Recensioni per
Mehr Licht
di Whatadaph

Questa storia ha ottenuto 51 recensioni.
Positive : 51
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
09/09/12, ore 15:14

"Negli occhi di Abe brillava la gratuita dolcezza che dedicava solo ad Ariana." con una sola frase sei riuscita a descrivere accuratamente il rapporto tra i due fratelli.
Perché la pagella di Silente non mi sorprende neanche un po'? :P Se la vedesse Hermione, si strapperebbe i capelli. Anche Aberforth però se l'è cavata piuttosto bene! Per un essere umano normale, intendo :)
La lite tra Aberforth e Silente è descritta molto bene, così come la reazione di Ariana. L'abbraccio finale di Albus mi ha sorpreso, però è molto dolce.
"Dentro di sé percepiva il deserto, oppure una folla di persone sconosciute" espressione bellissima.
Ecco un altro mattoncino che Gellert deposita della costruzione del suo attacco contro lo Statuto di Segretezza. Il tutto finalizzato all'attuazione del suo piano, naturalmente. Lo sta pian piano svelando anche ad Albus, la cosa si fa sempre più interessante!
Bravissima :)

Recensore Master
09/09/12, ore 15:04

Gellert ha una mente a dir poco machiavellica, anche il più piccolo gesto è studiato!
Lo ribadisco: Albus da giovincello doveva essere un figone. Mi piace il paragone con una volpe, effettuato da Gellert: credo anch'io che sia calzante. Mi piacciono anche i ritratti di Aberforth e Gerko fatti dalle parole dei rispettivi fratelli. Gellert e Gerko erano davvero simili, tra l'altro espulsi tutti e due.
Albus ne è totalmente inconsapevole, ma Gellert gli ha passato i libri che parlando della Bacchetta di Sambuco per una ragione precisa: il suo piano è già all'opera. Bel capitolo anche questo :)

Recensore Master
09/09/12, ore 14:56

Sono vergognosamente in ritardo e ho un mucchio di capitoli arretrati! Farò il possibile per rimettermi in pari, a cominciare da questo.
Bella la lettera che Albus scrive a Elphias. Ogni parola è studiata come se stesse scrivendo un componimento poetico, il che è in linea con le sue enormi conoscenze e la sua grande cultura. Inoltre ha un atteggiamento quasi paternalistico nei confronti dell'amico, che risuona abbastanza presuntuoso. Basti pensare alla frase "Si chiama Gellert e ha il mio intelletto", della serie: ti basti sapere questo, perché se dico che è alla mia altezza basta a qualificarlo, e ho detto tutto. Quando nella lettera Albus spiega a Elphias come mai Gellert non studia più a Durmstrang, si intuisce che è stato già intortato per bene.
Completamente diverso rispetto a Elphias, Gellert è più discreto e sembra sapere esattamente cosa dire e quando dirlo. Inoltre c'è un fattore importante: lui e Albus sono più simili - anche per via delle esperienze che hanno vissuto - rispetto a quanto lo sono Albus ed Elphias. Quando la conversazione tra Albus e Gellert prosegue, quest'ultimo fa dei commenti che sarebbero potuti risultare offensivi, invece si muove sempre entro i limiti, e così anche Albus. Bello anche lo scambio epistolare tra i due, così diverso dalla lettera che Albus ha scritto a Elphias. Mentre lì infiocchettava parole, forse anche per stupire l'amico dato che gli piaceva sentirsi ammirato da lui, qua mira di più alla sostanza. Come se anche il rapporto con Gellert tendesse di più a qualcosa di concreto. Bellissimo capitolo!

Nuovo recensore
08/06/12, ore 14:24

Scusa il ritardo >.< sono molto impegnata in questi giorni ma finalmente ho trovato il tempo di scrivere questa recensione .
Come al solito questo capitolo mi è piaciuto molto , e ho imparato anche qualcosa di nuovo sui nostri protagonisti .
Un po' mi dispiace per Elphians , non potra mai esser un "vero" amico per Albus .
Trovo questa citazione "Nulla potrà tarparmi le ali. Troverò il modo di farmi valere anche fra queste case grigie." molto incisiva , sei riuscita a trasmettermi le determinazione di Al .
Anche le lettere in fondo al capitolo sulla riflessione sull'amicizia hanno lasciato una sensazione di comprensione su di me .
Al e Gellert sono sulla stessa altezza d'onda , e finalmente ora stiamo arrivando ai doni della morte .

