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Julia ha ventisei anni, si mantiene grazie a un lavoro che non le piace e spesso la notte fatica a dormire, preda della solitudine.
Andrew vive alla giornata, sempre pronto a terminarla con una birra in compagnia degli amici al solito bar.
Non hanno nulla in comune, eppure la loro amicizia regge da anni, a dispetto di ogni previsione.
Cosa accadrà quando Julia ricomincerà a frequentare Richard, il suo ragazzo storico?
Tra gelosie, equivoci e visioni inaspettate, il loro rapporto subirà un grande colpo perché nessuno dei due ha fatto i conti con l’imprevisto.

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Danielle trascorre il viaggio quotidiano in autobus fissando il paesaggio sempre uguale, con poca voglia di tornare a una casa dove si sente solo ospite. Peter resta sempre in piedi vicino all’uscita, isolato da tutti e protetto dal cappuccio sempre alzato.
Sulla linea 97, il destino dà appuntamento a due vite all’apparenza diverse, ma gravate entrambe da troppi addii e sogni infranti.
Riusciranno a vedersi, pur avendo ormai rinunciato a guardare davvero il mondo, e ad arrendersi al bisogno disperato del calore di un abbraccio, per lenire anni di solitudine?
Questa non è solo una storia d’amore, è un inno alla speranza che non deve mai scomparire, alle seconde opportunità che la vita ci offre, perché l’autobus, presto o tardi, percorre la strada di ognuno di noi.

“A New York hai fatto una canzone di cui non mi sovviene il titolo al momento”
Harry si accigliò inizialmente, ma quando abbassò gli occhi per guardarlo, fece l’espressione di chi aveva capito a che gioco stesse giocando. Aveva collegato le due cose: New York e Louis.
“Ah sì? Una mia canzone?”
“Non tua, ma nostra in qualche modo. Mi infastidisce pensare che non fossi lì a sentirtela cantare.”
“Tu c’eri” replicò Harry, iniziando a strimpellarla alla chitarra. Harry aveva indossavo un abito blu. Louis c’era stato davvero.
“When I first saw you, I saw love. And the first time you touched me, I felt love. And after all this time, you’re still the one I love” parlò Harry. A perdere un battito o forse qualcuno di più, furono entrambi in quella stanza.
“E poi penso che se ci fossi stato, non sarei stato veramente in grado di cantarla arrivando fino alla fine. Guardami ora, mi trema la voce come se fosse di nuovo la mia prima volta su un palcoscenico.”
Louis aprì il suo viso al primo, vero sorriso della giornata. “Facciamo schifo quando siamo così melensi.”
“Quindi facciamo schifo sempre?”

Prendete un ragazzo profondamente irritato e piuttosto alticcio; unite al primo un secondo ragazzo disinibito, euforico e niente affatto ubriaco; mescolate energicamente con una buona dose di attrazione, un pizzico di eccitazione e una generosa quantità di irrefrenabile passione. Versate il tutto in uno squallido bagno di un pub inglese e servite bollente questo Porn With a little Plot di cui nessuno sentiva il bisogno.

Dal testo:
“No, non può essere mio, sicuramente c’è un errore…” Louis stava ridendo nervosamente, era stordito e anche un po’ incredulo. Aveva deciso di dimenticare per sempre quella serata e quella donna. Non che lei gli avesse mai fatto nulla di male, anzi. Louis odiava se stesso per ciò che aveva fatto ad Harry, al suo Harry. Ma ora, era come se ciò che aveva fatto fosse diventato di colpo più grave e in un certo senso era così.
7K words
#Larry

-Mi sembrava di essere stato abbastanza chiaro, l'ultima volta- soffia quindi dopo qualche secondo di silenzio, mentre Louis getta la sigaretta oltre la ringhiera e si volta verso di lui.
Harry ha sempre pensato che i suoi occhi al buio fossero più belli. C'è quella quasi impercettibile sfumatura di verde attorno al nero delle pupille che brilla in modo accecante, sotto la luce soffusa della luna. "È la speranza che ti ho rubato, Harry", gli diceva sempre Louis tra le lenzuola sfatte e calde, quando di notte si aggrappavano l'uno alle mani dell'altro, quando amarsi era ancora abbastanza.
-Quando mi hai detto che non avremmo dovuto rivederci? Sei stato chiarissimo.-
***
Di Louis, Harry, kilt e notti fredde.
3k.

