"Osservo ogni muscolo delle braccia scolpite, ogni falange che si muove sui tasti bianchi e neri del pianoforte, osservo le sue piccole smorfie sul volto quando ogni tanto ha una specie di piccolo orgasmo musicale dentro di sé, lo osservo quando chiude gli occhi e si lascia trasportare. Poi comincia a cantare, Details, una delle sue canzoni dell’album."

«Curiosità: chi è il passivo?»
James sollevò un dito, indicando Michael.
(James McAvoy / Michael Fassbender + Special guest star Jennifer Lawrence).

Le promesse vanno mantenute.
Nonostante la bocca si serri per soffocare i singulti.
Nonostante le ginocchia cedano e il battente della porta scorra lungo la schiena mentre Q scivola per terra, anche se non vuole.

E improvvisamente a James piace quel minuscolo soppalco, quella polverosa, trasandata tana. Perché con le labbra di Q sulle sue è facile ricordarsi che non è mai stato così felice come lo è lassù.
È stato così da subito, fin dalla prima volta che James ha calcato le assi malferme del pavimento.

L’intera faccia si tende, per scoprire i denti bianchissimi e perfetti. Gli occhi azzurri rimangono immobili, freddi, distanti, confusi. Povero, piccolo, ingenuo Brandon. Ti senti il predatore, mentre sei la preda. Un esemplare splendido, lo ammetto. Ed è unicamente per questo che ti permetto ancora di essere il mio giocattolo.
[Wesley (Wanted) x Brandon (Shame)]

[Chiedo scusa per il ritardo nell'aggiornamento di Hellfire Club e Brotherhood, problemi personali e tecnici mi hanno impedito di dedicarmi a queste due storie. Sono determinata a concluderle, perciò non mi arrenderò. oOBlackRavenOo] 
Università di Yale, 1960, un periodo di profondi cambiamenti. La presenza dei mutanti al mondo è stata rivelata subito dopo la fine della seconda guerra mondiale, ma nonostante siano passati quasi vent’anni dalla “Rivelazione” non tutti gli umani si sono abituati alla loro presenza e non tutti i mutanti sono intenzionati a coesistere con loro.
Charles Xavier, mutante e telepate al suo primo anno a Yale, intenzionato a vivere la sua permanenza insieme agli umani in maniera pacifica, sostenitore della coesistenza fra le due razze. Erik Lehnsherr, mutante capace di manipolare i metalli e il magnetismo, studente all’ultimo anno di studi ed anche Leader del gruppo studentesco conosciuto come “Confraternita dei Mutanti” che sostiene la superiorità indiscussa della loro razza, capaci di fare il bello e il cattivo tempo all’università. Due ragazzi completamente diversi, ma il loro incontro stravolgerà non solo le loro vite.
[Erik/Charles; Victor/Wade]

Theta e Koschei erano la luce della giovinezza spensierata.
Il Dottore e il Master sono la luce e l’oscurità, la forza della vita e la crudeltà della morte.
[Theta/Koschei][Pre-serie]

Eric non poteva credere che Hal lo avesse fatto per davvero.
Lo aveva minacciato tantissime volte di metterlo alla gogna, ma mai era arrivato a tanto... il che irritava non poco il cacciatore - l'unica cosa che vagamente lo consolava era il fatto di non essere stato esposto al classico tipo della frutta in pubblico, ma rinchiuso nella prigione del castello.
Ovviamente aveva tentato di liberarsi - e anche di convincere le due giovani guardie a fare lo stesso -, ed altrettanto ovviamente tutto si era rivelato vano.
Alla fine si era ritrovato ad attendere alla sera inoltrata per vedere entrare il Principe - era certo che Hal l'avesse fatto di proposito di giungere da lui così tardi - con quel suo sorrisetto insopportabile stampato in faccia.

Fu l'improvviso contatto del naso gelido di Sarah sul collo di Eric - seguito poi dalle labbra della donna - a costringere quest’ultimo a riporre sul tavolo l'ascia che stava affilando con tanta cura.
" Hai freddo?", domandò il cacciatore, voltandosi leggermente per catturare le piccole e delicate mani della moglie tra le sue, immensamente più grandi e calde.
Sarah scosse piano il capo, appoggiandosi al corpo dell'altro con un lieve sorriso, godendosi il calore che l'uomo emanava.
" Direi più che altro... che ho voglia delle tue attenzioni.", ammise con un piccolo sorriso sincero ma intriso di innocente malizia, lasciando che l’altro la costringesse - senza alcuno sforzo - seduta sulle sue gambe.

Michael Fassbender poteva dirsi ovviamente abituato ad essere osservato - anche con una certa insistenza che spesso rasentava il molesto -, ma non sapeva mai come comportarsi quando erano gli occhi di James a posarsi su di lui con quella stessa invadenza.

L'entrata del Cacciatore nelle stanze della Regina venne accompagnata dal sinistro rumore delle porte che si chiudevano alle spalle dell'uomo e che fecero poi calare un pesante silenzio nella camera.
Eric si trattenne a stento dal voltarsi ad osservare il ricco portone dietro di sé, riuscendo però a rimanere fermo nella sua posizione - con le mani sulla cintura ed un’espressione truce in viso -, attendendo con adirata pazienza ciò che da settimane - forse mesi, aveva ormai perso la cognizione del tempo - era diventata una familiare ma scomoda abitudine.

Ho in mano una foto del Ragazzo Posacenere,
mentre una sigaretta brucia sul mio petto.
Che c’è che non va con questa immagine?

Il perdono è per gli stolti.
La compassione per i deboli.
L’amicizia per i disperati.
Non siamo eroi, ma solo falliti in armatura.
Siamo mostri con l’aspetto di uomini, affamati di ogni briciola d’affetto ed autoaffermazione. Non c’è speranza in un mondo senza luce.
E per chi ha il cuore nero come la pece, non può esserci redenzione.
[ON HIATUS causa capitoli persi]

Il detective scese dal letto, si rimise i vestiti e si diresse verso la porta, il tutto in silenzio, senza proferire parola. John ancora sul letto e ancora nudo rimase a guardarlo mentre ricomponeva la sua solita figura, il suo solito carattere scontroso.
‘Abbiamo dei casi da risolvere domani. Si riposi Watson.’

Per Q non è un concetto nuovo, la paura. Ma forse, pensa, non l'ha mai compresa del tutto, così come non comprende Bond.
[00Q]
Attenzione: Spoiler su Skyfall e alcuni riferimenti a Casino Royal e Quantum of Solace