Non so se al prossimo capitolo riuscirò a recensire , parto fra poco in vacanza per piu di un mese e non potrò collegarmi ... se mai non facessi in tempo recensirò al mio ritorno .

Recensore Master
28/05/12, ore 14:40

Perdona il ritardo, ma, universitariamente parlando, questo è un periodaccio ç_ç
Bathilda si comporta da classica zia: ci manca solo che raccomandi a Gellert di infilare la canottiera di lana, che sennò prende freddo XD
Mi piacciono i pensieri di Gellert su Albus: l'imput, l'altro piatto della bilancia, la persona con cui condividere e attuare un progetto grandioso. Il primo approccio di Gellert è un tentativo di strumentalizzazione e manipolazione dell'altro.
Gerko Grindelwald sembra estremamente interessante.
“Pensavo che mi sei rimasta solo tu,” bello come lui lo dica come un dato di fatto e Bathilda lo interpreti come una dichiarazione di affetto.
Wow, le rivelazioni sulla famiglia di Grindelwald mi lasciano basita: è un background molto interessante. E mi piace anche l'idea dell'arsenico: è facile immaginare la forza di un mago rispetto a un Babbano, mentre è più difficile che i due piani si scambino, e tu hai reso possibile questa cosa.
Albus da giovane doveva essere proprio un bel pezzo di... ehm, un bel ragazzo u.u Ed è bello trovare nel giovane alcune caratteristiche della personalità del vecchio.
I dialoghi tra Albus e Gellert sono molto belli: ogni parola è misurata al punto giusto, come se entrambi si stessero studiando.
Uh, lo sguardo a raggi X di Albus *-*
"“Mi interessa tutto,” rispose Albus con semplicità" che uomo <3
Ed ecco l'inizio del famoso scambio epistolare tra i due.
Bel capitolo anche questo ^^

Nuovo recensore
20/05/12, ore 14:24

Che bello , un nuovo capitolo =D .
Hai descritto benissimo l'ansia di Gellert e anche di cosa pensa sul fato .
E' estremamente convinto che il fato è supremo , superiore , sovrano ... cioè inevitabile , ed è anche sicurissimo del ruolo di Albus nel Bene Superiore .
Ha anche capito che con lui deve andarci cauto , se non vuole che pensi male dei suoi piani .
Insomma ci hai fatto capire ( ancora più di prima ) della fermezza dei suoi intenti e che nulla potrà fargli cambiare idea .
Gellert è un personaggio ancora difficile da capire come d'altronde anche Albus lo è , ma siamo ancora ai inizi .
Sono contenta per Albus finalmente potrà saziare la sua sete di libri xD .

Nuovo recensore
17/05/12, ore 15:46

Ho scoperto da circa un'ora questa storia , naturalmente mi ha coinvolto molto e sono curiosa di leggere il seguito .
Beh , io sono una pessima "recensista" cioè le mie recensioni non sono molto lunghe , per questo mi scuso in anticipo se leggere una delle mie recensioni non sia molto "stimolante" .
La trama mi affascina e anche i personaggi .
Mi piace molto come lasci spazio al ragionamento e alla psicologia dei protagonisti .
E dopo la lettura di questi primi cinque capitoli ho come la sensazione che un sensazione di ansia si espanda in aria , ansia di sapere .
Sapere di queste due menti geniali , sapere cosa scaturirà questo incontro .
E , anche , conoscere più a fondo queste due persone .

Recensore Master
04/05/12, ore 09:15

Eccomi qui cara bonjour!
Ho letto stamattina e mi sono messa in pari qualche giorno fa. Ci tenevo a lasciarti un commento per spronarti a continuare questa long di questo pairing a cui mi sto affezionando tantissimo e che tu, vedo, tratti con la dovuta cura e attenzione. Le caratterizzazioni dei due protagonisti mi sembrano perfettamente calzanti. E Silente è così giovane, cavolo! Brillante, ma ancora giovanissimo, c'è un'aria di malinconia attorno alla sua figura che si percepisce nettamente, come quel qualcosa di stridente e ammaliante in Gellert. Bellissima la descrizione che ne hai fatto in questo capitolo, sia fisica, che psicologica. Questi due si sono appena conosciuti e già provano quell'affinità tra menti simili e chissà quale altra complicità scoveranno... Ariana, candida e in bilico, Aberforth impetuoso e già sospettoso: cioè ci sono tutti i presupposti per intrecciare una trama come si deve. Già sento la tragedia nell'aria ahimè... malinconica definirei questa ff, questi primi capitoli, con uno stile fluido e scorrevole, ma rifinito con parole e termini che lo arricchiscono senza strafare. Il tipo di stile che piace a me, insomma.
Il titolo è belllissimo, fatti dire che Bathilda mi ha fatta sorridere in più punti.
C'è qualche errore di battitura, l'ho notato nella parte di Albus coi fratelli: un "serafivo" invece di "serafico" e un "cignò" invece di "cigno". A parte questo perfetto: sarà un piacere leggere questa storia, già non vedo l'ora di sapere come andranno avanti le cose e come gestirai questo "amore" tragico (per me è la fiera del romanticismo tutto questo angst latente, sappilo xD)
un bacio e alla prossima!
Primavere ^^
(Recensione modificata il 04/05/2012 - 09:17 am)