[HarryxLouis, The Notebook!AU - Harry!Allie & Louis!Noah - 14k parole]
"Sono solo venuto per vedere- se stai bene", Louis continuò a non rispondergli. "Veramente non ero nemmeno nei paraggi- solo che-" sorrise, abbassò lo sguardo sulle sue mani.
Louis aveva una birra tra le mani e si copriva dal sole con un braccio alzato per farsi ombra. Continuava a guardarlo senza dire nulla. E Harry non sapeva più neppure se avesse voluto sentire di nuovo la sua voce. Indietreggiò, mentre sorrideva ancora. "Allora stai bene?"
Lo sguardo di Louis cambiò a tal punto da fargli capire che non solo lo aveva riconosciuto per chi era, bensì che soffriva ancora per chi era stato.
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"Io e te, così tanto tempo fa eravamo solo dei bambini..." elucubrava, con gli occhi nel passato. Louis si beò nel guardarlo. Il cuore, nel petto, divampava e non era più un eco di ciò che era stato un tempo. Era di nuovo fuoco.
"Ma ci amavamo sul serio, noi due, vero?"
Louis sapeva che Harry non aveva bisogno di una risposta. Era come se avesse appena constatato una realtà, messa a nudo da ogni errore e incomprensione.
Nuda e cruda: Loro si erano amati sul serio.

Harry non avrebbe mai pensato di ritrovarsi, un giorno, a provare odio e rancore per quella vita che tanto aveva sempre amato. Tuttavia, per ciascuno di noi esiste un disegno prestabilito al quale non si può scappare; a lui era spettato un incidente, per poter dare il benvenuto nella propria vita ad un ragazzo capace di fargli capire l'importanza della bellezza collaterale delle cose. Perché anche nei momenti più difficili, il nero può lasciare spazio a mille sfumature di colori.
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Con questo scritto, pubblicato senza alcuno scopo di lucro, non intendo offendere nessuno. I personaggi non mi appartengono.

C'è chi sbaglia una, due volte. C'è chi sbaglia senza sosta, per troppo tempo. Harry, invece, ha sbagliato sempre. E di certo non si aspetta che Louis lo capisca e lo perdoni.
Questa è una storia di amicizia e di amore. È una storia di lacrime e parole buttate al vento. Harry ama Louis, ma a volte amare non è abbastanza.

Harry è un pasticcere appena tornato a casa.
Louis è un calciatore che non sa ancora di star cercando qualcosa.
Inizia tutto con una colazione e un appuntamento, ci sono poi un bacio e un test di gravidanza positivo.
I cambiamenti sono imprevisti, proprio come l'arrivo delle persone nei cuori di altre.
Os partecipante al Fest: PICK SOMEONE WHO'S SUPPORTIVE.
[Larry; side-pairing Ziall]
[ATTENZIONE MPREG]
[52K parole]

Harry e Louis sono vicini di appartamento e si odiano, Liam è fissato con la pulizia, Zayn osserva e Niall è l'essere più promiscuo di tutta Brighton.
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[Harry/Louis] [Zayn/Liam] [Niall/Josh] [30k] [Flatmates!AU]

Perché la pioggia non potrà mai lavare via il senso di colpa e il dolore, lei non potrà vivere più nemmeno un secondo, senza di lui.

Elena Gilbert lavora in un giornale di moda a New York ma, quando il suo datore di lavoro la licenzia, è costretta a tornare a Mystic Falls dove l’attendono alcune questioni lasciate irrisolte sei anni prima. In particolare il rapporto con i fratelli Salvatore, Damon e Stefan, che la conoscono da quando è nata e che hanno un passato fatto di alti e bassi con lei.
Elena si trova a dover gestire situazioni difficili ed eventi avversi e nel mentre deve cercare di far chiarezza sui suoi veri sentimenti per i Salvatore. Quando, però, riesce ad arrivare ad una decisione, scopre che l’uomo che ama sta per sposarsi.
N.B. Sono tutti umani.
STORIA IN FASE DI REVISIONE
Revisionata fino al capitolo:3

Serie di Missing Moments della mia storia "Amore al primo tweet".
E' altamente consigliata la lettura dell'originale.