- Ti prenderai un malore prima o poi- quella voce, quella dolce voce sembrava così viva anche nei miei pensieri, nei miei ricordi. Potevo quasi sentire il suo fiato sul mio collo e il suo dolce profumo di uomo stuzzicare il mio olfatto. Sospirai e mi rabbuiai pensando che quella era solo un'illusione in grado di farmi sentire mille aghi pungermi il cuore.
- Dove sei, rOb?- mi girai a pancia in giù affondando il viso nel cuscino e cercando di cancellare via dalla mia mente i ricordi e il suo profumo ancora impresso sulla mia pelle. Il profumo del mio amore, il profumo del nostro amore.
Rilassati Kris, rilassati.
- Ti ci vuole un bel massaggio per sciogliere i tuoi nervi tesi?-

‎"Lui è perfetto, no, lui è il mio Edward." KStew
"Sono dovuto diventare un vampiro per trovare la donna giusta" RPattz
"Amo il modo in cui canta, mi si spezza il cuore. Non pensi anche tu che sia splendido?" KStew
‎"Io non capisco perchè lei....Lei è sempicemente meglio di chiunque altro." RPattz
Ehm hanno già detto tutto loro vediamo,cosa posso aggiungere?
Oh, si!E' la prima ff che scrivo, ma l'amore e la passione tra questi due mi hanno ispirata!
L'ho scritta basandomi sulla realtà, foto, video, interviste...!
Ecco come secondo me sono andate le cose!!!Buona letturaaaa!!!
Renee

Milano, Italia. Alice, diciassettenne come tante altre, in cerca del principe azzurro e di ricostruirsi una vita nella sua nuova scuola. Lorenzo, suo vicino e ora anche suo compagno di classe; incomprensibilmente odioso, estremamente attraente. Le loro vite avrebbero potuto scorrere parallele, non fosse stato per l'attrazione innegabile tra di loro, per un patto scellerato.
(Introduzione by Bea (Panna_))
Dal prologo: "Ti odio. Sì, proprio così, ti odio. Il mio cuore potrà pensarla diversamente, ma il mio cervello riesce ancora a ragionare in maniera lucida…più o meno.
Non sto capendo un cavolo della lezione -sulla mia materia preferita tra l’altro- per colpa tua.
Ti sto fissando da mezz’ora, forse anche di più, eppure tu sembri immerso in un mondo completamente tuo e non te ne accorgi…o meglio, fingi di non accorgertene.
Mentre ti passi una mano fra i capelli per spettinarli, mi viene spontanea una domanda; chi ti credi di essere? Chi sei tu per farmi stare così male?"

Brandii la forchetta esasperata. “E’ normale, ok? E’ normale infuriarsi se il tuo ragazzo sorride a quelle oche, è normale piangere se sei triste ed è normale vomitare e ingozzarsi se sei incinta ok?” Le parole mi uscirono prima che potessi fermarle o anche solo provare a contenerle. Le sentii riecheggiare nella stanza. O merda… Alzai gli occhi ed incontrai quelli spalancati del mio ragazzo. Mi fissava sconvolto..più o meno inebetito Poi accadde tutto molto velocemente. Sentii due tonfi. Uno provocato dalla forchetta che mi era caduta, sbattendo sul piatto. L’altro da Rob che era…semplicemente precipitato dalla sedia.

“Ti farò credere nel destino... Fosse l'ultima cosa che faccio..”
“Buona fortuna allora..” risposi ironica.
“Bè..” disse piano. “Mai dire mai..”
Soffiò quelle parole sul mio viso e sentii le sue morbide labbra sulla mia guancia.
Un sorriso e una carezza delicata prima di allontanarsi e tornare dentro.
E mentre lo guardavo capii che volevo fidarmi di lui, che forse era quello che mi mancava davvero, che forse era quello che mi serviva per andare avanti e dimenticare il passato.
Ma ancora non sapevo quanto fossi lontana dalla verità.

Prima regola: non parlare. Il buio a celare i volti e il silenzio a nascondere l’identità.
Una villa di campagna e una strana festa sullo sfondo. Allo scoccare della mezzanotte inizia il gioco e la buia stanza numero 6 ospita complice la passione travolgente di due sconosciuti.
Riusciranno a seguire le regole e a non desiderare di togliersi la maschera?