la raggiungeranno? Lo spero.
Comunque sia leggere questa fanfiction è sempre un piacere, non lasci nulla al caso e sei capace di far immedesimare il lettore nei sentimenti che provano i personaggi, tanto che mi capita di leggere ed estraniarmi completamente dal mondo. (Una volta leggendo vr sono finita sul treno sbagliato e me ne sono resa conto cinque fermate dopo.)
Perdona questo papiro, volevo solo farti sapere che sei assolutamente fenomenale e dirti di continuare così.
Ti vi bi
Celty~

Recensore Veterano
21/09/20, ore 13:36
Cap. 31:

Tanti auguri di buon compleanno a VR e a noi che, dopo tutto questo tempo, siamo ancora qui insieme a te. <3
Scusami l'eccessivo ritardo, ma ultimamente su EFP salgo davvero poco perché raramente sto trovando qualcosa di carino da leggere e sto seguendo solamente una FF su One Piece di cui tengo d'occhio gli aggiornamenti. Non pensavo di trovare aggiornamenti della tua, quindi a mia discolpa non ho controllato. E invece, eccolo qui. Ne è valsa la pena aspettare, comunque. Capitolo sensazionale, come tutta la storia in sé. Purtroppo l'ho dovuto leggere in maniera non continuativa per i vari impegni e il sonno che cala sempre implacabile, ma è stato davvero emozionante e finalmente in positivo. La parte iniziale con la scena di Izaya alla terapia di gruppo mi ha davvero divertita e amareggiata allo stesso tempo. Ho sempre pensato che Izaya fosse un personaggio chiave, il reale protagonista di VR e ormai ho imparato a conoscere i suoi disagi quasi come se fossero miei. Andando avanti con i capitoli lo rendi sempre più vero, sempre più umano e, ti giuro, è bellissimo. La paura di causare nuovamente delusione nei suoi genitori è stato, secondo me, un passaggio davvero importante. Non riesce a trattenersi dal volersi far odiare dalle persone, ma poi c'è quella paura, quell'attimo dove si rende conto che potrebbe rovinare ancora il rapporto con la famiglia, rapporto che è sempre sul filo del rasoio ... Commovente, davvero. Non starò qua a spendere fior fiori di parole, invece, per tutta la scena con Shizuo semplicemente perché sono senza parole. Sono stupendi. Sono la rappresentazione della parola "bellissimo". Ho amato ogni momento, ogni sospiro, ogni parola detta e non detta, ogni gesto e mi mancavano così tanto i loro battibecchi che mi son quasi messa a piangere. Son davvero contenta che si siano solo baciati. Sì, amo il porn, però era quello di cui avevano bisogno. Non mi credi? Son serissima, questa volta. Che Shizuo voglia andare con calma, questa volta, è sintomo di volerci davvero provare. Lo ama. Questione chiusa. E Izaya anche - nonostante son consapevole che comincerà a fare come al solito. E' Izaya in fin dei conti, non può diventare santo in zero due. Non so' quando troveremo il nuovo capitolo, ma ricordati che ti adoro e amo VR. Sempre e comunque. Un abbraccio,
Tua Eli.

Nuovo recensore
01/09/20, ore 00:10
Cap. 31:

Cara Fissie,
le volte in cui ho commentato una storia su questo sito si contano sulle dita di una mano. Ho sempre evitato il contatto con gli scrittori per timore di essere inopportuna o banale.
Questa occasione, tuttavia, richiede uno strappo alla regola. Realizzare che sono passati dieci anni dall'inizio di questa storia mi ha davvero colpita. Ho preso coscienza di quanto io come lettrice, tu in quanto scrittrice e i tuoi personaggi siamo cresciuti nel tempo. Per me è stato un percorso doloroso, sofferto, a ritmi altalenanti e proprio per questo ancora più appassionante ed entusiasmante.
La finezza e l'acutezza con le quali hai caratterizzato Izaya, con la sua psiche fragile e imperfetta, mi hanno aiutata a capire meglio me stessa e di questo ti sono immensamente grata.
Dunque grazie per averci regalato questa storia, per averci coinvolti, con una scrittura consistente e sublime, in un viaggio tortuoso, amaro e tenero al contempo, che ha arricchito tutti noi.
L'amore che provo per Violent Red è pari solo a quello che ho sperimentato per certi libri che ti cambiano la vita. Periodicamente la rileggo dall'inizio e ogni volta suscita in me nuovi spunti di riflessione.
Grazie ancora per non avere mai abbandonato noi e la storia, sei una magnifica scrittrice.
Ti auguro il meglio.

