Mizu
no Chikai.
044 – Gelo.
The One Hundred Prompt Project Completate: 44/100 |
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001. Alba. | 002. Pomeriggio. | 003. Tramonto. | 004. Sera. | 005. Notte. |
006. Bene. | 007. Male. | 008. Luce. | 009. Oscurità. | 010. Opposti. |
011. Vista. | 012. Udito. | 013. Tatto. | 014. Gusto. | 015. Olfatto. |
016. Sole. | 017. Pioggia | 018. Neve. | 019. Nuvole. | 020. Tempesta. |
021. Giallo. | 022. Arancione. | 023. Rosso. | 024. Marrone. | 025. Verde. |
026. Blu. | 027. Viola. | 028. Nero. | 029. Grigio. | 030. Bianco. |
031. Sole. | 032. Stelle. | 033. Luna. | 034. Pianeta. | 035. Universo. |
036. Autunno. | 037. Inverno. | 038. Primavera. | 039. Estate. | 040. Nessuna Stagione. |
041. Temperatura. | 042. Freddo. | 043. Caldo. | 044. Gelo. | 045. Piacevole. |
046. Cuore. | 047. Emozioni. | 048. Sensazioni. | 049. Apatia. | 050. Empatia. |
051. Caos. | 052. Anarchia. | 053. Disordine. | 054. Ordine. | 055. Libertà. |
056. Passato. | 057. Presente. | 058. Futuro. | 059. Tempo. | 060. Senza Tempo. |
061. Origine. | 062. Nascita. | 063. Crescita. | 064. Vita. | 065. Morte. |
066. Acqua. | 067. Fuoco. | 068. Terra. | 069. Aria. | 070. Fulmine. |
071. Orgoglio. | 072. Insensibilità. | 073. Gelosia. | 074. Timidezza. | 075. Impulsività. |
076. Pigrizia. | 077. Collera. | 078. Vanità. | 079. Invidia. | 080. Insaziabilità. |
081. Addio. | 082. Bugie. | 083. Errore. | 084. Rimpianto. | 085. Vendetta. |
086. Sorte. | 087. Destino. | 088. Desiderio. | 089. Sogno. | 090. Incubo. |
091. Grazie. | 092. Scusa. | 093. Giustificazioni. | 094. Perdono. | 095. Scelte. |
096. Tema libero. | 097. Tema libero. | 098. Tema libero. | 099. Tema libero. | 100. Tema libero. |
The One Hundred
Prompt Project © BlackIceCrystal |
044 – Gelo.
{XLIV°
Promessa.}
Henrietta
non era mai
stata una ragazza a cui era facile avvicinarsi.Era sempre cresciuta con la rigida educazione di dover mantenere le apparenze in vista della sua ascesa al trono come Regina. Sapersi comportare, sapere quando imporre i suoi voleri o al contrario sapervi rinunciare, per il bene del suo regno.
Henrietta era cresciuta cullata dalle balie e servita dalle cameriere, protetta dalle guardie. Non aveva mai avuto occasione di potersi concedere – concedere realmente – le gioie che la vita offriva.
Persino le persone con cui aveva dei legami erano in qualche modo viste come delle pedine da tenersi buone perché, a livello di apparenza, portavano dei profitti alla sua famiglia e il regno ne godeva positivamente.
In questo modo, aveva visto amici andarsene o venire cacciati con la facilità con cui si schiaccia un moscerino sul muro.
Così la Principessa era cresciuta, come sotto una campana di vetro, vedendo le persone entrare e uscire dalla sua vita con la stessa velocità con cui le stelle cadenti attraversano i cieli d'agosto.
E si era ripromessa di non affezionarsi più a nessuno, per non dover più essere succube della mancanza che le gelava il cuore, quando veniva lasciata sola.
Ringrazio chiunque legga e segua questa raccolta in silenzio, la strada è ancora lunga ma sono fiduciosa e alcuni dei prossimi capitoli sono già pronti in modo da non bloccarmi.
Al prossimo aggiornamento,
D.