Nuovo recensore
03/05/12, ore 11:36

Questa storia è splendida,stupenda, semplicemente meravigliosa,addirittura meglio di come speravo che fosse. Da sottolineare il fatto che la scelta di rendere la storia "truffé" di riferimenti a Platone e citare il Buon Incantatore stilnovista è stato a dir poco una gioia per la mente e per il cuore. Deduco tu stia studiando tedesco, e anche molto bene per poter inserire i termini appropriati...perfette le figure e le sostanze di Albus e Gellert e ottime descrizioni. Riesco perfettamente a percepire l'aria che respirano i personaggi, e ciò è tutto merito dell'autore. Assolutamente POSTA PRESTO! E mi raccomando,non deludermi perchè questa ff ha davvero tante potenzialità...buona fortuna per la parte più difficile, ovvero narrare i discorsi tra Albus e Gellert! Discorsi che mi aspetto siano brillanti e all'altezza dei personaggi! Davvero complimenti e mi raccomando, ripeto, POSTA PRESTO!
XO

Recensore Master
22/04/12, ore 12:19

Ma povera la zia Bathilda XD Mi ricorda le vecchie zie o nonne che tormentano sempre i nipoti! Bathilda non fa eccezione: spinge Gellert ad uscire, nella convinzione che l'aria fresca faccia bene ecc, quando a lui non gliene può importare di meno XD "quando si trattava di quel nipote così bello e brillante, si dimostrava come accecata." cosa che si è vista anche nella scorsa lettera.
Che fortuna avere una zia proprio a Grodric's Hollow, nevvero? u.u Quanto mi piacciono i deliri di onnipotenza di Gellert.
Ma povera zia Bathilda, intortata per bene dai sorrisoni di quel disgraziato XD Mi piace la descrizione della flemma con cui Gellert si avvia dabbasso, è come se fosse una grande preparazione all'Incontro (naturalmente con la I maiuscola).
Che bocconcino che doveva essere Albus giovincello u.u Tutto il discorso del Piano e della predestinazione mi è piaciuto molto, davvero. Molto bello anche questo capitolo.

Recensore Master
12/04/12, ore 14:10

Ok che Elphias era un cesso (XD), ma per il genere di lettere che scrive appare molto affascinante!
Le frasi di Aberforth sono taglienti e sanno esattamente dove colpire: conosce suo fratello molto più di quanto Albus non pensi.
"si era già immaginato come un martire osannato dalle generazioni future" bellissima frase! In fondo Albus è sempre stato un po' presuntuoso, ma io lo adoro lo stesso, con tutti i suoi difetti, anzi, soprattutto per quelli. Questa idea di presunzione si evince anche più avanti, quando Albus si dice che una disgrazia simile sarebbe potuta (e dovuta) capitare a chiunque, meno brillante di lui, non alla sua altezza, e che quindi non avrebbe perso niente.
L'episodio di Aberforth e Ariana è da stringere il cuore. Il pensiero di Albus, di fronte a quella scena, mi è piaciuto tantissimo! Anche l'ulteriore scena della partita a scacchi fa vedere un legame molto intenso tra Ariana e Aberforth. Una partita a scacchi dove i pezzi non si scontrano non ha senso, ma se è un occasione di contatto tra i due fratelli, ne ha eccome!
"Lo dico sempre anche a Gellert.” *ricomincia a saltare sulla sedia* Oh che emozione *A*
La tua Ariana è perfetta, non ho altro da aggiungere.
Un'altra valanga di complimenti!