Martina

Nuovo recensore
26/05/20, ore 14:03
Cap. 30:

Io sono quasi morta, letteralmente capitolo più dolce e spensierato che questi schermi ricordino, ad un certo punto ero tentata di controllare se stessi davvero leggendo VR, ma poi ultimo paragrafo happened e tutto è tornato alla normalità. Ammetto di aver imprecato contro Izaya, il sempreverde "perché rovini sempre tutto!"
Era davvero necessario? Non puoi goderti cinque minuti di tranquillità? *ricorda il passaggio avvenuto giusto 5 minuti prima, in cui Izaya spiega con perizia come senta il bisogno di annientare la felicità e si risponde da sola*
Sono divisa, da una parte avrei trovato innaturale l'idillio imperturbato sulla collina, in fondo stanno ancora cercando di capire come funziona questa cosa, sai no, un come lo chiamano? "confronto civile", dall'altra CAZZO IZAYA PERCHééééé?
Questa altalena emotiva della loro relazione non credo che avrà mai fine, però bramo davvero vederli in una qualche sorta di continuità. Non continuità intesa come pace perché non penso sia possibile per loro, non a lungo almeno, ma come equilibrio tra i momenti di felicità selvaggia, quelli di scontro o tristezza. Cioè ci voglio credere che può esserci tutto in questo rapporto e nonostante tutto continuare a esistere (vedi hai strafatto con sto capitolo adesso sono troppo ottimista).

Coooomunque, ma Kyouko-questo-colore-non-ti-sta-bene è conscia di starsi trasformando in sua madre? una cosa inevitabile eh, ripetere gli errori dei propri vecchi.

Nuovo recensore
24/05/20, ore 10:52
Cap. 28:

Kyouko è un personaggio meraviglioso, complimenti. Di quel genere che non sei sicura che ti piaccia come persona ma è talmente complesso e sfaccettato da amarne soprattutto i lati oscuri. 
Comunque adoro come ci hai sviati tutti - almeno nei primi capitoli - a credere che i problemi più grandi di Izaya derivassero dal rapporto con Shirou, quando l’elefante nella stanza era chiaramente Kyouko e capitolo per capitolo è diventato sempre più evidente fino a culminare in questa bellezza **
In ogni caso Izaya non è come i comuni mortali: ha sia i mommy che i daddy issues *si complimenta per il prestigioso traguardo raggiunto*
Io personalmente ne leggerei anche 10 di fila di capitoli su Kyouko e sul suo rapporto con Izaya, il vero rapporto tossico e disfunzionale di questa storia.
Shirou visto dal punto di vista di Kyouko è proprio sbocciato come pg, finalmente lo vediamo in vesti diverse da quelle di monolite incrollabile che gli attribuisce Izaya; comunque tutto ciò mi ha fatto pensare al fatto che la cosa che amo di più di questa storia è che hai portato ad un nuovo livello l'idea di narratore non affidabile e di relatività dei punti di vista singoli, tutti veri ma incompleti ed è qualcosa che riesci a trasmettere in maniera del tutto spontanea, non assumendo quel tipico tono didascalico che di solito si accompagna a questo intento. Be' sì questo e il pining tremendo per Shizuo e Izaya.
Anyway io ero qui per il porno, perché sto piangendo da un mese su uno stratificato dramma familiare e psicologico a più voci?? ;____; ovviamente sono lacrime di gioia, bellezza & gratitudine. 


Nuovo recensore
22/05/20, ore 10:15
Cap. 26:

Ma la perfezione dell'ultima parte del capitolo? Se ne può parlare?
Sto ancora lagnandomi ma è una di quelle lagne a metà tra il triste e il contento, perché nonostante tutto è uno dei momenti più dolci dei loro (pochi in verità) intercorsi sessuali. Si lo so probabilmente questa dolcezza è tutta dovuta alla consapevolezza dell'addio, ma dio come sono qui per queste romanticazzerie, ancora plz *sventola scodella di fronte come Oliver Twist*
Comunque si è scoperto in questo capitolo un inaspettato contraccettivo per le cazzate di Izaya: se lo fai piangere non le può piú fare. Capacità offensiva dimezzata, Shizuo prendi appunti!
A Shizuo un po' l'avrei voluto abbracciare un po' strangolare effettivamente per quel dannato CD! Bene, in un contest di nobiltà d'animo vinceresti tutto, ma adesso passami il CD!!!
Il bello è che poi c'ha pure l'idea di essere un individuo dallo scarso self-control, macché avremmo ceduto tutti, soprattutto sotto quella quantità di stress e frustrazione. Però in fondo siamo tutti grati che sia fatto così penso.
Ci ho sempre pensato se sia giusto o meno forzare le porte sbarrate; in alcuni casi potrebbe essere la salvezza di chi vogliamo aiutare, ma in altri potrebbe essere un atto di violenza inaudita. In questo caso non lo so. Ovviamente dal punto di vista di Shizuo, con i dati che ha a sua disposizione, ha fatto benissimo come ha fatto, ma mi chiedo se invece Izaya abbia bisogno di qualche forzatura da parte sua o forse della sua famiglia.
Perché è vero che gli altri soltanto non ci possono salvare, ma è anche l'inverso, cioè che nessuno si salva da solo (non è tipo il titolo di un romanzo famoso? Perdonami la banalità) e se Izaya non dà la possibilità a nessuno di capirlo è semplicemente questione di quando e non di se crollerà. Infatti mi ha fatto molta tenerezza il discorso di "tra dieci anni", perché bae se non ti dai una regolata dubito seriamente che tu ci arrivi. O forse lo sto sottovalutando, chi lo sa?
Il discorso "ex paziente di mia madre" in ogni caso non può essere chiuso così né con sua madre né con Izaya, non possono mica svicolare tutti per sempre, no? Giusto?

