Si è trasferito al St. Bart's ad anno scolastico già iniziato. È arrivato dalla Francia col fratello Mycroft, quel gran pallone gonfiato. Parlavano in francese tra di loro e si portavano appresso quell'aria snob tipica di chi ha la casa a Bayswater e ha frequentato solo scuole esclusive. Mica gente come te, che può permettersi di stare a St. Bart's solo perché la lunga tradizione di cariche dell'esercito uscite da quel liceo fornisce una corsia preferenziale ai figli dei veterani come te. Insomma, all'inizio non lo sopportavi proprio. E poi che razza di nome era Sherlock?

Piccolo esperimento florn scritto praticamente di getto in un noioooooso weekend a Torino per delle gare. Dato che è una florn ed è una shot, non riesco a trovare molto da dire sulla trama, solo che c'è fluff sufficiente per uccidere un maschio adulto di 150kg.
Il pairing non è nemmeno da chiedere, Johnlock fino alla morte!

Kurt e Sebastian fanno sesso. Sporco, appiccicoso sesso.

Ed ecco qui il viaggio di ritorno da New York di Puck e Rachel, una sorta di continuo di "Rewarding ride" ma che puo' essere letto anche a sola.
Una one shot rossa.
Rachel è un po' OOC.

"Mai aveva pensato, neanche solo alla possibilità, di andare oltre quel bacio dall’amaro retrogusto di un addio sofferto. Mai la sua mente era andata oltre le mani congiunte, le carezze sul viso, gli sguardi rubati sulle sponde del Lago Nero, i volteggi estatici durante il Ballo del Ceppo. Era davvero un’illusa, una sognatrice, un’inguaribile romantica?"
Il vacillamento delle salde idee di una puritana al cospetto della sensualità di una tenace dominatrice.

I ragazzi sono pronti a partire per le Nazionali, ma cosa succede quando al pulmino affittato da Schuester, che porterà tutti all'aeroporto, mancano posti, e Rachel dovrà farsi il viaggio seduta sulle gambe di Noah?
Rachel è un po' OOC.

Se non esce ora subito da lì dentro giuro che lo uccido. Non è umanamente possibile passare tre ore in un camerino per scegliere un vestito, davvero.
Ma lui è Robert Downey Jr., con lui tutto è possibile.
C'è da dire, però, che io sono Jude Law e la mia pazienza ha un limite.

"Voleva trasgressione, la voleva davvero. Voleva sentirsi desiderata, voleva fare l’amore con uno sconosciuto, voleva baciare bocche mai baciate, voleva mani che la toccassero da tutte le parti e, soprattutto, voleva qualcuno che le facesse capire davvero il senso della parola “piacere”."
E' la mia prima fanfiction, una Severus/Hermione decisamente piccante. Spero che vi piaccia, mi sono impegnata molto per scriverla, è ambientata in un ipotetico settimo anno in cui il mio amato professor Piton è ancora vivo e i tre protagonisti sono tornati ad Hogwarts.

Blaine ha dodici anni quando vede uno Sidhe per la prima volta.
Ha la pelle pallida e luminosa e le orecchie a punta, ed è la cosa più bella che lui abbia mai visto.
Blaine scoprirà di essere uno dei pochi esseri umani a Villalu a pensarla così.
Scoprirà che il mondo può essere ingiusto, sbagliato, crudele, e che le persone possono esserlo anche di più.
Scoprirà cosa significhi perdere tutto, poi lottare, vincere, perdere, respirare soltanto per un'altra persona.
Scoprirà cosa significhi amare, amare davvero, dentro due occhi blu profondi come l'oceano.
[Klaine Fantasy: Human!Blaine/Elf!Kurt]
---------------------------------------
"In quel momento erano lì, e Kurt era felice.
In quel momento nessuno stava cercando di far loro del male e nessuno stava cercando di portargli via Blaine.
In quel momento Blaine lo stava guardando come se fosse l’essere più perfetto di tutto il creato.
In quel momento si appartenevano."
---------------------------------------
"L'amore può renderti distratto.
Può prendersi una parte troppo grande della tua attenzione e sopraffare le tue percezioni.
Può farti sentire indistruttibile.
L'amore può essere molto, molto pericoloso."

Crystal e Christina, due ragazze totalmente diverse. A partire dal fatto che appartengono rispettivamente ai Serpeverde e ai Grifondoro. Una sola cosa le accomuna, amano le ragazze.

Ogni notte era tornata a quel giorno al Ghirigoro, quando i suoi occhi di ghiaccio si erano posati su di lei. Quando la sua mano si era tesa verso di lei…e lei aveva sperato per un folle istante che la sfiorasse…solo per un istante…solo così irrazionalmente…Ogni notte lui ignorava il suo calderone, i suoi libri di seconda scelta, e si accorgeva che erano soli. Solo loro due. E le diceva che era bella. E poi si svegliava. Tutto svaniva, come le orme sulla sabbia, cancellate dalla carezza del mare. Perché tutto quello era fragile come le orme sulla banchisa, solo illusione, una folle illusione rinnegata al sorgere del sole. ..