Recensore Master
12/04/12, ore 13:56

*saltella leggendo dal punto di vista di Grindelwald*
Io adoro Gellert, come cattivone lo preferisco di gran lunga a Voldemort. Mi piace come l'hai caratterizzato, e ti rinnovo i complimenti per l'attenzione per i dettagli nelle descrizioni: non sono affatto pesanti, ma rendono il tutto molto più vivido. Mi sorprende vedere un Grindelwald così sfrontato, ma mi piace. Ha quasi fatto fuori il suo professore *A* E nel frattempo se la ride beatamente, ma io lo adoro questo ragazzo! A quindici anni, già ha le idee chiare, e anche per questo lo stimo.
"Era un’idea ballerina, cangiante: bruciava e bruciava e saltava come un fuoco d’artificio. Esplodeva, poi, come il calderone di Petrov. Esplodeva e poi si riformava, come la fenice" questa frase trasmette l'entusiasmo per la sua idea ballerina; mi è piaciuto tantissimo il riferimento quasi banale al calderone di Petrov. Mi fa venire in mente quei serial killer che fanno cose orribili, e poi ci pensano quasi con delicatezza XD Mi è piaciuto anche il riferimento alla fenice, quasi profetico per via dell'incontro con Albus.
Mi piace Thomas Albrecht, e mi piace come Gellert abbia appreso da lui il seme di un'idea che poi ha sviluppato autonomamente. Ognuno in fondo ha il suo "maestro", ma solo i grandi vanno oltre, e personalizzano i suoi insegnamenti. L'idea del Bene Superiore poi mi ha sempre affascinata.
L'episodio della malattia di Gellert è stupendo, mi è piaciuto tantissimo. Ironia della sorte, è stato Petrov ad occuparsi di lui. Mi è piaciuto tanto come all'inizio tutto sia filtrato dal delirio del ragazzo per via della malattia, ma poi, man mano che la storia prosegue e lui registra le varie informazioni, il lucido interesse prevale sul delirio.
Bellissima anche la parte dell'espulsione. Mi piace questo suo essere sfrontato: lo differenzia da Tom Riddle.
Grande stima per la zia Bathilda, in seguito alla sua lettera XD Interessante la sua tesi del "ce l'hanno tutti con te perché sono gelosi", comprensibile per una parente.
" Si tratta di un libro di Storia della Magia. Ho l’impressione che sarà un successo." amo questi riferimenti profetici XD
Ancora complimenti!

Recensore Master
12/04/12, ore 13:37

Ciao ^^ Ho messo questa storia nelle seguite un po' di tempo fa perché mi aveva subito colpito, finalmente ho trovato il tempo di leggere e recensire questo capitolo! Inizio subito col dire che il tuo stile e l'attenzione per i piccoli particolari mi piacciono molto. Le descrizioni sono molto belle, sembra di vedere le scene, e la caratterizzazione di Albus mi pare ottima fin dall'inizio. Mi piace l'idea di cominciare la storia con la fine della sua carriera scolastica, così come quell'atmosfera un po' amara e malinconica dell'inizio del capitolo. Splendidi i pensieri di Albus su sua sorella, portano un carico di conflittualità molto intenso. Fin da subito hai delineato alla perfezione i rapporti familiari di Albus.
Mi è piaciuto anche l'incontro con Horace: è incredibile come con poche parole tu riesca ad ottenere una caratterizzazione così profonda dei personaggi.
"Era sempre stato un problema quello del sonno, per lui: la sua mente lavorava alacremente e incessantemente, registrando e rielaborando informazioni senza tregua" non mi sembra di aver letto mai una cosa del genere su Albus, perciò, se è una tua invenzione, complimenti! Si incastra perfettamente con quello che la Rowling ci ha detto di lui.
Splendido il riferimento al Fedone. L'approfondimento sul rapporto tra Albus ed Elphias è bellissimo, il modo in cui hai descritto come l'uno non ricambi i sentimenti dell'altro è da brividi.
Lo scambio di battute tra i due fratelli, tornati a Godric's Hollow, è splendido! Sto finendo gli aggettivi XD
Davvero complimenti, questo primo capitolo mi è piaciuto moltissimo.