Nuovo recensore
16/05/20, ore 18:38
Cap. 23:

Capitolo stupendo, ho dovuto centellinarmelo per giorni, perché davvero era toppo intenso, contiene secondo me alcuni dei passaggi più belil e rappresentativi in assoluto, per esempio quando Izaya parla "dell'equivoco della socialità" e della "coscienza infinita”.
Adoro, adoro l'inaffidabbilità di Izaya come narratore, l'impressione di trovarsi in una catena di sogni (incubi) che si affacciano l'uno sull'altro, senza soluzione di continuità o speranza.
Racconti la sua malattia in una maniera che è brutalmente onesta, non la infiocchetti né semplifichi, ed è dolorosa da leggere perché c'è qualcosa di spaventosamente lucido e razionale - inconfessabilmente condivisibile - nella sua follia, nella sua paura degli altri, in particolare di chi gli potrebbe fare del bene.
Però è un cane che si morde la coda, perché quando non riesci a far entrare nessuno, prima o poi quello che hai dentro ribolle, ribolle  e finisce col distruggerti, ma  trovo perfettamente  comprensibile l'impossibilità quasi fisiologica di aprirsi, di esprimere chiaramente quello che si ha dentro, perché è troppo spaventoso, oscuro o complesso. L'arroccarsi ostinatamente nella propria chiusura, volendo bastarsi, essere forti, avere il controllo, ma sotto sotto sperare che ci sia qualcuno che sia tanto capace, testardo da entrare con la forza.
La vergogna dei propri desideri e bisogni che sembrano tutte invereconde debolezze. 
Ma secondo me l'aspetto ancora più interessante è che Izaya non è semplicemente autodistruttivo anzi, in lui è ancora più evidente la distruttività, che distrae e fa divergere l'attenzione degli altri dalla sua fragilità.
D'altronde è difficile provare compassione per un aguzzino.
Lo trovo interessante perché è un aspetto spesso trascurato nelle storie che parlano della malattia mentale; di solito chi si fa del male è raccontato solo come vittima, tu hai invece colto un aspetto fondamentale del problema, ossia che l'autodistruttività spesso comporta anche violenza e manipolazione sul prossimo.
Izaya sembra quasi una figura mitologica, una sorta di divinità distruttrice maledetta, perché non solo è destinata a distruggere tutto ciò che tocca, ma soprattutto perché non ha l'arbitrarietà di questo potere ed è destinato a far soffrire e a soffrirne.
Distrugge tutto perché non può farne a meno, prova un piacere voluttuoso nell'essere odiato, un piacere più sottile e raffinato di quello che può dare l'amore, che forse per lui è un sentimento troppo cristallino, di cui sicuramente non si sente degno.
È masochistico sostanzialmente.
Mi chiedo se per Izaya ci sarà mai una via di fuga, perché ora come ora sappiamo che è più probabile che lui rovini la vita a Shizuo (lo sta già facendo) più che Shizuo riesca a salvare la sua.
Che poi lasciamo perdere i brividi nel vederlo guardare  negli occhi uno Shizuo del futuro, uno molto simile a quello dell' Epilogo direi.
Quindi alla fine c'è riuscito? Ad ora non ho davvero idea di come gestirai la cosa, cioè il finale, ma ammetto che anche se usualmente sono un'amante dei finali tragici, mi appiglio ad ogni speranza che il tuo "Epilogo" non lo sia davvero. Che esista una spiegazione, una diversa prospettiva o un post-epilogo, qualsiasi cosa; perché di storie che mi ricordano che (ciò) ch(i) è spezzato non si ripara e resta rotto, ne ho lette tante e per quanto io stessa penso che siano realistiche, scavano sempre un po' più a fondo nel mio cuore. Forse ogni tanto c'è bisogno di credere che non debba per forza finire così.
Nel caso di VR ci sarebbe qualcosa di ancora più tragico perché vorrebbe dire che non solo l'amore non è la cura, ma che è vero il contrario, cioè la violenza e la malattia sono più forti e corrompono l'amore, la purezza facendosi largo tra le crepe delle insicurezze di chi tenta di ricostruire. Perché se alla fine Shizuo dovesse diventare il mostro che lui stesso teme, sarebbe il trionfo di tutte le brutture.
Insomma, bando alle ciance, amo i tuoi Izaya e Shizuo, trattali bene!!!
Mi scuso se sono così emotional, ma davvero la tua storia ha qualcosa di viscerale che mi turba e mi fa venire il magone; sono paragoni illustrissimi mi rendo conto, ma mi fai sentire un po' come quando leggo Inio Asano, Shirley Jackson o alcuni personaggi di Dostoevskij, c'è la stessa ossessività e angoscia, ma anche poi la tenerezza e il sentimento nudo e tenero. Grazie ancora.

