C’è qualcosa di profondamene sbagliato in tutto quello, Arthur lo sa fin troppo bene.
pwp merthur scritta per il p0rn fest di landedifandom

Bakugou Katsuki si era svegliato incazzato, in realtà lui era sempre di pessimo umore la mattina, ma quel giorno lo era ancora di più.

Fanfiction scritta per la decima edizione del Cow-T di lande di fandom, prompt: "Magic" dei Coldplay.
"Merlin"
La voce di Arthur sussurrò il suo nome come mai aveva fatto prima. Solitamente era alta, forte e lo chiamava per rimproverarlo, ma non quella notte.
Quella notte era un sussurro dolce, lussurioso, caldo.
Poteva sentirlo sopra di sé, ovunque. Si muoveva lentamente, i rumori delle lenzuola morbide che sfioravano i loro corpi, come se fosse stato benedetto dal cielo.

Una fine alternativa per Merlino e Artù. Dove Artù si salva grazie alla magia e riesce ad esprimere i suoi sentimenti per il servo.

Ah l'estate: le giornate si allungano, il cielo si rasserena e il sole brucia dalla mattina alla sera con 40 gradi all'ombra.
Una stagione fantastica dove vorresti poter cambiar pelle come i serpenti, soprattutto se ti ritrova a lavorare come un mulo, su e giù per un castello, per giunta nel medioevo dove i condizionatori - sia lodata la loro invenzione - non avevano ancora fatto la loro comparsa su questo pianeta in fiamme.
Provate a dirlo al povero Merlino, che deve soddisfare ogni capriccio del futuro Re di Camelot. E oh, intendo tutti
Nah, non è come pensate che sia.

-Arthur…- lo chiamo, e finalmente si volta verso di me.
-Ho visto due ragazzi baciarsi in strada- dice soltanto e io mi acciglio.
-E quindi?- chiedo, senza capire come uno che è stato sposato possa stupirsi tanto per qualcosa di semplice come un bacio.
-Erano due maschi- precisa, e io non posso fare a meno di scoppiare a ridere, guadagnandomi un’occhiataccia da parte sua.

Draco Malfoy si ritrova davanti all'intero Wizengamot, in attesa di essere giudicato per i crimini di guerra da lui compiuti. Ma quando è ormai certo di essere spacciato qualuno si alza per parlare a suo favore. Qualcuno che non si sarebbe mai aspettato.

«Non ricominciare con l’idea di farmi sposare Hermione Granger. Io non la voglio, lei non mi vuole, punto!»
«Tu puoi anche non crederci, ma io SO che quella sarebbe la soluzione giusta a tutti i nostri problemi!»
«Padre – Draco ricomincia con pazienza a spiegare l’acqua calda a suo padre – per me non sarebbe un gran dramma sposarmi con lei o con qualunque altra strega. Io sono abituato all’idea del matrimonio come contratto politico-commerciale, ma lei la pensa in tutt’altro modo, ritiene di dover sposare uno di cui è innamorata. Sicuramente finirà con un quattrocchi, suo collega dell’università.»
«Ma che ti costa farle la corte e farla innamorare di te?»
«No! Non lo farò. Non è una sciacquetta qualsiasi. Se io le faccio la corte e lei mi sposa si aspetterà da me fedeltà e tutto il resto! Non intendo cacciarmi in un simile guaio! Che cosa non ti è chiaro? Posso sposare lei, o qualunque altra, solo a patto che la mia vita non ne risulti del tutto rovinata. Se questo non è possibile non se ne fa niente!»
«Vorrà dire che andremo in bancarotta per consentirti di sollazzarti tra le cosce di qualche sgualdrina!»

Lucius Malfoy giaceva ad Azkaban a scontare la sua pena, quando ricevette una lettera da sua moglie Narcissa, mentre leggeva il suo sguardo si incupiva sempre più.
- Draco! Come hai potuto? Aspetta solo che esca di qui...- Ruggì rabbioso.
Al manor Narcissa continuava a fissare l'arazzo di famiglia, aveva la fronte corrucciata e la testa piena di domande senza risposta. Il nome che il filo argentato aveva tessuto celava molto...
Draco era furioso, come aveva osato quella donna? L'avrebbe trovata, l'avrebbe pagata, gli avrebbe reso conto, chiunque essa fosse...

Il quarto capitolo della mia saga: a otto anni dalla perdita che ha segnato indelebilmente Harry e Draco, a Londra tornano segnali che i Mangiamorte sono risorti e con loro, potrebbe esserci un nuovo grande capo. La vita di Thomas Riddle, dopo la sua Sigillazione. Ora tutte le domande avranno risposta.