Recensore Master
05/04/12, ore 19:20

Che dire? La bellezza di questo capitolo sta nelle lettere di Elphias, nel rapporto tra Abe e Ariana che inizia a delinearsi e nell’invidia di Albus per entrambe le cose. Quel riferimento ai futuri meschini degli altri e al grande destino che avrebbe potuto avere lui è proprio rappresentativo del suo carattere giovanile. Ariana chissà, è un personaggio che mi ha sempre incuriosito e l’ho vista tratteggiata in modi diversi nella difficoltà della sua…malattia (?), sono curiosa di vedere come sceglierai di rappresentarla. Abe ha sicuramente una mentalità meno problematica e più genuina di quella di Al, dunque è maggiormente in sintonia con la sorella, e credo proprio che al buon Silly, con tutto il suo malcelato orgoglio, roda parecchio…il modo in cui vuole stare lì sebbene desideri andare a cercarsi delle letture sa più d’egoismo misto a stizza che di altruismo… Mi sono piaciute tantissimo le descrizioni del Partenone, di Delfi (“un ronzio d’api sulla pelle squamosa della Storia”)… Inutile dire che la poesia di queste lettere d’altri tempi mi ricordi le usanze dei giovani inglesotti oxfordiani dell’Età Vittoriana – arte, sì, estetismo e begli uomini…oh sì xD
Mi auguro proprio che le recensioni ti arrivino perché come storia merita parecchio.
Ero 

Recensore Master
02/04/12, ore 22:24

Da moltissimo cercavo una long sul Grindeldore dato che, come hai scritto anche tu, vi sono tante shot davvero ragguardevoli ma nessuna long che sia davvero long – di solito sono raccolte di missing moments – e non puoi capire la mia gioia nello scoprire un’autrice che si cimenti in una storia “vera e propria”, “con annessi e connessi” su questo pairing. Soprattutto una storia promettente, e non mi capita spesso di pensare troppo positivo agli inizi. Il primo capitolo aveva quel non so che, davvero, e questo è stato ancor più intrigante…è difficile che le ff m’intrighino sul serio, e questa c’è riuscita fin da subito con mio enorme gaudio.
Mi è piaciuto il PoV di Albus, quel suo modo di fare all’apparenza pacato, il fatto che sia decisamente…come dire?...frustrato dalla piega che prendono gli avvenimenti, convinto di dover passare la sua vita tra orizzonti limitati ed allo stesso tempo vergognoso di non riuscire ad essere altruista come vorrebbe. Ottimo il contrasto tra lui e Abe, nessun dialogo lungo e poco credibile: li vedo così, due che insieme non sanno in pratica di che parlare, che si trovano a disagio l’uno con l’altro – e poi Abe non è che sia un gran chiacchierone ^^’’ In particolare ho apprezzato il rapporto con Elphias, ce lo vedo diviso tra ammirazione ed amore, come vedo Albus lusingato da tali attenzioni…i baci goffi sempre più conturbanti…sì l’ho trovato appropriato.
Che dire poi di questo PoV di Gell? Meraviglia. Mani divine. Da lì ho iniziato a pensare “ok merita davvero”. Ahhh ho un debole per questo mago! Comunque è perfetto: quel sentirsi superiore, quel credere d’aver sempre ragione, quella brama d’Infinito che lo accomunerà ad Albus, il modo con cui risponde con strafottenza senza per questo risultare infantile, risultando comunque più adulto rispetto a qualunque coetaneo, l’odio verso Petrov che considera capace ma limitato, e la figura di Albrecht che mi ha colpita molto, un ragazzo più grande col quale discutere, con cui rivaleggiare… Morte da Babbano…mi hanno colpito sia la riflessione che il riferimento all’incidente. Ed il pezzo in cui il giovane è malato e Petrov gli racconta la storia dei Doni? Nel delirio, l’illuminazione…
Eterno, mein Gott, eterno e indissolubile, assoluto e perfetto.
Ahhh, sì, questo è Gell! L’unica cosuccia che mi ha lasciata un po’ a bocca asciutta è stato il motivo dell’espulsione. Un ragazzo troppo ambizioso e pericoloso che minaccia il corpo insegnati, che arriva quasi ad uccidere in ben due occasioni, che infine fa pubblici i suoi ideali sovversivi…sì, ci sta, eppure ho sempre creduto portasse avanti qualche esperimento di magia Oscura, o che avesse formato un gruppo rivoluzionario all’interno di Durmstrang… Forse qualcuno dovrebbe farmi presente che è un bel po’ diverso da Tom Riddle, muahahah, però c’è quel qualcosa che non mi convince completamente. Mia impressione.
Aspetto il prossimo capitolo!
Ero
(Recensione modificata il 02/04/2012 - 10:24 pm)