Nuovo recensore
11/05/20, ore 19:41
Cap. 30:

Mi sembra sia passata una vita dall'ultima volta che ho messo piede su EFP (invece sono passati a malapena tre anni, perbacco) e, soprattutto, dall'ultima volta che ho letto un capitolo di questa fanfiction (mi ero persa non uno, non due, ma ben OTTO aggiornamenti (!!)), buuuuut il caso volle che ad aprile, dopo aver ripreso a leggere le novels di drrr!!, mi ritornasse la fissa per la serie e, di conseguenza, per la Shizaya. Non potendo frenare la mia curiosità mi sono subito messa a cercare la tua fanfiction, perché è sempre stata l'unica fanfiction sulla Shizaya che io sia mai riuscita a leggere e anche l'unica che mi abbia mai fatto provare qualcosa oltre il piacere di leggerla, come se un filo invisibile mi legasse a tutti i personaggi e mi facesse sentire sulla mia pelle quello che provavano loro. Again, il caso volle che il giorno in cui ho digitato il nome della fanfic coincidesse casualmente (ma io non credo nelle coincidenzeee) con il giorno in cui tu avevi caricato l'ultimo capitolo (il 29, appunto): l'ho preso un po', scherzando, come un segno del destino che voleva dirmi: "the time has come, recupera quello che hai perso in questi anni". Dunque mi sono armata di pazienza (è stato più facile del previsto) e ho dedicato ogni giorno a un capitolo, ponendomi l'obiettivo di rimettermi al passo con la storia e, infine, eccomi qui: tre settimane dopo (anche dopo aver finito il binge-reading mi sono presa alcuni giorni per rileggere gran parte dei capitoli vecchi e rinfrescare così la mia memoria) sento assolutamente la necessità di commentare questo capitolo, sia perché è il minimo che possa fare sia perché penso che questo sia uno dei capitoli più belli della storia giunta a questo punto e credo che mi sentirei male se non provassi almeno a dire qualcosa su quello che ho provato leggendolo.
 
Da dove posso iniziare--ah, sì. Izaya e Shizuo. Che domande.
Risulto credibile se dico che ho letto quasi tutto il capitolo con la mano artigliata al petto, all'altezza del cuore, perché sussultavo ogni volta che questi idioti provavano ad avere una conversazione seria, o perlomeno uno scambio di battute che non avesse come unico scopo quello di ferirsi a vicenda? Vederli così rilassati e sereni, privi delle solite maschere d'indifferenza e di odio, complici di un'intesa che neanche loro hanno compreso appieno, mentre parlano di argomenti che dall'esterno potranno sembrare scontati e magari innocui, mi ha lasciato un sapore amaro in bocca perché mi ha ricordato quello che avrebbero potuto essere sin dall'inizio, se solo le cose avessero preso una piega diversa e si fossero dati una piccola possibilità. Ho sempre pensato che Izaya e Shizuo fossero più simili di quanto avessero mai voluto ammettere, sebbene i loro caratteri siano completamente agli antipodi: eppure, paradossalmente, le loro profonde differenze sono anche gli spazi vuoti delle loro personalità che potrebbero colmare vicendevolmente, come due ingranaggi che se incastrati nel verso giusto funzionano. Ecco, in questo capitolo Izaya e Shizuo funzionano, hanno trovato dopo innumerevoli e sofferenti tentativi il verso giusto in cui far muovere le loro personalità, per una volta senza che queste stridano o si respingano. Lo so che non dovrei bearmi troppo di quest'immagine perché, ahimè, non corrisponde alla loro versione canon e naturalmente anche nella fanfic questa è solo una felicità passeggera, considerando come finirà la storia (è impossibile dimenticare l'epilogo hahaha ride per non piangere), però a quello ci penserò in un altro momento (proprio oggi ho condiviso un post che diceva "take it day by day, don't stress too much about tomorrow". Ecco, allo stesso modo non mi fascerò la testa prima del previsto). Per ora voglio soltanto imprimere questa scena nella mia testa e crogiolarmi nel pensiero che anche loro hanno accarezzato per un attimo una fase di equilibrio nel loro rapporto.
E parlando di crogiolarsi...Izaya è così soft in questo capitolo che lanciavo urletti ogni 5 righe (per fortuna ero confinata da sola nel mio appartamento). Quando Izaya ha detto "Qual è la prossima cosa normale che faremo?" ho immaginato che avesse pronunciato quelle parole con un'ingenuità quasi commovente, perché probabilmente quella era la prima volta che Izaya passasse così tanto tempo con una persona senza avere secondi fini, ma solo per il piacere di stare in sua compagnia. Penso che neanche con Shinra abbia mai avuto questo tipo di rapporto, sebbene venga più volte definito il suo unico "amico". Era una cosa nuova per Izaya, in quel momento sentiva che non era necessario erigere le sue solite mura difensive, che non c'era bisogno di attaccare e che, al contrario, poteva permettersi di fare a meno delle sue maschere e di far trapelare un pelino della sua personalità più profonda, quella che probabilmente ritiene sia troppo vulnerabile per poterla esporre incautamente, oppure troppo banale affinché gli altri possano provare un minimo d'interesse nei suoi confronti. Insomma, è stato bello vedere questo lato di Izaya più spigliato, meno attento alle apparenze...più spontaneo, ecco. Anche quando si è lanciato in tutte quelle digressioni ed elucubrazioni contorte che solo la mente di Izaya può creare, non ho potuto fare a meno di chiedermi se ci sia mai stato qualcuno che avesse intenzionalmente prestato ascolto ai suoi pensieri, che avesse voluto restare a sentirlo parlare perché, sì, Izaya è molto più che sorrisetti sornioni e provocazioni maliziose. Anche qui mi sono risposta da sola: nessuno si è mai chiesto se la corazza che Izaya si è meticolosamente costruito in tutti questi anni potesse celare qualcosa, qualcuno, di diverso al suo interno, perché a volte è più semplice fermarsi alle apparenze e, come Izaya stesso ha detto più volte, è inutile mostrare alla gente qualcosa di diverso se tanto credono solo a cosa vogliono vedere; è molto più facile andare incontro alle loro convinzioni che rivelare una parte di sé che non potrebbero apprezzare. Ragion per cui sono contenta che Shizuo, fra tutti, sia stato il primo, l'unico, ad aver intravisto questo aspetto di Izaya e sono anche contenta che proprio Shizuo abbia scoperto che la sua loquacità non è sempre causa di mali o che la sua compagnia può anche strano, ma vero risultare gradevole alle volte (a eccezione di quando Izaya ti porta a vedere un interessantissimo film in bianco e nero e in lingua originale, ma Shizuo neanche si lamenta e sorbisce tutto fino all'ultimo...se questa non è una plateale dimostrazione d'amore, non so cosa sia) (AH, e ovviamente questo non era un DATE, nonononono, ma come vi vengono certe idee, pffff).
 
