Ehilà!
Recensione congiunta dei capitoli 7 e 8 (: visto che non ho critiche demenziali da farti come mio solito, mi concentro sul commento della vicenda.
TIALTNGO pt. 1: Che bello, un bel litigio, finalmente! Non si sono scannati, non è stata una discussione feroce, però era da dire che prima o poi si sarebbero scontrati, visto il caratterino di Cass (certo che anche Noel, però, spaventarla in quel modo!). Avresti potuto incorrere nell’errore di ingrandire troppo la cosa, ma non l’hai fatto, brava! Dopotutto lo pensa anche lei, i due non si conoscono così bene da poter litigare a fondo. Hai limitato lo scambio di battute e i pensieri della protagonista a un’area circoscritta, e cioè: Noel mi ha fatto paura-mi incazzo-lo voglio mandar via-sono brilla e adirata-lui mi risponde male-in realtà vuole solo proteggermi-stop. Quindi la scena non risulta pesante. Cassandra si rende conto che si sta comportando male, (“stavamo sbagliando entrambi alla nostra maniera”), e qualche pensiero razionale emerge nella sua mente confusa, però è intrappolata nel suo atteggiamento scontroso. Alla fine “fugge” e si lascia vincere dalla gentilezza dell’altro - cosa non negativa, anzi, si vede finalmente che uno spiraglio nella sua corazza c’è.
Le riflessioni veloci nella sua testa incasinata sono descritte in modo chiaro, è stata veramente una bella lettura. Ogni frase che lei pensa aiuta a distendere il caos.
Non cito più passaggi perché altrimenti dovrei copiare e incollare tutta la parte ;) solo uno, però, concedimelo! “‘Ero preoccupato per te. Avevo paura che ti potesse succedere qualcosa’, mormorò infine sfinito, quasi risentito come se s’aspettasse che lo aggredissi ancora. In un primo momento pensai che faceva bene a pensarlo, poi però le sue parole raggiunsero davvero le mie orecchie: l’uomo che ascoltava aveva parlato, e disse una delle cose più stupide, banali, semplici, per me straordinarie, che avessi mai udito. Sentii di star arrossendo in volto, le guance come un termosifone, era così che ci sentiva quando sapevi d’importare a qualcuno? Non gli interessavano solo le mie parole, gli interessavo io. In un attimo di filosofia istantanea da sbronza credetti che quello doveva essere uno dei miracoli moderni, e che il mondo intero avrebbe dovuto essere reso partecipe della cosa. Era la mia piccola Fatima personale”. AAAAWWWW :3 che dolce. Questo è quel genere di dolcezza che preferisco, e che ho notato che prevale nei tuoi capitoli: non smielata, ma implicita. La dolcezza di un gesto buono come la preoccupazione di Noel per Cass, in questi casi ci sta molto di più di un contatto fisico come un abbraccio. E stesso discorso vale per la scena finale, l’atto di condivisione cuffie :D ci sta troppo bene quella scena, e questo vuol dire che non è fantasia, ma immaginazione. Il vero Noel non avrebbe rifiutato, ma avrebbe accettato in silenzio, “senza chiedere, senza mutare espressione come se quello che stavamo compiendo fosse un rituale, qualcosa che compievamo da sempre.”Anche lì, lasciatelo dire ragazza: così si scrive, cazzo. “Un filo di musica ricoperto di plastica a unirci. E questa cosa aveva il buon sapore delle cose nuove unito a quello rassicurante delle vecchie.”
Può darsi che lui ci sia rimasto male riguardo alla sveltina con suo fratello, però Cass non può leggergli il pensiero, quindi non lo possiamo sapere - benedici il racconto in prima persona, che ti fa evitare questi dubbi! :D
TIALTNGO pt. 2: Ottima parte anche questa. Aleggia un senso di complicità tra i due, complicità da non spiegare, perché come dice anche Cass, “ormai non mi chiedevo più che ci facesse lì, doveva essere in quella stanza con me e basta. Chissene frega delle ragioni.” Forse l’intesa è anche dovuta alla situazione in cui entrambi vivono la quotidianità. Noel a vent’anni era messo come la sua amica, come dice lui stesso (stupendo quel “no, uno schifo” detto senza rimorso. Tipicamente Noelliano!). Se fosse stato benestante, sarebbe rimasto male notando il degrado in cui Cass sopravvive.
Il racconto fila come sempre, cosa te lo dico a fare ormai, e ogni parola trattiene nel lettore quella voglia di dire “ma cazzo! Perchè non succede niente?!”. Non che debba succedere qualcosa, il bello sta lì :D anche verso la fine, quando Cassandra POTREBBE prendere la mano a Noel nella sua, ma poi non lo fa, la bocca dello stomaco ti resta aperta come quella di un pesce lesso :D e insomma, iniziano a spiegarsi certe cose e a incuriosire altre.
Smart conversation quella tra i due riguardo al silenzio. Penso che anche nella realtà lui sia così, ami riflettere ma nel momento giusto. Anche la risatina idiota alla fine avrà il suo dolce e assurdo perché. (:
Molto bene. Proseguo nella lettura. Ancora complimenti e alla prossima!
(:
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