Venendo al quadretto della famiglia Orihara, O-M-G. Se possibile la scena di loro seduti a tavola intenti a mangiare tranquillamente come una classica famiglia felice mi è sembrata ancora più surreale. Se da una parte ero "??? dov'è il trucco??!" dall'altra ero "awwwwwwwwwww". E infatti devo ammettere che mi ha fatto piacere vederli così per una volta; ovviamente non c'è bisogno di dire che ciò non cancella assolutamente tutti gli errori commessi, né è sufficiente per rimarginare le ferite, però questo raro, se non rarissimo, idillio serale mi ha fatto tirare un sospiro di sollievo (sarà che sono sempre in ansia quando c'è la loro famiglia al completo perché temo sempre che possa accadere qualcosa di drastico o di irrimediabile). Per non parlare del fatto che abbiamo potuto essere testimoni di uno squarcio di quello che sarebbero potuti essere se...beh, se non fosse successo tutto quello che è successo :D In particolare, ho apprezzato molto il piccolo character development (?) di Izaya perché ha temporaneamente abbassato le armi (ha davvero deciso di dare una possibilità ai suoi genitori questa volta?), ma soprattutto sono contenta di vedere che non ha smesso di essere il ragazzino egocentrico, sarcastico e petulante che è, perché questa è la sua personalità e, come ha detto anche Shizuo, non scaturisce da un disturbo (ma di questo parlerò dopo). Quindi sono contenta di vedere che in circostanze "tranquille" (odio usare l'aggettivo normale, nghh) Izaya non cambia più di tanto, ma mantiene comunque i suoi tratti principali, quelli che lo rendono, appunto, Izaya (e noi gli vogliamo bene lo stesso). Le sue battute rimarranno pur sempre canzonatorie, ma stavolta sono chiaramente prive del solito astio velenoso (al punto che anche Izaya specifica a un tratto, quando i suoi genitori si sono per un attimo irrigiditi, che no, la sua era solo una battuta).
 
Ma passiamo al momento clou del capitolo, IZAYA MANGIA. WHAT. Non penso di averlo mai visto mangiare così tanto in un solo capitolo lol, ma sono super proud *patteggia amorevolmente*. Ha addirittura mangiato un cornetto, UN CORNETTO, cioè, un cibo dolce e lui odia i dolci. Io sono scioccata. E ha mangiato solo perché? Perché Shizuo ha utilizzato la psicologia inversa su di LUI. In pratica si è lasciato ingannare dai suoi stessi metodi (Shizuo ha davvero imparato dal maestro), ma poi...la psicologia inversa...srsly, Izaya? Quanti anni hai...? Se solo lo sapessero i suoi genitori, sarebbe la rivelazione più sensazionale delle loro vite. Eviterò con assoluta accortezza di soffermarmi sulla parte in cui Izaya confessa di togliere il formaggio dalla pizza (posso capire se lascia i bordi, ma il formaggio? Cioè, ma così ammazzi la pizza, che ti rimane? Mamma mia, sti giapponesi) e passo direttamente alla scena in cui Izaya cerca di mangiare il suo secondo dolce (!) invano, scena che mi ha inferto una serie rapida di stilettate al cuore perché, per citare Shizuo, sembrava più umano (btw, sono la sola che ha immaginato Shizuo pulirgli le labbra usando un tovagliolo o, ancora meglio, le sue stesse labbra? Spero di no) (ah, e questo non era ASSOLUTAMENTE un altro date <33).
 
(infatti Izaya NON ha sorriso quando ha ripescato il ricordo a cena <333).
 
KYOUKO.
Premetto che non so ancora bene come inquadrare il suo personaggio, ho tuttora opinioni altalenanti...ma durante la scena dello shopping sfrenato mi ha fatto proprio sprofondare le braccia e tutto il mio corpo a terra. "Quei tagli non sono niente rispetto a quello che ho provato"? "Potresti amputarti un braccio e comunque non sentiresti la metà del dolore"????? Hellooooooo, ti stai rivolgendo a una persona (tuo figlio tra l'altro, ma dettagli) che ha un comportamento suicidario? Che è arrivato a questo punto perché il dolore fisico è l'unica arma con cui riesce a distrarsi dal dolore che prova dentro di sé e a mettere temporaneamente a tacere l'odio verso se stesso? Con quale audacia può affermare che il dolore che prova lei è più grande del suo, quando non sa nemmeno cosa c'è dentro la testa di suo figlio? Purtroppo, dalle mie esperienze e da quello che ho visto e sentito in giro, questo è un comportamento tipico di molti genitori che pensano di poter utilizzare la carta del "qua soffro più io, ma te che ne sai" per ammansire i propri figli (e questo accade in svariati contesti, non solo quelli che riguardano figli con istinti suicidi). Trovo che sia un comportamento squallido e in parte manipolativo, perché è come se rimarcando le loro sofferenze i genitori cercassero di surclassare il dolore dei figli, come se fosse una gara e il premio in palio fosse chi soffre di più, ed è anche un modo implicito per sminuire lo stesso dolore che provano i figli, come se loro emozioni negative non fossero "valide". La cosa peggiore è che molti genitori non si rendono nemmeno conto di quanto pericoloso possa essere questo approccio; forse pensano che facendo leva sulla propria apprensione i figli possano cambiare atteggiamento o migliorare, ma in realtà nella maggior parte dei casi i figli ne escono turbati perché, oltre al proprio dolore, devono fare i conti anche con il senso di colpa che, non importa in quale misura, sicuramente li attanaglierà dopo aver saputo che hanno fatto del male anche ai loro genitori. Non sto dicendo che i genitori non debbano essere preoccupati o che non possano provare dolore (sono sempre i loro figli, certo che proveranno qualcosa), ma addossare i propri sentimenti negativi sui figli e sottolineare più volte gli errori che hanno fatto ("Ah, intendi per averti trovato di nuovo in un lago di sangue?", ma ti sentiiiii) non è corretto e non è proprio di alcun aiuto. Quindi in quella parte Kyouko è stata un grande NO per me. In compenso, ho apprezzato (ma solo un pochino, perché dopo il suo discorso non riuscivo ancora a sollevarmi da terra) il suo debole tentativo di ricucire un po' il suo rapporto con Izaya e di aiutarlo a guardare avanti, piuttosto che indietro.
 
E ORA VENIAMO ALL'ULTIMA PARTE, AAAAAAAAAA. Farò un elenco per essere più veloce ed evitare di dimenticare qualcosa:
1) Izaya che chiede a Shizuo di raggiungerlo sulla collina perché ha bisogno del sostegno di qualcuno per fare questo grande salto nel vuoto...e non si tratta di una persona qualunque, ma di qualcuno di cui si fida, un amico. Questa è un'altra scena che la dice lunga sul character development di Izaya e che ho apprezzato molto, perché chiedere aiuto è qualcosa che l'Izaya di un mese fa (secondo la narrazione cronologica di VR) non si sarebbe mai sognato di fare, piuttosto avrebbe preferito morire. Non solo, penso sia anche molto significativo il fatto che abbia chiesto, fra tutti, proprio a Shizuo di essere presente mentre prendeva questa decisione, come se l'antipsicotico rappresentasse la maniglia che apre una nuova porta nella vita di Izaya, una porta che potrebbe condurlo a una migliore versione di sé, quindi Shizuo doveva esserci...non so, forse sto fantasticando troppo con la mia testa asjhjdbhfb.
2) "Sto arrivadno" awwww, mi ricordo che in qualche capitolo è stata menzionata la dislessia di Shizuo, quindi non ho potuto fare a meno di sollevare un angolo della bocca quando l'ho letto.
3) Shizuo che sta imparando a decifrare il rompicapo che è Izaya <3 ("Avevo capito già all'inizio").
4) Izaya che NON nega quando Shizuo gli chiede se ha paura (altro punto a favore del suo character development).
5) Shizuo che rassicura Izaya dicendogli che anche dopo aver preso il farmaco non c'è rischio che cambi nel modo in cui pensa lui, perché il suo carattere non è un effetto collaterale di qualche disturbo: Izaya è Izaya a prescindere dal suo stato psicologico e l'antipsicotico non lo renderà normale perché è già normale, avere problemi, lottare, cercare di risolverli...è normale. Penso che questo sia il dialogo più importante di tutto il capitolo, se non addirittura uno dei più importanti di tutta la storia, perché Izaya è quasi ossessionato dall'idea di essere perfetto o dal pensiero che deve stare bene per forza, che non deve sanguinare, altrimenti viene considerato guasto. Ancora una volta noto un grande character development da parte sua, perché l'Izaya di una volta avrebbe negato di essere debole, di avere paura o di aver bisogno di qualcosa per stare bene perché nella sua mente credeva di stare già bene in quel modo. Invece adesso, a poco a poco, sta facendo i conti con la realtà, sta imparando ad accettare le verità che una volta non voleva sentire perché gli facevano sanguinare le orecchie...e Shizuo è lì per aiutarlo, per confermargli che sì, questa è la realtà, questi sono problemi veri, ma fanno parte della vita e non c'è nulla di sbagliato in ciò. Trovo tutto commovente (cosa ha detto, come lo ha detto ecc.) e vorrei abbracciare Shizuo perché ha dato a Izaya la spinta necessaria che gli serviva per fare quel passo in avanti, anche se forse non è nemmeno consapevole dell’importanza che hanno avuto le sue parole. Un'altra cosa che mi fa sorridere è il fatto che Shizuo utilizza (quasi) sempre le parole più giuste e appropriate quando si tratta di incoraggiare/sostenere/rassicurare Izaya, anche quando fra tutti i personaggi è quello che ci sa fare di meno con i discorsi e anche quando, in teoria, è l'ultimo che riesce a comprendere i pensieri Izaya (ma già prima Shizuo ci ha dato prova che, in realtà, è possibile decodificare anche una testolina come quella di Izaya). Penso sia una bellissima contraddizione.
6) FA LA SUA COMPARSA IL FAMIGERATO BOTTONE RUBATO, seguito poco dopo da una dichiarazione ad hoc da parte di Shizuo??????? Sì, per me è una dichiarazione perché non esistono altre interpretazioni possibili. Cioè, io veramente non ho parole. Ma poi se n'è uscito così, all'improvviso, e non si è mostrato nemmeno pentito o imbarazzato?? Come se avesse detto una cosa del tutto naturale e logica? Guarda te se devo stare male per questi idioti che non hanno ancora capito quello che provano l'uno per l'altro e ci girano attorno come delle api intorno al miele. Vabbè, vado sul balcone a soffocare i miei gridolini.
7) Izaya che si apre con Shizuo e gli rivela di più sulla sua infanzia (e Shizuo che intreccia le loro dita ;__;).
8) La perifrasi di Izaya (molto convincente, tra l'altro, ssssììììì) per dire a Shizuo che voleva essere abbracciato.
9) La dolce ninna nanna che Shizuo gli canta nell'orecchio mentre Izaya si abbandona al suo (meritato) sonno <3.
10) LA SCENA FINALE.... questa è stata la mia espressione --> https://imgur.com/a/zYClG8E. Ma in effetti è stato troppo pretenzioso da parte mia sperare che potessimo anche avere un happy ending in questo capitolo. Ho addirittura dovuto leggere la frase un paio di volte per essere sicura che fosse successo davvero, perché dopo lo "Scusa" di Izaya io ero già pronta a organizzare un festino (Izaya che chiede scusa a Shizuo è un evento più unico che raro, doveva essere ricordato), poi leggo la frase che viene dopo e...sks, non ho capito. Però al tempo stesso Izaya non è Izaya se non fa almeno una cazzata in ogni capitolo e in questo capitolo non l'aveva ancora fatta (...). Scherzi a parte, il gesto è stato ripugnante e umiliante; se dopo aver chiesto scusa pensavo che Izaya avesse fatto 10 passi in avanti, con l'ultima mossa è come se avesse annullato tutti i piccoli traguardi che ha fatto con Shizuo. In poche parole, è tornato punto e a capo. Non mi sorprende che Shizuo se ne sia andato, perché il gesto è stato offensivo anche nei suoi confronti: anche se non credo che Izaya pensava davvero di poterlo persuadere con simili mezzi (penso piuttosto che sia stato un gesto irrazionale, dettato dall'impulso e dal panico di non sapere cosa fare per farlo rimanere), ciò non cambia il ribrezzo della scena. Quindi sì, Izaya ha sbagliato in toto e pure tanto. Sono curiosa di sapere cosa gli verrà in mente per riconciliarsi con Shizuo stavolta perché non penso basterà ripetere scusa fino all'infinito. Però (sì, c'è un però) al tempo stesso non me la sento di condannare Izaya alla forca, perché anche se si sta impegnando e alcuni miglioramenti sono già visibili il percorso è ancora lungo e tortuoso. Del resto Roma non è stata costruita in un giorno e anche Izaya verosimilmente non può cambiare così tanto in poco tempo. Ci sono ancora tanti fantasmi, paure e traumi che deve affrontare, fra cui anche i suoi problemi a livello di autostima. Perché a dispetto di come si atteggia penso che Izaya abbia una bassa considerazione di sé, così bassa che è disposto a scendere a simili patti pur di convincere le persone a rimanere. È triste, ma è un problema che piano piano si può risolvere, con un po' tanta pazienza e il giusto approccio. Una cosa che ho notato e che, nonostante tutto, mi ha reso felice è stato il fatto che Izaya si è reso subito conto dello sbaglio e dell'offesa che ha arrecato. Lo considero una piccolissima vittoria, perché quando Izaya compì lo stesso gesto nel capitolo 17 e Shizuo gli scacciò in maniera simile la mano lui apparve totalmente confuso, come se non concepiva l'idea che Shizuo potesse rifiutare la sua offerta dopo quello che aveva fatto per lui la sera prima. Invece questa volta Izaya ha capito che quello che ha fatto è orribile, non si fa, e sa anche che deve rimediare. Mi auguro che la prossima mossa che farà sia quella giusta e mi auguro anche che sarà un po' più onesto con Shizuo e con se stesso, anche se sono un po' preoccupata per come si stava graffiando le tempie a fine capitolo (spero non sia l'inizio di un altro tunnel nero...).
 
Okaaaaayyy, con questo penso di aver detto tutto sul capitolo? Ti faccio i miei complimenti per il tuo stile che, anche dopo anni, non smette mai di stupirmi. È stato un piacere leggere gli aggiornamenti che mi sono persa in una volta sola, tutto scorreva magnificamente e, sinceramente, a volte ho desiderato che i capitoli non finissero mai. Se mai dovessi prendere in considerazione l'idea di scrivere un libro un giorno fammelo sapere, perché con molta probabilità vorrei comprarlo.
Ti ringrazio anche per la splendida rappresentazione di Izaya (e di tutti gli altri personaggi, ma Izaya in particolare). Come ho accennato all'inizio, la tua è l'unica fanfiction sulla Shizaya che sia mai riuscita a leggere e questo perché riesci a descrivere Izaya in un modo eccezionale. Provai a leggere altre fanfiction in passato (anche in inglese), ma in un modo o nell'altro c'era sempre qualcosa che mi faceva storcere il naso quando leggevo i dialoghi di Izaya, non era mai abbastanza IC secondo me, quindi alla fine mi arresi e non cercai più altre fanfic da leggere. Non voglio assolutamente criticare lo stile delle altre autrici perché scrivere è difficile, soprattutto se si sta cercando di descrivere un personaggio che appartiene a qualcun altro e soprattutto se quel personaggio è Izaya. Sono io che, lo ammetto, sono molto schizzinosa quando si tratta di Izaya perché è il mio personaggio preferito (non solo di durarara!!, ma di tutto l'universo anime e non) ed è anche un personaggio al quale sono molto legata per motivi personali, quindi non riesco proprio a leggere fanfiction che lo ritraggono in un modo che si distacca dall'immagine di lui che ho in mente. La tua fanfiction, invece, mi fa pensare che l'Izaya canon possa davvero aver avuto un passato del genere (magari però toglierei volentieri l'abuso e l'atteggiamento autolesionistico) e ciò mi fa inevitabilmente sentire più vicina al suo personaggio (perché voglio sempre sapere di più su Izaya *fissa intensamente Narita*), il che naturalmente mi rende felicissima. Quindi grazie, davvero <3.
Ora penso di aver detto veramente tutto. Spero di essere nei paraggi quando pubblicherai il prossimo capitolo e spero anche che tu stia bene, nonostante il periodaccio (forse questo avrei dovuto dirlo all'inizio, vbb). Se riesco nei prossimi giorni faccio un salto sul forum, anche se è passato così tanto tempo dall'ultima volta che mi sento un po' imbarazzata all'idea *hides*
Anyways, alla prossima! <3
Vale

P.s Ecco, sapevo che mi sarei dimenticata qualcosa. MA QUELL'HIDEKI??! Cioè, io pensavo fosse un nome qualunque, senza alcuna importanza. Invece scopro che potrebbe essere più di un semplice passante nella vita di Izaya??? Penso che questo mi abbia scioccato più del gesto ripugnante, oddeo.
 
P.p.s "Mi fa piacere che tu abbia finalmente trovato il tuo posto nel mondo" morta.
(Recensione modificata il 12/05/2020 - 02:18 pm)